Progetto Open Goldberg

Segnalo il progetto "Open Goldberg", sponsorizzato dal noto costruttore di pianoforti Boesendorfer, che mette a disposizione gratuita dei navigatori una registrazione delle Variazioni Goldberg di J.S.Bach eseguita al pianoforte dalla pianistagiapponese Kimiko Ishizaka.
Il tutto scaricabile liberamente anche in FLAC 24bit/96Khz.

http://www.opengoldbergvariations.org/

Grazie della segnalazione.

Ottimo!
Thx!

Grazie dell' info aggiungo subito questa versione alle altre di una delle mie composizioni preferite.

ne ho assaggiato l'aria e 3 variazioni (8°-11°-14°) come dessert dopo il pranzo una cosa molto veloce... Ok, molto poco per giudicare e per di più non sono un intenditore di quelli seri, ma con tutto il rispetto per il progetto Open e la volontà di distinguersi dagli altri interpreti delle 19 Goldberg che ho, questa di Ishizaka occupa, per ora il 19°. (Dove Gould '81 e Bahrami condividono il 1°). Va beh, Adesso me la porto al lavoro e provo ad abituarmi a questo tocco "pesantone" e lento con un po' troppo pedale.

... Gatta frettolosa fa i gattini ciechi...
Chiedo umilmente venia e ritorno sui miei passi. Ho riascoltato il giorno dopo l'opera nella sua interezza, oggi è molto diversa da come mi è apparsa ieri. Addirittura ho il sospetto che ci fosse qualche problema con la lettura del file poichè ora mi sembra molto più snella e meno pesante del giorno prima.
Permangono alcune perplessità sul tocco (che non mi fa impazzire) e mancano molte finezze (soprattutto ritmiche) che si ritrovano nelle interpretazioni dei Big. Personalmente mi piacciono le fioriture e non disdegno un po' di "barocco" in più in qualche passaggio. La sensazione di utilizzo eccessivo del pedale è scomparsa. Non è più al 19° posto assoluto, ma non se la gioca con i big.

Non ho moltissima esperienza in campo, ma la registrazione a me è sembrata estremamente ben fatta.

Quanto alla interpretazione ora m'hai messo la curiosità di sentire i "big", dovrò al più presto rimediare il materiale

alessandro1 ha scritto:... Gatta frettolosa fa i gattini ciechi...
Chiedo umilmente venia e ritorno sui miei passi. Ho riascoltato il giorno dopo l'opera nella sua interezza, oggi è molto diversa da come mi è apparsa ieri. Addirittura ho il sospetto che ci fosse qualche problema con la lettura del file poichè ora mi sembra molto più snella e meno pesante del giorno prima.
Permangono alcune perplessità sul tocco (che non mi fa impazzire) e mancano molte finezze (soprattutto ritmiche) che si ritrovano nelle interpretazioni dei Big. Personalmente mi piacciono le fioriture e non disdegno un po' di "barocco" in più in qualche passaggio. La sensazione di utilizzo eccessivo del pedale è scomparsa. Non è più al 19° posto assoluto, ma non se la gioca con i big.

Devo dire .... un interpretazione della variazioni goldberg in genere la si apprezza solo dopo il secondo ascolto.

Questa Kimiko mi sembra molto lineare e tecnica e al momento non ho sentito errori o inciampi eccessivi inoltre "l'assenza" dei virtuosismi direi che è apprezzabile.

Per me è più che valida.

No, No la registrazione c'è. E' l'esecuzione che non è tra le mie preferite, ma sicuramente per gusti differenti potrebbe andare. Tra i Big Gould dell'81 (piano) lo trovi sicuramente in ogni negozio, per la versione Clavicembalo: Leondhart o Koopman o Richter non si sbaglia sicuro. A livello di ritmica particolare e gioco delle voci mi piace tantissimo Bahrami. C'è anche una versione per archi molto carina (Maisky & Co). Poi di fatto ciascuna interpretazione può emergere per una caratteristica. (ricerca del suono, rigore filologico, tocco, velocità, abbellimenti...
( Comunque è una fissa mia; ho la stessa mania per le suite per violoncello, le sonate e partite per violino, e altre robe... chesono tutte spettacolari)

alessandro1 ha scritto:... Gatta frettolosa fa i gattini ciechi...
Chiedo umilmente venia e ritorno sui miei passi. Ho riascoltato il giorno dopo l'opera nella sua interezza, oggi è molto diversa da come mi è apparsa ieri. Addirittura ho il sospetto che ci fosse qualche problema con la lettura del file poichè ora mi sembra molto più snella e meno pesante del giorno prima.
Permangono alcune perplessità sul tocco (che non mi fa impazzire) e mancano molte finezze (soprattutto ritmiche) che si ritrovano nelle interpretazioni dei Big. Personalmente mi piacciono le fioriture e non disdegno un po' di "barocco" in più in qualche passaggio. La sensazione di utilizzo eccessivo del pedale è scomparsa. Non è più al 19° posto assoluto, ma non se la gioca con i big.

La stavo ascoltando giusto adesso e ripensavo al tuo post: proprio non mi ci ritrovavo in quello che dicevi (sopratutto sul pedale)! Trovo la registrazione quasi impeccabile. L'esecuzione, aspetto decisamente più importante, è davvero ben eseguita, senza interpretazioni sul ritmo che non apprezzo quasi mai. Il tocco può dipendere dal piano usato, ma decisametne mi piace.

Il confronto con i "big" non lo faccio perchè di solito non mi piace farlo, a volte tendiamo a giudicare meglio chi abbiamo ascoltato prima, non so se mi spiego... Ho ascoltato alcuni pezzi strafamosi suonati da Arturo Benedetti Michelangeli, ma non mi sono piaciuti per niente! Addirittura l'esecuzione della Campanella è pessima (il mio "pessima" va adattato al contesto, tutto il mio massimo rispetto, ammirazione e invidia a chi riesce a suonare quel pezzo per intero senza errori!). Quindi i big non è detto siano meglio delle new entry!

Scaricato i flac .................... GRAZIE MILLE della segnalazione

Ferruccio

Silver Black ha scritto:

alessandro1 ha scritto:... Gatta frettolosa fa i gattini ciechi...
Chiedo umilmente venia e ritorno sui miei passi. Ho riascoltato il giorno dopo l'opera nella sua interezza, oggi è molto diversa da come mi è apparsa ieri. Addirittura ho il sospetto che ci fosse qualche problema con la lettura del file poichè ora mi sembra molto più snella e meno pesante del giorno prima.
Permangono alcune perplessità sul tocco (che non mi fa impazzire) e mancano molte finezze (soprattutto ritmiche) che si ritrovano nelle interpretazioni dei Big. Personalmente mi piacciono le fioriture e non disdegno un po' di "barocco" in più in qualche passaggio. La sensazione di utilizzo eccessivo del pedale è scomparsa. Non è più al 19° posto assoluto, ma non se la gioca con i big.

La stavo ascoltando giusto adesso e ripensavo al tuo post: proprio non mi ci ritrovavo in quello che dicevi (sopratutto sul pedale)! Trovo la registrazione quasi impeccabile. L'esecuzione, aspetto decisamente più importante, è davvero ben eseguita, senza interpretazioni sul ritmo che non apprezzo quasi mai. Il tocco può dipendere dal piano usato, ma decisametne mi piace.

Il confronto con i "big" non lo faccio perchè di solito non mi piace farlo, a volte tendiamo a giudicare meglio chi abbiamo ascoltato prima, non so se mi spiego... Ho ascoltato alcuni pezzi strafamosi suonati da Arturo Benedetti Michelangeli, ma non mi sono piaciuti per niente! Addirittura l'esecuzione della Campanella è pessima (il mio "pessima" va adattato al contesto, tutto il mio massimo rispetto, ammirazione e invidia a chi riesce a suonare quel pezzo per intero senza errori!). Quindi i big non è detto siano meglio delle new entry!

Allora, devo specificare che non sono nè pianista nè musicologo, ho solo una passione sfrenata per Bach (80% della classica che ho è Bach); su di lui e la sua opera, ovviamente, ho una mia personale opinione. Quando ascolto un'interpretazione di Bach la mia attenzione è sicuramente rivolta ad alcuni parametri piuttosto che altri, ed entriamo quindi nel "mi piace ciò che mi interessa".
Senza entrare nel dettaglio, per me, le Goldberg non sono un'opera tecnica o figlia della numerologia; hanno, invece, un'essenza tale che ridurla in parole non ne rende giustizia. Infatti è meglio non esprimersi a parole ma suonarlo/ascoltarlo.

I "Big" ... beh delle Goldberg (e non solo) converrebbe comunque ascoltare un paio di incisioni accreditate come storicamente corrette o ortodosse, per farsene un'idea, talvolta, così facendo, si riesce ad apprezzare ancor di più le interpretazioni più fantasiose. Di spazio alle "new entry" ne lascio da vendere! Bahrami e la Dinnerstein sono new entry delle quali mi sono innamorato al primo ascolto e sono già Big dal secondo. Purtroppo la stessa empatia non l'ho trovata con questa della Ishizaka.

P.S. Ah, se venisse a suonare dalle mie parti pagheri per andarla ad ascoltare dal vivo.

http://www.newyorker.com/online/blogs/movies/2012/06/goldbergs-to-go.html

Non condivido tutto, soprattutto è poco elegante nel fare un confronto diretto proprio con Gould, ma alcuni concetti e perplessità sulla Ishizaka li esprime meglio di come ho fatto io.

scaricato...domani ascolto! grazie mille!!!