Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Ma guarda... È una pagina di catalogo che mi ha inviato in PDF un rivenditoreOrazio Privitera ha scritto:
Ciao Dude ne approfitto per chiederti dove hai preso questa foto, dato che non ho avuto conferma di questo modello
Io poi l'ho convertito in jpg per postarlo qui, la cosa che sorprende anche me è che era prevista la presentazione allo scorso top audio ed evidentemente... La crisi...
Peccato non erano male
dude- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Orazio Privitera ha scritto:Ciao Dude ne approfitto per chiederti dove hai preso questa foto, dato che non ho avuto conferma di questo modellodude ha scritto:Sapete quanto io apprezzi poco le indiana , ma devo dire che la nuova serie Tesi High Gloss mi sembra interessante, in particolare i nuovi top di gamma da pavimento, anche se di design un po' déjà vu io me li comprerebbe
mi pare un bel fake ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
dude ha scritto:
Ma guarda... È una pagina di catalogo che mi ha inviato in PDF un rivenditore
Io poi l'ho convertito in jpg per postarlo qui, la cosa che sorprende anche me è che era prevista la presentazione allo scorso top audio
seeh seeh...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
dude ha scritto:Solomon pensa che bello quando stasera andando alla riunione dei paradigmisti anonimi,
Alzandoti davanti ai tuoi compagni di terapia , potrai dire :
- Mi chiamo Solomon e sono 24 ore che non consiglio Paradigm.
Peccato che sei passato al metadone/indiana Line per guarire
Consiglio di tutto Dude, specie ciò che funziona bene . Triangle, Dali, Psb, Paradigm, Klipsch, Onkyo, Cambridge Audio, Accuphase, Jeff Rowland, Threshold, Sharp, Xtz, Yamaha, etc...
Ogni categoria con delle piccole perle da consigliare. Ma i "sordi"... ah no scusa. I "ciechi".
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Vella ha scritto:Solomon ha scritto:
Posso dirti che le Tesi 560 ad oggi mi hanno regalato la migliore grancassa in "shine on you crazy diamond".
Qualcosa si è impossessata di quest'uomo.
Esci da questo corpo!!!!!!!!!!
(oh, scherzo ovviamente...)
sempre pronto ad uscire. Leggi qui http://www.avguide.com/review/paradigm-monitor-series-7-5-channel-speaker-system-tpv-109?page=3
• Transparency and focus: 8.5
• Imaging and soundstaging: 9
• Tonal balance: 9
• Dynamics: 9.5
• Bass extension: 9
• Bass pitch definition: 8.5
• Bass dynamics: 9.5
• Value: 9
Serie 7
(OT scherzoso)
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Tesi ha scritto:Tesi 560 con amplificatore NAD 304 e lettore NAD 5425.
Accese rodate .... assenza di acuti ( qualcuno dice che sono equilibrate )
Eliminata resistenza d'attenuazione sul tweeter, cambiate resistenze e condensatori (Mundorf) .... e' un bel sentire.
Le farei ascolatera anche a Stentor.
Interessante la modifica, ho un amico interessato, potresti darmi qualche dettaglio?
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Solomon- Moderatore di sezione
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Ho sostituito i condensatori da 10 uF e da 5,6 uF con degli MCAP. Ho messo dei condensatori MCAP da 1 uF in parallelo a quelli da 33uF e 56uF bipolari (costava troppo sostituire anche questi)
Ho eliminato la resistenza da 2,2 Ohm in serie al tweeter e sostituito quelle da 10 Ohm e da 5,6 Ohm con delle resistenze antinduttive.
Ho sostituito anche il cablaggio interno con degli spezzoni di cavi potenza autocostruiti (TNT star)
Debbo dire che distorce molto meno .... sono presenti gli acuti e sono abbastanza morbidi, basso piu' frenato ( in precedenza avevo tentato di sostiutire la resistenza da 2,2 Ohm con una da 1,2 Ohm ma con la componentistica originale strilava tropo).
Sinceramente non ho capito la scelta Indiana Line di inserire quella resistenza per attenuare gli acuti.
Spero di essere stato abbastanza esauriente.
Ciao
Alessandro
P.S. : purtroppo i componenti non entravano piu' sulla basetta originale e ho dovuto realizzare un cablaggio in aria con una basetta mille fori
Ho eliminato la resistenza da 2,2 Ohm in serie al tweeter e sostituito quelle da 10 Ohm e da 5,6 Ohm con delle resistenze antinduttive.
Ho sostituito anche il cablaggio interno con degli spezzoni di cavi potenza autocostruiti (TNT star)
Debbo dire che distorce molto meno .... sono presenti gli acuti e sono abbastanza morbidi, basso piu' frenato ( in precedenza avevo tentato di sostiutire la resistenza da 2,2 Ohm con una da 1,2 Ohm ma con la componentistica originale strilava tropo).
Sinceramente non ho capito la scelta Indiana Line di inserire quella resistenza per attenuare gli acuti.
Spero di essere stato abbastanza esauriente.
Ciao
Alessandro
P.S. : purtroppo i componenti non entravano piu' sulla basetta originale e ho dovuto realizzare un cablaggio in aria con una basetta mille fori
Tesi- Novizio
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Allo scorso top audio ( che io sappia) erano presenti, ma con le elettroniche. Comunque le uniche High Gloss che io sappia sono queste (che cmq conosciamo tutti)dude ha scritto:, la cosa che sorprende anche me è che era prevista la presentazione allo scorso top audio ed evidentemente... La crisi...
Peccato non erano male
Orazio Privitera- Membro classe argento
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Provincia : alti e bassi, dipende dal gior
Occupazione/Hobby : Musica e hi-fi,Fotografia, Arti Marziali, e un debole per le Stratocaster
Impianto : Marantz PM6005
Thorens TD 166 MKVI + Testina ortfon VMS20EC MK II
Rotel RCD 951
Aiwa Excelia XK-007
Sansui T-60L
Focal Chorus 714V
Cavi: Real Cable; JBL
Secondo Impianto:
Luxman LV-110; Pioneer PD-M610; Buffer Pomice; EQ Technics SH-8055; Aiwa AD-F810; Technics M-250
Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Tesi ha scritto:
Spero di essere stato abbastanza esauriente.
Ciao
Alessandro
Grazie mille
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Solomon- Moderatore di sezione
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Magari puoi mandare loro una mail con allegata la pagina, così se il progetto si fosse arenato puoi contribuire a sbloccarloOrazio Privitera ha scritto:Allo scorso top audio ( che io sappia) erano presenti, ma con le elettroniche. Comunque le uniche High Gloss che io sappia sono queste (che cmq conosciamo tutti)dude ha scritto:, la cosa che sorprende anche me è che era prevista la presentazione allo scorso top audio ed evidentemente... La crisi...
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dude- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Solomon ha scritto:Ogni categoria con delle piccole perle da consigliare. Ma i "sordi"... ah no scusa. I "ciechi".
CIn cin
Vincenzo- Membro classe argento
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Sono venuti a conoscienza di questa foto già da diverso tempo, mi hanno risposto che non è opera lorodude ha scritto:Magari puoi mandare loro una mail con allegata la pagina, così se il progetto si fosse arenato puoi contribuire a sbloccarlo
Orazio Privitera- Membro classe argento
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Dude proponiti, subito dopo la stesura definitiva del T-speaker.Orazio Privitera ha scritto:Sono venuti a conoscienza di questa foto già da diverso tempo, mi hanno risposto che non è opera lorodude ha scritto:Magari puoi mandare loro una mail con allegata la pagina, così se il progetto si fosse arenato puoi contribuire a sbloccarlo
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Occupazione/Hobby : mi occupo di far avere piena consapevolezza ai B.M. delle loro reali possibilità.
Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Ma dai!? Non posso immaginare che razza di caxxone psicopatico si metta a fare un falso del genere Deve essere uno con tanto tempo da buttare poveretto, mi scuso col forum e con Indiana Line per il procurato allarme, qualcuno avrà pensato che si possanoOrazio Privitera ha scritto:Sono venuti a conoscienza di questa foto già da diverso tempo, mi hanno risposto che non è opera lorodude ha scritto:Magari puoi mandare loro una mail con allegata la pagina, così se il progetto si fosse arenato puoi contribuire a sbloccarlo
Fare veramente dei diffusori del genere a prezzo abbordabile
dude- UTENTE DISISCRITTO
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Impianto : (non specificato)
re indiana line
per Fabrizio"
ciao se le vuoi provare sono a disposizione attualmentre le sto sentendo con un un ONKYO tx-sr 608 ; il nad l'ho dato a mio fratello e mi sono recuperato il 3225 pe. contattami a ams@amslettura.com oppure 3338902931( cellulare di lavoro) ciao marco.
Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Tra qualche tempo potrete leggere la mia recensione delle Tesi 560 su "Non solo audiofili"
Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Alfredo Di Pietro ha scritto:Tra qualche tempo potrete leggere la mia recensione delle Tesi 560 su "Non solo audiofili"
Bene ...son curioso
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Alfredo Di Pietro ha scritto:Tra qualche tempo potrete leggere la mia recensione delle Tesi 560 su "Non solo audiofili"
Tesi- Novizio
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Anche io sarei ben curioso di leggere pregi e difetti di questi diffusori, visto che sono stato piacevolmente colpito dalla serie Musa, diffusori molto musicali, molto raffinati e mai affaticanti, e non per ultimo dalle capacita dinamiche invero sorprendenti. E sopratutto dal valore prestazionale ben piu alto della categoria di prezzo di appartenenza.
Tant'è vero che non capisco certe prese di posizione assolutamente negative, ma sopratutto certe critiche tecniche, che a mio avviso non hanno ragion d'essere.
Cari saluti e buone feste a tutti!
Tant'è vero che non capisco certe prese di posizione assolutamente negative, ma sopratutto certe critiche tecniche, che a mio avviso non hanno ragion d'essere.
Cari saluti e buone feste a tutti!
ahlborner- Novizio
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Località : Centro Italia
Impianto : Amplificatore integrato Krell FBI
Lettore CD Krell KPS-28
Diffusori Krell Revolution II
Giradischi Michell Gyrodeck, ESE Nibiru, Dynavector Karat
Amplificatore Nad C355
Lettore CD Nad C515
Diffusori Musa 505
Giradischi Project Xpression II e prephono PhonoBox IISE, AT440MLA
Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Diciamo che sono un felice possessore di questi diffusori ... ma e' anche vero che le sto' modificando completamente.
Anch'io come te, faccio il tifo per un marchio italiano che mi ha permesso con un prezzo abbordabile per me, di provare ad ascoltare musica!
E' pero' anche vero che alcune pecche ci sono e ... chi lo sa' se sarebbe stato possibile avviarle !?
Sono rimasto incredibilmente sorpreso della gentilezza dell'Ing. Musso che mi ha fornito gli schemi del crossover e mi ha spiegato che il "suono" dei diffusori e' molto legato all'ambiente di ascolto senza trascurare quanto incidano le esigenze del pubblico a cui ci si rivolge. E comunque la scelta timbrica e' sempre soggettiva!
Detto cio', anche le Tesi 560 non risultano stancanti .. ma praticamente gli acuti non ci sono!
E' normale che non stanchino ... potrebbero avere un certo fascino dovuto ad una gamma media abbastanza equilibrata ma ... ho la sensazione che si e' tolto tutto cio' che non riescano a riprodurre.
Ed anche questa e' una scelta per certi versi condivisibile .... se non fosse che, chi e' abituato a sentire diffusori di un certo livello le mancanze le sente.
Io sto' rifacendo i crossover cambiando la componentistica e mi sembra di avvicinarmi sempre di piu' alla meta di ottenere un diffusore equilibrato e quanto piu' completo come dettaglio ...
Soffro ancora una eccessiva direzionalita' che mi ha costretto a metterli quasi faccia faccia per avere (con dei cuscini come high trap) una scena il piu' possibile ampia (non appena riesco a trovarlo, i cuscini verranno sostiuiti da feltro abbastanza spesso).
Dimenticavo una cosa, io faccio le prove passo le nottate ad ascoltare ... cerco di aggiustare .. poi arriva mio fratello Lallo che tac ... individua il problema e da' un accenno di soluzione su cui lavorare .... sono curioso di verificare se quanto da lui denunciato sia supportato anche dalla recensione e magari da delle prove strumentali di Alfredo.
Anch'io come te, faccio il tifo per un marchio italiano che mi ha permesso con un prezzo abbordabile per me, di provare ad ascoltare musica!
E' pero' anche vero che alcune pecche ci sono e ... chi lo sa' se sarebbe stato possibile avviarle !?
Sono rimasto incredibilmente sorpreso della gentilezza dell'Ing. Musso che mi ha fornito gli schemi del crossover e mi ha spiegato che il "suono" dei diffusori e' molto legato all'ambiente di ascolto senza trascurare quanto incidano le esigenze del pubblico a cui ci si rivolge. E comunque la scelta timbrica e' sempre soggettiva!
Detto cio', anche le Tesi 560 non risultano stancanti .. ma praticamente gli acuti non ci sono!
E' normale che non stanchino ... potrebbero avere un certo fascino dovuto ad una gamma media abbastanza equilibrata ma ... ho la sensazione che si e' tolto tutto cio' che non riescano a riprodurre.
Ed anche questa e' una scelta per certi versi condivisibile .... se non fosse che, chi e' abituato a sentire diffusori di un certo livello le mancanze le sente.
Io sto' rifacendo i crossover cambiando la componentistica e mi sembra di avvicinarmi sempre di piu' alla meta di ottenere un diffusore equilibrato e quanto piu' completo come dettaglio ...
Soffro ancora una eccessiva direzionalita' che mi ha costretto a metterli quasi faccia faccia per avere (con dei cuscini come high trap) una scena il piu' possibile ampia (non appena riesco a trovarlo, i cuscini verranno sostiuiti da feltro abbastanza spesso).
Dimenticavo una cosa, io faccio le prove passo le nottate ad ascoltare ... cerco di aggiustare .. poi arriva mio fratello Lallo che tac ... individua il problema e da' un accenno di soluzione su cui lavorare .... sono curioso di verificare se quanto da lui denunciato sia supportato anche dalla recensione e magari da delle prove strumentali di Alfredo.
Tesi- Novizio
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Credo non sia questione di essere fan o meno di una azienda; il rischio concreto che il tutto si trasformi in tifo osannato per questo o per quel prodotto è molto alto, e questo (nel bene e nel male) è sempre un danno.
In genere parlo bene dei prodotti che mi soddisfano, molto raramente critico cio che non mi piace.
Torno sul discorso delle Musa.
Partecipo poco a questo ed altri forum, benche vi segua piu o meno costantemente.
Ho scritto che non capisco alcune critiche che non hanno ragion d'essere. Lasciando perdere commenti del tipo "fanno cagare" et similia, mi ha incuriosito la sensazione d'ascolto che le Musa avevano dato ad alcuni utenti del forum; principalmente bassi rimbombanti e poco controllati, medi confusi e impastati e alti poco definiti (non ricordo esattamente le parole, ma erano critiche all'incirca simili).
Ora, premesso che qualsiasi persona con un minimo di esperienza capirebbe che qualunque diffusore può suonare male messo in condizioni critiche, diro la mia.
Ho ascoltato questi diffusori (505), in condizioni non perfettamente favorevoli, e devo riconoscere che inizialmente sulla gamma bassa ho avuto la sensazione di un bel basso certamente pieno (e anche esteso) per il tipo di diffusore, ma poco controllato. Tuttavia il registro medio e acuto, mi sono sembrati da subito di grande, (molto) grande qualita.
Dovendo, per esigenze varie, valutare l'acquisto di un secondo impiantino, ho pensato subito di comprare le Musa 505, quelle da pavimento appunto.
Le ho installate con eletroniche Rotel. Diffusori nuovi di negozio.
Che sorpresa... e non in positivo!
Registro grave impastato, medi fortemente congestionati, acuti inesistenti!
Certamente, il rodaggio ha funzione importantissima, mi armo di santa pazienza e decido di aspettare la fine di qualche decida di ore di ascolto. In realta almeno le prime 15 ore consecutive, sono state messe in play con cd particolarmente "carichi", in repeat, e a volumi tutt'altro che lievi.
Riprovo con un ascolto: mhhh, si, il registro grave è migliorato un po, solo un po, su quello medio e acuto non ci siamo proprio.
Proprio quelle sensazioni di smarrimento tali da far venire il dubbio: "ma ho comprato una porcheria cosi?", e anche le elettroniche Rotel, che certo non sono chiuse, avrebbero dovuto dare una certa spinta in avanti sulla brillantezza.
Qui c'è qualcosa che non va, mi dico.
Tuttavia il mio atteggiamento prudenziale mi imponeva di attendere ancora e metterle in condizioni differenti di esprimersi, per poter valutare.
Ebbene, dopo un utilizzo di circa 120 ore (che non sono poche!!), le cose cambiano! E di molto!
Il registro medio si apre, diventa luminoso, chiaro, preciso, assolutamente eufonico, il registro medio alto si estende diventando raffinatissimo, e di una precisione assolutamente strabiliante.
Il grave, come c'era da aspettarsi, gia dopo 40 ore guadagna una estensione maggiore, un controllo molto buono. pur conqualche piccolo difettuccio che andro poi a eliminare piu avanti.
Mi chiedo, è possibile che un diffusore possa aver bisogno di cosi tante ore, specialmente sul tweeter per potersi esprimere al meglio?
Si, non solo è possibile, ma ne occorrono altre. Diciamo che, mentre i woofer iniziano a stabilizzarsi intorno alle 40/50 ore di funzionamento, il tweeter inizia, e dico inizia, verso le 80 ore a far sentire un timido (ma proprio timido) cambiamento tale da far sospettare che viste le non poche ore di uso, siamo arrivati alla frutta e il cambiamento rimanga comunque solo un accenno di sfumatura; ma da questo momento le cose non finiscono qui. Arrivati a circa 120 ore il cambiamento è di quelli "woooow"! Ma posso dire che il tweeter è comunque maturato intorno alle 160/170 ore di funzionamento e forse qualcosina in piu. Tempi biblici, ma posso dire che ne è valsa la pena,e la pazienza mi ha ripagato con un suono di una raffinatezza, di una qualita che si trova in diffusori di ben altro costo.
Non stiamo parlando di sfumature, ma di un suono completamente stravolto, tali da far pensare a diffusori diversi.
Mentre in altri diffusori ad un primo ascolto si possono comunque intuire certe potenzialita del diffusore, qui siamo proprio di fronte ad una metamorfosi totale, di larva che si trasforma in farfalla.
La particolare configurazione sospensione pneumatica/reflex, penso faccia si che i due woofer, pur identici, raggiungano una maturita in tempi differenti, certamente prima quello caricato in reflex, vista la possibile maggior escursione, mentre per il secondo woofer che lavora in s.p. occorre verosimilmente maggior tempo.
A questo, ci aggiungiamo il fatto che il tweeter, ha bisogno davvero di tanto, tantissimo tempo per raggiungere le prestazioni migliori.
Questi differenti tempi (ovviamente presenti anche in altri diffusori, ma devo dire maggiormente critici in queste Musa) portano ad avere inizialmente un diffusore in continua evoluzione, dove no nsi capisce se un giorno migliorano le voci a discapito dei violini, e quando i violini sembrano meravigliosi i corni suonano con uno straccio in campana! Il punto interrogativo sulla testa del povero acquirente è assicurato!
Con un po di pazienza, il tutto si allinea per un suono assolutamente corretto, molto esteso, veramente (ma VERAMENTE!) raffinato, ed eufonico.
Solo una certa (invero piccola) sbrodolosita del grave permaneva e andava eliminata.
Sbrodolosita che chiaramente era causata dalla troppa vicinanza dello sbocco reflex al pavimento e dai microscopici piedini in gomma, che non mi hanno mai convinto da subito, vista la poca stabilita che davano al diffusore.
Sono bastate tre punte per risolvere magicamente il tutto.
Il basso è diventato assolutamente perfetto, causa anche l'allontanamento dello sbocco reflex dal pavimento (le punte sollevano il diffusore di 1,5 cm), ma sopratutto controllato, frenato al punto giusto, eliminata ogni sensazione di sbrodolosita, di code manco a parlarne. Inoltre il palcoscenico si è esteso nelle tre dimensioni e la focalizzazione è diventata di una precisione invero notevolissima; l'accoppiamento rigido come sospettavo ha dato i suoi enormi frutti.
Alti inesistenti? Medi impastati? No, non sono caratteristiche di questi diffusori; sono diffusori precisissimi, palcoscenico esteso, estensione molto lineare (se si eccettua un certa abbondanza in gamma medio bassa efficacemente corretta con le punte) e completa.
Certo, penso che chi ascolta rock duro a livelli live, debba cercare altrove, non sono diffusori nati per trapanare i timpani o ferirli con graffianti sonorita.
Non che con il rock suonino male, -anche perche hanno capacita dinamiche che altri diffusori dal costo anche molto superiore si sognano-, solo che lo ingentiliscono.
Secondo me sono stati progettati e nascono come diffusori raffinati ed eufonici prima di tutto, perfetti per tutta la musica classica (anche quella sinfonica capace di grandi spunti dinamici), musica acustica in generale, adorabili con il jazz, non disdegnando anche certo rock melodico e musica leggera in generale.
Per le mie esigenze, con i Rotel erano addirittura fin troppo aperte, motivo per cui ho sostituito le elettroniche, dopo varie prove, con Nad, andando a cozzare con la regoletta aurea che vuole elettroniche e diffusori con caratteristiche tendenti all'opposto per ottenere un risultato neutro.
Ebbene, con i Nad, che sono notoriamente apparecchi tendenti al "dolce" avrei dovuto ottenere un suono eccessivamente rilassato, forse tendente al fiacco; e invece tutt'altro, ho guadagnato in eufonicita, senza perdere minimamente in dettaglio, estensione alle alte frequenze, e con un'estensione e un controllo sulle basse frequenze da brivido.
E questo per il mio ambiente di ascolto e per il tipo di musica che ascolto.
Difetti? Mi spiace, ma visto il costo di acquisto (600 euro), e che offrono pure una finitura in vero legno, peraltro davvero di ottima fattura, parlare di difetti sarebbe fuorviante.
Possono piacere o non piacere, ma certo è che si tratta di diffusori di alto livello, e di prestazioni molto superiori alla fascia di prezzo cui appartengono.
Due cose mi sento di consigliare alla IL:
1) predisponete il basamento per inserire delle punte, perche venderle con quei quattro gommini significa davvero limitarne le potenzialita. Ogni audiofilo con esperienza ne capisce l'importanza e vi pone rimedio da solo, ma non tutti potrebbero saperlo e lasciarsi ingannare da un suono un poco gonfio sul registro basso e una focalizzazione poco precisa.
Ho notato che sono molto piu sensibili di quanto mi aspettassi circa l'altezza dal pavimento, anche un solo centimetro in piu modifica sensibilmente la grandiosita del basso.
Si potrebbero pensare due set di punte di diversa altezza, in modo da linearizzare la risposta sul registro grave in base al proprio ambiente.
2), scrivete sul manuale a chiare lettere che occorrono ben piu delle "poche decine di ore" consigliate per migliorarne le prestazioni. E sopratutto per il tweeter. La fretta e l'inesperienza potrebbero facilmente ingannare, squalificando un prodotto di per se eccellente.
Tesi, da quello che ho letto mi pare di capire che i tuoi diffusori abbiano un'impostazione nettamente diversa dalle Musa.
Proprio il palcoscenico nelle Musa è davvero esteso e la focalizzazione particolarmente stabile.
Trovo tuttavia un pochino rischioso modificare il crossover, chi lo ha progettato ben sapeva quello che faceva, e probabilmente voleva dare una impostazione ben precisa al diffusore.
Sono piu dell'idea che se l'impostazione non piace, pace e amen, si debba cercare un altro diffusore.
Poi se a uno piace sperimentare, allora è un altro discorso!
Ciao!
In genere parlo bene dei prodotti che mi soddisfano, molto raramente critico cio che non mi piace.
Torno sul discorso delle Musa.
Partecipo poco a questo ed altri forum, benche vi segua piu o meno costantemente.
Ho scritto che non capisco alcune critiche che non hanno ragion d'essere. Lasciando perdere commenti del tipo "fanno cagare" et similia, mi ha incuriosito la sensazione d'ascolto che le Musa avevano dato ad alcuni utenti del forum; principalmente bassi rimbombanti e poco controllati, medi confusi e impastati e alti poco definiti (non ricordo esattamente le parole, ma erano critiche all'incirca simili).
Ora, premesso che qualsiasi persona con un minimo di esperienza capirebbe che qualunque diffusore può suonare male messo in condizioni critiche, diro la mia.
Ho ascoltato questi diffusori (505), in condizioni non perfettamente favorevoli, e devo riconoscere che inizialmente sulla gamma bassa ho avuto la sensazione di un bel basso certamente pieno (e anche esteso) per il tipo di diffusore, ma poco controllato. Tuttavia il registro medio e acuto, mi sono sembrati da subito di grande, (molto) grande qualita.
Dovendo, per esigenze varie, valutare l'acquisto di un secondo impiantino, ho pensato subito di comprare le Musa 505, quelle da pavimento appunto.
Le ho installate con eletroniche Rotel. Diffusori nuovi di negozio.
Che sorpresa... e non in positivo!
Registro grave impastato, medi fortemente congestionati, acuti inesistenti!
Certamente, il rodaggio ha funzione importantissima, mi armo di santa pazienza e decido di aspettare la fine di qualche decida di ore di ascolto. In realta almeno le prime 15 ore consecutive, sono state messe in play con cd particolarmente "carichi", in repeat, e a volumi tutt'altro che lievi.
Riprovo con un ascolto: mhhh, si, il registro grave è migliorato un po, solo un po, su quello medio e acuto non ci siamo proprio.
Proprio quelle sensazioni di smarrimento tali da far venire il dubbio: "ma ho comprato una porcheria cosi?", e anche le elettroniche Rotel, che certo non sono chiuse, avrebbero dovuto dare una certa spinta in avanti sulla brillantezza.
Qui c'è qualcosa che non va, mi dico.
Tuttavia il mio atteggiamento prudenziale mi imponeva di attendere ancora e metterle in condizioni differenti di esprimersi, per poter valutare.
Ebbene, dopo un utilizzo di circa 120 ore (che non sono poche!!), le cose cambiano! E di molto!
Il registro medio si apre, diventa luminoso, chiaro, preciso, assolutamente eufonico, il registro medio alto si estende diventando raffinatissimo, e di una precisione assolutamente strabiliante.
Il grave, come c'era da aspettarsi, gia dopo 40 ore guadagna una estensione maggiore, un controllo molto buono. pur conqualche piccolo difettuccio che andro poi a eliminare piu avanti.
Mi chiedo, è possibile che un diffusore possa aver bisogno di cosi tante ore, specialmente sul tweeter per potersi esprimere al meglio?
Si, non solo è possibile, ma ne occorrono altre. Diciamo che, mentre i woofer iniziano a stabilizzarsi intorno alle 40/50 ore di funzionamento, il tweeter inizia, e dico inizia, verso le 80 ore a far sentire un timido (ma proprio timido) cambiamento tale da far sospettare che viste le non poche ore di uso, siamo arrivati alla frutta e il cambiamento rimanga comunque solo un accenno di sfumatura; ma da questo momento le cose non finiscono qui. Arrivati a circa 120 ore il cambiamento è di quelli "woooow"! Ma posso dire che il tweeter è comunque maturato intorno alle 160/170 ore di funzionamento e forse qualcosina in piu. Tempi biblici, ma posso dire che ne è valsa la pena,e la pazienza mi ha ripagato con un suono di una raffinatezza, di una qualita che si trova in diffusori di ben altro costo.
Non stiamo parlando di sfumature, ma di un suono completamente stravolto, tali da far pensare a diffusori diversi.
Mentre in altri diffusori ad un primo ascolto si possono comunque intuire certe potenzialita del diffusore, qui siamo proprio di fronte ad una metamorfosi totale, di larva che si trasforma in farfalla.
La particolare configurazione sospensione pneumatica/reflex, penso faccia si che i due woofer, pur identici, raggiungano una maturita in tempi differenti, certamente prima quello caricato in reflex, vista la possibile maggior escursione, mentre per il secondo woofer che lavora in s.p. occorre verosimilmente maggior tempo.
A questo, ci aggiungiamo il fatto che il tweeter, ha bisogno davvero di tanto, tantissimo tempo per raggiungere le prestazioni migliori.
Questi differenti tempi (ovviamente presenti anche in altri diffusori, ma devo dire maggiormente critici in queste Musa) portano ad avere inizialmente un diffusore in continua evoluzione, dove no nsi capisce se un giorno migliorano le voci a discapito dei violini, e quando i violini sembrano meravigliosi i corni suonano con uno straccio in campana! Il punto interrogativo sulla testa del povero acquirente è assicurato!
Con un po di pazienza, il tutto si allinea per un suono assolutamente corretto, molto esteso, veramente (ma VERAMENTE!) raffinato, ed eufonico.
Solo una certa (invero piccola) sbrodolosita del grave permaneva e andava eliminata.
Sbrodolosita che chiaramente era causata dalla troppa vicinanza dello sbocco reflex al pavimento e dai microscopici piedini in gomma, che non mi hanno mai convinto da subito, vista la poca stabilita che davano al diffusore.
Sono bastate tre punte per risolvere magicamente il tutto.
Il basso è diventato assolutamente perfetto, causa anche l'allontanamento dello sbocco reflex dal pavimento (le punte sollevano il diffusore di 1,5 cm), ma sopratutto controllato, frenato al punto giusto, eliminata ogni sensazione di sbrodolosita, di code manco a parlarne. Inoltre il palcoscenico si è esteso nelle tre dimensioni e la focalizzazione è diventata di una precisione invero notevolissima; l'accoppiamento rigido come sospettavo ha dato i suoi enormi frutti.
Alti inesistenti? Medi impastati? No, non sono caratteristiche di questi diffusori; sono diffusori precisissimi, palcoscenico esteso, estensione molto lineare (se si eccettua un certa abbondanza in gamma medio bassa efficacemente corretta con le punte) e completa.
Certo, penso che chi ascolta rock duro a livelli live, debba cercare altrove, non sono diffusori nati per trapanare i timpani o ferirli con graffianti sonorita.
Non che con il rock suonino male, -anche perche hanno capacita dinamiche che altri diffusori dal costo anche molto superiore si sognano-, solo che lo ingentiliscono.
Secondo me sono stati progettati e nascono come diffusori raffinati ed eufonici prima di tutto, perfetti per tutta la musica classica (anche quella sinfonica capace di grandi spunti dinamici), musica acustica in generale, adorabili con il jazz, non disdegnando anche certo rock melodico e musica leggera in generale.
Per le mie esigenze, con i Rotel erano addirittura fin troppo aperte, motivo per cui ho sostituito le elettroniche, dopo varie prove, con Nad, andando a cozzare con la regoletta aurea che vuole elettroniche e diffusori con caratteristiche tendenti all'opposto per ottenere un risultato neutro.
Ebbene, con i Nad, che sono notoriamente apparecchi tendenti al "dolce" avrei dovuto ottenere un suono eccessivamente rilassato, forse tendente al fiacco; e invece tutt'altro, ho guadagnato in eufonicita, senza perdere minimamente in dettaglio, estensione alle alte frequenze, e con un'estensione e un controllo sulle basse frequenze da brivido.
E questo per il mio ambiente di ascolto e per il tipo di musica che ascolto.
Difetti? Mi spiace, ma visto il costo di acquisto (600 euro), e che offrono pure una finitura in vero legno, peraltro davvero di ottima fattura, parlare di difetti sarebbe fuorviante.
Possono piacere o non piacere, ma certo è che si tratta di diffusori di alto livello, e di prestazioni molto superiori alla fascia di prezzo cui appartengono.
Due cose mi sento di consigliare alla IL:
1) predisponete il basamento per inserire delle punte, perche venderle con quei quattro gommini significa davvero limitarne le potenzialita. Ogni audiofilo con esperienza ne capisce l'importanza e vi pone rimedio da solo, ma non tutti potrebbero saperlo e lasciarsi ingannare da un suono un poco gonfio sul registro basso e una focalizzazione poco precisa.
Ho notato che sono molto piu sensibili di quanto mi aspettassi circa l'altezza dal pavimento, anche un solo centimetro in piu modifica sensibilmente la grandiosita del basso.
Si potrebbero pensare due set di punte di diversa altezza, in modo da linearizzare la risposta sul registro grave in base al proprio ambiente.
2), scrivete sul manuale a chiare lettere che occorrono ben piu delle "poche decine di ore" consigliate per migliorarne le prestazioni. E sopratutto per il tweeter. La fretta e l'inesperienza potrebbero facilmente ingannare, squalificando un prodotto di per se eccellente.
Tesi, da quello che ho letto mi pare di capire che i tuoi diffusori abbiano un'impostazione nettamente diversa dalle Musa.
Proprio il palcoscenico nelle Musa è davvero esteso e la focalizzazione particolarmente stabile.
Trovo tuttavia un pochino rischioso modificare il crossover, chi lo ha progettato ben sapeva quello che faceva, e probabilmente voleva dare una impostazione ben precisa al diffusore.
Sono piu dell'idea che se l'impostazione non piace, pace e amen, si debba cercare un altro diffusore.
Poi se a uno piace sperimentare, allora è un altro discorso!
Ciao!
ahlborner- Novizio
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Sicuramente mi piace sperimentare .... ma forse mi sono espresso male. Io non sto' modificando il crossover come impostazione, sto' semplicemente cambiando la componentistica che per forza di cose per quel prezzo non puo' essere a livelli molto alti.
Il presupposto era ... spendo 400 Euro e cerco di migliorarle arrivando a 500 euro di spesa (100 euro di componenti) o ne spendo 500 direttamente e le tengo cosi'? Ho preferito la prima ipotesi perche' magari riusciro' ad ottenere anche quelle sfumature soggettive che "smanettando" spero di raggiungere.
Sono contento che tu sia soddisfattissimo delle tue Musa .... ma credo converrai che sostituendo i condensatori elettrolitici bipolari con quelli in propilene, resistenze non induttive al posto di quelle a filo e induttanze in corobar o in aria ... le cose potrebbero migliorare ulteriolmente e se i bassi sono da brivido gia' ora ....
E' vero che le bobine variano la resistenza in base alla loro tipologia, ma anche questo diventa una variabile che puo' consentire di adattare, giocandoci su, i diffusori all'ambiente e alle elettroniche in nostro possesso.
Hai detto tu stesso che passando da Rotel a NAD le cose sono cambiate .... e questo credo che mi ha spinto a provare ...
Il progettista con cosa le prova ? In che tipo di ambiente ?
Sono convinto che dei diffusori economici sono per forza un po' tirati nella componentistica ed e' normale che siano anche abbastanza sensibili a variazioni di pilotaggio o di ambiente. Ecco io vorrei adattarli a casa mia e al mio NAD.
Diciamo che se riuscissi a far suonare le mie Tesi come le tue Musa ... sarei contentissimo ed avrei risparmiato 100 Euro!
Il presupposto era ... spendo 400 Euro e cerco di migliorarle arrivando a 500 euro di spesa (100 euro di componenti) o ne spendo 500 direttamente e le tengo cosi'? Ho preferito la prima ipotesi perche' magari riusciro' ad ottenere anche quelle sfumature soggettive che "smanettando" spero di raggiungere.
Sono contento che tu sia soddisfattissimo delle tue Musa .... ma credo converrai che sostituendo i condensatori elettrolitici bipolari con quelli in propilene, resistenze non induttive al posto di quelle a filo e induttanze in corobar o in aria ... le cose potrebbero migliorare ulteriolmente e se i bassi sono da brivido gia' ora ....
E' vero che le bobine variano la resistenza in base alla loro tipologia, ma anche questo diventa una variabile che puo' consentire di adattare, giocandoci su, i diffusori all'ambiente e alle elettroniche in nostro possesso.
Hai detto tu stesso che passando da Rotel a NAD le cose sono cambiate .... e questo credo che mi ha spinto a provare ...
Il progettista con cosa le prova ? In che tipo di ambiente ?
Sono convinto che dei diffusori economici sono per forza un po' tirati nella componentistica ed e' normale che siano anche abbastanza sensibili a variazioni di pilotaggio o di ambiente. Ecco io vorrei adattarli a casa mia e al mio NAD.
Diciamo che se riuscissi a far suonare le mie Tesi come le tue Musa ... sarei contentissimo ed avrei risparmiato 100 Euro!
Tesi- Novizio
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Avevo capito stessi modificando i parametri elettrici del crossover.
Certamente una componentistica migliore puo aumentare le prestazioni.
Non conosco il crossover dei tuoi diffusori; sulle Musa le sezione passa alto (forse piu critica) è gia affidata a componenti buoni come condensatori poliestere e induttanze in aria cosi come la sezione del medio.
Sul passa basso si utilizzano condensatori elettrolitici, comunque meno critici rispetto alla sezione passa alto.
In ogni caso credo che la Musa e le Tesi siano due progetti abbastanza diversi e che nascono per esigenze d'ascolto differenti; il che non vuol dire che siano di qualita inferiore, ma semplicemente che suonano in maniera differente.
Certamente una componentistica migliore puo aumentare le prestazioni.
Non conosco il crossover dei tuoi diffusori; sulle Musa le sezione passa alto (forse piu critica) è gia affidata a componenti buoni come condensatori poliestere e induttanze in aria cosi come la sezione del medio.
Sul passa basso si utilizzano condensatori elettrolitici, comunque meno critici rispetto alla sezione passa alto.
In ogni caso credo che la Musa e le Tesi siano due progetti abbastanza diversi e che nascono per esigenze d'ascolto differenti; il che non vuol dire che siano di qualita inferiore, ma semplicemente che suonano in maniera differente.
ahlborner- Novizio
- Data d'iscrizione : 28.04.11
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
@ahlborner grazie per aver condiviso. In effetti mi hai dato delle risposte, dato che sto facendo rodare le sorelle minori ( le 205 ) per sapere come si sentirebbero dopo rodate
Orazio Privitera- Membro classe argento
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Re: Nuove Indiana Line Tesi 560 e 260
Scusate ma e' solo per capire se qualcuno puo' spiegarmi.
Se questi sono i grafici di SUONO allegati al sito ufficiale delle MUSA 505 (http://www.indianaline.it/musa-505/1881), il grafico della funzione di trasferimento del filtro non sta' ad indicare che il tweeter lavora attenuato di circa 10 db rispetto ai medio bassi?
O si deve interpretare in maniera diversa?
Ciao grazie e scusate ma non sono riuscito ad inserire direttamente l'immagine
Se questi sono i grafici di SUONO allegati al sito ufficiale delle MUSA 505 (http://www.indianaline.it/musa-505/1881), il grafico della funzione di trasferimento del filtro non sta' ad indicare che il tweeter lavora attenuato di circa 10 db rispetto ai medio bassi?
O si deve interpretare in maniera diversa?
Ciao grazie e scusate ma non sono riuscito ad inserire direttamente l'immagine
Tesi- Novizio
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Impianto : Amplificatore NAD 304 + Casse Indiana Line Tesi 560
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