Royd

In un crossover del primo ordine solitamente ci sono due elementi. http://www.caninialtoparlanti.it/formule1.htm Se poi invece ce n'è uno solo, cioè il condensatore in serie al tweeter... forse è questa la modifica che indicava Joe Akroyd....!!!

Anche gli AP Car concentrici hanno solo il condensatore in serie al tweeter posto al centro del cono del woofer. Il quale woofer non è filtrato ed ha... ora che ci penzo: IL TRAFERRO APERTO...!!! Proprio come le Royd.

Inoltre la presenza del tweeter davanti alla parte centrale del woofer potrebbe avere funzione di attenuazione meccanica dei medioalti emessi, magari in maniera disordinata, dal woofer.

30 anni fa mi capitò di ascoltare delle Epicure dal suono davvero naturale, ed anche in quel caso il crossover era limitato ad un semplice condensatore in serie al tweeter.

per alcuni sarà come la scoperta dell'acqua calda, ma va detto che per anni i diffusori sono stati fatti più o meno così, anche diffusori da super ricchi adottavano i crossover del primo ordine, non erano bi-wirabili e per inciso suonano bene bene ancora oggi. poi sono cambiati i modi di fruizione e diffusione musicale (primi PA, grandi spazi, musica compressa, un colpo al cerchio e uno alla botte, ecc. ecc.), l'elettronica è diventata sempre più digitale e gli apparecchi sono cambiati, così come è cambiato tutto il mondo tecnologico.
tra i 60 e i 70, ai tempi della sua esplosione mondiale, l'hifi era solamente un concetto ambientale domestico e l'idea di buon suono, o perlomeno l'idea inglese, era proprio basata sul concetto di "meno roba c'è, meglio è".
anche perché non c'era altro
è una pista battuta con molto successo, intonata ad ascolti musicali per lo più elettro acustici e a temperamenti appassionati ma tranquilli
sarebbe però interessante sapere se oggi ci siano diffusori prodotti con la stessa filosofia (non da milla e milla euro però)

mauz ha scritto:per alcuni sarà come la scoperta dell'acqua calda, ma va detto che per anni i diffusori sono stati fatti più o meno così, anche diffusori da super ricchi adottavano i crossover del primo ordine, non erano bi-wirabili e per inciso suonano bene bene ancora oggi. ....
sarebbe però interessante sapere se oggi ci siano diffusori prodotti con la stessa filosofia (non da milla e milla euro però)

Caxxo, mauz, abbiam la stessa età....!!!

e quindi fino a qui è stato un successo

PHIL MASNAGH ha scritto:In un crossover del primo ordine solitamente ci sono due elementi. http://www.caninialtoparlanti.it/formule1.htm Se poi invece ce n'è uno solo, cioè il condensatore in serie al tweeter... forse è questa la modifica che indicava Joe Akroyd....!!!

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Un filtro del primo ordine è costituito da un solo elemento reattivo(condensatore o induttore), se in un crossover del primo ordine ci sono due componenti è perchè i filtri sono due, uno per la via bassa e uno per quella alta, ma sono due filtri separati e distinti.

PHIL MASNAGH ha scritto:Tutto si può modificare. Per esempio usare un condensatore o una induttanza più grande o più piccola del calcolato http://www.teleprodottistore.it/Crossover.software.htm, oppure mettere in parallelo al condensatore due o tre condensatori plastici di relativo piccolo valore per migliorare i transienti, introdurre una rete di Zobel per attenuare la risonanza, e probabilmente altro ancora.

Secondo me usare un'induttore o un condensatore diversi da quelli che vengono fuori dai calcoli non è una "modifica" del filtro del primo ordine, che resta sempre uguale nello schema, significa solamente adattare il filtro all'altoparlante che usiamo, il che è prassi comunissima.
Così anche utilizzare un piccolo condensatore di bypass o frazionare il valore della capacità di filtro in un parallelo di condensatori più piccoli, se così fosse allora tutti i produttori di diffusori e anche praticamente tutti gli autocostruttori usano nei loro diffusori filtri del primo ordine "modificati", ma anche 10 condensatori in parallelo elettricamente equivalgono ad un solo componente.
La "rete di zobel" non fà parte del filtro, averla o non averla non cambia il numero dei componenti usati per il filtro.

E' noto che io non ci capisco niente di elettroacustica, ma il sapere come si è giunti a condire per bene i diffusori attuali con crossover farciti di ogni tipo di condensatori e altro è una curiosità che mi piacerebbe molto soddisfare anche se in parte Mauz ha scritto qualcosa in merito agli anni d'oro dell'hifi ma tecnicamente e a livello di suono puro e semplice di un diffusore che sia da pavimento o da supporto cosa impedisce oggigiorno di fare un bel diffusore moderno (non cito marche perchè ce ne sono a migliaia) con altoparlanti all'ultimo grido in fatto di materiali (magnesio, ceramica/alluminio, berillio ecc) ed un crossover del primo ordine come quelli appunto di quell'epoca? Quali sarebbero le varianti in gioco che potrebbero o meno far suonare BENE un diffusore siffatto......

sonic63 ha scritto:

PHIL MASNAGH ha scritto:In un crossover del primo ordine solitamente ci sono due elementi. http://www.caninialtoparlanti.it/formule1.htm Se poi invece ce n'è uno solo, cioè il condensatore in serie al tweeter... forse è questa la modifica che indicava Joe Akroyd....!!!

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Un filtro del primo ordine è costituito da un solo elemento reattivo(condensatore o induttore), se in un crossover del primo ordine ci sono due componenti è perchè i filtri sono due, uno per la via bassa e uno per quella alta, ma sono due filtri separati e distinti.

Ho semplificato, lo ammetto. Diciamo così: solitamente un cross-over si utilizza nel caso ci siano almeno due altoparlanti, ma potrebbero essercene di più. Nel caso in esame sono due e solitamente in tali casi si utilizzano due elementi reattivi, uno per altoparlante. Chiaramente uno agisce da filtro passa alto e l'altro da filtro passa basso, quindi è corretto dire che i filtri sono due. Tuttavia non parlavo di filtri, bensì dell'insieme di essi, insieme che solitamente si è usi denominare con la parola cross-over o crossover o cross over, come vi pare.

Nel caso in esame il progettista parla di "crossover del primo ordine modificato" non già di "filtro del primo ordine modificato". Mi piacerebbe sapere cosa intende con la parola "modificato", cioè mi piacerebbe vedere lo schema di un cross-over siffatto.

Quanto al fatto che i "due filtri siano separati e distinti" questo è senz'altro vero nel caso di cross-over parallelo, un po' meno in caso di cross-over serie... Apresi dibattito.

sonic63 ha scritto:

PHIL MASNAGH ha scritto:Tutto si può modificare. Per esempio usare un condensatore o una induttanza più grande o più piccola del calcolato http://www.teleprodottistore.it/Crossover.software.htm, oppure mettere in parallelo al condensatore due o tre condensatori plastici di relativo piccolo valore per migliorare i transienti, introdurre una rete di Zobel per attenuare la risonanza, e probabilmente altro ancora.

Secondo me usare un'induttore o un condensatore diversi da quelli che vengono fuori dai calcoli non è una "modifica" del filtro del primo ordine, che resta sempre uguale nello schema, significa solamente adattare il filtro all'altoparlante che usiamo, il che è prassi comunissima.
Così anche utilizzare un piccolo condensatore di bypass o frazionare il valore della capacità di filtro in un parallelo di condensatori più piccoli, se così fosse allora tutti i produttori di diffusori e anche praticamente tutti gli autocostruttori usano nei loro diffusori filtri del primo ordine "modificati", ma anche 10 condensatori in parallelo elettricamente equivalgono ad un solo componente.
La "rete di zobel" non fà parte del filtro, averla o non averla non cambia il numero dei componenti usati per il filtro.

Il punto è questo: hai idea di come siano fatti i cross-over dei Royd? Per tutto il resto hai ragione da vendere...

Riprendo (qual'ora ce ne fosse bisogno) solo per confermare che queste due "scatole di scarpe" non mi stanno per niente facendo rimpiangere le M.A.
Sono anche godibili a basso volume cosa che con le altre non succedeva, per cui con qualsiasi componente povero o semplice che sia la costruzione del suo crossover hanno secondo me a suo tempo fatto un diffusore che a mio avviso dà polvere a molte cassettine del suo range di appartenenza, ecco questo sempre che non si fosse capito che ne sono estremamente soddisfatto.
Peccato solo che non ne facciano più così.

PS.
Ringrazio colui o coloro di cui non ricordo più il nome che mi ha fatto conoscere questo storico brand.

io ne ho due paia di royd (sintra e minstrel) , e sinceramente le minstrel neanche se mi offrissero il doppio di quello che costano sul mercato le cederei, anzi...ne cerco un altro paio, sono strepitose...

Ciao Sergio, ho dato un'occhiata al tuo setup e secondo me sicuramente non manca una tua fotografia incorniciata sul muro dei clienti nel laboratorio di Mister Dunn

mauz ha scritto:Ciao Sergio, ho dato un'occhiata al tuo setup e secondo me sicuramente non manca una tua fotografia incorniciata sul muro dei clienti nel laboratorio di Mister Dunn

schwantz34 ha scritto:io ne ho due paia di royd (sintra e minstrel) , e sinceramente le minstrel neanche se mi offrissero il doppio di quello che costano sul mercato le cederei, anzi...ne cerco un altro paio, sono strepitose...

Le Minstrel mi attirano un casino ma non ho spazio per il pavimento purtroppo devono essere eccellenti...mi piacerebbe adulare i miei timpani

wolfman ha scritto:non ho spazio per il pavimento purtroppo

sono minuscole, occupano meno spazio di un qualsiasi diffusore (da stand).

confermo , sono tower ma molto piccole , se non avessi il cane riuscirei anch'io a trovare un posto per piazzarle

non resisto, lo devo mettere. e mi faccio un'idea di come suonano le Sorcerer

e proviamo a metterle a confronto con sta razza di setup che c'è in questo video. ma per piacere, non c'è proprio storia