Diffusori e ambiente
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Andrea Gianelli
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Re: Diffusori e ambiente
schwantz34 ha scritto:per wasky : nunc est bibendum
a Sé Che vor Di ?
roberto
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Re: Diffusori e ambiente
wasky ha scritto:schwantz34 ha scritto:per wasky : nunc est bibendum
a Sé Che vor Di ?
roberto
e che ne so' Rob , ho visto che t'eri ciceronizzato e allora mi son buttato sulla falsariga ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Diffusori e ambiente
me fai taja Sergio
Hai visto la jpg in sign ?
Roberto
Hai visto la jpg in sign ?
Roberto
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Re: Diffusori e ambiente
http://it.wikipedia.org/wiki/Nunc_est_bibendum
Fileferru per tutti!
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bonghittu- Membro classe argento
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Re: Diffusori e ambiente
wasky ha scritto:
Hai visto la jpg in sign ?
Roberto
e ho visto si ..., aspetta che n'agguanto uno puro io , e poi me la metto anch'io la firmetta !
sciao!
S.
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Diffusori e ambiente
bonghittu ha scritto:http://it.wikipedia.org/wiki/Nunc_est_bibendum
Fileferru per tutti!
osteria ...a quest'ora ...a stomaco vuoto...ma diciamo che mi farei piu' volentieri un bicchiere di vermentino ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Diffusori e ambiente
schwantz34 ha scritto:ma diciamo che mi farei piu' volentieri un bicchiere di vermentino ...
Ok. vermentino e ricci e tartufi di mare per tutti!
bonghittu- Membro classe argento
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Re: Diffusori e ambiente
bonghittu ha scritto:schwantz34 ha scritto:ma diciamo che mi farei piu' volentieri un bicchiere di vermentino ...
Ok. vermentino e ricci e tartufi di mare per tutti!
alèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè , SCIAMBOLA!!!!
ps: non è c'hai pure un mezzo melograno ? sai essendo stagione ... :-)
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Diffusori e ambiente
schwantz34 ha scritto:
ps: non è c'hai pure un mezzo melograno ? sai essendo stagione ... :-)
Tocchi un tasto dolente. Caldo e poca pioggia hanno fatto marcire
i frutti rapidamente
bonghittu- Membro classe argento
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Re: Diffusori e ambiente
Il tuo discorso è correttissimo, però a secondo di che tipo di accordo che si utilizza potrebbe essere neccessario inserire un circuito di equalizzazione, raro ma può essere plausibile. Mi permetto di chiederti di slegarti dai concetti matematici che alla fine il il 90% del lavoro è nell'ascolto, il calcolo serve ad avere un progetto semi-grezzo, poi si lima con tante e tante ore di ascolto. Sul secondo punto il difficile è Proprio calcolare diversi accordi raggiungendo un compromesso timbrico, la b&w lo ha fatto e realizzato, addirittura mi sono ricordato che aveva anche dei Tappi di materiale fonoassorbente di bassa-bassima densita che assocciata alla lunghezza del tubo di accordo serviva per le calibrature fine. Non erano ovviamente le 801 progettate senza compromessi, parlo di una serie economica che partiva dal 1.800.000 in su.wasky ha scritto:panterone ha scritto:
Ciao, scusatemi la critica, probabilmente ne sapete poco di progettazione e di storia dell'Hi-fi.
Ipse Dixitcut e bisogna avere una conoscenza ed un tempo da dedicare elevato per poter accordare il sistema con 3-4 tubi di accordo, bisognerebbe allo stesso tempo poter modificare pure il cross.over in pochi istanti. Scelto il tubo di accordo infatti ci si dedica alla taratura del cross-over per la timbrica.
L' accordo e il suo calcolo sono una cosa, il taglio è un'altra e viaggiano assolutamente indipendenti l'uno dall'altro, quindi anche al variare di lunghezza di accordo e Fs il crossover potrebbe restare lo stesso si và ad agire sulla minima Fs di un woofer non sul taglio dello stesso come Fs massima quindi, se hai deciso che questo si deve fermare a 200 hz il crossover resta quello
Come fai a variare un accordo in lunghezza senza calcolarlo ? e se B&W sceglio un accordo QB3 del 4° ordine e io volessi un Bessel del 4° ?
Acta est Fabula
panterone- Interessato
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Re: Diffusori e ambiente
panterone ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:Massimo ha scritto:che ti devo dire Wasky, anche con il condotto frontale o sotto, penso che ogni reflex meriterebbe almeno un cinquantina di cm di distanza dalla parete, ho avuto diffusori con il reflex sotto e non amavano troppo star attaccati alle pareti, mentre invece con il reflex avanti ho i miei attuali diffusori con woofer laterali e guai a metterli troppo vicini alle pareti, non ho mai provato ancora diffusori con woofer e reflex frontale, immagino molto probabile che questi vadano molto meglio.
Il fatto è comunque che preferisco i reflex, che mi danno idea di trasmettere maggiore pathos, sopratutto con un certo tipo di musica.
CiaoInteressante riflessione, caro Massimo: come ho scritto a Lucio Cadeddu (vedi lettere della settimana su TNT), il problema del bass-reflex non è tanto dovuto alla posizione del condotto (in questo concordo con lui sul fatto che bastino una decina di centimetri), quanto piuttosto alla sua presenza, che determina sì un incremento di efficienza alla basse frequenze ma, nel contempo, un rinforzo che spesso si rivela eccessivo avvicinando le casse al muro, cosa che con la sospensione pneumatica non c'è quasi mai (anche qui esistono eccezioni, come alcuni modelli con doppio woofer, con l'aggiunta di un passivo ecc.) per il semplice fatto che l'aria all'interno della cassa porta ad un calo di efficienza, successivamente compensato proprio dalle pareti.
Ovviamente parliamo di diffusori di buona qualità: di sospensioni pneumatiche scadenti ne hanno fatte eccome e, in tali situazioni, è ovviamente preferibile un buon sistema accordato (che è appunto in grado di trasmettere maggiore pathos rispetto ad una mediocre cassa chiusa).
Chiaramente gli eccessi sono da evitare: come evidenziato da Piero, nessun diffusore (salvo rare eccezioni pensate per questo) suona bene appoggiato alle pareti, ma da qui ad essere costretti ad allontanarlo di 30, 40 o addirittura 50 cm ce ne passa.
Ciao, scusatemi la critica, probabilmente ne sapete poco di progettazione e di storia dell'Hi-fi.
Come avete detto l'ambiente è un elemento determinante per la catena audio e al momento della progettazione e taratura del diffusore acustico si parte da un ambiente e da una catena di impianto base finalizzato al tipo di targhet di ascoltatori indirizzato, per questo io ho sempre parlato, non in questo forum perchè l'ho conosciuto da poco, di personalizzazione delle casse acustiche, l'ideale sarebbe tarare i diffusori nell'ambiente e con i componenti del cliente, ma non si può, io comunque ho sempre creduto che la timbrica ideale è una sola, quella che si avvicina di più alla realtà.
Comunque circa 15-20 anni fa la B&W aveva inserito tra i suoi modelli la serie non mi ricordo forse la 700 o 800 che aveva tubo di accordo o basso-reflex svittabile e insieme alla cassa 3 o 4 di questi elementi. Lo scopo era proprio quello di ridurre o eliminare il fattore ambiente. Ebbi modo di poterle ascoltare a lungo ed effettivamente riuscivano a svolgere a pieno il loro compito. Questa è un'ottima idea il tubo di accordo sostituibile in pochi secondi. Ovviamente si dovranno studiare e ascoltare per molto tempo diffussori per raggiungere il giusto compromesso, non so ne vale il gioco tenuto conto che è già difficile fare una cassa che suoni bene e bisogna avere una conoscenza ed un tempo da dedicare elevato per poter accordare il sistema con 3-4 tubi di accordo, bisognerebbe allo stesso tempo poter modificare pure il cross.over in pochi istanti. Scelto il tubo di accordo infatti ci si dedica alla taratura del cross-over per la timbrica.
e tu che ne capisci tanto c'hai quelle cassettine della HL? Parli di B&W, di tre o quattro tubi d'accordo è c'hai quelle cassettine che son buone per l'uso col pc? Le ho avute per due giorni e le ho rese perchè son leggermente ridicole come casse principali in una catena hifi
Scusami, ma non mi son saputo trattenere...
piero7- Membro classe oro
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Re: Diffusori e ambiente
schwantz34 ha scritto:wasky ha scritto:
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Re: Diffusori e ambiente
piero7 ha scritto:panterone ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:Massimo ha scritto:che ti devo dire Wasky, anche con il condotto frontale o sotto, penso che ogni reflex meriterebbe almeno un cinquantina di cm di distanza dalla parete, ho avuto diffusori con il reflex sotto e non amavano troppo star attaccati alle pareti, mentre invece con il reflex avanti ho i miei attuali diffusori con woofer laterali e guai a metterli troppo vicini alle pareti, non ho mai provato ancora diffusori con woofer e reflex frontale, immagino molto probabile che questi vadano molto meglio.
Il fatto è comunque che preferisco i reflex, che mi danno idea di trasmettere maggiore pathos, sopratutto con un certo tipo di musica.
CiaoInteressante riflessione, caro Massimo: come ho scritto a Lucio Cadeddu (vedi lettere della settimana su TNT), il problema del bass-reflex non è tanto dovuto alla posizione del condotto (in questo concordo con lui sul fatto che bastino una decina di centimetri), quanto piuttosto alla sua presenza, che determina sì un incremento di efficienza alla basse frequenze ma, nel contempo, un rinforzo che spesso si rivela eccessivo avvicinando le casse al muro, cosa che con la sospensione pneumatica non c'è quasi mai (anche qui esistono eccezioni, come alcuni modelli con doppio woofer, con l'aggiunta di un passivo ecc.) per il semplice fatto che l'aria all'interno della cassa porta ad un calo di efficienza, successivamente compensato proprio dalle pareti.
Ovviamente parliamo di diffusori di buona qualità: di sospensioni pneumatiche scadenti ne hanno fatte eccome e, in tali situazioni, è ovviamente preferibile un buon sistema accordato (che è appunto in grado di trasmettere maggiore pathos rispetto ad una mediocre cassa chiusa).
Chiaramente gli eccessi sono da evitare: come evidenziato da Piero, nessun diffusore (salvo rare eccezioni pensate per questo) suona bene appoggiato alle pareti, ma da qui ad essere costretti ad allontanarlo di 30, 40 o addirittura 50 cm ce ne passa.
Ciao, scusatemi la critica, probabilmente ne sapete poco di progettazione e di storia dell'Hi-fi.
Come avete detto l'ambiente è un elemento determinante per la catena audio e al momento della progettazione e taratura del diffusore acustico si parte da un ambiente e da una catena di impianto base finalizzato al tipo di targhet di ascoltatori indirizzato, per questo io ho sempre parlato, non in questo forum perchè l'ho conosciuto da poco, di personalizzazione delle casse acustiche, l'ideale sarebbe tarare i diffusori nell'ambiente e con i componenti del cliente, ma non si può, io comunque ho sempre creduto che la timbrica ideale è una sola, quella che si avvicina di più alla realtà.
Comunque circa 15-20 anni fa la B&W aveva inserito tra i suoi modelli la serie non mi ricordo forse la 700 o 800 che aveva tubo di accordo o basso-reflex svittabile e insieme alla cassa 3 o 4 di questi elementi. Lo scopo era proprio quello di ridurre o eliminare il fattore ambiente. Ebbi modo di poterle ascoltare a lungo ed effettivamente riuscivano a svolgere a pieno il loro compito. Questa è un'ottima idea il tubo di accordo sostituibile in pochi secondi. Ovviamente si dovranno studiare e ascoltare per molto tempo diffussori per raggiungere il giusto compromesso, non so ne vale il gioco tenuto conto che è già difficile fare una cassa che suoni bene e bisogna avere una conoscenza ed un tempo da dedicare elevato per poter accordare il sistema con 3-4 tubi di accordo, bisognerebbe allo stesso tempo poter modificare pure il cross.over in pochi istanti. Scelto il tubo di accordo infatti ci si dedica alla taratura del cross-over per la timbrica.
e tu che ne capisci tanto c'hai quelle cassettine della HL? Parli di B&W, di tre o quattro tubi d'accordo è c'hai quelle cassettine che son buone per l'uso col pc? Le ho avute per due giorni e le ho rese perchè son leggermente ridicole come casse principali in una catena hifi
Scusami, ma non mi son saputo trattenere...
Intanto non ho fatto una recensione sulle hc206, comunque c'è un mio intervento sul un treath, dal punto di visto progettuale.
Minchia che ne sai del mio passato, manco mi conosci e manco sai nulla di me, perchè ho preso delle indianaline casse per poche decine di euro che suonano fin troppo bene per il loro costo e si abbinano bene con il muse con tutti i suoi compromessi e perchè tengo famiglia e non posso spendere oltre i 7000 euro minimo, devo rinunciare ad ascoltare la musica meglio di un mp3? mi devi per forza prendere per il culo?
Quando si fanno progetti bisogna avere dei riferimenti acustici e per fortuna avevo un amico negoziante, che mi lasciava apprezzare tutta la catena con le b&w 801 matrix, penso che l'mpianto fosse oltre i 50 milioni di vecchie lire, la timbrica la conosco iperbenissimo e per oltre 10 anni ho abbandonato la mia passione per ascoltare la musica perchè sapevo benissimo che prima del t-amp bisognava spendere un patrimonio per ascoltare decentemente la musica.
panterone- Interessato
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Re: Diffusori e ambiente
panterone ha scritto:
Il tuo discorso è correttissimo, però a secondo di che tipo di accordo che si utilizza potrebbe essere neccessario inserire un circuito di equalizzazione, raro ma può essere plausibile. Mi permetto di chiederti di slegarti dai concetti matematici che alla fine il il 90% del lavoro è nell'ascolto
Proprio perchè sono slegato da concetti matematici ma, costruttivi posso dirti che in fase di progettazione Accordo Reflex e crossover viaggiano su linee separate
Una volta misurato la Fs reale di un woofer e ottenuto un valore "certo" più di tanto non ci si può discostare da quella come limite di Fs in accordo, se un woofer ha una Fs di 35 Hz inutile far soffiare un reflex per ottenere i 20 hz quindi uno con un pò di Gano Salis sà che al massimo potra ritenere valido un accordo a 30 hz
un esempio: un HW161 quindi un woofer zoppo Accordo QB3 del 4° ordine diam condotto 50 mm lunghezza 156,8 mm frequenza 45 hz 15 litri
Fatto questo step ovvero ottenuto il miglior compromesso per quell'AP dell'accordo te ne puoi anche fregare
Poi mi spieghi perchè mi citi una RLC su un woofer
il calcolo serve ad avere un progetto semi-grezzo, poi si lima con tante e tante ore di ascolto. Sul secondo punto il difficile è Proprio calcolare diversi accordi raggiungendo un compromesso timbrico
Cosa limi con le ore di ascolto il tuning dell' accordo ? una volta chiuso il Box e deciso litraggio e accordo il tuning al massimo lo fai con l'xover a che serve limare sto accordo se vale il concetto esposto sopra per la Fs ?
Progettato mai un diffusore ? che iter progettuale segui durante lo sviluppo di un nuovo Diffusore ?
con stima
Roberto
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Re: Diffusori e ambiente
panterone ha scritto:
Ciao, scusatemi la critica, probabilmente ne sapete poco di progettazione e di storia dell'Hi-fi.
panterone ha scritto:Intanto non ho fatto una recensione sulle hc206, comunque c'è un mio intervento sul un treath, dal punto di visto progettuale.
Minchia che ne sai del mio passato, manco mi conosci e manco sai nulla di me, perchè ho preso delle indianaline casse per poche decine di euro che suonano fin troppo bene per il loro costo e si abbinano bene con il muse con tutti i suoi compromessi e perchè tengo famiglia e non posso spendere oltre i 7000 euro minimo, devo rinunciare ad ascoltare la musica meglio di un mp3? mi devi per forza prendere per il culo?
Quando si fanno progetti bisogna avere dei riferimenti acustici e per fortuna avevo un amico negoziante, che mi lasciava apprezzare tutta la catena con le b&w 801 matrix, penso che l'mpianto fosse oltre i 50 milioni di vecchie lire, la timbrica la conosco iperbenissimo e per oltre 10 anni ho abbandonato la mia passione per ascoltare la musica perchè sapevo benissimo che prima del t-amp bisognava spendere un patrimonio per ascoltare decentemente la musica.
Perdonami ma non credo ti stesse prendendo per il culo ma, si rifaceva alla frase di apertura del tuo post quindi scherzava e imho in maniera carina dai
Avere un amico che "ti fà ascoltare" e avere riferimenti acustici è ben diverso dal "saper" costruire un diffusore
Si cita B&W ma, non a tutti piace la timbrica di questi diffusori perchè tenerli come metro di paragone ? io ad esempio nei miei progetti ho altri metri di paragone e adoro il suono SEAS e Scan Speak
Roberto
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Re: Diffusori e ambiente
Panterone questi ragazzacci ti si mangiano a colazione sti cattivon , si scherza, wasky qualcosina ne capisce, direi, e non è un signor sotutto io.
Qui siamo bravi ragazzi non ti allarmare, ho visto che Piero ti ha messo paura
Ciao
Qui siamo bravi ragazzi non ti allarmare, ho visto che Piero ti ha messo paura
Ciao
Massimo- Membro classe bronzo
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Re: Diffusori e ambiente
Massimo ha scritto:Panterone questi ragazzacci ti si mangiano a colazione sti cattivon , si scherza, wasky qualcosina ne capisce, direi, e non è un signor sotutto io.
Qui siamo bravi ragazzi non ti allarmare, ho visto che Piero ti ha messo paura
Ciao
No no asp massi "sò tutto io"
Edit Scherzi a parte io sono un newbiee in confronto ad altri personaggi del web troppo devo imparare ancora
mi interessano solo un pò i diffusori e anche il discorso di Panterone
Roberto
Ultima modifica di wasky il Mar 24 Nov 2009 - 14:29 - modificato 2 volte.
Re: Diffusori e ambiente
wasky ha scritto:
No no asp massi che "sò tutto io"
hai capito al contrario
gianlu71- Membro di riguardo
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Re: Diffusori e ambiente
gianlu71 ha scritto:wasky ha scritto:
No no asp massi che "sò tutto io"
hai capito al contrario
Avevo capito benissimo e ho rafforzato come per dire "sò tutto io" veramente poi ho editato
Lo riscrivo ancora una volta io in confronto ad altri sò na cacca
Roberto
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Re: Diffusori e ambiente
panterone ha scritto:
Intanto non ho fatto una recensione sulle hc206, comunque c'è un mio intervento sul un treath, dal punto di visto progettuale.
Minchia che ne sai del mio passato, manco mi conosci e manco sai nulla di me, perchè ho preso delle indianaline casse per poche decine di euro che suonano fin troppo bene per il loro costo e si abbinano bene con il muse con tutti i suoi compromessi e perchè tengo famiglia e non posso spendere oltre i 7000 euro minimo, devo rinunciare ad ascoltare la musica meglio di un mp3? mi devi per forza prendere per il culo?
Quando si fanno progetti bisogna avere dei riferimenti acustici e per fortuna avevo un amico negoziante, che mi lasciava apprezzare tutta la catena con le b&w 801 matrix, penso che l'mpianto fosse oltre i 50 milioni di vecchie lire, la timbrica la conosco iperbenissimo e per oltre 10 anni ho abbandonato la mia passione per ascoltare la musica perchè sapevo benissimo che prima del t-amp bisognava spendere un patrimonio per ascoltare decentemente la musica.
Il problema è solo come uno le pone le cose che dice, non per quello che dice. Tutto quà, ed inoltre, la mia era una battuta (e l'ho pure specificato)
P.S. parli di amici (altre persone) impianti di 50 milioni (di altri). Neanche tu conosci chi ti sta di fronte, ma quando sento tutti sti tecnicismi, la ricerca del non ho capito cosa, e poi ascolti con le indiana line dell'impianto hifi del grande puffo, perdonami ancora una volta, ma mi viene di nuovo da sorridere. E non ti sto prendendo per il culo.
Scusami n'altra volta.
piero7- Membro classe oro
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Re: Diffusori e ambiente
piero7 ha scritto:panterone ha scritto:
Intanto non ho fatto una recensione sulle hc206, comunque c'è un mio intervento sul un treath, dal punto di visto progettuale.
Minchia che ne sai del mio passato, manco mi conosci e manco sai nulla di me, perchè ho preso delle indianaline casse per poche decine di euro che suonano fin troppo bene per il loro costo e si abbinano bene con il muse con tutti i suoi compromessi e perchè tengo famiglia e non posso spendere oltre i 7000 euro minimo, devo rinunciare ad ascoltare la musica meglio di un mp3? mi devi per forza prendere per il culo?
Quando si fanno progetti bisogna avere dei riferimenti acustici e per fortuna avevo un amico negoziante, che mi lasciava apprezzare tutta la catena con le b&w 801 matrix, penso che l'mpianto fosse oltre i 50 milioni di vecchie lire, la timbrica la conosco iperbenissimo e per oltre 10 anni ho abbandonato la mia passione per ascoltare la musica perchè sapevo benissimo che prima del t-amp bisognava spendere un patrimonio per ascoltare decentemente la musica.
Il problema è solo come uno le pone le cose che dice, non per quello che dice. Tutto quà, ed inoltre, la mia era una battuta (e l'ho pure specificato)
P.S. parli di amici (altre persone) impianti di 50 milioni (di altri). Neanche tu conosci chi ti sta di fronte, ma quando sento tutti sti tecnicismi, la ricerca del non ho capito cosa, e poi ascolti con le indiana line dell'impianto hifi del grande puffo, perdonami ancora una volta, ma mi viene di nuovo da sorridere. E non ti sto prendendo per il culo.
Scusami n'altra volta.
scuse accettate. Ragazzi la scelta è ricaduta su questo modello hc206 solo per un pura questione di soldi, che sono alla mia portata, ovviamente dopo l'ascolto con tutto il mio impianto con esclusione del lettore cd un Nad, ma non so quale. Lo sapete anche voi che ci sono poche scelte per stare oltre i 92 db di efficenza, almeno da una breve indagine insomma, dopo le indianaline ci sarebbero state le Klipsk F3sotto gli 800Euro, però qua a Treviso, non sapevo dove andarle ad ascoltare, un negozio mi ha risposto correttissimamente che non le prendeva per farmele ascoltare, giustamente. La serie B&w almeno a suo tempo stavano tutte sotto gli 89db, poi ci sono diffusori eccellenti ma di costi nettamente più elevati. Mi sono adattato e neppure tanto, meno di 300 euro ho ripreso ad ascoltare la musica in modo molto più dignitoso, anzi ho rispolverato i vecchi cd.
Approfitto per chiedervi una sorgente, adesso ho un marvell & luois dx 750 comprato per 15 euro usato, non suona malaccio, però non è ben definito, cosa si può prendere per spendere pochissimo, sono fuori da tanti anni dal mercato dei prodotti?
panterone- Interessato
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Tanto per sfatare
Sia l'errore nel post sulle basse frequenze in stanza piccola sia il discorso del diffusore staccato dalla parete entrambi discorsi che non stanno in piedi
Small Room Acustic di Gianpiero Majardi mica micio micio bau bau
http://www.audioreview.it/VB/showthread.php?t=11616
Small Room Acustic di Gianpiero Majardi mica micio micio bau bau
http://www.audioreview.it/VB/showthread.php?t=11616
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Re: Diffusori e ambiente
wasky ha scritto:panterone ha scritto:
Il tuo discorso è correttissimo, però a secondo di che tipo di accordo che si utilizza potrebbe essere neccessario inserire un circuito di equalizzazione, raro ma può essere plausibile. Mi permetto di chiederti di slegarti dai concetti matematici che alla fine il il 90% del lavoro è nell'ascolto
Proprio perchè sono slegato da concetti matematici ma, costruttivi posso dirti che in fase di progettazione Accordo Reflex e crossover viaggiano su linee separate
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un esempio: un HW161 quindi un woofer zoppo Accordo QB3 del 4° ordine diam condotto 50 mm lunghezza 156,8 mm frequenza 45 hz 15 litri
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Poi mi spieghi perchè mi citi una RLC su un wooferil calcolo serve ad avere un progetto semi-grezzo, poi si lima con tante e tante ore di ascolto. Sul secondo punto il difficile è Proprio calcolare diversi accordi raggiungendo un compromesso timbrico
Cosa limi con le ore di ascolto il tuning dell' accordo ? una volta chiuso il Box e deciso litraggio e accordo il tuning al massimo lo fai con l'xover a che serve limare sto accordo se vale il concetto esposto sopra per la Fs ?
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Roberto
Interessante se sei in grado di verificare realmente i dati del wofer senza fidarti di quello dichiarati sarebbe straordinario, ma solitamente i dati simulati non coincidono mai con quelli reali, io ho sempre giustificato con il parametro TOLLERANZE, che si infiltra nella stessa componentistica che nella realizzazione del cabinet. Il grafico è bellissimo, anzi se mi linky dove scaricarlo o eventualmente anche un simulatore di cross-over te ne sarei grato.
La procedura di progettazione che adottai in passato è similare al tuo, nel senso che partivo dai parametri dei componenti per partire con un eventuale tubo di accordo, una volumetrica idonea ed un cross.over adatto.
Realizzato la cassa secondo i progetti del simulatore andavo all'ascolto, ma il risultato era difforme, addirittura 3 coppie di casse con i stessi parametri progettuali e stessi componenti aveva timbrica differenti, cabinet costruiti con gli stessi criteri e componenti identici. Io comunque non ci credo assolutamente che un progetto derivante da simulatori possa al primo colpo dare una suono perfetto. Io ti parlo di cicli produttivi di 20 anni fa, probabilmente la qualità sarà migliorata.
Dato che mi pare tu abbia tutti gli strumenti idonei, hai mai verificato l'esistenza tra progetto e prototipo?
Grazie
panterone- Interessato
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Impianto : Amplificatore serie t-amp: Muse, Casse: Indiana Line HC 206, lettore dvd Marvel & louis DX750
Re: Diffusori e ambiente
panterone ha scritto:
Interessante se sei in grado di verificare realmente i dati del wofer senza fidarti di quello dichiarati sarebbe straordinario,
Certo che posso farlo anzi è un obbligo Panterone
Si usa una macchina che si chiama CLIO e che vedi in azione in questo topic
http://t-class.niceboard.org/diy-diffusori-f58/i-miei-primi-diffusori-per-il-pc-t3753.htm
Si mette il woofer in aria dopo un periodo di rodaggio e si misurano alcuni parametri, poi si mette una massa aggiunta di peso noto e si rimisura di nuovo ed ecco i T&S precisi
il programma che vedi è winISD ma, puoi usare anche bass30 di Giussani mentre, per le misure ti consiglio speakers workshop che è gratuito
http://www.claudionegro.com/ita/
Roberto
_________________
"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: Diffusori e ambiente
figata!!wasky ha scritto:panterone ha scritto:
Interessante se sei in grado di verificare realmente i dati del wofer senza fidarti di quello dichiarati sarebbe straordinario,
Certo che posso farlo anzi è un obbligo Panterone
Si usa una macchina che si chiama CLIO e che vedi in azione in questo topic
http://t-class.niceboard.org/diy-diffusori-f58/i-miei-primi-diffusori-per-il-pc-t3753.htm
Si mette il woofer in aria dopo un periodo di rodaggio e si misurano alcuni parametri, poi si mette una massa aggiunta di peso noto e si rimisura di nuovo ed ecco i T&S precisi
il programma che vedi è winISD ma, puoi usare anche bass30 di Giussani mentre, per le misure ti consiglio speakers workshop che è gratuito
http://www.claudionegro.com/ita/
Roberto
Ho già sentito parlare della CLIO, tanti anni fa, era una scheda da inserire nel pc e doveva ancora uscire ma se ne parlava tanto, quindi è lei? All'epoca costava un botto e si aveva dubbi sulla qualità del microfono, però eravamo molto curiosi perchè rappresentava l'anello mancante che avrebbe colmato il gap che ti continuavo ad esporre. Bellissimo sarei quasi propenso di fare una macchinata con la famiglia per vederlo in azione
mandami qualche altro link sulle tue realizzazioni, per favore
panterone- Interessato
- Data d'iscrizione : 21.11.09
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