Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
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Andrea Gianelli
thema2000ie
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Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Non so se sia la sezione giusta, comunque volevo segnalarvi questo editoriale di Bebo Moroni che a mio parere dice alcune cose (non tutte) molto giuste:
http://www.videohifi.com/32/editoriale.shtml
Vorrei sapere cosa ne pensate.
http://www.videohifi.com/32/editoriale.shtml
Vorrei sapere cosa ne pensate.
thema2000ie- Moderatore
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Eccomi! Indubbiamente sensato e condivisibile, ma molto dipende da come viene letto: ancora una volta gli elementi più profondi ed importanti si colgono tra le righe, da un'analisi attenta, parola per parole, dove ogni affermazione acquista un valore concreto, che parte innanzitutto dai macroelementi anzichè dai piccoli.
Ebbene, se in questi ultimi risiedono le microdifferenze tra i sistemi hi-fi, le prime (chiaramente deducibili e peraltro presenti, anche se, ripeto, tra le righe) segnano quell'abisso oggettivo (peraltro anch'esso sempre più piccolo) che separa hi-fi e non hi-fi. Ed in questo caso non è necessariamente una questione di prezzo: se un piccolo classe T abbinato ad un lettore economico e ad una buona coppia di minidiffusori suona oggettivamente meglio del compatto del Lidl o del radiocd portatile (i quali costano meno della suddetta catena hi-fi), è pur vero che un divario simile è presente anche al confronto con HT e costosi sistemi Bose. Differenza nella differenza è che i compattini/portatili economici valgono il loro prezzo (minimo costo per utilizzo generico = riproduzione di materiale musicale con un, diciamolo pure, ormai discreto livello di fedeltà), mentre nei secondi non hi-fi (HT, Bose ecc.) il prezzo (alto) è determinato da pubblicità, mode, immagine ecc.
Passiamo ora all'hi-fi entry level, il quale permette di passare da un discreto livello di fedeltà ad uno elevato (= alta fedeltà), dove la differenza tra una performance appena sufficiente (distinguere uno strumento dall'altro e capire le parole di una canzone) ad una davvero buona (con aggiunta di dettagli, ambiente, spazio, trasparenza, realismo, dinamica, ricchezza armonica ecc.) è evidente a tutti, anche ai non esperti.
Ora, da questo punto in poi, e questo è bene averlo sempre in chiaro, le differenze diventano sempre più piccole, sottili, minime, spesso quasi impercettibili, ma il prezzo da pagare per ogni gap qualitativo aumenta esponenzialmente.
Detrattore dei sistemi da migliaia/decine di migliaia di euro? No, niente affatto. Semplicemente sostenitore dell'affordable hi-fi, in cui con una spesa accessibile le differenze sono tangibili ed apprezzabili da tutti (e la musica è un diritto di ciascun essere umano, indipendentemente dalla sua capacità di spesa e/o ceto sociale d'appartenenza).
Buona musica a tutti, con il sistema che ciascuno di voi ritiene più idoneo a tale nobile scopo.
Ebbene, se in questi ultimi risiedono le microdifferenze tra i sistemi hi-fi, le prime (chiaramente deducibili e peraltro presenti, anche se, ripeto, tra le righe) segnano quell'abisso oggettivo (peraltro anch'esso sempre più piccolo) che separa hi-fi e non hi-fi. Ed in questo caso non è necessariamente una questione di prezzo: se un piccolo classe T abbinato ad un lettore economico e ad una buona coppia di minidiffusori suona oggettivamente meglio del compatto del Lidl o del radiocd portatile (i quali costano meno della suddetta catena hi-fi), è pur vero che un divario simile è presente anche al confronto con HT e costosi sistemi Bose. Differenza nella differenza è che i compattini/portatili economici valgono il loro prezzo (minimo costo per utilizzo generico = riproduzione di materiale musicale con un, diciamolo pure, ormai discreto livello di fedeltà), mentre nei secondi non hi-fi (HT, Bose ecc.) il prezzo (alto) è determinato da pubblicità, mode, immagine ecc.
Passiamo ora all'hi-fi entry level, il quale permette di passare da un discreto livello di fedeltà ad uno elevato (= alta fedeltà), dove la differenza tra una performance appena sufficiente (distinguere uno strumento dall'altro e capire le parole di una canzone) ad una davvero buona (con aggiunta di dettagli, ambiente, spazio, trasparenza, realismo, dinamica, ricchezza armonica ecc.) è evidente a tutti, anche ai non esperti.
Ora, da questo punto in poi, e questo è bene averlo sempre in chiaro, le differenze diventano sempre più piccole, sottili, minime, spesso quasi impercettibili, ma il prezzo da pagare per ogni gap qualitativo aumenta esponenzialmente.
Detrattore dei sistemi da migliaia/decine di migliaia di euro? No, niente affatto. Semplicemente sostenitore dell'affordable hi-fi, in cui con una spesa accessibile le differenze sono tangibili ed apprezzabili da tutti (e la musica è un diritto di ciascun essere umano, indipendentemente dalla sua capacità di spesa e/o ceto sociale d'appartenenza).
Buona musica a tutti, con il sistema che ciascuno di voi ritiene più idoneo a tale nobile scopo.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Dall'inventore dello Ying&Yang (che dopo tutti questi anni, ancora non ho capito cos'è), e "suona come apparecchi di almeno due classi superiori" non mi aspettavo di meglio!
Il succo del suo discorso si riassume in: bla bla bla. In perfetta linea con alcuni del suo entourage, tipo quello che, nella recensione del T-Amp, affermò che: "mi provoca mal di testa, avro una ipersensibilità ad alcune frequenze del T-amp che mi fanno scoppiare l'emicrania".
Teleimbonitori da tv privata nelle trasmissioni a notte fonda! E non dico altro per educazione.
Pfui!
Il succo del suo discorso si riassume in: bla bla bla. In perfetta linea con alcuni del suo entourage, tipo quello che, nella recensione del T-Amp, affermò che: "mi provoca mal di testa, avro una ipersensibilità ad alcune frequenze del T-amp che mi fanno scoppiare l'emicrania".
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piero7- Membro classe oro
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Caro Piero, credo concorderai comunque con la mia riflessione: il passaggio da un mid-fi di primissimo prezzo (rediocd o compattino economico) ad un vero hi-fi entry-level permette un salto qualitativo unanimemente apprezzabile, al punto da mantenere o persino migliorare il rapporto qualità/prezzo; un mid-fi che costa uno sproposito (vedi Bose e vari HT) è un furto, come parimenti lo sono molti hi-end dal costo ingiustificato. Non dico tutti, ma in presenza di componenti da migliaia/decine di migliaia di euro la truffa è sempre in agguato e, in ogni caso, piccolissimi miglioramenti finiscono per costare uno sproposito... e a voler ben vedere, ciò lo si deduce piuttosto chiaramente dalle parole dell'editorialista, anche se talvolta ci si sofferma troppo poco sul più profondo dei significati che una comunicazione sottende: un po' come accade nel rapporto venditore/cliente, dove il primo non racconta balle ed inserisce anche la pura e semplice verità, ma condita in modo che tale sostanza passi in seconodo piano rispetto al condimento stesso, il quale finisce per polarizzare pressochè interamente l'attenzione dell'acquirente. Ebbene, nel nostro caso, la verità/realtà/sostanza è che prodotti costosi offorno qualcosina in più a prezzi enormemente più alti, rispetto all'onesto, corretto e piacevole risultato sonoro ottenibile con un (vero) componente/sistema hi-fi di primo prezzo. Parimenti il condimento/fumo/strategia commerciale è lo spostamento dell'attenzione su microdifferenze, che sarebbe interessante far cogliere a musicisti, musicologi ed ascoltatori esperti attraverso un (vero) confronto alla cieca.
Sono ragionevolmente sicuro che in tal caso sia io che te avremmo una buona parte di ragione.
Sono ragionevolmente sicuro che in tal caso sia io che te avremmo una buona parte di ragione.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Caro Andrea, quelle persone "chiacchierano" di hifi per vivere. Ma chiacchierano solo, perchè loro non son in grado di fare, ma solo di parlare, affidando alle sole orecchie, spessissimo di parte, il giudizio, anche tecnico, senza avere cognizioni tecniche. Quelle persone hanno magnificato cagate, porcate, e cose mediocri, pagate fior di milioni, facendole acquistare ai gonzi come me, che non avendo paragoni reali se so fidati del loro giudizio. Ti devo raccontare delle "alimentazioni sovradimensionate, che non sfigurerebbero in un finale", o "delle batterie di condensatori che sanno di centrale elettrica"? Chiedi a quei signori come suona il finale Jeff Rowland con i gainclone dentro da 10.000 banane! Tanto per parlare di un oggetto che tutti voi conoscete bene! E che dire del "vale almeno quanto un apparecchio che costa ALMENO il doppio se non il quadruplo"?
Per tornare a noi, Bose, come Bang & Olusfen (o come cavolo se scrive) se fanno pagà le cose care perchè hanno un nome importante. Spesso so complementi d'arredo più che hifi, e per tanta gente, so meglio di un anonimo scatolo nero d'alluminio. Il mondo va e andrà sempre alla stessa maniera. Per quale ragione una sciarpa di seta di Armani costa così tanto rispetto ad una sciarpa solo di seta senza firma?
Questo è quello che contesto a quella categoria di "giornalisti". E se sei della mia età e ricordi cosa scrivevano, non puoi che convenire con me. Erano gli Emilio Fede del settore. Oggi, togli qualche eccezione, tipo di quel tale sulla recensione del T-Amp e delle frequenze segrete che generavano in lui mal di testa se so un po' mitigati. Grazie alla rete, ai forum, alla condivisione delle esperienze personali da parte di persone senza interessi occulti come me o come te. Questi "santoni" dell'alta fedelta, hanno sponsorizzato un pugno di fet a 18milioni, o un paio di ecc88 a 12 di milioni. Se so potuti permette una vita agiata grazie al loro "sapere". Peccato che il conto l'abbia pagato io e quelli come me, e non loro.
Ed è per questo che contesto quando un venditore viene a presentare in un forum come questo un suo prodotto in una sezione tecnica, e poi non vuole farci vedere lo schema elettrico. Bisogna tenere separato chi fa, prova e divulga gratuitamente, da questi "santoni" depositari di non so quale verità. Verità che sino ad oggi, hanno la morale della novella del cetriolo e dell'ortolano. Sai dove andava a finire il cetriolo alla fine della novella? Nel didietro dell'ortolano puntualmente. Ed avendone presi tanti di cetrioli, be', anche se oggi se so un po' rinsaviti, io di questa gente, di questi giornalisti che per dire "si sente bene" fanno una prosa di 8 pagine disquisendo sul nulla, o su mistiche sensazioni che hanno solo loro: NON MI FIDO PER NIENTE! E come la favola di al lupo al lupo. Ma chi gli crede più, dopo aver gridato, per anni e anni, al lupo al lupo?
A lavorare devono andare!! Esattamente come faccio io. Mi alzo, do il mio piccolo contributo al PIL nazionale fattivamente e concretamente. Non disquisendo dello Ying e dello Yang come fanno loro. E quando faccio una prova e mi accorgo che si sente meglio, lo dico a tutti, facendo, nel mio piccolo, divulgazione delle mie piccole ed insignificanti conoscenze, senza nascondere schemi segretissimi che conoscono solo in pochi, ma se cacci li sordi, allora sei parte dell'elite pure te.
Pfui n'altra volta!
Per tornare a noi, Bose, come Bang & Olusfen (o come cavolo se scrive) se fanno pagà le cose care perchè hanno un nome importante. Spesso so complementi d'arredo più che hifi, e per tanta gente, so meglio di un anonimo scatolo nero d'alluminio. Il mondo va e andrà sempre alla stessa maniera. Per quale ragione una sciarpa di seta di Armani costa così tanto rispetto ad una sciarpa solo di seta senza firma?
Questo è quello che contesto a quella categoria di "giornalisti". E se sei della mia età e ricordi cosa scrivevano, non puoi che convenire con me. Erano gli Emilio Fede del settore. Oggi, togli qualche eccezione, tipo di quel tale sulla recensione del T-Amp e delle frequenze segrete che generavano in lui mal di testa se so un po' mitigati. Grazie alla rete, ai forum, alla condivisione delle esperienze personali da parte di persone senza interessi occulti come me o come te. Questi "santoni" dell'alta fedelta, hanno sponsorizzato un pugno di fet a 18milioni, o un paio di ecc88 a 12 di milioni. Se so potuti permette una vita agiata grazie al loro "sapere". Peccato che il conto l'abbia pagato io e quelli come me, e non loro.
Ed è per questo che contesto quando un venditore viene a presentare in un forum come questo un suo prodotto in una sezione tecnica, e poi non vuole farci vedere lo schema elettrico. Bisogna tenere separato chi fa, prova e divulga gratuitamente, da questi "santoni" depositari di non so quale verità. Verità che sino ad oggi, hanno la morale della novella del cetriolo e dell'ortolano. Sai dove andava a finire il cetriolo alla fine della novella? Nel didietro dell'ortolano puntualmente. Ed avendone presi tanti di cetrioli, be', anche se oggi se so un po' rinsaviti, io di questa gente, di questi giornalisti che per dire "si sente bene" fanno una prosa di 8 pagine disquisendo sul nulla, o su mistiche sensazioni che hanno solo loro: NON MI FIDO PER NIENTE! E come la favola di al lupo al lupo. Ma chi gli crede più, dopo aver gridato, per anni e anni, al lupo al lupo?
A lavorare devono andare!! Esattamente come faccio io. Mi alzo, do il mio piccolo contributo al PIL nazionale fattivamente e concretamente. Non disquisendo dello Ying e dello Yang come fanno loro. E quando faccio una prova e mi accorgo che si sente meglio, lo dico a tutti, facendo, nel mio piccolo, divulgazione delle mie piccole ed insignificanti conoscenze, senza nascondere schemi segretissimi che conoscono solo in pochi, ma se cacci li sordi, allora sei parte dell'elite pure te.
Pfui n'altra volta!
piero7- Membro classe oro
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Il signore in questione si è persino dimenticato l'AMBIENTE tra i fattori determinanti del suono in una catena hifi... Direi grave omissione. Mi è piaciuto invece moltissimo il discorso sull'hifi che sono sfumature e dei cavi.
Per il resto condivido con Piero (voto +).
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ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Le parti che hai citato sono le stesse che sono piaciute a me. Infatti ho detto che non tutte le cose che ha detto mi sono piaciute.Silver Black ha scritto:Il signore in questione si è persino dimenticato l'AMBIENTE tra i fattori determinanti del suono in una catena hifi... Direi grave omissione. Mi è piaciuto invece moltissimo il discorso sull'hifi che sono sfumature e dei cavi.
Per il resto condivido con Piero (voto +).
thema2000ie- Moderatore
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
piero7 ha scritto:Caro Andrea, quelle persone "chiacchierano" di hifi per vivere.
Caro Piero, sul concetto che sta alla base della tua analisi ci troviamo ancora una volta d'accordo.
A questo punto mi piacerebbe conoscere il tuo parere anche in merito al Grundig vintage che, con meno di 1000 euro complessivi (ampli, diffusori, lettore cd, cavi e messa a punto) ha la pretesa di mettere in ginocchio Jeff Rowland & C.
Poichè in tal caso di grafici e misure ve ne sono a iosa, sarei curioso di capire se si tratta di dati attendibili o manipolati ad hoc per dimostrare l'ennesimo dogma.
Prova a dare un'occhiata qui: http://motxam.interfree.it/indexi.html
A questo punto mi piacerebbe conoscere il tuo parere anche in merito al Grundig vintage che, con meno di 1000 euro complessivi (ampli, diffusori, lettore cd, cavi e messa a punto) ha la pretesa di mettere in ginocchio Jeff Rowland & C.
Poichè in tal caso di grafici e misure ve ne sono a iosa, sarei curioso di capire se si tratta di dati attendibili o manipolati ad hoc per dimostrare l'ennesimo dogma.
Prova a dare un'occhiata qui: http://motxam.interfree.it/indexi.html
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Silver Black ha scritto:Il signore in questione si è persino dimenticato l'AMBIENTE tra i fattori determinanti del suono in una catena hifi...
Giusto, allora facciamo una nuova classifica per il "peso" dei vari componenti del sistema:
1) Ambiente d'ascolto
2) Altoparlanti
3) Sorgente analogica (Testina Fonografica, Braccio di lettura)
4) Preamplificatore
5) Amplificatore di potenza
6) Sorgente digitale
è giusta secondo voi?
ora... il DAC dove si mette? nel 3) o al 6)? e i cavi?
Certo che se gli ampli sono al 5) e io con i classe T sento una grande differenza rispetto al compattone mi devo aspettare molto dal sistemare ambiente e altoparlanti!
Virgilio- Affezionato
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Innanzitutto, trattandosi di home hi-fi, è opportuno partire dal presupposto fondamentale che l'ambiente non può essere cambiato e quindi di scegliere i diffusori più adatti ad esso.
In tal modo passiamo ad analizzare il peso dei singoli componenti, secondo il classico schema 50%-40%-10%, rispettivamente per altoparlanti, amplificazione e fonte. Se quest'ultima è digitale, risulta ancor più marginale...
Tutto il resto è...fumo!!!
In tal modo passiamo ad analizzare il peso dei singoli componenti, secondo il classico schema 50%-40%-10%, rispettivamente per altoparlanti, amplificazione e fonte. Se quest'ultima è digitale, risulta ancor più marginale...
Tutto il resto è...fumo!!!
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Virgilio ha scritto:Giusto, allora facciamo una nuova classifica per il "peso" dei vari componenti del sistema:
1) Ambiente d'ascolto
2) Altoparlanti
3) Sorgente analogica (Testina Fonografica, Braccio di lettura)
4) Preamplificatore
5) Amplificatore di potenza
6) Sorgente digitale
è giusta secondo voi?
Secondo me dimentichi il supporto e poi la sorgente è importantissima, se legge male non c'è amplificatore che tenga.
1) AMBIENTE
2) SUPPORTO
3) SORGENTE
4) DIFFUSORI
5) PRE
6) FINALE
7) CAVI
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diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Andrea Gianelli ha scritto:piero7 ha scritto:Caro Andrea, quelle persone "chiacchierano" di hifi per vivere.Caro Piero, sul concetto che sta alla base della tua analisi ci troviamo ancora una volta d'accordo.
A questo punto mi piacerebbe conoscere il tuo parere anche in merito al Grundig vintage che, con meno di 1000 euro complessivi (ampli, diffusori, lettore cd, cavi e messa a punto) ha la pretesa di mettere in ginocchio Jeff Rowland & C.
Poichè in tal caso di grafici e misure ve ne sono a iosa, sarei curioso di capire se si tratta di dati attendibili o manipolati ad hoc per dimostrare l'ennesimo dogma.
Prova a dare un'occhiata qui: http://motxam.interfree.it/indexi.html
Non me li ricordo per niente, quindi, non so davvero cosa risponderti. Circa il vintage, se è a costi ragionevoli, l'amarcord è davvero interessante. Ma quando vedo certi prezzi su certi pezzi, a prescindere da come vadano, perchè come ben sai, con oggetti di così tanti anni è sempre un terno al lotto, mi si gela il sangue nelle vene. Ma non perchè fetecchie, ma perchè possono avere problemi, e per metterli a posto, e fare un restauro conservativo rispettando le filosofie ed i materiali dell'epoca, c'è da cacciare per davvero un sacco di soldi.
Quel sito lo conoscevo già, e concordo su molte di quelle cose. Oggi, possiamo dire che molte delle misure che una volta erano un must, sono passate in secondo o in terzo ordine d'importanza. Guarda ad esempio la distorsione globale. Un qualunque valvolare distorce, se guardato solo con gli strumenti, da paura se lo paragoni ad un semiconduttore. Idem per il rapporto S/R, giusto per fare due esempi. Ma all'ascolto, che distorca 3% o 5%, conta quanto il due di coppe quando la briscola è a denari. Idem, rapporti di segnale/rumore elevatissimi che riscontriamo in certe elettroniche al silicio. L'orecchio, invece, (per fortuna che il padre eterno ci ha fatto così) si lascia ammaliare da quelle distorsioni che strumentalmente, e guardate con l'occhio di una trentina di anni fa, avrebbero fatto gridare allo scandalo!
Io, come t'ho detto prima, di certa stampa e di certa gente non mi fido neanche un po'. E vorrei vedere che non fosse così, dopo tutte le fregature che m'hanno appioppato! E a dire il vero, sono tenedenzialmente uno scettico fino a prova contraria. Quindi, per avere la certezza, bisognerebbe farle da se certe misure, o quanto meno, ascoltarli e fidarsi delle proprie orecchie. Che non saranno sensibili come certi strumenti, ma grazie alle quali, se hai un minimo di cultura della musica, della buona musica, e sei un audiofilo con un pizzico d'esperienza, nessuna santone o guru può darla a bere con chiacchiere mirabolanti o filosofie meditative in fase d'ascolto che capiscono solo loro!
piero7- Membro classe oro
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
L'ambiente è senza dubbio la variabile più importante di tutta la catena.
Ho il ricordo di un locale di un artigiano, altro maniaco senza freni, una specie di grotta con il tetto a cupola, come ho sentito suonare li dentro le mie Minima non le ho mai più sentite! Una cosa pazzesca! Il brano gli uccelli di Battiato dalla voce del padrone, aveva una eco che non ho mai più sentito! Ti giravi intorno e la musica ti a-v-v-o-g-e-v-a letteralmente! Da brividi!
Sicuramente le casse acustiche le metterei al secondo posto, a seguire tutto il resto.
Il lettore cd, inteso come meccanica, lo metto all'ultimo posto della catena. Se prendi il segnale dall'uscita SPDIF suonano uguali, a prescindere che siano di questa o di quella firma. E le mie prove con un CD per PC lo confermano... Mi riservo di fare una prova appena mi capita un lettore di quelli blasonati, e se il proprietario me lo fa aprire e staccare la resistenza dal piedino d'uscita del segnale chip.
I cavi, non li prendo neanche in considerazione; idem per fusibili, i piedini, i risonatori (de che poi?) etc etc. Fuori classifica perchè cagate solenni!
Ho il ricordo di un locale di un artigiano, altro maniaco senza freni, una specie di grotta con il tetto a cupola, come ho sentito suonare li dentro le mie Minima non le ho mai più sentite! Una cosa pazzesca! Il brano gli uccelli di Battiato dalla voce del padrone, aveva una eco che non ho mai più sentito! Ti giravi intorno e la musica ti a-v-v-o-g-e-v-a letteralmente! Da brividi!
Sicuramente le casse acustiche le metterei al secondo posto, a seguire tutto il resto.
Il lettore cd, inteso come meccanica, lo metto all'ultimo posto della catena. Se prendi il segnale dall'uscita SPDIF suonano uguali, a prescindere che siano di questa o di quella firma. E le mie prove con un CD per PC lo confermano... Mi riservo di fare una prova appena mi capita un lettore di quelli blasonati, e se il proprietario me lo fa aprire e staccare la resistenza dal piedino d'uscita del segnale chip.
I cavi, non li prendo neanche in considerazione; idem per fusibili, i piedini, i risonatori (de che poi?) etc etc. Fuori classifica perchè cagate solenni!
piero7- Membro classe oro
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Essendo "nuovo del mestiere" ignoravo questo classico.Andrea Gianelli ha scritto: secondo il classico schema 50%-40%-10%, rispettivamente per altoparlanti, amplificazione e fonte
Devo fare ancora le mie esperienze ma mi ispira, grazie.
Sì, hai ragione... diciamo che lo includiamo nel termine "Sorgente". Ma, hai in mente i file giusto?Silver Black ha scritto:Secondo me dimentichi il supporto
allora anzi no: meglio escluderlo, se no conta troppo! parliamo solo di "macchine"
Comunque, io, sbaglierò qualcosa ma nei CD che masterizzo perdo sempre qualcosa negli acuti e nei salti da piano a forte, a volte in maniera evidente e oggettiva (scrocchia)
e' una sensazione che ho anch'io, però io non l'ho verificata.piero7 ha scritto: Il lettore cd, inteso come meccanica, lo metto all'ultimo posto della catena. Se prendi il segnale dall'uscita SPDIF suonano uguali, a prescindere che siano di questa o di quella firma. E le mie prove con un CD per PC lo confermano...
un po' OT: la differenza che c'è nella velocita con cui un lettore legge le informazioni dal Cd appena inserito o nei salti tra le tracce a cosa è dovuta? alcuni lettori sono veloci, altri lenti, perché?
Virgilio- Affezionato
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
piero7 ha scritto: Il brano gli uccelli di Battiato dalla voce del padrone, aveva una eco che non ho mai più sentito! Ti giravi intorno e la musica ti a-v-v-o-g-e-v-a letteralmente! Da brividi!
grandioso esempio
complimenti Piero!
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Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
e' una sensazione che ho anch'io, però io non l'ho verificata.piero7 ha scritto: Il lettore cd, inteso come meccanica, lo metto all'ultimo posto della catena. Se prendi il segnale dall'uscita SPDIF suonano uguali, a prescindere che siano di questa o di quella firma. E le mie prove con un CD per PC lo confermano...
un po' OT: la differenza che c'è nella velocita con cui un lettore legge le informazioni dal Cd appena inserito o nei salti tra le tracce a cosa è dovuta? alcuni lettori sono veloci, altri lenti, perché?[/quote]
dipende dal lettore ovviamente... Ho un vecchio (tra i primi) lettori dvd della pioneer senza carrello, che è una freccia a leggere le tracce, solo che essendo vecchissimo, molti masterizzati non li legge più
Sto continuando ad ascoltare il lettore CD per pc, e non m'accorgo di nessuna differenza...
piero7- Membro classe oro
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Impianto :
Re: Editoriale Bebo Moroni Videohifi 32
Ci ho ripensato, secondo me la classifica è il percorso inverso partendo na noi che riceviamo la musica per andare da dove nasce, quindi ecco la mia classifica completa:
Poi ci sarebbe il 10° punto, i cavi di interconnessione.
- cervello
- orecchie
- ambiente
- diffusori
- finale
- pre
- sorgente
- supporto
- alimentazione
Poi ci sarebbe il 10° punto, i cavi di interconnessione.
_________________
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Silver Black- Amministratore
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Località : Bassano del Grappa
Provincia : Vicenza
Occupazione/Hobby : Sviluppatore software - Istruttore di Muay Thai / Kick boxing
Impianto :
pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
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