AKAI GX-630 db

mi sono ricordato di possedere questo oggetto tra l'altro perfettamente conservato. ho visto in giro audiofili che bazzicano ancora affari simili e chiedevo se ha ancora un mercato e quanto si può chiedere se dovessi venderlo.
grazie in anticipo

Uhm...non ho idea di quale possa essere il valore di mercato, ma so per certo che c'è parecchia gente che li usa ancora, per riversaggi vari, con la convinzione di "analogizzare" e migliorare un mastering o che li usa esclusivamente per registrare le voci, riscontrando una superiore qualità rispetto agli omologhi digitali. Di tipi del genere non ne conosco personalmente, ma ne ho sentito parlare

Patrick ha scritto:Uhm...non ho idea di quale possa essere il valore di mercato, ma so per certo che c'è parecchia gente che li usa ancora, per riversaggi vari, con la convinzione di "analogizzare" e migliorare un mastering o che li usa esclusivamente per registrare le voci, riscontrando una superiore qualità rispetto agli omologhi digitali. Di tipi del genere non ne conosco personalmente, ma ne ho sentito parlare

dici che devo trovare qualche fonico amante della dolce saturazione analogica ? ed audiofili con nasti master no ?

lello64 ha scritto:

... ed audiofili con nasti master no ?

Prova in Grecia!

Patrick ha scritto:

lello64 ha scritto:

... ed audiofili con nasti master no ?

Prova in Grecia!

hai capito il razzista .... va beh dai me lo tengo .... tra altri trent'anni sarà antiquariato puro

mi sono ricordato di possedere questo oggetto tra l'altro perfettamente conservato. ho visto in giro audiofili che bazzicano ancora affari simili e chiedevo se ha ancora un mercato e quanto si può chiedere se dovessi venderlo.
grazie in anticipo

Anch'io ho posseduto per alcuni decenni l'Akai 630, ma da molto, troppo, tempo stava in soffitta e questa primavera ho deciso di venderlo su ebay. Fortunatamente funzionava ancora bene, anche se una revisione generale era comunque necessaria. Dall'asta ho realizzato circa 250 euro. Se fosse completamente revisionato potresti ricavare una cifra un pò più alta. L'utilizzo che simili atrezzi possono avere oggi è quello professionale o quello collezionistico. Usarlo per ascoltare Hi FI oggi non ha più senso e l'ingombro eccessivo. Ed è un peccato perchè la qualità costruttiva - quasi 20 kg di peso - del "bestione" è impeccabile.

giovanni1246 ha scritto:

mi sono ricordato di possedere questo oggetto tra l'altro perfettamente conservato. ho visto in giro audiofili che bazzicano ancora affari simili e chiedevo se ha ancora un mercato e quanto si può chiedere se dovessi venderlo.
grazie in anticipo

Anch'io ho posseduto per alcuni decenni l'Akai 630, ma da molto, troppo, tempo stava in soffitta e questa primavera ho deciso di venderlo su ebay. Fortunatamente funzionava ancora bene, anche se una revisione generale era comunque necessaria. Dall'asta ho realizzato circa 250 euro. Se fosse completamente revisionato potresti ricavare una cifra un pò più alta. L'utilizzo che simili atrezzi possono avere oggi è quello professionale o quello collezionistico. Usarlo per ascoltare Hi FI oggi non ha più senso e l'ingombro eccessivo. Ed è un peccato perchè la qualità costruttiva - quasi 20 kg di peso - del "bestione" è impeccabile.

onestamente revisione non saprei ... è l'ultima cosa che acquistai poco prima di abbandonare l'hobby ed ha girato davvero pochissimo. legno e pannello frontale intonsi.
è vero .... pesa come un cristiano, vorrei scendere giù a prenderlo per vedere come va ma non ce la faccio ... al secondo piano senza ascensore, sono troppo anziano
comunque prendesti 250 euro per un esemplare che aveva pedalato .... buono a sapersi ... grazie

lello64 ha scritto: .... buono a sapersi ... grazie

E' un gioiellino !!

Anche se non è un oggetto pratico da usare
oggi merita un posto di riguardo in un museo
vintage

bonghittu ha scritto:

lello64 ha scritto: .... buono a sapersi ... grazie

E' un gioiellino !!

Anche se non è un oggetto pratico da usare
oggi merita un posto di riguardo in un museo
vintage

anche i vinili non sono proprio praticissimi ... ma per tanti è proprio quello il bello
passa il panno elettrostatico e bilancia il braccio, e l'antiskating, e poi monta la pizza, riavvolgi la pizza che pizza !!! w il digitale con tutto il jitter del mondo !!!

lello64 ha scritto:
anche i vinili non sono proprio praticissimi ... ma per tanti è proprio quello il bello

Altro che. E' l'unico supporto fisico che ha mantenuto
intatto il suo fascino.

lello64 ha scritto:w il digitale con tutto il jitter del mondo !!!

Wow and Flutter del 3° millennio!

madqwerty ha scritto:

lello64 ha scritto:w il digitale con tutto il jitter del mondo !!!

Wow and Flutter del 3° millennio!

esatto ..tradotto .... seghe mentali allora e seghe mentali anche oggi

Il tuo Akai su Le Guide di Fedeltà del Suono - Usato (di qualche edizione fa ) è quotato 400euro

Ivan ha scritto:Il tuo Akai su Le Guide di Fedeltà del Suono - Usato (di qualche edizione fa ) è quotato 400euro

sorbole ..... le roger !!!!

Bello davvero, anche se il mio preferito è il Revox B77, l'ho utilizzato diversi anni quando lavoravo in una emittente radiofonica locale. Avevamo comunque anche un Akai ma era un modello diverso dal tuo. Prima o poi ne comprerò uno

Orazio Privitera ha scritto:Bello davvero, anche se il mio preferito è il Revox B77, l'ho utilizzato diversi anni quando lavoravo in una emittente radiofonica locale. Avevamo comunque anche un Akai ma era un modello diverso dal tuo. Prima o poi ne comprerò uno

di questi tempi ancora meglio sarebbe l'a77 ancor + vintage
comunque ai tempi se la giocava assolutamente alla pari con i revox
forse l'akai in radio era quello uguale ma 4 tracce (e 4 vu meter)

Ai tempi, il "King of Akai" 630-D ed il Revox A-77 erano i due modelli più diffusi nel mercato professionale ed amatoriale. L'Akai, se ricordo bene, agli inizi degli anni '80 costava 650 mila lire, l'equivalente di un buon stipendio, il Revox più o meno il doppio. Ma anche per un buona piastra a cassette Pioneer o Technics occorrevano circa 400 mila lire, con comodità d'uso molto maggiore ma prestazioni nettamente inferiori. Comunque, ribadisco che oggi, a mio avviso, fatto salvo un utilizzo professionale per missaggi o matrici particolari, questi apparecchi a supporto magnetico purtroppo soccombono irrimediabilmente di fronte alle sorgenti digitali che possono essere replicate all’infinito senza perdite di qualità. Diverso è il discorso collezionistico: possedere, a prezzi accessibili, apparecchi che hanno fatto la storia dell’ HI FI è sicuramente un hobby interessante. Occorre però tenere presente i costi di manutenzione e di ripristino che sono ovviamente molto alti: questi bestioni hanno una parte meccanica molto delicata a complessa. Io ho venduto il mio perché il mancato utilizzo tra qualche anno lo avrebbe reso non funzionante. Ho visto che su ebay Germania l’Akai 630 si vende intorno ai 200 euro. Una cifra doppia secondo me la può realizzare solo un negoziante per un esemplare perfetto con tanto di garanzia.

giovanni1246 ha scritto:Ai tempi, il "King of Akai" 630-D ed il Revox A-77 erano i due modelli più diffusi nel mercato professionale ed amatoriale. L'Akai, se ricordo bene, agli inizi degli anni '80 costava 650 mila lire, l'equivalente di un buon stipendio, il Revox più o meno il doppio. Ma anche per un buona piastra a cassette Pioneer o Technics occorrevano circa 400 mila lire, con comodità d'uso molto maggiore ma prestazioni nettamente inferiori. Comunque, ribadisco che oggi, a mio avviso, fatto salvo un utilizzo professionale per missaggi o matrici particolari, questi apparecchi a supporto magnetico purtroppo soccombono irrimediabilmente di fronte alle sorgenti digitali che possono essere replicate all’infinito senza perdite di qualità. Diverso è il discorso collezionistico: possedere, a prezzi accessibili, apparecchi che hanno fatto la storia dell’ HI FI è sicuramente un hobby interessante. Occorre però tenere presente i costi di manutenzione e di ripristino che sono ovviamente molto alti: questi bestioni hanno una parte meccanica molto delicata a complessa. Io ho venduto il mio perché il mancato utilizzo tra qualche anno lo avrebbe reso non funzionante. Ho visto che su ebay Germania l’Akai 630 si vende intorno ai 200 euro. Una cifra doppia secondo me la può realizzare solo un negoziante per un esemplare perfetto con tanto di garanzia.

sono daccordo con te in merito all'utilizzo oggi come oggi. il prezzo credo che dipenda anche dallo stato d'uso e funzionamento.
non sono daccordo sul differenziale di prezzo con il revox (ormai già B77 quando venne fuori il 630). era + caro si ma non il doppio. non so quanto valessero quei soldi ma ricordo che dovetti scegliere tra il rec o una moto .... e ho detto tutto

dici che devo trovare qualche fonico amante della dolce saturazione analogica ?

mah!!!!

dubito di aver letto giusto.

poi lo trovo strano scritto e pensato da un possessore del marantz 1060.

robertor ha scritto:

dici che devo trovare qualche fonico amante della dolce saturazione analogica ?

mah!!!!

dubito di aver letto giusto.

poi lo trovo strano scritto e pensato da un possessore del marantz 1060.

il marantz ce l'ho da quando avevo 12 anni e che l'ho riesumato un mesetto fa perchè avevo bisogno di un pre, quindi non è una scelta, è più un ripiego.

la faccenda della saturazione è una battuta rivolta ad una persona che ha cognizioni del mondo recording e delle sue mode (Patrick). tra queste mode (e li l'ho detto polemicamente perchè io non ci credo) c'è anche quella di esportare singole tracce (o l'intero mix) su un supporto a nastro per poi farle ritormare nel dominio digitale dopo essere state "masticate" da un tape recorder.

tutto qui ... non ci sono contraddizioni

il mio intervento non voleva essere offensivo.

comunque mi scuso e chiudo qui.

robertor ha scritto:il mio intervento non voleva essere offensivo.

comunque mi scuso e chiudo qui.

figurati robertor ci mancherebbe altro, non l'ho pensato nemmeno un istante

lello64 ha scritto:


la faccenda della saturazione è una battuta rivolta ad una persona che ha cognizioni del mondo recording e delle sue mode (Patrick). tra queste mode (e li l'ho detto polemicamente perchè io non ci credo) c'è anche quella di esportare singole tracce (o l'intero mix) su un supporto a nastro per poi farle ritormare nel dominio digitale dopo essere state "masticate" da un tape recorder.

E' una follia ancora molto diffusa. Gente che conosco personalmente. Persone con sistemi mostruosi che si riducono a minchiate del genere. Mah!

minchiate?

mi meraviglia questa parola detta da un chitarrista.

se non ricordo male un tipo che risponde al nome lenny kravitz ha costruito uno studio di registrazione personale proprio pieno zeppo di queste minchiate e di valvole.

robertor ha scritto:minchiate?

mi meraviglia questa parola detta da un chitarrista.

se non ricordo male un tipo che risponde al nome lenny kravitz ha costruito uno studio di registrazione personale proprio pieno zeppo di queste minchiate e di valvole.

non confondiamo le acque ... adesso stai parlando di uno studio che utilizza apparecchi analogici/vintage per le riprese.

prima si parlava di prendere tracce digitali, passarle in analogico per poi ritornare in digitale ..