Messa a terra KingRex PSU
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Re: Messa a terra KingRex PSU
piero7 ha scritto:
Stacca la terra dai tuoi apparati e sentiamo cosa senti tu di differente e facci sapere invece di sparare giudizi
Facci sapere
evidentemente non leggi i miei post
è una sfumatura e potrebbe benissimo trattarsi di psicoacustica, ad esempio il bypass dei fusibili produce risultati più netti.personalmente io ho notato la situazione opposta ovvero il suono migliora con la messa a terra.
Il fatto che ho postato quell'articolo è perchè non mi piacciono i "senza se e senza ma"
io preferisco essere pieno di dubbi.. de gustibus
shantim- Membro di riguardo
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Re: Messa a terra KingRex PSU
okkei, mi ci infilo anch'io
dal mio punto di vista,
finora ho affrontato il discorso "messa a terra della massa elettrica sì/no" solo in ottica di ridurre eventuali ronzii e rumori di fondo, di intensità di volta in volta variabile, ma sempre e cmq in qualche modo evidenti, ed "esterni" al segnale audio..
con la poca esperienza acquisita, posso dire che NON esiste una regola, ma in ogni combinazione sorgente-pre-finale bisogna fare prove per scoprire chi mettere a terra e chi no, e la migliore combinazione di volta in volta..
Tutte queste prove le ho fatte e le faccio con la consapevolezza di NON essere conforme alle norme di sicurezza elettrica.. a parziale discolpa esplicito che i case e tutte le parti metalliche esterne sono SEMPRE e terra, il "sì/no" riguarda esclusivamente la messa a terra della massa elettrica, su ogni singolo apparato..
ora, mi pare di capire che esista una "corrente di pensiero" che ritiene che questo "sì/no" influisca anche su aspetti qualitativi più "fini", che non siano semplicemente il ridurre un ronzio o un rumore di fondo..confermate?
domanda (aperta a chiunque) : mi chiedo quanto alcuni dei soliti rimedi siano conformi alle normative di sicurezza elettrica :
- l'inserimento di un ground loop breaker, tra massa e terra, correttamente dimensionato e "robustamente" implementato.
- l'inserimento di un interruttore (messo su ON) tra massa e terra, che regga la massima corrente erogabile dall'ENEL a casa nostra
- l'utilizzo di UNA SOLA connessione (verso terra) della massa "comune" del nostro impianto audio, piuttosto che non più connessioni verso terra (a livello locale su ogni apparato) della massa "comune" : in questo caso mi rende dubbioso il fatto che le connessioni di massa tra gli apparati (le calze dei cavi RCA, connesse tramite connettori RCA) siano abbastanza "solide" e "sicure" da poter disperdere in modo efficace correnti anche parecchio elevate..
dal mio punto di vista,
finora ho affrontato il discorso "messa a terra della massa elettrica sì/no" solo in ottica di ridurre eventuali ronzii e rumori di fondo, di intensità di volta in volta variabile, ma sempre e cmq in qualche modo evidenti, ed "esterni" al segnale audio..
con la poca esperienza acquisita, posso dire che NON esiste una regola, ma in ogni combinazione sorgente-pre-finale bisogna fare prove per scoprire chi mettere a terra e chi no, e la migliore combinazione di volta in volta..
Tutte queste prove le ho fatte e le faccio con la consapevolezza di NON essere conforme alle norme di sicurezza elettrica.. a parziale discolpa esplicito che i case e tutte le parti metalliche esterne sono SEMPRE e terra, il "sì/no" riguarda esclusivamente la messa a terra della massa elettrica, su ogni singolo apparato..
ora, mi pare di capire che esista una "corrente di pensiero" che ritiene che questo "sì/no" influisca anche su aspetti qualitativi più "fini", che non siano semplicemente il ridurre un ronzio o un rumore di fondo..confermate?
domanda (aperta a chiunque) : mi chiedo quanto alcuni dei soliti rimedi siano conformi alle normative di sicurezza elettrica :
- l'inserimento di un ground loop breaker, tra massa e terra, correttamente dimensionato e "robustamente" implementato.
- l'inserimento di un interruttore (messo su ON) tra massa e terra, che regga la massima corrente erogabile dall'ENEL a casa nostra
- l'utilizzo di UNA SOLA connessione (verso terra) della massa "comune" del nostro impianto audio, piuttosto che non più connessioni verso terra (a livello locale su ogni apparato) della massa "comune" : in questo caso mi rende dubbioso il fatto che le connessioni di massa tra gli apparati (le calze dei cavi RCA, connesse tramite connettori RCA) siano abbastanza "solide" e "sicure" da poter disperdere in modo efficace correnti anche parecchio elevate..
madqwerty- Moderatore
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Re: Messa a terra KingRex PSU
ora, mi pare di capire che esista una "corrente di pensiero" che ritiene che questo "sì/no" influisca anche su aspetti qualitativi più "fini", che non siano semplicemente il ridurre un ronzio o un rumore di fondo..confermate?
I don't know.. secondo me dipende da caso a caso... nel mio impianto la differenza e praticamente impercettibile, ma non escludo che in alcuni casi la differenza possa essere più netta..
sono ignorante in materia ma "a sentimento" direi che nessuna di queste soluzioni sia conforme alle norme IQ..domanda (aperta a chiunque) : mi chiedo quanto alcuni dei soliti rimedi siano conformi alle normative di sicurezza elettrica
l'ultimo caso (se escludiamo i casi di autocostruzione) potrebbe essere implementato di proposito componendo una catena nella quale una sola elettronica sia dotata di messa a terra (solitamente è l'ampli per via dell'assorbiento)..
e quindi rimarebbe tutto a norma..
shantim- Membro di riguardo
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Re: Messa a terra KingRex PSU
madqwerty ha scritto:okkei, mi ci infilo anch'io
dal mio punto di vista,
finora ho affrontato il discorso "messa a terra della massa elettrica sì/no" solo in ottica di ridurre eventuali ronzii e rumori di fondo, di intensità di volta in volta variabile, ma sempre e cmq in qualche modo evidenti, ed "esterni" al segnale audio..
con la poca esperienza acquisita, posso dire che NON esiste una regola, ma in ogni combinazione sorgente-pre-finale bisogna fare prove per scoprire chi mettere a terra e chi no, e la migliore combinazione di volta in volta..
Tutte queste prove le ho fatte e le faccio con la consapevolezza di NON essere conforme alle norme di sicurezza elettrica.. a parziale discolpa esplicito che i case e tutte le parti metalliche esterne sono SEMPRE e terra, il "sì/no" riguarda esclusivamente la messa a terra della massa elettrica, su ogni singolo apparato..
ora, mi pare di capire che esista una "corrente di pensiero" che ritiene che questo "sì/no" influisca anche su aspetti qualitativi più "fini", che non siano semplicemente il ridurre un ronzio o un rumore di fondo..confermate?
domanda (aperta a chiunque) : mi chiedo quanto alcuni dei soliti rimedi siano conformi alle normative di sicurezza elettrica :
- l'inserimento di un ground loop breaker, tra massa e terra, correttamente dimensionato e "robustamente" implementato.
- l'inserimento di un interruttore (messo su ON) tra massa e terra, che regga la massima corrente erogabile dall'ENEL a casa nostra
- l'utilizzo di UNA SOLA connessione (verso terra) della massa "comune" del nostro impianto audio, piuttosto che non più connessioni verso terra (a livello locale su ogni apparato) della massa "comune" : in questo caso mi rende dubbioso il fatto che le connessioni di massa tra gli apparati (le calze dei cavi RCA, connesse tramite connettori RCA) siano abbastanza "solide" e "sicure" da poter disperdere in modo efficace correnti anche parecchio elevate..
Le correnti di pensiero, per avere una valenza reale, devono avere dei riscontri. Oggi, qualunque babbeo (non è riferito a nessuno per l'amor del cielo!!!!) che si alza e decide di fare il recensore spiega, a suo giudizio, il perchè ed il percome delle cose. Grundig CCI docet. Questa teoria per cui senza impianto di messa a terra sia meglio, se mi permettete, la accomuno al CCI di grundig. Perchè è meglio? Boh! N'se sa! Dato che a differenza di cavi milionari fare questa prova è accessibile a chiunque (ed io l'ho fatta senza notare nessun miglioramento, shantim, zero, nada de nada, ma neanche un "mi pare") dico solo: provate!!! Tanto non costa assolutamente niente staccare il cavo centrale della ciabatta.
Circa alcuni punti fermi e davvero importanti.
La terra serve! Azzolina che serve!!!! E non solo per la sicurezza. Oggi sembra sia diventato un hobby vivere pericolosamente, ma al di la del pre con due valvoline dentro a 300v provate a giocare con una 845/211 a mille e passa volts!!! Valvole alte 20 e passa centimetri che arrivano a 300 gradi sul vetro, e poi vi accorgete se griglie di protezione e messa a terra sono un "optional". Ma per tornare a noi, la messa a terra, sopratutto negli ampli con controreazione zero, e a quelli più sensibili, i monotriodi che a differenza dei push pull, che per loro natura, non hanno bisogno di alimentazioni curatissime, trappole agli ingressi e nei punti critici del circuito, negli stadi ad alto guadagno serve si a ridurre e ad abbattere rumori, ronzii e menate varie. E questo senza ma e senza se per davvero! Un punto dell'impianto deve esser messo a terra, come è stato già giustamente detto, tipicamente l'ampli di potenza, per evitare ground loop. Tutto il resto della catena tramite questo punto avrà la sua connessione a terra che nel caso di perdite e corti non ammazzeranno chi toccherà uno dei telai della catena.
Mad, in tutte le mie realizzazioni, per questioni di sicurezza, collego a terra i contenitori. Punto fermo sopratutto nel caso di valvole ed alte tensioni. Ma la connessione negativa a terra avviene sempre tramite il finale, e nel pre monto un loop breaker asservito da un interuttore che normalmente tengo disinserito, ma se monto un'altro finale che non ha la connessione a terra, l'attivo alla bisogna per riprisitinare la sudetta unica connesione a terra. E' solo per comodità visto che ci piace fare prove.
Considerazione personale. Ma chi sono i più grandi in questo settore? Pass? Hiraga? Basta prendere esempio da loro. Be' nessuno di loro realizza ampli SENZA la connessione a terra. Checchè ne dica io, tu, o chiunque altro. Questo fa il paio al biwiring. Ma se è tanto meglio del monowiring perchè alcuni grandi e grandissimi costruttori non se lo cagano e non lo implementano? Ma se è meglio, è meglio per tutti, o no?
Shantim, quando ho scritto stavo rispondendo ad un tuo precedente post, ecco perchè non ho letto la tua risposta. Avere dubbi è normale, figuriamoci, ma avere dubbi anche sull'ovvio, perchè in una pagina web spiegano una situazione che con la realtà dei nostri appartamenti non ha nulla a che vedere è solo terrorismo intellettuale. Mi sorprende che tu, nonostante abbia risposto che con la terra collegata addiruttura senti miglioramenti, poi mi abbia detto "che io ho solo certezze" e che "l'ipse dixit" è solo a mio appannaggio. Facendomi passare come il saccente di turno con quelle battutine. Io non sono depositario di nessuna verità e certezza e non ho l'appalto dell'ipse dixit, ma babbeo non sono, non credo a dichiarazioni fatte senza poi dimostrarle tecnicamente, due orecchie ce l'ho e pure un pochino di esperienza, e parlo solo ed esclusivamente quando ho alle spalle un'esperienza personale diretta e non mi baso MAI sulle dichiarazioni di altri prese da un sito web. Fare il furbo con un cavo da 5 sacchi al cm è facile, chi se la può permettere una spesa del genere "giusto per provare"? Ma una prova facile facile come questa della terra, a prescindere da chi abbia affermato che è meglio, è alla portata di chiunque e a costo zero. E se davvero così meglio, tutti se ne accorgeranno, anche chi ha un orecchio solo e pieno di cerume! O no?
Non avere timore di fare da te le tue prove shantim e di esprimere le tue opinioni, il bello dell'autocostruzione è davvero questo, e lascia ai babbei le chiacchiere sul misticismo e sullo ying & yang!!!
piero7- Membro classe oro
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Re: Messa a terra KingRex PSU
Credo che la sicurezza è una cosa da considerare a parte.
Ci sono normative specifiche come la EN 60065 e aggiornamenti (in fase di fusione e aggiornamento con altre normative come la 60950), relativa agli apparati audio, che stabiliscono i criteri caso per caso. Anzi se qualcuno riuscisse ad averne una copia si potrebbe discutere su qualcosa di concreto. Io le trovo solo a pagamento.
Quel link indicato già parte da un assioma inesatto, ossia che un apparato audio con il case in metallo debba essere connesso sempre alla terra. La cosa puo non verificarsi anche in apparati certificati, molti amplificatori e affini che avete in casa sono col case in metallo e non hanno la terra collegata. Anzi per certi dispositivi classe II, sarebbe addirittura vietato connettere la terra, e il problema va analizzato nel complesso della catena.
Esistono criteri per l'isolamento diretto e indiretto e per le varie tensioni di esercizio. Un valvolare non è come un uno stato solido, uno switching non è come un alimentatore classico.
Ci sono poi altri punti opinabili.
Discutere per l'ennesima volta sul problema sicurezza è comunque positivo, perchè spesso viene sottovalutato.
Per l'aspetto invece della qualita del suono io non vedo altro accorgimento di quello di evitare doppi percorsi della massa.
Nella mia ignoranza, tra un circuito a massa flottante o collegata a terra, se non ci sono campi magnetici particolari in gioco o dispersioni in qualche altro apparato collegato, non ne conosco le indicazioni o controindicazioni audiofile.
Se il collegamento alla terra causa problemi, o la terra stessa ha dei problemi o c'è un punto critico nel cablaggio, e nel caso non si possa risolvere ci si puo ingegnare ad eluderlo con i circuitini da voi citati.
Ci sono normative specifiche come la EN 60065 e aggiornamenti (in fase di fusione e aggiornamento con altre normative come la 60950), relativa agli apparati audio, che stabiliscono i criteri caso per caso. Anzi se qualcuno riuscisse ad averne una copia si potrebbe discutere su qualcosa di concreto. Io le trovo solo a pagamento.
Quel link indicato già parte da un assioma inesatto, ossia che un apparato audio con il case in metallo debba essere connesso sempre alla terra. La cosa puo non verificarsi anche in apparati certificati, molti amplificatori e affini che avete in casa sono col case in metallo e non hanno la terra collegata. Anzi per certi dispositivi classe II, sarebbe addirittura vietato connettere la terra, e il problema va analizzato nel complesso della catena.
Esistono criteri per l'isolamento diretto e indiretto e per le varie tensioni di esercizio. Un valvolare non è come un uno stato solido, uno switching non è come un alimentatore classico.
Ci sono poi altri punti opinabili.
Discutere per l'ennesima volta sul problema sicurezza è comunque positivo, perchè spesso viene sottovalutato.
Per l'aspetto invece della qualita del suono io non vedo altro accorgimento di quello di evitare doppi percorsi della massa.
Nella mia ignoranza, tra un circuito a massa flottante o collegata a terra, se non ci sono campi magnetici particolari in gioco o dispersioni in qualche altro apparato collegato, non ne conosco le indicazioni o controindicazioni audiofile.
Se il collegamento alla terra causa problemi, o la terra stessa ha dei problemi o c'è un punto critico nel cablaggio, e nel caso non si possa risolvere ci si puo ingegnare ad eluderlo con i circuitini da voi citati.
Ultima modifica di Fabio il Mar 5 Gen 2010 - 0:40 - modificato 2 volte.
Fabio- Membro classe argento
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Località : Roma
Provincia : pessimo
Occupazione/Hobby : informatico aziendale / ozio
Impianto : in firma
Re: Messa a terra KingRex PSU
Ormai è passato un bel pò di tempo da quando sonic63 mi ha consigliato di staccare la messa a terra dall'impianto audio.
Le differenze sono pccole sfumature, ma ci sono.
Maggiore pulizia del messaggio sonoro, miglioramento delle voci, sensazione di poter alzare di più il volume senza fastidi.
Le differenze sono pccole sfumature, ma ci sono.
Maggiore pulizia del messaggio sonoro, miglioramento delle voci, sensazione di poter alzare di più il volume senza fastidi.
roby2k- Membro classe bronzo
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Località : santa maria capua vetere
Provincia : CE
Impianto : 1) HTPC, dac arcam delta black box (TDA 1541), pre SRPP di ECC82 DIY, crossover elettronico 3 vie, 3 finali in classe D DIY, diffusori 3 vie DIY.
2) ......... pre gomez by sonic sound, finali LM3886 by sonic sound, clone proac 2.5.
digitalmente corretti
Re: Messa a terra KingRex PSU
giá, quello che mi piaceva capire peró é se questa soluzione sia pienamente conforme alle normative (che ignoro bellamente) ma a naso me sa de no non con la calza di un coassiale perlomeno..piero7 ha scritto:Un punto dell'impianto deve esser messo a terra, come è stato già giustamente detto, tipicamente l'ampli di potenza, per evitare ground loop. Tutto il resto della catena tramite questo punto avrà la sua connessione a terra che nel caso di perdite e corti non ammazzeranno chi toccherà uno dei telai della catena.
Fabio ha centrato il problema (oltre che a trovarle, poi nel mio caso bisognerebbe anche saperle leggere bene ) e sarebbe credo l'unico paletto insindacabile della faccenda..
madqwerty- Moderatore
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Numero di messaggi : 6279
Località : Chivasso (TO)
Occupazione/Hobby : IT
Impianto : Powered by T-Forum :-)
Re: Messa a terra KingRex PSU
madqwerty ha scritto:
..............
Fabio ha centrato il problema (oltre che a trovarle, poi nel mio caso bisognerebbe anche saperle leggere bene ) e sarebbe credo l'unico paletto insindacabile della faccenda..
Se il tutto è dimensionato per condurre fino a 20A e gli metti un fusibile da 3A non dovresti avere problemi.
Barone Rosso- Moderatore
- Data d'iscrizione : 24.03.08
Numero di messaggi : 8036
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Re: Messa a terra KingRex PSU
Barone Rosso ha scritto:madqwerty ha scritto:
..............
Fabio ha centrato il problema (oltre che a trovarle, poi nel mio caso bisognerebbe anche saperle leggere bene ) e sarebbe credo l'unico paletto insindacabile della faccenda..
Se il tutto è dimensionato per condurre fino a 20A e gli metti un fusibile da 3A non dovresti avere problemi.
stiamo parlando di fare "scaricare a terra" una sola elettronica per evitare ground loop.
non penso passino 20A dentro la calza di un coax o di un rca... dubito fortemente
shantim- Membro di riguardo
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