Class T amplifier
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Class T amplifier
Come più volte sottolineato, c'è una sostanziale differenza tra classe D e classe T. Quest'ultima rappresenta infatti un'ulteriore implementazione della classe D, in quanto combina l'efficienza di quest'ultima con la qualità sonora della classe AB (anche se i classe AB in grado di suonare come i vari T-Amp continuano ad essere pochi).
La rivoluzione tecnologica introdotta dall'ingegner Tripathi e dal suo team sta proprio in questo: la creazione di un amplificatore audio efficiente e di elevata qualità (sino a quel momento possibile soltanto con i costosi e dispendiosi classe A pura).
Ecco il link che spiega il funzionamento di questo straordinario dispositivo:
http://www.silvercybertech.com/Packages/hifi/US%20Patent%20for%20ClassT%20amplifier.pdf
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Class T amplifier
beh, da quel che mi risulta la 'classe T' non è altro che il nome proprietario di un ampli di classe D, dove il modulatore PWM segue un algoritmo proprietario Tripath, con distorsione + bassa rispetto ad altri prodotti similari. il principio di funzionamento è lo stesso.
quindi, al di la dei proclami commerciali, il classe T è a tutti gli effetti un classe D (nella cui definizione non è specificato l'algoritmo del PWM), ottimizzato nel citato algoritmo.
questo è ciò che io so, pronto per essere smentito.
quindi, al di la dei proclami commerciali, il classe T è a tutti gli effetti un classe D (nella cui definizione non è specificato l'algoritmo del PWM), ottimizzato nel citato algoritmo.
questo è ciò che io so, pronto per essere smentito.
edobike- Appassionato
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Re: Class T amplifier
edobike ha scritto:beh, da quel che mi risulta la 'classe T' non è altro che il nome proprietario di un ampli di classe D, dove il modulatore PWM segue un algoritmo proprietario Tripath, con distorsione + bassa rispetto ad altri prodotti similari. il principio di funzionamento è lo stesso.
quindi, al di la dei proclami commerciali, il classe T è a tutti gli effetti un classe D (nella cui definizione non è specificato l'algoritmo del PWM), ottimizzato nel citato algoritmo.
questo è ciò che io so, pronto per essere smentito.
Già il solo fatto che il modulatore PWM segue un algoritmo proprietario Tripath, con distorsione + bassa rispetto ad altri prodotti similari, è un primo inequivocabile indicatore del gap qualitativo tra classe D e classe T.
Pertanto il classe T non è e non può essere a tutti gli effetti un classe D, in quanto ottimizzato nel citato algoritmo.
Credo non sia un caso che nessun classe D sia ancora riuscito a superare qualitativamente i vari T-Amp, che sono appunto dei classe T.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Class T amplifier
spotrà sembrarti una questione di lana caprina, ma dire che c'è una 'sostanziale differenza tra la classe D e T' è cmq errato.
il classe T è un classe D. che la qualità in output sia differente ok ci sta, come pure può esserci tra un classe d ed un altro.
tra una cassa acustica convenzionale ed una elettrostatica c'è una sostanziale differenza (di struttura e concetto di funzionamento), ma tra 2 casse convenzionali una reflex ed una sosp. pneum NON C'E' un asostanziale differenza, c'è una differente applicazione dello stesso principio base (meccanico e strutturalmente) in 2 differenti interpretazioni, con differenze di contorno che ne posson cambiare radicalmente il rendimento.
altro esempio? ciclo diesel e ciclo 8 hanno sostanziali differenze di funzionamento, cicli termodinamici sostanzialmente differenti. Ma tra un diesel a precamera ed un common rail no, il secondo è ottimizzato nel funzionamento con soluzioni si complesse ma che sono affinamenti del prodotto, il rendimento è + elevato ma il funzionamento è sostanzialmente lo stesso. ecco si, cambia il sistema di alimentazione, cambia il PWM del motore, che però resta lo stesso.
il classe T è un classe D. che la qualità in output sia differente ok ci sta, come pure può esserci tra un classe d ed un altro.
tra una cassa acustica convenzionale ed una elettrostatica c'è una sostanziale differenza (di struttura e concetto di funzionamento), ma tra 2 casse convenzionali una reflex ed una sosp. pneum NON C'E' un asostanziale differenza, c'è una differente applicazione dello stesso principio base (meccanico e strutturalmente) in 2 differenti interpretazioni, con differenze di contorno che ne posson cambiare radicalmente il rendimento.
altro esempio? ciclo diesel e ciclo 8 hanno sostanziali differenze di funzionamento, cicli termodinamici sostanzialmente differenti. Ma tra un diesel a precamera ed un common rail no, il secondo è ottimizzato nel funzionamento con soluzioni si complesse ma che sono affinamenti del prodotto, il rendimento è + elevato ma il funzionamento è sostanzialmente lo stesso. ecco si, cambia il sistema di alimentazione, cambia il PWM del motore, che però resta lo stesso.
edobike- Appassionato
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Re: Class T amplifier
...Qualcuno ha provato i moduli IcePower o Hypex?Andrea Gianelli ha scritto:Credo non sia un caso che nessun classe D sia ancora riuscito a superare qualitativamente i vari T-Amp, che sono appunto dei classe T.
Sarebbe interessante mettere su una bella prova comparativa in doppio cieco, come quella di 6Moons in cui aveva vinto il TA 10...
Smanetton- Membro classe argento
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Re: Class T amplifier
Smanetton ha scritto:...Qualcuno ha provato i moduli IcePower o Hypex?
Sarebbe interessante mettere su una bella prova comparativa in doppio cieco, come quella di 6Moons in cui aveva vinto il TA 10...
I moduli IcePower brevettati dalla danese Bang&Olufsen, come sottolineato nel mio specifico argomento dedicato alla storia ed evoluzione della classe D (http://t-class.niceboard.org/altri-chip-in-classe-t-d-f22/storia-ed-evoluzione-della-classe-d-t498.htm) rappresentano il primo esempio (qualitativamente interessante) di tale tecnologia. Si tratta di moduli in classe D che vanno molto bene per l'amplificazione della gamma bassa, mentre per i medio-alti la stessa B&O usa tradizionali classe AB (dato che la potenza necessaria è decisamente più bassa e dunque non è indispensabile contenere le dimensioni dei moduli di amplificazione).
Per estensione di concetto, avevo già pensato ad una bi-amplificazione con IcePower per la sezione bassi e Fenice 20 per medio-alti. Tuttavia la stessa S3 Shop mi ha detto che può vendere al pubblico solo le schede Fenice (classe T) ma non i moduli B&O (venduti esclusivamente alle aziende del settore). Ad ogni modo la bella prova comparativa di 6Moons in cui ha vinto il classe T della Trends Audio conferma la superiorità di tale tecnologia su qualsiasi altro amplificatore a modulatore PWM attualmente disponibile sul mercato.
Ovviamente non è detto che questa rimanga la situazione definitiva: è probabile che col tempo si riesca a migliorare ulteriormente, con sempre nuove ed interessanti implementazioni della classe D.
Per il momento direi che la cosa migliore è goderci la classe T, con la cosapevolezza che i migliori ampli con tale tecnologia sono quelli basati sul chip TA2024 da 6 watt (T-Amp, Fenice 20 e Trends Audio). Nei (rari) casi in cui dovesse essere necessaria una maggior potenza c'è la valida alternativa offerta dalla Fenice 100 (basata sul TA2022 con medesima tecnologia e l'aggiunta di un DC Servo sul circuito), leggermente inferiore qualitativamente ma potentissima. Tra l'altro c'è la possibilità di usare entrambe le schede in bi-amplificazione (Fenice 100 per i bassi e Fenice 20 per i medio-alti) per un'amplificazione senza compromessi, sia in termini di potenza sia dal punto di vista della qualità sonora: il miglior esempio viene dal sistema di riferimento della T-HiFi (http://t-class.niceboard.org/impianti-completi-oltre-i-1000-f39/sistema-di-riferimento-t-hifi-4000-euro-per-un-impianto-da-sogno-t545.htm).
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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