Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Tornando in topic..
Misure di sensibilità di un diffusore a 8 ohm vs Parallelo/serie di 2 diffusori a 8 ohm.
Parallelo
Metodo di misura a tensione costante di 2.83v:
1 diffusore: 74dB @2.83v/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 80dB @2.83v/1m (4 ohm)
Metodo di misura a potenza costante di 1w:
1 diffusore: 74dB @1w/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 77dB @1w/1m (4 ohm)
Serie
Metodo di misura a tensione costante di 2.83v:
1 diffusore: 74dB @2.83v/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 74dB @2.83v/1m (16 ohm)
Metodo di misura a potenza costante di 1w:
1 diffusore: 74dB @1w/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 77dB @1w/1m (16 ohm)
Entrambi i metodi di misura della sensibilità (misura a tensione costante di 2.83v e misura a potenza costante di 1w) sono validi, ma ragionando a potenza costante di 1w, il confronto è immediato, mentre a tensione costante bisogna apportare le correzioni che dicevo alcuni post fa.
Misure di sensibilità di un diffusore a 8 ohm vs Parallelo/serie di 2 diffusori a 8 ohm.
Parallelo
Metodo di misura a tensione costante di 2.83v:
1 diffusore: 74dB @2.83v/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 80dB @2.83v/1m (4 ohm)
Metodo di misura a potenza costante di 1w:
1 diffusore: 74dB @1w/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 77dB @1w/1m (4 ohm)
Serie
Metodo di misura a tensione costante di 2.83v:
1 diffusore: 74dB @2.83v/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 74dB @2.83v/1m (16 ohm)
Metodo di misura a potenza costante di 1w:
1 diffusore: 74dB @1w/1m (8 ohm) Vs 2 diffusori: 77dB @1w/1m (16 ohm)
Entrambi i metodi di misura della sensibilità (misura a tensione costante di 2.83v e misura a potenza costante di 1w) sono validi, ma ragionando a potenza costante di 1w, il confronto è immediato, mentre a tensione costante bisogna apportare le correzioni che dicevo alcuni post fa.
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Fernando Micelli ha scritto:
Credo tu faccia confusione fra Sensibilità ed Efficienza.
E' un fraintendimento non da poco che spesso i costruttori di casse
hanno contribuito a creare e non sempre involontariamente.
Ma non ti preoccupare, non sei il solo.
...
La questione non potrebbe interessarmi di meno
e ancor meno avere o no ragione.
Non mi preoccupo.
Sul fraintendimento siamo d'accordo, anche se non siamo d'accordo su chi abbia frainteso.. Non sarò certo io e nemmeno tu, visto che non te ne può fregare di meno, a dirimere la questione in maniera definitiva.. questione che ha origini antiche, ovvero da quando si è passati dalle valvole allo stato solido..
C'è chi la pensa come te, ovvero che l'efficienza si misuri in dB @1w/1m, e chi come me, che invece crede che i dB @1w/1m siano sempre una misura di sensibilità fatta a potenza costante, e l'efficienza sia un numero puro (da 0--1) esprimibile anche in percentuale ( da 0--100%).
L'efficienza, tra l'altro, non compare quasi mai nelle schede tecniche.
E' curioso che Wikipedia a proposito della definizione di efficienza, riporti due definizioni diverse a seconda della versione in lingua inglese e italiana.
Versione inglese:
http://en.wikipedia.org/wiki/Thiele/Small (mancano le formule per problemi di formattazione)
• η0 - The reference or "power available" efficiency of the driver, in percent.
The expression ρ/2πc can be replaced by the value 5.445×10-4 m²•s/kg for dry air at 25 °C. For 25 °C air with 50% relative humidity the expression evaluates to 5.365×10-4m²•s/kg.
• A version more easily calculated with typical published parameters is:
The expression 4π2/c3 can be replaced by the value 9.523×10–7 s³/m³ for dry air at 25 °C. For 25 °C air with 50% relative humidity the expression evaluates to 9.438×10−7s³/m³.
• From the efficiency, we may calculate sensitivity, which is the sound pressure level a speaker produces for a given input:
A speaker with an efficiency of 100% (1.0) would output a watt of energy for every watt of input. Considering the driver as a point source in an infinite baffle, at one meter this would be distributed over a hemisphere with area 2π m² for an intensity of (1/(2π))=0.159154 W/m², which gives an SPL of 112.1 dB in reference to the reference pressure of 2e-5 Pascals.
SPL at 1 meter for an input of 1 watt is then: dB(1 watt) = 112.1 + 10*log(η0)
SPL at 1 meter for an input of 2.83 volts is then: dB(2.83 V) = dB(1 watt) + 10*log(8/Re) = 112.1 + 10*log(η0) + 10*log(8/Re)
E ora la versione italiana:
http://it.wikipedia.org/wiki/Parametri_di_Thiele_%26_Small
Efficienza 1W/1m
Efficienza (dBSPL). Esprime il livello di pressione sonora generata, in camera anecoica, applicando all'altoparlante un segnale sinusoidale generalmente alla frequenza di da 1 kHz, con la potenza di 1 watt. Un'alta efficienza permette a parità di potenza applicata di avere maggiore pressione sonora, ma generalmente altoparlanti molto sensibili richiedono grandi volumi di carico poiché hanno Cms e quindi Vas alte. Il valore medio di sensibilità si aggira intorno ai 90dB.[1]
La cosa che mi fa ridere è la nota conclusiva della versione in italiano:
" Nei cataloghi e nelle schede tecniche spesso le parole sensibilità ed efficienza vengono confuse. Conviene quindi fare attenzione più che altro al dato 1W/1m oppure 2,83V/1m."
Altre fonti che ritengo attendibili (sulle cose tecniche sono esterofilo. Si è capito?):
http://www.sengpielaudio.com/calculator-efficiency.htm
http://www.audioholics.com/loudspeaker-design/loudspeaker-sensitivity
http://www.klipsch.com/Education/speaker-sensitivity
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Fernando Micelli ha scritto:Giancarlo ha scritto:
Secondo me le risposte giuste sono:
1) a=b
2) a=b
3) a<b
4) a<b
5) a<b
6) a<b
7) a=b
Credo tu faccia confusione fra Sensibilità ed Efficienza.
E' un fraintendimento non da poco che spesso i costruttori di casse
hanno contribuito a creare e non sempre involontariamente.
Ma non ti preoccupare, non sei il solo.
Quoto
SaNdMaN- Membro classe oro
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DAC: Musical Fidelity VDAC II -XMOS PCM5102 DAC - Cambridge Audio DAC100 - Behringer Ultramatch PRO CS4398 a trasformatori
HTCP Silverstone: JRiver con Dirac Live Room Correction
Preamplificatore: Gomez - Prebby HV - PrebbyHeadHV - PreFET
Finali: 2 Adcom GFA 555 - TPA3116 - Abletec 240 - TA 10.2
Diffusori: Focal Aria 906 - Dynaudio DM 2/7 - Cerwin Vega SL15
Cuffie: Grado SR325i - Sennheiser HD600
Ampli Cuffie: JHL class A - Prebby Head HV
Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
SaNdMaN ha scritto:Fernando Micelli ha scritto:
Credo tu faccia confusione fra Sensibilità ed Efficienza.
E' un fraintendimento non da poco che spesso i costruttori di casse
hanno contribuito a creare e non sempre involontariamente.
Ma non ti preoccupare, non sei il solo.
Quoto
Quoto anch'io (c'è confusione in giro..)
Quella indicata come dB @1w/1m è la sensibilità ponderata chiamata da alcuni anche efficienza e serve per poter confrontare correttamente le sensibilità di due diffusori aventi differenti impedenze!
Altrimenti confrontiamo le pere con le mele!
Ho trovato anche queste spiegazioni in italiano:
http://www.dibirama.altervista.org/tecnica/sensibilita-ed-efficienza.html
http://mariobon.com/Articoli_nuovi/427_SPL_ponderato.htm
Poi è logico che un diffusore più sensibile (in dB 1w/1m), sarà anche più efficiente (in %). Conoscendo l'una si si può calcolare facilmente l'altra e la formula è:
Efficiency = 10[(Sensitivity in dB – 112)/10]
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Giancarlo ha scritto:SaNdMaN ha scritto:
Quoto
Poi è logico che un diffusore più sensibile (in dB 1w/1m), sarà anche più efficiente (in %). C
Efficiency = 10[(Sensitivity in dB – 112)/10]
Appunto
SaNdMaN- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Sono due definizioni chiare uno è un numero puro,l'altro si misura in db.Mancherebbe quella definizione che definisce la sensibilita' in modo piu diretto,intuitivamente è facile capirlo (di solito) forse definirlo è un po meno sempliceGiancarlo ha scritto:Fonte:
http://www.giannicornara.net/pages/pages_technotes/page_sens_eff.htm
"Le modalità correntemente utilizzate per dichiarare la sensibilità sono due:
con riferimento alla potenza
con riferimento alla tensione"
.....
"L'efficienza si definisce come rapporto fra la potenza acustica resa e la potenza elettrica fornita: essendo un rapporto fra potenze, quindi fra grandezze omogenee, l'efficienza è un numero adimensionale (un numero puro)."
E quindi non si misura in dB aggiungo io.
I due parametri però sono concettualmente diversi, e alla fine ci dicono due cose diverse, anche se correlate: l'efficienza ci dice quanta potenza elettrica viene convertita in energia sonora, quindi analogamente quanta energia elettrica si spreca, la sensibilità ci dice quanto suono si produce.
valvolas- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Ciao Giancarlo e bentornato Fernando!fritznet ha scritto:il mistero s'infittisce
Che la mia assenza non vi sembri superbia, sono assente e deluso da me
e di me stesso, il forum è un'oasi..
Mi piace vedervi in contrasto,
che noia se giocassimo a scacchi tutti con le pedine bianche,
è difficile però seguirvi,
postate con troppi numeri, formule e troppi riporti di altri che scrivono in internet,
ma internet è una discarica a cielo aperto,
dispersiva e diseducativa.
Io ne sono disorientato. Dobbiamo usare parole nostre.
Vi lascio con quel che penso:
L'efficienza è l'energia utile uscente in rapporto all'energia totale entrante.
(watt acustici fratto watt elettrici)
In un solo altoparlante o in un sistema più complesso,
questo rapporto rimane stabile e uguale a se stesso, sempre e in ogni caso,
in qualunque modo uno o più altoparlanti uguali tra loro vengono collegati.
E ora una poesia per Fritznet,
perché è l'unico che ne tenterà la parafrasi:
Se nella mensa dei miei poveri
ho una pentola di minestra calda
e dodici piatti
è inutile disporne ventiquattro
nel vano tentativo d'aumentare la minestra
per sfamarne ancora.
La poesia s'intitola
"Vana speranza nel far la somma delle superfici radianti"
Per gli scettici ho un'altra storia (frequento i conventi):
Suor Celeste
la sera
prima di addormentarsi
controllava sotto al letto
per assicurarsi che non ci fosse qualcuno
e
non trovandoci mai nessuno
fece mettere due letti
per raddoppiare le probabilità.
Vi ricordate dei due topi che mi hanno azzannato le mani
mentre io tentavo di salvar loro la vita? E' questa la mia delusione.
Ma adesso fuori in terrazza si vede una straordinaria luna piena
che funziona senza elettricità,
è troppo bella per pensare grandi le mie frustrazioni. Ciao,
il mio micro pc bianco si sta scaricando.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
La luna si vede anche da qui, e fra qualche giorno, meteo permettendo, anche le Liridi
Bella la poesia Valter, ma la storia di suor Celeste mi ha proprio fatto ridere.
Sei troppo drastico secondo me sulla rete, il paragone con la discarica è ingeneroso, a parte che le discariche, se gestite correttamente potrebbero diventare le miniere del futuro, in rete ci sono sì cose abbandonate, dimenticate, progetti incompleti e moltissima spazzatura, ma ho fiducia che potrà diventare uno strumento molto forte di crescita per l'umanità.
Dipende, come per tutti i media, dall'uso che se ne fa, e non solo da parte chi produce i contenuti, ma anche di ne usufruisce.
Pensa alla possibilità di tenere corsi di aggiornamento, seminari e conferenze ad esempio in ambito sanitario (medico ed infermieristico) in paesi molto vasti, dove viaggiare è difficile ( Africa ad esempio).
Inoltre non vedo questa contrapposizione tra la rete e la letteratura scientifica, nel senso che chi è interessato ad approfondire un argomento solitamente lo fa attraverso la lettura, nondimeno avere in rete testi e siti che divulgano, secondo me non è assolutamente un male, anzi.
La vera sfida dei tempi di internet, come sosteneva già una decina di anni fa Umberto Eco, non è "usare" l'informazione, siamo sommersi e bombardati da informazioni, e non solo dalla rete.
La vera sfida è imparare a scegliere tra le varie fonti.
Bella la poesia Valter, ma la storia di suor Celeste mi ha proprio fatto ridere.
Sei troppo drastico secondo me sulla rete, il paragone con la discarica è ingeneroso, a parte che le discariche, se gestite correttamente potrebbero diventare le miniere del futuro, in rete ci sono sì cose abbandonate, dimenticate, progetti incompleti e moltissima spazzatura, ma ho fiducia che potrà diventare uno strumento molto forte di crescita per l'umanità.
Dipende, come per tutti i media, dall'uso che se ne fa, e non solo da parte chi produce i contenuti, ma anche di ne usufruisce.
Pensa alla possibilità di tenere corsi di aggiornamento, seminari e conferenze ad esempio in ambito sanitario (medico ed infermieristico) in paesi molto vasti, dove viaggiare è difficile ( Africa ad esempio).
Inoltre non vedo questa contrapposizione tra la rete e la letteratura scientifica, nel senso che chi è interessato ad approfondire un argomento solitamente lo fa attraverso la lettura, nondimeno avere in rete testi e siti che divulgano, secondo me non è assolutamente un male, anzi.
La vera sfida dei tempi di internet, come sosteneva già una decina di anni fa Umberto Eco, non è "usare" l'informazione, siamo sommersi e bombardati da informazioni, e non solo dalla rete.
La vera sfida è imparare a scegliere tra le varie fonti.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
valterneri ha scritto:
Ciao Giancarlo e bentornato Fernando!
Vi lascio con quel che penso:
L'efficienza è l'energia utile uscente in rapporto all'energia totale entrante.
(watt acustici fratto watt elettrici)
In un solo altoparlante o in un sistema più complesso,
questo rapporto rimane stabile e uguale a se stesso, sempre e in ogni caso,
in qualunque modo uno o più altoparlanti uguali tra loro vengono collegati.
Ciao Valter!
Di seguito cercherò di dare una mia semplice definizione generica di efficienza/rendimento.
L'efficienza o rendimento di un sistema deve essere inquadrato e visto in ambito di efficienza energetica e indica semplicemente quanto otteniamo rispetto a quanto spendiamo o se volete, in altre parole, ci indica se il sistema è ottimizzato e lavora con basse perdite.
Per il primo principio della termodinamica, l'energia non si crea e non si distrugge, per cui l'efficienza o rendimento di un sistema (e anche di un sistema di altoparlanti) sarà sempre <1 ed è un numero puro (senza unità di misura), e ancor più chiaramente esprimibile in % (0---100%).
L'efficienza non si misura direttamente con uno strumento, ma si calcola facendo il rapporto tra quanto otteniamo e quanto spendiamo.
Come vedi sulla definizione di efficienza siamo d'accordo.
Mi piacerebbe se e quando avrai tempo, che tu mi dicessi anche se concordi sulla definizione di sensibilità di un altoparlante, che cercherò di esprimere con parole semplici.
La sensibilità è la reazione di un sistema ad uno stimolo.
A parità di stimolo, quanto più grande sarà la reazione del sistema, tanto più grande sarà la sensibilità.
Nei trasduttori stimolo e reazione sono sempre due grandezze fisiche diverse, perchè i trasduttori "trasducono" ovvero ricevono energia in una certa forma e la trasferiscono sotto un'altra forma.
Ciò che otterremo da un trasduttore sotto forma di energia, sarà perciò di natura diversa da quella iniziale ricevuta in ingresso dal trasduttore stesso.
La sensibilità si misura direttamente con uno strumento (non si calcola) e ha senso solo se viene indicato esplicitamente il metodo con cui la misura è stata effettuata.
Detto questo passo alla definizione della sensibilità di un altoparlante:
La sensibilità di un altoparlante è il livello di pressione in dB (reazione) che l’altoparlante emette in camera anecoica a 1m di distanza a seguito di un segnale elettrico (stimolo) a potenza di riferimento 1W oppure a tensione di riferimento di 2.83Vrms
Nelle schede tecniche degli altoparlanti viene indicata a discrezione del costruttore con quali dei due metodi è stata fatta la misura di sensibilità semplicemente indicando dopo il valore in dB le diciture 1W/m o alternativamente 2.83V/1m.
Mi preme sottolineare che l’unità di misura della sensibilità è solo dB.
1W/1m oppure 2.83V/1m non sono unità di misura, ma indicano le condizioni di misura e il simbolo di frazione è solo un separatore. I due metodi di misura si possono scrivere anche come (1W, 1m) oppure (2.83V, 1m).
Sensibilità ponderata
E’ la sensibilità misurata con il metodo a potenza 1W/1m ed è utile per poter effettuare confronti di sensibilità di altoparlanti aventi diversa impedenza.
Infatti, se si confrontassero le sensibilità misurate con il metodo della tensione a 2.83V/1m, di due altoparlanti aventi diverse impedenze, avrei dei risultati di sensibilità falsati in senso migliorativo per l'altoparlante a minore impedenza.
E' quindi ovvio che per poter valutare quale altoparlante è più sensibile dovrò confrontarli a parità di potenza e non di tensione!
Per il confronto suddetto se ho a disposizione le sole sensibilità rilevate a 2.83V/1m, sarà quindi necessario fare la conversione a sensibilità ponderata usando i correttivi come già spiegato da me precedentamente (alla fine sono sempre 3dB che si tolgono o si aggiungono) o se si preferisce usando una comoda formula di conversione, da poter mettere in un foglio di calcolo Excel:
Sensibilità ponderata = Sensibilità con metodo a tensione 2.83V+ 10*LOG10( Impedenza /8 )
Se proprio non ne posso fare a meno e voglio conoscere l'efficienza di un altoparlante, avendone misurata la sensibilità ponderata, posso calcolarla con la seguente formula:
Efficienza = 10^[(Sensibilità ponderata – 112)/10]
Quello che ti chiedo caro Valter è:
Sei d'accordo con quanto da me scritto?
I dB espressi a 1W/m sono la sensibilità ponderata (come penso io) o l'efficienza?
P.S.
Mi raccomando non fare l'eremita e non scappare sulla rocca!! Mi fa piacere leggerti qui sul forum!
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Aggiungo alla definizione la parola sonoraGiancarlo ha scritto:
La sensibilità di un altoparlante è il livello di pressione in dB (reazione).....
La sensibilità di un altoparlante è il livello di pressione sonora.......
Che differenza c'è tra sensibilità e SPL?
La sensibilità di un diffusore è una misura di pressione sonora (SPL) standardizzata come detto sopra.
l'SPL (Sound pression level) è la pressione sonora in generale e quindi in qualsiasi condizione.
Sia la sensibilità che l'SPL si misurano in dB.
Nelle "misure" da me effettuate in maniera spannometrica avrei quindi dovuto sempre parlare più correttamente di SPL e mai di sensibilità, semplicemente perchè le misure di SPL da me fatte, non erano misure rigorose e fatte con i metodi di cui sopra (e quindi di sensibilità).
Ciò non toglie che, tutte le considerazioni da me fatte, fossero comunque secondo me corrette, perchè fatte confrontando diffusori in parallelo/serie mantenendo costanti la distanza e il livello di tensione (manopola dell'amplificatore fissa).
Spero che la differenza tra efficienza o rendimento e sensibilità di un diffusore sia chiara e qualora non lo fosse faccio un ultimo tentativo:
Di un altoparlante, ciò che normalmente si vuole sapere, è la sensibilità e quindi avere un'idea di "quanto forte suonerà" l'altoparlante collegato all'amplificatore o quanto sarà efficiente e ci costerà in bolletta?
Parlare di efficienza di un altoparlante è un ossimoro e sarebbe più opportuno parlare di inefficienza di un altoparlante..
Efficiency Percent Sensitivity
0.2 20 % 105 dB
0.1 10 % 102 dB
0.05 5 % 99 dB
0.02 2 % 95 dB
0.01 1 % 92 dB
0.006 0.6 % 90 dB
0.005 0.5 % 89 dB
0.002 0.2 % 85 dB
0.001 0.1 % 82 dB
Per contro ha invece molto senso, ad esempio, parlare di rendimento (sinonimo di efficienza) in tutti i campi dove si parla di bilancio energetico, risparmio energetico e il primo caso che mi viene in mente è il pannello fotovoltaico.
E ricordatevi che il rendimento o efficienza non si misura, ma si calcola, ed è normalmente espresso in % e non in dB.
Tornando al nostro caso avremo quindi che un altoparlante avente sensibilità di 90dB (1W/1m) facendo un semplice calcolo (ho già dato la formula prima e non la rimetto) risulta avere un'efficienza dello 0.6%.
Questo significa che dandogli in pasto 100W ce ne restituisce 0.6W sottoforma di W acustici e tutto il resto vale a dire 99.4W finiscono in calore smaltiti dalla bobina mobile e attriti.
Ma a noi interessa sapere quanto forte suonerà, giusto?
Bene ora faccio un compitino.
Compito:
Collegato ad un amplificatore con dati di targa 100W rms /8ohm quanto forte suonerà un altoparlante da 8 ohm con sensibilità di 90dB 1W/1m?
Svolgimento:
Per prima cosa converto i W in dB
Amplificatore da 100W = 10*log(100) = 20dB di guadagno
A 1 metro di distanza in camera anecoica ho:
SPL=90+20=110dB
E a casa nostra?
Innanzitutto non ascolteremo mai ad 1m di distanza con 110dB di SPL!!!
E poi ognuno a casa sua avrà condizioni di ascolto diverse e quindi la risposta va data caso per caso. Per fortuna esistono dei simulatori che possono aiutare.
In ogni caso spero di avere dato un'idea di cosa significa parlare di sensibilità ed efficienza e perchè ha senso parlare dell'uno e dell'altro e in quali casi.
Dopo tutto questo sbattimento gratuito (spero di non aver commesso errori, perchè adesso non ho il tempo di rileggere e devo lavorare), sono graditi feedback.
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Innanzitutto grazie Giancarlo per lo sbattimento che ti sei preso, ma almeno per quanto riguarda le differenze tra sensibilita' ed efficienza, la questione era gia' stata chiarita anche in altri 3d del passato, ma un ripasso fa' sempre bene.
Per quanto riguarda invece il nocciolo della questione, mi autoquoto.
Per quanto riguarda invece il nocciolo della questione, mi autoquoto.
beppe61 ha scritto:Dopo aver letto quasi tutto, mi permetto di focalizzare un attimo la questione:
Nel caso si collegamento in parallelo di due altoparlanti (al netto di distanze di montaggio, caricamenti vari etc etc) e' da tutti affermato che il guadagno sia di 6 db.
Di questi sei db 3 sono dovuti al maggior wattaggio ricevuto grazie al dimezzamento dell'impedenza, e su questo anche Valter e' d'accordo, essendovi una maggiore forza elettromotrice che egli interpreta come l'unica responsabile dell'aumento di livello.
(questo vale anche per il collegamento in serie)
Quello che e' realmente da capire sono i 3 db dovuti all'aumento della superficie radiante (che dalle prove empiriche effettuate sembrerebbe confermato) e che probabilmente e' spiegato nello scritto di Linkwitz postato, ma che personalmente non sono in grado di comprendere (sopratutto la spiegazione matematica)
beppe61- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
L’acqua di uguale altezza non ha per se moto, e per la convessa avrà moto quella, che è di altezza ineguale con tanta maggiore, o minore velocità, quanto l’inegualità fia di maggiore, o minore differenza, e questa è manifesta per la quarta.
Eulero- Appassionato
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
valterneri ha scritto:L'efficienza è l'energia utile uscente in rapporto all'energia totale entrante.
(watt acustici fratto watt elettrici)
In un solo altoparlante o in un sistema più complesso,
questo rapporto rimane stabile e uguale a se stesso, sempre e in ogni caso,
in qualunque modo uno o più altoparlanti uguali tra loro vengono collegati.
Alle stesse conclusioni si perviene per il parallelo.
Tutti uguali questi toscani, dai tempi del De vulgari eloquentia.
Valter è evidente il parallelo?
Ci sono errori?
Eulero- Appassionato
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
beppe61 ha scritto:
Quello che e' realmente da capire sono i 3 db dovuti all'aumento della superficie radiante (che dalle prove empiriche effettuate sembrerebbe confermato) e che probabilmente e' spiegato nello scritto di Linkwitz postato, ma che personalmente non sono in grado di comprendere (sopratutto la spiegazione matematica)
Innanzitutto grazie del feedback!
La questione può essere affrontata matematicamente come nello scritto di Linkwitz postato, ma questa è una strada estremamente difficile.
Bisogna passare da una cosa reale (l'altoparlante) a un modello matematico equivalente che conterrà all'interno tutte le caratteristiche fisiche dell'altoparlante.
Il modello matematico ci darà quindi la possibilità di fare una simulazione del comportamente reale dell'altoparlante.
Per potere affrontare la questione bisogna però avere delle conoscenze matematiche molto avanzate e bisogna sapere "maneggiare" con destrezza i numeri complessi, equazioni differenziali, integrali, etc.., conoscenze, che come dici tu, non hai.
E' quindi inutile seguire la strada matematica ed è meglio seguire quella empirica come ho fatto io.
Se vuoi farti un'idea tua l'unica cosa che puoi fare è fare un collegamento serie/parallelo e poi misurare l'SPL ottenuto a parità di condizioni.
E' chiaro che con due casse in serie ho misurato la stessa SPL che con una sola cassa, ma a metà potenza erogata dall'amplificatore?
E anche a "orecchio" due casse in serie a metà potenza, suonavano forte uguale ad una sola a potenza doppia.
Come è possibile?
L'unica cosa contestabile è che i diffusori sono altoparlanti all'interno di una cassa di legno e quest'ultima potrebbe alterare i risultati..
Resta da fare la prova degli altoparlanti senza cassa.
E allora lancio una "provocazione" raddoppiando il volume della cassa raddoppia l'SPL?
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
[quote="Giancarlo"]
Dipende dalla frequenza...
beppe61 ha scritto:
... raddoppiando il volume della cassa raddoppia l'SPL?
Dipende dalla frequenza...
sportyerre- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Vedo che la questione è ancora aperta..
Quando si parla di efficienza di un altoparlante quella è e quella rimane, su questo non ci piove, ma..
La cosa curiosa è però che due altoparlanti accoppiati acusticamente non si comportano alla stessa maniera di due altoparlanti distinti.
In altre parole, se presi singolarmente ogni altoparlante avrà una sensibilità.
Se li metto a debita distanza e li faccio suonare contemporaneamente i due sistemi si comporteranno come due sistemi isolati e la sensibilità finale sarà persino più bassa rispetto a quella del singolo perchè avrò distribuito il suono nello spazio, ad esempio in due camere diverse, e io la misura la faccio solo su una camera
Se però accoppio acusticamente due altoparlanti succede un fatto fisico che non si può trascurare, ovvero i due altoparlanti lavoreranno simultaneamente e in fase per cui le onde sonore che si creeranno nello spazio a loro di fronte è come se (passatemi il termine) si sommassero in ampiezza e alla fine ciò che si otterrà in termini di sensibilità sarà migliore (testato personalmente, ma con due casse), rispetto al singolo altoparlante.
E alla fine anche l'efficienza è migliorata.
L'energia non si crea e non si distrugge, ma si può concentrare.
Sono solo fenomeni fisici, che possono trarre in inganno, ma che spesso si verificano in natura e non vìolano il primo principio della termodinamica.
Pensate ad una lente (anche acustica), ad una leva..
Datemi una leva e vi solleverò il mondo! Anzi, datemi 1000 altoparlanti e vi sonorizzerò lo stadio con un TA2024..
P.S.
Se avrò voglio proverò con due altoparlanti e non casse e vi farò sapere.
Quando si parla di efficienza di un altoparlante quella è e quella rimane, su questo non ci piove, ma..
La cosa curiosa è però che due altoparlanti accoppiati acusticamente non si comportano alla stessa maniera di due altoparlanti distinti.
In altre parole, se presi singolarmente ogni altoparlante avrà una sensibilità.
Se li metto a debita distanza e li faccio suonare contemporaneamente i due sistemi si comporteranno come due sistemi isolati e la sensibilità finale sarà persino più bassa rispetto a quella del singolo perchè avrò distribuito il suono nello spazio, ad esempio in due camere diverse, e io la misura la faccio solo su una camera
Se però accoppio acusticamente due altoparlanti succede un fatto fisico che non si può trascurare, ovvero i due altoparlanti lavoreranno simultaneamente e in fase per cui le onde sonore che si creeranno nello spazio a loro di fronte è come se (passatemi il termine) si sommassero in ampiezza e alla fine ciò che si otterrà in termini di sensibilità sarà migliore (testato personalmente, ma con due casse), rispetto al singolo altoparlante.
E alla fine anche l'efficienza è migliorata.
L'energia non si crea e non si distrugge, ma si può concentrare.
Sono solo fenomeni fisici, che possono trarre in inganno, ma che spesso si verificano in natura e non vìolano il primo principio della termodinamica.
Pensate ad una lente (anche acustica), ad una leva..
Datemi una leva e vi solleverò il mondo! Anzi, datemi 1000 altoparlanti e vi sonorizzerò lo stadio con un TA2024..
P.S.
Se avrò voglio proverò con due altoparlanti e non casse e vi farò sapere.
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
sportyerre ha scritto:Giancarlo ha scritto:
Dipende dalla frequenza...
In effetti le misure sui singoli altoparlanti vanno effettuate su quello che si chiama pannello a norme iec (cosi' mi sembra di ricordare) ed a seconda dei risultati ottenuti con questa procedura si procede a scegliere quale sia la "cassa" piu' adatta agli scopi del progettista (minore ingombro, tenuta in potenza, risposta alle basse frequenze etc etc).
Ma tornando alla questione iniziale, in effetti, risulta difficile anche a me, oltre che a Valter, credere che il semplice aumento di superficie radiante a parita' di potenza applicata possa creare una pressione sonora maggiore....
Ricordo la risposta al quesito che ha dato il via alla discussione:
un sistema di 16 altoparlanti collegati in serie/parallelo, la cui inpedenza sia quindi pari al singolo altoparlante avente 90 db di efficienza 1W/1m, che pressione sonora avra' applicando appunto 1 watt?
Risposta di Valter: 90 db perche' 1/16 di watt applicato su ogni singolo altoparlante del sistema daranno come totale una pressione simile a quella del singolo altoparlante con applicato 1 watt.
Risposta di Fernando: 102 decibel perche' vanno sommati i 12 decibel guadagnati grazie ai raddoppi di superficie radiante.......
Le prove empiriche effettuate sembrano confermare la seconda ipotesi, (che istintivamente tendo a rifiutare )
D'altronde anche il caricamento a tromba di un altoparlante ne aumenta l'efficienza (e la sensibiita') con conseguente aumento della SPL, e questo senza aumento del wattaggio fornito :mmm:ma se la superficie radiante e' caratteristica precipua per l'efficenza o la spl ottenibile, allora dovremmo avere tutti i tweeter parecchio meno efficenti dei woofer
beppe61- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
E allora togliamoci il dubbio!
Altoparlanti e non casse in serie
Gli altoparlanti sono due vecchissimi altoparlanti ovali a 4ohm provenienti da vecchi televisori a valvole.
Dimensionalmente sono identici e anche il piccolo magnete a occhio è identico. Leggera differenza nella cupolina parapolvere.
Per sicurezza ho comunque "misurato" con lo pseudofonometro a 30cm e rumore rosa da youtube, ed entrambi mi hanno dato lo stesso valore di SPL (73dB) con la manopola a ore 10.
Ho quindi spento l'amplificatore e collegato gli altoparlanti in serie e.... non si sentiva quasi niente!
Solo un leggerissimo sibilo proveniente dall'amplificatore, quello tipico che si ha quando non c'è nessun segnale in ingresso...
Sta a vedere che..
..Avevo messo in pausa il video su youtube e me ne ero scordato..
Ho fatto ripartire il video e..:
SPL=73dB a 30cm di distanza.
Di fare la prova in parallelo non ci penso proprio, visto che l'impedenza scenderebbe a soli 2 ohm e comunque il risultatato sarebbe scontato.
Altoparlanti e non casse in serie
Gli altoparlanti sono due vecchissimi altoparlanti ovali a 4ohm provenienti da vecchi televisori a valvole.
Dimensionalmente sono identici e anche il piccolo magnete a occhio è identico. Leggera differenza nella cupolina parapolvere.
Per sicurezza ho comunque "misurato" con lo pseudofonometro a 30cm e rumore rosa da youtube, ed entrambi mi hanno dato lo stesso valore di SPL (73dB) con la manopola a ore 10.
Ho quindi spento l'amplificatore e collegato gli altoparlanti in serie e.... non si sentiva quasi niente!
Solo un leggerissimo sibilo proveniente dall'amplificatore, quello tipico che si ha quando non c'è nessun segnale in ingresso...
Sta a vedere che..
..Avevo messo in pausa il video su youtube e me ne ero scordato..
Ho fatto ripartire il video e..:
SPL=73dB a 30cm di distanza.
Di fare la prova in parallelo non ci penso proprio, visto che l'impedenza scenderebbe a soli 2 ohm e comunque il risultatato sarebbe scontato.
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Giancarlo ha scritto:E allora togliamoci il dubbio!
Altoparlanti e non casse in serie
Gli altoparlanti sono due vecchissimi altoparlanti ovali a 4ohm provenienti da vecchi televisori a valvole.
Dimensionalmente sono identici e anche il piccolo magnete a occhio è identico. Leggera differenza nella cupolina parapolvere.
Per sicurezza ho comunque "misurato" con lo pseudofonometro a 30cm e rumore rosa da youtube, ed entrambi mi hanno dato lo stesso valore di SPL (73dB) con la manopola a ore 10.
Ho quindi spento l'amplificatore e collegato gli altoparlanti in serie e.... non si sentiva quasi niente!
Solo un leggerissimo sibilo proveniente dall'amplificatore, quello tipico che si ha quando non c'è nessun segnale in ingresso...
Sta a vedere che..
..Avevo messo in pausa il video su youtube e me ne ero scordato..
Ho fatto ripartire il video e..:
SPL=73dB a 30cm di distanza.
Di fare la prova in parallelo non ci penso proprio, visto che l'impedenza scenderebbe a soli 2 ohm e comunque il risultatato sarebbe scontato.
Allora, chiarisco un attimo la mia posizione, cosi' eviterai di mettere a rischio l'esistenza delle tue casse e degli altoparlanti che hai in casa:
Ogni rilevazione strumentale riportata qui ed in altri 3d passati ha evidenziato questo "guadagno" di 3 db ( 3 db dovuti al raddoppio del wattaggio nel caso del collegamento in parallelo, mentre nel caso del collegamento in serie, che dovrebbe portare per il dimezzamento del wattaggio fornito ad un -3db di pressione ad una parita' di emissione).
Quello che mi domando e', visto che da tutti viene definito "guadagno per raddoppio della superficie di emissione", e Valter, ma non solo lui, negano, anche in maniera molto convincente, che cio' possa essere, a quale forza ectoplasmica possiamo attribuire questi risultati strumentali?
beppe61- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Lascia stare per un momento gli altri e dimmi tu cosa ne pensi.beppe61 ha scritto:
Allora, chiarisco un attimo la mia posizione, cosi' eviterai di mettere a rischio l'esistenza delle tue casse e degli altoparlanti che hai in casa:
Ogni rilevazione strumentale riportata qui ed in altri 3d passati ha evidenziato questo "guadagno" di 3 db ( 3 db dovuti al raddoppio del wattaggio nel caso del collegamento in parallelo, mentre nel caso del collegamento in serie, che dovrebbe portare per il dimezzamento del wattaggio fornito ad un -3db di pressione ad una parita' di emissione).
Quello che mi domando e', visto che da tutti viene definito "guadagno per raddoppio della superficie di emissione", e Valter, ma non solo lui, negano, anche in maniera molto convincente, che cio' possa essere, a quale forza ectoplasmica possiamo attribuire questi risultati strumentali?
A prescindere dalla serie/parallelo ti è chiaro che anche un confronto tra due altoparlanti diversi vedrebbe "vincitore" in generale quello a superficie maggiore?
Questo tipo di confronto però è più difficile da fare ed è più contestabile perchè varierebbero i parametri caratteristici degli altoparlanti.
Dai Parametri secondo Thiele & Small (la bibbia):
Sd - Superficie di emissione (cm2). Rappresenta convenzionalmente l'area del cerchio con diametro misurato a partire da metà della sospensione dell'altoparlante. Generalmente una superficie di emissione maggiore garantisce una pressione sonora maggiore a parità di escursione.
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Vero, ma è pur vero che negli AP reali il raddoppio di superficie di emissione comporta anche il raddoppio di tutti gli altri parametri, non è come mettere un motore uguale a spingere una membrana dall'area doppia.
Ad esempio tutte le perdite sia inerziali, di massa (sia della membrana che di carico acustico) in più da muovere, le resistenze di sospensione e centratore...
raddoppiano?
Credo di si.
E la parte di PE che va persa in calore, non raddoppia raddoppiando ad es. il numero di bobine?
Ad esempio tutte le perdite sia inerziali, di massa (sia della membrana che di carico acustico) in più da muovere, le resistenze di sospensione e centratore...
raddoppiano?
Credo di si.
E la parte di PE che va persa in calore, non raddoppia raddoppiando ad es. il numero di bobine?
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Ciao Grande!valterneri ha scritto:
bentornato Fernando!
Credo che stasera ti batto alla grande: mi son suonato
il Requiem di Mozart!
E non con lo stereo!!!
Ma suonato, suonato!!!
Dai, con cosa controbatti?
Fernando Micelli- Membro classe bronzo
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Impianto : Amplificatore Mosfet 250 + Casse 4,5 vie
Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Con la lira naturalmente, come Nerone. http://www.klippel.de/measurements/measurement-overview.html
Io intanto fra un montaggio di mobile dell'ikea e il lavoro, mi devo pure occupare della spazzatura.
http://www.klippel.de/uploads/media/Dynamical_measurement_SD_Klippel_Schlechter_01.pdf
A proposito di bibbia, forse potremmo chiedere a lui di farci qualche misurazione.
http://www.klippel.de/
Fernà, avevo carpito da un tuo discorso al telefono qual cosa del genere, ma come sai la mia memoria al momento è quella che è, e sul motore di ricerca avevo subito cercato Flipper e a parte tutti i delfini del mondo con questo nome quando gli ho associato anche la parola suono sono andato a finire su gli studi a fini bellici che la marina americana aveva effettuato, e mi son detto, questa informazione è una bomba , della serie "specializzazione in spazzatura."
Io intanto fra un montaggio di mobile dell'ikea e il lavoro, mi devo pure occupare della spazzatura.
http://www.klippel.de/uploads/media/Dynamical_measurement_SD_Klippel_Schlechter_01.pdf
A proposito di bibbia, forse potremmo chiedere a lui di farci qualche misurazione.
http://www.klippel.de/
Fernà, avevo carpito da un tuo discorso al telefono qual cosa del genere, ma come sai la mia memoria al momento è quella che è, e sul motore di ricerca avevo subito cercato Flipper e a parte tutti i delfini del mondo con questo nome quando gli ho associato anche la parola suono sono andato a finire su gli studi a fini bellici che la marina americana aveva effettuato, e mi son detto, questa informazione è una bomba , della serie "specializzazione in spazzatura."
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Numero di messaggi : 10423
Località : Neretum
Provincia : Lupiae
Occupazione/Hobby : mi occupo di far avere piena consapevolezza ai B.M. delle loro reali possibilità.
Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Giancarlo ha scritto:Lascia stare per un momento gli altri e dimmi tu cosa ne pensi.beppe61 ha scritto:
Allora, chiarisco un attimo la mia posizione, cosi' eviterai di mettere a rischio l'esistenza delle tue casse e degli altoparlanti che hai in casa:
Ogni rilevazione strumentale riportata qui ed in altri 3d passati ha evidenziato questo "guadagno" di 3 db ( 3 db dovuti al raddoppio del wattaggio nel caso del collegamento in parallelo, mentre nel caso del collegamento in serie, che dovrebbe portare per il dimezzamento del wattaggio fornito ad un -3db di pressione ad una parita' di emissione).
Quello che mi domando e', visto che da tutti viene definito "guadagno per raddoppio della superficie di emissione", e Valter, ma non solo lui, negano, anche in maniera molto convincente, che cio' possa essere, a quale forza ectoplasmica possiamo attribuire questi risultati strumentali?
A prescindere dalla serie/parallelo ti è chiaro che anche un confronto tra due altoparlanti diversi vedrebbe "vincitore" in generale quello a superficie maggiore?
Questo tipo di confronto però è più difficile da fare ed è più contestabile perchè varierebbero i parametri caratteristici degli altoparlanti.
Dai Parametri secondo Thiele & Small (la bibbia):
Sd - Superficie di emissione (cm2). Rappresenta convenzionalmente l'area del cerchio con diametro misurato a partire da metà della sospensione dell'altoparlante. Generalmente una superficie di emissione maggiore garantisce una pressione sonora maggiore a parità di escursione.
Ciao Giancarlo, io penso esattamente quello che ho scritto!!!!
Credo pero' di aver trovato una spiegazione abbastanza sensata:
Prendiamo a questo un altoparlante (per semplicità di calcolo, ma possiamo immaginare un diffusore completo), con le seguenti caratteristiche: BxL (fattore di forza del complesso magnetico) di 10 T/M, Cms (cedevolezza meccanica delle sospensioni) di 0,10 mm/N, resistenza di 4 ohm.
Adesso colleghiamo un altoparlante solo al nostro ampli: vedrà un carico di 4 Ohm, ed immaginiamo di fargli sviluppare una potenza di 100 W. Secondo le leggi di Ohm, a 100 W su 4 ohm corrispondono una tensione di 20 Volts e una corrente di 5 Ampere.
Dato che è la corrente, e solo questa, a far spostare il cono dell'altoparlante, per sapere di quanto si smuoverà con 5A, valgono le relazioni
X (spostamento bobina)= F x Cms, dove F=I (BxL).
Sostituendo i valori, avremo che la bobina si sposterà di 7,5 mm, sviluppando una certa potenza acustica (a seconda del diametro dell'altoparlante).
Prendiamo ora 2 di questi altoparlanti, e poniamoli in serie, collegandoli allo stesso ampli, e chiedendogli di erogare sempre i nostri 100 W. A questo punto, su 8 ohm, avremo una corrente di 3,53 A ed una tensione di 28,3 Volts.
Come abbiamo fatto prima, determiniamo lo spostamento della bobina: ognuno dei due altoparlanti si muoverà di 5,25 mm (poichè la corrente che li attraversa è la stessa), che è come dire avere un solo altoparlante che si muove di 10,25 mm: bene, questo significa una pressione acustica di 3 dB più elevata rispetto a prima.
Se poi mettiamo 4 altoparlanti in serie, arrivando a 16 ohm, avremo tensione a 40 Volts e corrente di 2,5 A: con gli stessi calcoli di prima, avremo che ognuno dei 4 coni si muoverà di 3,7 mm, ossia come un unico cono che si muove di 15mm...ossia 6 dB in più rispetto all'altoparlante singolo.
La fonte e' una discussione di altro forum, ma quanto detto dal forumer mi sembra interessante, e coinvolge anche quei parametri dell'altoparlante finora non considerati nello specifico.
Mi resta ancora il dubbio se esista un limite fisico al collegamento serie/parallelo di altoparlanti e se non vi siano errori nella spiegazione riportata.
beppe61- Membro classe argento
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