Spiegazione tecnica classe D
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Re: Spiegazione tecnica classe D
Grazie a te e a tutti voi per il link e le preziosissime spiegazioni tecniche: poichè un complimento ed un riconoscimento, per essere davvero tale, dev'essere pubblico, eccomi!
Vivissimi complimenti per il bel lavoro e le esaurienti spiegazioni fornite: particolarmente gradita la distinzione tra classe D e calsse T, sulla quale (da consulente indipendente del settore) ho sempre posto l'accento.
Vivissimi complimenti per il bel lavoro e le esaurienti spiegazioni fornite: particolarmente gradita la distinzione tra classe D e calsse T, sulla quale (da consulente indipendente del settore) ho sempre posto l'accento.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
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Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: Spiegazione tecnica classe D
La classe D per l'hifi è già matura da un pezzo, e anzi, ha un ottimo appeal sul consumatore.
A raggiungere 1Kw e pilotare carichi da 2ohm non ci vedo nulla di particolare.
Coniugare un pilotaggio eccelso con una correttezza timbrica assoluta è altra cosa però.
Per quanto riguarda l'hiend c'è ancora tanta strada da fare. Già marchi blasonati ci hanno provato, ma con risultati scarsi.
O meglio, buoni in assoluto, ma deludenti se paragonati alle corrispettive amplificazioni AB o a valvole (pensiamo ad Audio Research e Jeff Rowland ad esempio).
A mio avviso, raggiungere un'amplificazione top resterà ancora un miraggio per un bel pezzo.
A raggiungere 1Kw e pilotare carichi da 2ohm non ci vedo nulla di particolare.
Coniugare un pilotaggio eccelso con una correttezza timbrica assoluta è altra cosa però.
Per quanto riguarda l'hiend c'è ancora tanta strada da fare. Già marchi blasonati ci hanno provato, ma con risultati scarsi.
O meglio, buoni in assoluto, ma deludenti se paragonati alle corrispettive amplificazioni AB o a valvole (pensiamo ad Audio Research e Jeff Rowland ad esempio).
A mio avviso, raggiungere un'amplificazione top resterà ancora un miraggio per un bel pezzo.
albamaiuscola- Membro classe argento
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Re: Spiegazione tecnica classe D
Dire "buoni in assoluto, ma deludenti se paragonati alle corrispettive amplificazioni AB o a valvole" è contraddittorio. Infatti un prodotto migliore di un altro è "relativamente" buono, mentre uno "buono in assoluto" lo è (per definizione) a prescindere da comparative tra componenti ma "oggettivamente", in questo caso riproducendo bene la musica in tutti i parametri. Se non dovesse farlo significa che non è affatto buono in assoluto, ma semplicemente buono rispetto a quanto presente sul mercato, dove vi sono prodotti peggiori e altri migliori (come quelli da te citati).
Ciò detto, mi piacerebbe che chiarissi meglio il contenuto di questo tuo intervento, peraltro molto interessante. Proprio per questo ti chiedo di esplicitare meglio il tuo pensiero, in quanto si tratta di considerazioni utili e preziose.
Ciò detto, mi piacerebbe che chiarissi meglio il contenuto di questo tuo intervento, peraltro molto interessante. Proprio per questo ti chiedo di esplicitare meglio il tuo pensiero, in quanto si tratta di considerazioni utili e preziose.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Spiegazione tecnica classe D
Andrea Gianelli ha scritto:Dire "buoni in assoluto, ma deludenti se paragonati alle corrispettive amplificazioni AB o a valvole" è contraddittorio. Infatti un prodotto migliore di un altro è "relativamente" buono, mentre uno "buono in assoluto" lo è (per definizione) a prescindere da comparativ tra componenti ma "oggettivamente".
Non lo trovo contraddittorio.
Il Jeff Rowland o gli Arc basati su moduli in classe D sono obiettivamente delle buone macchine, in assoluto (il che significa che vanno bene).
Vanno altrettanto bene delle sorelle amplificazioni in AB o a tubi?
Direi di no. Perché queste sono delle OTTIME macchine, non buone.
Perché non trovo la classe D ancora matura per competere al top?
Non sono un tecnico, quindi parlerò solo delle mie impressioni dopo (purtroppo) fugaci ascolti.
Posto che parliamo di classe D da migliaia di euro, non di Trends e Sure (che non possono e non vogliono -ma nessuno glielo chiede- mettersi in competizione con amplificazioni a tre-quattro zeri), e neppure di NuForce.
Alla classe D manca ancora, a mio avviso, "l'assenza".
Se il risultato ultimo della riproduzione musicale con un impianto hiend è quello di ricreare l'evento (proprio in un thread su VideoHiFi si parlava di questo, giorni fa), la classe D non riesce a "sparire".
Si sente, si avverte che c'è.
Soprattutto a livello di timbrica, che se paragonata a macchinone hiend è davvero innaturale.
Occhio, parlo di livelli alti.
Per impianti di livello "inferiore" (si pesi questo termine eh... ) una coppia di finali NuForce ha un rapporto qualità-prezzo da panico.
E per impianti low budget un Trends Audio fa davvero capire cosa si può raggiungere...
Ergo, imho è solo questione di tempo.
albamaiuscola- Membro classe argento
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Re: Spiegazione tecnica classe D
Grazie per la precisazione, caro Alberto: tutto chiaro ora.
Riassumendo, buona la classe D, ottimi gli altri migliori prodotti, perfetta (e perennemente irraggiungibile) la musica vera. Noi ce la mettiamo tutta, ovvio.
PS: il Trends non è un classe D, ma un classe T. Stessa efficienza ma migliore qualità, pari ai buoni classe AB: esistono pochi classe AB migliori (da te giustamente sottolineati) e molti peggiori (soprattutto nei prodotti di largo consumo odierni, dove si lesina non poco sulla qualità della componentistica e non solo...).
Riassumendo, buona la classe D, ottimi gli altri migliori prodotti, perfetta (e perennemente irraggiungibile) la musica vera. Noi ce la mettiamo tutta, ovvio.
PS: il Trends non è un classe D, ma un classe T. Stessa efficienza ma migliore qualità, pari ai buoni classe AB: esistono pochi classe AB migliori (da te giustamente sottolineati) e molti peggiori (soprattutto nei prodotti di largo consumo odierni, dove si lesina non poco sulla qualità della componentistica e non solo...).
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Spiegazione tecnica classe D
Andrea Gianelli ha scritto:nentistica e non solo...).
Hai voglia... Trends tutta la vita piuttosto (con i diffusori giusti )
albamaiuscola- Membro classe argento
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Re: Spiegazione tecnica classe D
albamaiuscola ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:nentistica e non solo...).
Hai voglia... Trends tutta la vita piuttosto (con i diffusori giusti )
L'impianto in firma è già un buon biglietto da visita: l'accoppiata JBL - McIntosh credo faccia impallidire la maggioranza della produzione hi-end odierna, quella più "consumer" neanche a parlarne...
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Spiegazione tecnica classe D
Purtroppo non mi è stato possibile informare un amministratore, perchè il numero di messaggi che ho postato è inferiore al numero minimo che mi consente di inviare PM.
In ogni caso l'articolo in questione è stato spostato in una sezione pù consona ossia "tecnologia" al posto di "amplificatori":
http://www.dodicesimotasto.it/articoli/tecnologia/classe-a-b-ab-etc.html
La ragione è che sì si parla di amplificatori, ma più che altro della loro tecnologia di costruzione.
P.S. se l'amministrazione di questo forum lo reputa opportuno, al fine di evitare confusione, è meglio aggiornare i vecchi links qui postati e cancellare questo messaggio.
Ringrazio vivamente
In ogni caso l'articolo in questione è stato spostato in una sezione pù consona ossia "tecnologia" al posto di "amplificatori":
http://www.dodicesimotasto.it/articoli/tecnologia/classe-a-b-ab-etc.html
La ragione è che sì si parla di amplificatori, ma più che altro della loro tecnologia di costruzione.
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Ringrazio vivamente
Dodicesimotasto- Novizio
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Re: Spiegazione tecnica classe D
Aggiornato link.Dodicesimotasto ha scritto:
P.S. se l'amministrazione di questo forum lo reputa opportuno, al fine di evitare confusione, è meglio aggiornare i vecchi links qui postati e cancellare questo messaggio.
mgiombi- Membro classe argento
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Provincia : Sinusoidale
Impianto :
Re: Spiegazione tecnica classe D
ringrazio i partecipanti a questa discussione perche' ho imparato ancora.......
Ragazzi ma non si finisce mai di imparare in tutti i campi ...........
tks ancora
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umbert66- Membro di riguardo
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Numero di messaggi : 873
Località : Macerata - ma so' de' Roma
Provincia : molte luci poche ombre
Impianto : attuale 1° impianto : Thorens TD145MK2 + AT-VM95E
iniziato --> P R O G E T T O 2021
#figatapazzesca
Re: Spiegazione tecnica classe D
Ivan ha scritto:Provo a spiegartelo io che non sono assolutamente un tecnico.
Gli amplificatori lavorano sotto diverse classi di funzionamento.
Come ben sai le classi sono diverse quelle più usate in ambito hi fi sono la classe A, B, AB C. Questa distinzione è basata esclusivamente sulla classe di polarizzazione dell'amplificatore in particolar modo del transistor utilizzato.
La classe A presenta una bassisima distorsione e il transistor assorbe sempre la stessa corrente sia in assenza di segnale che alla sua massima potenza, di conseguenza il suo corpo è obbligato a dissipare una elevata quantità di calore.
Per cui uno stadio finale in classe A non permette di ottenere in uscita potenze elevate ma la bassa distorsione ne fa un'ottimo amplificatore.
Polarizzando differentemente la base del transistor si ottinene la Classe B, la quale presenta il vantaggio di fornire in uscita potenze elevate anche se con una notevole distorsione.
La classe AB invece è la più utilizzata per i finali hi-fi (credo che il Gainclone sia AB) permette di ottenere un'elevata potenza, dissipando a riposo una minima corrente, generando meno calore.
Questo a immense linee è la differenza tra classe A, B e AB il tutto è riconducibile al rapporto tra efficienza e distorsione. A) bassa distorsione ma pessima efficienza intesa come resa (consumi/potenza), B) alta distorsione ma consumi di meno e amplifichi di più.
Un chip diciamo così :non è altro che un agglomerato di condensatori e resistenze e transistor. Cioè dentro quel cosetto ci sono tanti contatti che riproducono un circuito vero e proprio fatto di piste, transistor, condensatori e resistenze: è la micro elettronica.
Hai presente i computer degli anni '40 grandi come pareti e i portatili di oggi ecco!! Quella è l'evoluzione dei chip.
Idem nell'hifi in un'operazionale ci sono queste cose ma in scala ridotta.
C'è chi li ama, chi li odia....
Ora da wikipedia:
Classe T : Marchio registrato da TriPath Company. È un amplificatore in classe D dove il modulatore PWM segue un algoritmo proprietario che riduce la distorsione.
Grazie, non aggiungo altro
Supersic1- Interessato
- Data d'iscrizione : 31.03.20
Numero di messaggi : 25
Provincia : Rm
Impianto : (non specificato)Cambridge Klipsch
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