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Messaggio Da flovato Lun 16 Set 2013 - 18:15

A rieccoce co sti cavi. Very Happy 

Complice l'estate il buon Marco mi ha lasciato da provare il cavo USB più chiaccherato del momento ovvero il Chord.

Questi sono tutti cavi USB transitati recentemente nella mia catena:

- Cavo stampante
- LaCie Flat
- Lindy premium gold
- Wireworld  Ultraviolet
- Wireworld Starlight
- Supra
- Chord SilverPlus

In più ho ascoltato un dispositivo di cui mi sfugge il nome che disaccoppia l'alimentazione USB e la fornisce 5 volt puliti.
Le mie conclusioni (sottolineo le mie non valide per tutti) sono che nessuno di questi cavi va bene per me.
Il cavo che funziona meglio nella mia catena semplicemente non c'è. Laughing 

Il buon John kenny scrive questo:

Improving USB Audio After testing this & a number of independent people also doing this test, I can confirm that a USB adapter rather than a USB cable sounds best. It seems to match, if not better expensive USB cables although it hasn't been auditioned against very expensive ones yet.So here's what you need - for my devices - a USB B male to USB A male adapter. In the USA you will find them hereIn the UK you will find them hereYou will also need a USB A male to A female adapter to do two things:- give you extra clearance between PC/laptop & device for the plugging in of other cables- orient the device the correct way upYou ...

http://www.johnkenny.biz/home-1/announcements/improvingusb

E nel mio caso non posso che confermare.

Però la faccenda non finisce qui perché tutto questo è valido NEL MIO CASO ma non potrebbe valere in altre catene.

I cavi sopracitati per un motivo a me oscuro modificano in modo EVIDENTE il suono e quindi sono a tutti gli effetti da considerarsi elementi che concorrono alla resa finale.

Per darvi un qualche orientamento imho Lindy premium gold di gran lunga il peggiore, grana grossa, ruvido ed impreciso.

I migliori sono Wireworld Starlight e Chord SilverPlus con caratteristiche completamente diverse.

Wireworld Starlight è più etereo e cristallino mentre Chord SilverPlus ha un basso più vigoroso ed un timbro più caldo.

Adesso scatenate pure l'inferno... buona baruffa. Hehe
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Messaggio Da alluce Lun 16 Set 2013 - 19:06

mi sto sempre più convincendo che i cavi sono da provare nel proprio impianto e misurarli con le proprie orecchie.

messo un cavo VDH hybrid tra pre e finale e sembrava suonasse una radiolina a pile, stesso cavo tra dac e pre ed è assolutamente il migliore (migliore=quello che mi piace di più) che ho provato.

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dove non si può alzare il volume:
LMS e squeezelite su raspberry pi b+ ---> xmos aqua ---> ud-h01 teac ---> hma-g2 hitachi ---> toy speaker sf



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Messaggio Da holydio Lun 16 Set 2013 - 21:26

Dopo essere stato preso per visionario su questo forum e altro poichè i cavi usb non
possono cambiare nulla nel suono non dirò nulla a riguardo delle prove effettuate.
A parte queste due cose :

- L'interfaccia è determinante e complice del risultato. Più è buona meno si sente la differenza tra
un cavo e un altro. O per meglio dire evita "grosse" colorazioni.

- Il miglior cavo usb è quello che si limita a ripulire la neutralità del classico "cavo da stampante" quindi no
enfasi in una particolare gamma. Purtroppo non si trovano a buon mercato.

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Messaggio Da turo91 Lun 16 Set 2013 - 21:37

flovato ha scritto:

In più ho ascoltato un dispositivo di cui mi sfugge il nome che disaccoppia l'alimentazione USB e la fornisce 5 volt puliti.
Penso sia l'Ifi iUsba. E' carino, io lo uso con collegato dentro direttamente l'hiface dac, ma costa una follia.
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Messaggio Da robertopisa Lun 16 Set 2013 - 22:14

Il cavo USB è uno dei motivi per cui ho abbandonato l'uso del computer come trasporto e uso una scheda dedicata con ingresso Ethernet. Purtroppo i chip di trasmissione e ricezione USB sono tutti di basso costo e la differenza nei cavi è dovuta a loro oltre che ai driver sw.

Altro discorso sono le porte Ethernet che sono storicamente disaccoppiate elettricamente e galvanicamente. Questo potrebbe essere il futuro, per esempio Marantz ha fatto uscire il player di fascia alta NA11-S1 che funziona così e usa una porta USB per storage e una per il DAC se uno proprio vuole. Se ricordate, venti anni fa c'erano i trasporti Cd e i DAC separati. Poi hanno capito che era meglio integrare. Ora sta succedendo lo stesso per trasporti liquidi e DAC.
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Messaggio Da ghiglie Mar 17 Set 2013 - 2:55

robertopisa ha scritto:Il cavo USB è uno dei motivi per cui ho abbandonato l'uso del computer come trasporto e uso una scheda dedicata con ingresso Ethernet. Purtroppo i chip di trasmissione e ricezione USB sono tutti di basso costo e la differenza nei cavi è dovuta a loro oltre che ai driver sw.

Altro discorso sono le porte Ethernet che sono storicamente disaccoppiate elettricamente e galvanicamente.  Questo potrebbe essere il futuro, per esempio Marantz ha fatto uscire il player di fascia alta NA11-S1 che funziona così e usa una porta USB per storage e una per il DAC se uno proprio vuole. Se ricordate, venti anni fa c'erano i trasporti Cd e i DAC separati. Poi hanno capito che era meglio integrare. Ora sta succedendo lo stesso per trasporti liquidi e DAC.
Tempo fa, prima che mi arrivasse il thin client a un prezzo da regalo, pensavo di usare la Juli@ come trasporto interno e uscire con il solo cavo digitale... Tu intendi qualcosa del genere?
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Messaggio Da luigigi Mar 17 Set 2013 - 8:56

flovato ha scritto:
Questi sono tutti cavi USB transitati recentemente nella mia catena:

- Cavo stampante
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- Supra
- Chord SilverPlus

ma non ci avevi anche il gatto nero ? (ciao flò)
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Messaggio Da flovato Mar 17 Set 2013 - 9:39

luigigi ha scritto:ma non ci avevi anche il gatto nero ? (ciao flò)
Ciao carissimo, il gatto nero ce l'ho ancora ma quello è un cavo coassiale.
Va benissimo, non si tocca altrimenti graffia. Very Happy 
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Messaggio Da Vella Mar 17 Set 2013 - 10:13

robertopisa ha scritto:
....
 Questo potrebbe essere il futuro, per esempio Marantz ha fatto uscire il player di fascia alta NA11-S1 che funziona così e usa una porta USB per storage e una per il DAC se uno proprio vuole. Se ricordate, venti anni fa c'erano i trasporti Cd e i DAC separati. Poi hanno capito che era meglio integrare. Ora sta succedendo lo stesso per trasporti liquidi e DAC.
Esattamente, e non solo Marantz, ovviamente (Linn, Naim, Chord, Cambridge, Pioneer N50, MF Clic ect).
Il futuro (il mio almeno) sarà quello di eliminare il cavo USB, e problemi annessi e connessi: player/streamer e DAC nello stesso scatolo.
Per il pre mmmmh vediamo, fprse meglio separato.
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Messaggio Da Menestrello Mar 17 Set 2013 - 10:22

Vella ha scritto:
robertopisa ha scritto:
....
 Questo potrebbe essere il futuro, per esempio Marantz ha fatto uscire il player di fascia alta NA11-S1 che funziona così e usa una porta USB per storage e una per il DAC se uno proprio vuole. Se ricordate, venti anni fa c'erano i trasporti Cd e i DAC separati. Poi hanno capito che era meglio integrare. Ora sta succedendo lo stesso per trasporti liquidi e DAC.
Esattamente, e non solo Marantz, ovviamente (Linn, Naim, Chord, Cambridge, Pioneer N50, MF Clic ect).
Il futuro (il mio almeno) sarà quello di eliminare il cavo USB, e problemi annessi e connessi: player/streamer e DAC nello stesso scatolo.
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Messaggio Da robertopisa Mar 17 Set 2013 - 13:44

T'è partita la scimmia, eh Smile

Menestrello ha scritto:
Vella ha scritto:Esattamente, e non solo Marantz, ovviamente (Linn, Naim, Chord, Cambridge, Pioneer N50, MF Clic ect).
Il futuro (il mio almeno) sarà quello di eliminare il cavo USB, e problemi annessi e connessi: player/streamer e DAC nello stesso scatolo.
Per il pre mmmmh vediamo, fprse meglio separato.
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Messaggio Da robertopisa Mar 17 Set 2013 - 13:47

La Juli@ ha bisogno di un computer, dicevo schede appositamente progettate per questo uso, non computer general-purpose adattati allo scopo. Non sono esperto di mercati, ma probabilmente il prossimo passo sarà: ok la fase di sperimentazione è passata, ci siamo resi conto tutti che si può ottenere audio di alta qualità usando un computer e una scheda USB. Adesso costruiamo sistemi seri che nascono già per gestire musica liquida (piuttosto che adattare i computer a farlo).

Come scrive Vella, ci stiamo avvicinando e i prezzi sono ancora alti. Se il mercato decolla, avremo sistemi integrati di musica liquida di altissima qualità a 1000-2000 euro max. Per adesso si va sopra i 4000.

ghiglie ha scritto:
robertopisa ha scritto:Il cavo USB è uno dei motivi per cui ho abbandonato l'uso del computer come trasporto e uso una scheda dedicata con ingresso Ethernet. Purtroppo i chip di trasmissione e ricezione USB sono tutti di basso costo e la differenza nei cavi è dovuta a loro oltre che ai driver sw.

Altro discorso sono le porte Ethernet che sono storicamente disaccoppiate elettricamente e galvanicamente.  Questo potrebbe essere il futuro, per esempio Marantz ha fatto uscire il player di fascia alta NA11-S1 che funziona così e usa una porta USB per storage e una per il DAC se uno proprio vuole. Se ricordate, venti anni fa c'erano i trasporti Cd e i DAC separati. Poi hanno capito che era meglio integrare. Ora sta succedendo lo stesso per trasporti liquidi e DAC.
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Messaggio Da flovato Mar 17 Set 2013 - 15:51

robertopisa ha scritto:Se il mercato decolla, avremo sistemi integrati di musica liquida di altissima...

Non decollerà, il problema è sempre lo stesso i formati.
Progettare hardware e software integrati da un lato assicura il massimo delle performance dall'altro ti obbliga a seguire le scelte del costruttore che non sempre è in grado di imporre uno standard.

A mio parere il destino della liquida seguirà di pari passo quello del PC e siccome il PC è destinato a scomparire probabilmente la liquida diventerà sempre più fruibile a basso costo per buon pace dell'alta fedeltà.

Mi aspetto che Spotify e tutti gli altri diano a noleggio un simil decoder come fa Sky per poche decine di euro.
Una scatoletta comandabile dal classico tablet con tutto quando serve per ascoltare senza tante rotture di palle.

In ogni caso ci sarà sempre una folta schiera di smanettoni come noi capaci di far suonare anche una scatola di sardine collegata ad una pila.

Laughing 
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Messaggio Da Vella Mar 17 Set 2013 - 15:55

robertopisa ha scritto:
...

Come scrive Vella, ci stiamo avvicinando e i prezzi sono ancora alti. Se il mercato decolla, avremo sistemi integrati di musica liquida di altissima qualità a 1000-2000 euro max. Per adesso si va sopra i 4000.
...
Per la precisione, diciamo che per esempio un Naim ND5 XS (e lo, son fissato lì, che cce posso fà?) costa nuovo sui 2.500 (Sterlina maledetta che sta a 0.84), e usato lo trovi sui 2.000.
Non che ci siamo ancora coi prezzi, son troppi comunque per me. Ma non così lontani
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Messaggio Da Firace Mar 17 Set 2013 - 17:21

Non ho mai capito perchè differenti cavi USB dovrebbero suonare in modo diverso Embarassed 
Quando un protocollo ha deciso che sono arrivati dalla sorgente un certo numero di byte per sec.. cosa può aggiungere o perdere un cavo ? Ovviamente .. detto per chiarezza.. non può perdere proprio niente.
tra questo:
01010100 00101101 01000110 01101111 01110010 01110101 01101101
e questo:
01010100 00101101 01000110 01101111 01110010 01110101 01101101
che differenza c'è ?.. nessuna!
Eppure c'è chi giura di sentirla.. la differenza.... (forse anch'io.. ma solo da quando sono iscritto!)

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Messaggio Da robertopisa Mar 17 Set 2013 - 17:54

Questa è la teoria. La pratica è che i bit arrivano temporizzati. Quando si usa l'USB per copiare un file su hard disk esterno, se c'è un problema di trasmissione su un blocco di dati, questo viene ritrasmesso (e c'è abbastanza tempo per farlo) e si usa una correzione di errore forte. Se invece si usa l'USB per trasmettere audio, i dati devono arrivare in tempo e, se si supera un tempo limite abbastanza stringente, sono irrimediabilmente persi perché è un flusso continuo di dati in tempo reale. La soluzione è usare i buffer sia lato sorgente che destinazione, riclockando i dati nel buffer di destinazione. Per motivi di costo le soluzioni commericali di questo tipo non coprono tutte le problematiche della gestione di un flusso temporizzato di una grande quantità di dati perché l'USB non è nato per questo (mentre il protocollo Ethernet sì, e queste problematiche sono note da decenni, altrimenti collegheremmo i nostri computer usando una rete di connessioni USB invece che Ethernet). È stato quindi un uso improprio di interfaccia per motivi di mercato, avrebbero dovuto usare le porte Ethernet invece.

Per curiosità: le prime smartcard erano crittograficamente sicure ma i crittoanalisti le hanno violate sparandoci sopra raggi X (o qualcosa del genere, non ricordo esattamente). Semplicemente, in teoria erano sicure, ma in pratica i bit erano memorizzati su un supporto fisico che risponde anche alle leggi fisiche oltre che alle leggi matematiche e informatiche. Stessa cosa per l'USB, i dati sono trasmetti su un supporto fisico e bisogna fare i conti anche con le leggi fisiche: per esempio, sotto una distanza di pochi cm il collegamento si comporta come una traccia sulla scheda mentre se si supera quella distanza di pochi cm, il cavo si comporta come una vera e propria linea di trasmissione con tutte le problematiche legate alla riflessione del segnale lungo la linea (che i progettisti di Ethernet conoscono bene). Comunque uno si può rassicurare: salvare dati su disco esterno è affidabile semplicemente perché non c'è bisogno di trasmettere i dati in tempo reale.

studiohifi ha scritto:Non ho mai capito perchè differenti cavi USB dovrebbero suonare in modo diverso Embarassed 
Quando un protocollo ha deciso che sono arrivati dalla sorgente un certo numero di byte per sec.. cosa può aggiungere o perdere un cavo ? Ovviamente .. detto per chiarezza.. non può perdere proprio niente.
tra questo:
01010100 00101101 01000110 01101111 01110010 01110101 01101101
e questo:
01010100 00101101 01000110 01101111 01110010 01110101 01101101
che differenza c'è ?.. nessuna!
Eppure c'è chi giura di sentirla.. la differenza.... (forse anch'io.. ma solo da quando sono iscritto!)
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Messaggio Da Firace Mar 17 Set 2013 - 18:04

robertopisa ha scritto:Questa è la teoria. La pratica è che i bit arrivano temporizzati. Quando si usa l'USB per copiare un file su hard disk esterno, se c'è un problema di trasmissione su un blocco di dati, questo viene ritrasmesso (e c'è abbastanza tempo per farlo) e si usa una correzione di errore forte. Se invece si usa l'USB per trasmettere audio, i dati devono arrivare in tempo e, se si supera un tempo limite abbastanza stringente, sono irrimediabilmente persi perché è un flusso continuo di dati in tempo reale. La soluzione è usare i buffer sia lato sorgente che destinazione, riclockando i dati nel buffer di destinazione. Per motivi di costo le soluzioni commericali di questo tipo non coprono tutte le problematiche della gestione di un flusso temporizzato di una grande quantità di dati perché l'USB non è nato per questo (mentre il protocollo Ethernet sì, e queste problematiche sono note da decenni, altrimenti collegheremmo i nostri computer usando una rete di connessioni USB invece che Ethernet). È stato quindi un uso improprio di interfaccia per motivi di mercato, avrebbero dovuto usare le porte Ethernet invece.

Per curiosità: le prime smartcard erano crittograficamente sicure ma i crittoanalisti le hanno violate sparandoci sopra raggi X (o qualcosa del genere, non ricordo esattamente). Semplicemente, in teoria erano sicure, ma in pratica i bit erano memorizzati su un supporto fisico che risponde anche alle leggi fisiche oltre che alle leggi matematiche e informatiche. Stessa cosa per l'USB, i dati sono trasmetti su un supporto fisico e bisogna fare i conti anche con le leggi fisiche: per esempio, sotto una distanza di pochi cm il collegamento si comporta come una traccia sulla scheda mentre se si supera una distanza del cavo oltre quei pochi cm, si comporta come una vera e propria linea di trasmissione. Comunque uno si può rassicurare: salvare dati su disco è affidabile semplicemente perché non c'è la temporizzazione.

Veramente un protocollo ed uno standard vengono definiti al netto dell'errore.
USB 2.0, giusto per citare la tipologia più diffusa, è in grado di trasmettere 280Mbit al secondo, cioè più di 30 MByte al secondo, .. questo valore è già comprensivo dell'eventuale errore di trasmissione.
Se consideri che un brano (su supporto di circa 700 MByte supponendo 10 tracce) occupa circa 70 Mbyte.. significa che può essere trasmesso per intero al DAC in poco meno di due secondi.. altro che streaming!
Vogliamo parlare dei 400 Mbyte per secondo della versione 3.0 ??!? Suspect 

Dunque il mistero si infittisce... perchè probabilmente non esiste una spiegazione "scientifica"...
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Messaggio Da robertopisa Mar 17 Set 2013 - 22:12

Appunto, è un protocollo, non una realizzazione fisica. Puoi fare il migliore progetto del mondo, ma se poi non è realizzato completamente...

Nel caso dell'USB, è una questione di costi, non di incapacità progettuale. Tutto il mondo usa l'USB per connettere periferiche di vario tipo, solo una trascurabile minoranza (noi audiofili e i musicisti) la usano con schede audio esterne di un certo livello. Non c'è quindi economia di scala e interesse a fornire le prestazioni che a noi interessano: c'è quindi differenza nei cavi USB perché questo aspetto audio non interessa i produttori e i cavi vanno a incidere; gli stessi cavi non incidono per quello che i produttori ritengono rilevante: non sono mai riuscito a misurare una differenza nei cavi USB quando si usano per hard disk, non aumenta il rate di trasmissione o di errore se i cavi rientrano nelle specifiche richieste. Quindi i produttori hanno soddisfatto le specifiche nel caso degli HD, che tutti usano, e non gliene può importare di meno di rispettare le specifiche che interessano a noi audiofili. Nel post precedente, ho riportato il flusso in tempo reale come esempio: puoi avere tutta la banda che vuoi, ma se hai ottimizzato l'hw per la trasmissione a blocchi (e/o bufferizzata) invece che per quella in tempo reale, a voglia a scrivere driver che mettano una pezza... non so se mi sono spiegato: sulla carta puoi farlo rendendo il tutto robusto rispetto alla scelta dei cavi, ma ai grandi produttori non interessa.

Altro discorso sono le porte Ethernet, perché tutti le usiamo per trasmettere. Esistono i livelli ISO-OSI e altro per gestire una miriade di situazioni e canali di trasmissione, perché tutti i produttori sono interessati a rispettare le specifiche. E la differenza nei cavi è tra cat5 o cat6, ma presi due cat6 (li puoi fare con oro, argento o mirra), questi sono indistinguibili. Per esempio, una delle cose a cui stanno attenti è proprio il famoso isolamento galvanico su cui noi sbaviamo per l'USB (e che ai produttori non interessa garantire, contrariamente a quanto succede con Ethernet).

Non c'è quindi nessun mistero secondo me... solo obiettivi diversi dei produttori e noi audiofili per quanto riguarda l'USB. Ecco perché la mia scheda di trasporto ha Ethernet come input e un processore dedicato che suona la musica (non c'è neanche un vero sistema operativo e il sistema è real-time).


studiohifi ha scritto:Veramente un protocollo ed uno standard vengono definiti al netto dell'errore.
USB 2.0, giusto per citare la tipologia più diffusa, è in grado di trasmettere 280Mbit al secondo, cioè più di 30 MByte al secondo, .. questo valore è già comprensivo dell'eventuale errore di trasmissione.
Se consideri che un brano (su supporto di circa 700 MByte supponendo 10 tracce) occupa circa 70 Mbyte.. significa che può essere trasmesso per intero al DAC in poco meno di due secondi.. altro che streaming!
Vogliamo parlare dei 400 Mbyte per secondo della versione 3.0 ??!? Suspect 

Dunque il mistero si infittisce... perchè probabilmente non esiste una spiegazione "scientifica"...
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Messaggio Da luigigi Mar 17 Set 2013 - 22:31

robertopisa ha scritto: Ecco perché la mia scheda di trasporto ha Ethernet come input e un processore dedicato che suona la musica (non c'è neanche un vero sistema operativo e il sistema è real-time).



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Messaggio Da Firace Mar 17 Set 2013 - 22:33

robertopisa ha scritto:Appunto, è un protocollo, non una realizzazione fisica. Puoi fare il migliore progetto del mondo, ma se poi non è realizzato completamente...

Nel caso dell'USB, è una questione di costi, non di incapacità progettuale. Tutto il mondo usa l'USB per connettere periferiche di vario tipo, solo una trascurabile minoranza (noi audiofili e i musicisti) la usano con schede audio esterne di un certo livello. Non c'è quindi economia di scala e interesse a fornire le prestazioni che a noi interessano: c'è quindi differenza nei cavi USB perché questo aspetto audio non interessa i produttori e i cavi vanno a incidere; gli stessi cavi non incidono per quello che i produttori ritengono rilevante: non sono mai riuscito a misurare una differenza nei cavi USB quando si usano per hard disk, non aumenta il rate di trasmissione o di errore se i cavi rientrano nelle specifiche richieste. Quindi i produttori hanno soddisfatto le specifiche nel caso degli HD, che tutti usano, e non gliene può importare di meno di rispettare le specifiche che interessano a noi audiofili. Nel post precedente, ho riportato il flusso in tempo reale come esempio: puoi avere tutta la banda che vuoi, ma se hai ottimizzato l'hw per la trasmissione a blocchi (e/o bufferizzata) invece che per quella in tempo reale, a voglia a scrivere driver che mettano una pezza... non so se mi sono spiegato: sulla carta puoi farlo rendendo il tutto robusto rispetto alla scelta dei cavi, ma ai grandi produttori non interessa.

Altro discorso sono le porte Ethernet, perché tutti le usiamo per trasmettere. Esistono i livelli ISO-OSI e altro per gestire una miriade di situazioni e canali di trasmissione, perché tutti i produttori sono interessati a rispettare le specifiche. E la differenza nei cavi è tra cat5 o cat6, ma presi due cat6 (li puoi fare con oro, argento o mirra), questi sono indistinguibili. Per esempio, una delle cose a cui stanno attenti è proprio il famoso isolamento galvanico su cui noi sbaviamo per l'USB (e che ai produttori non interessa garantire, contrariamente a quanto succede con Ethernet).

Non c'è quindi nessun mistero secondo me... solo obiettivi diversi dei produttori e noi audiofili per quanto riguarda l'USB. Ecco perché la mia scheda di trasporto ha Ethernet come input e un processore dedicato che suona la musica (non c'è neanche un vero sistema operativo e il sistema è real-time).
Supponiamo pure che sia cosa vera il disinteresse dei produttori.. penso di aver capito che è il punto centrale del tuo ragionamento... che in parte condivido.
Supponiamo pure che in qualche misura sono by-passati tutti i controlli di errore, crc, e via dicendo (cosa che chi realizza un dac non può non considerare).
In quale misura un cavo 'peggiore' può peggiorare la qualità percepita? Prima del dac vero e proprio il segnale è ancora digitale.. ebbene o c'è o non c'è!
Un byte è composto sempre da 8 bit ..ed in questa accezione o viene trasmesso dalla sorgente alla destinazione o non viene trasmesso.. di certo non a metà ..di certo non shiftato!
Capisco che per chi non mastica informatica tutti i giorni può risultare difficile comprendere un ragionamento del genere.. ma fino a quando il segnale è digitale c'è poco di aleatorio.. è proprio questo il bello, ed il brutto allo stesso tempo, del mondo digitale.
Hai presente quando con il digitale terrestre non perviene un pacchetto in tempo utile o non è corretto il crc del formato mpg4? .. In quel caso c'è un area dello schermo che non si aggiorna.. non è meno bella o meno colorata.. semplicemente non è aggiornata in tempo utile!
Spero di aver chiarito meglio il punto riguardo il quale sono scettico...
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Messaggio Da robertopisa Mar 17 Set 2013 - 22:44

Anche Sony è ritornata sui suoi passi e ha lanciato un player per musica liquida DSD..

http://www.whathifi.com/news/sony-launches-high-resolution-audio-product-range-and-hi-res-downloads-site

Flovato parlava di Spotify, che chiaramente è stra-popolare. Però per noi audiofili, speriamo che vengano fuori altri player di questo livello.

Vella ha scritto:
robertopisa ha scritto:
....
 Questo potrebbe essere il futuro, per esempio Marantz ha fatto uscire il player di fascia alta NA11-S1 che funziona così e usa una porta USB per storage e una per il DAC se uno proprio vuole. Se ricordate, venti anni fa c'erano i trasporti Cd e i DAC separati. Poi hanno capito che era meglio integrare. Ora sta succedendo lo stesso per trasporti liquidi e DAC.
Esattamente, e non solo Marantz, ovviamente (Linn, Naim, Chord, Cambridge, Pioneer N50, MF Clic ect).
Il futuro (il mio almeno) sarà quello di eliminare il cavo USB, e problemi annessi e connessi: player/streamer e DAC nello stesso scatolo.
Per il pre mmmmh vediamo, fprse meglio separato.
Piano piano ci avviciniamo epr qualità e prezzo umano
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Messaggio Da robertopisa Mar 17 Set 2013 - 22:56

Ma guarda che se l'USB fosse implementata a modo, sarei pienamente d'accordo con te! Non ci deve essere differenza nei cavi che trasportano un segnale digitale perché c'è la correzione di errore. La differenza c'è purtroppo perché un bit, anche se arriva corretto ma troppo tardi in un flusso real-time, è come se non arrivasse. Senza entrare in tecnicismi, nella programmazione real-time ogni processo che si esegue ha un tempo limite da rispettare e se non lo rispetta viene rimosso, perché è inutile eseguirlo. La bravura del programmatore è fare in modo che ciò non avvenga mai. Calcola che il tempo limite nell'audio è molto basso. La bufferizzazione nella sorgente e nella destinazione con reclock è una possibile soluzione che introduce latenza (ma tanto noi non dobbiamo monitorare musica dal vivo). Purtroppo è una soluzione che costa e la possiamo trovare nella destinazione (nella chiavetta hiface o nel ricevitore USB del nostro DAC superfico) ma difficilmente nella nostra sorgente (il computer che usiamo). Si sa quindi come risolvere il problema, sia ben chiaro, ma non interessa ai produttori di computer general-purpose perché non ci sono abbastanza numeri.

studiohifi ha scritto:Supponiamo pure che sia cosa vera il disinteresse dei produttori.. penso di aver capito che è il punto centrale del tuo ragionamento... che in parte condivido.
Supponiamo pure che in qualche misura sono by-passati tutti i controlli di errore, crc, e via dicendo (cosa che chi realizza un dac non può non considerare).
In quale misura un cavo 'peggiore' può peggiorare la qualità percepita? Prima del dac vero e proprio il segnale è ancora digitale.. ebbene o c'è o non c'è!
Un byte è composto sempre da 8 bit ..ed in questa accezione o viene trasmesso dalla sorgente alla destinazione o non viene trasmesso.. di certo non a metà ..di certo non shiftato!
Capisco che per chi non mastica informatica tutti i giorni può risultare difficile comprendere un ragionamento del genere.. ma fino a quando il segnale è digitale c'è poco di aleatorio.. è proprio questo il bello, ed il brutto allo stesso tempo, del mondo digitale.
Hai presente quando con il digitale terrestre non perviene un pacchetto in tempo utile o non è corretto il crc del formato mpg4? .. In quel caso c'è un area dello schermo che non si aggiorna.. non è meno bella o meno colorata.. semplicemente non è aggiornata in tempo utile!
Spero di aver chiarito meglio il punto riguardo il quale sono scettico...
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Ultima modifica di robertopisa il Mar 17 Set 2013 - 23:01 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da robertopisa Mar 17 Set 2013 - 22:58

Ora tutti a buttare via la propria interfaccia audio USB Smile
In realtà va bene per molti usi, ma per l'hiend è meglio pensare ad altro che non usi il computer e la porta USB...

Spesso i sistemi audio pro hanno una scheda PCI con un protocollo custom per comunicare con la scheda audio esterna. Devo dire che anche loro si stanno convertendo in parte all'USB per ovvi motivi di mercato.

luigigi ha scritto:
robertopisa ha scritto: Ecco perché la mia scheda di trasporto ha Ethernet come input e un processore dedicato che suona la musica (non c'è neanche un vero sistema operativo e il sistema è real-time).



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Messaggio Da Firace Mar 17 Set 2013 - 23:14

robertopisa ha scritto:Ma guarda che se l'USB fosse implementata a modo, sarei pienamente d'accordo con te! Non ci deve essere differenza nei cavi che trasportano un segnale digitale perché c'è la correzione di errore. La differenza c'è purtroppo perché un bit, anche se arriva corretto ma troppo tardi in un flusso real-time, è come se non arrivasse. Senza entrare in tecnicismi, nella programmazione real-time ogni processo che si esegue ha un tempo limite da rispettare e se non lo rispetta viene rimosso, perché è inutile eseguirlo. La bravura del programmatore è fare in modo che ciò non avvenga mai. Calcola che il tempo limite nell'audio è molto basso. La bufferizzazione nella sorgente e nella destinazione con reclock è una possibile soluzione che introduce latenza (ma tanto noi non dobbiamo monitorare musica dal vivo). Purtroppo è una soluzione che costa e la possiamo trovare nella destinazione (nella chiavetta hiface o nel ricevitore USB del nostro DAC superfico) ma difficilmente nella nostra sorgente (il computer che usiamo). Si sa quindi come risolvere il problema, sia ben chiaro, ma non interessa ai produttori di computer general-purpose perché non ci sono abbastanza numeri.
Roberto, così però corriamo il rischio di girarci attorno..
Per mia "sfortuna" progetto sistemi real-time da circa 15 anni.
Il punto però sembra si stia spostando... lentamente.
Abbiamo abbattuto un muro ..e capito che un segnale digitale o arriva o non arriva.. magari perché scartato da una funzione con ttl (che mi sembra il minimo sindacale) come suggerivi.
Adesso delle due l'una: nel momento esatto in cui un pacchetto, un frame o una parte dello streaming viene persa.. cosa vuoi che succeda?
Ipotesi a) scompare un archetto? ..un basso si sente meno corposo? Immagine 3D che cambia? Etc. Etc.
Ipotesi b) si sente una pausa nel segnale? Un interferenza ?.. O qualcosa che somiglia ad un rumore?
Ovviamente la risposta è scontata ..e per inciso è più 'facile' che si perda un kilobit o megabit ..che un solo bit!


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Messaggio Da Albert^ONE Mar 17 Set 2013 - 23:25

Ah,questi cavi che dilemma! Hehe Hehe 
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