Altro giretto al Media World

Mulo ha scritto:Stavolta, una settimana dopo, ho ascoltato (meglio) le Canton GLE420 e le ho confrontate con le Chario Silhouette 100 e 200 (329 e 399 euro, le Canton 299).



Ho anche confrontato meglio Pioneer A-209R (189€) con Yamaha AX-497 (349€). Comincio da qui...

Stavolta, grazie alla musica più interessante (con un cantante non meglio identificato dalla voce non anni luce distante da quella di Tom Waits, anche se assai meno classe) e pulita, e ai circuiti di loudness disinseriti & tastini direct premuti, ho apprezzato molto meglio la differenza fra i due.

Ebbene, il Pioneer è più solido e lineare, non c'è nessuna porzione dello spettro che prevalga. Il piano suona "grande". Lo Yamaha, nonostante la sua potenza doppia, suona come più esile, con un piano più piccolo e metallico. La voce è molto limpida nello Yamaha, forse un pelino, giusto un pelino più che nel Pioneer, forse solo per il bilanciamento che la proietta in avanti nella sua porzione di frequenze più alta.

Insomma va meglio il mio "piccolo" Pioneer.

A mio avviso infinitamente meglio, caro Mulo: il Pioneer è un buon amplificatore a mosfet con accoppiamento in continua, mentre Yamaha ha una circuitazione che nessuno conosce e, cosa più triste, una riproduzione sonora asciutta e senz'anima.
Pensa che il principale successo della classe T tra gli appassionati più attenti e preparati deriva proprio dalla ricchezza armonica e dalla fluidità che spesso mancano persino in amplificazioni di costo molto elevato.
Le tue considerazioni sopra riportate dimostrano che hai buon orecchio e ti basi su ciò che c'è nella musica vera, più che alle differenze tra un componente e l'altro.

Mulo ha scritto:Quanto alle casse, dico subito che il Pioneer va benissimo colle GLE420 con il loro suono ben lucido ed aperto sui medi. Le Silhouette 100 e 200 (meglio le 100 per la timbrica vocale, le 200 erano più spente sulla voce) hanno il tipico suono Chario. Un suono simile a quello del mio Pioneer con il loudness inserito: bassi non profondi accentuati, come la parte alta della gamma media. Il che può essere interessante, ma certo lì in negozio si armonizzava meglio col suono dello Yamaha.

In ogni caso preferisco il suono di Pioneer + GLE420 a quello di Yamaha + Silhouette 100 (o 200).


Le altre casse sentite nella puntata precedente, JMLab e Polk Audio, non le ho più ascoltate perchè chiaramente non erano all'altezza delle Canton (anche secondo questo commesso, diverso, e più preparato, di quello precedente), e delle Chario.


Insomma, non da disprezzare ma particolari le Chario (dalla più che buona limpidezza comunque, ma con i bassi profondi meno presenti rispetto alle Canton, le Silhouette 100, dalle stesse dimensioni esterne delle Canton ma woofer da 13cm), e sempre, anzi ancor più convincenti le Canton.

E un al mio Pioneer, che pilotava tutto (e suonava) come fosse lui ad avere la potenza doppia.

Sempre più d'accordo: vedi, mi riporti alla mente una prova "alla cieca" che io condussi da ragazzino, nei primissimi anni novanta, presso la sala d'ascolto (quando ancora c'era) di un centro Trony della mia zona. Ebbene, tenendo fissa una coppia di Chario Hiper 3 e un lettore cd entry-level, selezionavo i vari ampli (già tutti regolati in modo da dare la medesima potenza) con l'apposita console: il mio cd di Vivaldi suonava pessimamente con gli H/K (allora considerati un punto di riferimento), poco meglio con i Rotel e via via crescendo con gli integratini giapponesi, a partire dai Pioneer passando per i Sony (non all'altezza dei Pioneer ma migliori dei due blasonati citati all'inizio) sino ad arrivare al vincitore assoluto (anche a detta dei presenti, all'unanimità), un Technics SU-V300, il più economico in catalogo.
Anni dopo mi capitò per caso di ascoltare delle vecchie Chario TS2513 a sospensione pneumatica con un integratino Grundig V1700, che le faceva suonare magnificamente, alla faccia di chi sostiene che siano casse che richiedono amplificazioni dai 50 watt in su: non è questione di potenza, ma di circuitazione: già che sei in quest'ottica prova una Fenice 20 alimentata a batteria, lasciala suonare qualche decina di ore e poi aggiornaci sui risultati.

Mulo ha scritto:

Insomma va meglio il mio "piccolo" Pioneer.

Mulo ha scritto:
Parlando di contesto... Non so mica come il/la Fenice possa pilotarmi le Canton GLE420 da 86,5 dB dichiarati di efficienza.

maurizio3929 ha scritto:

Mulo ha scritto:
Parlando di contesto... Non so mica come il/la Fenice possa pilotarmi le Canton GLE420 da 86,5 dB dichiarati di efficienza.

Che ti costa provare? Alle brutte la rivendi a poco meno di quanto l'hai pagata.
Potrebbe regalarti qualche buona sorpesa

Appunto, caro Mulo, dai retta al buon Maurizio: hai appurato tu stesso che non è tanto una questione di potenza: così come un buon integratino in continua da 25-30 watt non ha mai problemi di pilotaggio (Nikko, Pioneer, Grundig, NAD, così come i vecchi DC Servo Akai, Marantz, Sansui e Hitachi ne sono validi esempi), allo stesso modo classe T basati sul TA2024, se ben alimentati (vedi batteria), possono fare ancor meglio.
Recente il caso di un amico di famiglia che, passando dal suo vecchio e ottimo Nikko alla Fenice 20, ha ottenuto un ulteriore e notevole miglioramento.
D'altro canto una Fenice 20 liscia costa 27 euro ed una batteria per auto (magari non più in grado di accendere, ma comunque idonea ad alimentare l'ampli) è facilmente reperibile: dai, prova e facci sapere!

PS: fior di appassionati col semplice T-Amp originale hanno ridato voce alle loro vecchie AR, sentendole suonare come mai le avevano sentite prima.

Mulo ha scritto:Beh, veramente il Pioneer A-209R ha 44W RMS per canale su 8 ohm. Misurati da Audioreview (sul precedente A-207R).


Proverò, proverò...

Mulo ha scritto:
Sono abbastanza sicuro che chiunque sentisse queste GLE420, si disinteresserebbe a qualunque diffusore da pavimento (o non) dal prezzo egualmente economico o anche di meno.

maurizio3929 ha scritto:

Mulo ha scritto:
Sono abbastanza sicuro che chiunque sentisse queste GLE420, si disinteresserebbe a qualunque diffusore da pavimento (o non) dal prezzo egualmente economico o anche di meno.

Non ho motivo per dubitare su quanto riferisci; alla prima occasione che mi si presenterà chiederò di ascoltarle (sperando che tutti i Mediaworld le abbiano). Comunque porterò con me una tascabilissima Sure modificata (TA2024 pro memoria) ...non si sa mai

Anch'io sono propenso a crederlo: d'accordo dunque con voi.
Sui presunti amplificatori digitali, beh, per i chip Tripath è una definizione impropria o quantomeno riduttiva: si tratta di amplificazioni (di fatto analogiche) molto particolari, con una innovativa soluzione a livello di controreazione, sigma-delta, fulcro di tale tecnologia e superamento delle precedenti...

MaurArte ha scritto:Maurì tra qualche giorno passa che ti faccio provare l'ampli del mulo...

MaurArte ha scritto:Maurì tra qualche giorno passa che ti faccio provare l'ampli del mulo...