Quali cavi di segnale da comprare al metro?
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
SaNdMaN ha scritto:staky07 ha scritto:per lo stesso motivo allora non avrebbe senso mettere un super cordone tra multipresa e ampli...quando la ciabatta è a sua volta collegata a km di rozzi cavi.SaNdMaN ha scritto:
Che senso ha mettere un cavo da 4/5mm. tra ampli e diffusori se all'interno dei diffusori i cavi raggiungo al massimo una sezione di 1,5mm?
Il beneficio di un buon cavo di potenza è a prescindere del cavo che si trova dentro i diffusori..senza dubbio poi, come dici anche tu, cambiare il cavo interno e renderlo adeguato, avrà i suoi buoni risultati
no?
Il discorso della corrente è esattamente opposto a quello dei cavi di potenza.
Nei cavi di potenza si tende a ridurre la distanza tra ampli e diffusori (più sono corti meglio è).
Per la corrente è il contrario. Più è lungo il cavo meglio è. Questo perchè si tende a far arrivare una corrente ripulita, se a monte c'è una schermatura e/o un filtro.
Detto in due parole.
I benefici dei cavi di potenza ci sono nella "timbrica" ma non nella tenuta in potenza senza distorsione.
Se apri i tuoi diffusori e vedi dei cavetti da 0.1mm è inutile metterci a monte un cavo da 8mm...per intenderci.
PS: Io sulle Klipsch uso cavi di potenza da 4mm. ma se mettessi lo stesso cavo da 3mm o da 2.5mm non sentirei differenze.
Il motivo di usare cavi di potenza di sezione oltre i 3/4mm. ha senso se viene ricablato il diffusore con cavi di sezione maggiore.
Questo discorso non tiene in considerazione delle variabili. La più importante è che resistenza, induttanza e capacità vanno moltiplicate per la lunghezza di qualsiasi conduttore, non basta guardare alla sezione. Quindi su un cavo da 4 metri le variazioni si fanno sentire di più rispetto agli spezzoni da 30 cm che si possono trovare nei diffusori. Poi se cambi anche quelli, meglio... ma le differenze sono meno marcate. Un cavo di potenza è molto più suscettibile a sottrarre in modo significativo per il semplice fatto che è molto lungo!
Il discorso che fai sui cavi di alimentazione non sono sicuro di averlo afferrato.
francoTN- Appassionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
QuotofrancoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:staky07 ha scritto:per lo stesso motivo allora non avrebbe senso mettere un super cordone tra multipresa e ampli...quando la ciabatta è a sua volta collegata a km di rozzi cavi.SaNdMaN ha scritto:
Che senso ha mettere un cavo da 4/5mm. tra ampli e diffusori se all'interno dei diffusori i cavi raggiungo al massimo una sezione di 1,5mm?
Il beneficio di un buon cavo di potenza è a prescindere del cavo che si trova dentro i diffusori..senza dubbio poi, come dici anche tu, cambiare il cavo interno e renderlo adeguato, avrà i suoi buoni risultati
no?
Il discorso della corrente è esattamente opposto a quello dei cavi di potenza.
Nei cavi di potenza si tende a ridurre la distanza tra ampli e diffusori (più sono corti meglio è).
Per la corrente è il contrario. Più è lungo il cavo meglio è. Questo perchè si tende a far arrivare una corrente ripulita, se a monte c'è una schermatura e/o un filtro.
Detto in due parole.
I benefici dei cavi di potenza ci sono nella "timbrica" ma non nella tenuta in potenza senza distorsione.
Se apri i tuoi diffusori e vedi dei cavetti da 0.1mm è inutile metterci a monte un cavo da 8mm...per intenderci.
PS: Io sulle Klipsch uso cavi di potenza da 4mm. ma se mettessi lo stesso cavo da 3mm o da 2.5mm non sentirei differenze.
Il motivo di usare cavi di potenza di sezione oltre i 3/4mm. ha senso se viene ricablato il diffusore con cavi di sezione maggiore.
Questo discorso non tiene in considerazione delle variabili. La più importante è che resistenza, induttanza e capacità vanno moltiplicate per la lunghezza di qualsiasi conduttore, non basta guardare alla sezione. Quindi su un cavo da 4 metri le variazioni si fanno sentire di più rispetto agli spezzoni da 30 cm che si possono trovare nei diffusori. Poi se cambi anche quelli, meglio... ma le differenze sono meno marcate. Un cavo di potenza è molto più suscettibile a sottrarre in modo significativo per il semplice fatto che è molto lungo!
Il discorso che fai sui cavi di alimentazione non sono sicuro di averlo afferrato.
staky07- Appassionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
francoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:staky07 ha scritto:per lo stesso motivo allora non avrebbe senso mettere un super cordone tra multipresa e ampli...quando la ciabatta è a sua volta collegata a km di rozzi cavi.SaNdMaN ha scritto:
Che senso ha mettere un cavo da 4/5mm. tra ampli e diffusori se all'interno dei diffusori i cavi raggiungo al massimo una sezione di 1,5mm?
Il beneficio di un buon cavo di potenza è a prescindere del cavo che si trova dentro i diffusori..senza dubbio poi, come dici anche tu, cambiare il cavo interno e renderlo adeguato, avrà i suoi buoni risultati
no?
Il discorso della corrente è esattamente opposto a quello dei cavi di potenza.
Nei cavi di potenza si tende a ridurre la distanza tra ampli e diffusori (più sono corti meglio è).
Per la corrente è il contrario. Più è lungo il cavo meglio è. Questo perchè si tende a far arrivare una corrente ripulita, se a monte c'è una schermatura e/o un filtro.
Detto in due parole.
I benefici dei cavi di potenza ci sono nella "timbrica" ma non nella tenuta in potenza senza distorsione.
Se apri i tuoi diffusori e vedi dei cavetti da 0.1mm è inutile metterci a monte un cavo da 8mm...per intenderci.
PS: Io sulle Klipsch uso cavi di potenza da 4mm. ma se mettessi lo stesso cavo da 3mm o da 2.5mm non sentirei differenze.
Il motivo di usare cavi di potenza di sezione oltre i 3/4mm. ha senso se viene ricablato il diffusore con cavi di sezione maggiore.
Questo discorso non tiene in considerazione delle variabili. La più importante è che resistenza, induttanza e capacità vanno moltiplicate per la lunghezza di qualsiasi conduttore, non basta guardare alla sezione. Quindi su un cavo da 4 metri le variazioni si fanno sentire di più rispetto agli spezzoni da 30 cm che si possono trovare nei diffusori. Poi se cambi anche quelli, meglio... ma le differenze sono meno marcate. Un cavo di potenza è molto più suscettibile a sottrarre in modo significativo per il semplice fatto che è molto lungo!
Il discorso che fai sui cavi di alimentazione non sono sicuro di averlo afferrato.
Ti posto una parte di un articolo di Stefano Monteferri di TNT, che probabilmente spiega meglio di me il discorso: "....la lunghezza del cavo, non andava troppo contenuta.
Per quanto riguarda la realizzazione dei cavi di segnale e potenza, si tende in genere a conseguire risultati che ne sottolineino l'assenza.
Sappiamo infatti dove inizia il segnale e dove finisce, sostanzialmente secondo una logica punto-punto.
Il discorso sui cavi di alimentazione è, forse, un po' diverso. Non sappiamo da dove proviene il segnale originario, ne' quanti punti attraversa. Tanto vale considerare come punto sorgente la presa elettrica.
Il problema è che sappiamo che lì il segnale è già inquinato, e che altre forme di inquinamento provengono dall'esterno e dall'interno del cavo stesso.
Quindi, forse non è conveniente tendere alla soppressione del cavo, ma piuttosto mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale".
Da qui anche la risposta sui cavi di potenza. Resistenza, capacità e induttanza non c'entrano con il discorso, in questo caso.
Poniamo di avere una coppia di cavi di potenza corti (ad esempio un metro) e con la minor resistenza possibile, capacità e induttanza (facciamo l''ipotesi di un cavo perfetto). Cavi di sezione da 8mm. Ed un ampli da 250w.
Non ha nessun senso utilizzarli di una sezione così grande, se i cavi all'interno dei diffusori sono "non adeguati" (ad esempio 1mm.).
Oltretutto consideriamo anche che, i cavi di potenza entrano nel diffusore e subito vengono smistati dal crossover, il quale manda watt ai singoli driver (tweeter, woofer). Se, ad esempio, il cavo da 8mm. riesce, grazie alla sua grande sezione, a succhiare dall'ampli tutti i suoi 250w, non è altrettanto vero che i cavi interni da 1mm. possono portare tutti questi watt ai singoli driver.
Anzi è improbabile.
Per avere corenza nella sezione esagerata dei cavi di potenza si dovrebbero ricablare i diffusori con cavi di sezione di almeno 2.5mm. forse anche più.
E' un mio pensiero, opinabile ovviamente.
PS: Non essendo un tecnico, non posso esprimermi con certi termini (appunto "tecnici"). Spero solo di aver fatto capire il mio pensiero a riguardo.
SaNdMaN- Membro classe oro
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HTCP Silverstone: JRiver con Dirac Live Room Correction
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
desmonello ha scritto:allora si parte???
Desmonello:
6 metri da 3/8 fsj2
8 metri di andrew da 1/2 ( se franco mi da l'ok altrimenti HJ4-50 DA 1/2)
sickshotshow:
5 metri di FSJ1-50A da 1/4
FrancoTn:
2metri fsj1 1/4 50 ohm
2metri fsj2 3/8 50 ohm
SaNdMaN:
2metri fsj1 1/4 50 ohm
2metri fsj2 3/8 50 ohm
jimmuzzo
3 metri da 3/8
7 metri da 1/2
sandr77
2metri fsj1 1/4 50 ohm
Ma quali sono i prezzi?
Mantis-89- Membro classe bronzo
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
leggi indietro, troverai anche i prezzi
desmonello- Affezionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Tovati:
Ma per la spedizione?
- FSJ1-50A 50ohm da 1/4" €/m. 3,20
- FSJ2-50 50ohm da 3/8" €/m. 5,96
- HJ4-50 €/m. 19,25
Sovrapprezzo costi di gestione: 25 euro
Ma per la spedizione?
Mantis-89- Membro classe bronzo
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Ci sono anch'io!!!
4metri fsj1 1/4 50 ohm
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dalbach- Appassionato
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[PC via foobar]+[M-AUDIO Firewire 410 via firewire]+[DUNE no mod]+[diy miniD]
Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
@ mantis: per le spedizioni stiamo organizzando
@ dalbach: meglio fare copia incolla con tutti i precedenti acquirenti
Desmonello:
6 metri da 3/8 fsj2
8 metri di andrew da 1/2 ( se franco mi da l'ok altrimenti HJ4-50 DA 1/2)
sickshotshow:
5 metri di FSJ1-50A da 1/4
FrancoTn:
2metri fsj1 1/4 50 ohm
2metri fsj2 3/8 50 ohm
SaNdMaN:
2metri fsj1 1/4 50 ohm
2metri fsj2 3/8 50 ohm
jimmuzzo
3 metri da 3/8
7 metri da 1/2
sandr77
2metri fsj1 1/4 50 ohm
Dalbach
4metri fsj1 1/4 50 ohm
@ dalbach: meglio fare copia incolla con tutti i precedenti acquirenti
Desmonello:
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desmonello- Affezionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
SaNdMaN ha scritto:francoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:staky07 ha scritto:
per lo stesso motivo allora non avrebbe senso mettere un super cordone tra multipresa e ampli...quando la ciabatta è a sua volta collegata a km di rozzi cavi.
Il beneficio di un buon cavo di potenza è a prescindere del cavo che si trova dentro i diffusori..senza dubbio poi, come dici anche tu, cambiare il cavo interno e renderlo adeguato, avrà i suoi buoni risultati
no?
Il discorso della corrente è esattamente opposto a quello dei cavi di potenza.
Nei cavi di potenza si tende a ridurre la distanza tra ampli e diffusori (più sono corti meglio è).
Per la corrente è il contrario. Più è lungo il cavo meglio è. Questo perchè si tende a far arrivare una corrente ripulita, se a monte c'è una schermatura e/o un filtro.
Detto in due parole.
I benefici dei cavi di potenza ci sono nella "timbrica" ma non nella tenuta in potenza senza distorsione.
Se apri i tuoi diffusori e vedi dei cavetti da 0.1mm è inutile metterci a monte un cavo da 8mm...per intenderci.
PS: Io sulle Klipsch uso cavi di potenza da 4mm. ma se mettessi lo stesso cavo da 3mm o da 2.5mm non sentirei differenze.
Il motivo di usare cavi di potenza di sezione oltre i 3/4mm. ha senso se viene ricablato il diffusore con cavi di sezione maggiore.
Questo discorso non tiene in considerazione delle variabili. La più importante è che resistenza, induttanza e capacità vanno moltiplicate per la lunghezza di qualsiasi conduttore, non basta guardare alla sezione. Quindi su un cavo da 4 metri le variazioni si fanno sentire di più rispetto agli spezzoni da 30 cm che si possono trovare nei diffusori. Poi se cambi anche quelli, meglio... ma le differenze sono meno marcate. Un cavo di potenza è molto più suscettibile a sottrarre in modo significativo per il semplice fatto che è molto lungo!
Il discorso che fai sui cavi di alimentazione non sono sicuro di averlo afferrato.
Ti posto una parte di un articolo di Stefano Monteferri di TNT, che probabilmente spiega meglio di me il discorso: "....la lunghezza del cavo, non andava troppo contenuta.
Per quanto riguarda la realizzazione dei cavi di segnale e potenza, si tende in genere a conseguire risultati che ne sottolineino l'assenza.
Sappiamo infatti dove inizia il segnale e dove finisce, sostanzialmente secondo una logica punto-punto.
Il discorso sui cavi di alimentazione è, forse, un po' diverso. Non sappiamo da dove proviene il segnale originario, ne' quanti punti attraversa. Tanto vale considerare come punto sorgente la presa elettrica.
Il problema è che sappiamo che lì il segnale è già inquinato, e che altre forme di inquinamento provengono dall'esterno e dall'interno del cavo stesso.
Quindi, forse non è conveniente tendere alla soppressione del cavo, ma piuttosto mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale".
Da qui anche la risposta sui cavi di potenza. Resistenza, capacità e induttanza non c'entrano con il discorso, in questo caso.
Poniamo di avere una coppia di cavi di potenza corti (ad esempio un metro) e con la minor resistenza possibile, capacità e induttanza (facciamo l''ipotesi di un cavo perfetto). Cavi di sezione da 8mm. Ed un ampli da 250w.
Non ha nessun senso utilizzarli di una sezione così grande, se i cavi all'interno dei diffusori sono "non adeguati" (ad esempio 1mm.).
Oltretutto consideriamo anche che, i cavi di potenza entrano nel diffusore e subito vengono smistati dal crossover, il quale manda watt ai singoli driver (tweeter, woofer). Se, ad esempio, il cavo da 8mm. riesce, grazie alla sua grande sezione, a succhiare dall'ampli tutti i suoi 250w, non è altrettanto vero che i cavi interni da 1mm. possono portare tutti questi watt ai singoli driver.
Anzi è improbabile.
Per avere corenza nella sezione esagerata dei cavi di potenza si dovrebbero ricablare i diffusori con cavi di sezione di almeno 2.5mm. forse anche più.
E' un mio pensiero, opinabile ovviamente.
PS: Non essendo un tecnico, non posso esprimermi con certi termini (appunto "tecnici"). Spero solo di aver fatto capire il mio pensiero a riguardo.
Bando ai termini troppo tecnici, per carità. Però ci sono un paio di cose su cui non sono completamente convinto, anche se lungi da me l'idea di possedere la Verità assoluta.
Quando Monteferri dice "mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale" afferma che -laddove le elettroniche ne beneficino- è salutare un filtraggio attivo.
Ora, il cavo può avere valori RLC che si comportano effettivamente come filtri, ma è anche intrinseco il fatto che più è lungo più sarà soggetto a valori di resistenza superiori e possibilità di captare nuovi disturbi (le schermature non fanno miracoli e hanno anche svantaggi..) in mezzo alla selva di cavi, elettroniche ed emettitori di disturbi che solitamente gli stanno accanto.
Ogni elettronica poi ha delle "preferenze" che è difficile condensare in una regoletta del genere. Per un finale di potenza ad esempio un cavo molto lungo e filtrato attivamente non è necessariamente meglio di uno corto e non filtrato. Per un dac o un pre forse si.
Riguardo al discorso cavi di potenza...restiamo su cavi reali, che hanno valori reali. Visto che quello che arriva al driver è la somma di più sottrazioni (potenza, contatti, cavi interni, crossover..), avere delle buone specifiche sulle tratte più lunghe di un conduttore darà comunque dei benefici globali. Anche in presenza di un "collo di bottiglia". Tieni conto comunque che il cavo di potenza è (indicativamente, a spanne) dieci volte più lungo di un cavo interno... sicuro che la R dei cavi interni, seppur infimi, sia superiore? Banalmente, multimetro alla mano, potresti scoprire che la connessione di alcune banane è meno conduttiva di 20 cm di filo scadente da 2 mm2.
(Insomma nessun dubbio che cambiare le pattine marcissime nei diffusori sia una cosa buona e giusta. Ma cambiando i cavi di potenza ti accorgi delle differenze anche senza farlo).
francoTN- Appassionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Franco hai pvt
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
francoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:francoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:
Il discorso della corrente è esattamente opposto a quello dei cavi di potenza.
Nei cavi di potenza si tende a ridurre la distanza tra ampli e diffusori (più sono corti meglio è).
Per la corrente è il contrario. Più è lungo il cavo meglio è. Questo perchè si tende a far arrivare una corrente ripulita, se a monte c'è una schermatura e/o un filtro.
Detto in due parole.
I benefici dei cavi di potenza ci sono nella "timbrica" ma non nella tenuta in potenza senza distorsione.
Se apri i tuoi diffusori e vedi dei cavetti da 0.1mm è inutile metterci a monte un cavo da 8mm...per intenderci.
PS: Io sulle Klipsch uso cavi di potenza da 4mm. ma se mettessi lo stesso cavo da 3mm o da 2.5mm non sentirei differenze.
Il motivo di usare cavi di potenza di sezione oltre i 3/4mm. ha senso se viene ricablato il diffusore con cavi di sezione maggiore.
Questo discorso non tiene in considerazione delle variabili. La più importante è che resistenza, induttanza e capacità vanno moltiplicate per la lunghezza di qualsiasi conduttore, non basta guardare alla sezione. Quindi su un cavo da 4 metri le variazioni si fanno sentire di più rispetto agli spezzoni da 30 cm che si possono trovare nei diffusori. Poi se cambi anche quelli, meglio... ma le differenze sono meno marcate. Un cavo di potenza è molto più suscettibile a sottrarre in modo significativo per il semplice fatto che è molto lungo!
Il discorso che fai sui cavi di alimentazione non sono sicuro di averlo afferrato.
Ti posto una parte di un articolo di Stefano Monteferri di TNT, che probabilmente spiega meglio di me il discorso: "....la lunghezza del cavo, non andava troppo contenuta.
Per quanto riguarda la realizzazione dei cavi di segnale e potenza, si tende in genere a conseguire risultati che ne sottolineino l'assenza.
Sappiamo infatti dove inizia il segnale e dove finisce, sostanzialmente secondo una logica punto-punto.
Il discorso sui cavi di alimentazione è, forse, un po' diverso. Non sappiamo da dove proviene il segnale originario, ne' quanti punti attraversa. Tanto vale considerare come punto sorgente la presa elettrica.
Il problema è che sappiamo che lì il segnale è già inquinato, e che altre forme di inquinamento provengono dall'esterno e dall'interno del cavo stesso.
Quindi, forse non è conveniente tendere alla soppressione del cavo, ma piuttosto mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale".
Da qui anche la risposta sui cavi di potenza. Resistenza, capacità e induttanza non c'entrano con il discorso, in questo caso.
Poniamo di avere una coppia di cavi di potenza corti (ad esempio un metro) e con la minor resistenza possibile, capacità e induttanza (facciamo l''ipotesi di un cavo perfetto). Cavi di sezione da 8mm. Ed un ampli da 250w.
Non ha nessun senso utilizzarli di una sezione così grande, se i cavi all'interno dei diffusori sono "non adeguati" (ad esempio 1mm.).
Oltretutto consideriamo anche che, i cavi di potenza entrano nel diffusore e subito vengono smistati dal crossover, il quale manda watt ai singoli driver (tweeter, woofer). Se, ad esempio, il cavo da 8mm. riesce, grazie alla sua grande sezione, a succhiare dall'ampli tutti i suoi 250w, non è altrettanto vero che i cavi interni da 1mm. possono portare tutti questi watt ai singoli driver.
Anzi è improbabile.
Per avere corenza nella sezione esagerata dei cavi di potenza si dovrebbero ricablare i diffusori con cavi di sezione di almeno 2.5mm. forse anche più.
E' un mio pensiero, opinabile ovviamente.
PS: Non essendo un tecnico, non posso esprimermi con certi termini (appunto "tecnici"). Spero solo di aver fatto capire il mio pensiero a riguardo.
Bando ai termini troppo tecnici, per carità. Però ci sono un paio di cose su cui non sono completamente convinto, anche se lungi da me l'idea di possedere la Verità assoluta.
Quando Monteferri dice "mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale" afferma che -laddove le elettroniche ne beneficino- è salutare un filtraggio attivo.
Ora, il cavo può avere valori RLC che si comportano effettivamente come filtri, ma è anche intrinseco il fatto che più è lungo più sarà soggetto a valori di resistenza superiori e possibilità di captare nuovi disturbi (le schermature non fanno miracoli e hanno anche svantaggi..) in mezzo alla selva di cavi, elettroniche ed emettitori di disturbi che solitamente gli stanno accanto.
Ogni elettronica poi ha delle "preferenze" che è difficile condensare in una regoletta del genere. Per un finale di potenza ad esempio un cavo molto lungo e filtrato attivamente non è necessariamente meglio di uno corto e non filtrato. Per un dac o un pre forse si.
Riguardo al discorso cavi di potenza...restiamo su cavi reali, che hanno valori reali. Visto che quello che arriva al driver è la somma di più sottrazioni (potenza, contatti, cavi interni, crossover..), avere delle buone specifiche sulle tratte più lunghe di un conduttore darà comunque dei benefici globali. Anche in presenza di un "collo di bottiglia". Tieni conto comunque che il cavo di potenza è (indicativamente, a spanne) dieci volte più lungo di un cavo interno... sicuro che la R dei cavi interni, seppur infimi, sia superiore? Banalmente, multimetro alla mano, potresti scoprire che la connessione di alcune banane è meno conduttiva di 20 cm di filo scadente da 2 mm2.
(Insomma nessun dubbio che cambiare le pattine marcissime nei diffusori sia una cosa buona e giusta. Ma cambiando i cavi di potenza ti accorgi delle differenze anche senza farlo).
Sono d'accordo con Franco, d'altronde questo tale Monteferri non fà alcuna valutazione tecnica(forse bisognerebbe leggere tutto l'articolo) ma solo delle considerazioni "a naso".
Senz'altro le condizioni di lavoro e quindi quanto richiesto al cavo di alimentazione variano sensibilmente a seconda di qual'è l'apparecchiatura che deve alimentare.
Ci sono problematiche diverse tra un cavo che alimenta un'apparecchiatura digitale e quello che alimenta un finale di potenza, e riguardo a questi ultimi conta, tra tante cose, anche la classe di funzionamento.
Senza contare quello che è a monte del cavo : rete elettrica diretta o filtro e/o trasformatore d'isolamento.
Personalmente, in prima approssimazione, ritengo che tutti i cavi(segnale - potenza - alimentazione) siano meglio corti che lunghi, escluso alcune tipologie particolari di cavi d'alimentazione che richiedono lunghezze minime.
Per quanto riguarda i cavi di potenza e la loro sezione penso che tutto sommato meno resistenza c'è tra finale ed altoparlante meglio è (e non solo per il fattore di smorzamento), per cui se posso intervenire anche sul cavo interno ai diffusori tanto meglio, altrimenti mi adopero a ridurre almeno la resistenza del cavo esterno.
sonic63- Membro classe oro
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
@ jimmuzzo: l'andrew da 1/2 non è disponibile, vuoi quello carissimo da 19.25 al metro o prendi tutto da 3/8 ? io ho preso tutto da 3/8. fammi sapere prima possibile
desmonello- Affezionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Allora come procediamo?
Desmo lo fai tu l'ordine?
Desmo lo fai tu l'ordine?
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
si mi sto già muovendo, ho bisogno che jimmuzzo mi dica cosa vuole fare.
desmonello- Affezionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Jim daje...mica ce metteremo n'anno per prendi sti cavi!!!
SaNdMaN- Membro classe oro
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
E daje
Fateme sapè quanto ve devo da !
Desmo Prendi tutto da 3/8 allora , sapete dirmi che sezione ha ? almeno mi scelgo qualche rca da audiophonics...
Fateme sapè quanto ve devo da !
Desmo Prendi tutto da 3/8 allora , sapete dirmi che sezione ha ? almeno mi scelgo qualche rca da audiophonics...
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Jim leggi qualche post sopra, il cavo da 1/2 non c è. Prendi tutto da 3/8 ? Io ho preso tutto da 3/8
desmonello- Affezionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
desmonello ha scritto:Jim leggi qualche post sopra, il cavo da 1/2 non c è. Prendi tutto da 3/8 ? Io ho preso tutto da 3/8
Te l'ho detto desmo si , prendi tutto da 3/8 , sai dirmi che sezione ha ?
Ma dite che vanno bene lo stesso per farci i cavi di potenza ?
Jimmuzzo- Membro classe bronzo
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
sonic63 ha scritto:francoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:francoTN ha scritto:
Questo discorso non tiene in considerazione delle variabili. La più importante è che resistenza, induttanza e capacità vanno moltiplicate per la lunghezza di qualsiasi conduttore, non basta guardare alla sezione. Quindi su un cavo da 4 metri le variazioni si fanno sentire di più rispetto agli spezzoni da 30 cm che si possono trovare nei diffusori. Poi se cambi anche quelli, meglio... ma le differenze sono meno marcate. Un cavo di potenza è molto più suscettibile a sottrarre in modo significativo per il semplice fatto che è molto lungo!
Il discorso che fai sui cavi di alimentazione non sono sicuro di averlo afferrato.
Ti posto una parte di un articolo di Stefano Monteferri di TNT, che probabilmente spiega meglio di me il discorso: "....la lunghezza del cavo, non andava troppo contenuta.
Per quanto riguarda la realizzazione dei cavi di segnale e potenza, si tende in genere a conseguire risultati che ne sottolineino l'assenza.
Sappiamo infatti dove inizia il segnale e dove finisce, sostanzialmente secondo una logica punto-punto.
Il discorso sui cavi di alimentazione è, forse, un po' diverso. Non sappiamo da dove proviene il segnale originario, ne' quanti punti attraversa. Tanto vale considerare come punto sorgente la presa elettrica.
Il problema è che sappiamo che lì il segnale è già inquinato, e che altre forme di inquinamento provengono dall'esterno e dall'interno del cavo stesso.
Quindi, forse non è conveniente tendere alla soppressione del cavo, ma piuttosto mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale".
Da qui anche la risposta sui cavi di potenza. Resistenza, capacità e induttanza non c'entrano con il discorso, in questo caso.
Poniamo di avere una coppia di cavi di potenza corti (ad esempio un metro) e con la minor resistenza possibile, capacità e induttanza (facciamo l''ipotesi di un cavo perfetto). Cavi di sezione da 8mm. Ed un ampli da 250w.
Non ha nessun senso utilizzarli di una sezione così grande, se i cavi all'interno dei diffusori sono "non adeguati" (ad esempio 1mm.).
Oltretutto consideriamo anche che, i cavi di potenza entrano nel diffusore e subito vengono smistati dal crossover, il quale manda watt ai singoli driver (tweeter, woofer). Se, ad esempio, il cavo da 8mm. riesce, grazie alla sua grande sezione, a succhiare dall'ampli tutti i suoi 250w, non è altrettanto vero che i cavi interni da 1mm. possono portare tutti questi watt ai singoli driver.
Anzi è improbabile.
Per avere corenza nella sezione esagerata dei cavi di potenza si dovrebbero ricablare i diffusori con cavi di sezione di almeno 2.5mm. forse anche più.
E' un mio pensiero, opinabile ovviamente.
PS: Non essendo un tecnico, non posso esprimermi con certi termini (appunto "tecnici"). Spero solo di aver fatto capire il mio pensiero a riguardo.
Bando ai termini troppo tecnici, per carità. Però ci sono un paio di cose su cui non sono completamente convinto, anche se lungi da me l'idea di possedere la Verità assoluta.
Quando Monteferri dice "mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale" afferma che -laddove le elettroniche ne beneficino- è salutare un filtraggio attivo.
Ora, il cavo può avere valori RLC che si comportano effettivamente come filtri, ma è anche intrinseco il fatto che più è lungo più sarà soggetto a valori di resistenza superiori e possibilità di captare nuovi disturbi (le schermature non fanno miracoli e hanno anche svantaggi..) in mezzo alla selva di cavi, elettroniche ed emettitori di disturbi che solitamente gli stanno accanto.
Ogni elettronica poi ha delle "preferenze" che è difficile condensare in una regoletta del genere. Per un finale di potenza ad esempio un cavo molto lungo e filtrato attivamente non è necessariamente meglio di uno corto e non filtrato. Per un dac o un pre forse si.
Riguardo al discorso cavi di potenza...restiamo su cavi reali, che hanno valori reali. Visto che quello che arriva al driver è la somma di più sottrazioni (potenza, contatti, cavi interni, crossover..), avere delle buone specifiche sulle tratte più lunghe di un conduttore darà comunque dei benefici globali. Anche in presenza di un "collo di bottiglia". Tieni conto comunque che il cavo di potenza è (indicativamente, a spanne) dieci volte più lungo di un cavo interno... sicuro che la R dei cavi interni, seppur infimi, sia superiore? Banalmente, multimetro alla mano, potresti scoprire che la connessione di alcune banane è meno conduttiva di 20 cm di filo scadente da 2 mm2.
(Insomma nessun dubbio che cambiare le pattine marcissime nei diffusori sia una cosa buona e giusta. Ma cambiando i cavi di potenza ti accorgi delle differenze anche senza farlo).
Sono d'accordo con Franco, d'altronde questo tale Monteferri non fà alcuna valutazione tecnica(forse bisognerebbe leggere tutto l'articolo) ma solo delle considerazioni "a naso".
Senz'altro le condizioni di lavoro e quindi quanto richiesto al cavo di alimentazione variano sensibilmente a seconda di qual'è l'apparecchiatura che deve alimentare.
Ci sono problematiche diverse tra un cavo che alimenta un'apparecchiatura digitale e quello che alimenta un finale di potenza, e riguardo a questi ultimi conta, tra tante cose, anche la classe di funzionamento.
Senza contare quello che è a monte del cavo : rete elettrica diretta o filtro e/o trasformatore d'isolamento.
Personalmente, in prima approssimazione, ritengo che tutti i cavi(segnale - potenza - alimentazione) siano meglio corti che lunghi, escluso alcune tipologie particolari di cavi d'alimentazione che richiedono lunghezze minime.
Per quanto riguarda i cavi di potenza e la loro sezione penso che tutto sommato meno resistenza c'è tra finale ed altoparlante meglio è (e non solo per il fattore di smorzamento), per cui se posso intervenire anche sul cavo interno ai diffusori tanto meglio, altrimenti mi adopero a ridurre almeno la resistenza del cavo esterno.
Ti posto un paio di articoli che avevo letto qualche tempo fa e ho ritrovato.
Si evince quando da me esposto in precendeza. Ossia che, al contrario dei cavi di potenza e segnale che più sono corti meglio è per il sistema, per i cavi di alimentazione vale la regola che più sono lunghi meglio viene "ripulita" l'onda sinuidale. A tutto vantaggio del suono che appare meno granuloso, ecc.
http://www.videohifi.com/13_alimentazioni_filtri.htm
http://www.videohifi.com/18_cavi.htm
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
SaNdMaN ha scritto:sonic63 ha scritto:francoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:
Ti posto una parte di un articolo di Stefano Monteferri di TNT, che probabilmente spiega meglio di me il discorso: "....la lunghezza del cavo, non andava troppo contenuta.
Per quanto riguarda la realizzazione dei cavi di segnale e potenza, si tende in genere a conseguire risultati che ne sottolineino l'assenza.
Sappiamo infatti dove inizia il segnale e dove finisce, sostanzialmente secondo una logica punto-punto.
Il discorso sui cavi di alimentazione è, forse, un po' diverso. Non sappiamo da dove proviene il segnale originario, ne' quanti punti attraversa. Tanto vale considerare come punto sorgente la presa elettrica.
Il problema è che sappiamo che lì il segnale è già inquinato, e che altre forme di inquinamento provengono dall'esterno e dall'interno del cavo stesso.
Quindi, forse non è conveniente tendere alla soppressione del cavo, ma piuttosto mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale".
Da qui anche la risposta sui cavi di potenza. Resistenza, capacità e induttanza non c'entrano con il discorso, in questo caso.
Poniamo di avere una coppia di cavi di potenza corti (ad esempio un metro) e con la minor resistenza possibile, capacità e induttanza (facciamo l''ipotesi di un cavo perfetto). Cavi di sezione da 8mm. Ed un ampli da 250w.
Non ha nessun senso utilizzarli di una sezione così grande, se i cavi all'interno dei diffusori sono "non adeguati" (ad esempio 1mm.).
Oltretutto consideriamo anche che, i cavi di potenza entrano nel diffusore e subito vengono smistati dal crossover, il quale manda watt ai singoli driver (tweeter, woofer). Se, ad esempio, il cavo da 8mm. riesce, grazie alla sua grande sezione, a succhiare dall'ampli tutti i suoi 250w, non è altrettanto vero che i cavi interni da 1mm. possono portare tutti questi watt ai singoli driver.
Anzi è improbabile.
Per avere corenza nella sezione esagerata dei cavi di potenza si dovrebbero ricablare i diffusori con cavi di sezione di almeno 2.5mm. forse anche più.
E' un mio pensiero, opinabile ovviamente.
PS: Non essendo un tecnico, non posso esprimermi con certi termini (appunto "tecnici"). Spero solo di aver fatto capire il mio pensiero a riguardo.
Bando ai termini troppo tecnici, per carità. Però ci sono un paio di cose su cui non sono completamente convinto, anche se lungi da me l'idea di possedere la Verità assoluta.
Quando Monteferri dice "mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale" afferma che -laddove le elettroniche ne beneficino- è salutare un filtraggio attivo.
Ora, il cavo può avere valori RLC che si comportano effettivamente come filtri, ma è anche intrinseco il fatto che più è lungo più sarà soggetto a valori di resistenza superiori e possibilità di captare nuovi disturbi (le schermature non fanno miracoli e hanno anche svantaggi..) in mezzo alla selva di cavi, elettroniche ed emettitori di disturbi che solitamente gli stanno accanto.
Ogni elettronica poi ha delle "preferenze" che è difficile condensare in una regoletta del genere. Per un finale di potenza ad esempio un cavo molto lungo e filtrato attivamente non è necessariamente meglio di uno corto e non filtrato. Per un dac o un pre forse si.
Riguardo al discorso cavi di potenza...restiamo su cavi reali, che hanno valori reali. Visto che quello che arriva al driver è la somma di più sottrazioni (potenza, contatti, cavi interni, crossover..), avere delle buone specifiche sulle tratte più lunghe di un conduttore darà comunque dei benefici globali. Anche in presenza di un "collo di bottiglia". Tieni conto comunque che il cavo di potenza è (indicativamente, a spanne) dieci volte più lungo di un cavo interno... sicuro che la R dei cavi interni, seppur infimi, sia superiore? Banalmente, multimetro alla mano, potresti scoprire che la connessione di alcune banane è meno conduttiva di 20 cm di filo scadente da 2 mm2.
(Insomma nessun dubbio che cambiare le pattine marcissime nei diffusori sia una cosa buona e giusta. Ma cambiando i cavi di potenza ti accorgi delle differenze anche senza farlo).
Sono d'accordo con Franco, d'altronde questo tale Monteferri non fà alcuna valutazione tecnica(forse bisognerebbe leggere tutto l'articolo) ma solo delle considerazioni "a naso".
Senz'altro le condizioni di lavoro e quindi quanto richiesto al cavo di alimentazione variano sensibilmente a seconda di qual'è l'apparecchiatura che deve alimentare.
Ci sono problematiche diverse tra un cavo che alimenta un'apparecchiatura digitale e quello che alimenta un finale di potenza, e riguardo a questi ultimi conta, tra tante cose, anche la classe di funzionamento.
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Personalmente, in prima approssimazione, ritengo che tutti i cavi(segnale - potenza - alimentazione) siano meglio corti che lunghi, escluso alcune tipologie particolari di cavi d'alimentazione che richiedono lunghezze minime.
Per quanto riguarda i cavi di potenza e la loro sezione penso che tutto sommato meno resistenza c'è tra finale ed altoparlante meglio è (e non solo per il fattore di smorzamento), per cui se posso intervenire anche sul cavo interno ai diffusori tanto meglio, altrimenti mi adopero a ridurre almeno la resistenza del cavo esterno.
Ti posto un paio di articoli che avevo letto qualche tempo fa e ho ritrovato.
Si evince quando da me esposto in precendeza. Ossia che, al contrario dei cavi di potenza e segnale che più sono corti meglio è per il sistema, per i cavi di alimentazione vale la regola che più sono lunghi meglio viene "ripulita" l'onda sinuidale. A tutto vantaggio del suono che appare meno granuloso, ecc.
http://www.videohifi.com/13_alimentazioni_filtri.htm
http://www.videohifi.com/18_cavi.htm
Mmmmh.. videohifi.
Ma tu hai provato di persona?
francoTN- Appassionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Perchè adesso che c'ha videohifi? Ogni tanto sento qualcuno che mi fa sbarrare gli occhi su qualche rivista
E' quella di Bepo Moroni
Comunque sì, ho provato e anche molto. Ho una decina di cavi di alimentazione vari (compresi quelli normali da 0,75mm e 1mm, fino a quelli twistati, ecc.) di varie lunghezze e tipologie.
La differenza la senti anche tra un normale cavo schermato da 1 metro e uno da 2 metri.
Il suono si apre. In breve è questa la mia sensazione.
Se uso quello più corto sembra di avere più bassi ma è una sensazione sbagliata.
Il suono semplicemente si impasta.
Poi se sono cazzate non lo so.
Io ti dico, come sempre, quello che sento ad orecchio.
Se non avessi sentito nulla, di sicuro avrei detto che quell'articolo (e altri che sostengono la stessa teoria) era uno di quelli da annoverare nella misteriosa scienza della psicoacoustica
E' quella di Bepo Moroni
Comunque sì, ho provato e anche molto. Ho una decina di cavi di alimentazione vari (compresi quelli normali da 0,75mm e 1mm, fino a quelli twistati, ecc.) di varie lunghezze e tipologie.
La differenza la senti anche tra un normale cavo schermato da 1 metro e uno da 2 metri.
Il suono si apre. In breve è questa la mia sensazione.
Se uso quello più corto sembra di avere più bassi ma è una sensazione sbagliata.
Il suono semplicemente si impasta.
Poi se sono cazzate non lo so.
Io ti dico, come sempre, quello che sento ad orecchio.
Se non avessi sentito nulla, di sicuro avrei detto che quell'articolo (e altri che sostengono la stessa teoria) era uno di quelli da annoverare nella misteriosa scienza della psicoacoustica
SaNdMaN- Membro classe oro
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Mi sono incuriosito e ho letto tutte e due le lunghe prove.SaNdMaN ha scritto:sonic63 ha scritto:francoTN ha scritto:SaNdMaN ha scritto:
Ti posto una parte di un articolo di Stefano Monteferri di TNT, che probabilmente spiega meglio di me il discorso: "....la lunghezza del cavo, non andava troppo contenuta.
Per quanto riguarda la realizzazione dei cavi di segnale e potenza, si tende in genere a conseguire risultati che ne sottolineino l'assenza.
Sappiamo infatti dove inizia il segnale e dove finisce, sostanzialmente secondo una logica punto-punto.
Il discorso sui cavi di alimentazione è, forse, un po' diverso. Non sappiamo da dove proviene il segnale originario, ne' quanti punti attraversa. Tanto vale considerare come punto sorgente la presa elettrica.
Il problema è che sappiamo che lì il segnale è già inquinato, e che altre forme di inquinamento provengono dall'esterno e dall'interno del cavo stesso.
Quindi, forse non è conveniente tendere alla soppressione del cavo, ma piuttosto mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale".
Da qui anche la risposta sui cavi di potenza. Resistenza, capacità e induttanza non c'entrano con il discorso, in questo caso.
Poniamo di avere una coppia di cavi di potenza corti (ad esempio un metro) e con la minor resistenza possibile, capacità e induttanza (facciamo l''ipotesi di un cavo perfetto). Cavi di sezione da 8mm. Ed un ampli da 250w.
Non ha nessun senso utilizzarli di una sezione così grande, se i cavi all'interno dei diffusori sono "non adeguati" (ad esempio 1mm.).
Oltretutto consideriamo anche che, i cavi di potenza entrano nel diffusore e subito vengono smistati dal crossover, il quale manda watt ai singoli driver (tweeter, woofer). Se, ad esempio, il cavo da 8mm. riesce, grazie alla sua grande sezione, a succhiare dall'ampli tutti i suoi 250w, non è altrettanto vero che i cavi interni da 1mm. possono portare tutti questi watt ai singoli driver.
Anzi è improbabile.
Per avere corenza nella sezione esagerata dei cavi di potenza si dovrebbero ricablare i diffusori con cavi di sezione di almeno 2.5mm. forse anche più.
E' un mio pensiero, opinabile ovviamente.
PS: Non essendo un tecnico, non posso esprimermi con certi termini (appunto "tecnici"). Spero solo di aver fatto capire il mio pensiero a riguardo.
Bando ai termini troppo tecnici, per carità. Però ci sono un paio di cose su cui non sono completamente convinto, anche se lungi da me l'idea di possedere la Verità assoluta.
Quando Monteferri dice "mirare ad un suo ruolo attivo (assieme al filtro di rete), per conseguire una sorta di purificazione del segnale" afferma che -laddove le elettroniche ne beneficino- è salutare un filtraggio attivo.
Ora, il cavo può avere valori RLC che si comportano effettivamente come filtri, ma è anche intrinseco il fatto che più è lungo più sarà soggetto a valori di resistenza superiori e possibilità di captare nuovi disturbi (le schermature non fanno miracoli e hanno anche svantaggi..) in mezzo alla selva di cavi, elettroniche ed emettitori di disturbi che solitamente gli stanno accanto.
Ogni elettronica poi ha delle "preferenze" che è difficile condensare in una regoletta del genere. Per un finale di potenza ad esempio un cavo molto lungo e filtrato attivamente non è necessariamente meglio di uno corto e non filtrato. Per un dac o un pre forse si.
Riguardo al discorso cavi di potenza...restiamo su cavi reali, che hanno valori reali. Visto che quello che arriva al driver è la somma di più sottrazioni (potenza, contatti, cavi interni, crossover..), avere delle buone specifiche sulle tratte più lunghe di un conduttore darà comunque dei benefici globali. Anche in presenza di un "collo di bottiglia". Tieni conto comunque che il cavo di potenza è (indicativamente, a spanne) dieci volte più lungo di un cavo interno... sicuro che la R dei cavi interni, seppur infimi, sia superiore? Banalmente, multimetro alla mano, potresti scoprire che la connessione di alcune banane è meno conduttiva di 20 cm di filo scadente da 2 mm2.
(Insomma nessun dubbio che cambiare le pattine marcissime nei diffusori sia una cosa buona e giusta. Ma cambiando i cavi di potenza ti accorgi delle differenze anche senza farlo).
Sono d'accordo con Franco, d'altronde questo tale Monteferri non fà alcuna valutazione tecnica(forse bisognerebbe leggere tutto l'articolo) ma solo delle considerazioni "a naso".
Senz'altro le condizioni di lavoro e quindi quanto richiesto al cavo di alimentazione variano sensibilmente a seconda di qual'è l'apparecchiatura che deve alimentare.
Ci sono problematiche diverse tra un cavo che alimenta un'apparecchiatura digitale e quello che alimenta un finale di potenza, e riguardo a questi ultimi conta, tra tante cose, anche la classe di funzionamento.
Senza contare quello che è a monte del cavo : rete elettrica diretta o filtro e/o trasformatore d'isolamento.
Personalmente, in prima approssimazione, ritengo che tutti i cavi(segnale - potenza - alimentazione) siano meglio corti che lunghi, escluso alcune tipologie particolari di cavi d'alimentazione che richiedono lunghezze minime.
Per quanto riguarda i cavi di potenza e la loro sezione penso che tutto sommato meno resistenza c'è tra finale ed altoparlante meglio è (e non solo per il fattore di smorzamento), per cui se posso intervenire anche sul cavo interno ai diffusori tanto meglio, altrimenti mi adopero a ridurre almeno la resistenza del cavo esterno.
Ti posto un paio di articoli che avevo letto qualche tempo fa e ho ritrovato.
Si evince quando da me esposto in precendeza. Ossia che, al contrario dei cavi di potenza e segnale che più sono corti meglio è per il sistema, per i cavi di alimentazione vale la regola che più sono lunghi meglio viene "ripulita" l'onda sinuidale. A tutto vantaggio del suono che appare meno granuloso, ecc.
http://www.videohifi.com/13_alimentazioni_filtri.htm
http://www.videohifi.com/18_cavi.htm
Gli unici punti in cui si fà riferimento alla lunghezza dei cavi sono questi ( se altri mi sono sfuggiti chiedo anticipatamente scusa, ma sicuramente non sono stati provati cavi uguali ma di lunghezze diverse) :
<<Più è lungo e più sarà efficace l'azione di eventuali accorgimenti anti disturbi quali schermature, geometrie speciali eccetera. >> frase presa dalla prima prova (videohifi n°13)
<<Le dimensioni contano . Conduttori di maggior sezione, cordoni più lunghi se schermati, connettori con aree di contatto più ampie rendono migliore il suono.>> (video hifi n°18)
Peraltro la seconda frase è citata dall'autore della seconda prova come considerazioni fatte dall'autore della prima prova, quindi una sorta di citazione della citazione (che a forza di essere citata e ripetuta assume un valore sempre più importante ? Fino a diventare vera e dimostrata?)
Sono solo considerazioni, senza alcuna spiegazione tecnica, teorica o pratica, da parte di chi le scrive.
Continuo a restare della mia opinione, i cavi di alimentazione tranne quelli realizzati con particolari tipologie filtranti (ma devono essere filtranti per davvero non solo sulla brochure) più sono corti meglio è.
Naturalmente è solo la mia opinione basata sulle mie scarse conoscenze tecniche, le mie letture e anche le mie esperienze pratiche.
Ti ringrazio comunque per le interessanti letture
sonic63- Membro classe oro
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
Beh, certo. Ed è rispettabile la tua opinione.
Ognuno di noi ha delle esperienze e le condivide. Non vuol dire che devono per forza coincidere.
L'importante è argomentare e confrontarsi
PS: Il cavo di alimentazione da 0,50cm e quello da 2 metri alla fine porta sempre e comunque una 220.
Non è che se è più corto hai più corrente
Ognuno di noi ha delle esperienze e le condivide. Non vuol dire che devono per forza coincidere.
L'importante è argomentare e confrontarsi
PS: Il cavo di alimentazione da 0,50cm e quello da 2 metri alla fine porta sempre e comunque una 220.
Non è che se è più corto hai più corrente
Ultima modifica di SaNdMaN il Mar 21 Feb 2012 - 23:20 - modificato 1 volta.
SaNdMaN- Membro classe oro
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
E vabbuò.
Io ho avuto impressioni diverse, ma non ho nulla da eccepire a quelle che sono le tue Sandman. Impianti diversi, orecchie diverse.. sono un possibilista!
E mò torniamo in topic:
Jimmuzzo è riuscito a leggersi il thread fugando gli ultimi dubbi?
Io ho avuto impressioni diverse, ma non ho nulla da eccepire a quelle che sono le tue Sandman. Impianti diversi, orecchie diverse.. sono un possibilista!
E mò torniamo in topic:
Jimmuzzo è riuscito a leggersi il thread fugando gli ultimi dubbi?
francoTN- Appassionato
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Re: Quali cavi di segnale da comprare al metro?
francoTN ha scritto:E vabbuò.
Io ho avuto impressioni diverse, ma non ho nulla da eccepire a quelle che sono le tue Sandman. Impianti diversi, orecchie diverse.. sono un possibilista!
E mò torniamo in topic:
Jimmuzzo è riuscito a leggersi il thread fugando gli ultimi dubbi?
Si spera che si decida il buon vecchio Jim. Che s'è fatta notte inoltrata
SaNdMaN- Membro classe oro
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Preamplificatore: Gomez - Prebby HV - PrebbyHeadHV - PreFET
Finali: 2 Adcom GFA 555 - TPA3116 - Abletec 240 - TA 10.2
Diffusori: Focal Aria 906 - Dynaudio DM 2/7 - Cerwin Vega SL15
Cuffie: Grado SR325i - Sennheiser HD600
Ampli Cuffie: JHL class A - Prebby Head HV
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