Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Lo so bene: sono stato io a creare il pasticcio dopo aver partecipato ad un suo meeting...wasky ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:wasky ha scritto:Bentrovato AndreaBentrovato a te, caro Roberto: link e commento sono stati appena inviati anche all'amico Lucio Cadeddu.
Io credo che il sig. Cadeddu abbia già inquadrato la situazione CCI e Grundig Andrea basta leggere le sue lettere in risposta al sig. Ambrosini
Piuttosto devo ricordarmi di scriverti un PVT importante
Roberto
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
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Località : S. Pietro all'Olmo
Provincia : Milano
Occupazione/Hobby : Consulente
Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Ora abbiamo finalmente una risposta oggettiva ed esaustiva in merito, nonchè tecnicamente fondata (con tanto di analisi circuitale e schemi): http://piercarlo-audioelettronica.blogspot.com/2009/03/grundig-v7000-un-miracolo-senza-misteri.html
Buona lettura e... buona domenica!
Buona lettura e... buona domenica!
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Salve,
è passato un pò di tempo da quel meeting, dove ricordo si parlava di un Mr. Incognito che aveva fatto volare le mie Audio Nirvana super 8. le impressioni di quel giorno leggetele qui.
http://t-class.niceboard.org/t11568-resoconto-1-simposio-peloritano
nel frattempo, ho acquistato un paio di ampli Grundig di quelli consigliati da Ambrosini nello specifico e in sequenza:
V7000, V35, e infine Mr. Incognito il Grundig V30.
purtroppo trattandosi di vintage vi sono dei rischi sullo stato degli ampli in oggetto; in particolare il V7000 , se a un primo ascolto mostra una certa classe , era spompato segno che i cap d'alimentazione erano andati, Venduto...
il V35 suona in maniera completamente diversa, ha un ottimo controllo dei bassi considerando che stava pilotando dei fullrange da 97db, ma l'immagine e dettaglio lasciavano un po' a desiderare, migliorava dopo 20min. ma niente di che.
forse aveva bisogno di una revisione, cmq venduto...
i suddetti ampli li ho portati pure da DACCLOR65 , il V35 non era piaciuto a nessuno, mentre il V7000 non era male e per i problemi suddetti era stato soppranominato il "morbidone".
dopo qualche tempo ho fatto un pomeriggio d'ascolti a casa mia con Jankovic, Orazio Privitera, e Davidjus che ha riportato il "famigerato" Grundig V30 con delle Grundig box 300 e un ipod.
il V30 ha confermato le aspettative dopo l'ascolto da Patrick, è una piccola bestiolina da 15watts sugli 8ohm delle Audio Nirvana, con un ottimo dettaglio e dei bassi inaspettati, insomma si mangia in un boccone il TA 10.1, poverino... e non fa rimpiangere il dettaglio del trends.
dopo ho comprato anche io un V30 , il mio esemplare ha un pelo meno dinamica di quello di Davidjus e il potenziometro gracchiava tantissimo. per il potenziometro ho parzialmente risolto, ma credo che abbia bisogno di una revisione.
tornando al pomeriggio d'ascolti dopo le audio nirvana, che con il V30 avevamo la musica nell'aria, abbiamo ascoltato le box 300 grundig. ebbene come casse da scaffale non sono male e hanno una certa trasparenza , il suono è molto tendente a rimanere verso la parete di fondo, può piacere come no.
da qualche tempo leggo qualcosa sul forum grundig, dico subito che non mi piace l'atmosfera che c'è, in particolare con Davidjus abbiamo parlato di come il mio dac Zhaolu Oritek con la hiface, si fosse mangiato a colazione ipod tanto osannato su quel forum da 4 personaggi che di atteggiano a guru "de' noiartri". ebbene , non ti cagano nemmeno, il bello è che dicono "ascoltate con le vostre orecchie", noi l'abbiamo fatto e a parità di ampli e casse non c'erano dubbi.
la mia opinione al momento, è che vi sono dei buoni amplificatori grundig che con delle casse facili come le mie si esprimono davvero bene, ad esempio con le ESB di Patrick cosa volevate che facessero 15watts ??!!
le casse Grundig , non saprei , ho ascoltato solo le piccole box 300 , al momento non mi sento di acquistare delle grundig box non sono stato particolarmente affascinato dal suono , anche se sono delle oneste casse.
purtroppo per tutti i grundisti puri il vero suono è solo quello con catena solo grundig e non c'è potenza umana che li possa smuovere dalle loro convinzioni, non provano diverse combinazioni come facciamo qui noi.
addirittura non si può parlare apertamente di come revisionare o peggio modificare un ampli grundig, pare che siano notizie che viaggino in PM.
cmq, ho capito che chi ce lo ha buono l'ampli lo ha revisionato, ma si guardano bene dal dirti che cosa ci hanno fatto dentro, insomma devi cacciare i soldi.... DIY??? naaaaaaa che fai scherzi? non sai del CCI?
no, volevo solo cambiare 4 condensatori.....
ciao
Giuseppe
è passato un pò di tempo da quel meeting, dove ricordo si parlava di un Mr. Incognito che aveva fatto volare le mie Audio Nirvana super 8. le impressioni di quel giorno leggetele qui.
http://t-class.niceboard.org/t11568-resoconto-1-simposio-peloritano
nel frattempo, ho acquistato un paio di ampli Grundig di quelli consigliati da Ambrosini nello specifico e in sequenza:
V7000, V35, e infine Mr. Incognito il Grundig V30.
purtroppo trattandosi di vintage vi sono dei rischi sullo stato degli ampli in oggetto; in particolare il V7000 , se a un primo ascolto mostra una certa classe , era spompato segno che i cap d'alimentazione erano andati, Venduto...
il V35 suona in maniera completamente diversa, ha un ottimo controllo dei bassi considerando che stava pilotando dei fullrange da 97db, ma l'immagine e dettaglio lasciavano un po' a desiderare, migliorava dopo 20min. ma niente di che.
forse aveva bisogno di una revisione, cmq venduto...
i suddetti ampli li ho portati pure da DACCLOR65 , il V35 non era piaciuto a nessuno, mentre il V7000 non era male e per i problemi suddetti era stato soppranominato il "morbidone".
dopo qualche tempo ho fatto un pomeriggio d'ascolti a casa mia con Jankovic, Orazio Privitera, e Davidjus che ha riportato il "famigerato" Grundig V30 con delle Grundig box 300 e un ipod.
il V30 ha confermato le aspettative dopo l'ascolto da Patrick, è una piccola bestiolina da 15watts sugli 8ohm delle Audio Nirvana, con un ottimo dettaglio e dei bassi inaspettati, insomma si mangia in un boccone il TA 10.1, poverino... e non fa rimpiangere il dettaglio del trends.
dopo ho comprato anche io un V30 , il mio esemplare ha un pelo meno dinamica di quello di Davidjus e il potenziometro gracchiava tantissimo. per il potenziometro ho parzialmente risolto, ma credo che abbia bisogno di una revisione.
tornando al pomeriggio d'ascolti dopo le audio nirvana, che con il V30 avevamo la musica nell'aria, abbiamo ascoltato le box 300 grundig. ebbene come casse da scaffale non sono male e hanno una certa trasparenza , il suono è molto tendente a rimanere verso la parete di fondo, può piacere come no.
da qualche tempo leggo qualcosa sul forum grundig, dico subito che non mi piace l'atmosfera che c'è, in particolare con Davidjus abbiamo parlato di come il mio dac Zhaolu Oritek con la hiface, si fosse mangiato a colazione ipod tanto osannato su quel forum da 4 personaggi che di atteggiano a guru "de' noiartri". ebbene , non ti cagano nemmeno, il bello è che dicono "ascoltate con le vostre orecchie", noi l'abbiamo fatto e a parità di ampli e casse non c'erano dubbi.
la mia opinione al momento, è che vi sono dei buoni amplificatori grundig che con delle casse facili come le mie si esprimono davvero bene, ad esempio con le ESB di Patrick cosa volevate che facessero 15watts ??!!
le casse Grundig , non saprei , ho ascoltato solo le piccole box 300 , al momento non mi sento di acquistare delle grundig box non sono stato particolarmente affascinato dal suono , anche se sono delle oneste casse.
purtroppo per tutti i grundisti puri il vero suono è solo quello con catena solo grundig e non c'è potenza umana che li possa smuovere dalle loro convinzioni, non provano diverse combinazioni come facciamo qui noi.
addirittura non si può parlare apertamente di come revisionare o peggio modificare un ampli grundig, pare che siano notizie che viaggino in PM.
cmq, ho capito che chi ce lo ha buono l'ampli lo ha revisionato, ma si guardano bene dal dirti che cosa ci hanno fatto dentro, insomma devi cacciare i soldi.... DIY??? naaaaaaa che fai scherzi? non sai del CCI?
no, volevo solo cambiare 4 condensatori.....
ciao
Giuseppe
embty2002- Membro classe bronzo
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Occupazione/Hobby : non si capisce??!!
Impianto : Motu ultralite mk1 per biamplificazione dipolo, woofer R1524, Eminence Beta 12 LTA. amplificazioni: hypex ucd180 sui woofer,valvolare 6V6 SE UL sui medio-alti.
Analogico: giradischi Thorens TD-150 mkII , fonorivelatore Goldring 1024, pre H06 by Vicè
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
ammetto di averli giudicati con estrema severità ma mi sono stati presentati, in modo arrogante, come assolutamente inarrivabili da qualunque altra configurazione: ovviamente è una bufala
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
praticamente ho trovato un'ottima sinergia casse amplificatore, sicuramente suona meglio che con le casse grundig IMHO. mi piacerebbe trasformare il V30 in un finale e prendere un preamplificare, la fregatura è il forum grundig non ti dicono niente.
embty2002- Membro classe bronzo
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
quanto hai speso per questi acquisti in totale?
piero7- Membro classe oro
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
poco più di €100 cad. e li rivendi subito su ebay o sul forum.
ma ripeto sono 15watts su 8ohm, non aspettatevi capacità di pilotaggio particolari tranne che abbiate un fullrange con 90db o più.
ma ripeto sono 15watts su 8ohm, non aspettatevi capacità di pilotaggio particolari tranne che abbiate un fullrange con 90db o più.
embty2002- Membro classe bronzo
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
embty2002 ha scritto:praticamente ho trovato un'ottima sinergia casse amplificatore, sicuramente suona meglio che con le casse grundig IMHO. mi piacerebbe trasformare il V30 in un finale e prendere un preamplificare, la fregatura è il forum grundig non ti dicono niente.
Finché non sganci almeno € 500,00 per trasformare "CCI" il tuo lettore DVD Roadstar che costa nuovo € 25,00 al mercatone dubito che ti dicano qualcosa
Stentor- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 12.07.10
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Ciao,
ho avuto per qualche tempo un ampli Grundig V7200 e devo dire che mi ha abbastanza sorpreso: un tot di anni sulle spalle ma ancora suonava , in particolare risultava fluido e musicale (forse per via di quella certa morbidezza accennata) ma non moscio (forse in quanto poco più potente del V7000, credo 40W).
Ma alla fine l'ho venduto (con molta facilità),non mi serviva e non reggeva certo col H/K 680!
Inoltre ancora possiedo ed uso un lettore CD7500 che trovo (che strano, stessa impostazione generale ...) fluido, musicale, con buon dettaglio e articolato; inoltre, direi con una insospettabile estensione ed articolazione verso le basse frequenze (che a volte sono un tallone di Achille dei lettori CD); il tutto sempre con un certo "velluto" (un pelo morbido, ma senza disturbare, per niente lento).
Sicuramente lo terrò fin che funziona o che non riesco a farmi una sorgente audio informatica degna.
Per il resto ha un look interessante e vedere funzionare la meccanica è uno spettacolo
ho avuto per qualche tempo un ampli Grundig V7200 e devo dire che mi ha abbastanza sorpreso: un tot di anni sulle spalle ma ancora suonava , in particolare risultava fluido e musicale (forse per via di quella certa morbidezza accennata) ma non moscio (forse in quanto poco più potente del V7000, credo 40W).
Ma alla fine l'ho venduto (con molta facilità),non mi serviva e non reggeva certo col H/K 680!
Inoltre ancora possiedo ed uso un lettore CD7500 che trovo (che strano, stessa impostazione generale ...) fluido, musicale, con buon dettaglio e articolato; inoltre, direi con una insospettabile estensione ed articolazione verso le basse frequenze (che a volte sono un tallone di Achille dei lettori CD); il tutto sempre con un certo "velluto" (un pelo morbido, ma senza disturbare, per niente lento).
Sicuramente lo terrò fin che funziona o che non riesco a farmi una sorgente audio informatica degna.
Per il resto ha un look interessante e vedere funzionare la meccanica è uno spettacolo
handros- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 27.10.10
Numero di messaggi : 2490
Provincia : Parma
Impianto : CD Tascam CD-RW5000 - PC Daphile - DAC S.M.S.L. M500 - AMPLI Powersoft LiteMod by MICROSIM - CASSE JBL L100 Century Bellino modded!
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Stentor ha scritto:embty2002 ha scritto:praticamente ho trovato un'ottima sinergia casse amplificatore, sicuramente suona meglio che con le casse grundig IMHO. mi piacerebbe trasformare il V30 in un finale e prendere un preamplificare, la fregatura è il forum grundig non ti dicono niente.
Finché non sganci almeno € 500,00 per trasformare "CCI" il tuo lettore DVD Roadstar che costa nuovo € 25,00 al mercatone dubito che ti dicano qualcosa
Difatti, abituato allo spirito collaborativo del t-forum, ho voluto aspettare mesi prima di pronunciarmi apertamente su questi amplificatori, in quanto scatenano discussioni feroci a cui non voglio dare seguito.
posso solo dire che se si ha la fortuna di trovarne uno un buono stato si tra le mani un onesto amplificatore con tutti i pro e i contro di un 15watts, niente di più...
sicuramente non è ovattato, ha un buon dettaglio; ha dei bassi pronunciati di suo che sicuramente bilanciano il medio alto delle Audio nirvana sempre in avanti, e mi piacciono come articolazione. con il facile carico del fullrange esprime una buona dinamica, e in generale un buon senso di musicalità. c'è un qualcosa che fin dal primo momento sento che manca rispetto al 2024, quell'effetto presenza e ricchezza di armoniche sulle medie in certe buone registrazioni di pianoforte.
purtroppo la sua disgrazia è il suo forum e il fantomatico CCI , se esiste. risposte del tipo: "non hai i cavi giusti" , si vabbè, ma dove li trovo i GBC vecchi? oppure: "non hai la catena tutta CCI", ma se voi per primi come sorgente usate gli iphone (non ipod come avevo detto prima), dov'è 'sto full cci??
e poi la soffocante presenza di fanatici, per dirla pulita IMHO a cui consiglio di trovare al più presto cavi rca adeguati che sostituiscano i vecchi GBC, o i ricercatissimi originali grundig da €40 , altrimenti la favola del CCI finisce con la fine di questi cavi!!!
sarà che qui mi trovo molto bene e ho trovato ottimi amici, ma non mi piace essere preso per il c... da certi "presunti" guru.
ciao
Giuseppe
embty2002- Membro classe bronzo
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Concordo, io ho fatto i miei acquisti Grundig per mera curiosità (come per tante altre cose), ma probabilmente è peggio quel certo alone costruito nell'ambiente grundig-puristi, che eventuali difetti (o meno) degli apparati stessi...
handros- Membro classe argento
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
riaperta questa discussione ricordo che i migliori CCI sul mercato erano il v-20 e l'R-30 o R-35(non ricordo bene) che sono i receiver vecchi molto grandi.
il v-7000 non era spompato per il discorso condensatori, il v-7000 e' spompato di suo, rinasce se collegato come finale al pre xv-7500.
e ve lo dice uno che i grundig CCI e anche diffusori li ha passati quasi tutti.
il v-7000 non era spompato per il discorso condensatori, il v-7000 e' spompato di suo, rinasce se collegato come finale al pre xv-7500.
e ve lo dice uno che i grundig CCI e anche diffusori li ha passati quasi tutti.
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
embty2002 ha scritto:
Difatti, abituato allo spirito collaborativo del t-forum, ho voluto aspettare mesi prima di pronunciarmi apertamente su questi amplificatori, in quanto scatenano discussioni feroci a cui non voglio dare seguito.
posso solo dire che se si ha la fortuna di trovarne uno un buono stato si tra le mani un onesto amplificatore con tutti i pro e i contro di un 15watts, niente di più...
sicuramente non è ovattato, ha un buon dettaglio; ha dei bassi pronunciati di suo che sicuramente bilanciano il medio alto delle Audio nirvana sempre in avanti, e mi piacciono come articolazione. con il facile carico del fullrange esprime una buona dinamica, e in generale un buon senso di musicalità. c'è un qualcosa che fin dal primo momento sento che manca rispetto al 2024, quell'effetto presenza e ricchezza di armoniche sulle medie in certe buone registrazioni di pianoforte.
purtroppo la sua disgrazia è il suo forum e il fantomatico CCI , se esiste. risposte del tipo: "non hai i cavi giusti" , si vabbè, ma dove li trovo i GBC vecchi? oppure: "non hai la catena tutta CCI", ma se voi per primi come sorgente usate gli iphone (non ipod come avevo detto prima), dov'è 'sto full cci??
e poi la soffocante presenza di fanatici, per dirla pulita IMHO a cui consiglio di trovare al più presto cavi rca adeguati che sostituiscano i vecchi GBC, o i ricercatissimi originali grundig da €40 , altrimenti la favola del CCI finisce con la fine di questi cavi!!!
sarà che qui mi trovo molto bene e ho trovato ottimi amici, ma non mi piace essere preso per il c... da certi "presunti" guru.
ciao
Giuseppe
Beh ognuno ha il diritto di divertirsi come vuole però la setta Grundig ..
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Rispondere ad ogni vostro singolo interessante intervento mi è difficile ma cercherò di dare il mio contributo attraverso alcune considerazioni più o meno generali, che reputo di estrema importanza a far chiarezza su miti, leggende, sensazioni, tecnica e sostanza.
L'hi-fi è una disciplina a metà strada tra tecnologia ed emozioni, una sorta di mix tra l'irrazionalità del mondo dei sensi e la razionalità delle fredde misure, dove la prima ci emoziona e la seconda ci spiega il perché e nemmeno sempre (ad esempio nel caso di alcuni valvolari elettricamente penosi ma musicalmente straordinari).
Breve premessa per dire, innanzitutto, che in questo campo il fine giustifica i mezzi, purché si parli di cifre soggettivamente sostenibili (non è il caso d'indebitarsi) e oggettivamente ragionevoli (ogni bene ha un valore intrinseco e un amplificatore, per quanto bello, non può ragionevolmente costare decine di migliaia di euro).
Ciò detto, il caso Grundig ha portato alla luce un fenomeno che dovrebbe essere d'interesse generale per il mondo degli audiofili non legati a mode, marchi e "religioni", ossia il fatto che tendenzialmente una volta si costruiva meglio e, nonostante le minori potenzialità, molte delle cose di quegli anni suonavano bene, ma davvero bene, al punto da mangiarsi non solo la classe T (che mantiene il merito di una buona qualità a prezzi stracciati) ma anche gran parte dell'attuale produzione hi-end, che altro non è che vera hi-fi sovraprezzata.
Nato e cresciuto tra componenti hi-fi di (compianta) qualità, molte volte ho detto di faticare non poco a trovare tra gli ampli attuali di costo ragionevole qualcosa di meglio di una Fenice 20 o di una qualunque scheda decente basata sul TA2024. Ed è vero, così come è vero guardando alla produzione degli anni novanta e della seconda metà degli anni ottanta.
Ok, ma prima? Cosa c'era prima?
Beh, cari amici, prima ci sono i ricordi della mia infanzia, con quei bassi veri e quelle cose che regalavano un range dinamico ed una ricchezza armonica che oggi ci siamo quasi dimenticati.
Non parlo di tecnica, dato che tecnico non sono né ho pretesa di esserlo: mi riferisco alla resa sonora, a quella capacità di ricostruire la sensazione di un'orchestra, non solo in termini di dettagli (oggi quasi esasperati dai vari hi-end) ma di quella dolcezza, naturalezza e ampiezza dei transienti musicali, tutte cose oggi trascurate e spesso mortificate dai tanti megaimpianti che, nella sostanza, fanno suonare i cd quasi come fossero mp3 compressi.
E' doloroso ammetterlo ed è doloroso ammettere di aver per primo avuto l'illusione di poter migliorare quel che già era buono in valore assoluto e nettamente migliore della stragrande maggioranza della produzione odierna.
Recentemente ho recuperato un integratino Pioneer SA-420 e, una volta sistemato e collegato al posto della Fenice 20, non mi ha fatto rimpiangere nulla di quest'ultima, aggiungendo al medesimo livello di dettaglio una maggior naturalezza e dolcezza nella performance complessiva.
Raggiunto la pace dei sensi? Ma no, non sia mai per uno abituato a tanta ma tanta musica dal vivo e con la perenne illusione di poterla un giorno rivivere degnamente anche a casa propria.
Tutto qui? No, nemmeno per sogno: il pensiero fisso rimaneva ancora quel che ero abituato ad ascoltare nei miei primi anni di vita e che ancora ricordo, per il semplice fatto che al meglio ci si abitua subito ma al peggio non ci si abitua mai, anche quando questo è relativamente migliore del resto del triste mondo dell'audio attuale, i cui fruitori sono per la maggioranza persone disabituate alla musica e ai suoni veri, oppure gente ormai rassegnata: oggi trovi tutto l'impossibile e l'impensabile, ma alla fine quello che cerchi non c'è...
Oggi ho rimesso in funzione il vecchio ampli Philips 591 di mio zio: non si tratta del mitico 591 del 1974 ma di quello successivo, economico e all'epoca non certo uno dei migliori in circolazione.
Risultato? Un pomeriggio di musica e di emozioni, come non le provavo da decenni.
E la potenza? 20 watt continui per canale, che suonano come cento e passa di oggi: volume mai sopra al 30%, woofer pronti a saltare fuori dai cestelli, bassi profondi, dinamici, perfettamente controllati.
La potenza dichiarata oggi è una balla colossale ed è evidente soprattutto per gli altoparlanti: i vecchi diffusori Philips GL-562 garantivano una tenuta in potenza continua di 20 watt e una potenza di picco di 50: il woofer montato (il leggendario Bombardon AD-5201S) era un componente da 25 watt nominali, il quale però sopportava la potenza che oggi possono sopportare solo i 12" da cento e passa watt dichiarati.
E non ho le traveggole: vi basti leggere su questo e altri forum, così come cercare nella posta di TNT Audio, per rendervi conto di quanti woofer Sonus Faber sbobinati usando amplificatori di oggi da 50 watt dichiarati e ben sotto il clipping.
Le parole e i numeri hanno un peso, un significato e un'importanza. Eppure oggi è la gara di chi la spara più grossa e chi vince è chi meglio vende, non certo chi sa fare meglio: tutto è marketing, tutto è pubblicità, tutto è moda e ostentazione. Quasi non c'è più spazio per i gusti individuali, sino a non renderci quasi conto di ciò che davvero vogliamo: nessuno escluso, io in primis, illuso pentito.
Godiamoci la musica, come vogliamo e come più ci emoziona. Non curiamoci di cosa è elettricamente migliore, di cosa consiglia tizio o caio. Cerchiamo appena possibile di spegnere tutto e andare a qualche bel concerto, Quando torniamo a casa il nostro impianto lascerà certamente qualcosa di rilevante all'immaginazione, ma, se non abbiamo acceso un mutuo, pazienza. Quindi, non buttiamo soldi inutilmente: non ne vale la pena, perché il confine tra il lusso e la truffa è sottile, quasi invisibile, spesso nascosto, quasi sempre insidioso.
Poi un giorno ti capita di aprire gli occhi e di vedere le cose come stanno, come il tuo intuito ti suggerisce e come le stesse tue orecchie spietatamente confermano. E così scopri che potevi tenerti le casse di 44 anni fa e, al posto del defunto integratone su progetto rca, recuperare un vecchio integratino di qualità, Grundig, Philips o altro che sia.
Ma soprattutto scopri che non ne è valsa la pena, che non ne vale la pena.
Tutto è precario oggigiorno e quando tutto è precario, inutile stupirsene, il risultato è una qualità precaria, a prescindere dal progresso tecnologico: così come si può ottenere molto con poco, ancor più si possono fare schifezze con molto. Eccome se si può!
PS: sui Grundig le informazioni più utili le trovate a mio avviso sul blog del grande Piercarlo Boletti, che ha analizzato sia il V-7000 (http://piercarlo-audioelettronica.blogspot.com/2009/03/grundig-v7000-un-miracolo-senza-misteri.html) sia l'ancor più vecchio SV-85 (http://piercarlo-audioelettronica.blogspot.com/2009/04/grundig-sv85-quarantanni-portati-con.html)
L'hi-fi è una disciplina a metà strada tra tecnologia ed emozioni, una sorta di mix tra l'irrazionalità del mondo dei sensi e la razionalità delle fredde misure, dove la prima ci emoziona e la seconda ci spiega il perché e nemmeno sempre (ad esempio nel caso di alcuni valvolari elettricamente penosi ma musicalmente straordinari).
Breve premessa per dire, innanzitutto, che in questo campo il fine giustifica i mezzi, purché si parli di cifre soggettivamente sostenibili (non è il caso d'indebitarsi) e oggettivamente ragionevoli (ogni bene ha un valore intrinseco e un amplificatore, per quanto bello, non può ragionevolmente costare decine di migliaia di euro).
Ciò detto, il caso Grundig ha portato alla luce un fenomeno che dovrebbe essere d'interesse generale per il mondo degli audiofili non legati a mode, marchi e "religioni", ossia il fatto che tendenzialmente una volta si costruiva meglio e, nonostante le minori potenzialità, molte delle cose di quegli anni suonavano bene, ma davvero bene, al punto da mangiarsi non solo la classe T (che mantiene il merito di una buona qualità a prezzi stracciati) ma anche gran parte dell'attuale produzione hi-end, che altro non è che vera hi-fi sovraprezzata.
Nato e cresciuto tra componenti hi-fi di (compianta) qualità, molte volte ho detto di faticare non poco a trovare tra gli ampli attuali di costo ragionevole qualcosa di meglio di una Fenice 20 o di una qualunque scheda decente basata sul TA2024. Ed è vero, così come è vero guardando alla produzione degli anni novanta e della seconda metà degli anni ottanta.
Ok, ma prima? Cosa c'era prima?
Beh, cari amici, prima ci sono i ricordi della mia infanzia, con quei bassi veri e quelle cose che regalavano un range dinamico ed una ricchezza armonica che oggi ci siamo quasi dimenticati.
Non parlo di tecnica, dato che tecnico non sono né ho pretesa di esserlo: mi riferisco alla resa sonora, a quella capacità di ricostruire la sensazione di un'orchestra, non solo in termini di dettagli (oggi quasi esasperati dai vari hi-end) ma di quella dolcezza, naturalezza e ampiezza dei transienti musicali, tutte cose oggi trascurate e spesso mortificate dai tanti megaimpianti che, nella sostanza, fanno suonare i cd quasi come fossero mp3 compressi.
E' doloroso ammetterlo ed è doloroso ammettere di aver per primo avuto l'illusione di poter migliorare quel che già era buono in valore assoluto e nettamente migliore della stragrande maggioranza della produzione odierna.
Recentemente ho recuperato un integratino Pioneer SA-420 e, una volta sistemato e collegato al posto della Fenice 20, non mi ha fatto rimpiangere nulla di quest'ultima, aggiungendo al medesimo livello di dettaglio una maggior naturalezza e dolcezza nella performance complessiva.
Raggiunto la pace dei sensi? Ma no, non sia mai per uno abituato a tanta ma tanta musica dal vivo e con la perenne illusione di poterla un giorno rivivere degnamente anche a casa propria.
Tutto qui? No, nemmeno per sogno: il pensiero fisso rimaneva ancora quel che ero abituato ad ascoltare nei miei primi anni di vita e che ancora ricordo, per il semplice fatto che al meglio ci si abitua subito ma al peggio non ci si abitua mai, anche quando questo è relativamente migliore del resto del triste mondo dell'audio attuale, i cui fruitori sono per la maggioranza persone disabituate alla musica e ai suoni veri, oppure gente ormai rassegnata: oggi trovi tutto l'impossibile e l'impensabile, ma alla fine quello che cerchi non c'è...
Oggi ho rimesso in funzione il vecchio ampli Philips 591 di mio zio: non si tratta del mitico 591 del 1974 ma di quello successivo, economico e all'epoca non certo uno dei migliori in circolazione.
Risultato? Un pomeriggio di musica e di emozioni, come non le provavo da decenni.
E la potenza? 20 watt continui per canale, che suonano come cento e passa di oggi: volume mai sopra al 30%, woofer pronti a saltare fuori dai cestelli, bassi profondi, dinamici, perfettamente controllati.
La potenza dichiarata oggi è una balla colossale ed è evidente soprattutto per gli altoparlanti: i vecchi diffusori Philips GL-562 garantivano una tenuta in potenza continua di 20 watt e una potenza di picco di 50: il woofer montato (il leggendario Bombardon AD-5201S) era un componente da 25 watt nominali, il quale però sopportava la potenza che oggi possono sopportare solo i 12" da cento e passa watt dichiarati.
E non ho le traveggole: vi basti leggere su questo e altri forum, così come cercare nella posta di TNT Audio, per rendervi conto di quanti woofer Sonus Faber sbobinati usando amplificatori di oggi da 50 watt dichiarati e ben sotto il clipping.
Le parole e i numeri hanno un peso, un significato e un'importanza. Eppure oggi è la gara di chi la spara più grossa e chi vince è chi meglio vende, non certo chi sa fare meglio: tutto è marketing, tutto è pubblicità, tutto è moda e ostentazione. Quasi non c'è più spazio per i gusti individuali, sino a non renderci quasi conto di ciò che davvero vogliamo: nessuno escluso, io in primis, illuso pentito.
Godiamoci la musica, come vogliamo e come più ci emoziona. Non curiamoci di cosa è elettricamente migliore, di cosa consiglia tizio o caio. Cerchiamo appena possibile di spegnere tutto e andare a qualche bel concerto, Quando torniamo a casa il nostro impianto lascerà certamente qualcosa di rilevante all'immaginazione, ma, se non abbiamo acceso un mutuo, pazienza. Quindi, non buttiamo soldi inutilmente: non ne vale la pena, perché il confine tra il lusso e la truffa è sottile, quasi invisibile, spesso nascosto, quasi sempre insidioso.
Poi un giorno ti capita di aprire gli occhi e di vedere le cose come stanno, come il tuo intuito ti suggerisce e come le stesse tue orecchie spietatamente confermano. E così scopri che potevi tenerti le casse di 44 anni fa e, al posto del defunto integratone su progetto rca, recuperare un vecchio integratino di qualità, Grundig, Philips o altro che sia.
Ma soprattutto scopri che non ne è valsa la pena, che non ne vale la pena.
Tutto è precario oggigiorno e quando tutto è precario, inutile stupirsene, il risultato è una qualità precaria, a prescindere dal progresso tecnologico: così come si può ottenere molto con poco, ancor più si possono fare schifezze con molto. Eccome se si può!
PS: sui Grundig le informazioni più utili le trovate a mio avviso sul blog del grande Piercarlo Boletti, che ha analizzato sia il V-7000 (http://piercarlo-audioelettronica.blogspot.com/2009/03/grundig-v7000-un-miracolo-senza-misteri.html) sia l'ancor più vecchio SV-85 (http://piercarlo-audioelettronica.blogspot.com/2009/04/grundig-sv85-quarantanni-portati-con.html)
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
io sono sempr4e del parere di Cadeddu, sono ottimi come pezzi storici, almeno alcuni, ma la tecnologia di oggi
checus- Appassionato
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Ciao Andrea,
è un vero piacere rileggerti anche se devo dire che sono perplesso di questa tua svolta vintage.
Comunque è sempre costruttivo discutere con te e per tanto devo dirti che non condivido molto questo tuo intervento.
Ora mi spiego meglio:
Ma dove sta scritto Andrea? ..tralasciando l'ovvietà che una volta i lettori digitali erano mediocri rispetto a quelli di oggi ... non è assolutamente vero. Ci sono anche oggi ottimi costruttori che producono con passione e altissima qualità apparecchiature di assoluto pregio. Non vorrei mettermi a fare inutili elenchi ma produttori come Virtue Audio, Audio Research etc... dove li metti ?
Anche qui non mi quadra .... certo certi prodotti vintage suonano ancora oggi alla grande e mi riferisco, a puro titolo di esempio a Mcintosh MC30, QuadII, Leak Tl12 point one e molti altri ...ma in questa lista non figura di certo Grundig oppure gli integratini economici di Pioneer
Con un 2024 ben implementato (perdonami ma la mitica fenice20 ...pur se ottima rispetto al prezzo non è tra questi) e interfacciato non ci avviciniamo nemmeno di striscio ...e questo senza scomodare prodotti che oggi costano uguali (in rapporto) a quelli citati da te allora. non dimentichiamo che i prodotti hifi (veramente hifi intendo) non sono mai costati poco ...fino all'avvento della classe T
Che poi la moderna hiend sia molte volte un giochino per ricchi in cui si paga più l'implementazione che il progetto ..beh questo è vero ....
Tornando al 2024 sei stato tu uno dei più convinti sostenitori di questa scheda arrivando a paragonarla (per me giustamente) a valvolari N volte più costosi ...e ora ti rimangi tutto ?? ...i Pioneer vecchi ci sono sempre stati
E no Andrea ... non dirmi adesso che anche l'ampli dello zio da quattro soldi anche all'epoca suona meglio dei nostri classeT ... ...Così mi sembra di leggere mister Grundig
Mai fare di tutta l'erba un fascio ...secondo te una volta non facevano la pubblicità e non producevano per guadagnare ??!?!?!?! ..ma su daiiii
mah ..perdona Andrea ma tutto il tuo discorso è campato fra le nuvole e un po qualunquistico ..... se un giorno vuoi venire a casa mia con uno dei tuoi "vintage" sarai un ospite gradito a pranzo e vediamo poi se queste tue, per me strambalate teorie, si traducono poi all'ascolto in realtà
Per ora buon anno
è un vero piacere rileggerti anche se devo dire che sono perplesso di questa tua svolta vintage.
Comunque è sempre costruttivo discutere con te e per tanto devo dirti che non condivido molto questo tuo intervento.
Ora mi spiego meglio:
Andrea Gianelli ha scritto:
Ciò detto, il caso Grundig ha portato alla luce un fenomeno che dovrebbe essere d'interesse generale per il mondo degli audiofili non legati a mode, marchi e "religioni", ossia il fatto che tendenzialmente una volta si costruiva meglio
Ma dove sta scritto Andrea? ..tralasciando l'ovvietà che una volta i lettori digitali erano mediocri rispetto a quelli di oggi ... non è assolutamente vero. Ci sono anche oggi ottimi costruttori che producono con passione e altissima qualità apparecchiature di assoluto pregio. Non vorrei mettermi a fare inutili elenchi ma produttori come Virtue Audio, Audio Research etc... dove li metti ?
Andrea Gianelli ha scritto:
molte delle cose di quegli anni suonavano bene, ma davvero bene, al punto da mangiarsi non solo la classe T (che mantiene il merito di una buona qualità a prezzi stracciati) ma anche gran parte dell'attuale produzione hi-end, che altro non è che vera hi-fi sovraprezzata
Anche qui non mi quadra .... certo certi prodotti vintage suonano ancora oggi alla grande e mi riferisco, a puro titolo di esempio a Mcintosh MC30, QuadII, Leak Tl12 point one e molti altri ...ma in questa lista non figura di certo Grundig oppure gli integratini economici di Pioneer
Con un 2024 ben implementato (perdonami ma la mitica fenice20 ...pur se ottima rispetto al prezzo non è tra questi) e interfacciato non ci avviciniamo nemmeno di striscio ...e questo senza scomodare prodotti che oggi costano uguali (in rapporto) a quelli citati da te allora. non dimentichiamo che i prodotti hifi (veramente hifi intendo) non sono mai costati poco ...fino all'avvento della classe T
Che poi la moderna hiend sia molte volte un giochino per ricchi in cui si paga più l'implementazione che il progetto ..beh questo è vero ....
Andrea Gianelli ha scritto:
Recentemente ho recuperato un integratino Pioneer SA-420 e, una volta sistemato e collegato al posto della Fenice 20, non mi ha fatto rimpiangere nulla di quest'ultima, aggiungendo al medesimo livello di dettaglio una maggior naturalezza e dolcezza nella performance complessiva
Tornando al 2024 sei stato tu uno dei più convinti sostenitori di questa scheda arrivando a paragonarla (per me giustamente) a valvolari N volte più costosi ...e ora ti rimangi tutto ?? ...i Pioneer vecchi ci sono sempre stati
Andrea Gianelli ha scritto:
Oggi ho rimesso in funzione il vecchio ampli Philips 591 di mio zio: non si tratta del mitico 591 del 1974 ma di quello successivo, economico e all'epoca non certo uno dei migliori in circolazione.
Risultato? Un pomeriggio di musica e di emozioni, come non le provavo da decenni.
E la potenza? 20 watt continui per canale, che suonano come cento e passa di oggi: volume mai sopra al 30%, woofer pronti a saltare fuori dai cestelli, bassi profondi, dinamici, perfettamente controllati.
La potenza dichiarata oggi è una balla colossale
E no Andrea ... non dirmi adesso che anche l'ampli dello zio da quattro soldi anche all'epoca suona meglio dei nostri classeT ... ...Così mi sembra di leggere mister Grundig
Andrea Gianelli ha scritto:
tutto è marketing, tutto è pubblicità, tutto è moda e ostentazione
Mai fare di tutta l'erba un fascio ...secondo te una volta non facevano la pubblicità e non producevano per guadagnare ??!?!?!?! ..ma su daiiii
Andrea Gianelli ha scritto:
Tutto è precario oggigiorno e quando tutto è precario, inutile stupirsene, il risultato è una qualità precaria, a prescindere dal progresso tecnologico: così come si può ottenere molto con poco, ancor più si possono fare schifezze con molto. Eccome se si può!
mah ..perdona Andrea ma tutto il tuo discorso è campato fra le nuvole e un po qualunquistico ..... se un giorno vuoi venire a casa mia con uno dei tuoi "vintage" sarai un ospite gradito a pranzo e vediamo poi se queste tue, per me strambalate teorie, si traducono poi all'ascolto in realtà
Per ora buon anno
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Piacere assolutamente reciproco, così come la stima: il discorso meriterebbe di essere approfondito, ma non è campato in aria... Si tratta di quei prodotti di fascia media che oggi non esistono più e, per migliorare rispetto alla classe T, occorre spendere infinitamente di più, mentre quelle buone elettroniche da me citate oggi si potrebbero vendere a poche centinaia di euro, mantenendo un rapporto qualità/prezzo favorevole.
Ad ogni modo, come ho detto, l'importante è emozionarsi ed essere soddisfatti: il mio discorso è volutamente soggettivo e di carattere generale, frutto appunto della mia esperienza... sempre graditi altri punti di vista.
Quindi, grazie di cuore e, soprattutto, un buonissimo 2011
Ad ogni modo, come ho detto, l'importante è emozionarsi ed essere soddisfatti: il mio discorso è volutamente soggettivo e di carattere generale, frutto appunto della mia esperienza... sempre graditi altri punti di vista.
Quindi, grazie di cuore e, soprattutto, un buonissimo 2011
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Quoto Stentor .
P.s.: ciao Andrea .
P.s.: ciao Andrea .
pallapippo- Membro classe oro
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Impianto :- Spoiler:
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cdp: Advance Acoustic MCD 203, modificato (con GE Jan 5751)
giradischi: Pioneer PL-112D; testina: Audio-Techica AT95 EB;
liquida:Asus Eee PC 1001PX; software: wtfplay; cavo usb: Audioquest Cinnamon;dac: SMSL M7;
pre: Yaqin MS-12B modificato da MaurArte (valvole Mullard CV4003 KB/D e Tungsol 12AX7)
finale: Connexelectronic TA3020 V2a con alimentatore A1000SMPS, il tutto modificato ed assemblato da Vincenzo;
casse: Sonus Faber "Concerto" Grand Piano.
cavi segnale: XLR ---> RCA by Vincenzo; Mogami "Stentor";
cavi potenza: Transparent HP 14-4 (biwiring)
cavi alimentazione: by Vincenzo; by bobby052cavihifi; A.V.A.
distr. di rete: by bobby052cavihifi.
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Ho molto materiale vintage e nei prodotti consumer anni 70/80 tutta questa magia non ce la sento.
Il povero Pioneer A-209R ampli contemporaneo di fascia media, suona molto meglio del Pioneer 7100 degli anni 70', del Sansui A70 anni 80', del Marantz 1050 anni 70', etc.etc...
Il povero Pioneer A-209R ampli contemporaneo di fascia media, suona molto meglio del Pioneer 7100 degli anni 70', del Sansui A70 anni 80', del Marantz 1050 anni 70', etc.etc...
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Anchio penso che oltrè al valore affettivo che agli ampli di quelli anni si può dare, a parte qualche dovuta eccezione, non c'è storia.
Ultima modifica di De simone Biagio il Dom 2 Gen 2011 - 20:17 - modificato 1 volta.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Occupazione/Hobby : mi occupo di far avere piena consapevolezza ai B.M. delle loro reali possibilità.
Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Andrea Gianelli ha scritto: Piacere assolutamente reciproco, così come la stima: il discorso meriterebbe di essere approfondito, ma non è campato in aria... Si tratta di quei prodotti di fascia media che oggi non esistono più e, per migliorare rispetto alla classe T, occorre spendere infinitamente di più, mentre quelle buone elettroniche da me citate oggi si potrebbero vendere a poche centinaia di euro, mantenendo un rapporto qualità/prezzo favorevole.
Ad ogni modo, come ho detto, l'importante è emozionarsi ed essere soddisfatti: il mio discorso è volutamente soggettivo e di carattere generale, frutto appunto della mia esperienza... sempre graditi altri punti di vista.
Quindi, grazie di cuore e, soprattutto, un buonissimo 2011
Buon anno anche a te Andrea, spero di rivederti qui più spesso
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
"si stava meglio quando si stava peggio"
Ma quando mai!!! Grazie, ma preferisco l'odierno al passato, e tutto questo piacere in quello che non c'è più, proprio non lo vedo... sopratutto con le cose tecnologiche.
Ma quando mai!!! Grazie, ma preferisco l'odierno al passato, e tutto questo piacere in quello che non c'è più, proprio non lo vedo... sopratutto con le cose tecnologiche.
piero7- Membro classe oro
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Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Scusa Piero ma questo magnifico pezzo di alta fedelta è in vendita?
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Occupazione/Hobby : mi occupo di far avere piena consapevolezza ai B.M. delle loro reali possibilità.
Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Il povero Pioneer A-209R ampli contemporaneo di fascia media, suona
molto meglio del Pioneer 7100 degli anni 70', del Sansui A70 anni 80',
del Marantz 1050 anni 70', etc.etc...
ti piace di piu', non suona meglio.
sono 2 cose diverse.
Anchio penso che oltrè al valore affettivo che agli ampli di quelli anni
si può dare, a parte qualche dovuta eccezione, non c'è storia.
ma dove non c'e' storia? tra un ta2024 e un ampli di quegli anni? certo che non c'e' storia tra un A1 e un t-amp o tra un A1000 e un ta-2024 in qualsiasi implementazione.
e non solo ta-2024.
ma e' tutto a favore dei nonnetti.
Ultima modifica di robertor il Dom 2 Gen 2011 - 21:07 - modificato 1 volta.
Re: Grundig, Massimo Ambrosini ed implementazione CCI
Andrea Gianelli ha scritto:Rispondere ad ogni vostro singolo interessante intervento mi è difficile ma cercherò di dare il mio contributo attraverso alcune considerazioni più o meno generali, che reputo di estrema importanza a far chiarezza su miti, leggende, sensazioni, tecnica e sostanza.
L'hi-fi è una disciplina a metà strada tra tecnologia ed emozioni, una sorta di mix tra l'irrazionalità del mondo dei sensi e la razionalità delle fredde misure, dove la prima ci emoziona e la seconda ci spiega il perché e nemmeno sempre (ad esempio nel caso di alcuni valvolari elettricamente penosi ma musicalmente straordinari).
Breve premessa per dire, innanzitutto, che in questo campo il fine giustifica i mezzi, purché si parli di cifre soggettivamente sostenibili (non è il caso d'indebitarsi) e oggettivamente ragionevoli (ogni bene ha un valore intrinseco e un amplificatore, per quanto bello, non può ragionevolmente costare decine di migliaia di euro).
Ciò detto, il caso Grundig ha portato alla luce un fenomeno che dovrebbe essere d'interesse generale per il mondo degli audiofili non legati a mode, marchi e "religioni", ossia il fatto che tendenzialmente una volta si costruiva meglio e, nonostante le minori potenzialità, molte delle cose di quegli anni suonavano bene, ma davvero bene, al punto da mangiarsi non solo la classe T (che mantiene il merito di una buona qualità a prezzi stracciati) ma anche gran parte dell'attuale produzione hi-end, che altro non è che vera hi-fi sovraprezzata.
Nato e cresciuto tra componenti hi-fi di (compianta) qualità, molte volte ho detto di faticare non poco a trovare tra gli ampli attuali di costo ragionevole qualcosa di meglio di una Fenice 20 o di una qualunque scheda decente basata sul TA2024. Ed è vero, così come è vero guardando alla produzione degli anni novanta e della seconda metà degli anni ottanta.
Ok, ma prima? Cosa c'era prima?
Beh, cari amici, prima ci sono i ricordi della mia infanzia, con quei bassi veri e quelle cose che regalavano un range dinamico ed una ricchezza armonica che oggi ci siamo quasi dimenticati.
Non parlo di tecnica, dato che tecnico non sono né ho pretesa di esserlo: mi riferisco alla resa sonora, a quella capacità di ricostruire la sensazione di un'orchestra, non solo in termini di dettagli (oggi quasi esasperati dai vari hi-end) ma di quella dolcezza, naturalezza e ampiezza dei transienti musicali, tutte cose oggi trascurate e spesso mortificate dai tanti megaimpianti che, nella sostanza, fanno suonare i cd quasi come fossero mp3 compressi.
E' doloroso ammetterlo ed è doloroso ammettere di aver per primo avuto l'illusione di poter migliorare quel che già era buono in valore assoluto e nettamente migliore della stragrande maggioranza della produzione odierna.
Recentemente ho recuperato un integratino Pioneer SA-420 e, una volta sistemato e collegato al posto della Fenice 20, non mi ha fatto rimpiangere nulla di quest'ultima, aggiungendo al medesimo livello di dettaglio una maggior naturalezza e dolcezza nella performance complessiva.
Raggiunto la pace dei sensi? Ma no, non sia mai per uno abituato a tanta ma tanta musica dal vivo e con la perenne illusione di poterla un giorno rivivere degnamente anche a casa propria.
Tutto qui? No, nemmeno per sogno: il pensiero fisso rimaneva ancora quel che ero abituato ad ascoltare nei miei primi anni di vita e che ancora ricordo, per il semplice fatto che al meglio ci si abitua subito ma al peggio non ci si abitua mai, anche quando questo è relativamente migliore del resto del triste mondo dell'audio attuale, i cui fruitori sono per la maggioranza persone disabituate alla musica e ai suoni veri, oppure gente ormai rassegnata: oggi trovi tutto l'impossibile e l'impensabile, ma alla fine quello che cerchi non c'è...
Oggi ho rimesso in funzione il vecchio ampli Philips 591 di mio zio: non si tratta del mitico 591 del 1974 ma di quello successivo, economico e all'epoca non certo uno dei migliori in circolazione.
Risultato? Un pomeriggio di musica e di emozioni, come non le provavo da decenni.
E la potenza? 20 watt continui per canale, che suonano come cento e passa di oggi: volume mai sopra al 30%, woofer pronti a saltare fuori dai cestelli, bassi profondi, dinamici, perfettamente controllati.
La potenza dichiarata oggi è una balla colossale ed è evidente soprattutto per gli altoparlanti: i vecchi diffusori Philips GL-562 garantivano una tenuta in potenza continua di 20 watt e una potenza di picco di 50: il woofer montato (il leggendario Bombardon AD-5201S) era un componente da 25 watt nominali, il quale però sopportava la potenza che oggi possono sopportare solo i 12" da cento e passa watt dichiarati.
E non ho le traveggole: vi basti leggere su questo e altri forum, così come cercare nella posta di TNT Audio, per rendervi conto di quanti woofer Sonus Faber sbobinati usando amplificatori di oggi da 50 watt dichiarati e ben sotto il clipping.
Le parole e i numeri hanno un peso, un significato e un'importanza. Eppure oggi è la gara di chi la spara più grossa e chi vince è chi meglio vende, non certo chi sa fare meglio: tutto è marketing, tutto è pubblicità, tutto è moda e ostentazione. Quasi non c'è più spazio per i gusti individuali, sino a non renderci quasi conto di ciò che davvero vogliamo: nessuno escluso, io in primis, illuso pentito.
Godiamoci la musica, come vogliamo e come più ci emoziona. Non curiamoci di cosa è elettricamente migliore, di cosa consiglia tizio o caio. Cerchiamo appena possibile di spegnere tutto e andare a qualche bel concerto, Quando torniamo a casa il nostro impianto lascerà certamente qualcosa di rilevante all'immaginazione, ma, se non abbiamo acceso un mutuo, pazienza. Quindi, non buttiamo soldi inutilmente: non ne vale la pena, perché il confine tra il lusso e la truffa è sottile, quasi invisibile, spesso nascosto, quasi sempre insidioso.
Poi un giorno ti capita di aprire gli occhi e di vedere le cose come stanno, come il tuo intuito ti suggerisce e come le stesse tue orecchie spietatamente confermano. E così scopri che potevi tenerti le casse di 44 anni fa e, al posto del defunto integratone su progetto rca, recuperare un vecchio integratino di qualità, Grundig, Philips o altro che sia.
Ma soprattutto scopri che non ne è valsa la pena, che non ne vale la pena.
Tutto è precario oggigiorno e quando tutto è precario, inutile stupirsene, il risultato è una qualità precaria, a prescindere dal progresso tecnologico: così come si può ottenere molto con poco, ancor più si possono fare schifezze con molto. Eccome se si può!
PS: sui Grundig le informazioni più utili le trovate a mio avviso sul blog del grande Piercarlo Boletti, che ha analizzato sia il V-7000 (http://piercarlo-audioelettronica.blogspot.com/2009/03/grundig-v7000-un-miracolo-senza-misteri.html) sia l'ancor più vecchio SV-85 (http://piercarlo-audioelettronica.blogspot.com/2009/04/grundig-sv85-quarantanni-portati-con.html)
ciao andrea,
ho letto con interesse il tuo intervento e ti porto anche la mia esperienza di vecchio audiofilo tornato ad appassionarsi da pochi mesi.
ho ritirato fuori vecchie cose dalla cantina e ho fatto delle prove con:
marantz 1060
mitsubishi DA-U680
revac dc-260
quest'ultimo acquistato di recente e ricappato. i primi due mi appartengono da trent'anni e più.
come saprai il revac è un finale ed è stato utilizzato come tale. gli altri due apparecchi li ho provati sia come pre che come finale.
risultato: il revac rimane a casa e suona. molto bene aggiungo. gli altri due sono tornati in cantina perchè obiettivamente non c'è storia con i t-amp mediocri e lisci che posseggo. e mi dispiace perchè metterci le mani sopra è stato bello, ma se è vero che l'occhio e il sentimento gioca la sua parte la musica è musica e il rumore è rumore.
credo che nel vintage dipenda dagli oggetti. un finale senza filtri controlli di tono e ammenicoli vari è un conto, un integrato pieno di schifezze è un'altra storia ... è solo la mia opinione ovviamente maturata con oggetti di sicuro non eccelsi nemmeno all'epoca, ma mi sembrano conformi ai tuoi esempi.
buon 2011 !!!
lello64- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 10.06.10
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