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Gainclone by Santo

Andare in basso

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Messaggio Da Silver Black Mer 15 Lug 2009 - 2:55

[recensione scritta il 5 settembre 2008]

Nuovo (ancora da rodare), realizzato con i kit di AudioSector versione Dual Mono Premium (cioè il meglio in termini sia di PCB placcata oro, che di componentistica AudioGrade), in stile retrò (pannello frontale combinato in alluminio e legno massello mogano; manopole massello mogano), trasformatore toroidale uso audio 300VA, morsetteria di qualità.

Caratteristiche tecniche:

potenza RMS: 58 W + 58 W su 8 ohm
output di picco istantanea: 100 W
distorsione THD misurata a 1khz alla massima potenza: 0,02%
distorsione THD misurata a 10khz alla massima potenza: 0,07%
rapporto segnale/rumore: 97,8 db
risposta in frequenza (chip LM3875TF): 20 - 25.000 Hz
impronta musicale fortemente simile al sistema valvolare monotriodo


E per salvarmi le braccine ecco il servizio fotografico dell'arrivo, cablaggio, messa in opera e test del Gainclone.
Spero di farvi cosa gradita nell'attesa della recensione.

C'è un pacco per me! Cosa sarà mai?
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Meglio non correre rischi: imballaggio perfetto a prova di fattorino affetto da morbo di Parkinson.
Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0003

Ed ecco il mio Gainclone in tutto il suo splendore! Secondo me molto bello, soprattuto se confrontato con il cassetto della versione preliminare... Laughing
Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0005
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Anche il retro vuole la sua parte (la foto non fa giustizia agli attacchi dorati hi-end, meritavano di sicuro di più).
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Sì, cominciamo a smontarlo!! Di certo non è il modo giusto per cominciare a testare un ampli, ma la curiosità è tanta...
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Particolare del toroidale (in grado di erogare 58 W x 2 su 8 Ohm). E' a lui che il Gainclone deve la sua magia.
Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0011

Particolare delle PCB:
Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0012

Particolare del potenziometro da 22K, migliore persino del celebre Alps blu. Purtroppo non ne ricordo il nome... Embarassed
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Eccolo inserito nell'impianto. Notare il suo potentissimo... led blu! Davvero accecante, e non scherzo (la foto è stata scattata col flash)... Servono gli occhiali da sole! Cool
Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0014

Particolare del dell'accecante led blu... Praticamente un laser!
(più in basso invece il povero T-Amp... che nostalgia vederlo spento, ma il suo dovere ancora lo fa egregiamente, imbattibile per la sua fascia di prezzo)
Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0018

Ed eccolo a casa! Non pensate vi si trovi bene?
Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0019

E' tutto per il servizio fotografico! Prossimamente le prime impressioni d'ascolto, pregi e difetti di un... accecante mostro nero...! Very Happy
Mo' però vado a nanna, ho ascoltato praticamente tutto il giorno... 'Notte! Sleep

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cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro

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Messaggio Da Silver Black Mer 15 Lug 2009 - 2:57

PRIMA PARTE

Quando mi è arrivato il pacco non ci credevo: sebbene con 12 ore di ritardo rispetto al pacco celere "entro 24 ore", era pure un tempo di attesa minimo indubbiamente! E così l'ho subito scartato, notando la cura dell'imballaggio, del cavo di alimentazione incluso e del fusibile supplementare. Grazie al polistirolo, alla plastica antiurto e alla robusto scatola di cartone, il Gainclone (per semplicità GC da ora) era arrivato nella sua nuova casa in perfetto stato, senza ammaccature, nè graffi nè problemi di sorta.

Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0001_small Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0003_small

Una rapida sbirciatina al suo interno giusto per assicurarmi che tutto fosse in ordine e per fare qualche foto "osè" al GC nudo... So in love

Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0010_small Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0011_small Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0012_small

Ma prima una nota sul design: è molto bello, fine e al tempo stesso moderno; niente a che vedere con il "cassetto" del modello preliminare! Very Happy Il nero lucido del cabinet e le manopole dorate conferiscono un bell'accostamento. Anche i piedini in legno, a punta per limitare le vibrazioni, e il led blu, sono un vero tocco di classe. Ottimi i connettori "audiophile" sul retro, RCA e segnale, che ovviamente permettono l'uso di qualunque tipo di cavo anche estremamente lussuoso e di generosa sezione. Il coperchio, inoltre, in plastica (credo) lucida, è un dettaglio apprezzabile. Il tutto dà una sensazione di robustezza e qualità, dovuta sia ai materiali che al peso non indifferente del GC, oltre naturalmente alla cura nell'assemblaggio che traspare da questi piccoli particolari. Un piccolo appunto: il coperchio è veramente leggero e le viti si adattano male ai cilindretti che poggiano sul cabinet, per di più alcuni non erano perfettamente allineati per cui le viti non entravano perfettamente in sede causando un'avvitatura "a vuoto", cosa comunque risolta facilmente spostando i cilindretti in modo che combaciassero perfettamente con i fori del coperchio, in questo modo è stato possibile serrarlo efficacemente. Altra nota stonata: il coperchio, pur apprezzando io la plastica lucida, è in materiale troppo leggero e delicato, in quanto oltre a qualche graffio presenza crepe di rottura in prossimità di due viti (come se fossero state serrate con troppa forza e quindi avessero rotto il materiale lucido soprastante, causando un effetto da vetro spaccato). Nel complesso, comunque, come dicevo, il GC si presenta assai bene e non passa inosservato.

Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0005_small Gainclone by Santo 2008_0905_Gainclone0008_small

Dopo queste doverose precisazioni e dopo un breve riepilogo dei dati di targa:

potenza RMS: 58 W + 58 W su 8 ohm
output di picco istantanea: 100 W
distorsione THD misurata a 1khz alla massima potenza: 0,02%
distorsione THD misurata a 10khz alla massima potenza: 0,07%
rapporto segnale/rumore: 97,8 db
risposta in frequenza (chip LM3875TF): 20 - 25.000 Hz

passiamo subito a dare energia al suo grosso cuore pulsante, il LM3875TF, alimentato da 58 W per canale, in altre parole andiamo ad accendere il mostro nero! Ovviamente prima ho dovuto connetterlo con il resto del mio impianto: quindi tramite dei Monster Cable MK2 lo collego al mio Oppo DV-970 e tramite dei QED Micro lo attacco alle casse Proson Conquest MK2 6030. Alla fine il cavo di alimentazione alla ciabatta.

Fatto questo, ho acceso la ciabatte tramite il suo interruttore (è una ciabatta filtrata con protezione dalle sovratensioni) e premuto il pulsante "ON" sul retro del GC... Subito si accende il led blu (un blu non troppo freddo a dire il vero), piacevole ma decisamente troppo forte per i miei gusti (non avevo mai pensato di dovermi munire di occhiali da sole per ascoltare musica!!). Quel che mi piace meno, però, è notare con profondo disappunto un ronzio proveniente da entrambe le casse. Questo ronzio è piuttosto debole, ma ben udibile data la sensibilità delle Proson, per altro non è un sibilo, ma assomiglia al rumore del motore di un motoscafo in lontananza. Dopo questa analisi dei sintomi, mi viene detto dal papà del GC che si tratta della corrente 220 che entra nel GC e, evidentemente non adeguatamente scaricata a terra, viene diretta alle casse. La mia linea elettrica, è per altro piuttosto sporca e malfatta (nonostante la casa sia discretamente nuova...).

Soprassiedo sul ronzio, promettendomi di occuparmene più avanti se il mostro si fosse rivelato all'altezza delle mie aspettative. Così, inserisco il primo CD di test (proprio un CD di test canali, frequenze, rumore e alcune musiche campionate in modo eccelso, fatto apposta per testare gli impianti), che uso sempre proprio per vedere se ho connesso adeguatamente il canale destro e quello sinistro (essenziale nella visione dei film in dvd). Tutto ok, per fortuna, così, visto che mi trovo, passo alle tracce successive dello stesso CD: scelgo un assolo di batteria e uno di chitarra classica...

Oddio, cosa odono le mie orecchie! Con la batteria si ha un'immediata e palpabile impressione dell'effetto live che il GC è in grado di generare. Già, palpabile perchè gli strumenti si materializzano, il suono si materializza davanti a noi e lo si apprezza con tutto il corpo, non solo con le orecchie. Alzando il volume tra le ore 9 e 10 la batteria (e le Proson!) comincia a spostare l'aria e si ha una sensazione molto simile a quando il tamburo di una banda passa vicino a noi. Inoltre, il batterista esegue un giro di percussioni su tutti i tamburi, in circolo, e mi si materializza di colpo e ben definitamente la batteria davanti ai miei occhi (o dovrei dire davanti alle mie orecchie?), con il batterista che si sposta per suonare tutti i tamburi, cosa che prima non succedeva col T-Amp. Inoltre i colpi sono ben piazzati e mi chiedo cosa succederebbe se alzassi un po' il volume... ma per ora non voglio esagerare.
Passo all'assolo di chitarra: anche questo è di un realismo eccezionale, mai sentito prima nemmeno su ampli più costosi che ho avuto l'onore di ascoltare. Mi erano giunte voci di questo proverbiale "effetto live" del GC, ma non avrei mai pensato poterlo davvero apprezzare sul mio impianto, anche perchè non credo esattamente a tutto quello che mi si dice. Questa volta però ho dovuto ricredermi: si sentono non solo le corde pizzicate o i polpastrelli che strisciano su di esse, ma la vibrazione dell'intero strumento. Eccezionale, ho già la pelle d'oca... E non vedo l'ora di inserire qualcosa di serio per mettere in difficoltà questo GC!

Non sto più nella pelle, così metto il mio CD "di test" preferito (ma è riduttivo declassarlo a mero CD di test, visto che spesso mi diletto anche ad ascoltare per intero): "Neon Golden" dei Notwist. Subito un suono dolce, arrotondato e "spesso", mi colpisce... Poi le percussioni, secche e contrastate. E infine i bassi, che arrivano dal profondo di non so dove. Questo CD mette alla prova gran parte dello spettro udibile e alzando il volume di nuovo a ore 10 o poco più, tutto sembra materializzarsi davanti a me. Inoltre, come dicevo, è un suono arrotondato, perchè proprio caldo e morbido, ma senza per questo sacrificare le frequenze più alte, che, come nel T-Amp, suonano sempre cristalline e definite. Ma è la morbidezza del suono che rende immediatamente riconoscibile questo GC da T-Amp e Trends, credo ormai che riconoscerei immediatamente qualche ampli sta suonando, anche a parità di volume: il GC ha nella corposità, nella rotondità, nello spessore e nel calore del suono la sua inconfondibile firma.

Adesso voglio vedere dove arriva il basso di questo GC, che nel CD dei Notwist mi è parso estremamente controllato, ma anche secco e potente al punto giusto e con una profondità stupefacente (almeno per chi è abituato al suono di T-Amp e Trends, probabilmente la potenza 10 volte superiore si fa sentire). Quindi inserisco un CD con frequenze di test pure che coprono tutto lo spettro sonoro (questo CD si può trovare in area Download) oltre che altre tracce scaricate da internet di puro SPL (Sound Pressure Level: sì, niente di Hifi, ma dove conta solo la pressione sonora e i decibel scaturiti). Il ronzio di fondo interferisce con le frequenze più basse e più alte, ma questo è tipico della 220 e questo è un bene: eliminando il ronzio eliminerei anche questo difetto. Detto questo, le tracce sulle varie frequenze mettono in luce i "limiti" delle Proson: si comincia a sentire sopra i 30 Hz senza attenuazione, anche se a 25 qualcosina si sente pure, seppur molto attenutao. Passando poi a tracce con frequenze da subwoofer a volume particolarmente alto i cestelli dei woofer delle Proson si muovono da far paura... e arrivando col volume a ore 11 arrivano a fondo scala, oltre a mettere in risonanza alcuni oggetti dell'ambiente, compresi i vetri... Ma notare che queste frequenze sono praticamente tutte sotto i 40 Hz, molte delle quali a 30 Hz o meno, per cui niente di musicale. E così, ho rifatto anche il rodaggio alle Proson! Tanto per concludere le impressioni con questo CD di test e bass-test: la capacità di controllo di bassi profondi e profondissimi non ha eguali in T-Amp e Trends ed è estremamente piacevole sentire questa musica elettronica così ben suonata, da far rimanere gli amici a bocca aperta! Anche la capacità di scendere in frequenza senza nessuna attenuazione (limiti dei diffusori permettendo) è immediatamente udibile anche rispetto al Trends (che non ha tagli sui bassi), cosa udibile chiaramente - se non si ha il timore di rompere i woofer delle proprie casse con ampli così potenti - con i Chemical Brothers e la loro traccia con lo sweep down al massimo volume consentito dal CD. La traccia "Mockingbird" di Eminem poi, lascia semplicemente senza fiato, con un basso martellante che non dà tregua e arriva a far vibrare la nostra pancia, non solo il divano, e il rumore dei piatti che viene sparato in faccia in modo così preciso e realistico da far chiudere gli occhi ad ogni "ciack!". Ah, quasi dimenticavo, qualcuno vuole comprare un subwoofer?

E va bene, mi sto emozionando seriamente come non succedeva da tempo. Quindi torniamo ai dischi HiFi: Timbaland. Ok, niente di "fighetto" o di classe, ma anche qui musica elettronica, godibilissma, con puntate all'hip-hop e al RAP. E io che pensavo che questo amplificatore fosse più per classica e jazza/blues, ma poco idoneo a rock ed elettronica! Come mi sbagliavo: Timbaland finalmente viene sprigionato completamente e senza alcun limite, ha tutta la potenza che vuole ed è semplicemente... meglio che all'ascolto di qualsiasi locale o discoteca, il controllo sui bassi è sensazionale e il punch, alzando il volume, va dritto al bersaglio: noi.

Ancora, adesso voglio sentire voci: il nuovo di Ligabue e il Cd di duetti del mitico Ray Charles. Che voci ne escono!! Sono letteralmente con le lacrime agli occhi! Forse più arretrate rispetto a T-Amp e Trends (in cui secondo me sono un po' sparate in avanti), ma hanno una corposità e un realismo mai sentito prima. Ligabue (che pur non mi piace molto nei nuovi dischi) sembra davvero lì con noi e la sua voce rauca e piena. Anche Ray Charles con i suoi duetti è magico, da pelle d'oca: la sua voce graffia la pelle e ci accarezza contemporaneamente, gli strumenti sono eccezionalmente definiti e "live", come nel suadente "You give me fever". A proposito: anche le voci delle donne acquistano corpo con il GC e ascoltarle dà emozioni nuove e insperate in un impianto "casalingo".

Ascolto ancora, non mi basta mai! Ma non vedo l'ora del momento decisivo: la mia musica preferita, la sinfonica! Per cui via con classica e colonne sonore. Cominciamo con il meraviglioso disco doppio con le overture di Rossini, decisamente il disco di classia registrato meglio che abbia. L'incisione è magistrale e non mi sembra di esagerare. "Gugliemo Tell": parte pianissimo, poi in uno dei crescendi che ha reso leggendario Rossini, arriva a livelli decisamente da concerto. E il GC dà tutta la potenza che serve. Ancora, "La gazza ladra": gli strumenti sono presenti tutti quanti e tutti al posto giusto, anche il triangolo si fa sentire se pur nel pieno orchestrale, le trombe sembrano davanti a noi e i violini si materializzano nell'aria. La dinamica è impressionante! Il GC fornisce tutto ciò che gli viene richiesto e senza battere ciglio, tutto fluisce senza problemi. Non mi basta, per cui metto Mozart (3° movimento della Sonata Gran Partita, uno dei pezzi più belli della Musica Classica), Vivaldi, con le meravigliose "Quattro stagioni" che conosco a memoria (e non scherzo) da quando avevo 10 anni e Beethoven, con il Chiaro di Luna, un altro concerto per pianoforte che non ricordo, la sua 5a Sinfonia e la Romanza in Fa per violino, dopodichè Michelangeli e il suo magistrale pianoforte. Accidenti ragazzi, tutto questo... esce dal mio impianto? Ho le lacrime, la pelle d'oca, e non riesco a credere cosa faccia la magia: la potenza del GC, che dà tutta la dinamica che mai avevo sentito prima d'ora con T-Amp e Trends? Oppure la raffinatezza del suo chip in classe A, che dà un basso controllato e medi rotondi e presenti, ma anche alti cristallini, senza però mai spararli in faccia e ammorbidendoli in un modo così naturale e musicale da voler alzare sempre di più il volume (ma oltre le ore 11 non mi arrischio, non ho mai ascoltato con un volume così alto e si cominciano a sentire i limiti del mio, pur grande, ambiente)? O è forse il dettaglio: anche nei pieni orchestrali ogni minuzia, dal pizzicato delle corde di violino, al movimento degli archetti, agli scricchiolii di sedie e palcoscenico, non manca? Ovviamente è tutto questo insieme, perchè tutto questo è il GC.
Sul dettaglio volevo dire fare una precisazione: pensavo che T-Amp e Trends fossero il massimo da questo punto di vista, ma probabilmente era per una predominanza delle medio/alte frequenze (specie nel T-Amp), visto che anche ai primissimi ascolti del GC ho sentito dettagli che prima non avevo mai sentito con il T-Amp. Da non escludere neanche l'ipotesi che potendo ora tenere un volume nettamente maggiore senza alcuna distorsione e con tutta la dinamica richiesta, sento dettagli che prima erano troppo sommessi, nascosi da strumenti ben più roboanti.

FINE PRIMA PARTE - continua...

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Messaggio Da Silver Black Mer 15 Lug 2009 - 2:59

...segue - SECONDA PARTE:

Nota particolare merita la capacità di espressività del GC nei confronti di violini e pianoforte. I primi sono quanto di più aderente alla realtà abbia mai sentito, si sentono le corde pizzicate e l'archetto che strofina le corde, con la morbidezza e la dolcezza che questo strumento sa regalare se messo nelle mani giuste. Ogni volta che partono i violini in coro oppure il violino solista, è un godimento per orecchie e mente, non so esprimerlo meglio, ma si sentono le corde vibrare, si sente il crine di cavallo nel momento del contatto con la corda metallica e poi quella dolce vibrazione... Sublime. Il pianoforte invece... è quanto di meglio ho sentito fin'ora nella sua riproduzione! Io suono il pianoforte da anni e avendolo anche a casa so bene come deve suonare; ebbene il GC non riproduce solo la musica del pianoforte, ma riproduce lo strumento in sè e per sè: il movimento meccanico dei martelletti c'è ed è ben udibile, così come la risonanza nella cassa quando il pianista usa il pedale, e naturalmente la cosa più bella: il rumore meccanico dei tasti premuti. Il tutto rende il pianoforte così piacevole e realistico da farlo apparire di fronte a noi. Non avrei mai smesso di mettere brani con pianoforte e violini, ad esempio le Quattro Stagioni erano lì davanti a me e il suono degli strumenti era palpabile, nella dolcezza quanto nelle parti più appassionate (che medi ragazzi, quanto dettaglio e quanta precisione). E la 5a di Beethoven era vera lussuria per tutto l'apparato uditivo, con salti dinamici da brividi. E il violino solista della Romanza era da lacrime, così come il pianoforte di Arturo Benedetti Michelangeli, espressivo e arioso nonostante l'incisione non sia delle più esaltanti.

Ma adesso era il momento di procedere con il test definitivo (ehi scherzo, so che non c'è nulla di definitivo in HiFi!): io mi diverto a chiamare così quei brani che esibivano dei chiari limiti se riprodotti da T-Amp e Trends. Anche con le Proson quando chiamai mia sorella e la mia ragazza ad ascoltare, nonchè il mio migliore amico "audiofilino", avevano notato una certa fatica di ascolto nelle parti più concitate di pieni orchestrali esprimendo la chiara espressione "il suono è confuso". Pazzesco, mi dicevo io, il T-Amp è confuso? Probabilmente è proprio un limite dovuto alla potenza ridotta, visto che abbassando il volume tutto si normalizzava. Così ora rifaccio il test, anche se stavolta dapprima solo stavolta e con la mia ragazza audiofila (ricordate?! Wink ) dopo... Ebbene, messi i CD de "Il Gladiatore (The Battle)", "L'ultimo Samurai ("Red Warrior" e successiva)" e "The Promise" ("The Promise" e "Stampade"), ossia le parti più ricche di pieni orchestrali possibili. Ebbene, mi sembravano letteralmente brani mi verrebbe da dire "come fosse la prima volta che li ascoltassi". Tutto pulito, anche a volume alto (ore 11, e con 60 W e 91 db di sensibilità dei diffusori sono tanti!) e con tutta l'orchestra che suona, con trombe e grancassa incluse, con cambi repentini di dinamica, passando dal sussurrato al fortissimo; mai nessuna confusione, con tutta la dinamica che questi brani richiedevano e vi giuro che si sentiva tutta, la musica sembrava fluire dalle Proson come acqua dal letto di un torrente ora più ripido ora meno, ora con cascate: fluida, limpida, senza niente che potesse ostacolarla, e con i fortissimi la pressione sonora aumentava in modo considerevole senza la minima distorsione e sopratutto mantenendo medi setosi e dettagliati, estremamente dettagliati, con acuti che punzecchiano dove serve ma in un contesto morbido e caldo, con bassi controllati e profondissimi (questo è stato il primo commento del mio amico audiofilo, mentre quello della mia ragazza: "non c'è più la confusione!". Il suo secondo è stato: "il suono non è più stridulo e asciutto").

Eccezionale sentire la mia musica preferita suonata così, il GC è il compagno ideale della musica sinfonica. Anche se si adatta bene, come avrete ormai capito, a qualsiasi genere, anche all'hip-hop, al RAP e al rock. A proposito di rap: messo un po' di Eminme e Fifty Cents, tanto per tornare a musica meno "di classe", esibiva un controllo e una profondità dei bassi, con una velocità eccezionale. Il punch che cerco io non c'è ancora, se non alzando il volume a ore 11 o più (credo che il punch che voglio io lo si ottenga con ampli da 200 W per canale...), ma vi assicuro che il GC tira delle sonore mazzate quando serve. Detto questo, tanto per concludere l'argomento versatilità del GC, ho messo il CD "The Extremist" del mitico Satriani, registrato molto bene: la sua chiatta è grandiosa e riprodotta in modo quanto mai live dal GC. I piatti sono un colpo in faccia, i colpi di batteria al ventre, la chitarra si sente nell'aria. Batteria, basso e chiatarra insieme con una potenza e una dinamica da concerto... e il tutto tra le mie mura di casa! Non l'avrei mai detto solo una settimana fa. E guardate che non sto esagerando.

Soddisfatto del GC? Quasi, c'era ancora la nota stonata del maledetto ronzio di fondo e della risonanza dello stesso con determinate frequenze agli estremi di gamma. Così sono andato dal mio installatore audio-hifi di fiducia, che è stato ben lieto di mettere mano su un "amplificatore così bello", parole sue. E' stato molto gentile e, su consiglio del papà del GC che lo ha assemblato, ha messo mano al saldatore (cosa per me impossibile non avendolo mai neppure visto un saldatore) per mettere finalmente a massa: presa di corrente (IEC) e le due PCB. Ed ecco che così, per magia quasi, il ronzio è SPARITO!!! E il GC è diventato silenzioso come il T-Amp! E naturalmente senza più nessun problema con gli estremi di gamma (era proprio il rumore della 220, è infatti un effetto tipico).

Così ho ascoltato in questi giorni quanti più CD mi capitava, ritrovando emozioni che non sentivo da tempo sul mio impianto. L'effetto live del GC, unito al suo marchio di fabbrica e cioè l'estrema rotondità del suono, caldo e spesso, con una riproduzione di medi setosi e di bassi profondi e controllati, mi ha fatto riassaporare musiche che conoscevo molto bene ma che non avevo mai sentito suonare così.

Il difetto, seppure attenuato da una resistenza supplementare, è il led blu, decisamente troppo forte se si ascolta musica in penombra, come piace a me, o si guarda un film al buio. Ma certo, è un difetto marginale, anche perchè a me sinceramente il led blu piace! Ah, a proposito di film: con il GC l'uso del subwoofer è oltremodo inutile (come decisamente lo è per la musica, ma questo si capiva credo dalle mie descrizioni precedenti), i bassi sono incredibili ed esplosioni, spari e mazzate varie sono riprodotte a volume da cinema, vibrazione della poltroncina inclusa. Voci degli attori e rumori di fondo più minuti, poi, acquistano calore e corpo. Decisamente coinvolgente!

Detto questo, credo di aver detto tutto sulle meraviglie di questo GC (acc... guardate che ora mi avete fatto fare!!! Rolling Eyes Wink Ma non vedevo l'ora di mettervi al corrente delle emozioni che mi ha suscitato sin dalle primissime note). Concluderei con uno schema riassuntivo:

MICRODINAMICA: eccellente, anche a volume bassissimo tutti i dettagli sono là, e i bassi sono sempre profondi (dove invece sparivano nel T-Amp)
MACRODINAMICA: alzando il volume il basso diventa una bella mazzata, gli strumenti preondo vita e si materializzano, la dinamica diventa impressionante
POTENZA: esuberante anche per ambienti d'ascolto grandi, ci si pilota di tutto
DINAMICA: eccezionale, probabilmente una diretta conseguenza della potenza
DETTAGLIO: pensavo che la classe T fosse imbattibile da questo punto di vista, ma devo ammettere, con rammarico, che anche rispetto al Trends, ho sentito dettagli mai uditi prima
VERSATILITA': un doppio ingresso RCA e un selettore ingressi molto ben fatto assicurano un'ottima versatilità anche a chi ha più di una sorgente
CONNETTORI: audiofili, dorati e isolati, permettono l'utilizzo anche di cavi di grosso spessore
CARATTERE: suono caldo, effetto live tipico di amplificatori dal costo di migliaia di euro
COSA POTEVA ESSERCI E INVECE NON C'E': il telecomando
COSA C'E' E POTEVA NON ESSERCI: la luce accecante del led frontale!

PREGI: dinamica, potenza, calore del suono, effetto live, risposta e controllo in basso, medi setosi, dettaglio
DIFETTI: led letteralmente accecante, mancanza del telecomando, calore dissipato (essendo in classe A è anche normale...)
PLUS: due ingressi RCA con selettore ingressi, potenziometro precisissimo e di gran classe, assemblaggio curato e design raffinato

E con questo, per stanotte è veramente tutto!

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Messaggio Da Silver Black Mer 15 Lug 2009 - 3:03

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diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
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