La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
+27
Ivan
Silver Black
adicenter
MaurArte
robertor
caliber
schwantz34
Edgar
thema2000ie
daniele
b.olivaw
sasachess
Barone Rosso
Alessandro LXIV
Massimo
diechirico
Smanetton
Fabio
wasky
shantim
mgiombi
Vincenzo
bonghittu
Skywalker
pallapippo
piero7
Andrea Gianelli
31 partecipanti
Pagina 7 di 14
Pagina 7 di 14 • 1 ... 6, 7, 8 ... 10 ... 14
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
schwantz34 ha scritto:BAAAAAAAAAAAASTAAAAAAAAA! PIANTATELA DI PERSEGUITARE ANDREA!!!!!! NON FATELO SCAPPARE VIA !
Bastard Inside!!!!
Ora che mi viene in mente ricordo che c'è qualcun altro del forum che conosce bene il bombardon, ma non ricordo chi...
diechirico- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 24.09.08
Numero di messaggi : 4745
Località : Guidonia - Roma
Provincia : dipende dai giorni
Occupazione/Hobby : Spettroscopista (diciamo così...)
Impianto : Grundig R25
Marantz ND8006
Luxman PD-291 (AT440MLb)
Grundig 1500 a Prof
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
diechirico ha scritto:
Ora che mi viene in mente ricordo che c'è qualcun altro del forum
che conosce bene il bombardon, ma non ricordo chi...
Io conosco solo il bombardino....
Amico Gianelli, fatti un bombardino altro che il te.....
Io mi faccio un granita che qui ci sono 23 gradi e l'inverno
non ne vuol sapere di arrivare.
Se continua cosi' dovro usare una palma da cocco per albero
di natale.
bonghittu- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 09.04.09
Numero di messaggi : 4292
Località : Poetto Beach(CA)
Provincia : CA
Impianto :- Spoiler:
Khadas Tone Board - NAD C350 - ProAc EBT
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
bonghittu ha scritto:... qui ci sono 23 gradi e l'inverno
non ne vuol sapere di arrivare.
steek hutzee! beato te ...qui nella bassa quasi quasi manco di Ewacs ...
schwantz34- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 28.10.08
Numero di messaggi : 15857
Località : Caerdydd
Provincia : Caerdydd
Impianto : minimalista, uso un vecchio walkman con gli auricolari...
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Se qualcuno a Roma volesse provare un Bombardon Philips si faccia pure avanti.
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
MaurArte ha scritto:Se qualcuno a Roma volesse provare un Bombardon Philips si faccia pure avanti.
ciao , Maurarte , si , ma dicci un po le tue impressioni al riguardo ...
grazie
S.
schwantz34- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 28.10.08
Numero di messaggi : 15857
Località : Caerdydd
Provincia : Caerdydd
Impianto : minimalista, uso un vecchio walkman con gli auricolari...
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
schwantz34 ha scritto:MaurArte ha scritto:Se qualcuno a Roma volesse provare un Bombardon Philips si faccia pure avanti.
ciao , Maurarte , si , ma dicci un po le tue impressioni al riguardo ...
grazie
S.
Ho solo un woofer non montato in cassa.
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
ma de che parlamo??? Io qualche vintage e di quelli rinomati li ho ascoltati! Son loffi e fiacchi da farti scendere il latte alle ginocchia! E dovevi vedè il proprietario! Manco avesse visto la madonna o trovato il santo graal! Con un disco di rock non si siedeva, ma si stendeva per terra tutto l'impianto e manco a tutto volume! Solo i trii ed i flauti erano ascoltabili a volume un po' sostenuto per il resto era un pianto! Alti livellati, bassi sotto 80 hz erano quasi inesistenti... ma per favore!
piero7- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 06.06.09
Numero di messaggi : 9854
Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
MaurArte ha scritto:Ho solo un woofer non montato in cassa.
Era del citofono!?!??!
bonghittu- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 09.04.09
Numero di messaggi : 4292
Località : Poetto Beach(CA)
Provincia : CA
Impianto :- Spoiler:
Khadas Tone Board - NAD C350 - ProAc EBT
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Era del citofono!?!??! Smile
Me lo regalò un negoziante di Roma che vendeva strumenti musicali.
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
schwantz34 ha scritto:
steek hutzee! beato te ...qui nella bassa quasi quasi manco di Ewacs ...
Ieri si e' formato un banco di nebbia anche da noi, di solito si forma non piu' di
una sera ogni cinque anni. Non fa piu' l'umidità di una volta..
bonghittu- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 09.04.09
Numero di messaggi : 4292
Località : Poetto Beach(CA)
Provincia : CA
Impianto :- Spoiler:
Khadas Tone Board - NAD C350 - ProAc EBT
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
https://www.youtube.com/watch?v=mTHMbqDLRmc&feature=related
schwantz34- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 28.10.08
Numero di messaggi : 15857
Località : Caerdydd
Provincia : Caerdydd
Impianto : minimalista, uso un vecchio walkman con gli auricolari...
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Infatti, s'è vista la fine che ha fatto la philps in questo settore, e comunque, stiamo parlando di preistoria, quando i parametri di ascolto erano diametralmente opposti a quelli che utilizziamo oggi.
Continuo a non capire questa amore sfrenato per il passato, come se nel passato, ci fossero le risposte a tutti i problemi del presente. Dimenticando che all'epoca, ci si accontentava di ascoltare "Parlami d'amore marù" che gracchiasse da una tromba di un grammofono o da una radio in modulazione d'ampiezza (l'FM non esisteva) che aveva la stessa banda passante di un telefono.
diciamo che altri marchi molto più blasonati si sono persi per strada oppure si sono buttati sul commerciale.
comunque i diffusori philips non sono poi tanto mosci, anzi sono molto musicali e se ben interfacciati, parola che mi ricorda gli albori dell'hi-end, potrebbero dare soddisfazione anche oggi.
la preistoria con i parametri di ascolto diametralmente opposti al "moderno" ha creato apparecchi i cui schemi sono ancora stra-copiati clonati etc etc.
e dovresti saperlo bene visto che sei un patito delle valvole, e come darti torto poi.
in inghilterra le prime trasmissioni radio in FM stereo risalgono al lontano inizio anni '60.
anche in casa nostra ci sono apparecchi radio di tutto rispetto, o perlomeno chi poteva si comprava una radio decente.
stesso discorso per l'impianto stereo.
chi poteva si comprava il marantz 7 etc etc e gli altri si compravano le RCF.
con tutto rispetto per le BR40.
risulta ovvio, imho, che per sfruttare al meglio certi tipi di amplificazione, vedi tripath Ta2024, ci vogliano dei diffusori all'altezza della situazione altrimenti il piccoletto non rende.
chi ascolta con qualcos'altro sicuramente si "accontenta" di parametri meno esasperati.
credo che un buon paio di BBC monitor 3/5a non faccia bella figura con il t-amp ma magari con uno dei tuoi valvolari qual progetto che ha più di 30 anni sulle spalle potrebbe ancora volare e rendere sublime l'ascolto.
non occorre avere un baffle grande come una porta, fikus insegna nei suoi 24 progetti che si trovano nel suo sito, per usufruire di un buon suono.
logica è che se non ci metti degli altoparlanti adatti non ottieni nulla di buono.
inoltre tutti noi che abbiamo maturato un po' di esperienza nel campo dell'ascolto di musica riprodotta e nel proprio ambiente domestico, siamo coscienti dei limiti che l'ambiente di ascolto produce.
certo è che se hai una "stanza per la musica" te la puoi strutturare come meglio si crede o come suggerisce l'esperto misuratore, se invece il tuo ambiente d'ascolto è il salotto buono di casa ........ allora il gioco non vale più la candela.
meglio per chi lo crede e può spendere per i cavi con olio di serpente che al momento ti stupiscono per la confezione o per quanto c'è scritto sulle riviste del settore che mettere dei tube trap in salotto e foderare il resto delle pareti come una camera anecoica.
cosa che poi costerebbe sicuramente di più.
e allora?
allora equalizziamoci e viviamo felici con il nostro impiantino o mega impianto.
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
robertor ha scritto:Infatti, s'è vista la fine che ha fatto la philps in questo settore, e comunque, stiamo parlando di preistoria, quando i parametri di ascolto erano diametralmente opposti a quelli che utilizziamo oggi.
Continuo a non capire questa amore sfrenato per il passato, come se nel passato, ci fossero le risposte a tutti i problemi del presente. Dimenticando che all'epoca, ci si accontentava di ascoltare "Parlami d'amore marù" che gracchiasse da una tromba di un grammofono o da una radio in modulazione d'ampiezza (l'FM non esisteva) che aveva la stessa banda passante di un telefono.
diciamo che altri marchi molto più blasonati si sono persi per strada oppure si sono buttati sul commerciale.
comunque i diffusori philips non sono poi tanto mosci, anzi sono molto musicali e se ben interfacciati, parola che mi ricorda gli albori dell'hi-end, potrebbero dare soddisfazione anche oggi.
la preistoria con i parametri di ascolto diametralmente opposti al "moderno" ha creato apparecchi i cui schemi sono ancora stra-copiati clonati etc etc.
e dovresti saperlo bene visto che sei un patito delle valvole, e come darti torto poi.
in inghilterra le prime trasmissioni radio in FM stereo risalgono al lontano inizio anni '60.
anche in casa nostra ci sono apparecchi radio di tutto rispetto, o perlomeno chi poteva si comprava una radio decente.
stesso discorso per l'impianto stereo.
chi poteva si comprava il marantz 7 etc etc e gli altri si compravano le RCF.
con tutto rispetto per le BR40.
risulta ovvio, imho, che per sfruttare al meglio certi tipi di amplificazione, vedi tripath Ta2024, ci vogliano dei diffusori all'altezza della situazione altrimenti il piccoletto non rende.
chi ascolta con qualcos'altro sicuramente si "accontenta" di parametri meno esasperati.
credo che un buon paio di BBC monitor 3/5a non faccia bella figura con il t-amp ma magari con uno dei tuoi valvolari qual progetto che ha più di 30 anni sulle spalle potrebbe ancora volare e rendere sublime l'ascolto.
non occorre avere un baffle grande come una porta, fikus insegna nei suoi 24 progetti che si trovano nel suo sito, per usufruire di un buon suono.
logica è che se non ci metti degli altoparlanti adatti non ottieni nulla di buono.
inoltre tutti noi che abbiamo maturato un po' di esperienza nel campo dell'ascolto di musica riprodotta e nel proprio ambiente domestico, siamo coscienti dei limiti che l'ambiente di ascolto produce.
certo è che se hai una "stanza per la musica" te la puoi strutturare come meglio si crede o come suggerisce l'esperto misuratore, se invece il tuo ambiente d'ascolto è il salotto buono di casa ........ allora il gioco non vale più la candela.
meglio per chi lo crede e può spendere per i cavi con olio di serpente che al momento ti stupiscono per la confezione o per quanto c'è scritto sulle riviste del settore che mettere dei tube trap in salotto e foderare il resto delle pareti come una camera anecoica.
cosa che poi costerebbe sicuramente di più.
e allora?
allora equalizziamoci e viviamo felici con il nostro impiantino o mega impianto.
Finalmente qualcuno che non sente il bisogno di sfoderare il proprio ego e la propria scienza ma fa una pacata riflessione di carattere generale.
Evviva!!!
adicenter- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 03.02.09
Numero di messaggi : 2131
Impianto : Si
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Robè, non hai letto quello che è stato detto prima...
Che gli schemi siano sempre quelli, non ci piove. Il problema è come viene implementato e, sopratutto, con cosa viene realizzato quello schema.
Che ci piaccia o no, le esigenze di ascolto di 40 anni fa, e mettiamo da parte la tecnologia dell'epoca per un momento, era profondamente diversa. Il cavetto rosso e nero era montato sul marantz 7 e su tutto quello che c'era. La convenzione di montare i diffusori, come li montiamo oggi nei nostri soggiorni, all'epoca non c'era e le casse le mettevi di fronte ad un muro ed era finita li. E non vado avanti. All'epoca nessuno si poneva il problema della scena sonora, dell'allineamento nello spazio degli strumenti etc etc. Ascoltavano la musica e basta.
La tecnologia.
Le risposte di frequenza erano quello che erano, perchè all'epoca, nessuno si preoccupava di arrivare all'infrasuono (cosa che facciamo oggi). I trasformatori erano quasi sempre limitati sia in alto (l'estremo) che in basso (l'estremo opposto) e se hai ascoltato un valvolare dell'epoca, oltre alla magia della zona media (che è poi quella che noi umani apprezziamo di più) in alto erano molto carenti ed in basso pure, con bassi, spesso cavernosi e dum dum. Non si conoscevano (o non si utilizzavano) terre rare per i traferri, ed il mu metal proprio non esisteva. Gli ampli erano, e quelli che ho ascoltato io lo erano, molto più rumorosi (paragonati agli standard odierni ovviamente). E nessuno all'epoca si poneva il problema delle resistenze in stile kiwame sul segnale (perchè son più calde delle holco) ma montavano "le resistenze" che avevano e basta. Gli ampli dell'epoca, erano tutti fortemente controreazionati (che era ed è il miglior sistema di stabilizzare le prestazioni elettriche, ed avere una costanza di prestazioni elettriche, ma non il buon suono). E basta prendere un po' di schemi del passato, per vedere controreazioni pure nei preamplificatori.
Salto a piè pari la parte degli ampli jap degli anni 70/80 con 2000 lucine e 3ooo controlli di tono, di loudness, distorsioni di intermodulazione che se erano sopra allo 0,0004 era una fetecchia.
Oggi abbiamo capito che:
a) l'analogico è molto più musicale del digitale
b) che gli schemi dell'epoca, applicati con le moderne tecnologie hanno meno bisogno di controreazioni (un buon trasformatore di uscita non ha bisogno di compensazioni) a tutto guadagno della musica
c) i materiali e le conoscenze hanno ulteriormente migliorato pure i dettagli (le resistenze, i fili ed i piedini) e sopratutto anche gli altoparlanti.
Questa è la differenza dall'ascolto di una volta e quella odierna.
Che poi, come tutti gli umani, continuiamo ad aggrapparci al passato (si stava bene quando si stava meglio) è tipicamente umano. Del doman non v'è certezza, mi aggrappo a quello che conosco, al passato. Al di la della storicità di certi apparati, non è tutto oro quello che luccica, e di ampli dum dum (mc intosh inclusi) ce ne sono stati tanti. Ma si sa, la griffe è la griffe. Ed anche qui andiamo dietro al nome. Su costruire hifi di non so quanti anni fa, un certo diego nardi ha realizzato per conto di un suo amico, partendo dallo schema di base, l'ampli storico WE con lo storico pentodo preamplificatore e la WE 300B originale, utilizzando pure due ferri WE originali dell'epoca. Ovviamente stendiamo un velo pietoso sui costi di quesi aggeggi. Sull'onestà intellettuali di Nardi, c'è poco da dire. Ma ti suggerisco di cercarlo questo numero e leggere cosa un tecnico (con due zibidei tanti) dice e pensa di un'operazione del genere, ed il suo commento sul rapporto costo/benefici (quello che io chiamo equilibrio) di questo remake. Rimarresti sorpreso.
Io 1500 euro per un paio di casse grundig di 20 o più anni fa non li spenderei MAI. Con quei soldi mi realizzo (+ 0 -) un clone delle merlin e poi rilancio la sfida 1000 euro contro uno sputo, su quali suonano meglio. Senza i "mi pare" e senza i "mi sembra". Ignorando che il gatto mi assorba il medio alto, e che il telecomando appoggiato sul televisore mi disturbi la scena sonora.
Poi, ognuno coi propri soldi fa quello che gli pare. Hanno pagato le mutande di Marilyn 50 milioni di lire, non mi scandalizzo più di niente.
Che gli schemi siano sempre quelli, non ci piove. Il problema è come viene implementato e, sopratutto, con cosa viene realizzato quello schema.
Che ci piaccia o no, le esigenze di ascolto di 40 anni fa, e mettiamo da parte la tecnologia dell'epoca per un momento, era profondamente diversa. Il cavetto rosso e nero era montato sul marantz 7 e su tutto quello che c'era. La convenzione di montare i diffusori, come li montiamo oggi nei nostri soggiorni, all'epoca non c'era e le casse le mettevi di fronte ad un muro ed era finita li. E non vado avanti. All'epoca nessuno si poneva il problema della scena sonora, dell'allineamento nello spazio degli strumenti etc etc. Ascoltavano la musica e basta.
La tecnologia.
Le risposte di frequenza erano quello che erano, perchè all'epoca, nessuno si preoccupava di arrivare all'infrasuono (cosa che facciamo oggi). I trasformatori erano quasi sempre limitati sia in alto (l'estremo) che in basso (l'estremo opposto) e se hai ascoltato un valvolare dell'epoca, oltre alla magia della zona media (che è poi quella che noi umani apprezziamo di più) in alto erano molto carenti ed in basso pure, con bassi, spesso cavernosi e dum dum. Non si conoscevano (o non si utilizzavano) terre rare per i traferri, ed il mu metal proprio non esisteva. Gli ampli erano, e quelli che ho ascoltato io lo erano, molto più rumorosi (paragonati agli standard odierni ovviamente). E nessuno all'epoca si poneva il problema delle resistenze in stile kiwame sul segnale (perchè son più calde delle holco) ma montavano "le resistenze" che avevano e basta. Gli ampli dell'epoca, erano tutti fortemente controreazionati (che era ed è il miglior sistema di stabilizzare le prestazioni elettriche, ed avere una costanza di prestazioni elettriche, ma non il buon suono). E basta prendere un po' di schemi del passato, per vedere controreazioni pure nei preamplificatori.
Salto a piè pari la parte degli ampli jap degli anni 70/80 con 2000 lucine e 3ooo controlli di tono, di loudness, distorsioni di intermodulazione che se erano sopra allo 0,0004 era una fetecchia.
Oggi abbiamo capito che:
a) l'analogico è molto più musicale del digitale
b) che gli schemi dell'epoca, applicati con le moderne tecnologie hanno meno bisogno di controreazioni (un buon trasformatore di uscita non ha bisogno di compensazioni) a tutto guadagno della musica
c) i materiali e le conoscenze hanno ulteriormente migliorato pure i dettagli (le resistenze, i fili ed i piedini) e sopratutto anche gli altoparlanti.
Questa è la differenza dall'ascolto di una volta e quella odierna.
Che poi, come tutti gli umani, continuiamo ad aggrapparci al passato (si stava bene quando si stava meglio) è tipicamente umano. Del doman non v'è certezza, mi aggrappo a quello che conosco, al passato. Al di la della storicità di certi apparati, non è tutto oro quello che luccica, e di ampli dum dum (mc intosh inclusi) ce ne sono stati tanti. Ma si sa, la griffe è la griffe. Ed anche qui andiamo dietro al nome. Su costruire hifi di non so quanti anni fa, un certo diego nardi ha realizzato per conto di un suo amico, partendo dallo schema di base, l'ampli storico WE con lo storico pentodo preamplificatore e la WE 300B originale, utilizzando pure due ferri WE originali dell'epoca. Ovviamente stendiamo un velo pietoso sui costi di quesi aggeggi. Sull'onestà intellettuali di Nardi, c'è poco da dire. Ma ti suggerisco di cercarlo questo numero e leggere cosa un tecnico (con due zibidei tanti) dice e pensa di un'operazione del genere, ed il suo commento sul rapporto costo/benefici (quello che io chiamo equilibrio) di questo remake. Rimarresti sorpreso.
Io 1500 euro per un paio di casse grundig di 20 o più anni fa non li spenderei MAI. Con quei soldi mi realizzo (+ 0 -) un clone delle merlin e poi rilancio la sfida 1000 euro contro uno sputo, su quali suonano meglio. Senza i "mi pare" e senza i "mi sembra". Ignorando che il gatto mi assorba il medio alto, e che il telecomando appoggiato sul televisore mi disturbi la scena sonora.
Poi, ognuno coi propri soldi fa quello che gli pare. Hanno pagato le mutande di Marilyn 50 milioni di lire, non mi scandalizzo più di niente.
piero7- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 06.06.09
Numero di messaggi : 9854
Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
So io quello che ha comprato le mutande di marilin
Per quello che dici sulle elettroniche, sono in linea con te, oggi meglio che ieri sopratutto se lo ieri è lontano.
I diffusori Piero ce ne stavano di ottimi anche negli anni 70 80, certo il tempo li deteriora credo in qualche modo, ma ci stavano fior di diffusori anche tra il settanta e l'ottanta (mi viene in mente sempre un nome "Epicure").
Se qualcuno mi trova queste me le compro immediatamente:
In quel periodo dire grundig, per chi parlava di hifi,era una parolaccia, ora, chissa come, questo marchio è resuscitato e salito nell'olimpo (per qualcuno).
Spiegami quando dici che l'analogico è molto più musicale del digitale ? che intendi?
Se parli di valvole va bene, preferisco comunque il solo pre e non tutto valvolare, per quel che ho sentito.
Se invece ti riferisci alle sorgenti, ci son vari partiti, io son per quello digitale.
Ciao
Per quello che dici sulle elettroniche, sono in linea con te, oggi meglio che ieri sopratutto se lo ieri è lontano.
I diffusori Piero ce ne stavano di ottimi anche negli anni 70 80, certo il tempo li deteriora credo in qualche modo, ma ci stavano fior di diffusori anche tra il settanta e l'ottanta (mi viene in mente sempre un nome "Epicure").
Se qualcuno mi trova queste me le compro immediatamente:
In quel periodo dire grundig, per chi parlava di hifi,era una parolaccia, ora, chissa come, questo marchio è resuscitato e salito nell'olimpo (per qualcuno).
Spiegami quando dici che l'analogico è molto più musicale del digitale ? che intendi?
Se parli di valvole va bene, preferisco comunque il solo pre e non tutto valvolare, per quel che ho sentito.
Se invece ti riferisci alle sorgenti, ci son vari partiti, io son per quello digitale.
Ciao
Massimo- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 05.02.08
Numero di messaggi : 1999
Località : Porto Potenza Picena
Provincia : Macerata
Impianto : VOLUMIO + UDOO + Alimentatore mael modifica Maurarte Dac AKM4399 usb alimentata a batteria - Marantz pm ki pearl lite, Kef ls 50 , Pince cable
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
ho letto il 3D.
nella mia "carriera" audiofila non mi son permesso di ascoltare tantissimo ma, almeno credo, quello che ho ascoltato era perlomeno decente.
pochi nomi: mcintosh, cj, leak, graaf.
di questi nessuno era come dici tu: dum dum.
di japi decenti degli anni 70 e 80 ce ne sono: pioneer(la serie silver) e yamaha(C1-B1, C1-B2) tra gli altri con el serie di pre e finali o con degli integrati apprezzabilissimi tutt'oggi.
le risposte in frequenza era no quelle che erano, esatto, ma io che ho 47 anni, se vado da un otorino e mi faccio misurare l'udito, sicuramente son molto al di sotto delle frequenze riprodotte dal mio impianto.
qualcuno ha scritto che i 30Hz si percepiscono più fisicamente che con l'udito e più in là con l'età questa e una grande verità.
i miei mc e i miei leak non erano affatto rumorosi e quando lo erano, c'era qualcosa che non andava.
sono convinto anch'io che riprodurre fedelmente un ampli di quel genere oggi costi 10 o 20 volte di più di un PP di 6550 e quindi non c'è la convenienza visti i cloni cinesi.
vedo che anche su ampli "moderni" in certi punti critici vengono usate le resistenze allen bradley che sono resistenze al carbone e sono paro paro quelle che si usavano 30 e più anni fa.
certo che la tecnologia avanza con passi da gigante ma come cita massimo quelle epicure le comprerei anch'io come mi ricomprerei le dalquist dq10 e dq20 e altri diffusori che ora fanno parte del mio passato.
mi aggrappo al passato? certo e in questo caso perchè suona bene.
per quanto riguarda l'analogico migliore del digitale, beh, sono d'accordo con te tenendo conto della propria sorgente.
un linn alla massima espressione è una cosa da ascoltare se la catena che lo segue rende grazie al linn altrimenti sarebbe, come ha scritto qualcuno, mettere i Pzero su una fiat 126.
il fatto, penso io con la mia testolina, è anche dovuto che tutti questi ampli vintage riesci a ripararli in maniera facile.
il circuito è semplice, non per me logicamente, ma per chi ha l'occhio attento e allenato.
ora, prendere un PP cinese da 300 euro e buttarne dentro altri 200 di pezzi di ricambio non mi sembra un'impresa molto conveniente.
comunque anch'io cadrò su un cinese se mai riuscirò a farmelo in casa un PP o un SE.
anche gli ampli di oggi sono fortemente controreazionati altrimenti non riuscirebbero ad avere prestazioni degne.
grundig: non ho mai visto diffusori raggiungere quella cifra, al massimo sono arrivati a 400 euro e impiegati in una catena grundig suonavano.
la piattina rosso e nera è stata spazzata via dai cavi all'olio di serpente; ma siamo proprio sicuri che l'olio di serpente sia meglio dei colori del milan?
per me che sono interista sicuramente si.
tornado al discorso ambiente domestico, un buon equalizzatore riesce a sopperire alcune carenze dell'impianto nel contesto moderno.
nella mia "carriera" audiofila non mi son permesso di ascoltare tantissimo ma, almeno credo, quello che ho ascoltato era perlomeno decente.
pochi nomi: mcintosh, cj, leak, graaf.
di questi nessuno era come dici tu: dum dum.
di japi decenti degli anni 70 e 80 ce ne sono: pioneer(la serie silver) e yamaha(C1-B1, C1-B2) tra gli altri con el serie di pre e finali o con degli integrati apprezzabilissimi tutt'oggi.
le risposte in frequenza era no quelle che erano, esatto, ma io che ho 47 anni, se vado da un otorino e mi faccio misurare l'udito, sicuramente son molto al di sotto delle frequenze riprodotte dal mio impianto.
qualcuno ha scritto che i 30Hz si percepiscono più fisicamente che con l'udito e più in là con l'età questa e una grande verità.
i miei mc e i miei leak non erano affatto rumorosi e quando lo erano, c'era qualcosa che non andava.
sono convinto anch'io che riprodurre fedelmente un ampli di quel genere oggi costi 10 o 20 volte di più di un PP di 6550 e quindi non c'è la convenienza visti i cloni cinesi.
vedo che anche su ampli "moderni" in certi punti critici vengono usate le resistenze allen bradley che sono resistenze al carbone e sono paro paro quelle che si usavano 30 e più anni fa.
certo che la tecnologia avanza con passi da gigante ma come cita massimo quelle epicure le comprerei anch'io come mi ricomprerei le dalquist dq10 e dq20 e altri diffusori che ora fanno parte del mio passato.
mi aggrappo al passato? certo e in questo caso perchè suona bene.
per quanto riguarda l'analogico migliore del digitale, beh, sono d'accordo con te tenendo conto della propria sorgente.
un linn alla massima espressione è una cosa da ascoltare se la catena che lo segue rende grazie al linn altrimenti sarebbe, come ha scritto qualcuno, mettere i Pzero su una fiat 126.
il fatto, penso io con la mia testolina, è anche dovuto che tutti questi ampli vintage riesci a ripararli in maniera facile.
il circuito è semplice, non per me logicamente, ma per chi ha l'occhio attento e allenato.
ora, prendere un PP cinese da 300 euro e buttarne dentro altri 200 di pezzi di ricambio non mi sembra un'impresa molto conveniente.
comunque anch'io cadrò su un cinese se mai riuscirò a farmelo in casa un PP o un SE.
anche gli ampli di oggi sono fortemente controreazionati altrimenti non riuscirebbero ad avere prestazioni degne.
grundig: non ho mai visto diffusori raggiungere quella cifra, al massimo sono arrivati a 400 euro e impiegati in una catena grundig suonavano.
la piattina rosso e nera è stata spazzata via dai cavi all'olio di serpente; ma siamo proprio sicuri che l'olio di serpente sia meglio dei colori del milan?
per me che sono interista sicuramente si.
tornado al discorso ambiente domestico, un buon equalizzatore riesce a sopperire alcune carenze dell'impianto nel contesto moderno.
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Roberto siamo quasi coetanei quindi ti ricorderai che quando avevamo noi 14 anni su stereoplay non si vedevano già più diffusori come philips o phonola o altro al tempo avevo le bose 301
Philips era forte con i compatti in contrapposizione ai BSR dell'epoca ma erano dedicati al "Volgo" non all'audiofilo
Non c'era neppure l'esigenza di oggi ovvero diversi generi musicali e non si conoscevano nel 60 era già un miracolo sentire musica pensa se si preoccupavano del piazzamento in ambiente, lo dimostra il foglio messo da Andrea che non stà ne in cielo ne in terra se quella sistemazione è fatta con un diffusore con baffle stretto
Più volte al tempo entravo in case di amici che tenevano i diffusori a terra messi magari nei posti più disparati ma, sempre con soddisfazione da parte del proprietario al tempo non ce ne fregava un quarzo delle prime riflessioni, del room gain o dello stage sonoro mettevamo i Pink Floyd e ci facevamo le canne ma Andrea che ricordi può avere di quel periodo non c'era
Oggi i termini di ascolto sono cambiati e l'esigenza di trovare un buon ambiente ad un diffusore è uno standard
http://www.audioreview.it/VB/showthread.php?t=11564
Se mi si posta una curva MLSAA Pessima di un diffusore e mi si dice che fà miracoli non ci stò per favore permettimi no, è una cattiva ulteriore notizia per un utente concordi ? qui si parla di Hi Fi fino a prova contraria e un diffusore con quella curva non ci rientra permettimi di affermarlo a piena gola
Per il Cavo te lo dico io e Aloia un normale doppino nero rosso da 2,5 mm ad uso elettrico và bene
Philips era forte con i compatti in contrapposizione ai BSR dell'epoca ma erano dedicati al "Volgo" non all'audiofilo
Non c'era neppure l'esigenza di oggi ovvero diversi generi musicali e non si conoscevano nel 60 era già un miracolo sentire musica pensa se si preoccupavano del piazzamento in ambiente, lo dimostra il foglio messo da Andrea che non stà ne in cielo ne in terra se quella sistemazione è fatta con un diffusore con baffle stretto
Più volte al tempo entravo in case di amici che tenevano i diffusori a terra messi magari nei posti più disparati ma, sempre con soddisfazione da parte del proprietario al tempo non ce ne fregava un quarzo delle prime riflessioni, del room gain o dello stage sonoro mettevamo i Pink Floyd e ci facevamo le canne ma Andrea che ricordi può avere di quel periodo non c'era
Oggi i termini di ascolto sono cambiati e l'esigenza di trovare un buon ambiente ad un diffusore è uno standard
http://www.audioreview.it/VB/showthread.php?t=11564
Se mi si posta una curva MLSAA Pessima di un diffusore e mi si dice che fà miracoli non ci stò per favore permettimi no, è una cattiva ulteriore notizia per un utente concordi ? qui si parla di Hi Fi fino a prova contraria e un diffusore con quella curva non ci rientra permettimi di affermarlo a piena gola
Per il Cavo te lo dico io e Aloia un normale doppino nero rosso da 2,5 mm ad uso elettrico và bene
_________________
"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Massimo ha scritto:
In quel periodo dire grundig, per chi parlava di hifi,era una parolaccia, ora, chissa come, questo marchio è resuscitato e salito nell'olimpo (per qualcuno).
Spiegami quando dici che l'analogico è molto più musicale del digitale ? che intendi?
Se parli di valvole va bene, preferisco comunque il solo pre e non tutto valvolare, per quel che ho sentito.
Se invece ti riferisci alle sorgenti, ci son vari partiti, io son per quello digitale.
Ciao
Non so come devo spiegare, ma se ascolti lo stesso brano da un vinile e da un cd allo stesso impianto te ne accorgi di cosa intendo per "è molto più musicale il vinile". Non son bravo a fare poemi e parlare di quelle cose per cui i recensori di hifi passano per santoni, mi spiace.
Un buon giradischi attaccato ad un buon stadio phono sono un gradino sopra allo standard CD.
piero7- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 06.06.09
Numero di messaggi : 9854
Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
piero7 ha scritto:Un buon giradischi attaccato ad un buon stadio phono sono un gradino sopra allo standard CD.
La macchina perfettà dovrebbe restituirci la qualità del Vinile unita alla dinamica del CD
PC
Roberto
_________________
"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
robertor ha scritto:ho letto il 3D.
nella mia "carriera" audiofila non mi son permesso di ascoltare tantissimo ma, almeno credo, quello che ho ascoltato era perlomeno decente.
pochi nomi: mcintosh, cj, leak, graaf.
di questi nessuno era come dici tu: dum dum.
di japi decenti degli anni 70 e 80 ce ne sono: pioneer(la serie silver) e yamaha(C1-B1, C1-B2) tra gli altri con el serie di pre e finali o con degli integrati apprezzabilissimi tutt'oggi.
le risposte in frequenza era no quelle che erano, esatto, ma io che ho 47 anni, se vado da un otorino e mi faccio misurare l'udito, sicuramente son molto al di sotto delle frequenze riprodotte dal mio impianto.
qualcuno ha scritto che i 30Hz si percepiscono più fisicamente che con l'udito e più in là con l'età questa e una grande verità.
i miei mc e i miei leak non erano affatto rumorosi e quando lo erano, c'era qualcosa che non andava.
sono convinto anch'io che riprodurre fedelmente un ampli di quel genere oggi costi 10 o 20 volte di più di un PP di 6550 e quindi non c'è la convenienza visti i cloni cinesi.
vedo che anche su ampli "moderni" in certi punti critici vengono usate le resistenze allen bradley che sono resistenze al carbone e sono paro paro quelle che si usavano 30 e più anni fa.
certo che la tecnologia avanza con passi da gigante ma come cita massimo quelle epicure le comprerei anch'io come mi ricomprerei le dalquist dq10 e dq20 e altri diffusori che ora fanno parte del mio passato.
mi aggrappo al passato? certo e in questo caso perchè suona bene.
per quanto riguarda l'analogico migliore del digitale, beh, sono d'accordo con te tenendo conto della propria sorgente.
un linn alla massima espressione è una cosa da ascoltare se la catena che lo segue rende grazie al linn altrimenti sarebbe, come ha scritto qualcuno, mettere i Pzero su una fiat 126.
il fatto, penso io con la mia testolina, è anche dovuto che tutti questi ampli vintage riesci a ripararli in maniera facile.
il circuito è semplice, non per me logicamente, ma per chi ha l'occhio attento e allenato.
ora, prendere un PP cinese da 300 euro e buttarne dentro altri 200 di pezzi di ricambio non mi sembra un'impresa molto conveniente.
comunque anch'io cadrò su un cinese se mai riuscirò a farmelo in casa un PP o un SE.
anche gli ampli di oggi sono fortemente controreazionati altrimenti non riuscirebbero ad avere prestazioni degne.
grundig: non ho mai visto diffusori raggiungere quella cifra, al massimo sono arrivati a 400 euro e impiegati in una catena grundig suonavano.
la piattina rosso e nera è stata spazzata via dai cavi all'olio di serpente; ma siamo proprio sicuri che l'olio di serpente sia meglio dei colori del milan?
per me che sono interista sicuramente si.
tornado al discorso ambiente domestico, un buon equalizzatore riesce a sopperire alcune carenze dell'impianto nel contesto moderno.
Robè, mo non c'ho tempo, non sono a casa.
Stasera pubblico qualche schema di quelle cose mirabolanti che hai detto tu e lo commentiamo insieme... Lasciando perdere le opinioni personali ovviamente, perchè poi, ogni scarrafone alla fine, è bello a mamma sua.
P.S. se non vuoi venderti un rene, per quanto schifosi che siano gli ampli cinesi odierni (parlo di quelli di ebay a 300 euro) prendine uno e modificalo. Perchè per avere lo stesso livello (o magari un pochino di più) da una di quelle firme che hai detto te, dovrai venderti pure una cornea ed un po' di midollo osseo oltre ad un rene. E non lo dico solo io che son l'ultimo arrivato, leggiti quello che un indipendente come fikus dice di alcuni di quei cosi con gli occhi a mandorla. Perchè per 500 euro, quelle firme, forse una manopola te la danno. Ma hanno gli occhi blu, sono splendidi e fanno tanto scic!
Mi dispiaccio che siamo lontani, mi farebbe piacere farti ascoltare ora il cinese con le corna dopo questo ultimo affinamento. E' davvero un peccato (per te) robè...
piero7- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 06.06.09
Numero di messaggi : 9854
Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
piero7 ha scritto:Mi chiedo quali siano i tuoi parametri Andrea di ascolto.
Da sempre la musica dal vivo, classica in particolare e, più in generale, voci e strumenti acustici non amplificati.
Ho condotto anche degli esperimenti pratici con un amico direttore d'orchestra e costruttore di diffusori monovia, prove che hanno dimostrato come qualunque diffusore ben fatto benefici di un solido piano di appoggio (anche per i più piccoli, se ascoltati ad almeno 2 metri di distanza, il pavimento è il miglior "supporto"), così come la vicinanza alle pareti (che non significa appoggiarvi le casse, ma fare in modo che esse sfruttino i muri come naturale rinforzo) migliora la coesione, mantenendo comunque un buon livello di dettaglio e trasparenza.
L'amico di cui sopra, che volutamente diserta qualunque forum che tratti di hi-fi, ha accolto positivamente le mie riflessioni di semplice (ma comunque assiduo e a suo dire attento) ascoltatore, condividendo il fatto che spesso gli audiofili ricercano una resa esasperata della scena (cosa che dal vivo il più delle volte c'è meno che in molti sistemi hi-end: cosa sottolineata anche da Lucio Cadeddu, che, guarda caso, gode di una notevole stima da parte sia di questo mio amico sia di tanti altri musicisti che vedono l'hi-fi come tecnica al servizio della musica) dimenticandosi degli elementi più importanti, coesione in primis. E' quest'ultimo il vero punto debole di ogni sistema hi-fi, che mai suonerà pieno come una vera orchestra.
Ho condotto anche degli esperimenti pratici con un amico direttore d'orchestra e costruttore di diffusori monovia, prove che hanno dimostrato come qualunque diffusore ben fatto benefici di un solido piano di appoggio (anche per i più piccoli, se ascoltati ad almeno 2 metri di distanza, il pavimento è il miglior "supporto"), così come la vicinanza alle pareti (che non significa appoggiarvi le casse, ma fare in modo che esse sfruttino i muri come naturale rinforzo) migliora la coesione, mantenendo comunque un buon livello di dettaglio e trasparenza.
L'amico di cui sopra, che volutamente diserta qualunque forum che tratti di hi-fi, ha accolto positivamente le mie riflessioni di semplice (ma comunque assiduo e a suo dire attento) ascoltatore, condividendo il fatto che spesso gli audiofili ricercano una resa esasperata della scena (cosa che dal vivo il più delle volte c'è meno che in molti sistemi hi-end: cosa sottolineata anche da Lucio Cadeddu, che, guarda caso, gode di una notevole stima da parte sia di questo mio amico sia di tanti altri musicisti che vedono l'hi-fi come tecnica al servizio della musica) dimenticandosi degli elementi più importanti, coesione in primis. E' quest'ultimo il vero punto debole di ogni sistema hi-fi, che mai suonerà pieno come una vera orchestra.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
Numero di messaggi : 2608
Località : S. Pietro all'Olmo
Provincia : Milano
Occupazione/Hobby : Consulente
Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
wasky ha scritto:Roberto siamo quasi coetanei quindi ti ricorderai che quando avevamo noi 14 anni su stereoplay non si vedevano già più diffusori come philips o phonola o altro al tempo avevo le bose 301
:
Anch'io avevo le Bose 301 (Le ho ancora col woofer andato), sarà per l'ampli con toni a manetta e loudness on ma certi passaggi erano esplosivi rispetto al mio attuale impianto complici anche le stitiche Mosscade.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 29.04.09
Numero di messaggi : 5173
Impianto :
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Andrea Gianelli ha scritto: dimenticandosi degli elementi più importanti, coesione in primis. E' quest'ultimo il vero punto debole di ogni sistema hi-fi, che mai suonerà pieno come una vera orchestra.[/justify]
Ti ricordo che Giussani presentò le sue prime Delta mentre nella stanza un gruppo di musicisti facevano finta di suonare lasciando spazio al diffusore ma, la gente non lo sapeva e batteva le mano ai musicisti
Roberto
_________________
"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Andrea Gianelli ha scritto:piero7 ha scritto:Mi chiedo quali siano i tuoi parametri Andrea di ascolto.Da sempre la musica dal vivo, classica in particolare e, più in generale, voci e strumenti acustici non amplificati.
Ho condotto anche degli esperimenti pratici con un amico direttore d'orchestra e costruttore di diffusori monovia, prove che hanno dimostrato come qualunque diffusore ben fatto benefici di un solido piano di appoggio (anche per i più piccoli, se ascoltati ad almeno 2 metri di distanza, il pavimento è il miglior "supporto"), così come la vicinanza alle pareti (che non significa appoggiarvi le casse, ma fare in modo che esse sfruttino i muri come naturale rinforzo) migliora la coesione, mantenendo comunque un buon livello di dettaglio e trasparenza.
L'amico di cui sopra, che volutamente diserta qualunque forum che tratti di hi-fi, ha accolto positivamente le mie riflessioni di semplice (ma comunque assiduo e a suo dire attento) ascoltatore, condividendo il fatto che spesso gli audiofili ricercano una resa esasperata della scena (cosa che dal vivo il più delle volte c'è meno che in molti sistemi hi-end: cosa sottolineata anche da Lucio Cadeddu, che, guarda caso, gode di una notevole stima da parte sia di questo mio amico sia di tanti altri musicisti che vedono l'hi-fi come tecnica al servizio della musica) dimenticandosi degli elementi più importanti, coesione in primis. E' quest'ultimo il vero punto debole di ogni sistema hi-fi, che mai suonerà pieno come una vera orchestra.
Be' un quartetto d'archi suonato in una chiesa con te di fronte ai musicisti, è cosa completamente diversa dallo stesso quartetto d'archi riprodotto dallo stereo e tu seduto in poltrona. La musica riprodotta non è proprio la stessa cosa della musica dal vivo... ma su questo abbiamo opinioni coincidenti.
Io non cerco dalla musica riprodotta la stessa sensazione che ho ascoltando l'esecutore con lo sturmento in mano, che con la sua gestualità ed espressione (non solo quella musicale) ha un valore aggiunto di sensazioni che la musica riprodotta non mi riesce a dare. Il coinvolgimento di ascoltare Knopfer dal vivo stando in prima fila mentre fa un un suo assolo è cosa per davvero diversa da ascoltarlo su cd!
piero7- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 06.06.09
Numero di messaggi : 9854
Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: La riproduzione delle basse frequenze nel nostro ambiente
Be' un quartetto d'archi suonato in una chiesa con te di fronte ai musicisti, è cosa completamente diversa dallo stesso quartetto d'archi riprodotto dallo stereo e tu seduto in poltrona. La musica riprodotta non è proprio la stessa cosa della musica dal vivo... ma su questo abbiamo opinioni coincidenti.
Io non cerco dalla musica riprodotta la stessa sensazione che ho ascoltando l'esecutore con lo sturmento in mano, che con la sua gestualità ed espressione (non solo quella musicale) ha un valore aggiunto di sensazioni che la musica riprodotta non mi riesce a dare. Il coinvolgimento di ascoltare Knopfer dal vivo stando in prima fila mentre fa un un suo assolo è cosa per davvero diversa da ascoltarlo su cd!
Posso esprimere una annotazione da semplice ascoltatore: quello che più mi manca nell'ascolto rispetto alla musica dal vivo è la dinamica cioè la variazione di pressione sonora tra i "piano ed i "forte". avevo aperto anche un tread sull'argomento ma con pochi interventi tra loro contrastanti. Resta per me un mistero saper cosa nell'impianto la influenzi maggiormente.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 29.04.09
Numero di messaggi : 5173
Impianto :
Pagina 7 di 14 • 1 ... 6, 7, 8 ... 10 ... 14
Argomenti simili
» basse frequenze: t-amp vs sony f319r
» rimbombo sulle basse frequenze
» Basse frequenze in piccoli ambienti
» Mosscade 502: quale vitamina per le basse frequenze?
» perdita nelle medie basse frequenze
» rimbombo sulle basse frequenze
» Basse frequenze in piccoli ambienti
» Mosscade 502: quale vitamina per le basse frequenze?
» perdita nelle medie basse frequenze
Pagina 7 di 14
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Oggi alle 16:53 Da Alessandro Gurato
» Regalo giradischi per mia moglie
Oggi alle 15:07 Da Fabiolydia
» KEF R3 META
Oggi alle 12:39 Da Chardonnay
» TD 160 MOTORE
Oggi alle 12:13 Da risaliti riccardo
» thorens td 145 mkII help
Oggi alle 11:43 Da philball1959
» T-Fullrange SB20FRPC30-8 simulazioni e varie.
Oggi alle 10:29 Da gubos
» Consiglio su cavi di potenza
Oggi alle 9:48 Da fileo
» GIRADISCHI RETROLIFE FUNZIONA MA NON SI SENTE
Oggi alle 9:16 Da Marco Ravich
» Info su Dac+Amp portatile sotto i 200€ - Cuffie in possesso: Sennheiser MOMENTUM 4 Wireless
Ieri alle 19:22 Da mrcpal91
» Che musica ascoltate in questo momento?
Sab 23 Nov 2024 - 10:16 Da Chardonnay
» AMPLIFICATORE INTEGRATO AERON A-100
Ven 22 Nov 2024 - 1:03 Da Gabriele1
» Problema collegamento registratori OTARI
Gio 21 Nov 2024 - 22:38 Da valterneri
» AMPLIFICATORI INTEGRATI TECHNICS SUA-900 E YAMAHA AS701:
Gio 21 Nov 2024 - 20:05 Da arthur dent
» Impiantino da pezzi recuperati - Wharfdale Alientek Onkyo consigli
Gio 21 Nov 2024 - 16:55 Da Marco Ravich
» Consiglio acquisto prime cuffie Hi-End
Gio 21 Nov 2024 - 11:59 Da rinorho
» I bar in cui si ascolta la musica come si deve
Mer 20 Nov 2024 - 22:45 Da handros
» Diffusori amplificati piccoli
Mer 20 Nov 2024 - 22:42 Da handros
» Vorrei cambiare impianto, budget 3000 euro
Mer 20 Nov 2024 - 21:38 Da Fabietto68+
» Quale giradischi vintage?
Mar 19 Nov 2024 - 9:19 Da Quaiozi!
» Perché un DAC esterno non funziona con un uscita SACD da un Marantz
Mar 19 Nov 2024 - 8:53 Da Marco Ravich
» (RG) QED Reference Optical Quartz da 0.6m - 60€ +SS
Lun 18 Nov 2024 - 20:44 Da Darios8
» (RG) Audioquest Chicago RCA da 1m - 60€ +SS
Lun 18 Nov 2024 - 20:41 Da Darios8
» (RG) Audioquest King Cobra RCA da 0.5m - 80€ +SS
Lun 18 Nov 2024 - 20:39 Da Darios8
» (RG) Vendo NAD C 538 - 230€ +SS
Lun 18 Nov 2024 - 20:38 Da Darios8
» (RG) Vendo Teac UD-301 - 250€ + SS
Lun 18 Nov 2024 - 20:37 Da Darios8
» diffusori monitor audio platinum 100 3g
Lun 18 Nov 2024 - 15:22 Da fritznet
» RME Multiface 2 + scheda PCIe 380€
Lun 18 Nov 2024 - 14:43 Da fritznet
» The lamb lise down on broadway
Lun 18 Nov 2024 - 12:09 Da Quaiozi!
» problema autoradio fiat punto grande con sub della casa madre
Lun 18 Nov 2024 - 9:13 Da amineruu
» Pioneer N50A lettore di rete
Dom 17 Nov 2024 - 12:32 Da mauretto