Differenza diffusori hi fi e monitor studio
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Mi chiedi troppo, è un CD non rimasterizzato, artronunzò.furio ha scritto:In che versione?
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Miiiiiii, allora sei proprio antico...
I vecchi cd suonavano così così, quelli usciti ieri sono un po' meglio ma a mio parere si poteva fare molto di più.
E' che la magia (e Gilmour ne ha da vendere) passa comunque!
I vecchi cd suonavano così così, quelli usciti ieri sono un po' meglio ma a mio parere si poteva fare molto di più.
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furio- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Se hai fatto caso sono "antico" quanto te.furio ha scritto:Miiiiiii, allora sei proprio antico...
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Però non vale mettere come avatar la foto da pischello...
furio- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Il giorno in cui è stata scattata quella foto è un giorno speciale per me, in quella stanza a casa di mio cugino, con un impianto Technics+Marantz+Ar, ho ascoltato Trilogy degli Emerson, Lake & Palmer, da allora non ho più smesso di provare piacere nell'ascoltare musica.furio ha scritto:Però non vale mettere come avatar la foto da pischello...
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
GRazie a Furio anche da parte mia. trovo estremamente interessante il tuo intervento.
Mi sembra, dunque, che gli unici ascolti hifi che possiamo permetterci sono quelli di musica jazz e classica.
Mi sembra, dunque, che gli unici ascolti hifi che possiamo permetterci sono quelli di musica jazz e classica.
zenit- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Ma nella classica dove è reperibile materiale con una dinamica che finora mi è capitato di ascoltare solo in dischi "audiofili" di prova.zenit ha scritto:GRazie a Furio anche da parte mia. trovo estremamente interessante il tuo intervento.
Mi sembra, dunque, che gli unici ascolti hifi che possiamo permetterci sono quelli di musica jazz e classica.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Se per hi-fi intendi dire vicino alla realtà ho paura che tu abbia ragione. Direi di sì....
Ma io amo alla follia dischi registrati bene e spettacolari come TheMix dei Kraftwerk, opppure Avalon dei RoxyMusic, oppure InTheCourtOfTheCrimsonKing.
Che questi dobbiamo dimenticarli perchè non sono abbastanza "veri" o "reali"?
No, ovviamente; qui i suoni e le ambientazioni sono immaginarie, ma si può lavorare comunque per sentirli "meglio" ed il più vicino possibile a come li avevano immaginati gli artisti.
Certo che il modello è più sfuggente!
Ma io amo alla follia dischi registrati bene e spettacolari come TheMix dei Kraftwerk, opppure Avalon dei RoxyMusic, oppure InTheCourtOfTheCrimsonKing.
Che questi dobbiamo dimenticarli perchè non sono abbastanza "veri" o "reali"?
No, ovviamente; qui i suoni e le ambientazioni sono immaginarie, ma si può lavorare comunque per sentirli "meglio" ed il più vicino possibile a come li avevano immaginati gli artisti.
Certo che il modello è più sfuggente!
furio- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
quoto perchè è proprio questo che intendevo far capire..... non mi scandalizzo per gli effetti, equalizzazzioni, ecc... non sono il tipo che ascolta "concertino di ukulele" passo buona parte del mio tempo libero davanti a un sintetizzatore, figuriamoci se voglio fare il purista .furio ha scritto:sentirli "meglio" ed il più vicino possibile a come li avevano immaginati gli artisti.
quello che voglio sentire di reale è quello che è impresso nel disco, equalizzato, distorto, riverberato, compresso e chi più ne ha più ne metta, ma quello.
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
...alessio... ha scritto:aleroc ha scritto:quelli hi fi alla fine non lo so, i monitor audio devono "semplicemente" ottenere un suono il più possibile simile alla realtà, in particolare in termini di frequenze...
perchè servono per missare, se arrivi a fare un missaggio e ciò che ascolti non sono le frequenze in realtà presenti equalizzerai sbagliando tutto...
per esempio equalizzerai pompando i bassi quando invece questi in realtà sono perfetti... cose così.
I diffusori hi fi quindi invece credo che fregandosene meno della risposta delle frequenze pensino piuttosto a creare un basso che sia un basso, una chitarra il più credibile possibile etc ...
penso che a parità di prezzo l'hi fi tenda a avere un suono più vero, anche se meno fedele al missaggio originale.
Non so se mi sono spiegato bene.
se fosse meno fedele del mix originale come farebbe ad essere vero?
hi-fi altro non è che l'abbreviazione di alta fedeltà....fedeltà proprio al mix originale.
dici che la differenza sta nel fregarsene della risposta in frequenza a fovore di ricreare un basso che sia basso, una chitarra più credibile, ma per fare che questo avvenga la risposta al segnale deve essere perfetta, altro che fregarsene....
tutto ciò che aggiunge, colora, toglie e via dicendo è fuori il mio concetto di hi-fi, quindi per me la differenza in generale tra monitor e hi-fi è solo l'uso che se ne fa, naturalmente oltre a tutte le differenze che distinguono un diffusore dall'altro.
Esistono 2 filosofie di Hi Fi:
A - Cercare di riprodurre in modo il più vicino (o il meno lontano) possibile l'evento reale per come esso è, pur consapevoli che qualcosa si perderà per strada, confidando che il progresso ci metterà a disposizione mezzi sempre più efficaci.
B - Persa la speranza della riproduzione perfetta, a questo punto, reinterpretare l'evento sonoro di partenza, e riproporlo secondo il gusto ben preciso di chi sta realizzando la riproduzione (o gli apparecchi per la riproduzione).
Per la A, quindi un monitor che è capace di far passare maggior informazioni del segnale con le minori perdite possibili è anche la cassa ideale per l'ascolto HiFi. Ma come si fa a sapere se un HiFi è più fedele? Dovresti fare un confronto diretto, tra l'evento in studio e l'evento in casa, quindi non possibile. Si può parlare quindi non di riproduzione fedele all'originale, ma di simulazione di evento reale, e al principio di tutto c'è il Piacere d'Ascolto. Un monitor non serve a monitorare la qualità sonora che si dà per scontato sia elevata, ma l'equilibrio tonale, una giusta potenza tra le frequenze. Le Yamaha non sono monitor ultracostosi e servono appunto a simulare una qualità media che è quella degli hifi che comunemente usa la maggioranza della popolazione. Molti ascoltano con compatti, mentre una nicchia di appassionati con costosissimi Hi End. L'apparecchio equalizzatore è visto male da molti appassionati perchè aggiunge perdite ed è contro il concetto A, ma se pensiamo al Piacere d'Ascolto è molto utile poter regolare l'equilibrio a nostro gusto, infatti non è detto che ci piaccia un'incisione con i bassi decisi dall'autore, oppure la nostra stanza li rimbomba e sentiamo meglio attenuandoli.
Partivo dal concetto A che meno perdite si hanno, più ci si avvicina al messaggio dell'incisione e maggiore è il Piacere d'Ascolto, ma in realtà non è così. Ogni sistema ha un suo timbro, una sua quantità di bassi e acuti e va scelto in base ai propri gusti per un proprio Piacere d'Ascolto.
Buon Ascolto HiFi
Alex
Alex- Interessato
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Penso che l'equalizzazione sia vista di cattivo occhio più che altro perchè l'equalizzatore introduce distorsioni ulteriori, d'altronde anche i cavi a modo loro equalizzano, l'ambiente equalizza, tutto equalizza...Alex ha scritto:L'apparecchio equalizzatore è visto male da molti appassionati perchè aggiunge perdite ed è contro il concetto A, ma se pensiamo al Piacere d'Ascolto è molto utile poter regolare l'equilibrio a nostro gusto, infatti non è detto che ci piaccia un'incisione con i bassi decisi dall'autore, oppure la nostra stanza li rimbomba e sentiamo meglio attenuandoli.
Partivo dal concetto A che meno perdite si hanno, più ci si avvicina al messaggio dell'incisione e maggiore è il Piacere d'Ascolto, ma in realtà non è così. Ogni sistema ha un suo timbro, una sua quantità di bassi e acuti e va scelto in base ai propri gusti per un proprio Piacere d'Ascolto.
Buon Ascolto HiFi
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Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Nulla è reale tutto è lecito.
CIT
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holydio- Appassionato
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Io credo che l'equalizzatore sia visto tendenzialmente "male", per un fatto abbastanza semplice:
Ogni singola traccia audio , ha di per se delle proprietà specifiche; di tracce audio, almeno nella musica registrata in studio, ce ne sono molte che poi vanno a comporre un pezzo musicale, venendo mixate tra loro. Ovviamente il mixaggio, ed i livelli relativi tra le tracce decisi dal TECNICO, già danno una impostazione "tonale" al suono nel suo insieme. Probabilmente, come post-processing, verrà poi inserita una certa qual dose di compressione dinamica, e probabilmente una eventuale equalizzazione complessiva, di "rifinitura".
E' evidente che quest'ultima PUO' essere modificata, sopratutto se siamo in possesso di un valido equalizzatore (magari parametrico) e di un buon orecchio; ma NIENTE possiamo fare sulla precedente fase di mixaggio, che comprende il proprio particolare equilibrio tra i livelli delle varie tracce, deciso dai tecnici......e non più modificabile. Insomma se una voce viene "posta" troppo in primo piano, con l'equalizzatore non farete un bel nulla......senza modificare ANCHE gli altri suoni.
Quindi in molti casi si può peggiorare/confondere la situazione. Se poi a uno gli piace equalizzare tutto e tutti, lo farà come e quando vuole; ma credo che solitamente si possa fare poco (ho detto POCO, non nullla....) su quelle registrazioni che nascono squilibrate in fase di mixing.
Ciao
Ogni singola traccia audio , ha di per se delle proprietà specifiche; di tracce audio, almeno nella musica registrata in studio, ce ne sono molte che poi vanno a comporre un pezzo musicale, venendo mixate tra loro. Ovviamente il mixaggio, ed i livelli relativi tra le tracce decisi dal TECNICO, già danno una impostazione "tonale" al suono nel suo insieme. Probabilmente, come post-processing, verrà poi inserita una certa qual dose di compressione dinamica, e probabilmente una eventuale equalizzazione complessiva, di "rifinitura".
E' evidente che quest'ultima PUO' essere modificata, sopratutto se siamo in possesso di un valido equalizzatore (magari parametrico) e di un buon orecchio; ma NIENTE possiamo fare sulla precedente fase di mixaggio, che comprende il proprio particolare equilibrio tra i livelli delle varie tracce, deciso dai tecnici......e non più modificabile. Insomma se una voce viene "posta" troppo in primo piano, con l'equalizzatore non farete un bel nulla......senza modificare ANCHE gli altri suoni.
Quindi in molti casi si può peggiorare/confondere la situazione. Se poi a uno gli piace equalizzare tutto e tutti, lo farà come e quando vuole; ma credo che solitamente si possa fare poco (ho detto POCO, non nullla....) su quelle registrazioni che nascono squilibrate in fase di mixing.
Ciao
Daniele Pucciarelli- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
L'equalizzatore è visto male perché è troppo facile, fa molto più figo equalizzare usando valvole o cavi, vuoi mettere?
turo91- Membro classe argento
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
turo91 ha scritto:L'equalizzatore è visto male perché è troppo facile, fa molto più figo equalizzare usando valvole o cavi, vuoi mettere?
Giusto.
E da anche risultati di gran lunga migliori.
sonic63- Membro classe oro
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Si può evitare l'equalizzatore equalizzando soprattutto con gli abbinamenti e aiutarsi con i cavi, questo per evitare maggiori perdite dovute all'aggiunta di questo componente equalizzatore. Con un buon equalizzatore si può aggiungere più bassi se piace in una data incisione, ma si va ad incupire una voce del cantante già ben equilibrata in incisione. Quindi in un sistema dal timbro troppo cupo o troppo aperto, si può in generale correggere con l'equalizzatore, ma è di gran lunga meglio con gli abbinamenti, e anche con i cavi persino d'alimentazione che aiutano molto ad equalizzare.sonic63 ha scritto:turo91 ha scritto:L'equalizzatore è visto male perché è troppo facile, fa molto più figo equalizzare usando valvole o cavi, vuoi mettere?
Giusto.
E da anche risultati di gran lunga migliori.
Ciao
Alex
Alex- Interessato
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Cavolo!
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E' il bello della democrazia!
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Daniele Pucciarelli- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
ti dirò di più....l'equalizzatore si può usare per equilibrare un impianto senza tante menate tra cavi e abbinamenti vari. Facciamo che sia un hifi dal timbro molto aperto, lo equilibriamo aumentando i bassi e se ne vogliamo un tantino di più li aumentiamo ancora un pò. Ora l'hifi è equilibrato, ma se ci capita un cd molto aperto non possiamo fare nulla perchè abbiamo già i bassi al max . Con l'EQ o decidiamo di equilibrare l'impianto,Daniele Pucciarelli ha scritto:Cavolo!
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oppure per usarlo per correggere i cd dobbiamo partire da un impianto già ottimamente equilibrato mediante abbinamenti e cavi
Alex- Interessato
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Alex ha scritto:ti dirò di più....l'equalizzatore si può usare per equilibrare un impianto senza tante menate tra cavi e abbinamenti vari. Facciamo che sia un hifi dal timbro molto aperto, lo equilibriamo aumentando i bassi e se ne vogliamo un tantino di più li aumentiamo ancora un pò. Ora l'hifi è equilibrato, ma se ci capita un cd molto aperto non possiamo fare nulla perchè abbiamo già i bassi al max . Con l'EQ o decidiamo di equilibrare l'impianto,Daniele Pucciarelli ha scritto:Cavolo!
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oppure per usarlo per correggere i cd dobbiamo partire da un impianto già ottimamente equilibrato mediante abbinamenti e cavi
Una cosa, per me, è certa. Io ho dei cavi che sicuramente fanno il loro mestiere in maniera adeguata ( per esempio, per il segnale a basso livello analogico i Van den Hul D - 102 III HYBRID ) , e rimarranno quelli finchè non si spezzano in due! Naturalmente comprati usati da uno che li cambia mensilmente......
Insomma, a mio parere, è molto meglio agire PREVENTIVAMENTE su altri componenti.
L'equalizzatore, come affermi anche tu, lo vedo sicuramente bene con quelle registrazioni davvero inascoltabili, pessime. Ma non certo per "adattare" un impianto che non suona bene o per propri limiti, o perchè male installato in ambiente. In questi casi preferisco "lavorare" direttamente sul problema.
Ciao
Daniele Pucciarelli- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Concordo pienamente! Con un impianto equilibrato l'EQ ha la sua funzione primaria, correggere un'incisione non tanto equilibrata, oppure adattarla alle preferenze personali come voler bassi più autorevoli oppure degli acuti più in evidenza CiaoDaniele Pucciarelli ha scritto:Alex ha scritto:
ti dirò di più....l'equalizzatore si può usare per equilibrare un impianto senza tante menate tra cavi e abbinamenti vari. Facciamo che sia un hifi dal timbro molto aperto, lo equilibriamo aumentando i bassi e se ne vogliamo un tantino di più li aumentiamo ancora un pò. Ora l'hifi è equilibrato, ma se ci capita un cd molto aperto non possiamo fare nulla perchè abbiamo già i bassi al max . Con l'EQ o decidiamo di equilibrare l'impianto,
oppure per usarlo per correggere i cd dobbiamo partire da un impianto già ottimamente equilibrato mediante abbinamenti e cavi
Una cosa, per me, è certa. Io ho dei cavi che sicuramente fanno il loro mestiere in maniera adeguata ( per esempio, per il segnale a basso livello analogico i Van den Hul D - 102 III HYBRID ) , e rimarranno quelli finchè non si spezzano in due! Naturalmente comprati usati da uno che li cambia mensilmente......
Insomma, a mio parere, è molto meglio agire PREVENTIVAMENTE su altri componenti.
L'equalizzatore, come affermi anche tu, lo vedo sicuramente bene con quelle registrazioni davvero inascoltabili, pessime. Ma non certo per "adattare" un impianto che non suona bene o per propri limiti, o perchè male installato in ambiente. In questi casi preferisco "lavorare" direttamente sul problema.
Ciao
Alex- Interessato
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Diffusori HiFi sono progettati in base al concetto HiFi: riprodurre un'incisione con le minime perdite possibili. Quindi possono arrivare ad altissima qualità come l'Hi End.globe81 ha scritto:Ragazzi mi dite la differenza tra diffusori hi fi e diffusori usati come monito per studi di registrazione come potrebbero essere le yamaha hs80M?
Pregi e difetti?
Riguardo ai monitor da studio, non importa molto l'alta qualità in generale, infatti solitamente sono di qualità media, a volte medio bassa, servono solo per controllare i vari volumi ed equalizzazioni in fase mixer, ma non per controllare il livello di qualità HiFi dell'incisione (si dà per scontato che sia già al top, con minori perdite possibili.)
Si usano invece delle casse di qualità medio bassa, tipo i monitor 10NS Yamaha per notare come suonerebbe su un impianto comune di fascia medio bassa.
Lo stesso vale per le cuffie Monitor. Se cerchi l ' HiFi di alto livello mi orienterei in diffusori HiFi, se invece piace già un livello medio vanno bene anche casse monitor.
Se cerchi il top della qualità lascia perdere i monitor. Le casse HiFi ideali non dovrebbero avere colorazioni, ma non esistono. Più o meno hanno tutte delle colorazioni, anche quelle di alto livello (potrebbero avere perdite di qualità sugli acuti o sui bassi, o non essere perfettamente equilibrate esaltando leggermente alcune frequenze, la perfezione assoluta non esiste) Quindi bisogna solo valutare l'Ascolto e i gusti Audio personali
ciao
Alex- Interessato
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Alex ha scritto:Diffusori HiFi sono progettati in base al concetto HiFi: riprodurre un'incisione con le minime perdite possibili. Quindi possono arrivare ad altissima qualità come l'Hi End.globe81 ha scritto:Ragazzi mi dite la differenza tra diffusori hi fi e diffusori usati come monito per studi di registrazione come potrebbero essere le yamaha hs80M?
Pregi e difetti?
Riguardo ai monitor da studio, non importa molto l'alta qualità in generale, infatti solitamente sono di qualità media, a volte medio bassa, servono solo per controllare i vari volumi ed equalizzazioni in fase mixer, ma non per controllare il livello di qualità HiFi dell'incisione (si dà per scontato che sia già al top, con minori perdite possibili.)
Si usano invece delle casse di qualità medio bassa, tipo i monitor 10NS Yamaha per notare come suonerebbe su un impianto comune di fascia medio bassa.
Lo stesso vale per le cuffie Monitor. Se cerchi l ' HiFi di alto livello mi orienterei in diffusori HiFi, se invece piace già un livello medio vanno bene anche casse monitor.
Se cerchi il top della qualità lascia perdere i monitor. Le casse HiFi ideali non dovrebbero avere colorazioni, ma non esistono. Più o meno hanno tutte delle colorazioni, anche quelle di alto livello (potrebbero avere perdite di qualità sugli acuti o sui bassi, o non essere perfettamente equilibrate esaltando leggermente alcune frequenze, la perfezione assoluta non esiste) Quindi bisogna solo valutare l'Ascolto e i gusti Audio personali
ciao
Per me hai una visione un po' semplicistica delle cose.....
Ciao
Daniele Pucciarelli- Membro di riguardo
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
I diffusori per uso casalingo tengono in molto maggiore considerazione il piacere dell'ascolto. I monitor professionali, spesso attivi, sono fatti per avere la risposta più piatta possibile ed insieme distorsioni contenute, che ciò suoni bene o meno.
Io ho sempre preferito ed amato i diffusori casalinghi compatti in stile monitor... es. Acoustic Energy AE1 MkII o Harbeth HL-P3/ES. Discorso sostanzialmente uguale per le cuffie.
Ciao
Io ho sempre preferito ed amato i diffusori casalinghi compatti in stile monitor... es. Acoustic Energy AE1 MkII o Harbeth HL-P3/ES. Discorso sostanzialmente uguale per le cuffie.
Ciao
Mulo- UTENTE BANNATO
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Mulo ha scritto:I diffusori per uso casalingo tengono in molto maggiore considerazione il piacere dell'ascolto. I monitor professionali, spesso attivi, sono fatti per avere la risposta più piatta possibile ed insieme distorsioni contenute, che ciò suoni bene o meno.
Io ho sempre preferito ed amato i diffusori casalinghi compatti in stile monitor... es. Acoustic Energy AE1 MkII o Harbeth HL-P3/ES. Discorso sostanzialmente uguale per le cuffie.
Ciao
acoustic energy ae1 classic , messe da parte a favore delle jammy , sembra strano , ma cosi è ,jammy suono molto piu equlibrato , le ho ancora ma sono sul secondo impianto
natale55- Membro classe argento
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Re: Differenza diffusori hi fi e monitor studio
Io penso sia esattamente l'opposto, i monitor nascono proprio per raggiungere il livello più alto di neutralità del suono. Si potrebbe allora chiedersi perché tutti i diffusori non vanno in tale direzione, la risposta è data dalla piacevolezza di ascolto, che a gusto soggettivo non desidera una risposta cosi naturale.Alex ha scritto:
Diffusori HiFi sono progettati in base al concetto HiFi: riprodurre un'incisione con le minime perdite possibili. Quindi possono arrivare ad altissima qualità come l'Hi End.
Riguardo ai monitor da studio, non importa molto l'alta qualità in generale, infatti solitamente sono di qualità media, a volte medio bassa, servono solo per controllare i vari volumi ed equalizzazioni in fase mixer, ma non per controllare il livello di qualità HiFi dell'incisione (si dà per scontato che sia già al top, con minori perdite possibili.)
Si usano invece delle casse di qualità medio bassa, tipo i monitor 10NS Yamaha per notare come suonerebbe su un impianto comune di fascia medio bassa.
Lo stesso vale per le cuffie Monitor. Se cerchi l ' HiFi di alto livello mi orienterei in diffusori HiFi, se invece piace già un livello medio vanno bene anche casse monitor.
Se cerchi il top della qualità lascia perdere i monitor.
Alessandro Asborno- Membro di riguardo
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