Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
nd1967 ha scritto:
Per tutti i generi ritengo che un approccio soft sia l'ideale.
Altrimenti si rischia veramente il rifiuto totale.
E in questo concordo con voi..... conoscere il jazz deve essere un percorso, magari aiutato da letture ad hoc.
Buona musica
Io ovviamente sono d'accordo in pieno. Attualmente sono un patito di progressive, ma il primo impatto coi King Crimson (oggi assolutamente il mio gruppo preferito) fu da "ma che robaccia è mai questa?". Ma venivo dagli 883
Però ad esempio la stessa reazione non l'ho avuta con Alan Parsons, con i Pink Floyd (da Dark Side in poi), con i Camel o con altri approcci più "convenzionali" e più pop.
Il discorso è valso ancor di più quando sono passato ad ascoltare Metal: ne odiavo 9/10, ma venendo dal progressive ho apprezzato subito i Dream Theater. E da lì pian piano quasi tutti gli altri. E ora i miei preferiti sono i Primus che a primo ascolto "non ferrato" mi erano sembrati un cacofonico collage di robaccia
Abulafia- Giovane Saggio Polemico del Forum
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
nd1967 ha scritto:Edoardo ha scritto:Poi se al cospetto di Max Roach si viene folgorati fin dalla prima volta...bè allora tanto meglio!
Bublè, Diana Krall, Jimmy Cullum, Peter Cincotti, Stefano Bollani ...... fino a Pat metheny sicuramente non sono jazz come lo intendete voi. Anzi sicuramente non sono jazz.
Però per me restano il modo migliore per approcciare questo tipo di musica. O per lo meno uno dei modi.
Perchè? Perchè se ad una persona non piace quello che fanno loro dubito fortemente che possa piacergli il "jazz serio".
mmmmmmm.... sarebbe come dire che se non ti piacciono i Pooh difficilmente potrai apprezzare i Genesis...
gg
Pedro- Appassionato
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
nd1967 ha scritto:Edoardo ha scritto:Poi se al cospetto di Max Roach si viene folgorati fin dalla prima volta...bè allora tanto meglio!
Ho letto con interesse i vostri due interventi... però condivido di più il secondo che non il primo e vi dico perchè.
Voi due siete dei patiti (in senso positivo) del jazz.... come io lo sono del progressive.
E per questo ne sapete molto molto molto più di me sul jazz.
però proprio in questo vedo un po' un limite (come lo è per me quando consiglio il prog).
Che i vostri consigli sono "leggermente offuscati" dalla vostra passione...
Bublè, Diana Krall, Jimmy Cullum, Peter Cincotti, Stefano Bollani ...... fino a Pat metheny sicuramente non sono jazz come lo intendete voi. Anzi sicuramente non sono jazz.
Però per me restano il modo migliore per approcciare questo tipo di musica. O per lo meno uno dei modi.
Perchè? Perchè se ad una persona non piace quello che fanno loro dubito fortemente che possa piacergli il "jazz serio".
Per tutti i generi ritengo che un approccio soft sia l'ideale.
Altrimenti si rischia veramente il rifiuto totale.
E in questo concordo con voi..... conoscere il jazz deve essere un percorso, magari aiutato da letture ad hoc.
Buona musica
E' proprio così, un percorso meravigliosamente affascinante ma graduale. I libri aiutano, così come lo sforzo di andare a vedere concerti di musicisti che magari non si conoscono....e, in assoluto la cosa migliore (e qui dò perfettamente ragione a Luigi), sarebbe quella di approcciarsi attraverso lo studio di uno strumento (per me è stata la batteria, per esempio). Così si scopre veramente a fondo cosa è il jazz (che non a caso è spesso definita musica per musicisti...o iniziati) e si capisce tecnicamente la pochezza di tanta altra musica che ci circonda. Ma mi rendo conto che non per tutti è possibile......
Edoardo- Membro classe bronzo
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Vi prego di non prendere quanto sto per scrivere come polemica, ma solo come spunto di discussione.
Secondo me, il jazz è un corpus così diversificato che, molro spesso, è stato visto con pregiudizio come musica "difficile" o "colta". Chi ascolta jazz è "intellettuale" o "acculturato", da non confondere con la plebaglia che ascolta musica rock o addirittura pop. Questo aspetto elitario tende a tenere le persone lontane da un gnere musicale che, invece, nasce proprio come musica popolare.
Questa sua diversificazione richiede però ad un neofita un certo impegno. Bisogna capire cosa c'è di diverso, in senso musicale, ma anche culturale e politico tra lo swing ed il be-bop e tra il cool ed il free. Il tutto può piacere anche senza capire, ma capendo è più facile. Non è niente di straordinario, lo facciamo anche con la musica "leggera", solo che, poiché il background ci è più familiare, il tutto è più facile.
Detto ciò, forse, per quanto riguarda la fusion, il mio giudizio è legato al fatto di non amare molto questa musica (anche se Pastorius, i Wheater Report e Hancock li ascolto con piacere, meno i Return For Ever, Corea ha fatto e fa di meglio), ma contesto in toto l'approccio soft all'introduzione al jazz.
C'è un post gemello sul progressive (altro genere di musica che amo in maniera assoluta): si consigliano per iniziare da molti i King Crimson. Forse In The Court come canzone, perchè, anche nel primo disco, cosa dire di 21th Century e, tanto per rimanere agli inizi, cosa dire di Lizard? Un approccio soft? Qualcuno ha addirittura citato Soft Machine e Robert Wyatt: ma allora che differenza con partire sul jazz da Coltrane di Ascention?
Nessuno per il progressive ha consigliato di partire da Parsifal dei Pooh, invece si dice di partire con il jazz da Bublé o da Cingotti (perlamordidio, ho anche qualche loro disco, ma non lo considero jazz, come ho anche Buddha Bar, ma non lo considero musica per meditazione: è musica da ristorante).
C'è forse, in fondo in fondo, un pregiudio nei confronti del jazz, come dicevo all'inizio?
Infine....amo Clifford Brown di un amore unico.
Edit: Vedo che qualcuno la pensa come me...
Secondo me, il jazz è un corpus così diversificato che, molro spesso, è stato visto con pregiudizio come musica "difficile" o "colta". Chi ascolta jazz è "intellettuale" o "acculturato", da non confondere con la plebaglia che ascolta musica rock o addirittura pop. Questo aspetto elitario tende a tenere le persone lontane da un gnere musicale che, invece, nasce proprio come musica popolare.
Questa sua diversificazione richiede però ad un neofita un certo impegno. Bisogna capire cosa c'è di diverso, in senso musicale, ma anche culturale e politico tra lo swing ed il be-bop e tra il cool ed il free. Il tutto può piacere anche senza capire, ma capendo è più facile. Non è niente di straordinario, lo facciamo anche con la musica "leggera", solo che, poiché il background ci è più familiare, il tutto è più facile.
Detto ciò, forse, per quanto riguarda la fusion, il mio giudizio è legato al fatto di non amare molto questa musica (anche se Pastorius, i Wheater Report e Hancock li ascolto con piacere, meno i Return For Ever, Corea ha fatto e fa di meglio), ma contesto in toto l'approccio soft all'introduzione al jazz.
C'è un post gemello sul progressive (altro genere di musica che amo in maniera assoluta): si consigliano per iniziare da molti i King Crimson. Forse In The Court come canzone, perchè, anche nel primo disco, cosa dire di 21th Century e, tanto per rimanere agli inizi, cosa dire di Lizard? Un approccio soft? Qualcuno ha addirittura citato Soft Machine e Robert Wyatt: ma allora che differenza con partire sul jazz da Coltrane di Ascention?
Nessuno per il progressive ha consigliato di partire da Parsifal dei Pooh, invece si dice di partire con il jazz da Bublé o da Cingotti (perlamordidio, ho anche qualche loro disco, ma non lo considero jazz, come ho anche Buddha Bar, ma non lo considero musica per meditazione: è musica da ristorante).
C'è forse, in fondo in fondo, un pregiudio nei confronti del jazz, come dicevo all'inizio?
Infine....amo Clifford Brown di un amore unico.
Edit: Vedo che qualcuno la pensa come me...
Luigi Suprem- Interessato
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Pedro ha scritto:nd1967 ha scritto:Edoardo ha scritto:Poi se al cospetto di Max Roach si viene folgorati fin dalla prima volta...bè allora tanto meglio!
Bublè, Diana Krall, Jimmy Cullum, Peter Cincotti, Stefano Bollani ...... fino a Pat metheny sicuramente non sono jazz come lo intendete voi. Anzi sicuramente non sono jazz.
Però per me restano il modo migliore per approcciare questo tipo di musica. O per lo meno uno dei modi.
Perchè? Perchè se ad una persona non piace quello che fanno loro dubito fortemente che possa piacergli il "jazz serio".
mmmmmmm.... sarebbe come dire che se non ti piacciono i Pooh difficilmente potrai apprezzare i Genesis...
gg
anche secondo me è un po' così. intanto ciò che importa è provare piacere all'ascolto, poi gli approfondimenti saranno sempre assolutamente assogettati al proprio gusto personale. io sono invece per l'ascolto sperimentale, questo aiuta molto nelle scoperte inaspettate che poi fanno la differenza tra l'ascoltare musica viva rispetto a quella da centro commerciale. essere curiosi paga sempre insomma e, come dice Luigi, non bisogna avere pregiudizi verso la musica, sia essa ritenuta "colta" oppure meno, perché nessuna musica nasce per essere musica colta (con alcune eccezioni non tutte inascoltabili naturalmente).
mauz- Membro classe argento
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Vorrei solo aggiungere che non parlavo di pregiudizi o "musica colta". Il mio era un discorso solamente basato sulle sonorità. Ho citato il metal proprio a quel proposito. Direi che quasi nessuno l'abbia mai categorizzato sotto musica colta o intellettuale, però se uno fino al giorno prima ha ascoltato solo i canti da chiesa gli sconsiglierei di ascoltare gli Impaled Nazarene, insomma.
Poi se gli piacciono al volo... meglio per lui. Io ho bisogno di "intermezzi" per passare ad ascoltare generi con una propria e forte personalità. E quindi consiglio intermezzi
P.s.: I Genesis all'inizio mi facevano due palle infinite. Ma proprio da sonno catatonico... Mi sono appassionato al genere col progressive italiano, e col beat nostrano. Fra cui anche i Pooh. Mai provocazione fu più azzeccata
Poi se gli piacciono al volo... meglio per lui. Io ho bisogno di "intermezzi" per passare ad ascoltare generi con una propria e forte personalità. E quindi consiglio intermezzi
P.s.: I Genesis all'inizio mi facevano due palle infinite. Ma proprio da sonno catatonico... Mi sono appassionato al genere col progressive italiano, e col beat nostrano. Fra cui anche i Pooh. Mai provocazione fu più azzeccata
Abulafia- Giovane Saggio Polemico del Forum
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
si parte sempre da qualche cosa. il mio interesse nei confronti della musica si è svegliato quando avevo 11 anni, ascoltando la mina che cantava "la banda". e quando poco dopo ho messo le mani sul primo album degli zeppelin... era la prima fase del giurassico se non ricordo male
mauz- Membro classe argento
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Mi paice questa discussion... pacata e civile...
non sono abituato... dovrei mandarmi a fan cubo per vivacizzarla un po'
Scherzo eh!
In realtà stiamo tutti dicendo cose interessanti e punti di contatto sono molti
Faccio il confronto con il progressive... secondo me il modo migliore per iniziare potrebbe proprio essere i primi Pooh (quelli di parsifal)... e per la cronaca il mio primo disco è stato STOP dei Pooh... sarà un caso?
Poi mi sono messo ad ascoltare qualcosa dei Queen, musica degli anni '80 (Duran, Spandou per spostarmi poi verso Simple Minds) e poi sono arrivato a "Genesis" e "Ababcab" dei Genesis.... e poi l'illuminazione con "A trick of the tail" e con i MArillion di "MIsplaced Childhood".... visto... approccio molto soft.
Il mio approccio con il Jazz (che conosco poco)?... con Chet Beker, Louise Armstrong, Ella Filzgerald,... poi il Pat Metheny Group dei primi dischi e poi tutta la sua discografia.... e poi pian piano verso qualcos'altro... ora Kind Of Blue di Davis o Koln Concert di Keith Jarrett o vari di Bill Evans.... e poi altro che non sto ad elencare.
Però ho buchi mostruosi... e dischi tipo A love Supreme mi risultano pesanti.... come mi risulta pesante molta roba di Miles Davis e di molti altri mostri del Jazz. Non dico che non siano grandi, anzi, ma che a me non emozionano.. anzi mi infastidiscono. Mio limite.
Un mio amico con un percorso simile al mio (Progressive) invece ha avuto una strada diversa nel jazz ed ora compra quasi solo jazz e più niente di prog. Insomma è molto più avanti di me.
P.S. per la cronaca, per me suonare cera musica rock è altrettanto difficile che suonare musica jazz e musica classica.... non confondiamo il rock con il pop dei tre accordi.... anzi spesso uno bravo a suonare un genere non è bravo a suonare altri...
i "maestri" di classica sono spesso scarisini a suonare jazz e rock... e così per gli altri...
non sono abituato... dovrei mandarmi a fan cubo per vivacizzarla un po'
Scherzo eh!
In realtà stiamo tutti dicendo cose interessanti e punti di contatto sono molti
Faccio il confronto con il progressive... secondo me il modo migliore per iniziare potrebbe proprio essere i primi Pooh (quelli di parsifal)... e per la cronaca il mio primo disco è stato STOP dei Pooh... sarà un caso?
Poi mi sono messo ad ascoltare qualcosa dei Queen, musica degli anni '80 (Duran, Spandou per spostarmi poi verso Simple Minds) e poi sono arrivato a "Genesis" e "Ababcab" dei Genesis.... e poi l'illuminazione con "A trick of the tail" e con i MArillion di "MIsplaced Childhood".... visto... approccio molto soft.
Il mio approccio con il Jazz (che conosco poco)?... con Chet Beker, Louise Armstrong, Ella Filzgerald,... poi il Pat Metheny Group dei primi dischi e poi tutta la sua discografia.... e poi pian piano verso qualcos'altro... ora Kind Of Blue di Davis o Koln Concert di Keith Jarrett o vari di Bill Evans.... e poi altro che non sto ad elencare.
Però ho buchi mostruosi... e dischi tipo A love Supreme mi risultano pesanti.... come mi risulta pesante molta roba di Miles Davis e di molti altri mostri del Jazz. Non dico che non siano grandi, anzi, ma che a me non emozionano.. anzi mi infastidiscono. Mio limite.
Un mio amico con un percorso simile al mio (Progressive) invece ha avuto una strada diversa nel jazz ed ora compra quasi solo jazz e più niente di prog. Insomma è molto più avanti di me.
P.S. per la cronaca, per me suonare cera musica rock è altrettanto difficile che suonare musica jazz e musica classica.... non confondiamo il rock con il pop dei tre accordi.... anzi spesso uno bravo a suonare un genere non è bravo a suonare altri...
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nd1967- Moderatore
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Per gente come me e mauz (sono più che suo coetaneo) il discorso rock => progressive è stato molto naturale (ricordo ancora quando mi mandarono nel 1970 a Londra ad imparare l'inglese e la mia vera scoperta fu il primo dei King Crimsom acquistato su una bancarella in un mercato).
D'altra parte, per me che oggi amo il jazz, ascoltare allora i Soft Machine (addirittura i Caravan) mi dava fastidio, perché il mio punto di partenza era rock & roll.
Approcciare il jazz è invece difficile per tutti, perché l'ascolto di Bix Beiderbecke o degli Hot Five di Armstrong ci porta a tempi molto lontano dai nostri. D'altra parte, invece, cominciare dal jazz contemporaneo (o quasi) potrebbe risultare inacettabilmente ostico (vi sfido su un improvvisazione di Cecil Taylor). Insomma, mutatis mutandis, è un pò come con la classica.
Per questo dico che è necessario leggere per comprendere non la struttura musicale del jazz (non sono un musicofilo/musicista), ma i rapporti che il jazz ha con la storia della società in cui nasce. Oltre al libro citato di Polillo, per chi ama più la sociologia, consiglio Roncaglia - Il jazz e il suo mondo - Einaudi.
Forse sono un pò strano, ma il mio approccio al jazz è stato adulto e del tutto intellettuale. Amavo (amo) la musica e mi sono chiesto perché non mi piacesse il jazz che raccoglieva tanto clamore. Ho letto, ho ascoltato molto (anche cose terribili) e piano piano l'orecchio si è aperto: ho cominciato a leggere nelle note l'introversione di Monk, la disperazione di Parker, la gioia quasi buffonesca mischiata alla segregazione del primo Armstrong, l'invidia per la pelle nera di Beiderbecke, la follia di Bud Powell, l'ascesi di Coltrane, il grido di liberazione di Ornette Coleman. Ecco, credo che sia questo il limite del jazz rispetto ad altre forme musicali: il suo strettissimo legame con la vita dei musicisti, qualcosa che lo potrebbe accomunare al primo Dylan o, più recentemente, ai Nirvana di Kurt Cobain.
Quello che posso ripetere è che è un viaggio affascinante e che ne vale veramente la pena. Senza il jazz si perde una fetta della storia dell'ultimo secolo.
D'altra parte, per me che oggi amo il jazz, ascoltare allora i Soft Machine (addirittura i Caravan) mi dava fastidio, perché il mio punto di partenza era rock & roll.
Approcciare il jazz è invece difficile per tutti, perché l'ascolto di Bix Beiderbecke o degli Hot Five di Armstrong ci porta a tempi molto lontano dai nostri. D'altra parte, invece, cominciare dal jazz contemporaneo (o quasi) potrebbe risultare inacettabilmente ostico (vi sfido su un improvvisazione di Cecil Taylor). Insomma, mutatis mutandis, è un pò come con la classica.
Per questo dico che è necessario leggere per comprendere non la struttura musicale del jazz (non sono un musicofilo/musicista), ma i rapporti che il jazz ha con la storia della società in cui nasce. Oltre al libro citato di Polillo, per chi ama più la sociologia, consiglio Roncaglia - Il jazz e il suo mondo - Einaudi.
Forse sono un pò strano, ma il mio approccio al jazz è stato adulto e del tutto intellettuale. Amavo (amo) la musica e mi sono chiesto perché non mi piacesse il jazz che raccoglieva tanto clamore. Ho letto, ho ascoltato molto (anche cose terribili) e piano piano l'orecchio si è aperto: ho cominciato a leggere nelle note l'introversione di Monk, la disperazione di Parker, la gioia quasi buffonesca mischiata alla segregazione del primo Armstrong, l'invidia per la pelle nera di Beiderbecke, la follia di Bud Powell, l'ascesi di Coltrane, il grido di liberazione di Ornette Coleman. Ecco, credo che sia questo il limite del jazz rispetto ad altre forme musicali: il suo strettissimo legame con la vita dei musicisti, qualcosa che lo potrebbe accomunare al primo Dylan o, più recentemente, ai Nirvana di Kurt Cobain.
Quello che posso ripetere è che è un viaggio affascinante e che ne vale veramente la pena. Senza il jazz si perde una fetta della storia dell'ultimo secolo.
Luigi Suprem- Interessato
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
vi quoto a tutti e due voi due sopra
io mi chiedo però: quando facevo le medie ascoltavo elp, il prog italiano e inglese, arrivava la california e i jefferson airplane, insomma era musica figlia del suo tempo, attuale, che scandiva i ritmi del vivere di quell'epoca (almeno per me, quando ero in cuffia nella mia cameretta). intanto venivo a sapere che da piazza del duomo a milano partiva a date irregolari il "magic bus", che ti portava a kabul , mai preso, ero troppo giovane...
insomma, il progressive e tutta la musica di ricerca di quel periodo entrava in blocco in una idea generale, non politica ma esistenziale, di liberazione ed esplorazione delle possibilità esistenti, personali e anche non solo personali. forniva soprattutto visioni ed esperienze, fuori dal coro (sempre per quell'epoca).
quello che vorrei chiedere ai più giovani è una cosa che non mi spiego, mi pare di capire che ci siano ragazzi che, nel momento in cui arrivavano i radiohead, si son messi ad ascoltare le orme. ecco, forse questo è uno dei lati più fascinosi e impenetrabili (per me) dell'ascolto musicale, se ci penso con i miei gusti e le mie preferenze attuali. se lo ascolto oggi il prog mi fa' tenerezza e nelle svisate organistiche di emerson ci trovo dei ricordi più che delle emozioni vive ancora oggi.
poi dopo il prog per me c'è stata una full immersion nella west coast, il primo jazz con coltrane (olè) e poi il punk e la new wave (dal metal son mai passato) e ancora jazz, poi eno insieme alla musica minimalista, reich e glass in primis, in secundis nyman e la penguin café orchestra e poi la classica per alcuni anni e il rifiuto di tutto quello che avevo ascoltato prima (un po' di sindrome di asperger, ossessivo e compulsivo quando mi ficco una cosa in testa) e poi di nuovo la ricerca del "nuovo". qualcosa s'è trovato, ma la dimensione del musicista che preferisco oggi la trovo solo nel jazz.
io mi chiedo però: quando facevo le medie ascoltavo elp, il prog italiano e inglese, arrivava la california e i jefferson airplane, insomma era musica figlia del suo tempo, attuale, che scandiva i ritmi del vivere di quell'epoca (almeno per me, quando ero in cuffia nella mia cameretta). intanto venivo a sapere che da piazza del duomo a milano partiva a date irregolari il "magic bus", che ti portava a kabul , mai preso, ero troppo giovane...
insomma, il progressive e tutta la musica di ricerca di quel periodo entrava in blocco in una idea generale, non politica ma esistenziale, di liberazione ed esplorazione delle possibilità esistenti, personali e anche non solo personali. forniva soprattutto visioni ed esperienze, fuori dal coro (sempre per quell'epoca).
quello che vorrei chiedere ai più giovani è una cosa che non mi spiego, mi pare di capire che ci siano ragazzi che, nel momento in cui arrivavano i radiohead, si son messi ad ascoltare le orme. ecco, forse questo è uno dei lati più fascinosi e impenetrabili (per me) dell'ascolto musicale, se ci penso con i miei gusti e le mie preferenze attuali. se lo ascolto oggi il prog mi fa' tenerezza e nelle svisate organistiche di emerson ci trovo dei ricordi più che delle emozioni vive ancora oggi.
poi dopo il prog per me c'è stata una full immersion nella west coast, il primo jazz con coltrane (olè) e poi il punk e la new wave (dal metal son mai passato) e ancora jazz, poi eno insieme alla musica minimalista, reich e glass in primis, in secundis nyman e la penguin café orchestra e poi la classica per alcuni anni e il rifiuto di tutto quello che avevo ascoltato prima (un po' di sindrome di asperger, ossessivo e compulsivo quando mi ficco una cosa in testa) e poi di nuovo la ricerca del "nuovo". qualcosa s'è trovato, ma la dimensione del musicista che preferisco oggi la trovo solo nel jazz.
mauz- Membro classe argento
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
mauz, siamo abbastanza OT, ma anch'io spesso mi chiedo spesso cosa ci trovino i giovani nel progressive di annata, essendo per lo più una musica "datata", a meno che non si faccia come in progarchives.com, dove praticamente tutta la musica (con l'esclusione della Pausini e D'Alessio) è classificata come prog .
Comunque, al di là delle nostalgie, il rock progressivo è molto piacevole e quindi ben venga.
Tornando in tema, invece, concordo con l'idea del jazz come musica "ognitempo" (in questa è assimilabile alla classica) quindi lo sforzo (ammesso che ci voglia) vale la candela.
Comunque, al di là delle nostalgie, il rock progressivo è molto piacevole e quindi ben venga.
Tornando in tema, invece, concordo con l'idea del jazz come musica "ognitempo" (in questa è assimilabile alla classica) quindi lo sforzo (ammesso che ci voglia) vale la candela.
Luigi Suprem- Interessato
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
A me il prog ha sempre dato l'idea di una cosa desueta , sonorita' barocche arzigogolate , pleonastiche ...per carita' da sentire sicuramente , ma tipicamente figlie del loro tempo , cosa che ad esempio il jazz non è , poi puo' piacere o no ma non è radicata al secolo scorso , un brano di Miles Davis degli anni 50 è attualissimo ancora oggi , per dire .mauz ha scritto:
quello che vorrei chiedere ai più giovani è una cosa che non mi spiego, mi pare di capire che ci siano ragazzi che, nel momento in cui arrivavano i radiohead, si son messi ad ascoltare le orme. ecco, forse questo è uno dei lati più fascinosi e impenetrabili (per me) dell'ascolto musicale, se ci penso con i miei gusti e le mie preferenze attuali. se lo ascolto oggi il prog mi fa' tenerezza e nelle svisate organistiche di emerson ci trovo dei ricordi più che delle emozioni vive ancora oggi.
io ho iniziato da ragazzino ad ascoltare musica (intendo quella che non fosse roba alla cristina di segale ) , a quel tempo , meta' anni 80 , c'era la new wave inglese , gli u2 , simple minds , springsteen aveva fatto l'en plein con born in the usa etc...e piu' o meno ho seguito quello che il convento passava nell'epoca dell'ascolto (tenendo comq presente che il grosso del fermento della musica in termini di esplorazione e novita' , creazione di stilemi , poi ripresi nei decenni a seguire ,campionature incluse lo si è visto nella fine degli anni 60 e nei 70 ) .
Guardando indietro , effettivamente alcuni brani del decennio 80 hanno sofferto il tempo passato ( sentirli oggi , ci paiono troppo pieni di synth , batterie elettroniche etc) cosa che altri brani non hanno ( l'album the river di Springsteen per dirne uno ) .
Insomma anche a me il prog mi pare na roba figlia del suo tempo , si puo' certo ascoltare , puo' piacere ma non si puo' negare che da l'idea di qualcosa di passato .
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Molto interessanti gli interventi di tutti, alcuni li condivido in pieno, altri in parte, altri meno ma è proprio questo il bello: i gusti sono quanto di più vario e dipendono dalla nostra formazione, inclinazione personale e (non sempre) dal dato anagrafico. Come diversi di voi mi sono formato musicalmente negli anni 80 prendendo in pieno l'ondata new wave, post punk, dark e varie cose sparse, grazie alle frequentazioni durante il periodo universitario ho allargato esponenzialmete la rosa degli ascolti, un mio caro amico suonava bene il sax e mi ha portato, abbastanza presto, all'ascolto di Coltrane, Parker, Davis, Baker, Rolllins e tanti altri, debbo dire che un buon ascolto guidato di lavori Jazz degli anni 60 può essere un buon inizio, io ho avuto la fortuna di farli con una persona preparata, intelligente e che mi ha introdotto nel modo giusto agli ascolti dei mostri sacri...Tutti gli approcci sono possibili, non so se mi avvicinerei correttamente all'ascolto di tale genere passando attraverso cose più leggere e fusion, potrebbe essere, sempre imho, controproducente....E' che certa Fusion è caratterizzata da barocchismi, che un pò la accomunano con certo progressive (che ascolto un pò ma non amo molto) che poco hanno a che fare col jazz, certo jazz è caratterizzato da una selvaggia energia che ne costituisce l'essnza e non ha molto a che spartire con certi arzigogoli rococò (sempre ihmo per carità! ) Un pò come preferire Gabriel ai primi Genesis....Ma, ripeto, trattasi solo ed esclusivamente di gusti....
Artinside- Membro classe argento
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Penso che adesso sia ora di ascoltare il parere dell'autore del post...
thema2000ie- Moderatore
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Ho sentito che è fuggito su un'isola deserta ad ascoltare il suono delle onde.thema2000ie ha scritto:Penso che adesso sia ora di ascoltare il parere dell'autore del post...
_________________
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nd1967- Moderatore
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
nd1967 ha scritto:Ho sentito che è fuggito su un'isola deserta ad ascoltare il suono delle onde.thema2000ie ha scritto:Penso che adesso sia ora di ascoltare il parere dell'autore del post...
DACCLOR65- Gran Cerimoniere
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
DACCLOR65 ha scritto:nd1967 ha scritto:Ho sentito che è fuggito su un'isola deserta ad ascoltare il suono delle onde.thema2000ie ha scritto:Penso che adesso sia ora di ascoltare il parere dell'autore del post...
thema2000ie- Moderatore
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
mauz ha scritto:vi quoto a tutti e due voi due sopra
quello che vorrei chiedere ai più giovani è una cosa che non mi spiego, mi pare di capire che ci siano ragazzi che, nel momento in cui arrivavano i radiohead, si son messi ad ascoltare le orme. ecco, forse questo è uno dei lati più fascinosi e impenetrabili (per me) dell'ascolto musicale, se ci penso con i miei gusti e le mie preferenze attuali. se lo ascolto oggi il prog mi fa' tenerezza e nelle svisate organistiche di emerson ci trovo dei ricordi più che delle emozioni vive ancora oggi.
Faccio finta di essere giovane (modalità bamboccione: accesa) e provo a rispondere.
Io ho odiato profondamente la musica fino a 18-19 anni. Ma proprio di un odio puro e passionale. Tutto questo perché durante l'adolescenza l'associavo ad "altro". Il metal era quello che ascoltavano i metallari, il grunge lo ascoltavano i fattoni, l'alternative rock lo ascoltavano i finto-intellettuali, la dance (in tutte le sue forme) i fighetti tossici... Saranno stereotipi ma la mia visione "dall'interno" della comunità giovanile della seconda metà degli anni '90 era esattamente quella. E a me l'arte (in generale) piaceva soprattutto in quanto "assoluta" e non modaiola. Poi siccome sono un maniaco della catalogazione del sapere (...) a 19-20 anni, con i p2p e gli mp3 a disposizione ho deciso di iniziare razionalmente ad ascoltare musica. Razionalmente cioé seguendo filoni di genere in ordine cronologico. In maniera fredda e asettica, aiutato dalla facilità nel reperire informazioni, critiche e recensioni su internet e dalla stessa facilità di ascoltare praticamente tutto quanto prodotto dal 1950 in poi, e non solo quello che passava su Videomusic/mtv/radio/cassette rubate a genitori e zii.
La "fortuna" del prog in una parte degli appartenenti della mia generazione è per me legata all'assoluta mancanza di un genere musicale che coprisse quella nicchia di gusti negli anni '90. Per capirci: c'era la musica "ribelle" (grunge, rock alternativo), c'era la musica "normale" (pop e rock di consumo più o meno facile), c'era la musica "da ballare" (eurodance su tutto), c'era la musica "estrema" (il metal scandinavo & similia), c'era la musica "oscura" (i rimasugli del dark anni 80, il gothic metal etc etc), però mancava qualcosa di più "costruito" e strutturato. Qualcosa che potesse soddisfare il gusto di uno che 16 anni preferiva leggersi Lucrezio in latino piuttosto che "Il giovane Holden", "Sulla strada", "Il grande libro della new age", "I racconti splatter della nonna" o qualsiasi altra libro "di categoria". E quel qualcosa per me e per tanti alti è stato il progressive. E non quello degli anni '70, ma magari il neo-prog anni '90 e il prog-metal dei Dream Theater, entrambi molto derivativi e che quindi a breve hanno portato tutti gli ascoltatori a ricercare "le radici" di quel tipo di musica, finendo inevitabilmente agli anni '70.
Credo quindi fosse proprio una questione di esigenza a soddisfare un tipo di gusto che il resto della musica "rock" non poteva fare. Sinceramente quando avevo 16-17 anni i Radiohead mi sembravano un gruppo per accannati depressi senza cervello. Quel "cervello" che invece ho trovato nel progressive.
Fra l'altro anche l'ultimo decennio appena trascorso non mi pare molto diverso. Sono un abituale frequentatore di chat, mailing list e forum e parlando con chi ha avuto dai 15 ai 20 anni negli ultimi 10 ho rivisto la stessa esigenza non colmata. Musica di tutti i tipi, ma mai qualcosa di rock e al contempo di strutturato e con un background un po' più intellettuale. E alla fine ci si butta sui Dream Theater (e i loro successori). E come successo a me, si risale fino ai King Crimson... Anche se in questo periodo un certo successo cel'ha anche il post-rock, il post-metal (gente come Isis, Neurosis, Giant Squid, Explosion in the Sky) e il math rock, che hanno per alcuni versi la stessa attitudine del progressive.
Da estimatore del genere non posso far altro che accertare il livello formale assoluto raggiunto dal prog anni '70, tanto che in 40 anni ci è stato aggiunto ben poco. Ovviamente a livello sostanziale il prog anni '70 è intriso di anni '70, ma è sicuramente l'unico sottogenere rock che ha altrettanto valore nella forma che nella sostanza, se non più nella prima che nella seconda (come dicono i detrattori, io invece trovo nella tecnica un punto di forza imbattibile...) e quindi può essere apprezzato a pieno titolo anche 3-4 decenni dopo, fuori contesto.
Stesso discorso per musica classica e jazz (fatte le ovvie distinzioni). Lo stesso non trovo si possa fare con tutto il resto del rock e del pop. Togli a Bob Dylan il contesto e di una discografia di decine di dischi salvi 10 canzoni con una melodia orecchiabile e altre 10 con dei testi notevoli a prescindere dal periodo. Il resto è usurato dal tempo come un filtro di una lavatrice senza Calfort (ho nominato Bob Dylan perché è fra i più bravi, famosi e importanti I suoi mille emuli appaiono vecchi in tutto e per tutto, neanche a salvare 20 canzoni...).
Scusate la lunghezza, ma ripeto che sono logorroico e grafomane
Abulafia- Giovane Saggio Polemico del Forum
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
thema2000ie ha scritto:DACCLOR65 ha scritto:nd1967 ha scritto:Ho sentito che è fuggito su un'isola deserta ad ascoltare il suono delle onde.thema2000ie ha scritto:Penso che adesso sia ora di ascoltare il parere dell'autore del post...
i soliti spiritosi
comunque, visto che l'ispiratore se la sta' godendo al sole, vorrei ancora dire al resto della piacevolissima compagnia che il jazz, a differenza degli altri generi classificati sotto categorie che ne hanno ristretto gli stilemi riducendoli ad essere figli del loro tempo e delle mode del loro tempo, è l'unica musica oltre a quella di impianto "classico" in cui il fluire dell'ispirazione non si è mai fermato. non è possibile mettere il jazz in una scatola e già solo per questo io lo amo
Abulafia, tu per me sei giovane, e non perchè lo voglio io. e lascia perdere il bamboccione che se ci penso mi viene un nervoso...Abulafia ha scritto:Faccio finta di essere giovane (modalità bamboccione: accesa) e provo a rispondere.
Abulafia ha scritto:
Io ho odiato profondamente la musica fino a 18-19 anni. Ma proprio di un odio puro e passionale. Tutto questo perché durante l'adolescenza l'associavo ad "altro". Il metal era quello che ascoltavano i metallari, il grunge lo ascoltavano i fattoni, l'alternative rock lo ascoltavano i finto-intellettuali, la dance (in tutte le sue forme) i fighetti tossici... Saranno stereotipi ma la mia visione "dall'interno" della comunità giovanile della seconda metà degli anni '90 era esattamente quella. E a me l'arte (in generale) piaceva soprattutto in quanto "assoluta" e non modaiola. Poi siccome sono un maniaco della catalogazione del sapere (...) a 19-20 anni, con i p2p e gli mp3 a disposizione ho deciso di iniziare razionalmente ad ascoltare musica. Razionalmente cioé seguendo filoni di genere in ordine cronologico. In maniera fredda e asettica, aiutato dalla facilità nel reperire informazioni, critiche e recensioni su internet e dalla stessa facilità di ascoltare praticamente tutto quanto prodotto dal 1950 in poi, e non solo quello che passava su Videomusic/mtv/radio/cassette rubate a genitori e zii.
noto che anche a te non è mancata una bella sindrome di asperger
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger
(deh? si sta scherzando, neh!? )
dal resto che scrivi e di cui ti ringrazio, direi che la mia incapacità a comprendere oggi l'ascolto del prog viene dalla nostra differenza generazionale, che a me ha permesso di ascoltare il prog quando era nel suo tempo e che però, essendone passato molto di tempo, oggi rimane a prender polvere in soffitta. comunque è vero, il prog dei '70 è nato proprio per uscire dagli schemi e l'era psichedelica da cui deriva lo ha tenuto pulito nelle intenzioni e nella ricerca musicale, era pieno di poesia e di vita e i musicisti vi si dedicavano con molta serietà.
mauz- Membro classe argento
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Se per Sindrome di Asperger ti riferisci al sintomo "Interessi perseguiti con ossessione", credo che sia un ottimo approccio per ampliare la propria conoscenza. Io, per esempio, per restare in ambito musicale, l'ho fatto con il jazz e con l'opera. Per il primo è scoppiato un amore, per la seconda ho capito qualche cosa in più, ho apprezzato alcuni autori, ma...continuo ad addormentarmi di solito a teatro .
Se invece ti riferisci al sintomo: "Mancanza di conoscenza delle convenzioni sociali; predisposizione a infrangere le regole sociali", scopro di non essere guarito neppure a quasi 60 anni .
Per finire concordo con te sulla visione che può avere un coetaneo al prog, rispetto a chi lo scopra successivamente, anche se Abulafia ha preso una strada partita dai Dream Theater e, quindi, più consona ai tempi che viviamo (io, onestamente, pur apprezzandoli, così come apprezzo i Rush, faccio fatica ancora a metterli insieme ai Pink Floyd, le percentuali di ascolto sono 1:10).
Comunque, per tornare in tema, si, concordo, una buona dose di "Interessi perseguiti con ossessione" è necessaria per entrare del mondo del jazz.
Ma per favore, si consiglia una dieta priva di Bublé e Cingotti e solo piccole dosi di Metheny esclusivamente fuori pasto.
Se invece ti riferisci al sintomo: "Mancanza di conoscenza delle convenzioni sociali; predisposizione a infrangere le regole sociali", scopro di non essere guarito neppure a quasi 60 anni .
Per finire concordo con te sulla visione che può avere un coetaneo al prog, rispetto a chi lo scopra successivamente, anche se Abulafia ha preso una strada partita dai Dream Theater e, quindi, più consona ai tempi che viviamo (io, onestamente, pur apprezzandoli, così come apprezzo i Rush, faccio fatica ancora a metterli insieme ai Pink Floyd, le percentuali di ascolto sono 1:10).
Comunque, per tornare in tema, si, concordo, una buona dose di "Interessi perseguiti con ossessione" è necessaria per entrare del mondo del jazz.
Ma per favore, si consiglia una dieta priva di Bublé e Cingotti e solo piccole dosi di Metheny esclusivamente fuori pasto.
Luigi Suprem- Interessato
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
l'ossessività aiuta in un sacco di cose nella vita, altro ché! si, non bisognerebbe esagerare a volte...Luigi Suprem ha scritto:Se per Sindrome di Asperger ti riferisci al sintomo "Interessi perseguiti con ossessione", credo che sia un ottimo approccio per ampliare la propria conoscenza. Io, per esempio, per restare in ambito musicale, l'ho fatto con il jazz e con l'opera. Per il primo è scoppiato un amore, per la seconda ho capito qualche cosa in più, ho apprezzato alcuni autori, ma...continuo ad addormentarmi di solito a teatro .
anche io ho problemi con l'opera, finché mi dai la butterfly e puccini in generale sto' contento, ma se poi arriva verdi mi dispero.
come lo dici tu sembrerebbe più sul delinquenziale, cosa che naturalmente approvo anche ioSe invece ti riferisci al sintomo: "Mancanza di conoscenza delle convenzioni sociali; predisposizione a infrangere le regole sociali", scopro di non essere guarito neppure a quasi 60 anni .
in realtà si riferisce più ad un genuino disinteresse per le relazioni e alla conseguente mancanza di affettività col mondo esterno (ma, ripeto, era solo una battuta e questo naturalmente non c'entra con noi ).
i pink floid... ma sono stati come napoleone, non ce ne saranno mai più degli altri così... i Dream Theater li ho ascoltati un poco sulla loro pagina di myspace. si... però... roba da dire che sia nuova... ma son troppo vecchio io per appassionarmici ancoraPer finire concordo con te sulla visione che può avere un coetaneo al prog, rispetto a chi lo scopra successivamente, anche se Abulafia ha preso una strada partita dai Dream Theater e, quindi, più consona ai tempi che viviamo (io, onestamente, pur apprezzandoli, così come apprezzo i Rush, faccio fatica ancora a metterli insieme ai Pink Floyd, le percentuali di ascolto sono 1:10).
direi che hai detto tutto!Comunque, per tornare in tema, si, concordo, una buona dose di "Interessi perseguiti con ossessione" è necessaria per entrare del mondo del jazz.
Ma per favore, si consiglia una dieta priva di Bublé e Cingotti e solo piccole dosi di Metheny esclusivamente fuori pasto.
mauz- Membro classe argento
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
Vedi, a me invece Verdi piace.mauz ha scritto:ma se poi arriva verdi mi dispero.
thema2000ie- Moderatore
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
nessuno è perfettothema2000ie ha scritto:Vedi, a me invece Verdi piace.mauz ha scritto:ma se poi arriva verdi mi dispero.
mauz- Membro classe argento
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
E tu lo sai bene no?mauz ha scritto:nessuno è perfettothema2000ie ha scritto:Vedi, a me invece Verdi piace.mauz ha scritto:ma se poi arriva verdi mi dispero.
thema2000ie- Moderatore
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Re: Quali album per iniziare ad ascoltare jazz?
ma io di me stavo parlando
mauz- Membro classe argento
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