E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Guarnieri Luigi ha scritto:Si ma qui .... o si apre un nuovo 3d, o ci si spiega meglio ....Ferruccio ha scritto:
Esatto ..... senza essere un esperto posso dirti che non sono solo le caratteristiche tecniche del pc a farne un buon riproduttore audio. Tutto è importante in un pc (configurazione hw e configurazione sw)
Test fatto adesso, stesso brano - in formato flac 24/96, stesso dac (MF V-DAC2 + Hiface) e due pc globalmente diversi (uguali solo nel s.o. e nel sw audio - Foobar2000 configurato con KS a 32 bit - ...... thanks per il suggerimento IVANO !!!):
1 caso - Thinkpad "catorcio" IBM G40 (P4 - 2 gb) - Win7 preparato come si deve - DPC Latency (Current Latency da un minimo di 51 a max 123)
2 caso - Vaio core I7 - 8 gb - Win 7 non preparato - DPC Latency (Current Latency da un minimo di 193 a max 1312)
Come vedi questi parametri mi dicono che non è sicuramente il processore e la ram che possono differenziare, per l'uso audio, un pc, vecchio ma configurato bene, da un'altro, molto più giovane, magari velocissimo e potente, ma non configurato e inadatto perciò all'ascolto della musica.
Ciao
Ferro
p.s. tieni conto che tra i due ci sono più di dieci anni di differenza e il nuovo non è sicuramente un portatile economico ma a sentirlo suonare così come è messo lo butterei subito giù dalla finestra
Insomma mi passi un failettino per una buona configurazione ??? O bisogna far caso per caso ???? Sostanzialmente si tratta si impostare la latenza o anche altro ??
Non si tratta solo della latenza che non si regola di per sè ma si ottiene intervenendo nella configurazione di Win 7 o comunque di altro s.o.
Io uso Win 7 perchè lo uso anche sul lavoro e a casa e secondo me va più che bene .... il trucco, se così possiamo chiamarlo, è effettuare l'installazione impostando solo quello che serve. Io ci sono arrivato dopo un paio di prove usufruendo dei tanti consigli di Wasky sui vari forum (BAW, Nexthardware, ecc.) e di un semplice trattato scritto da Mirk0 proprio su Nexhardware che riguarda l'ottimizzazione di Win 7 per l'audio.
Ciao
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Ferruccio- Affezionato
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
si riesce a recuperare "stu trattat" ?? GrazieFerruccio ha scritto:Guarnieri Luigi ha scritto:
Si ma qui .... o si apre un nuovo 3d, o ci si spiega meglio ....
Insomma mi passi un failettino per una buona configurazione ??? O bisogna far caso per caso ???? Sostanzialmente si tratta si impostare la latenza o anche altro ??
Non si tratta solo della latenza che non si regola di per sè ma si ottiene intervenendo nella configurazione di Win 7 o comunque di altro s.o.
Io uso Win 7 perchè lo uso anche sul lavoro e a casa e secondo me va più che bene .... il trucco, se così possiamo chiamarlo, è effettuare l'installazione impostando solo quello che serve. Io ci sono arrivato dopo un paio di prove usufruendo dei tanti consigli di Wasky sui vari forum (BAW, Nexthardware, ecc.) e di un semplice trattato scritto da Mirk0 proprio su Nexhardware che riguarda l'ottimizzazione di Win 7 per l'audio.
Ciao
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win 7 e foobar
Spero di non violare regole del forum.
Leggi un pò qui:
http://www.bitaudioworld.it/forum/forumdisplay.php?f=22
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/
e in particolare l'ottima guida con una proposta per ottimizzare win7 è qui:
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/63137-windows-7-starter-audiophile.html
ciao e divertiti
Ferro
Leggi un pò qui:
http://www.bitaudioworld.it/forum/forumdisplay.php?f=22
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/
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Ferruccio- Affezionato
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Grazie mille, uomo del TNT. Ma nel caso, sarebbe una bestemmia chiedere l'aiuto corrispondendo del vile denaro (il tempo è prezioso per tutti .....) per farsi settare il PC ? Si potrebbero accontentare due persone , no ?Ferruccio ha scritto:Spero di non violare regole del forum.
Leggi un pò qui:
http://www.bitaudioworld.it/forum/forumdisplay.php?f=22
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/
e in particolare l'ottima guida con una proposta per ottimizzare win7 è qui:
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Ma l'han poi fatto il file in pdf ??Ferruccio ha scritto:Spero di non violare regole del forum.
Leggi un pò qui:
http://www.bitaudioworld.it/forum/forumdisplay.php?f=22
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/
e in particolare l'ottima guida con una proposta per ottimizzare win7 è qui:
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/63137-windows-7-starter-audiophile.html
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Anche col performante i5, se imposto ks a 32 bit si blocca !! Qualcuno sa il perchè ??Ferruccio ha scritto:Stentor ha scritto:
....del sistema operativo..... dell'alimentazione diversa ...etc. etc...
La mia workstation audio, utilizzando le uscite analogiche della Asus Xonar Essence Stx cambiava suono semplicemente con un cavo di alimentazione diverso ....figurati tutto il PC se la cosa non è possibile (anche se sull'uscita digitale probabilmente si sente meno)
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Come vedi questi parametri mi dicono che non è sicuramente il processore e la ram che possono differenziare, per l'uso audio, un pc, vecchio ma configurato bene, da un'altro, molto più giovane, magari velocissimo e potente, ma non configurato e inadatto perciò all'ascolto della musica.
Ciao
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Vella ha scritto:Guarnieri Luigi ha scritto:
Già.... il mistero dei cavi... ho raccolto in un file word un lungo 3d apparso su altro forum (.... si può dire ? ) secondo me molto interessante di un paziente audiofilo che ha raccolto molto materiale dalla rete. A qualcuno interessa ?
Il "paziente audiofilo" è uno malato di audiofilia, dico bene?
Secondo me non ci sono problemi a mettere il link dell'altro forum, non sarebbe la prima volta.
[/quote]
Se vuoi, giro ... Bello il cd dell'avatar ?
luigigi- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
[/quote]
Il "paziente audiofilo" è uno malato di audiofilia, dico bene?
[/quote]
"paziente" audiofilo
...ma è voluta ??? Grande comunque.
Buon primo Maggio
luigigi- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Ferruccio ha scritto:
Non si tratta solo della latenza che non si regola di per sè ma si ottiene intervenendo nella configurazione di Win 7 o comunque di altro s.o.
Io uso Win 7 perchè lo uso anche sul lavoro e a casa e secondo me va più che bene .... il trucco, se così possiamo chiamarlo, è effettuare l'installazione impostando solo quello che serve. Io ci sono arrivato dopo un paio di prove usufruendo dei tanti consigli di Wasky sui vari forum (BAW, Nexthardware, ecc.) e di un semplice trattato scritto da Mirk0 proprio su Nexhardware che riguarda l'ottimizzazione di Win 7 per l'audio.
Ciao
Ferro
Sono tutte seghe mentale da audiofili, sui PC attuali la latenza non modifica la qualità audio. E' che gli audiofili si divertono a pensare che per il loro hobby preferiti serva una chissà quale preparazione e affinamento degli strumenti usati per riprodurre, non può basta un semplice processore all-purpose, altrimenti che gusto ci sarebbe? Per voi sarebbe necessario un sistema operativo real-time per riprodurre musica decentemente! Poco importa se poi la realtà dei fatti dimostra che è possibile eseguire migliaia di flussi audio in qualità superiore al CD contemporaneamente e praticamente in tempo reale, perchè un unico flusso audio "audiophile" necessita di hardware e software ampiamente ottimizzati! Quello che prima si faceva col giradischi, cioè perdere un sacco di tempo per il setup, adesso bisogna farlo anche coi PC se no... diventerebbe un gioco per bambini e non può ridursi a questo l'ascolto delle nostre tracce di test...
Ma sì, in fondo è un gioco, divertiamoci con i nostri giocattoli, spolveriamoli, lucidiamoli e ottimizziamoli come più ci aggrada se questo ci convince che si sentirà meglio, in fin dei conti, questo ci rende più felici e non facciamo male a nessuno, quindi... perchè no?
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Silver Black- Amministratore
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Località : Bassano del Grappa
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Impianto :
pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Trovo molta verità in quello che dice SilverBlack.
Nella mia esperienza con la liquida ho combattuto qualche giorno con Win7 per abbattere i tempi da latenza (DPC checker).
Poi con il DAC nuovo mi sono accorto che le differenze di qualità erano inudibili, e ho cominciato a pensare alla musica.
Mi va bene Foobar e non ho voglia di provare jplay od altri sw, non credo che faccia nessuna differenza (anche se molti forumer giurano il contrario).
Alla fine di tratta di mettere in fila dei bit, il resto lo fa il dac, l'ampli e l'impianto.
Differenze tra i DAC si sentono subito.
Differenze tra 44/16 e 96/24 anche.
Il resto per me è una perdita di tempo.
Ne ho troppo poco, quello che ho lo dedico alle cose che mi sembrano importanti.
Potrebbe essere (anzi, lo è...) un pregiudizio ma è necessario farne nella vita, non si può analizzare tutto in dettaglio.
Nella mia esperienza con la liquida ho combattuto qualche giorno con Win7 per abbattere i tempi da latenza (DPC checker).
Poi con il DAC nuovo mi sono accorto che le differenze di qualità erano inudibili, e ho cominciato a pensare alla musica.
Mi va bene Foobar e non ho voglia di provare jplay od altri sw, non credo che faccia nessuna differenza (anche se molti forumer giurano il contrario).
Alla fine di tratta di mettere in fila dei bit, il resto lo fa il dac, l'ampli e l'impianto.
Differenze tra i DAC si sentono subito.
Differenze tra 44/16 e 96/24 anche.
Il resto per me è una perdita di tempo.
Ne ho troppo poco, quello che ho lo dedico alle cose che mi sembrano importanti.
Potrebbe essere (anzi, lo è...) un pregiudizio ma è necessario farne nella vita, non si può analizzare tutto in dettaglio.
furio- Membro di riguardo
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braccio Grace, pick-up Fideliry Research FR-1 MKII;
Pre monotriodo, finale con Hypex NC400;
Denon AVR3808; Casse tre vie autocostruite
Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Silver Black ha scritto:
Sono tutte seghe mentale da audiofili, sui PC attuali la latenza non modifica la qualità audio. E' che gli audiofili....
Forse c'è un giro un sacco di pirla che si divertono un mondo sul niente, hai ragione.
Il che sarebbe comunque un risultato incoraggiante in questi triste mondo!
Ma a parte il discorso specifico della latenza, che non conosco, tu hai provato con le tue orecchie a confrontare da vicino, chessò, un mac e un pc che suonano uno stesso file, con uno stesso dac?
Anch'io, come ho già scritto, ero molto scettico. Poi ho sentito fianco a fianco foobar e jriver, e ho dovuto ammettere che c'erano differenze. E ne ho scoperte altre...
Vella- Membro classe argento
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Chord USB Silver Plus - Mogami 2964 - Atlas Element Integra - WireWorld Stratus 5(2) - QED Anniversary Silver XT Anniversary
Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Silver Black ha scritto:Ferruccio ha scritto:
Non si tratta solo della latenza che non si regola di per sè ma si ottiene intervenendo nella configurazione di Win 7 o comunque di altro s.o.
Io uso Win 7 perchè lo uso anche sul lavoro e a casa e secondo me va più che bene .... il trucco, se così possiamo chiamarlo, è effettuare l'installazione impostando solo quello che serve. Io ci sono arrivato dopo un paio di prove usufruendo dei tanti consigli di Wasky sui vari forum (BAW, Nexthardware, ecc.) e di un semplice trattato scritto da Mirk0 proprio su Nexhardware che riguarda l'ottimizzazione di Win 7 per l'audio.
Ciao
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Sono tutte seghe mentale da audiofili, sui PC attuali la latenza non modifica la qualità audio. E' che gli audiofili si divertono a pensare che per il loro hobby preferiti serva una chissà quale preparazione e affinamento degli strumenti usati per riprodurre, non può basta un semplice processore all-purpose, altrimenti che gusto ci sarebbe? Per voi sarebbe necessario un sistema operativo real-time per riprodurre musica decentemente! Poco importa se poi la realtà dei fatti dimostra che è possibile eseguire migliaia di flussi audio in qualità superiore al CD contemporaneamente e praticamente in tempo reale, perchè un unico flusso audio "audiophile" necessita di hardware e software ampiamente ottimizzati! Quello che prima si faceva col giradischi, cioè perdere un sacco di tempo per il setup, adesso bisogna farlo anche coi PC se no... diventerebbe un gioco per bambini e non può ridursi a questo l'ascolto delle nostre tracce di test...
Ma sì, in fondo è un gioco, divertiamoci con i nostri giocattoli, spolveriamoli, lucidiamoli e ottimizziamoli come più ci aggrada se questo ci convince che si sentirà meglio, in fin dei conti, questo ci rende più felici e non facciamo male a nessuno, quindi... perchè no?
Ognuno di noi ha le sue convinzioni ....... contenti tutti ..............
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Ferruccio- Affezionato
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Mi sembrava che la discussione fosse su altro.
La differenza tra i 16 e i 24 bit si sente ma soprattutto se il nostro brano dovrà essere convertito in AAC, per come lavorano alcuni compressori incluso il Droplet di Apple (non quello presente sui PC con iTunes), alla fine del processo si otterrà una qualità migliore pure partendo dallo stesso brano estratto da CD.
Per la cronaca i risultati migliori si ottengono dai 32 bit in virgola mobile con Mac.
Sulla discussione della latenza, di cui ho già scritto, i problemi maggiori si hanno con archittettura Netburst (P4) e DAC USB con Windows XP. Le ragioni sono molte e vanno dal numero di IRQ estremamente limitato, dai servizi in background, dalle pipilene del processore e dalla latenza dovuta al CS, non c'entra molto molto quella della linea dati.
Se fate la discussione oggi è molto più difficile trovare le differenze perché i processori Pentium M e Core o i3, i5 e i7 sono incredibilmente migliori. Si tratte di scelte che sono state dettate dal marketing, perché persino con i Pentium III e con i Celeron filava tutto liscio. Anche con Linux c'erano molti problemi perché l'implementazione dei driver USB era quella che era, come noto.
Non si tratta di avere un sistema real-time ma per onestà di cronaca chi lavora a computer è distratto e non può badare alla qualità di quel che ascolta, mentre chi cerca un riproduttore audio otterrebbe, software permettendo, un risultato migliore con il processore o il SOC ARM di qualsiasi smartphone, uscendo in I2S e andando ad un DAC.
Altro problema è che nonostante i SOC abbiano tale interfaccia, nessuno la usi all'esterno per comunicare. L'USB si è imposto per altre ragioni, infatti agli inizi tutti preferivano la Firewire, oggi si usano le schede di rete.
Ma il partito dello scatolone deve prendere atto che dall'alimentazione alla ventilazione il computer non è adatto alla musica, a meno di non spendere solo per lo chassis un costo superiore al valore medio di mercato del bene che nel caso dei PC è intorno ai 300$.
Alcuni si fermano allo scatolone, che poi potrebbe essere pure un netbook, perché le loro conoscenze e la loro pigrizia gli impediscono di prendere in considerazione altre soluzioni, pure più economiche, che non necessitano di portarsi dietro le librerie Win32, che son quanto di più generico esista.
Nella musica ci sono dei momenti dove per alcuni c'è il silenzio, per altri c'è il rumore.
La differenza tra i 16 e i 24 bit si sente ma soprattutto se il nostro brano dovrà essere convertito in AAC, per come lavorano alcuni compressori incluso il Droplet di Apple (non quello presente sui PC con iTunes), alla fine del processo si otterrà una qualità migliore pure partendo dallo stesso brano estratto da CD.
Per la cronaca i risultati migliori si ottengono dai 32 bit in virgola mobile con Mac.
Sulla discussione della latenza, di cui ho già scritto, i problemi maggiori si hanno con archittettura Netburst (P4) e DAC USB con Windows XP. Le ragioni sono molte e vanno dal numero di IRQ estremamente limitato, dai servizi in background, dalle pipilene del processore e dalla latenza dovuta al CS, non c'entra molto molto quella della linea dati.
Se fate la discussione oggi è molto più difficile trovare le differenze perché i processori Pentium M e Core o i3, i5 e i7 sono incredibilmente migliori. Si tratte di scelte che sono state dettate dal marketing, perché persino con i Pentium III e con i Celeron filava tutto liscio. Anche con Linux c'erano molti problemi perché l'implementazione dei driver USB era quella che era, come noto.
Non si tratta di avere un sistema real-time ma per onestà di cronaca chi lavora a computer è distratto e non può badare alla qualità di quel che ascolta, mentre chi cerca un riproduttore audio otterrebbe, software permettendo, un risultato migliore con il processore o il SOC ARM di qualsiasi smartphone, uscendo in I2S e andando ad un DAC.
Altro problema è che nonostante i SOC abbiano tale interfaccia, nessuno la usi all'esterno per comunicare. L'USB si è imposto per altre ragioni, infatti agli inizi tutti preferivano la Firewire, oggi si usano le schede di rete.
Ma il partito dello scatolone deve prendere atto che dall'alimentazione alla ventilazione il computer non è adatto alla musica, a meno di non spendere solo per lo chassis un costo superiore al valore medio di mercato del bene che nel caso dei PC è intorno ai 300$.
Alcuni si fermano allo scatolone, che poi potrebbe essere pure un netbook, perché le loro conoscenze e la loro pigrizia gli impediscono di prendere in considerazione altre soluzioni, pure più economiche, che non necessitano di portarsi dietro le librerie Win32, che son quanto di più generico esista.
Nella musica ci sono dei momenti dove per alcuni c'è il silenzio, per altri c'è il rumore.
Cella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
christian.celona ha scritto:
Ma il partito dello scatolone deve prendere atto che dall'alimentazione alla ventilazione il computer non è adatto alla musica, a meno di non spendere solo per lo chassis un costo superiore al valore medio di mercato del bene che nel caso dei PC è intorno ai 300$.
Ciao Christian, consentimi di dissentire.
Forse di PC per l'audio ho più esperienza io visto che ne ho assemblati ormai un centinaio: il PC va benissimo per la musica e il ragionamento del costo medio lascia il tempo che trova ....se vuoi un PC brutto ci sono anche cabinet con alimentatori fanless a € 30,00 ...che poi io non li utilizzi è altra cosa.
Se con i PC ti accontenti di board con cpu Atom (che per la musica son sufficienti) non servono cabinet particolari come il mio CW02
Stentor- Membro classe diamante
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Non è sul bello o sul brutto che mettevo la differenza, e un netbook con Atom se ben configurato non va peggio di un P4, anche se perde con tutte le altre configurazioni.
Se hai una stufa dentro il tuo scatolone sei obbligato ad aumentare il ricircolo dell'aria e la via economica sono le ventole, che prima o poi, onestamente sempre, fanno rumore.
Poi se l'alimentatore senza ventole ti lascia residui in alta frequenza ci si allontana ancora di più da soluzioni che possono funzionare per intere settimane con una batteria al gel.
Comunque non mi sono spiegato bene, ma sono pronto a rimediare proponendoti una prova: prendiamo uno dei file di 2L e lo convertiamo con compressori diversi in AAC a 16 e 24 bit. Ascoltando il risultato troveremo subito delle differenze (anche perché gli encoder ne introducono molte di più dei DAC). Per conferma potremo verificare che a dimensioni maggiori corrisponderanno dettagli maggiori nel brano.
Poi eseguiamo una seconda prova: estraiamo una traccia da un CD, dunque a 16 bit, e la convertiamo in AAC. La convertiamo a 32 bit e riconvertiamo in AAC. Il brano in ingresso è sempre lo stesso, mentre il secondo brano in uscita sarà più difficile da distinguere dall'originale. La differenza in questo caso la fa il compressore.
Ma ora ti preparo il primo esempio.
Aggiunti i collegamenti per il download del file compresso in MP: http://www.2l.no/
Se hai una stufa dentro il tuo scatolone sei obbligato ad aumentare il ricircolo dell'aria e la via economica sono le ventole, che prima o poi, onestamente sempre, fanno rumore.
Poi se l'alimentatore senza ventole ti lascia residui in alta frequenza ci si allontana ancora di più da soluzioni che possono funzionare per intere settimane con una batteria al gel.
Comunque non mi sono spiegato bene, ma sono pronto a rimediare proponendoti una prova: prendiamo uno dei file di 2L e lo convertiamo con compressori diversi in AAC a 16 e 24 bit. Ascoltando il risultato troveremo subito delle differenze (anche perché gli encoder ne introducono molte di più dei DAC). Per conferma potremo verificare che a dimensioni maggiori corrisponderanno dettagli maggiori nel brano.
Poi eseguiamo una seconda prova: estraiamo una traccia da un CD, dunque a 16 bit, e la convertiamo in AAC. La convertiamo a 32 bit e riconvertiamo in AAC. Il brano in ingresso è sempre lo stesso, mentre il secondo brano in uscita sarà più difficile da distinguere dall'originale. La differenza in questo caso la fa il compressore.
Ma ora ti preparo il primo esempio.
Aggiunti i collegamenti per il download del file compresso in MP: http://www.2l.no/
Ultima modifica di christian.celona il Mar 1 Mag 2012 - 18:19 - modificato 1 volta. (Motivazione : Aggiunta l'ultima riga con collegamento.)
Cella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Per fare la stessa prova che ho proposto a Stentor basta prendere una traccia e convertirla con iTunes in AAC e con un secondo encoder AAC.
La differenza in dimensione rappresenterà abbastanza fedelmente le differenze udibili tra i due brani, perché lo scopo dell'encoder è proprio quello di eliminare la ridondanza nell'informazione (in vero anche l'informazione stimata come non udibile). Comprimendo a 24 bit il brano è più difficile da riconoscere e contiene più informazioni, nonostante venga applicata la stessa maschera psicoacustica.
Se non avessi problemi legati al diritto d'autore prenderei un CD audio e farei le stesse operazioni. Il brano dato in ingresso al compresore a 32 bit contiene le stesse informazioni in partenza, ma le resa finale è diversa.
Mi sembra che l'oggetto della discussione fosse questo. Le stesse prove si possono fare anche con formati non compressi, ma in quel caso le dimensioni dei file non rappresenteranno le differenze potenzialmente udibili ma solo il padding necessario ad allungare le parole a 24 bit.
La differenza in dimensione rappresenterà abbastanza fedelmente le differenze udibili tra i due brani, perché lo scopo dell'encoder è proprio quello di eliminare la ridondanza nell'informazione (in vero anche l'informazione stimata come non udibile). Comprimendo a 24 bit il brano è più difficile da riconoscere e contiene più informazioni, nonostante venga applicata la stessa maschera psicoacustica.
Se non avessi problemi legati al diritto d'autore prenderei un CD audio e farei le stesse operazioni. Il brano dato in ingresso al compresore a 32 bit contiene le stesse informazioni in partenza, ma le resa finale è diversa.
Mi sembra che l'oggetto della discussione fosse questo. Le stesse prove si possono fare anche con formati non compressi, ma in quel caso le dimensioni dei file non rappresenteranno le differenze potenzialmente udibili ma solo il padding necessario ad allungare le parole a 24 bit.
Cella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Linko un articolo su Positive Feedback chiaro e semplice sulla differenza tra file ad alta risoluzione "veri" e file "cosmetici", e su come distinguerli usando Audacity.
http://www.positive-feedback.com/Issue60/hirez.htm
Quando si fanno le prove per sentire la differenza tra 16/44 e hires bisognerebbbe assicurarsi che questi ultimi siano veramente hires, cioè registrati e mantenuti in hires, e non degli hires di facciata, che di hires hanno solo il nome ma sono upsampling di master 16/44. Nel qual caso il contenuto armonico di frequenze ultrasoniche non aumenta, e la differenza con l'originale lowres sarà risicatissima.
P.S.
Poi il discorso dell'anti-aliasing e filtri oltre la banda udibile eccetera non l'ho ancora capito
http://www.positive-feedback.com/Issue60/hirez.htm
Quando si fanno le prove per sentire la differenza tra 16/44 e hires bisognerebbbe assicurarsi che questi ultimi siano veramente hires, cioè registrati e mantenuti in hires, e non degli hires di facciata, che di hires hanno solo il nome ma sono upsampling di master 16/44. Nel qual caso il contenuto armonico di frequenze ultrasoniche non aumenta, e la differenza con l'originale lowres sarà risicatissima.
P.S.
Poi il discorso dell'anti-aliasing e filtri oltre la banda udibile eccetera non l'ho ancora capito
Vella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Storditissimo (vedi PM)Ferruccio ha scritto:Spero di non violare regole del forum.
Leggi un pò qui:
http://www.bitaudioworld.it/forum/forumdisplay.php?f=22
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/
e in particolare l'ottima guida con una proposta per ottimizzare win7 è qui:
http://www.nexthardware.com/forum/computer-audio-hi-fi/63137-windows-7-starter-audiophile.html
ciao e divertiti
Ferro
luigigi- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Vella ha scritto:Linko un articolo su Positive Feedback chiaro e semplice sulla differenza tra file ad alta risoluzione "veri" e file "cosmetici", e su come distinguerli usando Audacity.
Io uso XLD per estrarre i file, e ben conoscendo le truffe che si trovano on-line sull'audio a bassa risoluzione, sto sostenendo una questione un po' diversa.
E' comune trovare DAC che infilano i 16 bit estratti dal CD audio in un flusso dati a 24 o 32 bit, elevandone anche artificiosamente la frequenza di campionamento. L'opinione di molti è che suonino meglio dei DAC NOS, e di sicuro suonano diversamente, in peggio per alcuni aspetti, in meglio per altri, a seconda delle nostre suggestioni.
Nel caso si estragga a 32 bit in virgola mobile molti DAC diventano incapaci di riprodurre il flusso, a 24 bit invece il problema non si pone e i confronti si possono fare. Usando la "droplet" di Apple con Mac, i file AIFF a 32 bit in virgola mobile (come pure in altri formati, wav ad esempio è solo un AIFF con intestazione), si ottiene un file a 24 bit di definizione.
Dopo la compressione in AAC questo il file risultante suona molto meglio dei file codificati con iTunes, anche se estratti con XLD e aventi pari caratteristiche. lo stesso file in ingresso ai due compressori, anche se proveniente dal ripping di un CD audio a 16 bit, si sentirà molto più simile all'originale, al punto da preferirlo pure ad un lossless prodotto da iTunes o da altri programmi.
Senza nascondervi che le differenze nascono in tanti successivi passaggi operati dallo script che Apple distribuisce agli editori che devono pubblicare nel suo negozio on-line, il risultato a 24 bit / 44,1 KHz riprodotto dal computer anche a mezzo di convertitori economici sembra più simile alla resa ottenibile con le apparecchiature dedicate di fascia prosumer.
La buona notizia è che da qualche mese Apple ha rilasciato a tutti i possessori di un Mac recente il proprio compressore. Dunque perché non provare.
Visto che abbiamo dei CD in comune ti propongo di riascoltarli a 44,1 KHz, ben sapendo che i 24 bit al posto dei 16 siano solo un dato di targa. Le differenze sono molto contenute pure rispetto al lossless e faccio fatica a sentirle con un bitrate variabile di 256 Kbps, mentre quando prodotte da iTunes le riconosco subito dall'originale.
Oltretutto in rete i brani così codificati sono riproducibili anche con le connessioni 3G, e possono essere riprodotte senza le fastidiose ricodifiche che servizi come Mashup e iTunes Match applicano ai brani lossless caricati sui loro server. L'aspetto che mi fa un po' girare le balle è che al netto dei Mastered for iTunes, gli altri dischi codificati a partire dai miei CD si sentono meglio dei brani che trovo in vendita on-line, e io non voglio inquinare inutilmente il pianeta per i miei passatempi.
Cella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
christian.celona ha scritto:Vella ha scritto:Linko un articolo su Positive Feedback chiaro e semplice sulla differenza tra file ad alta risoluzione "veri" e file "cosmetici", e su come distinguerli usando Audacity.
Io uso XLD per estrarre i file,
....
Grazie della risposta, interessante anche se io non uso Apple e iTunes
christian.celona ha scritto:
Visto che abbiamo dei CD in comune ti propongo di riascoltarli a 44,1 KHz, ben sapendo che i 24 bit al posto dei 16 siano solo un dato di targa.
Questa invece non l'ho capita: i CD a che frequenza dovrei riascoltarli, se non a 44.1?
E' nel senso che li trasformo da 16 a 24 bit?
Cosa che si può fare solo con XLD, e non con Audacity
Vella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Mi sono spiegato male. Visto che abbiamo dei CD in comune e che lavoriamo a 1 Km di distanza l'uno dall'altro, senza incorrere in problemi di pirateria e certi di avere entrambi l'originale di riferimento, potrei lasciarti i file che estraggo con il mio software in modo da poterli confrontare.
L'operazione di scrivere un file a 24 bit partendo da un CD a 16 bit è come versare un litro d'acqua dentro ad una bottiglia da un litro e mezzo: il contenuto è sempre un litro d'acqua, abbiamo cambiato solo il contenitore. I nostri file non compressi o in formato lossless si sentiranno esattamente allo stesso modo, provenendo dello stesso ripper e dallo stesso hardware e saranno anche indistinguibili dall'originale a 16 bit.
Comprimendo il file estratto con encoder diversi, otterremo file di dimensioni e con qualità sonore differenti, e siccome l'encoder ridurrà la ridondanza delle informazioni contenute nei nostri file, la dimensione darà l'idea della quantità di informazioni contenute.
Ascoltando i file prodotti con la droplet, che altro non è che un icona su cui trascinare i file da comprimere, a parità di bitrate (256Kbps) otterremo dei file AAC più grandi, contenenti in notazione esponenziale i 16 bit dell'informazione originale in parole da 24 bit. L'ascolto conferma che questi file più grandi si sentono effettivamente meglio rispetto a quelli estratti e compressi con iTunes, solo a titolo di esempio. Si tratta di un programma che estrae le tracce rapidamente con il minor sforzo dell'utente, ma non è che poi possono suonare meglio di quelle che Apple prova a venderti con lo stesso programma, per regole di mercato. Con droplet invece la qualità ottenuta è maggiore, ma esiste solo per Mac. Il pregio è di essere veramente vicini alla qualità dell'originale, nonostante la compressione.
Il fatto che si sentano meglio, oltre alle ragioni che Apple descrive, a mio avviso dipende anche dai comportamenti dell'encoder che con maggior definizione potenziale della sorgente produce risultati migliori. Per fare il paragone con i liquidi è come se il vino messo nella botte più grande diventasse migliore di quello contenuto nella botte piccola, versandoci dentro lo stesso succo d'uva (e sicuramente qualcuno storcerà il naso per l'esempio).
L'operazione di scrivere un file a 24 bit partendo da un CD a 16 bit è come versare un litro d'acqua dentro ad una bottiglia da un litro e mezzo: il contenuto è sempre un litro d'acqua, abbiamo cambiato solo il contenitore. I nostri file non compressi o in formato lossless si sentiranno esattamente allo stesso modo, provenendo dello stesso ripper e dallo stesso hardware e saranno anche indistinguibili dall'originale a 16 bit.
Comprimendo il file estratto con encoder diversi, otterremo file di dimensioni e con qualità sonore differenti, e siccome l'encoder ridurrà la ridondanza delle informazioni contenute nei nostri file, la dimensione darà l'idea della quantità di informazioni contenute.
Ascoltando i file prodotti con la droplet, che altro non è che un icona su cui trascinare i file da comprimere, a parità di bitrate (256Kbps) otterremo dei file AAC più grandi, contenenti in notazione esponenziale i 16 bit dell'informazione originale in parole da 24 bit. L'ascolto conferma che questi file più grandi si sentono effettivamente meglio rispetto a quelli estratti e compressi con iTunes, solo a titolo di esempio. Si tratta di un programma che estrae le tracce rapidamente con il minor sforzo dell'utente, ma non è che poi possono suonare meglio di quelle che Apple prova a venderti con lo stesso programma, per regole di mercato. Con droplet invece la qualità ottenuta è maggiore, ma esiste solo per Mac. Il pregio è di essere veramente vicini alla qualità dell'originale, nonostante la compressione.
Il fatto che si sentano meglio, oltre alle ragioni che Apple descrive, a mio avviso dipende anche dai comportamenti dell'encoder che con maggior definizione potenziale della sorgente produce risultati migliori. Per fare il paragone con i liquidi è come se il vino messo nella botte più grande diventasse migliore di quello contenuto nella botte piccola, versandoci dentro lo stesso succo d'uva (e sicuramente qualcuno storcerà il naso per l'esempio).
Cella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Scusate, non capisco il vostro discorso (forse è un po OT...)
Perchè mai cercare "una compressione migliore"?
Con gli hd a 90 euro al Terabyte perchè arrovellarsi se una compressione Apple o quasiApple sia meglio o peggio?
Vai di lossless sempre e comunque!
BitPerfect sempre e comunque!
Qui si stava discutendo se un file realmente HD sia distinguibile all'orecchio come meglio di un 44/16 dello spesso programma musicale.
E si prende come dato per buono l'assioma che sostiene che algoritmi lossless non incidano sul risultato.
Io non so quale sia la possibilità di avere un lossless 96/24 dentro il mondo Apple.
Se non ho capito male iTunes non lo può fare e ci vogliono sw diversi.
Mi piacerebbe sapere da voi AppleFans cosa ci voglia dentro il vostro mondo per fare il confronto reale 44/16 -> 96/24 e se sentiate differenze.
A mio parere vestire i 16 bit dentro 24, comprimeere in modo diverso e cercare le differenze è un po' una masturbazione intellettuale senza scopo.
Fateci sapere come andare "sempre più su", chè andare verso la compressione è in questi lidi fatica non apprezzata.
Sempre imho, e sempre con estremo rispetto delle opinioni altrui!
Peace&Love
(Lo dico sempre tra Apple-isti e Win-isti per evitare scontri...)
Perchè mai cercare "una compressione migliore"?
Con gli hd a 90 euro al Terabyte perchè arrovellarsi se una compressione Apple o quasiApple sia meglio o peggio?
Vai di lossless sempre e comunque!
BitPerfect sempre e comunque!
Qui si stava discutendo se un file realmente HD sia distinguibile all'orecchio come meglio di un 44/16 dello spesso programma musicale.
E si prende come dato per buono l'assioma che sostiene che algoritmi lossless non incidano sul risultato.
Io non so quale sia la possibilità di avere un lossless 96/24 dentro il mondo Apple.
Se non ho capito male iTunes non lo può fare e ci vogliono sw diversi.
Mi piacerebbe sapere da voi AppleFans cosa ci voglia dentro il vostro mondo per fare il confronto reale 44/16 -> 96/24 e se sentiate differenze.
A mio parere vestire i 16 bit dentro 24, comprimeere in modo diverso e cercare le differenze è un po' una masturbazione intellettuale senza scopo.
Fateci sapere come andare "sempre più su", chè andare verso la compressione è in questi lidi fatica non apprezzata.
Sempre imho, e sempre con estremo rispetto delle opinioni altrui!
Peace&Love
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furio- Membro di riguardo
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Occupazione/Hobby : Ateo praticante / rockettaro impenitente
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braccio Grace, pick-up Fideliry Research FR-1 MKII;
Pre monotriodo, finale con Hypex NC400;
Denon AVR3808; Casse tre vie autocostruite
Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
christian.celona ha scritto:Mi sono spiegato male. Visto che abbiamo dei CD in comune e che lavoriamo a 1 Km di distanza l'uno dall'altro, senza incorrere in problemi di pirateria e certi di avere entrambi l'originale di riferimento, potrei lasciarti i file che estraggo con il mio software in modo da poterli confrontare.
....
Of course!!!
Ci sentiamo e confrontiamo
Vella- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Una prima risposta al quesito iniziale me la sono data:
La differenza tra HD e SD c'è sicuramente se si utilizza il volume digitale o se si vuole fare qualche manipolazione (drc).
E visto che pian piano si stanno affermando dac che usano il volume digitale al loro interno tipo m-dac e che poi è tanto comodo usare il software per regolare il volume forse è il caso di attrezzarsi...
La differenza tra HD e SD c'è sicuramente se si utilizza il volume digitale o se si vuole fare qualche manipolazione (drc).
E visto che pian piano si stanno affermando dac che usano il volume digitale al loro interno tipo m-dac e che poi è tanto comodo usare il software per regolare il volume forse è il caso di attrezzarsi...
R!ck- Membro classe argento
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Re: E' possibile distinguere il 44.1kHz/16-bit di un cd standard dai nuovi formati ad alta risoluzione?
Ieri, per curiosità, ho voluto provare a utilizzare l'ingresso usb del mio nuovo dac (che pare, a detta della critica, comportarsi molto meglio degli altri ingressi) per provare finalmente questa benedetta musica liquida di cui si parla un gran bene.
Ho trovato un sito che consentiva di scaricare le demo di numerosi album (di tutti i generi) in formato 24/96 ed ho collegato il pc al convertitore.
Bene, devo dire che NON ho fatto un balzo sulla sedia. La qualità era buona, molto buona; in alcuni casi davvero notevole ma mai ad un livello che non abbia già raggiunto con i cd meglio regisrati in mio possesso (in questo momento, ad esempio, mi sto deliziando con un cd del Trio Loussier: "Play Bach", ed. Ermitage, che proprio non ti fa rimpiangere nulla... forse nemmeno l'analogico ). Alcune registrazioni, poi, erano persino un po' fiacche e prive di dinamica (9° sinfonia di Beethoven dir. Claudio Abbado). Insomma, anche nella musica liquida ad alta definizione (com'è ovvio, direi) la prima vera discriminante sulla qualità sonora finale, la fa la ripresa.
A un certo punto direi che è un po' come con il video: Tanti DVD sono realizzati talmente bene che non ti fanno minimamente rimpiangere il corrispettivo in blu ray.
Rimane il fatto della comodità, e quello è soggettivo. Per esempio, io che sono della vecchia guardia, non trovo disdicevole alzarsi dalla poltrona per scegliere un cd.
Ho trovato un sito che consentiva di scaricare le demo di numerosi album (di tutti i generi) in formato 24/96 ed ho collegato il pc al convertitore.
Bene, devo dire che NON ho fatto un balzo sulla sedia. La qualità era buona, molto buona; in alcuni casi davvero notevole ma mai ad un livello che non abbia già raggiunto con i cd meglio regisrati in mio possesso (in questo momento, ad esempio, mi sto deliziando con un cd del Trio Loussier: "Play Bach", ed. Ermitage, che proprio non ti fa rimpiangere nulla... forse nemmeno l'analogico ). Alcune registrazioni, poi, erano persino un po' fiacche e prive di dinamica (9° sinfonia di Beethoven dir. Claudio Abbado). Insomma, anche nella musica liquida ad alta definizione (com'è ovvio, direi) la prima vera discriminante sulla qualità sonora finale, la fa la ripresa.
A un certo punto direi che è un po' come con il video: Tanti DVD sono realizzati talmente bene che non ti fanno minimamente rimpiangere il corrispettivo in blu ray.
Rimane il fatto della comodità, e quello è soggettivo. Per esempio, io che sono della vecchia guardia, non trovo disdicevole alzarsi dalla poltrona per scegliere un cd.
n.enrico- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 08.04.09
Numero di messaggi : 923
Località : Firenze
Occupazione/Hobby : Casalinga di Voghera.
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