Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Mi sembra molto logico!sonic63 ha scritto:<<Io sapevo che i filtri per "lavorare" non devono essere troppo sovradimensionati>>[b]
No, non è vero, il filtro non se ne frega niente se passa poca corrente, lui filtra e basta,
Al contrario, se sovradimensionato lavora meglio, cioè lui lavora sempre uguale, ma la sua influenza sul suono sarà solo positiva.
I costruttori, per evidenti motivi economici, cercano di dimensionare il filtro al pelo.
Quindi in un filtro da 1 amperè il cavo delle bobine sarà dimensionato per un amp. e il toroide lo stesso.
Ti immagini quanto è sottile quel filo?
La resistenza sarà certamente più alta di quella di un filtro dimensionato per 8 Amp.nominali.
Ottima idea!sonic63 ha scritto: ho letto in un tuo post precedente che non avrai una presa a muro, perchè per portare corrente al ciabattone invece di usare una IEC(che è una mezza schifezza) non ti metti un bel connettore NEUTRIK SPEAKON ?
Ci sono a 4 e 8 poli, ogni polo porta 30 Amp., ne metti un paio di poli in parallelo, altro che IEC!!!
Recentemente stavo pensando di sostituire la IEC con qualche connettore industriale tipo quelli da 16A, ma sono veramente troppo ingombranti...
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Hanno due filtri in serie le prese filtrate ma non collegate al trasformatore d'isolamento, nel disegno la penultima a dx.sickshotshow ha scritto:Mi sapresti indicare per quali prese i filtri sarebbero in serie?sonic63 ha scritto:
Forse hai ragione, mettendoci in mezzo il trasformatore i filtri non sono propriamente in serie, anche se in base al disegno su alcune prese lo sarebbero.
Bisognerà provare !!
Comunque io ho fatto tantissime prove e mi sono convinto che con due filtri in serie il risultato non è buono.
Quando parlavo di filtri in serie che possono avere buoni risultati mi riferivo a questa prova:
http://www.audiocostruzioni.com/r_s/accessori/filtri-rete-di-cristiano/filtri-rete-di-cristiano-2.htm
sonic63- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Il Neutrik Speakon è comodissimo, è polarizzato, cioè puoi inserirlo solo in una posizione, ha una rotazione che lo blocca e non consente l'uscita accidentale ed è di ottima qualità costruttiva (Neutrik è una garanzia).sickshotshow ha scritto:Mi sembra molto logico!sonic63 ha scritto:<<Io sapevo che i filtri per "lavorare" non devono essere troppo sovradimensionati>>[b]
No, non è vero, il filtro non se ne frega niente se passa poca corrente, lui filtra e basta,
Al contrario, se sovradimensionato lavora meglio, cioè lui lavora sempre uguale, ma la sua influenza sul suono sarà solo positiva.
I costruttori, per evidenti motivi economici, cercano di dimensionare il filtro al pelo.
Quindi in un filtro da 1 amperè il cavo delle bobine sarà dimensionato per un amp. e il toroide lo stesso.
Ti immagini quanto è sottile quel filo?
La resistenza sarà certamente più alta di quella di un filtro dimensionato per 8 Amp.nominali.Ottima idea!sonic63 ha scritto: ho letto in un tuo post precedente che non avrai una presa a muro, perchè per portare corrente al ciabattone invece di usare una IEC(che è una mezza schifezza) non ti metti un bel connettore NEUTRIK SPEAKON ?
Ci sono a 4 e 8 poli, ogni polo porta 30 Amp., ne metti un paio di poli in parallelo, altro che IEC!!!
Recentemente stavo pensando di sostituire la IEC con qualche connettore industriale tipo quelli da 16A, ma sono veramente troppo ingombranti...
Attento a dove lo compri poiche immagino che sicuramente ci saranno sul mercato imitazioni di bassa qualità, io li prendo su RS Component.
sonic63- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Ho fatto le prove che mi hai detto un po' per tutta la casa. Per fortuna sembra tutto come dovrebbe essere.valvolas ha scritto:poi controlla tra singoli fili del TUO impianto elettrico di casa ci sia SOLO 220v tra fase e terra,e nessuna tensione tra neutro e terra,che è come deve essere.
Soltanto in una presa (vicino all'UPS del computer) il tester mi segna una tensione di 48V tra la terra un polo e 18V tra terra e l'altro. Cosa vorrà dire??? mi sa che lì è meglio non connetterci nulla...
Oltre il corretto funzionamento del salvavita ho provato a misurare la continuità tra terra e rubinetto. Impostando il tester su 200k ohm mi dava valori da 30 a 70 con sbalzi oltre i 200, impostamdolo a 2000k ohm si stabilizzava intorno ai -250 con qualche picco a 350. Al bagno del piano superiore stava intorno al valore -900 sia sul rubinetto che sul termosifone.valvolas ha scritto:per verificare la terra potresti (banalmente) mettere in resistenza il tester e provare tra terra della presa ed un punto metallico della rete idrica(un rubinetto??) se segna continuità vuol dire che c'e' la terra
Non ho assolutamente idea cosa vogliano dire questi valori, ma te li ho riportati comunque.
Visto che la ciabattona non sarà molto lontano dalle apparecchiature audio preferirei che fosse di metallo in modo che possa schermare un po' meglio il grosso trasformantore da 1000VA.valvolas ha scritto: Userei un involucro di plastica come case del progettino..anche per sicurezza elettrica.
Starò attento a togliere la tensione alla ciabattona direttamente dal quadro elettrico ogni volta che dovrò collegare un nuovo componente.
Giustissimo, grazie dei suggerimenti!valvolas ha scritto: Sono solo idee ma sono un minimo punto di partenza secondo me,i consigli sopra sono da intendersi come riferimento per non mettersi a costruire cose che poi con un neutro non a terra in cabina (per esempio) non so che risultati diano,cosi pure con una terra di ''sola rappresentanza'' che fa piu' danno che altro in pratica verifica il tuo impianto a monte,o potresti rischiare di fare le cose bene ma NON avere i risultati sperati
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Non ci avevo minimamente pensato a grattar via la vernice!sonic63 ha scritto:
Dovresti collegare alla terra di rete un solo punto del cabinet, in prossimità del punto di ingresso dei cavi che vengono dalla rete.
Ci metti un bel perno con un capicorda ad occhiello, e se il cabinet internamente è verniciato gratta via la vernice e assicurati che il contatto sia perfetto.
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Cavolo, ma allora non capisco proprio nulla!sonic63 ha scritto:
Hanno due filtri in serie le prese filtrate ma non collegate al trasformatore d'isolamento, nel disegno la penultima a dx.
Quindi nel disegnino qui sotto le prese hanno tutti i filtri in serie?
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
scusami, sono io che ho visto male sul disegnosickshotshow ha scritto:Cavolo, ma allora non capisco proprio nulla!sonic63 ha scritto:
Hanno due filtri in serie le prese filtrate ma non collegate al trasformatore d'isolamento, nel disegno la penultima a dx.
Quindi nel disegnino qui sotto le prese hanno tutti i filtri in serie?
Deve essere il caldo
sonic63- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
sonic63 ha scritto:Il Neutrik Speakon è comodissimo, è polarizzato, cioè puoi inserirlo solo in una posizione, ha una rotazione che lo blocca e non consente l'uscita accidentale ed è di ottima qualità costruttiva (Neutrik è una garanzia).sickshotshow ha scritto:Mi sembra molto logico!sonic63 ha scritto:<<Io sapevo che i filtri per "lavorare" non devono essere troppo sovradimensionati>>
No, non è vero, il filtro non se ne frega niente se passa poca corrente, lui filtra e basta,
Al contrario, se sovradimensionato lavora meglio, cioè lui lavora sempre uguale, ma la sua influenza sul suono sarà solo positiva.
I costruttori, per evidenti motivi economici, cercano di dimensionare il filtro al pelo.
Quindi in un filtro da 1 amperè il cavo delle bobine sarà dimensionato per un amp. e il toroide lo stesso.
Ti immagini quanto è sottile quel filo?
La resistenza sarà certamente più alta di quella di un filtro dimensionato per 8 Amp.nominali.Ottima idea!sonic63 ha scritto: ho letto in un tuo post precedente che non avrai una presa a muro, perchè per portare corrente al ciabattone invece di usare una IEC(che è una mezza schifezza) non ti metti un bel connettore NEUTRIK SPEAKON ?
Ci sono a 4 e 8 poli, ogni polo porta 30 Amp., ne metti un paio di poli in parallelo, altro che IEC!!!
Recentemente stavo pensando di sostituire la IEC con qualche connettore industriale tipo quelli da 16A, ma sono veramente troppo ingombranti...
Attento a dove lo compri poiche immagino che sicuramente ci saranno sul mercato imitazioni di bassa qualità, io li prendo su RS Component.
i valori di tensione di quella presa li sono ''etilici'' probabilmente o è guasta o è una parte di impianto che ha qlc casino (magari hanno preso i fili del trasformatore del campanello o di qlc altro) oppure li NON c'e' la terra cmq sia lasciala nel suo brodo,se il resto dell'impianto è ok cioe' col neutro a terra già parti bene.Per migliorare la terra ci sono un paio di trucchetti tipo andare al pozzetto(che si trova di solito in giardino) e ad impianto ''disarmato'' tolto col salvavita (non si sa mai) pulire col disossidante e stringere i serraggi tra il cavo giallo di terra e il punzone di rame che va nel terreno,se poi dopo il contatto lo isoli con una guaina termo come si faceva con le vecchie batterie dell'auto è meglio.Esistono dei prodotti apposta x salinizzare le terre che ne aumentano la conducibilità che si buttavano brutalmente nel pozzetto ma se gli butti dentro(al terreno del pozzetto) una secchiata d'acqua di tanto in tanto qnd nn piove da un po ottieni lo stesso risultato.Una terra di legge dovrebbe stare sui 10 ohm verificarla è bene sia per motivi di sicurezza sia perchè se ci metti la terra nei telai è un'arma a doppio taglio,se è ''alta'' di resistenza ti porti dentro di tutto sia cm EMI che cm correnti vaganti (vedi vicinanza ferrovie ,tram o centrali elettriche è da paura quello che viaggia nel terreno).Io salomonicamnte userei come case involucri esterni di plastica e userei laminati fini all'interno cm schermo magari ancorate con viti teflon,lo so che fa meno trendy ma se hai ''piccoletti'' o animali domestici che girano per casa stai piu tranquillo....Hai pensato magari al legno?A essere capaci a lavorarlo è un buon isolante ed estetico,x i filtri mi rimetto a sonic che ne sa piu di me di ste cosesickshotshow ha scritto:Ho fatto le prove che mi hai detto un po' per tutta la casa. Per fortuna sembra tutto come dovrebbe essere.valvolas ha scritto:[b]poi controlla tra singoli fili del TUO impianto elettrico di casa ci sia SOLO 220v tra fase e terra,e nessuna tensione tra neutro e terra,che è come deve essere.
Soltanto in una presa (vicino all'UPS del computer) il tester mi segna una tensione di 48V tra la terra un polo e 18V tra terra e l'altro. Cosa vorrà dire??? mi sa che lì è meglio non connetterci nulla...Oltre il corretto funzionamento del salvavita ho provato a misurare la continuità tra terra e rubinetto. Impostando il tester su 200k ohm mi dava valori da 30 a 70 con sbalzi oltre i 200, impostamdolo a 2000k ohm si stabilizzava intorno ai -250 con qualche picco a 350. Al bagno del piano superiore stava intorno al valore -900 sia sul rubinetto che sul termosifone.valvolas ha scritto:per verificare la terra potresti (banalmente) mettere in resistenza il tester e provare tra terra della presa ed un punto metallico della rete idrica(un rubinetto??) se segna continuità vuol dire che c'e' la terra
Non ho assolutamente idea cosa vogliano dire questi valori, ma te li ho riportati comunque.Visto che la ciabattona non sarà molto lontano dalle apparecchiature audio preferirei che fosse di metallo in modo che possa schermare un po' meglio il grosso trasformantore da 1000VA.valvolas ha scritto: Userei un involucro di plastica come case del progettino..anche per sicurezza elettrica.
Starò attento a togliere la tensione alla ciabattona direttamente dal quadro elettrico ogni volta che dovrò collegare un nuovo componente.Giustissimo, grazie dei suggerimenti!valvolas ha scritto: Sono solo idee ma sono un minimo punto di partenza secondo me,i consigli sopra sono da intendersi come riferimento per non mettersi a costruire cose che poi con un neutro non a terra in cabina (per esempio) non so che risultati diano,cosi pure con una terra di ''sola rappresentanza'' che fa piu' danno che altro in pratica verifica il tuo impianto a monte,o potresti rischiare di fare le cose bene ma NON avere i risultati sperati
valvolas- Membro classe oro
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casse:indiana line 11 50/national SB-22 alnico/Mayu 103 by Hell67 cavi:di tutto..autocostruito (senza la kriptonite di Urano)
Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Una precisazione per la terra. I tubi dell'impianto non è detto che siano a terra perché oggi con i nuovi materiali potrebbero essere in plastica ad uso alimentare o multistrato. Per quanto riguarda la palina, solitamente non necessita di pulizia, ma se fosse necessario (molto ma molto ossido verde) è opportuno ad impianto spento pulire la palina con una spazzola in acciaio e acqua, quel tanto da togliere l'ossido (non utilizzare ne solventi ne saponi per non correre rischi di isolamento elettrico! ), tagliare la parte spellata del cavo ed rispellare il cavo poi acquistare un nuovo connettore per la palina perché il rame cede facilmente ed una volta serrato non è più riutilizzabile. Infine, è del tutto inutile coprire il punto di giunzione con qualunque tipo di mastro o simile ma bisogna spalmare un generoso strato di vasellina, da acquistare in un negozio di materiale elettrico, in tubo o in barattolo. Da non confondersi con la paraffina che di solito è liquida. Questa ultima operazione è da fare sempre e comunque anche se non vi è traccia di ossido. Il secchio di acqua nel pozzetto è ok ma attento a non bagnare il punto di connessione con il cavo dell'impianto di casa.
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
In effetti inizialmente avevo scritto col grasso poi ho valutato che forse usare un autostringente sia meglio,in ogni caso avevo scritto il terreno bagnato d'acqua sottintendendo che NON andava bagnato il punto di serraggio se no ogni volta si ricomincia con l'ossido sul serraggio.La faccenda dei tubi acqua e termo oggi non garantiscono piu la continuità anzi questo da 20 anni a questa parte causa l'uso della plastica pero' di solito è un metodo (soprattutto se la casa NON è nuova) che da una idea di massima,insiema alla prova del salvavita.Dei salinizzatori x le terre francamente nn so dire l'utilità,forse l'acqua è la cosa migliore...Cmq sia sono cose da verificare(terra di protezione,e neutro a terra) altrimenti fare cavi di alimentazione schermati e twistati,filtri,separatori 1:1 etc..rischiano di diventare attività quasi accademiche quanto inutili ,a meno di nn andare a ''batterie''/ inverter il che cambia le carte in tavola xkè separa dal mondo esterno con tt i vantaggi del caso,ma con gli svantaggi della carica da effettuare e quello di tenersi in casa batterie che per quanto oggi siano per lo piu sigillate sono sempre contenitori di acidi,che con i mobili NON vanno d'accordo e soprattutto tendenzialmente andrebbero messe in locali areati xkè non sono molto salutari di loro,pero' sono scelte personali uno poi magari le mette sul balcone o trova una soluzione...lebrigant ha scritto:Una precisazione per la terra. I tubi dell'impianto non è detto che siano a terra perché oggi con i nuovi materiali potrebbero essere in plastica ad uso alimentare o multistrato. Per quanto riguarda la palina, solitamente non necessita di pulizia, ma se fosse necessario (molto ma molto ossido verde) è opportuno ad impianto spento pulire la palina con una spazzola in acciaio e acqua, quel tanto da togliere l'ossido (non utilizzare ne solventi ne saponi per non correre rischi di isolamento elettrico! ), tagliare la parte spellata del cavo ed rispellare il cavo poi acquistare un nuovo connettore per la palina perché il rame cede facilmente ed una volta serrato non è più riutilizzabile. Infine, è del tutto inutile coprire il punto di giunzione con qualunque tipo di mastro o simile ma bisogna spalmare un generoso strato di vasellina, da acquistare in un negozio di materiale elettrico, in tubo o in barattolo. Da non confondersi con la paraffina che di solito è liquida. Questa ultima operazione è da fare sempre e comunque anche se non vi è traccia di ossido. Il secchio di acqua nel pozzetto è ok ma attento a non bagnare il punto di connessione con il cavo dell'impianto di casa.
Per la pulizia contatti io preferisco usare i vecchi spazzolini da denti da buttare(naturalmente ) in combinazione con un disossidante liquido specifico, NON quello dei contatti striscianti x intenderci,che per le contattiere esterne di solito va benissimo (anche in tlc) ma vendono anche delle spazzoline con le setole in ferro che hanno il vantaggio di nn consumarsi a contatto col disossidante..
valvolas- Membro classe oro
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casse:indiana line 11 50/national SB-22 alnico/Mayu 103 by Hell67 cavi:di tutto..autocostruito (senza la kriptonite di Urano)
Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Anche qui a Padova si muore, posso immaginare a Napoli come deve essere...sonic63 ha scritto:
scusami, sono io che ho visto male sul disegno
Deve essere il caldo
Allora mi confermi che nello schema del ciabattone la presa per il sub non ha i filtri in serie?
Così come non dovrebbero essere in serie i filtri sulle prese nel disegnino precedente, giusto?
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Si, ti confermo tutte e due le cose.sickshotshow ha scritto:Anche qui a Padova si muore, posso immaginare a Napoli come deve essere...sonic63 ha scritto:
scusami, sono io che ho visto male sul disegno
Deve essere il caldo
Allora mi confermi che nello schema del ciabattone la presa per il sub non ha i filtri in serie?
Così come non dovrebbero essere in serie i filtri sulle prese nel disegnino precedente, giusto?
sonic63- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
sonic63 ha scritto:le apparecchiature digitali sono quelle che in un impianto audio producono più disturbi e li immettono sulla rete, seguiti dal finale di potenza.sickshotshow ha scritto:Questo non lo sapevo. Sapresti spiegarmi come mai?sonic63 ha scritto:
Al trasformatore devi attaccare o la parte analogica dell'impianto ( giradischi, stadio phono e pre) o la parte digitale, se li metti insieme perdi buona parte del risultato.
Solitamente quale parte trae il maggior beneficio dal trasformatore d'isolamento?
la corrente che alimenta gli apparecchi deve essere filtrata dai disturbi che arrivano dall'esterno, ma anche da quelli prodotti all'interno del tuo ambiente d'ascolto..
Infatti i filtri EMI/RFI montati sugli apparecchi digitali(PC, DVD, stampanti, ecc) servono per limitare i disturbi che gli apparecchi immettono sulla rete elettrica, ci sono severe norme al riguardo.
Quindi una parte del risultato "audiofilo" si ottiene evitando che gli apparecchi digitali ed analogici siano connessi direttamente alla stessa rete.
Nel mio caso, dove la maggior parte delle sorgenti è digitale (v. firma) e presto il Trends e se fosse possibile anche il pre phono ( ) saranno alimentati a batterie, cosa conviene mettere a valle del trasformatore?sonic63 ha scritto: Di conseguenza, gli apparecchi analogici ( e i finali in classe A e AB) li filtriamo per non fare entrare schifezze.
Gli apparecchi digitali ( e i finali a commutazione classe D e forse T, riguardo a questi ultimi non ho mai fatto prove) li filtriamo soprattutto in uscita.
Naturalmente i filtri sono bidirezionali quindi in sostanza dal punto di vista pratico poco cambia, ma volevo farti capire il concetto e la teoria ( parte della teoria, ci vorrebbe un trattato)
Ti riferivi all'aggiunta in uscita al filtro dei condensatori di tipo a "delta" di cui hai parlato nella discussione "Filtri per disturbi digitali"?sonic63 ha scritto: Il trasformatore d'isolamento opera una separazione galvanica tra ciò che è collegato al primario e ciò che è collegato al secondario, cioè non c'è continuità elettrica, questo blocca buona parte dei disturbi fino ad una certa frequenza (che dipende da svariati fattori).
I disturbi ad alta frequenza a causa delle capacità distribuite tra primario e secondario passano attraverso il trasformatore e si presentano al secondario, seppure attenuati, questi sono disturbi di "modo comune" cioè si rivelano tra massa e fase e massa e neutro,
E questi disturbi, da una certa frequenza in sù, vanno attenuati dagli appositi filtri. esiste tutta una serie di disturbi compresi in questo intervallo che passano indenni. Esiste il modo di filtrare anche questi ultimi, ma è un pò più complicato.
https://www.tforumhifi.com/t18915-filtri-per-disturbi-digitali#306633
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Io collegherei al trasformatore le sorgenti digitali.sickshotshow ha scritto:
Nel mio caso, dove la maggior parte delle sorgenti è digitale (v. firma) e presto il Trends e se fosse possibile anche il pre phono ( ) saranno alimentati a batterie, cosa conviene mettere a valle del trasformatore?Ti riferivi all'aggiunta in uscita al filtro dei condensatori di tipo a "delta" di cui hai parlato nella discussione "Filtri per disturbi digitali"?sonic63 ha scritto: Il trasformatore d'isolamento opera una separazione galvanica tra ciò che è collegato al primario e ciò che è collegato al secondario, cioè non c'è continuità elettrica, questo blocca buona parte dei disturbi fino ad una certa frequenza (che dipende da svariati fattori).
esiste tutta una serie di disturbi compresi in questo intervallo che passano indenni. Esiste il modo di filtrare anche questi ultimi, ma è un pò più complicato.
https://www.tforumhifi.com/t18915-filtri-per-disturbi-digitali#306633
Per scrupolo, prima di montare tutto, una prova la farei, tanto fai presto : attacchi una presa al trasformatore, su una ciabatta qualsiasi metti tutto il digitale e su un'altra tutto l'analogico, provi velocemente qual'è il risultato migliore.
Il Trends se quando fai la prova è ancora alimentato a rete lascialo fuori, non metterlo collegato sulla ciabatta dell'analogico.
No, non mi riferivo a quei condensatori, ma ad una tipologia di filtro di media frequenza proposto ( o per meglio dire inventato) dall'ing. Fulvio Chiappetta alcuni anni fà su "Costruire Hi-fi".
Praticamente sono due piccoli trasformatori da una 20ina di VA con secondari e primari collegati insieme in una maniera particolare e alcuni condensatori.
E' un filtro che funziona già a partire da qualche decina di kHz in sù.
sonic63- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Per caso parli di una cosa del genere?sonic63 ha scritto:
No, non mi riferivo a quei condensatori, ma ad una tipologia di filtro di media frequenza proposto ( o per meglio dire inventato) dall'ing. Fulvio Chiappetta alcuni anni fà su "Costruire Hi-fi".
Praticamente sono due piccoli trasformatori da una 20ina di VA con secondari e primari collegati insieme in una maniera particolare e alcuni condensatori.
E' un filtro che funziona già a partire da qualche decina di kHz in sù.
http://hifi-hiend.forumattivo.com/t2939-condizionatore-di-rete-per-sorgenti-digitali-e-pc
In alternativa mi sapresti indicare i numeri di CHF dove si parla di quel filtro a media freuenza?
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
valvolas ha scritto:In effetti inizialmente avevo scritto col grasso poi ho valutato che forse usare un autostringente sia meglio,in ogni caso avevo scritto il terreno bagnato d'acqua sottintendendo che NON andava bagnato il punto di serraggio se no ogni volta si ricomincia con l'ossido sul serraggio.La faccenda dei tubi acqua e termo oggi non garantiscono piu la continuità anzi questo da 20 anni a questa parte causa l'uso della plastica pero' di solito è un metodo (soprattutto se la casa NON è nuova) che da una idea di massima,insiema alla prova del salvavita.Dei salinizzatori x le terre francamente nn so dire l'utilità,forse l'acqua è la cosa migliore...Cmq sia sono cose da verificare(terra di protezione,e neutro a terra) altrimenti fare cavi di alimentazione schermati e twistati,filtri,separatori 1:1 etc..rischiano di diventare attività quasi accademiche quanto inutili ,a meno di nn andare a ''batterie''/ inverter il che cambia le carte in tavola xkè separa dal mondo esterno con tt i vantaggi del caso,ma con gli svantaggi della carica da effettuare e quello di tenersi in casa batterie che per quanto oggi siano per lo piu sigillate sono sempre contenitori di acidi,che con i mobili NON vanno d'accordo e soprattutto tendenzialmente andrebbero messe in locali areati xkè non sono molto salutari di loro,pero' sono scelte personali uno poi magari le mette sul balcone o trova una soluzione...lebrigant ha scritto:Una precisazione per la terra. I tubi dell'impianto non è detto che siano a terra perché oggi con i nuovi materiali potrebbero essere in plastica ad uso alimentare o multistrato. Per quanto riguarda la palina, solitamente non necessita di pulizia, ma se fosse necessario (molto ma molto ossido verde) è opportuno ad impianto spento pulire la palina con una spazzola in acciaio e acqua, quel tanto da togliere l'ossido (non utilizzare ne solventi ne saponi per non correre rischi di isolamento elettrico! ), tagliare la parte spellata del cavo ed rispellare il cavo poi acquistare un nuovo connettore per la palina perché il rame cede facilmente ed una volta serrato non è più riutilizzabile. Infine, è del tutto inutile coprire il punto di giunzione con qualunque tipo di mastro o simile ma bisogna spalmare un generoso strato di vasellina, da acquistare in un negozio di materiale elettrico, in tubo o in barattolo. Da non confondersi con la paraffina che di solito è liquida. Questa ultima operazione è da fare sempre e comunque anche se non vi è traccia di ossido. Il secchio di acqua nel pozzetto è ok ma attento a non bagnare il punto di connessione con il cavo dell'impianto di casa.
Per la pulizia contatti io preferisco usare i vecchi spazzolini da denti da buttare(naturalmente ) in combinazione con un disossidante liquido specifico, NON quello dei contatti striscianti x intenderci,che per le contattiere esterne di solito va benissimo (anche in tlc) ma vendono anche delle spazzoline con le setole in ferro che hanno il vantaggio di nn consumarsi a contatto col disossidante..
Grazie ad entrambi per i consigli!
Dietro la casa ho trovato il cartello che segnala dove sono i conduttori di terra, ma mi sembra che non ci sia un accesso al pozzetto. Che si fa in questi casi? Mi procuro una pala?
Visto che siete esperti nel campo "messa a terra" vi chiederei un'altra cosa:
Anzichè portare la terra insieme a fase e neutro dal quadro elettrico alla ciabatta, può avere senso "prelevarla" (attraverso un cavo dedicato) dalla presa che è situata più vicina al pozzetto?
Farlo sarebbe semplice perchè quella presa è proprio nell'angolo dove andrei a posizionare la ciabatta. In più per la fase e neutro potrei usare un bel cavo schermato da 7x1,5 che già possiedo e usare tre conduttori per ciascuno.
Che dite?
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Il coperchio del chiusino sarà coperto dal prato,se batti un po' magari lo trovi.
La presa che dici tu a rigor di logica ''passa cmq'' dal quadro centrale dove credo arrivi il filo di terra ''collettore'' di solito da 4 ma anche 6mm,secondo me sarebbe meglio prenderla al quadro ma non credo che a livello pratico (se c'e' continuita') cambi molto.Personalmente io userei tre cavetti unipolari da 2,0/2,5 mm,oppure se nn vuoi usare le tubazioni,ma vai di canalina un cavo con 3 conduttori di quelli che si usano x esterno (li fa la Pirelli la Baldassari e quasi tt le ditte che fanno impiantistica industriale)
Quello da 7 nn l'ho mai visto sei sicuro nn sia un cavo tlc?la schermatura e il numero di conduttori lo fa sospettare...
la schermatura mi pare una misura eccessiva,ma non del tutto inutile importante è evitare giunti e fare una tratta intera e metterli sotto un magnetotermico separato collocato nella scatola dove hai le prese,oppure a monte sotto il differenziale vicino agli altri che servono il resto dell'impianto (tecnicamente è meglio a monte).Poi ti devi giocare la faccenda separatore e filtri.Avevo visto anche io il progetto dell'Ing, e mi pareva interessante e abbastanza funzionale come idea,ma nn l'ho mai provato,spiccava l'idea che il separatore attraverso un accorgimento (che dovrei rileggere xkè non ricordo i dettagli) nn tagliasse nulla agli amplificatori alimentati,e i traformatori usati con primario e secondario come due bobine di arresto in serie cm diceva sonic
che mi era sembrata curiosa
La presa che dici tu a rigor di logica ''passa cmq'' dal quadro centrale dove credo arrivi il filo di terra ''collettore'' di solito da 4 ma anche 6mm,secondo me sarebbe meglio prenderla al quadro ma non credo che a livello pratico (se c'e' continuita') cambi molto.Personalmente io userei tre cavetti unipolari da 2,0/2,5 mm,oppure se nn vuoi usare le tubazioni,ma vai di canalina un cavo con 3 conduttori di quelli che si usano x esterno (li fa la Pirelli la Baldassari e quasi tt le ditte che fanno impiantistica industriale)
Quello da 7 nn l'ho mai visto sei sicuro nn sia un cavo tlc?la schermatura e il numero di conduttori lo fa sospettare...
la schermatura mi pare una misura eccessiva,ma non del tutto inutile importante è evitare giunti e fare una tratta intera e metterli sotto un magnetotermico separato collocato nella scatola dove hai le prese,oppure a monte sotto il differenziale vicino agli altri che servono il resto dell'impianto (tecnicamente è meglio a monte).Poi ti devi giocare la faccenda separatore e filtri.Avevo visto anche io il progetto dell'Ing, e mi pareva interessante e abbastanza funzionale come idea,ma nn l'ho mai provato,spiccava l'idea che il separatore attraverso un accorgimento (che dovrei rileggere xkè non ricordo i dettagli) nn tagliasse nulla agli amplificatori alimentati,e i traformatori usati con primario e secondario come due bobine di arresto in serie cm diceva sonic
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Credevo che quella presa potesse avere un migliore collegamento a terra in quanto mi immaginavo che fosse collegata in modo più diretto agli scaricatori rispetto al quadro che si trova nell'angolo opposto della casa. Se però normalmente gli scaricatori sono connessi direttamente al quadro allora credo sia meglio portare la terra da lì.
In effetti il cavo dovrebbe essere di controllo. Non si può usare ugualmente?
Dovrebbe essere questo (c'è anche la scheda tecnica):
https://www.distrelec.com/ishopWebFront/catalog/product.do?language=en&shop==YY&series=1&id=01&node=161772&artView=true&productNr=514815
In effetti il cavo dovrebbe essere di controllo. Non si può usare ugualmente?
Dovrebbe essere questo (c'è anche la scheda tecnica):
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Ti scrivo come lo farei io (con beneficio di verifica in campo)
magnetotermico al quadro sotto differenziale
cavo esterno/3 unipolari fino al posto dove tieni impianto
scatola plastica con impianto diviso in due parti (Digitale/audio)
n 1 interrruttore bipolare (passivo) per parte digitale poi filtri/o poi
trasformatore 1:1 poi prese 220v
n 1 interruttore bipolare (passivo) per parte audio
filtri/o (solo) poi prese 220v
ps ho messo il separatore 1:1 solo sotto la parte digitale causa le rimostranze di chi sostiene nn siano il max x gli amplificatori,personalmente lo avrei messo in comune ma l'idea che gli altri possono aver ragione ed io torto mi viene sempre....Gli interruttori bipolari passivi sono semplici interruttori che pero' interrompono due fili anzichè uno solo.I cordoni di alimentazione singoli (fuori dalle prese) li farei twistati tipo merlino,oppure se vai in giro trovi nei Leroy in cavo tessile twistato da 1,5 già pronto.Sulle eventuali ferriti sui cavi di alimentazioni sono la ''passione degli americani'' (li mi pare siano obbligatorie) io nn ne vado matto,In generale occhio che maneggi tensioni da 220v,se nn ti senti in grado fallo fare da qlc amico specializzato che è sempre la cosa migliore
magnetotermico al quadro sotto differenziale
cavo esterno/3 unipolari fino al posto dove tieni impianto
scatola plastica con impianto diviso in due parti (Digitale/audio)
n 1 interrruttore bipolare (passivo) per parte digitale poi filtri/o poi
trasformatore 1:1 poi prese 220v
n 1 interruttore bipolare (passivo) per parte audio
filtri/o (solo) poi prese 220v
ps ho messo il separatore 1:1 solo sotto la parte digitale causa le rimostranze di chi sostiene nn siano il max x gli amplificatori,personalmente lo avrei messo in comune ma l'idea che gli altri possono aver ragione ed io torto mi viene sempre....Gli interruttori bipolari passivi sono semplici interruttori che pero' interrompono due fili anzichè uno solo.I cordoni di alimentazione singoli (fuori dalle prese) li farei twistati tipo merlino,oppure se vai in giro trovi nei Leroy in cavo tessile twistato da 1,5 già pronto.Sulle eventuali ferriti sui cavi di alimentazioni sono la ''passione degli americani'' (li mi pare siano obbligatorie) io nn ne vado matto,In generale occhio che maneggi tensioni da 220v,se nn ti senti in grado fallo fare da qlc amico specializzato che è sempre la cosa migliore
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
sickshotshow ha scritto:
In effetti il cavo dovrebbe essere di controllo. Non si può usare ugualmente?
Dovrebbe essere questo (c'è anche la scheda tecnica):
https://www.distrelec.com/ishopWebFront/catalog/product.do?language=en&shop==YY&series=1&id=01&node=161772&artView=true&productNr=514815
Secondo me va benissimo, se usi 3 conduttori per ogni polarità prendili alternati, cioè : 1° fase, 2°neutro 3° fase 4° neutro ecc. .
io, in disaccordo con valvolas (scusami) , userei un cabinet metallico, in modo da schermare il tutto, non è una cosa inutile, ma ha la sua valenza.
Per la sicurezza devi solo fare attenzione che nessun filo scoperto possa toccare il cabinet, non mi sembra una cosa così difficile!!
Sarà solo un pò più scocciante fare le forature per le prese.
Non sò come pensi di realizzarlo, per le prese ( io ho alcune bellissime della VIMAR da pannello, quindi con una bella flangia, che hanno presa schuko, presa italiana da 10 e 16 amp e presa americana, magari domani metto una foto e ti dò il codice del prodotto) se hai difficoltà a fare i fori in maniera pulita puoi usare due o più ciabatte che fissi direttamente sul cabinet, con il filo collegato all'interno. Potresti fare una ciabatta sotto trasformatore, una solo filtrata, una liscia.
Se usi il connettore SPEAKON ad 8 poli puoi usare 1 polo per ogni conduttore e fare i collegamenti dentro al ciabattone, lo schermo del cavo lo colleghi all'ottavo polo dello speakon e dentro il cabinet lo colleghi alla superficie metallica.
Oppure puoi fare in un' altro modo: quando sei nel ciabattone con i sette cavi usi una coppia per il trasformatore, una coppia per le prese solo filtrate e una per le prese lisce, così aumenti ancor più la separazione.
Questa può essere un'altra cosa da provare.
Mi pare che stiamo procedendo, almeno in teoria
Puoi postare qualche foto del cabinet che vuoi usare?
sonic63- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Siamo come i dentisti qnd facciamo un lavoro in tre troviamo 4 modi diversi di farlo Cmq sonic ha ragione:d'impatto il metallo piace di piu' anche a me ma sono un prudente di natura con l'energia elettrica...per questo ''mio malgrado'' preferisco la plastica all'esterno anche se cm ti avevo detto avrei usato un laminato riflettente fissato viti teflon all'interno del case plastico perchè concordo con lui x i vantaggi della ''gabbia'' di schermatura, stavo pensando se nn fosse il caso di ''ammortizzare'' il separatore 1:1 mettendo dei gommini specifici tra le viti che lo fissano al telaio ce ne sono fatte apposta e costano 1,5 euro la dozzina o giu' di li.Gli interruttori bipolari invece ti consententono di interrompere a piacere i due impianti per prove o semplicemente xkè magari in quel momento il digitale preferisci lasciarlo a riposo e cosi ti resta separato in modo fisico l'aggeggio è fatto come nel link sotto quello classico il primo,poi ci sono quelli metallici/plastici da pannello sezione circolare a leva (che io preferisco soprattutto quelli stile vecchio di metallo) link 2.La funzione cmq è identica interrompere sia fase che neutro.Evita i deviatori se puoi usa solo interruttori puri se proprio nn puoi farne a meno e trovi solo deviatori metti al centro il ''carico'' e NON il filo di arrivo in tensione in questo modo agendo sull'interruttore sposti il carico e NON la tensione che altrimenti nella posizione spento finirebbe sui morsetti non usati (questo NO buono MAI...)http://www.professionalferramenta.it/ELEMENTI-DA-INCASSO/9271-INTERRUTTORE-BIPOLARE-16.htmlsonic63 ha scritto:sickshotshow ha scritto:
In effetti il cavo dovrebbe essere di controllo. Non si può usare ugualmente?
Dovrebbe essere questo (c'è anche la scheda tecnica):
https://www.distrelec.com/ishopWebFront/catalog/product.do?language=en&shop==YY&series=1&id=01&node=161772&artView=true&productNr=514815
Secondo me va benissimo, se usi 3 conduttori per ogni polarità prendili alternati, cioè : 1° fase, 2°neutro 3° fase 4° neutro ecc. .
io, in disaccordo con valvolas (scusami) , userei un cabinet metallico, in modo da schermare il tutto, non è una cosa inutile, ma ha la sua valenza.
Per la sicurezza devi solo fare attenzione che nessun filo scoperto possa toccare il cabinet, non mi sembra una cosa così difficile!!
Sarà solo un pò più scocciante fare le forature per le prese.
Non sò come pensi di realizzarlo, per le prese ( io ho alcune bellissime della VIMAR da pannello, quindi con una bella flangia, che hanno presa schuko, presa italiana da 10 e 16 amp e presa americana, magari domani metto una foto e ti dò il codice del prodotto) se hai difficoltà a fare i fori in maniera pulita puoi usare due o più ciabatte che fissi direttamente sul cabinet, con il filo collegato all'interno. Potresti fare una ciabatta sotto trasformatore, una solo filtrata, una liscia.
Se usi il connettore SPEAKON ad 8 poli puoi usare 1 polo per ogni conduttore e fare i collegamenti dentro al ciabattone, lo schermo del cavo lo colleghi all'ottavo polo dello speakon e dentro il cabinet lo colleghi alla superficie metallica.
Oppure puoi fare in un' altro modo: quando sei nel ciabattone con i sette cavi usi una coppia per il trasformatore, una coppia per le prese solo filtrate e una per le prese lisce, così aumenti ancor più la separazione.
Questa può essere un'altra cosa da provare.
Mi pare che stiamo procedendo, almeno in teoria
Puoi postare qualche foto del cabinet che vuoi usare?
http://www.elettronica-2000.it/product.php?productid=23002&cat=398&page=1
dai va vediamo la foto del case...
ps Ho ritrovato il progettino dell'Ing. e devo dire che mi incuriosisce molto la faccenda della doppia bobina fatta a trasformatore,ho trovato una sua release ''2.0'' in cui inverte la posizione del filtro anteponendolo al 1:1 e qlc maccheggio non chiarissimo(dovrei rileggerlo con calma) con i condensatori,che fanno da cella,Per il resto spiega che il suo separatore 1:1 è adattato all'uso audio ma nn dice i dettagli
valvolas- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Vi seguo...
E mi intrometto chiedendo: ma la parte di comando via IR l'avete abbandonata?
(nel caso fatemi un fischio, ne ho già fatte un paio )
E mi intrometto chiedendo: ma la parte di comando via IR l'avete abbandonata?
(nel caso fatemi un fischio, ne ho già fatte un paio )
Menestrello- Membro classe argento
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
La schermatura del cavo mi è utile perchè per un tratto di circa 4 metri dovrò far passare nella stessa canalina anche il cavo di un diffusore posteriore dell'impianto HT (schermato anch'esso e collegato lato ampli). Spero che le schermature servano a qualcosa!valvolas ha scritto:la schermatura mi pare una misura eccessiva,ma non del tutto inutile importante è evitare giunti e fare una tratta intera e metterli sotto un magnetotermico separato collocato nella scatola dove hai le prese,oppure a monte sotto il differenziale vicino agli altri che servono il resto dell'impianto (tecnicamente è meglio a monte).
Ovviamente il cavo per alimentare la ciabattona non avrà interruzioni e pensavo di collegarlo in questo modo:
Dal contattore Enel arrivano due cavi da 6mm al differenziale/magnetotermico nel quadro elettrico di casa. Il contattore è in una posizione scomoda quindi pensavo di collegare in parallelo il differenziale/magnetotermico di casa e il differenziale/magnetotermico dedicato nel punto in cui arrivano i cavi da 6mm. Per fare questo uso dei morsetti con i quali sdoppio i cavi verso i differenziali o posso collegarmi direttamente dall'entrata del differenziale di casa all'entrata del differenziale dedicato?
Non so se può centrare qualcosa ma il differenziale di casa è di tipo AC, mentre quello dedicato è di tipo A.
Ditemi se non mi sono spiegato che posto un disegnino.
sickshotshow- Membro classe bronzo
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
Se lo scopo del comando IR è solo quello di accendere/spegnere i dispositivi è sufficente sostituire/''aggiungere in serie'' ai due interruttori bipolari di comando manuali i rele' allo stato solido (o anche normali ma sfiammano facilmente) con la schedina di comando IR ,che pero' va alimentata (chiaramente ti serve piu spazio nel case)
lo schema di principio (una volta che ci siamo messi d'accordo ) è quello...
lo schema di principio (una volta che ci siamo messi d'accordo ) è quello...
Ultima modifica di valvolas il Ven 26 Ago 2011 - 12:15 - modificato 1 volta.
valvolas- Membro classe oro
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Re: Comando IR per ciabatta filtrata (non ancora) autocostruita
il differenziale è una cosa ed il magnetotermico un'altra,te la spiego come me la ricordo
il differenziale di solito è uno solo e sente la differenza di corrente che circola tra andata e ritono di fase e neutro,appena si accorge che nn torna la stessa corrente che è partita scatta e interrompe TUTTO.Il magnetrotermico serve x i c.c. o sovracorrenti e sente l'arrivo di correnti superiori alla sua portata di targa.
Grosso modo il M.T.è un fusibilone (scusa il paragone ma meglio nn so spiegarmi) che pero' una volta risolto il c.c. si ripristina alzando manualmente la levetta,Se aggiungi una componente impiantistica nuova ad un quadro di casa,si collega un magnetotermico nuovo sotto il tuo differenziale che già hai,quindi in cascata hai:alimentazione pubblica (contatore) POI differenziale (uno solo generale x luce e prese) POI magnetotermico nuovo appaiato in parallelo all'arrivo a quelli esistenti e separati tra loro (di solito) di prese e luce.Cavo basta un 2,5 max 4mm x ogni conduttore,un 6mm mi pare esagerato e poco maneggevole mica alimenti una turbina....
ps cerca qlc amico elettricista al max gli paghi una pizza
il differenziale di solito è uno solo e sente la differenza di corrente che circola tra andata e ritono di fase e neutro,appena si accorge che nn torna la stessa corrente che è partita scatta e interrompe TUTTO.Il magnetrotermico serve x i c.c. o sovracorrenti e sente l'arrivo di correnti superiori alla sua portata di targa.
Grosso modo il M.T.è un fusibilone (scusa il paragone ma meglio nn so spiegarmi) che pero' una volta risolto il c.c. si ripristina alzando manualmente la levetta,Se aggiungi una componente impiantistica nuova ad un quadro di casa,si collega un magnetotermico nuovo sotto il tuo differenziale che già hai,quindi in cascata hai:alimentazione pubblica (contatore) POI differenziale (uno solo generale x luce e prese) POI magnetotermico nuovo appaiato in parallelo all'arrivo a quelli esistenti e separati tra loro (di solito) di prese e luce.Cavo basta un 2,5 max 4mm x ogni conduttore,un 6mm mi pare esagerato e poco maneggevole mica alimenti una turbina....
ps cerca qlc amico elettricista al max gli paghi una pizza
Ultima modifica di valvolas il Ven 26 Ago 2011 - 12:17 - modificato 5 volte.
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