CAVO USB
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Re: CAVO USB
R!ck ha scritto:potowatax ha scritto:
Io sono il primo a dire che devono essere provati. Ma tolto questo fatto (che riprendo più avanti) non credo nella maniera più assoluta che un sistema passivo, non in grado di elaborare il suono - un cavo che trasporta dei semplici dati che non hanno nulla a vedere con un segnale analogico - possa equalizzare come un grafico, filtrare come un parametrico e addirittura modificare la timbrica di un brano.
Per principio una interconnessione non dovrebbe modificare profondamente il segnale che conduce.
Se lo fa è da buttare nel secchio perchè non è fedele alla traccia che trasporta.
Equalizzare con un cavo è una pratica che a mio modesto avviso non ha alcun senso ormai.
Se l'obiettivo non è quello di raggiungere una fedeltà ma una piacevolezza ci sono mezzi molto più efficaci e con basi più solide per adattare il suono al proprio "gusto".
Esatto
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Gianni
Tra i piaceri della vita, solo all'amore la musica è seconda. Ma l'amore stesso è musica. Puskin Aleksandr
potowatax- Moderatore
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Re: CAVO USB
enrico massa ha scritto:
Amazza quanto te quoto! Un tecnico del suono come F.Calabrese,che può non essere il massimo della simpatia ma credo che sappia il fatto suo,afferma che se in una catena i cavi cambiano il suono c'è qualcosa che non funziona nei componenti del set up.
Veramente pensavo più al vetusto modello Shannon-Weaver ma vabbè
R!ck- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
R!ck ha scritto:
Equalizzare con un cavo è una pratica che a mio modesto avviso non ha alcun senso ormai.
Se l'obiettivo non è quello di raggiungere una fedeltà ma una piacevolezza ci sono mezzi molto più efficaci e con basi più solide per adattare il suono al proprio "gusto".
Se però l'intento è la pura masturbazione, la mera ricerca di argomenti di discussione e confronto affrontabili senza alcun approfondimento o impegno (che non sia meramente economico) o la sindrome del "guardachebellarobahocomprato", l'onanismo idiofilo ha senso eccome!
Ovviamente a prescindere dal troll qua, che non ha mai visto nemmeno da lontano ciò di cui parla e pare avere altre carenze da sanare presumibilmente ben più gravi...
porfido- Membro classe oro
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Re: CAVO USB
R!ck ha scritto:enrico massa ha scritto:
Amazza quanto te quoto! Un tecnico del suono come F.Calabrese,che può non essere il massimo della simpatia ma credo che sappia il fatto suo,afferma che se in una catena i cavi cambiano il suono c'è qualcosa che non funziona nei componenti del set up.
Veramente pensavo più al vetusto modello Shannon-Weaver ma vabbè
(tu)
(io)
Certo che se parli di modelli matematici a un cultore della lingua latina...
Però non sono così limitato e ho cercato di documentarmi(il discorso è interessante)
Sulla base di questo schema,identificami per favore i componenti di una catena audio(parole semplici e concetti terraterra,eh )
enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: CAVO USB
sono arrivato alla conclusione : mi tengo il collegamento wifi , basta cavi usb o ethernet , se li trovo in casa li butto .
mi sono incasinato leggendo tutte le varie risposte
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natale55- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
Il modello Shannon Weaver è la traduzione in modello di una trasmissione.
Viene studiato in comunicazione per ricordarsi quanto in realtà puo' essere fragile un messaggio e a rischio di errore durante il suo cammino dalla sorgente al ricevente.
Il suo scopo è scomporre in fasi logiche una trasmissione per capire come intervenire per far pervenire un'informazione più integra possibile.
Shannon era un'ingegnere elettronico che lavorava alla Bell telephone. Banalizzando la sua ossessione era far pervenire l'informazione più integra possibile da un capo all'altro della linea. Il suo nemico era il rumore ovvero tutto ciò che poteva creare degli errori nella trasmissione. Fu il primo ad inserire a livello di modello nella trasmissione il concetto di feedback per verificare che la trasmissione fosse avvenuta correttamente...una concetto che esiste ancora in tutte le comunicazioni digitali.
Se prendi un dac Bit su disco (Sorgente)>codifica in impulsi elettrici ( trasmittente)>trasmissione su cavo USB (canale)>ricezione/decodifica>trasformazione in impulsi analogici destinatario. In tutto il percorso può intervenire il rumore a deteriorare l'informazione iniziale.
L'idea di base è che comunque il messaggio deve rimanere integro se non lo è c'è un errore nella trasmissione che va corretto.
Viene studiato in comunicazione per ricordarsi quanto in realtà puo' essere fragile un messaggio e a rischio di errore durante il suo cammino dalla sorgente al ricevente.
Il suo scopo è scomporre in fasi logiche una trasmissione per capire come intervenire per far pervenire un'informazione più integra possibile.
Shannon era un'ingegnere elettronico che lavorava alla Bell telephone. Banalizzando la sua ossessione era far pervenire l'informazione più integra possibile da un capo all'altro della linea. Il suo nemico era il rumore ovvero tutto ciò che poteva creare degli errori nella trasmissione. Fu il primo ad inserire a livello di modello nella trasmissione il concetto di feedback per verificare che la trasmissione fosse avvenuta correttamente...una concetto che esiste ancora in tutte le comunicazioni digitali.
Se prendi un dac Bit su disco (Sorgente)>codifica in impulsi elettrici ( trasmittente)>trasmissione su cavo USB (canale)>ricezione/decodifica>trasformazione in impulsi analogici destinatario. In tutto il percorso può intervenire il rumore a deteriorare l'informazione iniziale.
L'idea di base è che comunque il messaggio deve rimanere integro se non lo è c'è un errore nella trasmissione che va corretto.
R!ck- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
R!ck ha scritto:Il modello Shannon Weaver è la traduzione in modello di una trasmissione.
Viene studiato in comunicazione per ricordarsi quanto in realtà puo' essere fragile un messaggio e a rischio di errore durante il suo cammino dalla sorgente al ricevente.
Il suo scopo è scomporre in fasi logiche una trasmissione per capire come intervenire per far pervenire un'informazione più integra possibile.
Shannon era un'ingegnere elettronico che lavorava alla Bell telephone. Banalizzando la sua ossessione era far pervenire l'informazione più integra possibile da un capo all'altro della linea. Il suo nemico era il rumore ovvero tutto ciò che poteva creare degli errori nella trasmissione. Fu il primo ad inserire a livello di modello nella trasmissione il concetto di feedback per verificare che la trasmissione fosse avvenuta correttamente...una concetto che esiste ancora in tutte le comunicazioni digitali.
Se prendi un dac Bit su disco (Sorgente)>codifica in impulsi elettrici ( trasmittente)>trasmissione su cavo USB (canale)>ricezione/decodifica>trasformazione in impulsi analogici destinatario. In tutto il percorso può intervenire il rumore a deteriorare l'informazione iniziale.
L'idea di base è che comunque il messaggio deve rimanere integro se non lo è c'è un errore nella trasmissione che va corretto.
Grazie,spiegazione chiarissima.
enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: CAVO USB
potowatax ha scritto:LupinIII ha scritto:
" A PARTE IL COLORE COSA CAMBIA?".....................
Vediamo.......Butto una risposta a casaccio : FORSE ANDREBBERO PRIMA ASCOLTATI/PROVATI????? Se esprimessimo un giudizio solo per somiglianze estetiche sarebbe un "giochino" piu simile al classico "Trova le differenze". Io credo che onestà intellettuale voglia che un qualcosa vada prima provato. Correggimi se sto sbagliando però.
Io sono il primo a dire che devono essere provati. Ma tolto questo fatto (che riprendo più avanti) non credo nella maniera più assoluta che un sistema passivo, non in grado di elaborare il suono - un cavo che trasporta dei semplici dati che non hanno nulla a vedere con un segnale analogico - possa equalizzare come un grafico, filtrare come un parametrico e addirittura modificare la timbrica di un brano.
Riprendo il discorso interrotto sopra.
Vedo che sei di Roma.
Perché non porti i tuoi giocattoli al raduno organizzato da ideafolle e facciamo un po' di prove? Che ne dici? Io credo di poter confermare oggi la mia presenza e porterò le mie umili cosette da pochi euro...
Per ultimo, e scusa se lo dico solo ora, io non ho urlato, la tua risposta in maiuscolo non è un segno di pacatezza.
Parto dalla cosa più importante: Non sono pratico di Forum. Quindi non avevo la benchè minima idea che scrivere in maiuscolo, nel gergo forumistico equivalesse a un segno di non pacatezza. Quindi ti chiedo scusa davanti a tutti senza nessun problema, sottolinenado che non avevo in nessun modo la minima volontà di far valere il mio scritto. Non pensavo di andare fuori dai binari solo per aver scritto in maiuscolo. Ripeto: Scusami di nuovo.
Passo al cavo..... Io non ho mai scritto, perchè non lo penso, che un cavo " possa equalizzare come un grafico, filtrare come un parametrico e addirittura modificare la timbrica di un brano..." Ho scritto invece che la finalità etica corretta di un cavo sarebbe quella di riprodurre senza alterazioni di alcun genere la musica. Però....siccome materiali, geometrie, filtri, connettori ecc...ecc...che sono presenti negli innumerevoli brand che progettano/costruiscono cavi, alla fine in qualche modo sono in grado di modulare qualche sfumatura (che non significa equalizzare) ecco qui che provandoli, si possono avere piacevoli o spiacevoli sorprese.
Se vuoi equalizzare, acquisti un equalizzatore. Se il suono dell'impianto ti piace così com'è, devi avere la fortuna di trovare il cosi detto "cavo che non si sente", e se invece vuoi tentare di cambiare piccole sfumature del suono generale dell'impianto, puoi tentare di farlo, attraverso le prove di svariate tipologie di cavi.
LupinIII- Interessato
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Re: CAVO USB
Se non volete essere dei narcisisti squilibrati e cultori del "cavo da stampante" o del "cavo da 1000-1500€" (estremismi che hanno più in comune di quanto non sembri), fate l'unica cosa intelligente: provate un cavo USB abbordabile, se vi convince magari vi viene voglia di spenderci anche di più... ma non troppo vi raccomando.
Ciao
Ciao
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
LOL siete dei pazzi...R!ck ha scritto:Il modello Shannon Weaver è la traduzione in modello di una trasmissione.
Viene studiato in comunicazione per ricordarsi quanto in realtà puo' essere fragile un messaggio e a rischio di errore durante il suo cammino dalla sorgente al ricevente.
Il suo scopo è scomporre in fasi logiche una trasmissione per capire come intervenire per far pervenire un'informazione più integra possibile.
Shannon era un'ingegnere elettronico che lavorava alla Bell telephone. Banalizzando la sua ossessione era far pervenire l'informazione più integra possibile da un capo all'altro della linea. Il suo nemico era il rumore ovvero tutto ciò che poteva creare degli errori nella trasmissione. Fu il primo ad inserire a livello di modello nella trasmissione il concetto di feedback per verificare che la trasmissione fosse avvenuta correttamente...una concetto che esiste ancora in tutte le comunicazioni digitali.
Se prendi un dac Bit su disco (Sorgente)>codifica in impulsi elettrici ( trasmittente)>trasmissione su cavo USB (canale)>ricezione/decodifica>trasformazione in impulsi analogici destinatario. In tutto il percorso può intervenire il rumore a deteriorare l'informazione iniziale.
L'idea di base è che comunque il messaggio deve rimanere integro se non lo è c'è un errore nella trasmissione che va corretto.
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
D'accordo: per principio, un amplificatore non è una interconnessione? Fra una sorgente ed un trasduttore. No? Allora ne traiamo la banale conclusione che gli amplificatori devono suonare tutti uguali oppure sono da buttare via (addirittura "modificare la timbrica di un brano" poi....orrore assoluto).R!ck ha scritto:potowatax ha scritto:
Io sono il primo a dire che devono essere provati. Ma tolto questo fatto (che riprendo più avanti) non credo nella maniera più assoluta che un sistema passivo, non in grado di elaborare il suono - un cavo che trasporta dei semplici dati che non hanno nulla a vedere con un segnale analogico - possa equalizzare come un grafico, filtrare come un parametrico e addirittura modificare la timbrica di un brano.
Per principio una interconnessione non dovrebbe modificare profondamente il segnale che conduce.
Se lo fa è da buttare nel secchio perchè non è fedele alla traccia che trasporta.
Equalizzare con un cavo è una pratica che a mio modesto avviso non ha alcun senso ormai.
Se l'obiettivo non è quello di raggiungere una fedeltà ma una piacevolezza ci sono mezzi molto più efficaci e con basi più solide per adattare il suono al proprio "gusto".
Evvai colle fantasie astratte...... Tutto è buono meno che la pratica e la vita reale, ciccio!
Infatti in questo ca**o di forum ce l'avete tradizionalmente a morte con quelli che hanno esperienza nell'hi-fi.
Ciao
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
LupinIII ha scritto:potowatax ha scritto:
Io sono il primo a dire che devono essere provati. Ma tolto questo fatto (che riprendo più avanti) non credo nella maniera più assoluta che un sistema passivo, non in grado di elaborare il suono - un cavo che trasporta dei semplici dati che non hanno nulla a vedere con un segnale analogico - possa equalizzare come un grafico, filtrare come un parametrico e addirittura modificare la timbrica di un brano.
Riprendo il discorso interrotto sopra.
Vedo che sei di Roma.
Perché non porti i tuoi giocattoli al raduno organizzato da ideafolle e facciamo un po' di prove? Che ne dici? Io credo di poter confermare oggi la mia presenza e porterò le mie umili cosette da pochi euro...
Per ultimo, e scusa se lo dico solo ora, io non ho urlato, la tua risposta in maiuscolo non è un segno di pacatezza.
Parto dalla cosa più importante: Non sono pratico di Forum. Quindi non avevo la benchè minima idea che scrivere in maiuscolo, nel gergo forumistico equivalesse a un segno di non pacatezza. Quindi ti chiedo scusa davanti a tutti senza nessun problema, sottolinenado che non avevo in nessun modo la minima volontà di far valere il mio scritto. Non pensavo di andare fuori dai binari solo per aver scritto in maiuscolo. Ripeto: Scusami di nuovo.
Passo al cavo..... Io non ho mai scritto, perchè non lo penso, che un cavo " possa equalizzare come un grafico, filtrare come un parametrico e addirittura modificare la timbrica di un brano..." Ho scritto invece che la finalità etica corretta di un cavo sarebbe quella di riprodurre senza alterazioni di alcun genere la musica. Però....siccome materiali, geometrie, filtri, connettori ecc...ecc...che sono presenti negli innumerevoli brand che progettano/costruiscono cavi, alla fine in qualche modo sono in grado di modulare qualche sfumatura (che non significa equalizzare) ecco qui che provandoli, si possono avere piacevoli o spiacevoli sorprese.
Se vuoi equalizzare, acquisti un equalizzatore. Se il suono dell'impianto ti piace così com'è, devi avere la fortuna di trovare il cosi detto "cavo che non si sente", e se invece vuoi tentare di cambiare piccole sfumature del suono generale dell'impianto, puoi tentare di farlo, attraverso le prove di svariate tipologie di cavi.
Scuse accettate Lupin, siamo qui per condividere le nostre esperienze e non farci la guerra...
...poi...
sulla finalità etica e sulle geometrie sono assolutamente d'accordo, ma solo per i segnali analogici (e dentro certo limiti ovviamente).
E questa è la mia idea, i segnali elettrici che scorrono nel cavo USB sono dei semplici 1 e 0 che, se non trasportati correttamente, possono influire sicuramente sull'integrità del messaggio (e credo che anche qui siamo completamente d'accordo - mi sono costruito un cavo ad "Y" con alimentazione separata ed ho apprezzato alcuni miglioramenti in generale) ma non sulla capacità di modulare qualche sfumatura come viene detto.
Se così fosse, anche in altri ambiti di trasmissione di dati, pensa alle schede di memoria delle fotocamere, dovrebbero esserci delle differenze che poi si traducono, nel caso specifico richiamato, in colori diversi, diversi istogrammi, diverse luminanze...
Non credo proprio che, una trasmissione di dati mal eseguita o ben eseguita, possa far risaltare meglio la timbrica di uno strumento. Sicuramente questa trasmissione, influirà sulla riproduzione generale, ma non sulle altre cose su cui discutiamo da anni, oramai.
Okkio che io sto parlando di cavi che comunque assolvono le funzioni di trasmissione. Se prendo un cavo che ha problemi fisici evidenti è possibile che davvero mi ritrovo un suono stile radio FM, con interruzioni e chissà cos'altro.
Poi, sulla qualità delle interconnessioni fisiche, connettori e guaine, e sulla solidità di un cavo ben costruito non metto assolutamente bocca!
Anche l'occhio vuole la sua parte, quando già le orecchie si fanno il pieno di sensazioni... Ma, ripeto, tutto il resto non lo credo possibile.
Gianni
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potowatax- Moderatore
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Re: CAVO USB
potowatax ha scritto:
sulla finalità etica e sulle geometrie sono assolutamente d'accordo, ma solo per i segnali analogici (e dentro certo limiti ovviamente).
E questa è la mia idea, i segnali elettrici che scorrono nel cavo USB sono dei semplici 1 e 0 che, se non trasportati correttamente, possono influire sicuramente sull'integrità del messaggio (e credo che anche qui siamo completamente d'accordo - mi sono costruito un cavo ad "Y" con alimentazione separata ed ho apprezzato alcuni miglioramenti in generale) ma non sulla capacità di modulare qualche sfumatura come viene detto.
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Non credo proprio che, una trasmissione di dati mal eseguita o ben eseguita, possa far risaltare meglio la timbrica di uno strumento. Sicuramente questa trasmissione, influirà sulla riproduzione generale, ma non sulle altre cose su cui discutiamo da anni, oramai.
Potowax ragioniamo in linea teorica. Ammettiamo per assurdo che esistano due cavi entrambi sono in grado di trasmettere il segnale senza alcun degrado del segnale.
Quale sarebbe la loro differenza all'ascolto in due impianti completamente identici?
R!ck- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
R!ck ha scritto:potowatax ha scritto:
sulla finalità etica e sulle geometrie sono assolutamente d'accordo, ma solo per i segnali analogici (e dentro certo limiti ovviamente).
E questa è la mia idea, i segnali elettrici che scorrono nel cavo USB sono dei semplici 1 e 0 che, se non trasportati correttamente, possono influire sicuramente sull'integrità del messaggio (e credo che anche qui siamo completamente d'accordo - mi sono costruito un cavo ad "Y" con alimentazione separata ed ho apprezzato alcuni miglioramenti in generale) ma non sulla capacità di modulare qualche sfumatura come viene detto.
Se così fosse, anche in altri ambiti di trasmissione di dati, pensa alle schede di memoria delle fotocamere, dovrebbero esserci delle differenze che poi si traducono, nel caso specifico richiamato, in colori diversi, diversi istogrammi, diverse luminanze...
Non credo proprio che, una trasmissione di dati mal eseguita o ben eseguita, possa far risaltare meglio la timbrica di uno strumento. Sicuramente questa trasmissione, influirà sulla riproduzione generale, ma non sulle altre cose su cui discutiamo da anni, oramai.
Potowax ragioniamo in linea teorica. Ammettiamo per assurdo che esistano due cavi entrambi sono in grado di trasmettere il segnale senza alcun degrado del segnale.
Quale sarebbe la loro differenza all'ascolto in due impianti completamente identici?
Se ho ben compreso la domanda, due cavi uguali per la trasmissione di dati digitali, due impianti uguali, riproduzione che avviene nello stesso tempo e nello stesso luogo... non dovrebbero esistere differenze, in linea teorica. Non credo che sia possibile il verificarsi di differenze sulla timbrica del segnale riprodotto, ma credo sia possibile avvertire differenze sulla base della percezione che noi avremo del brano riprodotto, ma questa è un'altra storia...
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Gianni
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Re: CAVO USB
Io penso che sarebbero indistinguibili. Sostituiamo ad uno di essi un cavo peggiore con minore fedeltà. E' verosimile che suonerà diversamente.
Ma senza un criterio oggettivo come si fa a valutare che uno è meglio dell'altro? Sul gusto? Sulla verifica mentale riguardo ad messaggio sconosciuto?
Quante volte potrebbe venir scelto il cavo meno "fedele"?
Qui ci sono una serie di misure su cavi usb a confronto. Non sono cavi pregiati passiamo da quello da 3 euro ad uno da 10 ad una fetenzia composta da più cavi collegati tra loro in barba anche agli standard dell' usb. La cosa divertente è tutti ottengono dei valori simili e ma buoni almeno nelle grandezze misurabili e non hanno variazioni nell'ascolto. Neanche il cavo raccogliticcio
http://archimago.blogspot.ca/2013/04/measurements-usb-cables-for-dacs.html
Ma senza un criterio oggettivo come si fa a valutare che uno è meglio dell'altro? Sul gusto? Sulla verifica mentale riguardo ad messaggio sconosciuto?
Quante volte potrebbe venir scelto il cavo meno "fedele"?
Qui ci sono una serie di misure su cavi usb a confronto. Non sono cavi pregiati passiamo da quello da 3 euro ad uno da 10 ad una fetenzia composta da più cavi collegati tra loro in barba anche agli standard dell' usb. La cosa divertente è tutti ottengono dei valori simili e ma buoni almeno nelle grandezze misurabili e non hanno variazioni nell'ascolto. Neanche il cavo raccogliticcio
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R!ck- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
è bello vedere che in tutti i forum si ripetono le stesse identiche cose.
Dai cavi USB alle punte e sottopunte.
Questa volta è un po' moscia però, non si è ancora parlato di Galilei, Chopin , e Wittgenstein
Dai cavi USB alle punte e sottopunte.
Questa volta è un po' moscia però, non si è ancora parlato di Galilei, Chopin , e Wittgenstein
alessandro1- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
alessandro1 ha scritto:è bello vedere che in tutti i forum si ripetono le stesse identiche cose.
Dai cavi USB alle punte e sottopunte.
Questa volta è un po' moscia però, non si è ancora parlato di Galilei, Chopin , e Wittgenstein
No...dai ne abbiamo già parlato.
R!ck- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
http://www.box-designs.com/main.php?prod=usbboxsplus&cat=digital&lang=en
Quando mi arriva ^ riferisco se anche con l' XMOS i cavi USB sono così influenti sulla qualità sonora come con Musiland 01USD, TE7022, PCM2704.
Ciao
Quando mi arriva ^ riferisco se anche con l' XMOS i cavi USB sono così influenti sulla qualità sonora come con Musiland 01USD, TE7022, PCM2704.
Ciao
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
Continui con le fantasie astratte....R!ck ha scritto:Quante volte potrebbe venir scelto il cavo meno "fedele"?
E come vorresti tu stabilire un criterio oggettivo della "fedeltà"? Strumenti di misura?! Tutti troppo limitati. Sensibilità dell'ascoltatore? Troppo diverse tra loro....
Quello che devi sapere, è che la realtà cambia secondo l'occhio che la guarda (o l'orecchio che la sente). Come la fisica quantistica ha ormai accertato. E' esattamente per questo che non c'è un impianto hi-fi (insomma un suono riprodotto) in assoluto meno fedele o più fedele... C'è un ascoltatore la cui sensibilità lo porta a giudicare (proprio perchè interagisce con la stessa realtà che conosce, determinandola a sua volta) un suono riprodotto in un certo modo, poi ce n'è un altro che giudicherà diversamente dal primo, e così via....
L'unica cosa sensata da fare nell' hi-fi è provare e in tal modo scegliere quello che più piace fregandosene di improbabili criteri assoluti di valore. Nei cavi è ancora più ovvio perchè non ci sono modi più o meno affidabili di prevederne il valore, se non ascoltarli da sè e per il proprio piacere di ascolto. Se non provate, non saprete mai quanto più soddisfatti potreste essere...
Ciao
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
Ahh ecco capita a fagiuolo un bell' articolo argomentato...molta scienza e poca letteratura (sarà poco eccitante..ma penso interessante):
http://archimago.blogspot.ca/2013/05/musings-audiophile-digital-cables.html
MUSINGS: "Audiophile" Digital Cables... [Updated November 2013]
As I noted previously, the purpose of going digital has to do with prevention of signal corruption. In doing so, we can speak of "bit-perfect" transmission of audio data in a way which is impossible in the analogue realm. For example, if we think about the main "container" of consumer high quality analogue music today - the LP / vinyl - nothing can be considered 'perfect'. Each LP is slightly different in terms of being free from warping or (hopefully) minor groove imperfections from the moment it leaves the pressing plant (even the quality of each stamper used varies by generation and age), each time the LP is played, a little bit of damage happens to it so every playback will be different. Even if you keep it in pristine condition, the ravages of time and environmental factors will take its toll on the material itself in large or small ways. Furthermore, there is no way to replicate the music in 'perfect' form as a result (unless you digitize it of course; but only to the quality of the LP playback gear and ADC).
As we know, the CD technology (~30 years old now!) is different. Small imperfections in the plastic or aluminum 'pits' do not lead to audible anomalies thanks to the Reed-Solomon error correction of the digital data. Furthermore "bit-perfect" ripping is routinely done (obviously to the horror of the music industry over the last few decades) and the result is literally innumerably perfect copies.
Let us turn our attention to "digital cables". For some reason, some people seem to forget the above and believe that different digital cables make a difference to sound even when there is no disagreement that bit-perfect data is being transmitted down the pipe in digital form. In fact, there has never been a plausible explanation provided by the supporters of different digital cables. Some talk of jitter being inherently different between cables, some that perhaps electrical noise will disrupt the phase transitions in a digital signal to worsen this jitter and perhaps degrade the bits. But where is the evidence for such beliefs beyond subjective "impressions"?
An industry has developed around digital cables of all sorts. Some of these cables are extremely expensive with price tags of hundreds to thousands. Purported benefits include more exotic / precious conductors, various types of insulation, winding techniques, upgraded connectors. While this is well and good - nobody denies that a well built USB cable with excellent strain relief and connectors that do not break or oxidize is undesirable - why is it that so often audio quality gets thrown into this mix of features during discussions as if it's some kind of 'given'? If a friend says he/she bought a $150 cable that was well shielded, had great connectors, was the right length, and had great cosmetics, I do not believe I would question the motivations since these are all quite reasonable. But if they said "this $150 cable sounds better than all my less expensive ones", I think it would be reasonable to at least wonder about the truth of such a statement just as much as if the friend said "water tastes better from my wine glass compared to just a regular glass cup". Has there EVER been a proven example of a properly functioning digital cable sounding different from another item of the same type?
When it comes to cabling in general, I find it interesting that talk of sound quality is usually propagated by the audiophile press and audio reviewers on-line rather than directly from the manufacturers (see the addendum below for an example of a cable ad). False advertising is a legal offense after all while reviewers spouting off their opinion is given artistic license as subjective experience. This is all fine I suppose so long as it's "above board", but in a small industry where ad revenue is of major importance in the print magazines and web sites, do we really think there is a significant firewall between the reviewers and the source of financial support? A reminder - cables are one of the highest marked up items for any manufacturer. I wonder just what percentage of a cable manufacturer's budget goes into R&D vs. advertising...
Turning to more "objective" matters, let us recap. Over the last few weeks, I measured a number of digital cables of various types in my standard test setup:
Turning to more "objective" matters, let us recap. Over the last few weeks, I measured a number of digital cables of various types in my standard test setup:
USB cables:
http://archimago.blogspot.ca/2013/04/measurements-usb-cables-for-dacs.html
S/PDIF Coaxial cables:
http://archimago.blogspot.ca/2013/04/guest-review-measurements-dr-franks.html
S/PDIF TosLink cables:
http://archimago.blogspot.ca/2013/05/measurements-toslink-optical-audio.html
HDMI cables (updated November 9, 2013):
http://archimago.blogspot.ca/2013/11/guest-review-measurements-quantum-hdmi.html
In each case, using what I had, I tried to "create" improbable setups (eg. very long cables, use of couplers and extenders) which serious audiophiles would likely feel will deteriorate the signal quality. Yet in NONE of these situations was I able to detect an actual loss of fidelity running test signals which have been successful in detecting various types of anomalies over the course of my postings. Subjective listening likewise did not suggest to me any deterioration in sound quality. In contrast, RCA analogue interconnect measurements can be shown to have subtle differences even with relatively short lengths.
What else is there to say, really? In my opinion, there is no other way to interpret the data than to conclude that digital cables of adequate quality to transmit the data in a bit-perfect fashion makes no difference to sound quality. Furthermore, there is no evidence to suggest that the cables influence jitter to any significantly audible degree (again, "jitter" tends to be the scapegoat for almost all digital imperfections for selling hardware). Yes folks, bits are bits as far as the digital cable is concerned. They were engineered to be like this. Over the years I have tried my hand at listening tests with digital cables; but never once have I been able to convincingly differentiate cable quality in any blind testing.
Of course, I could be wrong and open to this possibility... As usual, if you have good data to show differences between "working" digital cables, please leave a comment.
http://archimago.blogspot.ca/2013/05/musings-audiophile-digital-cables.html
R!ck- Membro classe argento
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Re: CAVO USB
Chissà chi sarà mai il cervellone. Divertente che poi anche il tizio "molta scienza" alla fine riduca tutto all'ascolto (il buon senso calciato fuori dalla porta che ritorna dentro dalla finestra?).
Magari rileggi il messaggio che ho appena scritto, anche se non è un papiro in inglese. Potrebbe essere interessante, anche se forse non molto eccitante.
Dopo ciò, regalati un po' di cavi USB diversi da provare. (Seeeeeeeeeeeeeeeeeeee................)
A me resta solo il dubbio se siano così importanti (per la MIA soddisfazione) anche con l'interfaccia XMOS. Presto lo saprò per certo. Vedremo se mi viene voglia di vendere l' Audioquest Carbon USB, ci farei qualche bel soldino
Ciao
Magari rileggi il messaggio che ho appena scritto, anche se non è un papiro in inglese. Potrebbe essere interessante, anche se forse non molto eccitante.
Dopo ciò, regalati un po' di cavi USB diversi da provare. (Seeeeeeeeeeeeeeeeeeee................)
A me resta solo il dubbio se siano così importanti (per la MIA soddisfazione) anche con l'interfaccia XMOS. Presto lo saprò per certo. Vedremo se mi viene voglia di vendere l' Audioquest Carbon USB, ci farei qualche bel soldino
Ciao
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
Attenzione (!) però che le cose non sono così semplici. Esempio:
L' Atlas Element USB con la Musiland Monitor 01 USD non si "sposa" bene. La Musiland è già virata all'analitico-asciutto; ne viene fuori un po' troppa asciuttezza sulle voci, transienti acustici enfatizzati, e inoltre sent(ivo) una colorazione non neutrale del suono (sull'arancio-rosso). Tutto sommato con la Musiland andava meglio il corto cavo USB in dotazione (poi però ho trovato il cavo giusto nell' Audioquest Carbon).
Discorso tutto diverso per il Pro-Ject DAC Box S USB (con alcuni tweak). In questo caso rispetto al cavo USB in dotazione non c'è paragone, la timbrica diventa più neutrale (era prima che era colorata..), le voci più morbide e insieme più ricche di sfumature espressive, i bassi & gli alti poi vengono fuori forti & chiari molto più che non prima.
Ciao
L' Atlas Element USB con la Musiland Monitor 01 USD non si "sposa" bene. La Musiland è già virata all'analitico-asciutto; ne viene fuori un po' troppa asciuttezza sulle voci, transienti acustici enfatizzati, e inoltre sent(ivo) una colorazione non neutrale del suono (sull'arancio-rosso). Tutto sommato con la Musiland andava meglio il corto cavo USB in dotazione (poi però ho trovato il cavo giusto nell' Audioquest Carbon).
Discorso tutto diverso per il Pro-Ject DAC Box S USB (con alcuni tweak). In questo caso rispetto al cavo USB in dotazione non c'è paragone, la timbrica diventa più neutrale (era prima che era colorata..), le voci più morbide e insieme più ricche di sfumature espressive, i bassi & gli alti poi vengono fuori forti & chiari molto più che non prima.
Ciao
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
Per precisare un po' quello che dicevo prima...:
In pratica chi ascolta imprime al suono la sua stessa "anima" diciamo così. Il tizio di R!ck (ma chissà chi è?) ha la sua struttura psichica e la imprime nelle cose che vede, cioè sente. Sente quello che vuol sentire, che è predisposto a sentire. La realtà si adatta all'occhio che la osserva. E' così per tutti. Non è un problema, è la natura stessa delle cose: soggetto e oggetto NON sono enti assoluti, e mai lo saranno. L'uno esiste perchè esiste l'altro, e l'uno trasforma l'altro.
Ergo, la scienza condiziona gli oggetti che vorrebbe conoscere, li "tiranneggia" per così dire. La scienza non è oggettività, e il presumersi tali degli scienziati è il loro preciso limite (e il motivo essenziale della loro pericolosità). Per fortuna qua almeno non c'è materia per tirannie (e danni) gravi
https://youtu.be/oI04jNBikGA
Ciao
In pratica chi ascolta imprime al suono la sua stessa "anima" diciamo così. Il tizio di R!ck (ma chissà chi è?) ha la sua struttura psichica e la imprime nelle cose che vede, cioè sente. Sente quello che vuol sentire, che è predisposto a sentire. La realtà si adatta all'occhio che la osserva. E' così per tutti. Non è un problema, è la natura stessa delle cose: soggetto e oggetto NON sono enti assoluti, e mai lo saranno. L'uno esiste perchè esiste l'altro, e l'uno trasforma l'altro.
Ergo, la scienza condiziona gli oggetti che vorrebbe conoscere, li "tiranneggia" per così dire. La scienza non è oggettività, e il presumersi tali degli scienziati è il loro preciso limite (e il motivo essenziale della loro pericolosità). Per fortuna qua almeno non c'è materia per tirannie (e danni) gravi
https://youtu.be/oI04jNBikGA
Ciao
Ultima modifica di Mulo il Ven 6 Giu 2014 - 0:26 - modificato 1 volta.
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: CAVO USB
ok questo come mulo. ma come lupin come la vedi?
lello64- Membro classe diamante
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Re: CAVO USB
Non sto tanto a guardare... Sono Lupin, me lo prendo!!lello64 ha scritto:ok questo come mulo. ma come lupin come la vedi?
Mulo- UTENTE BANNATO
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