Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Diciamo che non mi soddisfavano completamente.
Però talvolta erano molto musicali da ascoltare, anche rispetto alle HD650, per ragioni cromatiche oltre che di presenza.
I bassi legnosi proprio non me li ricordo, anzi i bassi erano un loro punto forte. La gamma media a volte aveva qualche sibilante di troppo, solo a volte. Nella maggior parte dei casi la gamma media me la ricordo fluida e aperta, ed espressiva.
Ma in definitiva, le HD650 quelle sì sono di un'altra categoria.
P.S. Le HD485 sono più musicali delle HD595? Solo un'idea, visto che non le ho confrontate direttamente e che le HD485 mi piacciono molto.
Però talvolta erano molto musicali da ascoltare, anche rispetto alle HD650, per ragioni cromatiche oltre che di presenza.
I bassi legnosi proprio non me li ricordo, anzi i bassi erano un loro punto forte. La gamma media a volte aveva qualche sibilante di troppo, solo a volte. Nella maggior parte dei casi la gamma media me la ricordo fluida e aperta, ed espressiva.
Ma in definitiva, le HD650 quelle sì sono di un'altra categoria.
P.S. Le HD485 sono più musicali delle HD595? Solo un'idea, visto che non le ho confrontate direttamente e che le HD485 mi piacciono molto.
Ospite- Ospite
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Ma in definitiva, le HD650 quelle sì sono di un'altra categoria.
P.S. Le HD485 sono più musicali delle HD595? Solo un'idea, visto che non le ho confrontate direttamente e che le HD485 mi piacciono molto.
Se ti capita ascolta le 600.
Le 485 non le conosco
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
sconsigliata a quelli che ascoltano Fausto Papetti ma dicono alla moglie che è Coltrane. La santa donna se ne accorgerebbe e così comincerebbe un irreversibile processo di sfiducia coniugale...
troppo bella questa!!!
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Mulo ha scritto:Le Grado hanno una risposta in freq. misurata abbastanza "discutibile" nonchè poco estesa.
Guarda Mulo, io non sono un tecnico della Brüel & Kjær, tutt'altro. Certamente però converrai che le misure sulle cuffie sono ancora di la da essere complete ed esaustive, basta guardare le risposte di alcune osannate cans per restare (come dicono in Danimarca? Ah sì..) meget overrasket!
Ps Hai mai dato uno sguardo alla risposta in frequenza della Klipshorn? dovrebbe essere una ciofeca... eppure...
Mulo ha scritto:Per me le HD595 e le HD485 (notevoli anche le seconde, per il prezzo sotto i 100 euro) sono le cuffie più confortevoli che esistano.
Propongo una mozione d'ordine! Visto che ho da parlare anche di due Senn, possiamo rimandare i post con oggetto Senn a quel momento??? Il 3D diventa altrimenti illegibile.
b.olivaw- Membro di riguardo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Sì Bruno sono d'accordo...!
K8- Membro classe bronzo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Veramente gli ultimi diffusori ad alta efficienza top-di-gamma di Klipsh o di JBL, provati su Audioreview, avevano una risposta in frequenza straordinariamente lineare.
E poi a dei diffusori a tromba qualche stranezza di misura si potrebbe anche perdonare (e prevedere), mentre colle cuffie gli altoparlanti sono tutti più o meno alla stessa (minima) distanza dall'orecchio e non ci sono scuse. Va detto, delle grado, che i vari "pads" possono compensare in qualche misura le loro risposte poco lineari, specialmente sulla parte alta della gamma media.
E poi a dei diffusori a tromba qualche stranezza di misura si potrebbe anche perdonare (e prevedere), mentre colle cuffie gli altoparlanti sono tutti più o meno alla stessa (minima) distanza dall'orecchio e non ci sono scuse. Va detto, delle grado, che i vari "pads" possono compensare in qualche misura le loro risposte poco lineari, specialmente sulla parte alta della gamma media.
Ospite- Ospite
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Spero non vorrai dirmi che sono meglio delle 650, perchè non lo sono.MaurArte ha scritto:Ma in definitiva, le HD650 quelle sì sono di un'altra categoria.
P.S. Le HD485 sono più musicali delle HD595? Solo un'idea, visto che non le ho confrontate direttamente e che le HD485 mi piacciono molto.
Se ti capita ascolta le 600.
Le 485 non le conosco
Le HD485 sono ottime cuffie, secondo me non c'è di meglio sotto i 100 euro.
Ospite- Ospite
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Mulo ha scritto:Veramente gli ultimi diffusori ad alta efficienza top-di-gamma di Klipsh o di JBL, provati su Audioreview, avevano una risposta in frequenza straordinariamente lineare.
E poi a dei diffusori a tromba qualche stranezza di misura si potrebbe anche perdonare (e prevedere), mentre colle cuffie gli altoparlanti sono tutti più o meno alla stessa (minima) distanza dall'orecchio e non ci sono scuse. Va detto, delle grado, che i vari "pads" possono compensare in qualche misura le loro risposte poco lineari, specialmente sulla parte alta della gamma media.
confesso che fatico a seguirti, ma certamente è colpa mia... il mio cervello positronico non è più così lucido come quando mi fabbricarono giù alla US Robots di Pomigliano d'Arco, ormai il tagliando finale si avvicina
b.olivaw- Membro di riguardo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Hanno timbriche diverse ma entrambe piacevoli.Spero non vorrai dirmi che sono meglio delle 650, perchè non lo sono.
Preferisco la 600
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Le 650 hanno più risoluzione grazie ad una minore distorsione armonica, e hanno più presenza nei medi grazie all'ottimizzazione della linearità di risposta in combinazione con la tecnica di Sennheiser dei "dip" voluti a 5KHz e a 16KHz per un suono più morbido (per compensare l'innaturale vicinanza degli altoparlanti all'orecchio).
Considerando anche che le HD595 non ti piacevano, evidentemente la presenza alle medie frequenze non è proprio il tuo genere di suono. Per me, invece, è fondamentale; ma dipende anche dalla musica che si ascolta (io solo musica moderna d'autore in cui la voce ha una parte essenziale).
Va da sè che le HD650 sono linearissime e non intendo neanche lontanamente dire che abbiano un eccesso di presenza sui medi.
Considerando anche che le HD595 non ti piacevano, evidentemente la presenza alle medie frequenze non è proprio il tuo genere di suono. Per me, invece, è fondamentale; ma dipende anche dalla musica che si ascolta (io solo musica moderna d'autore in cui la voce ha una parte essenziale).
Va da sè che le HD650 sono linearissime e non intendo neanche lontanamente dire che abbiano un eccesso di presenza sui medi.
Ospite- Ospite
restiamo in topic
giusto per rimanere sulla Grado, è opinione comune che le SR con l'esclusione della 60 suonino tutte in maniera piuttosto simile. La 60 si differenzia appunto per i diversi cuscinetti (ritenuti peggiori).
Ci sono 4 tipi di cuscinetti, vi posto questa eccellente sintesi di uno dei maggiori esperti (Pampa):
Il passato:
FLATS: piatti, con foro centrale, presentano dei piccoli intagli in senso radiale (dalla SR60 in su - tutte - fino ad un certo anno)
Il presente:
BOWLS: più profondi, con foro centrale (dalla SR80 in su da un certo anno in poi)
COMFIES: morbidi, coprono l'altoparlante (solo SR60 e SR40)
JUMBO: molto profondi con foro centrale, circumaurali (solo GS1000)
I flats sono i primi, quelli in dotazione con tutte le cuffie Grado fin dalla loro nascita (Joseph Grado), a partire dalle mitiche Hp1000 (Hp1/2/3). In generale offrono un suono caldo e potente in bassa frequenza, presente e aperto sulle medie, apparentemente sfumato ma dettagliato ed esteso in alto. Soundstage non dei migliori, ma sensazione di matericità forse ineguagliata da qualsiasi altra serie di cuffie.
Questi sono i mitici flats, se qualcuno mi aiutasse ad autocostruirli, per lui ricchi premi e cotillons!
Prima di acquisti Grado suggerisco di dare sempre uno sguardo a questi tre eBay seller: Analogue Seduction,
MadisonSoundShop, Divine-audio.
Ci sono 4 tipi di cuscinetti, vi posto questa eccellente sintesi di uno dei maggiori esperti (Pampa):
Il passato:
FLATS: piatti, con foro centrale, presentano dei piccoli intagli in senso radiale (dalla SR60 in su - tutte - fino ad un certo anno)
Il presente:
BOWLS: più profondi, con foro centrale (dalla SR80 in su da un certo anno in poi)
COMFIES: morbidi, coprono l'altoparlante (solo SR60 e SR40)
JUMBO: molto profondi con foro centrale, circumaurali (solo GS1000)
I flats sono i primi, quelli in dotazione con tutte le cuffie Grado fin dalla loro nascita (Joseph Grado), a partire dalle mitiche Hp1000 (Hp1/2/3). In generale offrono un suono caldo e potente in bassa frequenza, presente e aperto sulle medie, apparentemente sfumato ma dettagliato ed esteso in alto. Soundstage non dei migliori, ma sensazione di matericità forse ineguagliata da qualsiasi altra serie di cuffie.
Questi sono i mitici flats, se qualcuno mi aiutasse ad autocostruirli, per lui ricchi premi e cotillons!
Prima di acquisti Grado suggerisco di dare sempre uno sguardo a questi tre eBay seller: Analogue Seduction,
MadisonSoundShop, Divine-audio.
b.olivaw- Membro di riguardo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
penso che sia impossibile costruire home made un cuscinetto del genere, e non parlo per lo spessore o la regolarità del foro, in quanto non si sa di che materiale è fatto.
AKG K240 Pro
Senn HD565 Ovation ed AKG K240Pro sono le due quasi-top-di-gamma degli anni 80. Io le ho acquistate usate qualche anno fa in ottime condizioni per puro collezionismo, ciascuna pagata sui 50 euro. Tanto per esser chiari: sconsiglio l'acquisto di cuffie vintage a chi non è davvero appassionato e collezionista. Per puro ascolto è meglio tenersi su prodotti degli ultimi cinque anni.
K240 Pro: si tratta della mitica cuffia da 600 ohm da studio di registrazione pensata e costruita alla fine dei Settanta. Ancora la vedo qua e la nelle foto degli studi di registrazione, spartana ed indistruttibile. Sembra che la sua impedenza altissima sia dovuta al fatto che i banchi di regia hanno diversi output cuffia collegati in serie dunque per evitare che l'impedenza complessiva si abbassasse troppo si è pensata la Pro con questa impedenza. Il confort al paragone con le cuffie odierne è solo modesto, all'epoca era una tra le più confortevoli (ricordo ancora gli incubi che produceva la Koss), l'isolamento è discreto, la costruzione è robusta ed efficace.
Il suono: sulla povera Pro pesa il giudizio di forte preferenza rilasciatole da Bebo Moroni (oltre che il grandissimo successo commerciale e la presenza negli studi di tutto il mondo!). Giudizio di preferenza che il Bebo ha ribadito pochi mesi or sono. Ora, quando uno del calibro del Moroni dice, scrive e ripete a distanza di dieci anni che un dato oggetto hifi è uno dei migliori... beh... tocca crederci!
Ed infatti la K240 suona, sempre che riusciate a convincere il vostro amplificatore ad coniugarsi con una compagna anzianotta, dall'aspetto dimesso, le parti in pelle un po'ammosciate ma soprattutto dura, dura, dura. (Ehm... avessi detto soda, il pensieraccio che state facendo poteva pure essere plausibile... ma ho detto dura!).
Il suono è piacevole e mai stancante, certamente vi seccheranno prima i suoi cuscinetti del suo suono. E sì perché la K240, in mia onesta opinione, si può indossare solo d'inverno, meglio se fuori fa freddo, pioggia e nebbia.
Praticamente si indossa tutto l'anno a Malpensa e mai a Napoli!
Concludendo, mi dispiace di contraddire Bebo Moroni, o forse non lo contraddico del tutto, o meglio gli do ragione: la K240Pro è una grandissima cuffia solo che gli esemplari che sono giunti fino a noi sfidando le leggi del tempo forse hanno perso per strada un po' di smalto. Sarà il rame che si ossida, sarà il mylar che si inflaccidisce, sarà la pelle dei cuscinetti che perde tenuta... saranno i... radicali liberi!
Sempre IMHO se non siete collezionisti e/o non avete l'ampli al Viagra, per 50 euro esitono prodotti here and now più funny come la KSC75, la SR60 o se proprio AKG adda esse' trovatevi una K501 usata.
Augh! Ho detto!
K240 Pro: si tratta della mitica cuffia da 600 ohm da studio di registrazione pensata e costruita alla fine dei Settanta. Ancora la vedo qua e la nelle foto degli studi di registrazione, spartana ed indistruttibile. Sembra che la sua impedenza altissima sia dovuta al fatto che i banchi di regia hanno diversi output cuffia collegati in serie dunque per evitare che l'impedenza complessiva si abbassasse troppo si è pensata la Pro con questa impedenza. Il confort al paragone con le cuffie odierne è solo modesto, all'epoca era una tra le più confortevoli (ricordo ancora gli incubi che produceva la Koss), l'isolamento è discreto, la costruzione è robusta ed efficace.
Il suono: sulla povera Pro pesa il giudizio di forte preferenza rilasciatole da Bebo Moroni (oltre che il grandissimo successo commerciale e la presenza negli studi di tutto il mondo!). Giudizio di preferenza che il Bebo ha ribadito pochi mesi or sono. Ora, quando uno del calibro del Moroni dice, scrive e ripete a distanza di dieci anni che un dato oggetto hifi è uno dei migliori... beh... tocca crederci!
Ed infatti la K240 suona, sempre che riusciate a convincere il vostro amplificatore ad coniugarsi con una compagna anzianotta, dall'aspetto dimesso, le parti in pelle un po'ammosciate ma soprattutto dura, dura, dura. (Ehm... avessi detto soda, il pensieraccio che state facendo poteva pure essere plausibile... ma ho detto dura!).
Il suono è piacevole e mai stancante, certamente vi seccheranno prima i suoi cuscinetti del suo suono. E sì perché la K240, in mia onesta opinione, si può indossare solo d'inverno, meglio se fuori fa freddo, pioggia e nebbia.
Praticamente si indossa tutto l'anno a Malpensa e mai a Napoli!
Concludendo, mi dispiace di contraddire Bebo Moroni, o forse non lo contraddico del tutto, o meglio gli do ragione: la K240Pro è una grandissima cuffia solo che gli esemplari che sono giunti fino a noi sfidando le leggi del tempo forse hanno perso per strada un po' di smalto. Sarà il rame che si ossida, sarà il mylar che si inflaccidisce, sarà la pelle dei cuscinetti che perde tenuta... saranno i... radicali liberi!
Sempre IMHO se non siete collezionisti e/o non avete l'ampli al Viagra, per 50 euro esitono prodotti here and now più funny come la KSC75, la SR60 o se proprio AKG adda esse' trovatevi una K501 usata.
Augh! Ho detto!
b.olivaw- Membro di riguardo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Si 'sta voce te scéta 'int''a nuttata,
mentre t'astrigne 'o sposo tujo vicino...
Statte scetata, si vuó' stá scetata,
ma fa' vedé ca duorme a suonno chino...
E' l'incipit dell'immortale Voce 'e notte, la più bella e triste canzone d'amore che mai
poeta abbia potuto concepire, opera irripetibile del Maestro Nicolardi.
Era l'anno 1903 ed il giovane poeta di 25 anni Eduardo Nicolardi si innamora di Anna Rossi l'esile e bellissima sua vicina di casa, figlia di un facoltoso commerciante.
Quando il poeta dichiarò il suo amore ai genitori di Anna questi lo cacciarono via, la loro giovane figlia non poteva andare ad un giovane poeta dal futuro incerto, ma a Pompeo Corbera, un ricco cliente del padre dalla veneranda età di 75 anni.
Il destino volle però che l'amore trionfasse infatti, dopo poco tempo dal matrimonio, Pompeo Corbera morì ed i due poterono coronare il loro sogno d'amore.
Nel '96 Mina interpreta Voce 'e notte magistralmente nel cd Napoli accompagnata tra gli altri da Gabriele Comeglio e Danilo Rea. Il cd è registrato in presa diretta e la qualità di ascolto è semplicemente superba, ogni musicofilo ed audiofilo delle Due Sicilie dovrebbe averlo. Gli altri possono averlo... ma saranno in grado di capire il pathos di questi versi? Speriamo bene per loro!
E' 'a stessa voce 'e quanno tutt'e duje,
scurnuse, nce parlávamo cu 'o "vvuje"
Indossando per la prima volta la HD600 non ho avuto dubbi: il primo pezzo da ascoltare doveva per forza essere Voce 'e notte di Mina, ero impaziente di sapere se la nuova arrivata avesse superato la prova, se fosse riuscita a trasmettere il messaggio struggente del giovane Nicolardi, se mi avesse trasportato nello studio di registrazione, se avesse mitigato le sibilanti di una mina a volte un po' troppo vicina al microfono....
(continua )
mentre t'astrigne 'o sposo tujo vicino...
Statte scetata, si vuó' stá scetata,
ma fa' vedé ca duorme a suonno chino...
E' l'incipit dell'immortale Voce 'e notte, la più bella e triste canzone d'amore che mai
poeta abbia potuto concepire, opera irripetibile del Maestro Nicolardi.
Era l'anno 1903 ed il giovane poeta di 25 anni Eduardo Nicolardi si innamora di Anna Rossi l'esile e bellissima sua vicina di casa, figlia di un facoltoso commerciante.
Quando il poeta dichiarò il suo amore ai genitori di Anna questi lo cacciarono via, la loro giovane figlia non poteva andare ad un giovane poeta dal futuro incerto, ma a Pompeo Corbera, un ricco cliente del padre dalla veneranda età di 75 anni.
Il destino volle però che l'amore trionfasse infatti, dopo poco tempo dal matrimonio, Pompeo Corbera morì ed i due poterono coronare il loro sogno d'amore.
Nel '96 Mina interpreta Voce 'e notte magistralmente nel cd Napoli accompagnata tra gli altri da Gabriele Comeglio e Danilo Rea. Il cd è registrato in presa diretta e la qualità di ascolto è semplicemente superba, ogni musicofilo ed audiofilo delle Due Sicilie dovrebbe averlo. Gli altri possono averlo... ma saranno in grado di capire il pathos di questi versi? Speriamo bene per loro!
E' 'a stessa voce 'e quanno tutt'e duje,
scurnuse, nce parlávamo cu 'o "vvuje"
Indossando per la prima volta la HD600 non ho avuto dubbi: il primo pezzo da ascoltare doveva per forza essere Voce 'e notte di Mina, ero impaziente di sapere se la nuova arrivata avesse superato la prova, se fosse riuscita a trasmettere il messaggio struggente del giovane Nicolardi, se mi avesse trasportato nello studio di registrazione, se avesse mitigato le sibilanti di una mina a volte un po' troppo vicina al microfono....
(continua )
b.olivaw- Membro di riguardo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
E' la mia canzone preferita del repertorio napoletano. L'interpretazione di Francesca Schiavo non è male. L'hai mai sentita?
Flightangel- CDP Expert
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Parlando di cuffie, io mi sono appena preso gli auricolari AKG K310P. 9,90 euro.
Magari suonano bene. Li proverò.
Magari suonano bene. Li proverò.
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Parlando di cuffie, io mi sono appena preso gli auricolari AKG K310P. 9,90 euro. Hehe
Magari suonano bene. Li proverò.
appunto, parliamo di cuffie e non di c@@##@ine.
Senn HD565 Ovation
forse intendevi la 560 ovation?
meglio della 560 ovation sembrerebbe la 540 ref II. leggendo qua e là s'intende.
ti saprò dire quando mi arriva la seconda, spero domani o dopodomani, e il nuovo super cmoy di aris.
sempre che riesca a farlo funzionare.
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
robertor ha scritto:forse intendevi la 560 ovation?
confermo, HD565 Ovation
http://www.headphones.it/index.php?option=com_content&view=article&id=42:sennheiser-hd580-e-hd565-impressioni-di-ascolto-a-confronto&catid=36:qout-of-stockq-and-qvintageq-headphones&Itemid=100008
b.olivaw- Membro di riguardo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
b.olivaw ha scritto:robertor ha scritto:forse intendevi la 560 ovation?
confermo, HD565 Ovation
http://www.headphones.it/index.php?option=com_content&view=article&id=42:sennheiser-hd580-e-hd565-impressioni-di-ascolto-a-confronto&catid=36:qout-of-stockq-and-qvintageq-headphones&Itemid=100008
Considerata la tua esperienza : A quando una buona rece del tuo Creek ?
mobius- Membro di riguardo
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
La HD600 non ha un livello costruttivo proprio di una top di gamma tuttavia è sufficientemente ben fatta. E' una cans aperta con grandi cuscinetti che chiudono totalmente il padiglione auricolare in modo confortevole, anzi direi proprio che questo design potrebbe essere il più confortevole in assoluto.
Quando dico aperta voglio dire aperta davvero, direi che rispetto all'ambiente circostante c'è una barriera del 50%... altro modello non adatto all'ascolto di Fausto Papetti
Ah dimenticavo, il cavo è lungo e flessibile, l'opposto di quello della Grado e comunque più funzionale di quello della Ultrasone. Dicono che a lungo andare gli spinotti che si inseriscono sotto gli auricolari creino dei problemi. Posso dire solo che ho gli stessi spinotti montati slla 565 che ha 20 anni e non danno (ancora?) problemi.
La 600 non è particolarmente difficile da accoppiare, va ugualmente bene sia con tubi che con transistor mentre non ho avuto modo di provarla con ampli ad opamp. L'efficienza non è altissima, collegata ad una Audigy risulta un po' smorta, al contrario della 565 che è un'ottima cuffia da PC.
Tornando a Mina ed alla sua Voce 'e notte, vi posso garantire che quel primo ascolto è stato un piacere davvero sopraffino.. voce sconvolgente, archi maestosi, un pieno strumentale di un pathos indescrivibile e poi dinamica, dinamica ed ancora dinamica. Se è emozione che cercate la 600 ve la darà e visto che l'emozione è fatta anche di SPL vi posso garantire che cederanno prima i vostri timpani che non le preziose membrane Senn. Alto SPL vuol naturalmente dire bassa distorsione (altrimenti siamo buoni tutti!) e la 600 sembra essere immune da distorsioni udibili sia di suo sia ingenerate nell ampli, sembra un carico semplice ancorché poco efficiente.
Il jazz contaminato di Loussier o quello (ehm... non saprei come definirlo) di Hiromi trovano nella 600 un'ottima collocazione da tutti i punti di vista non ultimo quello dell'ambienza... a proposito di ambienza, a me sembra ottima, forse un filino meno della Ultrasone ma molto migliore delle vintage 565 e 240.
Alcuni vi diranno che ci sono cuffie capaci di riprodurre un headstage eccezionale, bé diciamo che con le 600 non si riesce proprio a valutare quanto è alto il tacco della Uehara né (ahimé) come si è vestita per l'esecuzione mentre il golfino nero di Jaques Loussier si perde nel nero infrastrumentale
Cosa aggiungere? Nel pieno rispetto delle cuffiofile leggi anzidette, la 600 è certamente un oggetto definitivo. Sì può avere qualcosa di sonicamente ugualmente buono e diverso (come vedremo con la Ultrasone) ma dubito che si possa superare la resa di queste Senn. Non è ancora chiaro? OK, lo dico, oltre la 600 siamo nella sfera dei gusti personali e della falegnameria mentale...
...in mia onesta, modesta, opinione ed esperienza.
Quando dico aperta voglio dire aperta davvero, direi che rispetto all'ambiente circostante c'è una barriera del 50%... altro modello non adatto all'ascolto di Fausto Papetti
Ah dimenticavo, il cavo è lungo e flessibile, l'opposto di quello della Grado e comunque più funzionale di quello della Ultrasone. Dicono che a lungo andare gli spinotti che si inseriscono sotto gli auricolari creino dei problemi. Posso dire solo che ho gli stessi spinotti montati slla 565 che ha 20 anni e non danno (ancora?) problemi.
La 600 non è particolarmente difficile da accoppiare, va ugualmente bene sia con tubi che con transistor mentre non ho avuto modo di provarla con ampli ad opamp. L'efficienza non è altissima, collegata ad una Audigy risulta un po' smorta, al contrario della 565 che è un'ottima cuffia da PC.
Tornando a Mina ed alla sua Voce 'e notte, vi posso garantire che quel primo ascolto è stato un piacere davvero sopraffino.. voce sconvolgente, archi maestosi, un pieno strumentale di un pathos indescrivibile e poi dinamica, dinamica ed ancora dinamica. Se è emozione che cercate la 600 ve la darà e visto che l'emozione è fatta anche di SPL vi posso garantire che cederanno prima i vostri timpani che non le preziose membrane Senn. Alto SPL vuol naturalmente dire bassa distorsione (altrimenti siamo buoni tutti!) e la 600 sembra essere immune da distorsioni udibili sia di suo sia ingenerate nell ampli, sembra un carico semplice ancorché poco efficiente.
Il jazz contaminato di Loussier o quello (ehm... non saprei come definirlo) di Hiromi trovano nella 600 un'ottima collocazione da tutti i punti di vista non ultimo quello dell'ambienza... a proposito di ambienza, a me sembra ottima, forse un filino meno della Ultrasone ma molto migliore delle vintage 565 e 240.
Alcuni vi diranno che ci sono cuffie capaci di riprodurre un headstage eccezionale, bé diciamo che con le 600 non si riesce proprio a valutare quanto è alto il tacco della Uehara né (ahimé) come si è vestita per l'esecuzione mentre il golfino nero di Jaques Loussier si perde nel nero infrastrumentale
Cosa aggiungere? Nel pieno rispetto delle cuffiofile leggi anzidette, la 600 è certamente un oggetto definitivo. Sì può avere qualcosa di sonicamente ugualmente buono e diverso (come vedremo con la Ultrasone) ma dubito che si possa superare la resa di queste Senn. Non è ancora chiaro? OK, lo dico, oltre la 600 siamo nella sfera dei gusti personali e della falegnameria mentale...
...in mia onesta, modesta, opinione ed esperienza.
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Le HD650 sono "cans" superiori alle HD600. E sono costruite benissimo, per suonare e per durare...
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Un avviso rosso anche per me, mah vabbe' la mia domanda era semplicemente per capire...
aris69- Membro classe bronzo
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dualismo 600/650
in questo stesso 3D si è parlato del dualismo 600/650.
Si tratta di due oggetti quasi identici. La costruzione è praticamente identica, forse **e dico forse** le 650 hanno un cavo migliore, forse **e dico forse** hanno gli stessi drivers.
Io non ho fatto confronti diretti e come al solito prego gli altri postatori di specificare questo piccolo particolare...
...tuttavia l'opinione prevalente sui forum di tutto il mondo è che i due modelli siano sonicamente di livello equivalente.
Un nutrito gruppo preferisce la 600 ma tutti sono concordi nel giudicare la 600 più semplice da amplificare e più universale come suono.
uff
Si tratta di due oggetti quasi identici. La costruzione è praticamente identica, forse **e dico forse** le 650 hanno un cavo migliore, forse **e dico forse** hanno gli stessi drivers.
Io non ho fatto confronti diretti e come al solito prego gli altri postatori di specificare questo piccolo particolare...
...tuttavia l'opinione prevalente sui forum di tutto il mondo è che i due modelli siano sonicamente di livello equivalente.
Un nutrito gruppo preferisce la 600 ma tutti sono concordi nel giudicare la 600 più semplice da amplificare e più universale come suono.
uff
b.olivaw- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 20.12.08
Numero di messaggi : 506
Provincia : meteoropatico
Occupazione/Hobby : Robot
Impianto : Amplificatore X + Casse Y
Re: Due ampli e sei cuffie: impressioni di ascolto
Non c'è un'opinione prevalente, e se ce n'è una è che siano cuffie che suonano diversamente.
Poi quelli che se ne intendono ed hanno l'impianto per valorizzarle, e delle orecchie sane, riconoscono la superiorità delle HD650 in precisione (microdinamica), controllo, e soprattutto musicalità e naturalezza.
Poi quelli che se ne intendono ed hanno l'impianto per valorizzarle, e delle orecchie sane, riconoscono la superiorità delle HD650 in precisione (microdinamica), controllo, e soprattutto musicalità e naturalezza.
Mulo- UTENTE BANNATO
- Data d'iscrizione : 21.03.09
Numero di messaggi : 4429
Località : qui
Provincia : quo qua
Impianto : principesco
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