ascolto diffusuri a modo cuffia
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ascolto diffusuri a modo cuffia
perchè ascoltare in questo modo , che a me diverte molto, ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di ascolto?
in rete non riesco ha trovare nulla in merito
grazie
in rete non riesco ha trovare nulla in merito
grazie
timido- Membro classe bronzo
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
vantaggio: minore influenza negativa da parte dell'ambiente
svantaggio: scena poco credibile
svantaggio: scena poco credibile
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
solo io ascolto in questo modo, possibile?
timido- Membro classe bronzo
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
non so come tu sia piazzato con le casse
in modo forse un po' meno esasperato del tuo è l'ascolto tipico mentre si lavora su un brano
stare vicino alle casse consente di sentire meglio i dettagli e di avere meno suono riflesso rispetto a quello diretto
ma si usano volumi moderati altrimenti il disagio è troppo
e non si usano per un campo così vicino diffusori di grandi dimensioni altrimenti avverti il suono provenire dai singoli trasduttori
ma ascoltare in quel modo per diletto a me sembra una fesseria
se i diffusori sono ben piazzati l'ambiente è un plus e il suono riflesso rende più vero tutto
così come ovviamente la scena sonora prende corpo in modo più verosimile
lo trovo furbo per ascoltare in tarda ora senza dare fastidio ed evitare le cuffie, io ho due microbox a circa 70 cm dalle orecchie e 1 metro e 30 tra di loro, le uso sempre dopo un certo orario
in modo forse un po' meno esasperato del tuo è l'ascolto tipico mentre si lavora su un brano
stare vicino alle casse consente di sentire meglio i dettagli e di avere meno suono riflesso rispetto a quello diretto
ma si usano volumi moderati altrimenti il disagio è troppo
e non si usano per un campo così vicino diffusori di grandi dimensioni altrimenti avverti il suono provenire dai singoli trasduttori
ma ascoltare in quel modo per diletto a me sembra una fesseria
se i diffusori sono ben piazzati l'ambiente è un plus e il suono riflesso rende più vero tutto
così come ovviamente la scena sonora prende corpo in modo più verosimile
lo trovo furbo per ascoltare in tarda ora senza dare fastidio ed evitare le cuffie, io ho due microbox a circa 70 cm dalle orecchie e 1 metro e 30 tra di loro, le uso sempre dopo un certo orario
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
Ciao, sai che non ho capito come ascolti? Cosa vuol dire a modo cuffia? i diffusori si ascoltano a distanza, le cuffie si indossano o si inseriscono nelle orecchie....Tu come ti poni ? Ti metti in mezzo ai diffusori? Ci metti la testa in mezzo?timido ha scritto:solo io ascolto in questo modo, possibile?
Scusa tutte queste(stupide) domande .
Trap- Interessato
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timido- Membro classe bronzo
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
Ah ....OK! E' un ascolto "near field" molto esasperato (visto le ridottissime distanze)....se cerchi in rete utilizzando questo termine troverai un sacco di argomenti al riguardo....
Come giustamente ha anticipato Lello64 è una tipologia di ascolto molto usata in sala di registrazione sia per la motivazioni da lui citate, sia soprattutto perché riduce di molto i costi degli studi in termine di spazi e di acquisto degli impianti....(i diffusori e le amplificazioni adatti al near field, molti sono i diffusori attivi, non necessitano di potenze e dimensioni importanti per una resa ottimale).
Ciao ha causato, ma è solo un mio modesto parere, un progressivo peggioramento nel corso degli anni della qualità delle registrazioni...specialmente di musica classica dove capita sovente di ascoltare violini che suonano grandi come frigoriferi americani e sezioni di archi che sembrano entrare in una scatola da scarpe....
Personalmente, come avrai capito, preferisco ascoltare ad una certa distanza per avere una buona "visione" d' insieme...altrimenti uso le cuffie .... (non "in ear" che mi danno fastidio)
Come giustamente ha anticipato Lello64 è una tipologia di ascolto molto usata in sala di registrazione sia per la motivazioni da lui citate, sia soprattutto perché riduce di molto i costi degli studi in termine di spazi e di acquisto degli impianti....(i diffusori e le amplificazioni adatti al near field, molti sono i diffusori attivi, non necessitano di potenze e dimensioni importanti per una resa ottimale).
Ciao ha causato, ma è solo un mio modesto parere, un progressivo peggioramento nel corso degli anni della qualità delle registrazioni...specialmente di musica classica dove capita sovente di ascoltare violini che suonano grandi come frigoriferi americani e sezioni di archi che sembrano entrare in una scatola da scarpe....
Personalmente, come avrai capito, preferisco ascoltare ad una certa distanza per avere una buona "visione" d' insieme...altrimenti uso le cuffie .... (non "in ear" che mi danno fastidio)
Trap- Interessato
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
io ho un ambiente d'ascolto molto ostile, che non mi consente di ascoltare in modo canonico , quindi solo posizionando nel modo su indicato i diffusori e chiudendo gli occhi, sento i suoni provenire da tutte le parti dello spazio dell'ambiente, con i diffusori che molte volte spariscono ,tutto ciò mi diverte molto
timido- Membro classe bronzo
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
Se è così hai risolto tutti i problemi di posizionamento....o vuoi divertirti di più...timido ha scritto:tutto ciò mi diverte molto
Trap- Interessato
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
quali generi musicali verrebbero più penaizati da questo tipo di posizionamento?
timido- Membro classe bronzo
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
Trap ha scritto:Ah ....OK! E' un ascolto "near field" molto esasperato (visto le ridottissime distanze)....se cerchi in rete utilizzando questo termine troverai un sacco di argomenti al riguardo....
Come giustamente ha anticipato Lello64 è una tipologia di ascolto molto usata in sala di registrazione sia per la motivazioni da lui citate, sia soprattutto perché riduce di molto i costi degli studi in termine di spazi e di acquisto degli impianti....(i diffusori e le amplificazioni adatti al near field, molti sono i diffusori attivi, non necessitano di potenze e dimensioni importanti per una resa ottimale).
Ciao ha causato, ma è solo un mio modesto parere, un progressivo peggioramento nel corso degli anni della qualità delle registrazioni...specialmente di musica classica dove capita sovente di ascoltare violini che suonano grandi come frigoriferi americani e sezioni di archi che sembrano entrare in una scatola da scarpe....
Personalmente, come avrai capito, preferisco ascoltare ad una certa distanza per avere una buona "visione" d' insieme...altrimenti uso le cuffie .... (non "in ear" che mi danno fastidio)
scusa ma su certe cose non riesco a passarci sopra
uno studio degno ha near field, anche più paia, per il grosso del lavoro per i motivi sopra esposti
e il problema non è lo spazio anche perché se non ha anche dei mid field e dei far field si parla di appassionati che si divertono a mixare e non di studio
e averle vicine per evitare di ascoltare l'ambiente non è dovuto al fatto che il posto sia piccolo o con una acustica scarsa, se no non sarebbe uno studio
si limita il più possibile l'effetto dell'ambiente per avere una idea esatta dell'intervento che si fa con effetti che l'ambiente lo simulano
questo è quello che accade con la maggior parte dei dischi che ascoltiamo, raramente l'ambiente fa già parte della registrazione originale come nella musica classica
e il fatto di averle vicino consente una maggiore concentrazione e percezione dei dettagli
ma sono ascolti che vanno alternati spesso con altri diffusori più grandi e più lontani
e vorrei dire anche una cosa in merito all'andazzo in generale e ai luoghi comuni
violini grandi e archi piccoli... cosa possono centrare con il fatto che si usano casse da vicino?
se accade è perché c'è stato un errore nel mix o nelle riprese
voglio aprire un thread quando posso riguardo ad un altro luogo comune demenziale, la loudness war
la dinamica... il giudicare un brano dalla grafica della forma d'onda e non da come si sente... quei programmi che verificherebbero la bontà del brano con ddr... è tutta una minchiata pazzesca... i brani oggi si sentono non solo più forti ma mediamente meglio di ciò che si faceva negli anni 70 ed 80... con le dovute eccezioni ovviamente... di ieri e di oggi
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
timido ha scritto:quali generi musicali verrebbero più penaizati da questo tipo di posizionamento?
tutti e nessuno in particolare
si potrebbe pensare alla musica classica e jazz in cui il suono proviene direttamente dagli strumenti... li c'è un palco e i vari elementi sarebbero in teoria posizionati in un certo modo
ma anche in tutti gli altri generi sia pur in modo simulato chi ha fatto il disco ha previsto un certo tipo di equilibrio che andrebbe rispettato
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
Si dai tirami un NAD...lello64 ha scritto:scusa ma su certe cose non riesco a passarci sopra
lello64 ha scritto: limita il più possibile l'effetto dell'ambiente per avere una idea esatta dell'intervento che si fa con effetti che l'ambiente lo simulano
Complessivamente ti seguo... ma limitare l'effetto dell'ambiente reale per introdurre effetti che simulano un ambiente fittizio mi sembra alquanto demenziale e spiega l'artificiosità di molte registrazioni moderne di musica classica (sugli altri generi dove si utilizzano strumenti elettronici od amplificati non metto becco...)...Non sono errori di ripresa o di missaggio, sono registrazioni create appositamente per una resa ottimale con piccoli diffusori in ambienti ristretti o in cuffia, per un "consumo" veloce e di fretta come in viaggio....Sono finiti (purtroppo dal punto di vista audiofilo) i tempi in cui negli studi Decca, Deutsche Grammophon, ma anche Abbey Road si utilizzavano come monitor gli enormi B&W serie 800. Le registrazioni moderne paiono suonare più forte perché la dinamica viene compressa ed appiattita (per i motivi di cui sopra) in un range determinato di db alzando il volume dei pianissimo e contenendo il volume dei fortissimo in modo di poter sentire tutto "forte" anche ad un volume reale modesto...
Ormai di ascoltare la musica decentemente importa ad una fascia molto ristretta di "deficienti" di cui io sono il primo (per deficienza) ovviamente...
L'avvento di nuove tecnologie non ha fatto altro che accelerare questo processo : quando ascoltavamo solo LP, almeno una facciata per volta si ascoltava, anche i pezzi che meno ci piacevano ; con i CD un po di "zapping" con il telecomando lo facciamo ben volentieri....con la musica liquida a volte non si finisce neanche la traccia e si passa subito ad altro (con buona pace della visione complessiva di un album inteso come opera d'arte)....
Se vuoi aprire un thread su queste tipologie di argomenti ti ringrazio anticipatamente
Trap- Interessato
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
allora la scena acustica che si crea, infatti come ho detto percepisco i varai strumenti nello spazio, sarebbe tutta fittizia?
timido- Membro classe bronzo
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
@Trap
non sono un appassionato di musica classica e non saprei dirti se sono cambiate le tendenze nel corso delle decadi
ma per tutti gli altri generi musicali posso dire che le cose non sono peggiorate, anzi
sono semplicemente convinto che l'ambiente audiofilo sia infarcito di luoghi comuni
prendi la tua citazione su abbey road e b&w per esempio
possibile che non si capisca che è solo un marchettone?
che quelle foto con diffusori che spuntano appena dai banchi regia sono una presa per il culo? in ambienti pieni zeppi di vetro poi...
con b&w che collabora con lo studio dagli inizi degli anni 90 poi.... quindi dopo le registrazioni "presunte" leggendarie
e la compressione poi.... madò che palle.... ci sono cose di madonna che sono dei salsicciotti visti in un editor... ma suonano da paura.... e poi la gente ascolta entusiasta ripping da dischi antichi che saranno anche frastagliatissimi.... ma che si sentono una chiavica
è tutto un luogo comune
prendi i dischi di steely dan o donald fagen che sono considerati il top da molti... si sentono una chiavica con zero bassi e mediosi da bestia
o la maggior parte delle cose dei pink floyd... a parte the wall nulla è eccelso al livello di registrazione
ma la smenano con la genialità di alan parson e bla bla
mediamente i dischi di oggi si sentono meglio di quelli di ieri... quantomeno nel pop/rock/elettronica
non sono un appassionato di musica classica e non saprei dirti se sono cambiate le tendenze nel corso delle decadi
ma per tutti gli altri generi musicali posso dire che le cose non sono peggiorate, anzi
sono semplicemente convinto che l'ambiente audiofilo sia infarcito di luoghi comuni
prendi la tua citazione su abbey road e b&w per esempio
possibile che non si capisca che è solo un marchettone?
che quelle foto con diffusori che spuntano appena dai banchi regia sono una presa per il culo? in ambienti pieni zeppi di vetro poi...
con b&w che collabora con lo studio dagli inizi degli anni 90 poi.... quindi dopo le registrazioni "presunte" leggendarie
e la compressione poi.... madò che palle.... ci sono cose di madonna che sono dei salsicciotti visti in un editor... ma suonano da paura.... e poi la gente ascolta entusiasta ripping da dischi antichi che saranno anche frastagliatissimi.... ma che si sentono una chiavica
è tutto un luogo comune
prendi i dischi di steely dan o donald fagen che sono considerati il top da molti... si sentono una chiavica con zero bassi e mediosi da bestia
o la maggior parte delle cose dei pink floyd... a parte the wall nulla è eccelso al livello di registrazione
ma la smenano con la genialità di alan parson e bla bla
mediamente i dischi di oggi si sentono meglio di quelli di ieri... quantomeno nel pop/rock/elettronica
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
timido ha scritto:allora la scena acustica che si crea, infatti come ho detto percepisco i varai strumenti nello spazio, sarebbe tutta fittizia?
sarebbe fittizia in ogni caso... non ci sono mica i cristiani che suonano li in casa tua
comunque.... hai fattole tue prove e se in quel modo senti meglio stai così... a casa tua l'unico parere che conta è il tuo
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
a proposito di loudness war voglio riportare il commento di una persona che a differenza mia sa scrivere bene e riflette le mie stesse considerazioni
No, non è una battuta...
Il generalizzato aumento di "volume" nel mastering introdotto intorno alla metà degli anni '90 è stato il risultato di un indubbio progresso nelle tecniche di "ottimizzazione" del livello in funzione del supporto. Che ha semplicemente smesso di essere "un'opinione" per diventare una "scienza". Niente di più e niente di meno.
La convinzione che dietro ci fosse imvece una "guerra del volume" è stata il frutto di un inveterato processo mentale proprio della nostra specie partorito dell'evoluzione.
Lo affermo perché io stesso mi ero convinto di questa cosa già verso il 1996, diversi anni prima che qualcuno cominciasse a parlare di "loudness war"...
L'idea che una sorta di "malizia str**za" stesse portando via le belle cose di cui eravamo certi, facendole diventare una forma di ingenuità non più perseguibile. L'idea che il livello di volume del mastering stesse diventando oggetto di una assurda gara a chi ce l'ha più grosso. L'idea che uscire con un mastering a volume "basso" fosse quasi come ammettere di essere finocchi, o quantomeno demodè...
L'idea che la "terra promessa" di tutta quella dinamica che avremmo conquistato con l'avvento del CD adesso ce la stessero sfilando sotto i piedi... Di quanto stesse diventando "piatta" e inascoltabile la musica che stavamo ascoltando...
Per anni avevo smesso di acquistare CD a causa di questa convinzione...
Fino a quando non ho indagato seriamente sulla questione, scoprendo che la cosiddetta "loudness war" è al 90% frutto dell'immaginazione umana...
Il restante 10% (i casi veri e propri di "loudness war") sono stati frutto del fatto che anche una risma di addetti ai lavori (artisti e tecnici del suono) sono stati vittime delle stesse convinzioni di cui sopra...
è molto interessante la fine dell'intervento
in pratica la "scienza" che si è sviluppata attorno ai nuovi supporti che nascono con l'avvento del digitale alcuni tentano di scimmiottarla senza successo... ed è in quei casi che si sente il danno
altro intervento interessante a chi gli spiega (come se non lo sapesse) come si tira su il volume e che la cosa sia deleteria per definizione risponde
Ma questo è arcinoto. Ed è ormai pure una cosa vecchia come il mondo... Non ricordo di aver mai ascoltato un album di musica Pop che in un modo o nell'altro non sia stato più o meno compresso. Tra il 1978 e il 1988 il livello di compressione in fase di mastering è aumentato esponenzialmente, tanto che tutta la musica Pop che ascoltavamo alla fine degli anni '80 era iperpompata in maniera impossibile. Eppure ai tempi nessuno parlava di loudness war... Oggi è come nella favola (giusto per restare in tema con il 3d... ) della Principessa sul pisello, e la compressione è la prima cosa su cui scateniamo il nostro fiuto da audiofili. Se uscisse oggi un CD compresso come "The River" di Bruce Springsteen, grideremmo tutti allo scandalo... Le cose cambiano a seconda della prospettiva dalla quale le si osserva...
quindi... finchè non ve l'hanno fatto notare tutto ok... adesso è diventato il tormentone numero uno...
purtroppo gli audiofili non brillano per furbizia.. altrimenti non comprerebbero accessori da 5000 euro il cui apporto non sarebbero nemmeno in grado di percepire se non lo vedessero in funzione
No, non è una battuta...
Il generalizzato aumento di "volume" nel mastering introdotto intorno alla metà degli anni '90 è stato il risultato di un indubbio progresso nelle tecniche di "ottimizzazione" del livello in funzione del supporto. Che ha semplicemente smesso di essere "un'opinione" per diventare una "scienza". Niente di più e niente di meno.
La convinzione che dietro ci fosse imvece una "guerra del volume" è stata il frutto di un inveterato processo mentale proprio della nostra specie partorito dell'evoluzione.
Lo affermo perché io stesso mi ero convinto di questa cosa già verso il 1996, diversi anni prima che qualcuno cominciasse a parlare di "loudness war"...
L'idea che una sorta di "malizia str**za" stesse portando via le belle cose di cui eravamo certi, facendole diventare una forma di ingenuità non più perseguibile. L'idea che il livello di volume del mastering stesse diventando oggetto di una assurda gara a chi ce l'ha più grosso. L'idea che uscire con un mastering a volume "basso" fosse quasi come ammettere di essere finocchi, o quantomeno demodè...
L'idea che la "terra promessa" di tutta quella dinamica che avremmo conquistato con l'avvento del CD adesso ce la stessero sfilando sotto i piedi... Di quanto stesse diventando "piatta" e inascoltabile la musica che stavamo ascoltando...
Per anni avevo smesso di acquistare CD a causa di questa convinzione...
Fino a quando non ho indagato seriamente sulla questione, scoprendo che la cosiddetta "loudness war" è al 90% frutto dell'immaginazione umana...
Il restante 10% (i casi veri e propri di "loudness war") sono stati frutto del fatto che anche una risma di addetti ai lavori (artisti e tecnici del suono) sono stati vittime delle stesse convinzioni di cui sopra...
è molto interessante la fine dell'intervento
in pratica la "scienza" che si è sviluppata attorno ai nuovi supporti che nascono con l'avvento del digitale alcuni tentano di scimmiottarla senza successo... ed è in quei casi che si sente il danno
altro intervento interessante a chi gli spiega (come se non lo sapesse) come si tira su il volume e che la cosa sia deleteria per definizione risponde
Ma questo è arcinoto. Ed è ormai pure una cosa vecchia come il mondo... Non ricordo di aver mai ascoltato un album di musica Pop che in un modo o nell'altro non sia stato più o meno compresso. Tra il 1978 e il 1988 il livello di compressione in fase di mastering è aumentato esponenzialmente, tanto che tutta la musica Pop che ascoltavamo alla fine degli anni '80 era iperpompata in maniera impossibile. Eppure ai tempi nessuno parlava di loudness war... Oggi è come nella favola (giusto per restare in tema con il 3d... ) della Principessa sul pisello, e la compressione è la prima cosa su cui scateniamo il nostro fiuto da audiofili. Se uscisse oggi un CD compresso come "The River" di Bruce Springsteen, grideremmo tutti allo scandalo... Le cose cambiano a seconda della prospettiva dalla quale le si osserva...
quindi... finchè non ve l'hanno fatto notare tutto ok... adesso è diventato il tormentone numero uno...
purtroppo gli audiofili non brillano per furbizia.. altrimenti non comprerebbero accessori da 5000 euro il cui apporto non sarebbero nemmeno in grado di percepire se non lo vedessero in funzione
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
@lellosixtyfour
niet tovarich non sono molto d'accordo....
che il "mondo" audiofilo sia infarcito di supercazzole tipo più costa meglio suona....cavi milionari...lacche miracolose ecc. non ci piove....
Non sono d'accordo neanche con le affermazioni riportate circa il "loudness war"... ascolto con le mie orecchie e non con le parole degli altri...anche se l'orecchio destro, sia per l'età, sia per aver suonato negli anni 70 per circa 10 anni in un gruppo in vari locali del nord ovest con volumi sostenutissimi, qualche problema comincia ad averlo... la compressione dinamica si sente...eccome....punto. E' un discorso prettamente commerciale. Alle case discografiche non interessa registrare dischi per audiofili ma fornire un prodotto "bensuonante" su qualsiasi ciofeca...La maggior parte delle persone consuma musica su apparecchiature che dal punto di vista della riproduzione sonora fanno pena...(mio figlio ascolta la sua "merdaccia" dal pc, dallo smartphone e da cassettine amplificate portatili...ed inoltre indossa costose ed orribili canottiere di marca, credendo nella propria libera scelta, senza riflettere sul fatto che se un grande gruppo, come ad esempio la nike, mette sul mercato qualche milione di pezzi è perché è sicura di venderli....ed il mercato eccome se lo condiziona...)
Decca, ,Deutsche, Mercury ecc. usavano i grandi monitor B&W dalla fine degli anni 60...ovvio che dagli anni 80/90 in su tutto (non solo in campo audio) è diventato una grande marchetta...
Hai citato Donald Fagen (the nightfly) suona benissimo...così come rumors dei Fleetwood Mac, molti dischi di Van Morrison, alcuni dei beatles, Frank Zappa i primi pink floyd, (non the wall...) King Krimson etc....I dischi del Boss sono effettivamente incisi da schifo...(fortunatamente si rifà con gli interessi dal vivo....la prima volta a Milano il sound era perfetto...!!), Madonna & co. li ascolto solo sotto tortura...
Visto che siamo abbondantemente OT la finisco... aggiungendo che qualche anno fa, per motivi inerenti al lavoro ho registrato dal vivo la "Corale Alpina Savonese" con un registratore digitale M-audio e due microfoni in configurazione X/Y, il risultato in assenza di qualsiasi compressione è stato notevole pur con la pochezza dei mezzi a disposizione ( fino a quando i simpatici vecchietti si sono spostati in avanti di più di un metro saturandomi i picchi.... ) a patto di mantenere, ovviamente, il volume di ascolto oltre le ore 12 per avere un volume realistico nei piano sussurrati, ma quando le voci cantano sul serio la libertà del suono e la dinamica sono davvero realistici....(va beh, chi si loda si imbroda... )
Ciao libertà di pensiero eh, fortunatamente non possiedo il "verbo"...
niet tovarich non sono molto d'accordo....
che il "mondo" audiofilo sia infarcito di supercazzole tipo più costa meglio suona....cavi milionari...lacche miracolose ecc. non ci piove....
Non sono d'accordo neanche con le affermazioni riportate circa il "loudness war"... ascolto con le mie orecchie e non con le parole degli altri...anche se l'orecchio destro, sia per l'età, sia per aver suonato negli anni 70 per circa 10 anni in un gruppo in vari locali del nord ovest con volumi sostenutissimi, qualche problema comincia ad averlo... la compressione dinamica si sente...eccome....punto. E' un discorso prettamente commerciale. Alle case discografiche non interessa registrare dischi per audiofili ma fornire un prodotto "bensuonante" su qualsiasi ciofeca...La maggior parte delle persone consuma musica su apparecchiature che dal punto di vista della riproduzione sonora fanno pena...(mio figlio ascolta la sua "merdaccia" dal pc, dallo smartphone e da cassettine amplificate portatili...ed inoltre indossa costose ed orribili canottiere di marca, credendo nella propria libera scelta, senza riflettere sul fatto che se un grande gruppo, come ad esempio la nike, mette sul mercato qualche milione di pezzi è perché è sicura di venderli....ed il mercato eccome se lo condiziona...)
Decca, ,Deutsche, Mercury ecc. usavano i grandi monitor B&W dalla fine degli anni 60...ovvio che dagli anni 80/90 in su tutto (non solo in campo audio) è diventato una grande marchetta...
Hai citato Donald Fagen (the nightfly) suona benissimo...così come rumors dei Fleetwood Mac, molti dischi di Van Morrison, alcuni dei beatles, Frank Zappa i primi pink floyd, (non the wall...) King Krimson etc....I dischi del Boss sono effettivamente incisi da schifo...(fortunatamente si rifà con gli interessi dal vivo....la prima volta a Milano il sound era perfetto...!!), Madonna & co. li ascolto solo sotto tortura...
Visto che siamo abbondantemente OT la finisco... aggiungendo che qualche anno fa, per motivi inerenti al lavoro ho registrato dal vivo la "Corale Alpina Savonese" con un registratore digitale M-audio e due microfoni in configurazione X/Y, il risultato in assenza di qualsiasi compressione è stato notevole pur con la pochezza dei mezzi a disposizione ( fino a quando i simpatici vecchietti si sono spostati in avanti di più di un metro saturandomi i picchi.... ) a patto di mantenere, ovviamente, il volume di ascolto oltre le ore 12 per avere un volume realistico nei piano sussurrati, ma quando le voci cantano sul serio la libertà del suono e la dinamica sono davvero realistici....(va beh, chi si loda si imbroda... )
Ciao libertà di pensiero eh, fortunatamente non possiedo il "verbo"...
Trap- Interessato
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
Trap ha scritto:
Ciao libertà di pensiero eh
ma si dai... ognuno la pensi come crede... l'importante è non votare la lega e fratelli d'italia.... per il resto possiamo arrangiarci in qualche modo...
se vuoi ti posso anche dire che the nightfly è un capolavoro artistico e tecnico... non mi costa nulla.... ( )
lello64- Membro classe diamante
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
fin ora abbiamo parlato solo di scena acustica , di SPL di dinamica di dettaglio ecc ecc su questo modo di ascoltare, niente?
timido- Membro classe bronzo
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
Nightfly "suona" piuttosto bene... ....dal punto di vista artistico è scadente....roba da DJ, non da musicisti !lello64 ha scritto:Trap ha scritto:
Ciao libertà di pensiero eh
ma si dai... ognuno la pensi come crede... l'importante è non votare la lega e fratelli d'italia.... per il resto possiamo arrangiarci in qualche modo...
se vuoi ti posso anche dire che the nightfly è un capolavoro artistico e tecnico... non mi costa nulla.... ( )
Sulle cose "importanti" andiamo sicuramente d'accordo...
Trap- Interessato
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
...mi spiace caro timido ma non è prudente mettere i miei diffusori sul tavolo...(non credo regga) e poi la testa in mezzo non ci entrerebbe...timido ha scritto:fin ora abbiamo parlato solo di scena acustica , di SPL di dinamica di dettaglio ecc ecc su questo modo di ascoltare, niente?
Ironia a parte (chiedo scusa), è un ascolto piuttosto anomalo e non ho attualmente diffusori minuscoli come quelli di lello64 per provare una soluzione simile.....
Trap- Interessato
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Provincia : Savona
Impianto : audio pro a414 + sub -pre audio research ls7 - pre grundig - cdp mission dad 6
Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
pechè queste misure ?lello64 ha scritto:non so come tu sia piazzato con le casse
in modo forse un po' meno esasperato del tuo è l'ascolto tipico mentre si lavora su un brano
stare vicino alle casse consente di sentire meglio i dettagli e di avere meno suono riflesso rispetto a quello diretto
ma si usano volumi moderati altrimenti il disagio è troppo
e non si usano per un campo così vicino diffusori di grandi dimensioni altrimenti avverti il suono provenire dai singoli trasduttori
ma ascoltare in quel modo per diletto a me sembra una fesseria
se i diffusori sono ben piazzati l'ambiente è un plus e il suono riflesso rende più vero tutto
così come ovviamente la scena sonora prende corpo in modo più verosimile
lo trovo furbo per ascoltare in tarda ora senza dare fastidio ed evitare le cuffie, io ho due microbox a circa 70 cm dalle orecchie e 1 metro e 30 tra di loro, le uso sempre dopo un certo orario
timido- Membro classe bronzo
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Impianto : denon 700 pma, b&w 685, V - DAC II
Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
@lello64
le misure di posizionamento dei minibox sono dettati da motivi logistici o da ascolti attenti?
grazie
le misure di posizionamento dei minibox sono dettati da motivi logistici o da ascolti attenti?
grazie
timido- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 21.11.11
Numero di messaggi : 1079
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Re: ascolto diffusuri a modo cuffia
lo stacco delle microbox dalla parete posteriore è stata modulata facendo delle prove
hanno bisogno della parete posteriore ad una certa distanza per funzionare bene e sono un qualcosa che ha scioccato chiunque le abbia sentite... non solo le mie ovviamente... parlo di esperienza collettiva
la distanza tra di loro e dalle orecchie è invece decisamente logistica... e sarebbe la larghezza dei monitor e la profondità del tavolo
hanno bisogno della parete posteriore ad una certa distanza per funzionare bene e sono un qualcosa che ha scioccato chiunque le abbia sentite... non solo le mie ovviamente... parlo di esperienza collettiva
la distanza tra di loro e dalle orecchie è invece decisamente logistica... e sarebbe la larghezza dei monitor e la profondità del tavolo
lello64- Membro classe diamante
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