L'importanza dell'ambiente d'ascolto
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:Anche io avrei fatto il cambio......ma solo considerando come suonano i MC. Forse l'abbinamento più sbagliato che esista è con Tannoy, SF e ProAc.
Questione di gusti, per gli appassionati McIntosh non c'è niente di meglio, e molti li abbinano a SF..
giucam61- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Mesa Baron si trovano con una certa facilità su Audiogon a 2-3000$. (Per pura curiosità c'è n'era anche uno in vendita che costava di più perché di proprietà di non ricordo quale componente di una famosa rock band, tipo def leppard, zeppelin, roba del genere, non mi ricordo esattamente).
Non che io lo abbia mai sentito (purtroppo) però a giudicare da chi lo ha provato meriterebbe, avendo la possibilità.
Secondo me si accoppierebbe molto bene con le Tannoy.
Adotta(va) soluzioni che sono rimaste uniche, come la possibilità di regolare la controreazione, scegliere se farlo lavorare in push pull o no, i vumeter che servivano anche come indicatori per le regolazione del Bias e del balance...
Tanta roba...
Non che io lo abbia mai sentito (purtroppo) però a giudicare da chi lo ha provato meriterebbe, avendo la possibilità.
Secondo me si accoppierebbe molto bene con le Tannoy.
Adotta(va) soluzioni che sono rimaste uniche, come la possibilità di regolare la controreazione, scegliere se farlo lavorare in push pull o no, i vumeter che servivano anche come indicatori per le regolazione del Bias e del balance...
Tanta roba...
Gumbo- Appassionato
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Piu, PARECCHIA altra roba obsoleta e/o che uso saltuariamente e/o che non fa parte dell'impianto principale...
Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Va bene i gusti, ma qui vuol dire non capire proprio una Cippa di HiFi, quelli citati sopra sono diffusori che hanno bisogno di un controllo assoluto sui bassi, i Mc in quanto a controllo stanno veramente in basso e quelli con i trasformatori in uscita sono i peggiori, perfino il mio Onkyo preso a 450Euro nell'usato fa meglio in quel senso.giucam61 ha scritto:robi68 ha scritto:Anche io avrei fatto il cambio......ma solo considerando come suonano i MC. Forse l'abbinamento più sbagliato che esista è con Tannoy, SF e ProAc.
Questione di gusti, per gli appassionati McIntosh non c'è niente di meglio, e molti li abbinano a SF..
Io a volte mi chiedo se quei personaggi abbiano mai ascoltato uno strumento musicale Vero.
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Dipende da che strumento intendi. Se parliamo di una buona parte degli strumenti a corda, ottoni, batteria e voce magari si sacrifica volentieri un po' di controllo sui bassi in favore di un suono più ricco, realistico e con una migliore definizione della scena acustica. Su cassa, basso, violoncello e poco altro (oltre a musica elettronica) puoi aver ragione e la carenza di controllo può essere fastidiosa. Quindi alla fine dire che dipende dai gusti (e da cosa si ascolta in prevalenza) non mi sembra un eresia.
Non credo esista il prodotto (o la combinazione di prodotti) migliore in assoluto, ma quello che si più adatta ai gusti, all'esigenza di chi ascolta e alla musica da riprodurre.
Non credo esista il prodotto (o la combinazione di prodotti) migliore in assoluto, ma quello che si più adatta ai gusti, all'esigenza di chi ascolta e alla musica da riprodurre.
Gumbo- Appassionato
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Sono d'accordo in parte, per me accoppiare i prodotti in base alle caratteristiche che hanno è importante....poi se a qualcuno piace il basso che si ferma dopo un quarto d'ora lo accetto.Gumbo ha scritto:
Non credo esista il prodotto (o la combinazione di prodotti) migliore in assoluto, ma quello che si più adatta ai gusti, all'esigenza di chi ascolta e alla musica da riprodurre.
Io di Mc ne ho avuti 2 o 3, un paio presi in occasione nell'usato e uno ritirato in permuta, provati per poco e subito rivenduti, il mio A9070 è durato di più.
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Ai ai ai Robé..un onkio a9070 suona molto meglio di 2 o 3 Mc .. e se provi un alientek allora rimani con la mascella per terra !
Firace- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Non ho detto che suona meglio, ma sicuramente ha un basso più controllato.Firace ha scritto:un onkio a9070 suona molto meglio di 2 o 3 Mc
Comunque si scrive OnkYo.
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:Non ho detto che suona meglio, ma sicuramente ha un basso più controllato.Firace ha scritto:un onkio a9070 suona molto meglio di 2 o 3 Mc
Comunque si scrive OnkYo.
Hai ragione.. ma solo su come si scrive onkyo.
Per quanto riguarda i Mc bisogna considerare un po' di variabili dall'ambiente ai diffusori fino alla sorgente.
Ma tu sei uno di quelli che ne ha provate di elettroniche.. quindi lo sai bene ...
Firace- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Dimmi quale hai provato tu che suonava veramente bene, così magari lo provo anche io, ovviamente non in negozio con mezzo metro di assorbente alle pareti.Firace ha scritto:robi68 ha scritto:Non ho detto che suona meglio, ma sicuramente ha un basso più controllato.Firace ha scritto:un onkio a9070 suona molto meglio di 2 o 3 Mc
Comunque si scrive OnkYo.
Hai ragione.. ma solo su come si scrive onkyo.
Per quanto riguarda i Mc bisogna considerare un po' di variabili dall'ambiente ai diffusori fino alla sorgente.
Ma tu sei uno di quelli che ne ha provate di elettroniche.. quindi lo sai bene ...
Io ho avuto un 6300 un 6500 e un C45.
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Che i McIntosh non brillino per il rapporto qualità prezzo è risaputo, non sono certo i soli, tutta l'hiend è così.
Io ho sentito l'8000 e mi era piaciuto, ci mancherebbe altro visto il prezzo, a quel livello, e anche meno, tutto suona bene, l'impostazione è diversa per le varie case, è solamente una questione di gusti.
Io ho sentito l'8000 e mi era piaciuto, ci mancherebbe altro visto il prezzo, a quel livello, e anche meno, tutto suona bene, l'impostazione è diversa per le varie case, è solamente una questione di gusti.
giucam61- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
E' proprio quello il problema, uno da per scontato che il prezzo vada di paripasso con la qualità del suono.......mentre per alcuni marchi non è così.giucam61 ha scritto: ci mancherebbe altro visto il prezzo,
Quando ero su un altro forum qualche anno fa conoscevo qualche possessore di Mc, e quasi tutti confermavano che a prezzo più basso c'era di meglio, ovviamente alcuni si accontentavano nel guardarlo.
PS: Mi ricorderò sempre un tipo che aveva il 5900 e non riusciva a venderlo......diceva che lo avrebbe Buttato dalla Finestra.
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:E' proprio quello il problema, uno da per scontato che il prezzo vada di paripasso con la qualità del suono.......mentre per alcuni marchi non è così.giucam61 ha scritto: ci mancherebbe altro visto il prezzo,
Quando ero su un altro forum qualche anno fa conoscevo qualche possessore di Mc, e quasi tutti confermavano che a prezzo più basso c'era di meglio, ovviamente alcuni si accontentavano nel guardarlo.
PS: Mi ricorderò sempre un tipo che aveva il 5900 e non riusciva a venderlo......diceva che lo avrebbe Buttato dalla Finestra.
Il problema è che per un appassionato voler capire/ammettere che il costo di una apparecchiatura non lo fa il "contenuto" tecnologico, la qualità più o meno oggettiva...ma il "posizionamento" commerciale che è stato deciso in fase di progetto iniziale...il costo è deciso prima, a prescindere da come risulterà poi il prodotto una volta uscito sul mercato
Questo ancora più vero per le aziende USA, che sono maestri del marketing
Non ho mai stimato i prodotti Mc, il cui costo è legato solo al fatto che devono costare tanto a prescindere
root- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:mezzo metro di assorbente alle pareti.
Dopo tante discussioni sugli amplificatori torniamo un po' "ontopic"
Dopo aver cambiato casa non sono più tanto sicuro della questione "assorbente alle pareti".
La mia precedente stanza di ascolto era circa 8x8 con le pareti interamente ricoperte di fonoassorbente, cioè pannelli di lana di roccia ricoperti di feltro. Il pavimento era in moquette pesante, la volta a crociera in mattoni alta 4 metri circa, quindi anche non essendo ricoperta non c'erano angoli. Ho sempre avuto problemi di ricostruzione dell'immagine, con qualsiasi diffusore ampli e posizione di ascolto e dei diffusori. Avevo anche posizionato dei pannelli riflettenti nei soliti punti, ma non hanno cambiato le cose tanto che alla fine li ho levati perché facevano solo da ricettacolo di polvere e ragnatele e scomodi da tenere puliti.
La stanza attuale e di 5.50 x 6.50, essendo una casa in legno le pareti sono anch'esse in legno con intercapedine con le pareti esterne riempite di lana di roccia per questioni di isolamento termico, dubito svolga qualche funzione acustica essendo all'interno (se non magari evitare che le pareti vadano in risonanza).
Stanza "sottotetto" con parete bassa a 2.20 (quella dove stanno i diffusori) parete alta di circa 3m e trave di colmo a circa 4 metri con travatura del tetto a vista (travi grosse da 35cm e travetti trasversali). Praticamente il tetto fa un po' tipo auditorium, per capirci per poi riabbassarsi dall'altra parte ma non completamente.
Avevo grosse preoccupazioni sulla acustica anche perché per ragioni diciamo coniugali non avrei mai potuto fare un intervento radicale come nell'altra casa. Comunque ho messo a terra dei tappeti persiani (pesanti) a ricoprire quasi interamente il pavimento in tavolato, un paio di poltrone grandine in gommapiuma ricoperta nei punti strategici e poco altro. Niente tende nemmeno dietro le casse e ho provato a vedere come andava.
Beh la stanza suona da Dio, molto molto ma molto meglio dell'altra soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione della scena musicale, con le casse che (se non posizionate troppo vicine alle pareti laterali e di fondo) spariscono completamente e la scena che "sfonda" la parete di fondo, apprezzabile soprattutto con musica sinfonica (o anche big band jazz che però non è il mio genere preferito). Tanto che ho deciso di non fare altri interventi se non forse delle tendine sulle finestre.
OK, è probabile che il legno abbia caratteristiche più "eufoniche" del muro intonacato, perche anche da vuote le stanze non avevano la stessa acustica di una casa in muratura, però di certo non sono fonoassorbenti come la mia vecchia stanza di ascolto.
Quindi non sono più affatto sicuro che ricoprire le pareti di fonoassorbente, tendaggi pesanti ecc. sia una buona cosa, anzi sono abbastanza sicuro che il rischio di esagerare e' molto concreto e sempre dietro l'angolo.
Voi che ne pensate ?
Gumbo- Appassionato
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Che è vero, ma i negozianti sono furbi e sanno bene come e dove posizionare per nascondere le pecche e vendere di più.
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Gumbo ha scritto:
Beh la stanza suona da Dio, molto molto ma molto meglio dell'altra soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione della scena musicale, con le casse che (se non posizionate troppo vicine alle pareti laterali e di fondo) spariscono completamente e la scena che "sfonda" la parete di fondo, apprezzabile soprattutto con musica sinfonica (o anche big band jazz che però non è il mio genere preferito). Tanto che ho deciso di non fare altri interventi se non forse delle tendine sulle finestre.
OK, è probabile che il legno abbia caratteristiche più "eufoniche" del muro intonacato, perche anche da vuote le stanze non avevano la stessa acustica di una casa in muratura, però di certo non sono fonoassorbenti come la mia vecchia stanza di ascolto.
Quindi non sono più affatto sicuro che ricoprire le pareti di fonoassorbente, tendaggi pesanti ecc. sia una buona cosa, anzi sono abbastanza sicuro che il rischio di esagerare e' molto concreto e sempre dietro l'angolo.
Voi che ne pensate ?
E che vuoi pensare...hai esperienza sembra per capire che la stanza è "sorda" abbastanza di suo...metti brani che conosci a volume "allegro" e gira per la stanza ascoltando come cambia la risposta, eventuali zone di interferenza....poi fermati nel punto di ascolto e valuta...ma vedrai che non servirà granchè
Trova la giusta posizione/compromesso per la linearità e ampiezza scena, e cerca di non usare artifici/diavolerie digitali, lascia esprimere l'impianto per quelle che sono le sue caratteristiche
root- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
root ha scritto:Gumbo ha scritto:
Beh la stanza suona da Dio, molto molto ma molto meglio dell'altra soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione della scena musicale, con le casse che (se non posizionate troppo vicine alle pareti laterali e di fondo) spariscono completamente e la scena che "sfonda" la parete di fondo, apprezzabile soprattutto con musica sinfonica (o anche big band jazz che però non è il mio genere preferito). Tanto che ho deciso di non fare altri interventi se non forse delle tendine sulle finestre.
OK, è probabile che il legno abbia caratteristiche più "eufoniche" del muro intonacato, perche anche da vuote le stanze non avevano la stessa acustica di una casa in muratura, però di certo non sono fonoassorbenti come la mia vecchia stanza di ascolto.
Quindi non sono più affatto sicuro che ricoprire le pareti di fonoassorbente, tendaggi pesanti ecc. sia una buona cosa, anzi sono abbastanza sicuro che il rischio di esagerare e' molto concreto e sempre dietro l'angolo.
Voi che ne pensate ?
E che vuoi pensare...hai esperienza sembra per capire che la stanza è "sorda" abbastanza di suo...metti brani che conosci a volume "allegro" e gira per la stanza ascoltando come cambia la risposta, eventuali zone di interferenza....poi fermati nel punto di ascolto e valuta...ma vedrai che non servirà granchè
Trova la giusta posizione/compromesso per la linearità e ampiezza scena, e cerca di non usare artifici/diavolerie digitali, lascia esprimere l'impianto per quelle che sono le sue caratteristiche
Cerca di non usare artifici/diavolerie digitali...
Infatti quello sarebbe il vero upgrade se la stanza è abbastanza a posto (fatto il semplice test del battito delle mani?), non capirò mai perché in hi-fi certe cose, per fortuna non da tutti, non siano ammesse...
giucam61- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
bellocavetto vedo che insiste sull'alientek
io per esempio lo consiglio per la tv per tutta una serie di ragioni
ma chi lo consiglia per l'hifi?
mah...
io per esempio lo consiglio per la tv per tutta una serie di ragioni
ma chi lo consiglia per l'hifi?
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lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:Dimmi quale hai provato tu che suonava veramente bene, così magari lo provo anche io, ovviamente non in negozio con mezzo metro di assorbente alle pareti.Firace ha scritto:robi68 ha scritto:
Non ho detto che suona meglio, ma sicuramente ha un basso più controllato.
Comunque si scrive OnkYo.
Hai ragione.. ma solo su come si scrive onkyo.
Per quanto riguarda i Mc bisogna considerare un po' di variabili dall'ambiente ai diffusori fino alla sorgente.
Ma tu sei uno di quelli che ne ha provate di elettroniche.. quindi lo sai bene ...
Io ho avuto un 6300 un 6500 e un C45.
Ho provato a casa, nel mio impianto con le proac, il 6900 che è un modello con i trasformatori d'uscita.. e sul quale come ogni prodotto Mc si leggono opinioni contrastanti dai vari "esperti" forumer.. eppure è uno dei modelli più venduti.
Di negativo dal mio punto di vista ha solo il prezzo, purtroppo anche nell'usato.
Questo anche per testimoniare che le storie sulle proac o sonus Faber sono davvero favole che ruotano intorno a questo triste hobby.
Avere un ambiente d'ascolto ben pensato e progettato dovrebbe essere un vantaggio invece ancora si continua a parlare di spazio dietro, sotto, sopra .. come se fosse una cosa negativa da imputare ad alcuni brand.
Quando si accocchiano impianti in pochi mq senza spazio attorno ai diffusori o dietro al punto d'ascolto.. senza un minimo di simmetria .. e poi si dà la colpa al diffusore a me viene da ridere, onestamente.
Firace- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Come ho già scritto per me ci deve essere solo quello che serve..
Ci sono molti tecnici anche di note aziende su tutto il territorio che lavorano per sistemare apparecchi che suonano male.. e se vai a vedere, quelli che sanno cosa va fatto, prima di tutto studiano il progetto/circuito e poi lo semplificano .. perché passare per un numero non ben precisato di componenti è molto spesso inutile.
Dico piuttosto..aprire una elettronica e trovarci dentro una accozzaglia di cavi e circuiti dovrebbe insospettire un audiofilo esperto.. sempre "secondo me"
Firace- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Non ti offendere eh, ma io proprio non condivido i tuoi parametri per giudicare i prodotti, se dici che suonano benissimo i finali Advance Acoustic e i MC (e ovviamente anche gli Accuphase immagino)......... proprio non ci siamo. Tutta roba provata a casa mia, nello stesso ambiente ormai da un secolo. Per me l'unica cosa triste è giudicare i prodotti solo dal prezzo e dall'estetica.Firace ha scritto:robi68 ha scritto:Dimmi quale hai provato tu che suonava veramente bene, così magari lo provo anche io, ovviamente non in negozio con mezzo metro di assorbente alle pareti.Firace ha scritto:
Hai ragione.. ma solo su come si scrive onkyo.
Per quanto riguarda i Mc bisogna considerare un po' di variabili dall'ambiente ai diffusori fino alla sorgente.
Ma tu sei uno di quelli che ne ha provate di elettroniche.. quindi lo sai bene ...
Io ho avuto un 6300 un 6500 e un C45.
Ho provato a casa, nel mio impianto con le proac, il 6900 che è un modello con i trasformatori d'uscita.. e sul quale come ogni prodotto Mc si leggono opinioni contrastanti dai vari "esperti" forumer.. eppure è uno dei modelli più venduti.
Di negativo dal mio punto di vista ha solo il prezzo, purtroppo anche nell'usato.
Questo anche per testimoniare che le storie sulle proac o sonus Faber sono davvero favole che ruotano intorno a questo triste hobby.
Avere un ambiente d'ascolto ben pensato e progettato dovrebbe essere un vantaggio invece ancora si continua a parlare di spazio dietro, sotto, sopra .. come se fosse una cosa negativa da imputare ad alcuni brand.
Quando si accocchiano impianti in pochi mq senza spazio attorno ai diffusori o dietro al punto d'ascolto.. senza un minimo di simmetria .. e poi si dà la colpa al diffusore a me viene da ridere, onestamente.
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
A proposito, se ti è piaciuto così tanto il 6900 se vuoi ti posso indicare un ampli che suona uguale e che trovi a 8/900 euro nell'usato, tanto monta un DAC da 30euro.
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
I prodotti HiFi sono concepiti per essere utilizzati in ambienti domestici quindi devono suonare bene anche avendo il solito trattamento dell'ambiente, tende tappeto ecc, se devi andare a fare un trattamento pesante per nascondere le pecche c'è qualcosa che non va.Gumbo ha scritto:robi68 ha scritto:mezzo metro di assorbente alle pareti.
Dopo tante discussioni sugli amplificatori torniamo un po' "ontopic"
Dopo aver cambiato casa non sono più tanto sicuro della questione "assorbente alle pareti".
robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
L'interazione ambiente diffusori fa l'80% (e mi tengo basso) del risultato finale, metti un impianto in una stanza con arredamento minimal e una piena di librerie, divano, tappeti, tende, etc, la differenza è molto evidente.
Con un trattamento ad hoc meglio ancora, se non è possibile arredare e trattare pesantemente per ovvi vincoli estetici, il DSP è una mano santa, ovviamente le regole di posizionamento bisogna rispettarle, niente bookshelf per terra o su armadi ad altezza 2mt.
Non capisco questo approccio talebano all'hifi, è proprio nel trattamento digitale che si è fatto un grosso passo avanti, qualsiasi recensore che abbia provato elettroniche con un DSP a bordo (Lyngdorf,Nad, Anthem i primi che mi vengono in mente) ha riscontrato un miglioramento evidente.
Con un trattamento ad hoc meglio ancora, se non è possibile arredare e trattare pesantemente per ovvi vincoli estetici, il DSP è una mano santa, ovviamente le regole di posizionamento bisogna rispettarle, niente bookshelf per terra o su armadi ad altezza 2mt.
Non capisco questo approccio talebano all'hifi, è proprio nel trattamento digitale che si è fatto un grosso passo avanti, qualsiasi recensore che abbia provato elettroniche con un DSP a bordo (Lyngdorf,Nad, Anthem i primi che mi vengono in mente) ha riscontrato un miglioramento evidente.
giucam61- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:Non ti offendere eh, ma io proprio non condivido i tuoi parametri per giudicare i prodotti, se dici che suonano benissimo i finali Advance Acoustic e i MC (e ovviamente anche gli Accuphase immagino)......... proprio non ci siamo. Tutta roba provata a casa mia, nello stesso ambiente ormai da un secolo. Per me l'unica cosa triste è giudicare i prodotti solo dal prezzo e dall'estetica.Firace ha scritto:robi68 ha scritto:
Dimmi quale hai provato tu che suonava veramente bene, così magari lo provo anche io, ovviamente non in negozio con mezzo metro di assorbente alle pareti.
Io ho avuto un 6300 un 6500 e un C45.
Ho provato a casa, nel mio impianto con le proac, il 6900 che è un modello con i trasformatori d'uscita.. e sul quale come ogni prodotto Mc si leggono opinioni contrastanti dai vari "esperti" forumer.. eppure è uno dei modelli più venduti.
Di negativo dal mio punto di vista ha solo il prezzo, purtroppo anche nell'usato.
Questo anche per testimoniare che le storie sulle proac o sonus Faber sono davvero favole che ruotano intorno a questo triste hobby.
Avere un ambiente d'ascolto ben pensato e progettato dovrebbe essere un vantaggio invece ancora si continua a parlare di spazio dietro, sotto, sopra .. come se fosse una cosa negativa da imputare ad alcuni brand.
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La risposta è semplice e sta nell'ambiente.. non ti offendere anche tu ma dalle foto e dai video che hai messo, anche su facebook, si capisce chiaramente che sei in una situazione che non ti permette di capire cosa suona e cosa non suona.
Ti stai lasciando andare al destino cambiando e scambiando quello che suona bene da te.. che non è necessariamente quello che suona meglio.. anzi con tutta probabilità non lo è.
Per non parlare poi dei diffusori con il trombone autocostruiti.
Voglio dire Roberto... Se uno decide di ascoltare in un ambiente casalingo non trattato e con i diffusori artigianali poi non può proprio mettersi nella condizione di giudicare un prodotto.
Per farlo dovresti partire da un ambiente adeguato, trattarlo e riprovare tutto quello che nel corso di questi anni non hai mai potuto serenamente valutare.
Firace- Membro classe argento
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