Addio ciare!!

Da rx78 Dom 20 Dic 2015 - 12:28

Purtroppo sembra che la nota casa costruttrice di altoparlanti (tra l'altro ottimi)debba chiudere!
qui di seguito il link con l'articolo
http://www.dday.it/redazione/18524/addio-ciare-chiude-la-fabbrica-italiana-di-altoparlanti
speriamo di poter continuare ad aquistare anche in futuro questi ottimi altoparlanti e di poter attingere ai molti progetti che ciare offriva a chi voleva fare dell'autocostruzione il propio hobby
aggiungo che come sempre se qualcosa e' fatto bene in italia e destinato a vita breve e questo ne e' un ulteriore esempio

Da vinse Dom 20 Dic 2015 - 14:26

Ciao rx78, grazie dell'informazione credi mi dispiace, pensa che qualche giorno fa, pensavo proprio di cimentarmi nella realizzazione di un paio di diffusori e stavo valutando i prodotti della ditta Ciare.
Mi auguro che gli acquirenti del marchio, diano continuità ai suoi prodotti.

Da rx78 Dom 20 Dic 2015 - 14:34

Me lo auguro anche io era e penso lo sia di lunga il produttore x prodotti dy piu conosciuto e usato x l'autocostruzione e non solo

Da lello64 Dom 20 Dic 2015 - 15:44

rx78 ha scritto:aggiungo che come sempre se qualcosa e' fatto bene in italia e destinato a vita breve e questo ne e' un ulteriore esempio

no rx78, in questo caso si parla di quello che succede quando ad un imprenditore in gamba succedono figli sboroni

Da handros Dom 20 Dic 2015 - 17:12

http://www.prosoundweb.com/article/eighteen_sound_assumes_control_of_ciare_srl_worldwide_sales/

http://oem.ciare.com/en/546/info.php

http://oem.ciare.com/it/546/info.php

Da natale55 Dom 20 Dic 2015 - 19:05

handros ha scritto:http://www.prosoundweb.com/article/eighteen_sound_assumes_control_of_ciare_srl_worldwide_sales/

http://oem.ciare.com/en/546/info.php

http://oem.ciare.com/it/546/info.php

meno male sembra finire bene

Da pallapippo Dom 20 Dic 2015 - 19:13

natale55 ha scritto:meno male sembra finire bene

Non molto bene in verità, direi Sad

:.. il primo articolo linkato, che poi è l'ultimo in ordine cronologico reale, finisce così:

"... Ora però la proprietà ha deciso di chiudere, lasciando a casa una trentina di dipendenti mentre il marchio è stato ceduto all'emiliana Eighteen Sound. Ciare quindi continuerà a vivere come marchio e l'unica consolazione è che questo glorioso marchio sia rimasto in Italia."

Hello

Da natale55 Dom 20 Dic 2015 - 19:15

pallapippo ha scritto:
natale55 ha scritto:meno male sembra finire bene
Non molto bene in verità, direi :.. il primo articolo linkato, che poi è l'ultimo in ordine cronologico reale, finisce così:

"... Ora però la proprietà ha deciso di chiudere, lasciando a casa una trentina di dipendenti mentre il marchio è stato ceduto all'emiliana Eighteen Sound. Ciare quindi continuerà a vivere come marchio e l'unica consolazione è che questo glorioso marchio sia rimasto in Italia."

m....a non ho letto la fine , speriamo vengano riassunti dalla nuova gestione lasciando el maestranze a senigallia

Da rx78 Dom 20 Dic 2015 - 19:35

Ciao lello64 non sapevo che i debiti aziendali fossero causati dai figli quello che mi dispiace e che un'azienda cosi rinomata e importante non abbia altra via d'uscita che chiudere lasciando a casa operai e padri di famiglia!spero che il servizio reso da ciare ai tanti costruttori sia professionisti che semplici autodidatti possa cmq continuare xche aveva davvero dei componenti validi con kit e progetti altrettanto validi e a disposizione di tutti!sarebbe un vero peccato se cosi'non fosse

Da Marco Ravich Mar 22 Dic 2015 - 23:48

...e speriamo anche non delocalizzino la produzione (anche se certi cinesi non sono affatto male)...

Da Ivan Mer 23 Dic 2015 - 9:50

lello64 ha scritto:no rx78, in questo caso si parla di quello che succede quando ad un imprenditore in gamba succedono figli sboroni

Tu dici? Il cambio generazionale, è una delle fasi più delicate e più nocive per la sopravvivenza di un'impresa. E' un fatto diffusissimo ed arcinoto in letteratura.

A mio avviso la scelta dell'errata allocazione della proprietà aziendale ricade sempre nell'imprenditore che assegna come eredità a dei soggetti, che nascono figli di imprenditori ma non imprenditori, degli asset da gestire per loro sostanzialmente sconosciuti o troppo complessi per le loro capacità gestionali e tecniche.

Ad esempio, Zeiss fece una scelta differente ed oggi è citato come esempio di lungimiranza imprenditoriale. Molto spesso le esigenze familiari, il contesti di crescita, le singole capacità degli eredi, gli attriti, in aggiunta alle mutevoli condizioni del mercato sono elementi che fanno scomparire dal mercato, nell'arco di un cambio generazionale, una gran fetta di (ex)floride aziende e marchi storici.

Da natale55 Mer 23 Dic 2015 - 10:34

purtroppo sia lello che ivan hanno ragioni da vendere , nel mio lavoro , troppe volte ho visto concessionarie ben avviate e fiorenti andare verso una decadenza progressiva fino alla loro chiusura , dopo il passaggio dalla vecchia guida a figli dove il loro grande pensiero non era l'azienda ma i viaggi e i divertimenti.

Da Albers Mer 23 Dic 2015 - 11:08

Ivan ha scritto:
...Tu dici? Il cambio generazionale, è una delle fasi più delicate e più nocive per la sopravvivenza di un'impresa. E' un fatto diffusissimo ed arcinoto in letteratura.

A mio avviso la scelta dell'errata allocazione della proprietà aziendale ricade sempre nell'imprenditore che assegna come eredità a dei soggetti, che nascono figli di imprenditori ma non imprenditori, degli asset da gestire per loro sostanzialmente sconosciuti o troppo complessi per le loro capacità gestionali e tecniche.

Ad esempio, Zeiss fece una scelta differente ed oggi è citato come esempio di lungimiranza imprenditoriale. Molto spesso le esigenze familiari, il contesti di crescita, le singole capacità degli eredi, gli attriti, in aggiunta alle mutevoli condizioni del mercato sono elementi che fanno scomparire dal mercato, nell'arco di un cambio generazionale, una gran fetta di (ex)floride aziende e marchi storici.

Condivido questa tua intelligente osservazione.
Credo sia proprio così che si disfano, sgretolandosi progressivamente, delle formidabili aziende frutto della visione brillante e dell’innata capacità imprenditoriale di uomini che, per primi, hanno “edificato”.Talento che, ahimè, è sempre “personale”. Come la responsabilità di fronte alla legge.

Il tallone d’Achille di uomini di cotanta capacità è, molto spesso, l’equivocato “legame del sangue”. Una lente deformante, inconsciamente ma quasi inevitabilmente magnificatrice, forza la mano verso un "nepotismo delle qualità" che fuorvia, distoglie, piega la volontà di uomini, che per altri versi sarebbero straordinari, ad un malato senso del rispetto famigliare. Uomini che, per capacità loro farebbero “altro” in modo eccellente, vedono così tarpate le ali che li condurrebbero altrove.
Odioso, per restare terra terra, il caso di avvocati coi figli avvocati, ingegneri in serie generazionale, etc. - imporrei quasi per legge che i figli non possano fare il mestiere del padre -.

cari saluti e auguri

Da lello64 Mer 23 Dic 2015 - 12:05

premetto che la faccenda dei figli scriteriati è un taglio da forum ed andrebbe esaminata la questione nella fattispecie, ho sbagliato a ribadire un tam tam che potrebbe essere falso
le aziende che falliscono sono tante e tardare a dichiarare fallimento è una condotta ancora più deplorevole che la cattiva gestione che ha portato all'evento

andando invece su discorsi di carattere generale penso che in questi casi i disastri nel passaggio padre/figli in aziende di piccole dimensioni o microaziende (e la ciare si colloca a crocevia con fatturati sotto i 6 milioni) le situazioni tipo sono due, per la mia esperienza diretta:

- figli che lavorano male e che nel voler ammodernare si allontanano dalla concezione originaria (che era quella che funzionava e la faceva sopravvivere nel mercato)
- figli che non lavorano affatto e usano l'azienda come un bancomat

poi ci sono i mix di queste due figure

chi ha avuto in mano amministrazioni di aziende di queste dimensioni e fatturati (ripeto, fa impressione perchè a noi il nome evoca tanti ricordi, ma stiamo parlando di una goccia nell'oceano, poco più che microimpresa) sa che da decenni ci si batte con la mera sopravvivenza, non ci sono margini per comprare elicotteri... ti arriva il pirla che vuole il cayenne e ti sballa tutto ... questo è...

Da natale55 Mer 23 Dic 2015 - 12:13

lello64 ha scritto:premetto che la faccenda dei figli scriteriati è un taglio da forum ed andrebbe esaminata la questione nella fattispecie, ho sbagliato a ribadire un tam tam che potrebbe essere falso
le aziende che falliscono sono tante e tardare a dichiarare fallimento è una condotta ancora più deplorevole che la cattiva gestione che ha portato all'evento

andando invece su discorsi di carattere generale penso che in questi casi i disastri nel passaggio padre/figli in aziende di piccole dimensioni o microaziende (e la ciare si colloca a crocevia con fatturati sotto i 6 milioni) le situazioni tipo sono due, per la mia esperienza diretta:

- figli che lavorano male e che nel voler ammodernare si allontanano dalla concezione originaria (che era quella che funzionava e la faceva sopravvivere nel mercato)
- figli che non lavorano affatto e usano l'azienda come un bancomat

poi ci sono i mix di queste due figure

chi ha avuto in mano amministrazioni di aziende di queste dimensioni e fatturati (ripeto, fa impressione perchè a noi il nome evoca tanti ricordi, ma stiamo parlando di una goccia nell'oceano, poco più che microimpresa) sa che da decenni ci si batte con la mera sopravvivenza, non ci sono margini per comprare elicotteri... ti arriva il pirla che vuole il cheyennee e ti sballa tutto ... questo è...

se arrivi in azienda alla undici e aale tredici vai in palestra o a giocare a tennis , poi dovrai pur mangiare e la tua azienda la vedi il giorno dopo se non hai gravosi e inderogabili impegni sportivi . certo non tutti sono cosi , ma ............parecchi purtroppo

Da lello64 Mer 23 Dic 2015 - 12:18

natale55 ha scritto:
ma ............parecchi purtroppo

si sono proprio assai, pensano di essere i figli di berlusconi quando in realtà capita spesso che il padre tiene su tutto solo per orgoglio e con le sue competenze guadagnerebbe di più lavorando come dipendente..... uno dei miei primi datori di lavoro aveva anche appeso nel suo ufficio il pensiero di einaudi per ricordarselo ogni giorno

“…migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.
Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente con altri impieghi.”

Da natale55 Mer 23 Dic 2015 - 12:27

lello64 ha scritto:
natale55 ha scritto:
ma ............parecchi purtroppo

si sono proprio assai, pensano di essere i figli di berlusconi quando in realtà capita spesso che il padre tiene su tutto solo per orgoglio e con le sue competenze guadagnerebbe di più lavorando come dipendente..... uno dei miei primi datori di lavoro aveva anche appeso nel suo ufficio il pensiero di einaudi per ricordarselo ogni giorno

“…migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.
Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente con altri impieghi.”

Da rx78 Mer 23 Dic 2015 - 12:57

Condivido in pieno ogni vostro pensiero e aggiungerei anche che al primo posto ci dovrebbe essere sempre la passione che ti spinge ad agire!con la passione si fanno i sacrifici senza quella tutto diventa un obbligo un lavoro come tanti!purtroppo quello che mi dispiace e che sempre piu' spesso si sente di marche blasonate che chiudono cito qualche esempio che mi viene in mente ad esempio la mitica esb oppure la revac in ambito car ereno case che lavoravano bene con prodotti di eccellenza che oggi non esistono piu ed e' un peccato

Da natale55 Mer 23 Dic 2015 - 19:22

rx78 ha scritto:Condivido in pieno ogni vostro pensiero e aggiungerei anche che al primo posto ci dovrebbe essere sempre la passione che ti spinge ad agire!con la passione si fanno i sacrifici senza quella tutto diventa un obbligo un lavoro come tanti!purtroppo quello che mi dispiace e che sempre piu' spesso si sente di marche blasonate che chiudono cito qualche esempio che mi viene in mente ad esempio la mitica esb oppure la revac in ambito car ereno case che lavoravano bene con prodotti di eccellenza che oggi non esistono piu ed e' un peccato

revac non solo car stereo anzi .....

Addio ciare!! Revact10

Da lello64 Mer 23 Dic 2015 - 19:35

a proposito di revac cinque o sei anni fa presi questo per puro ricordo di gioventù
ricappato e lustrato
e
gli preferii della robetta cinese, finì subito in cantina

Addio ciare!! Dc600_ar_314_588153

io non sono affatto convinto della bontà dei prodotti italiani di quegli anni
compreso ad esempio proprio esb, rcf e indiana line (che non ho mai capito se in quegli anni fosse roba italiana, quando era marchiata utah)
tutte casse lente, loudnesseggianti e dolciastre... tutte..... dalla prima all'ultima
al limite cose molto belle esteticamente (galactron), ma non tanto da andare a finire al tate modern o allo stedelijk come la roba di brionvega per intenderci
erano solo anni in cui si vendeva tanto e ce n'era per tutti
quando poi il mercato si è ristretto.... ciao Hello

Da rx78 Mer 23 Dic 2015 - 20:45

Ma mica tanto se leggi la storia di esb con la serie 7 in particolare fu una vera rivoluzione un riferimento nel mondo non solo in italia ci sono molte recensioni di personaggi importanti che le hanno sentite e recensite parlando di diffurori con una ricostruzione sonora quasi simile ad un esecuzione dal vivo soprattutto x quanto riguarda i medi e alti!in fatti divenne un icona il famoso 8 dove in una stessa flangia venivano inseriti midrange e tweeter x allineare il piu possibile i centri di emissione in modo da avere piu linearita possibili!intuizioni geniali che hanno avuto in quell'epoca oggi mi dispiace dirlo ma i diffusori sono tutti uguali fatti tutti allo stesso modo

Da lello64 Mer 23 Dic 2015 - 20:58

rx78 ha scritto:Ma mica tanto se leggi la storia di esb con la serie 7 in particolare fu una vera rivoluzione un riferimento nel mondo non solo in italia ci sono molte recensioni di personaggi importanti che le hanno sentite e recensite parlando di diffurori con una ricostruzione sonora quasi simile ad un esecuzione dal vivo soprattutto x quanto riguarda i medi e alti!in fatti divenne un icona il famoso 8 dove in una stessa flangia venivano inseriti midrange e tweeter x allineare il piu possibile i centri di emissione in modo da avere piu linearita possibili!intuizioni geniali che hanno avuto in quell'epoca oggi mi dispiace dirlo ma i diffusori sono tutti uguali fatti tutti allo stesso modo

quella coppia di mid/tw divenne famosa per un altro motivo: la trasmissione più seguita dai giovani del tempo mostrava vagonate di esb 100 lm (e non credo gratis)

anche se per la verità lo faceva anche bose e jbl

Da rx78 Mer 23 Dic 2015 - 22:39

purtroppo non so come fare a visualizzare non ho un plug in cmq lo scopo x cui costruirono il famoso 8 era come ho gia detto di allineare il piu possibile i centri di emissione tra gli ap!poi che fossero pubblicizzati o meno poco importa altrettante case non hanno fatto pubblicita eppure sono rinomate ugualmente

Da lello64 Mer 23 Dic 2015 - 23:05

che poi quell'8, che si chiamava UMA, era fatto con componenti ciare
e così siamo anche tornati in topic

Da arturo66 Lun 28 Mar 2016 - 21:53

io ho avuto le 7,non male ma niente a che vedere coi marchi Inglesi,Francesi e Americani.
poi mi viene in mente anche Cabre,pre e finali,fatti bene per carità,ma niente di speciale.
Fabio