Un'esperienza di ascolto differente
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Premesso che a certi livelli l'artista ha una voce in capitolo relativa sul prodotto finale, ti dirò che a me è capitato anche il contario: artisti il cui "demo" autoprodotto suona meglio della stessa opera ma prodotta dopo aver firmato con un'etichetta...root ha scritto:Un artista difficilmente farà uscire un disco con delle frequenze enfatizzate a pene di segugio (si dice così?)...e fare una analisi dello spettro del disco è solo una perdita di tempo, a meno che non stiamo parlando di dischi di produzioni low level da bancarella della sagra del carciofo a Ladispoli
Ormai, purtroppo, anche in questo ambito è cioè solo il denaro a dettare le regole: al giorno d'oggi le case discografiche sono più interessate ad un ritorno economico rapido piuttosto che valorizzare qualitativamente le opere, visto che oggi la musica è diventata "usa e getta".
A riprova di quanto affermo, l'altro giorno un artista che seguo mi diceva che ci sono addirittura delle etichette di un certo livello disponibili a pubblicare (quasi) chiunque sia disposto a sborsare loro soldi per l'operazione, a prescindere dalla qualità delle opere.
Poi è ovvio che le major difficilmente pubblicano opere tecnicamente "sbagliate" (anche se a me - seppur raramente - è capitato di inciampare anche in questo), ma credo che tutti abbiamo ben presente il problema della famigerata "Loudness War"...
...in un mondo ideale, sì.Firace ha scritto:Un artista che compone un album vuole che questo venga riprodotto come lui l'ha immaginato, poi registrato e infine messo in vendita.
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Firace ha scritto:federico666 ha scritto:
chi usa il DRC ambisce al punto 1) non al punto 2). il DRC dovrebbe correggere le non linearità ambientali e dei diffusori, non "colorare la musica"
i
Questo solo se assumiamo che il DRC lo fa senza introdurre nessun altro tipo di problema, ovvero come se fosse un diffusore-ambiente perfettamente lineare
Dipende sempre da come vuoi implementare il DRC . Io personalmente correggo laddove è necessario (soprattutto nelle medio basse frequenze) e cerco di lisciare il medio alto con la sua risposta naturale in frequenza (poiché penso che questa sia l'impronta del diffusore)
spocry- Membro di riguardo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Marco Ravich ha scritto:Premesso che a certi livelli l'artista ha una voce in capitolo relativa sul prodotto finale, ti dirò che a me è capitato anche il contario: artisti il cui "demo" autoprodotto suona meglio della stessa opera ma prodotta dopo aver firmato con un'etichetta...root ha scritto:Un artista difficilmente farà uscire un disco con delle frequenze enfatizzate a pene di segugio (si dice così?)...e fare una analisi dello spettro del disco è solo una perdita di tempo, a meno che non stiamo parlando di dischi di produzioni low level da bancarella della sagra del carciofo a Ladispoli
Ormai, purtroppo, anche in questo ambito è cioè solo il denaro a dettare le regole: al giorno d'oggi le case discografiche sono più interessate ad un ritorno economico rapido piuttosto che valorizzare qualitativamente le opere, visto che oggi la musica è diventata "usa e getta".
A riprova di quanto affermo, l'altro giorno un artista che seguo mi diceva che ci sono addirittura delle etichette di un certo livello disponibili a pubblicare (quasi) chiunque sia disposto a sborsare loro soldi per l'operazione, a prescindere dalla qualità delle opere.
Poi è ovvio che le major difficilmente pubblicano opere tecnicamente "sbagliate" (anche se a me - seppur raramente - è capitato di inciampare anche in questo), ma credo che tutti abbiamo ben presente il problema della famigerata "Loudness War"......in un mondo ideale, sì.Firace ha scritto:Un artista che compone un album vuole che questo venga riprodotto come lui l'ha immaginato, poi registrato e infine messo in vendita.
Buongiono Marco, mi inserisco un ultima volta perchè siamo OT...al giorno d'oggi in effetti è il Dio danaro a dettare legge, ma è anche vero che al giorno d'oggi Artisti veri che offrono prodotti di qualità e spessore ce ne sono veramente pochi...il Rinascimento nel mondo della musica c'è stato nei 20-30 anni fine scorso secolo, ora si vive perlopiù di cover o sfruttamento di idee di qualcun'altro
Io non ho artisti attuali nella discografia (per attuali intendo degli ultimi 10-15 anni) perchè non ho trovato nulla di nuovo o realmente interessante
Ti assicuro che in quel periodo l'artista aveva certamente buona voce in capitolo sul missaggio e la resa del prodotto finale...al giorno d'oggi i libri che escono di personaggi famosi sono scritti da qualcun'altro, per cui gli schemi sono saltati un po' dappertutto
root- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
root ha scritto:federico666 ha scritto:Secondo me questa discussione ha preso una piega sbagliata, si fa confusione, si stanno mescolando 2 concetti:
1) la purezza della catena audio: la maggioranza ambisce ad avere una totale trasparenza della catena audio per ascoltare la musica così come l'artista (e noon solo lui) l'ha creata
2) per alcuni è utile "colorare" o modificare la musica originaria (non è detto che l'artista scelga sempre "l'ottimo" e poi ognuno ha le sue preferenze) perchè questo rende la musica più piacevole da ascoltare (Loudness per ascolti a basso volume, equalizzazione, filtri ed elaborazione digitale)
chi usa il DRC ambisce al punto 1) non al punto 2). il DRC dovrebbe correggere le non linearità ambientali e dei diffusori, non "colorare la musica"
Un discussione più sensata sarebbe se il drc adempie effettivamente al punto 1)
non mescoliamo i 2 concetti
Si in effetti questo argomento sarebbe il caso di affrontarlo in discussione specifica, qui si crea confusione...sono d'accordo con quello che dici
Credo che da questo punto di vista la discussione si sia esaurita già dopo i primi messaggi: il DRC adempie al suo compito. Lo confermano parametri oggettivi. La discussione si è quindi evoluta nel trattare dell'utilità di questo strumento, che ha coinvolto l'idea di "alta fedeltà".
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Mah, guarda, io ascolto anche death metal e grindcore (che poi è anche uno dei motivi per i quali apprezzo di più i diffusori in sospensione pneumatica rispetto ai reflex) quindi questo problema per me non sussiste.TWR ha scritto:Non credo sia infatti un caso che quando gli audiofili parlano di rock, menzionino quasi sempre la fottuta chitarra di Mark Knopfler o il rombo dell'elicottero di "The Wall". Mai i Pere Ubu, i Velvet Underground o Nick Cave, tanto per dirne tre.
Non a caso, quando sono andato a sentire l'impianto di @ivan39, ho portato questi due brani:
Ebbene, il primo ha suonato "come si deve", il secondo no.
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Marco Ravich ha scritto:Mah, guarda, io ascolto anche death metal e grindcore (che poi è anche uno dei motivi per i quali apprezzo di più i diffusori in sospensione pneumatica rispetto ai reflex) quindi questo problema per me non sussiste.TWR ha scritto:Non credo sia infatti un caso che quando gli audiofili parlano di rock, menzionino quasi sempre la fottuta chitarra di Mark Knopfler o il rombo dell'elicottero di "The Wall". Mai i Pere Ubu, i Velvet Underground o Nick Cave, tanto per dirne tre.
Non a caso, quando sono andato a sentire l'impianto di @ivan39, ho portato questi due brani:
Ebbene, il primo ha suonato "come si deve", il secondo no.
Presumo che ci siano state occasioni in cui hai sentito suonare meglio il secondo pezzo allora... Dunque a che pro usare uno strumento che ti ha rovinato il piacere d'ascolto? Per questo sostengo che l'idea di alta fedeltà sia stata pesantemente distorta rispetto agli esordi. Non a caso in molti si rivolgono ad apparecchi degli anni Settanta.
TWR- Interessato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Marco Ravich ha scritto:
Ebbene, il primo ha suonato "come si deve", il secondo no.
Per quale motivo il secondo non ha suonato "come si deve"? just to better understand...
Firace- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
In ogni caso, interessante discussione.
Vorrei dire la mia da audiofilo hiendaro abbastanza impallinato.
Allora premetto che ho avuto la fortuna di ascoltare tanti impianti diversi, dal più economico e sistemi molto costosi e di essermi fatto qualche idea sul suono e sull'utilizzo o meno dei DRC.
Se si ambisce al raggiungimento di un certo livello, giocoforza, ci si può permettere una stanza dedicata, un trattamento dell'ambiente di ascolto più o meno invasivo e la possibilità ovviamente di posizionare il sistema come meglio si vuole in saletta. In questa situazione il DRC non serve a nulla, anzi il più delle volte è peggiorativo poichè, in qualche modo, va a de umanizzare il suono, lo rende vuoto, poco emotivo, piatto, non espressivo, ecc.
Il una situazione in cui sono presenti vincoli ambientali o di posizionamento il DRC aiuta molto e in alcuni casi risolve brillantemente problemi nella resa del sistema. Chiaramente chi vive questa situazione non ambisce o non può arrivare al così detto "hiend". Dico non può perchè per far esprimere davvero tutto il potenziale di un sistema l'interazione stanza-impianto è un elemento fondamentale.
Inutile girarci intorno
Vorrei dire la mia da audiofilo hiendaro abbastanza impallinato.
Allora premetto che ho avuto la fortuna di ascoltare tanti impianti diversi, dal più economico e sistemi molto costosi e di essermi fatto qualche idea sul suono e sull'utilizzo o meno dei DRC.
Se si ambisce al raggiungimento di un certo livello, giocoforza, ci si può permettere una stanza dedicata, un trattamento dell'ambiente di ascolto più o meno invasivo e la possibilità ovviamente di posizionare il sistema come meglio si vuole in saletta. In questa situazione il DRC non serve a nulla, anzi il più delle volte è peggiorativo poichè, in qualche modo, va a de umanizzare il suono, lo rende vuoto, poco emotivo, piatto, non espressivo, ecc.
Il una situazione in cui sono presenti vincoli ambientali o di posizionamento il DRC aiuta molto e in alcuni casi risolve brillantemente problemi nella resa del sistema. Chiaramente chi vive questa situazione non ambisce o non può arrivare al così detto "hiend". Dico non può perchè per far esprimere davvero tutto il potenziale di un sistema l'interazione stanza-impianto è un elemento fondamentale.
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Forse perchè c'è qualcosa di cui parlare.TWR ha scritto:Non credo sia infatti un caso che quando gli audiofili parlano di rock, menzionino quasi sempre la fottuta chitarra di Mark Knopfler o il rombo dell'elicottero di "The Wall". Mai i Pere Ubu, i Velvet Underground o Nick Cave, tanto per dirne tre.
Kentucky- Affezionato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Kentucky ha scritto:In ogni caso, interessante discussione.
Vorrei dire la mia da audiofilo hiendaro abbastanza impallinato.
Allora premetto che ho avuto la fortuna di ascoltare tanti impianti diversi, dal più economico e sistemi molto costosi e di essermi fatto qualche idea sul suono e sull'utilizzo o meno dei DRC.
Se si ambisce al raggiungimento di un certo livello, giocoforza, ci si può permettere una stanza dedicata, un trattamento dell'ambiente di ascolto più o meno invasivo e la possibilità ovviamente di posizionare il sistema come meglio si vuole in saletta. In questa situazione il DRC non serve a nulla, anzi il più delle volte è peggiorativo poichè, in qualche modo, va a de umanizzare il suono, lo rende vuoto, poco emotivo, piatto, non espressivo, ecc.
Il una situazione in cui sono presenti vincoli ambientali o di posizionamento il DRC aiuta molto e in alcuni casi risolve brillantemente problemi nella resa del sistema. Chiaramente chi vive questa situazione non ambisce o non può arrivare al così detto "hiend". Dico non può perchè per far esprimere davvero tutto il potenziale di un sistema l'interazione stanza-impianto è un elemento fondamentale.
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root- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Dici? Il rombo di un elicottero? Davvero? Ragionando in questo modo, si potrebbe concludere che agli audiofili la musica non interessi affatto. E che siano interessati solo alla resa di un suono.Kentucky ha scritto:Forse perchè c'è qualcosa di cui parlare.TWR ha scritto:Non credo sia infatti un caso che quando gli audiofili parlano di rock, menzionino quasi sempre la fottuta chitarra di Mark Knopfler o il rombo dell'elicottero di "The Wall". Mai i Pere Ubu, i Velvet Underground o Nick Cave, tanto per dirne tre.
TWR- Interessato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Indubbiamente no.
Siamo interessati alla resa di un suono, poichè una volta "raggiunta la perfezione ( ) sonora" conseguentemente anche la musica riprodotta acquisterà un valore aggiunto e un realismo che fino ad allora sarebbero solo utopici
Siamo interessati alla resa di un suono, poichè una volta "raggiunta la perfezione ( ) sonora" conseguentemente anche la musica riprodotta acquisterà un valore aggiunto e un realismo che fino ad allora sarebbero solo utopici
Kentucky- Affezionato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Kentucky ha scritto:In ogni caso, interessante discussione.
Vorrei dire la mia da audiofilo hiendaro abbastanza impallinato.
Allora premetto che ho avuto la fortuna di ascoltare tanti impianti diversi, dal più economico e sistemi molto costosi e di essermi fatto qualche idea sul suono e sull'utilizzo o meno dei DRC.
Se si ambisce al raggiungimento di un certo livello, giocoforza, ci si può permettere una stanza dedicata, un trattamento dell'ambiente di ascolto più o meno invasivo e la possibilità ovviamente di posizionare il sistema come meglio si vuole in saletta. In questa situazione il DRC non serve a nulla, anzi il più delle volte è peggiorativo poichè, in qualche modo, va a de umanizzare il suono, lo rende vuoto, poco emotivo, piatto, non espressivo, ecc.
Il una situazione in cui sono presenti vincoli ambientali o di posizionamento il DRC aiuta molto e in alcuni casi risolve brillantemente problemi nella resa del sistema. Chiaramente chi vive questa situazione non ambisce o non può arrivare al così detto "hiend". Dico non può perchè per far esprimere davvero tutto il potenziale di un sistema l'interazione stanza-impianto è un elemento fondamentale.
Inutile girarci intorno
sono perfettamente d'accordo con te.
se hai una camera dedicata e tanti soldi da spendere in un analisi del suono e successiva correzione (invasiva) questa sarebbe la strada ideale.
Purtroppo quasi mai è una strada percorribile e quindi ben venga il DRC.
Io personalmente ho trattato bene le prime riflessioni e la parete posteriore ai diffusori e sfrutto il DRC per il trattamento delle medio basse decisamente più complicate da gestire con il fai da te.
spocry- Membro di riguardo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Perche è così interessante Hope, oppure Amused to Death o anche The Reaven e La Folia, ecc ecc?TWR ha scritto:Dici? Il rombo di un elicottero? Davvero? Ragionando in questo modo, si potrebbe concludere che agli audiofili la musica non interessi affatto. E che siano interessati solo alla resa di un suono.Kentucky ha scritto:Forse perchè c'è qualcosa di cui parlare.TWR ha scritto:Non credo sia infatti un caso che quando gli audiofili parlano di rock, menzionino quasi sempre la fottuta chitarra di Mark Knopfler o il rombo dell'elicottero di "The Wall". Mai i Pere Ubu, i Velvet Underground o Nick Cave, tanto per dirne tre.
Perchè sono dei fortunati casi in cui il genio artistico si unisce ad una superba incisione e tutti i parametri di giudizio di "noi audifili" vanno in visibilio.
Chiaro che non bisogna fermarsi ai soliti 3. Ma questi esempi sono un concetto.
Kentucky- Affezionato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
spocry ha scritto:Kentucky ha scritto:In ogni caso, interessante discussione.
Vorrei dire la mia da audiofilo hiendaro abbastanza impallinato.
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Inutile girarci intorno
sono perfettamente d'accordo con te.
se hai una camera dedicata e tanti soldi da spendere in un analisi del suono e successiva correzione (invasiva) questa sarebbe la strada ideale.
Purtroppo quasi mai è una strada percorribile e quindi ben venga il DRC.
Io personalmente ho trattato bene le prime riflessioni e la parete posteriore ai diffusori e sfrutto il DRC per il trattamento delle medio basse decisamente più complicate da gestire con il fai da te.
Grazie. Penso che se hai trattato correttamente quello che dici il DRC sia utilizzato in maniera soft... in alcuni casi potrebbe bastare inserire dei trattamenti passivi per le basse frequenze (professionali e certificati) negli angoli per raggiugire l'optimum, oppure anche dei risuonatori attivi.
Kentucky- Affezionato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Kentucky ha scritto:
Grazie. Penso che se hai trattato correttamente quello che dici il DRC sia utilizzato in maniera soft... in alcuni casi potrebbe bastare inserire dei trattamenti passivi per le basse frequenze (professionali e certificati) negli angoli per raggiugire l'optimum, oppure anche dei risuonatori attivi.
si esattamente drc lo applico la solo dove serve .
i trattamenti passivi per le basse sono costosi ingombranti e difficili da far digerire alle consorti
spocry- Membro di riguardo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Kentucky ha scritto:Perche è così interessante Hope, oppure Amused to Death o anche The Reaven e La Folia, ecc ecc?TWR ha scritto:Dici? Il rombo di un elicottero? Davvero? Ragionando in questo modo, si potrebbe concludere che agli audiofili la musica non interessi affatto. E che siano interessati solo alla resa di un suono.Kentucky ha scritto:
Forse perchè c'è qualcosa di cui parlare.
Perchè sono dei fortunati casi in cui il genio artistico si unisce ad una superba incisione e tutti i parametri di giudizio di "noi audifili" vanno in visibilio.
Chiaro che non bisogna fermarsi ai soliti 3. Ma questi esempi sono un concetto.
In ambito new-wave o post-punk gli Stranglers sono un gruppo tra i più trascurabili. I dischi che hai citato suonano bene perché di fatto si tratta di musica pop con ambizioni da classifica e dunque si sono potuti permettere studi e tecnici migliori. Quanto a Amused to death, Waters ha visto giorni migliori. Per me i Pink Floyd perdono già senso con Darkside, ma questo è un altro discorso. In ogni caso, quel che dici conferma il mio sospetto: trascuri The modern dance dei Pere Ubu (tanto per rifarmi a un gruppo che ho citato) o Meddle preferendo dischi di gran lunga inferiori artisticamente ma meglio suonanti. È la morte della musica.
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
TWR ha scritto:Kentucky ha scritto:Perche è così interessante Hope, oppure Amused to Death o anche The Reaven e La Folia, ecc ecc?TWR ha scritto:
Dici? Il rombo di un elicottero? Davvero? Ragionando in questo modo, si potrebbe concludere che agli audiofili la musica non interessi affatto. E che siano interessati solo alla resa di un suono.
Perchè sono dei fortunati casi in cui il genio artistico si unisce ad una superba incisione e tutti i parametri di giudizio di "noi audifili" vanno in visibilio.
Chiaro che non bisogna fermarsi ai soliti 3. Ma questi esempi sono un concetto.
In ambito new-wave o post-punk gli Stranglers sono un gruppo tra i più trascurabili. I dischi che hai citato suonano bene perché di fatto si tratta di musica pop con ambizioni da classifica e dunque si sono potuti permettere studi e tecnici migliori. Quanto a Amused to death, Waters ha visto giorni migliori. Per me i Pink Floyd perdono già senso con Darkside, ma questo è un altro discorso. In ogni caso, quel che dici conferma il mio sospetto: trascuri The modern dance dei Pere Ubu (tanto per rifarmi a un gruppo che ho citato) o Meddle preferendo dischi di gran lunga inferiori artisticamente ma meglio suonanti. È la morte della musica.
Grazie per la spiegazione, melomane.
Comunque gli stranger o come si scrivno non so chi siano, i pinkfloyd non mi piacciono e roger waters idem.
La mia era una considerazione generale ed oggettiva.
Io ascolto quasi solamente musica sinfonica, operistica, barocca o medievale. Un po di Jazz, un po di blues e qualcosa di folk. In ogni caso ho apprezzato i singoli pezzi che ho citato, qualcuno di più altri di meno.
Kentucky- Affezionato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Kentucky ha scritto:TWR ha scritto:Kentucky ha scritto:
Perche è così interessante Hope, oppure Amused to Death o anche The Reaven e La Folia, ecc ecc?
Perchè sono dei fortunati casi in cui il genio artistico si unisce ad una superba incisione e tutti i parametri di giudizio di "noi audifili" vanno in visibilio.
Chiaro che non bisogna fermarsi ai soliti 3. Ma questi esempi sono un concetto.
In ambito new-wave o post-punk gli Stranglers sono un gruppo tra i più trascurabili. I dischi che hai citato suonano bene perché di fatto si tratta di musica pop con ambizioni da classifica e dunque si sono potuti permettere studi e tecnici migliori. Quanto a Amused to death, Waters ha visto giorni migliori. Per me i Pink Floyd perdono già senso con Darkside, ma questo è un altro discorso. In ogni caso, quel che dici conferma il mio sospetto: trascuri The modern dance dei Pere Ubu (tanto per rifarmi a un gruppo che ho citato) o Meddle preferendo dischi di gran lunga inferiori artisticamente ma meglio suonanti. È la morte della musica.
Grazie per la spiegazione, melomane.
Comunque gli stranger o come si scrivno non so chi siano, i pinkfloyd non mi piacciono e roger waters idem.
La mia era una considerazione generale ed oggettiva.
Io ascolto quasi solamente musica sinfonica, operistica, barocca o medievale. Un po di Jazz, un po di blues e qualcosa di folk. In ogni caso ho apprezzato i singoli pezzi che ho citato, qualcuno di più altri di meno.
Hai menzionato tu un disco di Waters e due degli Stranglers come paradigma del non plus ultra per gli audiofili. Se poi non sai chi siano sono ancora più confuso.
TWR- Interessato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Se si crea un filtro DRC anche perfetto come parametri ma lo si fa suonare in una stanza con un acustica pessima....il risultato non sarà granchè,è normale.Un utente si lamentava tempo fa della sua stanza di ascolto a dtta sua affaticante sui medioalti.Aveva ragione,aveva dei valori di riverbero esagerati dai 1000 ai 4000 hz che gli procuravano questo fastidio.Anche creando un filtro che attenua la banda incriminata il problema non si risolve.Firace ha scritto:federico666 ha scritto:
chi usa il DRC ambisce al punto 1) non al punto 2). il DRC dovrebbe correggere le non linearità ambientali e dei diffusori, non "colorare la musica"
i
Questo solo se assumiamo che il DRC lo fa senza introdurre nessun altro tipo di problema, ovvero come se fosse un diffusore-ambiente perfettamente lineare
ivan39- Membro classe bronzo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Quali sarebbero i dischi degli strangers scusa??TWR ha scritto:Kentucky ha scritto:TWR ha scritto:
In ambito new-wave o post-punk gli Stranglers sono un gruppo tra i più trascurabili. I dischi che hai citato suonano bene perché di fatto si tratta di musica pop con ambizioni da classifica e dunque si sono potuti permettere studi e tecnici migliori. Quanto a Amused to death, Waters ha visto giorni migliori. Per me i Pink Floyd perdono già senso con Darkside, ma questo è un altro discorso. In ogni caso, quel che dici conferma il mio sospetto: trascuri The modern dance dei Pere Ubu (tanto per rifarmi a un gruppo che ho citato) o Meddle preferendo dischi di gran lunga inferiori artisticamente ma meglio suonanti. È la morte della musica.
Grazie per la spiegazione, melomane.
Comunque gli stranger o come si scrivno non so chi siano, i pinkfloyd non mi piacciono e roger waters idem.
La mia era una considerazione generale ed oggettiva.
Io ascolto quasi solamente musica sinfonica, operistica, barocca o medievale. Un po di Jazz, un po di blues e qualcosa di folk. In ogni caso ho apprezzato i singoli pezzi che ho citato, qualcuno di più altri di meno.
Hai menzionato tu un disco di Waters e due degli Stranglers come paradigma del non plus ultra per gli audiofili. Se poi non sai chi siano sono ancora più confuso.
Certo che Waters lo conosco ma non rientra nei miei gusti musicali, come ho scritto sopra
Kentucky- Affezionato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Rispetto il tuo punto di vista....Però se si applica una correzione come dici tu sulle basse che corregge anche la fase del suono(quindi ricostruire in maniera ottimale la forma d'onda)e lasciare tutto il resto ad una correzione in sola ampiezza ti assicuro che può dare risultati notevlispocry ha scritto:Firace ha scritto:federico666 ha scritto:
chi usa il DRC ambisce al punto 1) non al punto 2). il DRC dovrebbe correggere le non linearità ambientali e dei diffusori, non "colorare la musica"
i
Questo solo se assumiamo che il DRC lo fa senza introdurre nessun altro tipo di problema, ovvero come se fosse un diffusore-ambiente perfettamente lineare
Dipende sempre da come vuoi implementare il DRC . Io personalmente correggo laddove è necessario (soprattutto nelle medio basse frequenze) e cerco di lisciare il medio alto con la sua risposta naturale in frequenza (poiché penso che questa sia l'impronta del diffusore)
ivan39- Membro classe bronzo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Kentucky ha scritto:Quali sarebbero i dischi degli strangers scusa??TWR ha scritto:Kentucky ha scritto:
Grazie per la spiegazione, melomane.
Comunque gli stranger o come si scrivno non so chi siano, i pinkfloyd non mi piacciono e roger waters idem.
La mia era una considerazione generale ed oggettiva.
Io ascolto quasi solamente musica sinfonica, operistica, barocca o medievale. Un po di Jazz, un po di blues e qualcosa di folk. In ogni caso ho apprezzato i singoli pezzi che ho citato, qualcuno di più altri di meno.
Hai menzionato tu un disco di Waters e due degli Stranglers come paradigma del non plus ultra per gli audiofili. Se poi non sai chi siano sono ancora più confuso.
Certo che Waters lo conosco ma non rientra nei miei gusti musicali, come ho scritto sopra
The Raven e La Folie. Sono i titoli di due album degli Stranglers. Pensavo ti riferissi a questi, visto che li hai elencati di fila. Altrimenti chiedo venia.
TWR- Interessato
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
No no mai sentiti questi stranger.TWR ha scritto:Kentucky ha scritto:Quali sarebbero i dischi degli strangers scusa??TWR ha scritto:
Hai menzionato tu un disco di Waters e due degli Stranglers come paradigma del non plus ultra per gli audiofili. Se poi non sai chi siano sono ancora più confuso.
Certo che Waters lo conosco ma non rientra nei miei gusti musicali, come ho scritto sopra
The Raven e La Folie. Sono i titoli di due album degli Stranglers. Pensavo ti riferissi a questi, visto che li hai elencati di fila. Altrimenti chiedo venia.
Mi riferivo a La Folia di Gregorio Paniagua e The Raven di Rebecca Pidgeon
Kentucky- Affezionato
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Impianto : (non specificato)
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