Il mito della superiorità del vinile

Un po' di fatti sulla leggenda che vuole il vinile come migliore formato in assoluto per la musica.

http://www.linkiesta.it/mito-superiorita-vinile

Mi sono letto il link e faccio queste considerazioni.
Col mio impianto (vedi) la musica è più fedele, in media, con i vinili che con i cd.
Lo stesso dicasi paragonando il vinile con il cd rippato su pc ed ascoltato con JRiver oppure HQplayer.
Lo stesso dicasi paragonando lo stesso brano, con gli stessi interpreti e la stessa registrazione.

La differenza è maggiore con le vecchie registrazioni ed a volte tende a ridursi con le registrazioni effettuate dopo il 2000.

Il significato della frase "la musica è più fedele" è che, secondo me, la sua riproduzione è più naturale ossia più vicina a quella che si ascolta dal vivo. Ciò è ovviamente valido solo per la musica acustica, essendo quella elettronica artificiale, manipolata ab ovo e quindi priva di uno standard di riferimento per una valutazione di "fedeltà".

Per esempio se ascolto la voce umana, degli strumenti ad arco, un pianoforte, il risultato sonoro che sento è più vicino a quello che ricordo essere "quello vero". Il suono del cd ha una vena di "metallico", di meno definito, più caotico e mescolato, meno dinamico; come se ascoltassi da dietro una tenda.
Questo a prescindere dalle misure in dB e in KHz, alle quali al mio sistema uditivo non sa interessarsi.

Il discorso si risolve usando i file digitali ad alta definizione 24 bit/96 KHz. Qui la musica ritorna ad essere molto naturale e perde quel sapore metallico.

Quindi mi chiedo: potrebbe essere allora un problema di numero di bit per campionamento e di campionamenti al sec? In effetti secondo la teoria i 44 KHz del cd servono (v legge di Nyquist) ad ascoltare i suoni di 22 KHz, che sono rarissimi (e la magggior parte di noi non li sente neanche)... I più rappresentati sono quelli di fascia intermedia, dalle centinaia alle pochissime migliaia di Hz, che rimangono molto ampiamente all'interno della fascia di suoni riproducibili dal cd secondo la legge di Nyquist. Allora qual è la causa della differenza vinile/cd?. Se si pensa alle misure ed alle frequenze acustiche allora potrebbe non essere un fatto correlato ai KHz, ma ai bit.

Personalmente non so dare una risposta.
Rimane il fatto che la fedeltà al suono originario per me è maggiore nei vinili e della musica liquida HD, minore nei cd.

Mi limito a segnalare alcune imprecisioni, tra le quali il fatto che il cd avrebbe un range dinamico di 150 dB  
 

Questo, assieme alla trita e ritrita considerazione (risalente agli anni '80) che nessuno è in grado di sentire le frequenze sopra i 22 KHz, mi fa desistere dal finire la lettura, e mi fa desistere dalle solite, personalissime considerazioni su quanto tuttora ami i miei dischi neri, pur comprando più spesso cd, ed ascoltando spessissimo l'uno o l'altro o l'altro ancora supporto sbattendomene bellamente di quale dei supporti sia "meglio"   

fritznet ha scritto:Mi limito a segnalare alcune imprecisioni, tra le quali il fatto che il cd avrebbe un range dinamico di 150 dB  
 
 

Il range dinamico di un CD a 16bit è di 96dB. Probabilmente il range dinamico usabile è di 85dB
Comunque più che sufficiente per qualsiasi registrazione, che nel mondo reale spesso hanno range dinamici inferiori ai 20dB.

150dB sono per i 24bit.


Per me la differenza la fa la timbrica e il lavoro di registrazione.

Io la prendo alla larga, cercando di non irritare la sensibilità di nessuno perchè l'ultima volta che ho parlato di vinile c'è stato un tizio che me ne ha dette di tutti i colori.
In casa mia (tradotto: con il mio impianto), chiunque ha ascoltato, sa che il vinile va meglio per naturalezza e finezza di grana.
Poi ci sono cd registrati bene e LP incisi male.
Da quando si trova più vinile ho ricominciato a comprarne con continuità, non avevo, comunque, mai smesso.
Di cd ne compro meno.
Ne faccio anche una questione di oggetto: il vinile è un bell'oggetto, il cd un freddo e anonimo dischetto per quelli della mia età.
Ovviamente le migliori registrazioni in vinile sono quelle dell'età pre digitale; voglio, però, spezzare una lancia per un'azienda che incide vinili, a mio avviso, molto bene: è la Music on Vinyl, che non incide mai dal cd (sul sito ci sono informazioni).
Poi, ognuno fa quel che meglio crede (come democrazia impone): intendo dire che non intervengo per cercar di discutere ciò che oggettivamente è meglio, altrimenti siamo ancora qui l'anno prossimo, ma ciò che prediligo e amo maggiormente.
E' solo una testimonianza ................... non voglio consensi o dissensi, in quanto, poi, a volte è questione di impianto.

gorillone ha scritto:Io la prendo alla larga, cercando di non irritare la sensibilità di nessuno perchè l'ultima volta che ho parlato di vinile c'è stato un tizio che me ne ha dette di tutti i colori.
In casa mia (tradotto: con il mio impianto), chiunque ha ascoltato, sa che il vinile va meglio per naturalezza e finezza di grana.
Poi ci sono cd registrati bene e LP incisi male.
Da quando si trova più vinile ho ricominciato a comprarne con continuità, non avevo, comunque, mai smesso.
Di cd ne compro meno.
Ne faccio anche una questione di oggetto: il vinile è un bell'oggetto, il cd un freddo e anonimo dischetto per quelli della mia età.
Ovviamente le migliori registrazioni in vinile sono quelle dell'età pre digitale; voglio, però, spezzare una lancia per un'azienda che incide vinili, a mio avviso, molto bene: è la Music on Vinyl, che non incide mai dal cd (sul sito ci sono informazioni).
Poi, ognuno fa quel che meglio crede (come democrazia impone): intendo dire che non intervengo per cercar di discutere ciò che oggettivamente è meglio, altrimenti siamo ancora qui l'anno prossimo, ma ciò che prediligo e amo maggiormente.
E' solo una testimonianza  ...................  non voglio consensi o dissensi, in quanto, poi, a volte è questione di impianto.

Sono d'accordo.
E' interessante notare come, nei numerosissimi 3D analoghi a questo che ho visto nei vari forum, i sostenitori del cd, nel portare prove a favore della loro tesi, parlino solo di KHz, dB ed altre misure varie; non parlino mai di "fedeltà" che invece dovrebbe essere l'unica unità di misura valida in "alta fedeltà". La fedeltà, intesa come rispondenza del suono ascoltato con l'impianto al suono vero ascoltato dal vivo, si misura solo con le orecchie e col cervello; non ha numeri, non è oggettivabile ma solo esprimibile con la parola.

Non ho mai fatto un confronto diretto dello stesso album in CD e in vinile, so di sicuro che alcuni dei miei vinili, anche usati, rendono splendidamente alle mie orecchie, più di molti altri CD. Sarà la musica?
Comunque questo a me basta, aggiungendo il fatto che il disco nero è così bello da maneggiare e vedere.

Pero' mi sta venendo la voglia di equipaggiarmi con due buone edizioni, CD e vinile dello stesso album, e confrontarli.

Io ho cercato rapidamente la solita coglionata che gira sul teorema di Nyquist-Shannon ed ho capito che parla per sentito dire. Quel teorema non va considerato superficialmente. Se lo si rispetta in fase di campionamento, serve solo ad evitare una cosa che si chiama aliasing. Non è vera l'estesione audio che si fa del teorema e cioè che una volta rispettato il teorema al ribasso siamo a posto.

    
    
  

Quoto Eulero, è un articolo veramente superficiale e, come fatto notare, anche con diversi errori.

Inoltre non viene minimamente preso in considerazione, oltre al problema dell'aliasing, l'unico, vero motivo per il quale si usano i formati audio in alta risoluzione (da 88.2 Khz in su) ed è per "spingere" il rumore di quantizzazione che si crea in fase di registrazione (Analogico-Digitale) su frequenze non udibili dall'orecchio umano.

Poi c'è anche il discorso del jitter in ambito riproduzione musica digitale... avoja quanto ce ne sarebbe da parlare.

Tanto per bilanciare, un altro problema del vinile è che devi non solo documentarti sulla qualità della registrazione, ma anche della stampa. Posso garantire per esperienza personale che alcune stampe sono veramente pessime e anche di quelle buone ogni tanto ci sono delle partite che sono uscite "male".

Però oggi per fortuna con Amazon e soci ho visto che se glielo rimandi indietro non ti fanno storie e sono disposti a rispedirtelo anche più volte finchè non sei soddisfatto.

Aggiungiamoci pure l'usura del vinile

La voce evoca quando è rauca
e un foglio di carta rugoso ci chiede di scarabocchiare come nessun PC
ha mai fatto.

Così come gli occhi più belli son quelli della donna che amate
se l'amate davvero
e il tappeto persiano più bello
è l'erba sotto la vostra schiena il 10 d'agosto
e il viaggio più bello
è quello che fate con la mente chiudendo gli occhi poco prima di dormire.

Concordo con P. Cristallini! Però allo stato attuale secondo me,anche se di pochissimo è superiore il vinile anche alla liquida HD.

Il discorso sull'usura ovviamente era "per canzonare" l'articolo.... altrimenti scusate, ci sono dei vinili di mio 50 anni che si sentono perfettamente ancora oggi.... magia? E non credo nemmeno che gli impianti di una volta fossero settati o così precisi come oggi, anche perché poggi c'è molta più condivisione delle nozioni utili per far suonare un vinile come si deve. Boh

Ad ogni modo, secondo me:

- se il vinile costa molto di più dell'edizione CD= della serie 30 euro contro 7 oppure 8 euro, si va di CD

- se non esiste il rispettivo vinile... ovvio si va di CD

- se il prezzo del CD e del vinile sono identici (a volte regalano pure il CD): si prende il vinile

Visto che sei di Torino, in corso Raffaello 23 c'è Disco d'Oc, negozio di vinili usati, ne hanno migliaia a prezzi molto onesti e di qualità molto buona.

Io aggiungerei anche il discorso zapping.

Con la musica liquida mi capita spesso di ascoltare alcuni brani di un album e di saltare ad altre incisioni.
Con il vinile no, quando lo metto lo ascolto tutto, non mi alzo dal divano per saltare un brano o fare zapping: questo mi permette di ascoltare anche altri brani che normalmente eviterei, e si scoprono cosette interessanti anche nei pezzi meno conosciuti...   

 

Zio ha scritto:Io aggiungerei anche il discorso zapping.

Con la musica liquida mi capita spesso di ascoltare alcuni brani di un album e di saltare ad altre incisioni.
Con il vinile no, quando lo metto lo ascolto tutto, non mi alzo dal divano per saltare un brano o fare zapping: questo mi permette di ascoltare anche altri brani che normalmente eviterei, e si scoprono cosette interessanti anche nei pezzi meno conosciuti...   

 

In poche parole piu rispetto per la musica, concordo! da fruitore esclusivo di musica liquida non nascondo che spesso, piu che album ascolto compilation!

Zio ha scritto:Io aggiungerei anche il discorso zapping.

Con la musica liquida mi capita spesso di ascoltare alcuni brani di un album e di saltare ad altre incisioni.
Con il vinile no, quando lo metto lo ascolto tutto, non mi alzo dal divano per saltare un brano o fare zapping: questo mi permette di ascoltare anche altri brani che normalmente eviterei, e si scoprono cosette interessanti anche nei pezzi meno conosciuti...   

 

Verissimo!   

Il vinile ti fa esplorare la musica è veramente quasi magia!   

Qualcuno dovrebbe contattare gli editori del linkiesta e dire che qui non siamo d'accordo col loro articolo  

Perché pensi   che non ne saremmo capaci    ?!?   

p.cristallini ha scritto:Perché pensi   che non ne saremmo capaci    ?!?   

 

Pero' a pensarci bene, poi tutti a comprare vinili   , un impennata del mercato e i prezzi alle stelle  

O, anche, tutti si tengono i propri vinili ed il mercato dell'usato scompare....
acqua in bocca!!!  

Attenzione alle tarme dei vinili che se li divorano

AlchimistaDigitale ha scritto:Attenzione alle tarme dei vinili che se li divorano

anche il virus ebola attacca piu' facilmente i vinili : )

E si, però il vinile porta più gnocca