Impressioni d'ascolto: wtfplay meglio di Daphile

Ciao a tutti.
Uso per comodità (e qualità, che c'è comunque) Daphile, ma ho riprovato un confronto con wtfplay (purtroppo non riesco a fare attacca stacca immediato perché devo staccare l'usb) che mi sembra migliore.

Ovviamente potrei prendere un abbaglio sonoro, però a parità di volume mi sembra che tutto suoni meglio.

Mi domando perché possa accadere.

Qualcuno li ha confrontati?
Qualcuno che usa wtfplay può condividere l'esperienza o illuminarmi?

Ciao, hai letto questo lungo thread (10 pagine) aperto in proposito nel 2016 ?

https://www.tforumhifi.com/t50799-wtfplay


Se no, dacci un'occhiata. Lo utilizzo ancora, anche se di fatto è da qualche mese "fermo in garage" perché sono rimasto "purtroppo" traviato dalla comodità e dall'abbondanza di offerta data dallo streaming.

Ciao pallapippo,
grazie dell'indicazione (piano piano) leggerò.
Per il momento sto valutando seriamente se la "scomodità" sia sufficientemente ripagata dalla qualità.

Daphile è una distribuzione Linux votata alla riproduzione audio, ma non dovrebbe fare particolari differenze.
Ho sempre usato distro Linux per riprodurre la musica e provo a (ri) spiegare cosa succede nella musica riprodotta tramite pc.
Tutti i SO: Windows, Mac e Linux, di default trattano le tracce audio in ingresso, ricampionandole ad una unica frequenza, tipicamente 44,1 kHz e 16 bit di profondità.
Questo significa che tracce con risoluzione nativa diversa verranno comunque ricampionate e poi inviate al DAC, o alla scheda audio interna del PC.
Questo trattamento avviene anche nel caso in cui le tracce siano già 44,1/16, abbassandone la qualità rispetto alle potenzialità di un buon DAC esterno.
Le distro più diffuse di Linux fanno tutto ciò tramite il server  audio Pulseaudio. Per evitare questo trattamento che degrada la qualità del segnale, bisogna trovare una soluzione software che invii l'audio direttamente ad ALSA (Advanced Linux Sound Architecture).
La maniere sono due: avviare il demone MPD e gestire i flussi audio con una interfaccia grafica o a linea di comando, oppure trovare un player audio che permetta l'invio direttamente ad ALSA (come Strawberry).
I sistemi operativi in sé non "suonano", quindi se il percorso è lo stesso, a meno di equalizzazioni o normalizzazioni eventualmente inserite, il suono non dovrebbe cambiare.
Attualmente sto usando un "normale" SO Linux (Ubuntu) con Strawberry, settato con "output to a sound card via ALSA). Il DAC è un Topping e30 e, settato così, se riproduco un file con risoluzione diversa da 44,1, il display indica correttamente la frequenza nativa.