Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
De simone Biagio ha scritto:
....................
quanto al discorso della potenza, si è già detto anche troppo su queste pagine, personalmente, io non sono così integralista, e sono disposto a cambiare idea facilmente, soprattutto a non far guerre di religione.
Nessuna guerra di religione, per carità...
Quello che intendevo dire riguardo al "mito" delle potenze necessarie a far suonare un impianto "normale" che utilizzi cioè diffusori si sensibilità media (intorno agli 88 dB SPL) e non dei "buchi neri divoratori di watt" stile Apogee per intenderci, era solamente che troppo spesso ci si fa condizionare da quel numeretto per effettuare le nostre scelte, siano esse per l'acquisto di prodotti commerciali che per autocostruzione.
La pressione sonora necessaria per ascolto normale a livello già discretamente sostenuto in un ambiente di dimensioni medie (25-30 mq) e mediamente trattato acusticamente è dell'ordine di 85/86 dB SPL il che si traduce, per diffusori con i già citati 88 dB SPL di sensibilità, nell'utilizzo medio di circa mezzo watt.
Se ipotizziamo una gamma dinamica di 10 dB SPL (che è già un valore piuttosto elevato e da non confondere con il livello medio d'ascolto) ecco allora che facendo due semplici conti ci si rende conto che bastano proprio 5 watt per riprodurre correttamente tutto quanto contenuto nel segnale.
Se poi i diffusori sono più sensibili la situazione ovviamente migliora notevolmente: nel mio impianto con diffusori da 93 dB SPL non ho mai sentito clippare nessun finale prima delle mie orecchie.
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Ciao, Maurizio
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Bello, bello, bello...!!! Grazie Mau749...!!! Ho sempre apprezzato questo genere di ampli perché in essi è risolto in maniera geniale il problema dell'inversione di fase. Tu poi l'hai realizzato alla grandissima, con oculato impiego di opportuni dispositivi alimentatorii. Complimenti
Riguardo al discorso Watt-per-ascolto-domestico sono pienamente d'accordo con te: 5+5 W sono già una potenza ragguardevole.
Riguardo al discorso Watt-per-ascolto-domestico sono pienamente d'accordo con te: 5+5 W sono già una potenza ragguardevole.
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
PHIL MASNAGH ha scritto:Bello, bello, bello...!!! Grazie Mau749...!!! Ho sempre apprezzato questo genere di ampli perché in essi è risolto in maniera geniale il problema dell'inversione di fase. Tu poi l'hai realizzato alla grandissima, con oculato impiego di opportuni dispositivi alimentatorii. Complimenti
Riguardo al discorso Watt-per-ascolto-domestico sono pienamente d'accordo con te: 5+5 W sono già una potenza ragguardevole.
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Dimenticavo di dire che la sensibilità con quel tubo driver (ECC82) si attesta intorno ai 350 mV e quindi potrebbe essere tranquillamente utilizzato come integrato aggiungendo solamente un potenziometro in ingresso anche se, personalmente, il pre lo utilizzo sempre.
Non ho postato la sezione alimentazione che, a mio parere (e non solo mio) è parte fondamentale di ogni progetto: se qualcuno fosse interessato a realizzarlo... basta chiedere...!
In effetti lo schema è geniale nella sua semplicità e, come ripeto, anche ben suonante: unica limitazione, se poi di limitazione si tratta, è quella di poter lavorare solamente in classe A e quindi non in grado di spremere tanta potenza dai tubi ma a tutto vantaggio della qualità.
Lo ritengo talmente valido che ho in cantiere di realizzarne un'altro (maledetto tempo permettendo) utilizzando due coppie di 6B4G russe NOS (le 2A3 con i filamenti a 6.3V) che ho nel cassetto da sei mesi e per il quale però sto studiando soluzioni alternative per il driver...
Alla prossima
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Ciao, Maurizio
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
mau749 ha scritto:
Non ho postato la sezione alimentazione che, a mio parere (e non solo mio) è parte fondamentale di ogni progetto: se qualcuno fosse interessato a realizzarlo... basta chiedere...!
Guarda, se pubblichi anche l'alimentatore io ne sarò veramente contento . E spero molti altri con me. Soprattutto come curiosità intellettuale , poi magari anche come replica del circuito, ma questo non lo posso promettere. Ho realizzato qualche esperimento valvolare in passato, poi ho lasciato tutto per dedicarmi ad altro. Però è rimasto sullo scaffale 1 solingo trasformatore d'uscita per push-pull di EL34, nuovo, più una badilata di valvole varie. E' quindi probabile che prima o poi tutte quelle "cose" si raggruppino come per incanto in un circuito SIPP sperimentale monofonico. Per il il driver pensavo ad una ECCqualcosa con le due sezioni in parallelo e induttanza di carico anodico (una mia fissa...). Per il sistema di polarizzazione del catodi delle finali devo ancora pensarci un po'. Grazie ancora, E attendo con impazienza l'alimentatore.
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Ecco servito il circuito d'alimentazione, il TA ha il secondario per l'anodica 245V/200mA e due secondari a 6.3V/3A ciascuno (Novarria).
Il ripple residuo sull'anodica per 140 mA totali di assorbimento non supera i 10 uV (microvolts!)
Condivido l'amore per il carico anodico induttivo tant'è che il driver dei miei mono 300B è una EL84 a triodo con 80H di carico anodico!
Non amo invece particolarmente la soluzione delle sezioni in parallelo perché queste non saranno mai perfettamente uguali e quindi ci saranno sempre differenze nei punti di lavoro di ciascun triodo e questo si percepisce all'ascolto.
Se poi vorrai provare il SIPP con le EL34 (gran bel tubo anche a triodo!) che hanno bisogno di un pilotaggio un po' più robusto rispetto alle EL84 allora ti consiglio di provare la 6C45-P russa, triodo singolo, davvero un piccolo mostro con una elevatissima tranconduttanza, alto guadagno, bassa resistenza intera e che dissipa da solo la bellezza di quasi 7W: è l'ideale per il carico induttivo.
E' una delle soluzioni papabili che sto prendendo in seria considerazione per il mio SIPP di 6B4G magari provando a utilizzare un giratore a Mosfet come simulatore dell'induttanza di carico anodico.
Con la 6C45-P ci piloti anche il ferro da stiro...!
Il ripple residuo sull'anodica per 140 mA totali di assorbimento non supera i 10 uV (microvolts!)
Condivido l'amore per il carico anodico induttivo tant'è che il driver dei miei mono 300B è una EL84 a triodo con 80H di carico anodico!
Non amo invece particolarmente la soluzione delle sezioni in parallelo perché queste non saranno mai perfettamente uguali e quindi ci saranno sempre differenze nei punti di lavoro di ciascun triodo e questo si percepisce all'ascolto.
Se poi vorrai provare il SIPP con le EL34 (gran bel tubo anche a triodo!) che hanno bisogno di un pilotaggio un po' più robusto rispetto alle EL84 allora ti consiglio di provare la 6C45-P russa, triodo singolo, davvero un piccolo mostro con una elevatissima tranconduttanza, alto guadagno, bassa resistenza intera e che dissipa da solo la bellezza di quasi 7W: è l'ideale per il carico induttivo.
E' una delle soluzioni papabili che sto prendendo in seria considerazione per il mio SIPP di 6B4G magari provando a utilizzare un giratore a Mosfet come simulatore dell'induttanza di carico anodico.
Con la 6C45-P ci piloti anche il ferro da stiro...!
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Molto interessante, grazie Mau749...!!!
Non conoscevo i tubi a gas ed ero curioso di capire come li avevi impiegati. In pratica sono degli "zeneroni", se ho capito bene...
Certo che con tutti quei filtri a pi-greco induttivo e poi resistivo... il ripple 'un gliela fa a passare
Io in genere tendo alla semplicità, cioè pi-greco singolo, induttivo, e sempre asimmetrico. E se ce la faccio coi danè: uscita induttiva. Il tuo multi pi-greco è così raffinato che non riesconeanche a simularlo nella mia mente. Ce lo descrivi?
Non mi pare però di vedere la parte relativa ai filamenti. Ero curioso di vedere se e quanto avevi steppato quelli delle ECC... Nella configurazione SRPP nel triodo alto si può raggiungere una tensione catodo/filamento vicina al massimo stabilito dal produttore della valvola. Non so se sia questo il caso. E non so quanto sia utile stepparli...
Congratulescion per la 300B pilotata da una EL84 a carico induttivo...!! Ma la 300b è così necessitosa di un pilotaggio così robusto? E prima della 84 cosa ci hai messo?
Per quanto riguarda le valvole pilota singolo triodo di fabbricazione russa: sono contento di aver fatto la loro conoscenza...!!! Di sicuro ne terrò conto se mai rimetterò le mani nei progetti valvolari. Per ora non sono previsti investimenti neanche di piccola entità. Vorrei solo utilizzare le rimanenze dall'esperienza precedente. Grazie ancora...!!!
Non conoscevo i tubi a gas ed ero curioso di capire come li avevi impiegati. In pratica sono degli "zeneroni", se ho capito bene...
Certo che con tutti quei filtri a pi-greco induttivo e poi resistivo... il ripple 'un gliela fa a passare
Io in genere tendo alla semplicità, cioè pi-greco singolo, induttivo, e sempre asimmetrico. E se ce la faccio coi danè: uscita induttiva. Il tuo multi pi-greco è così raffinato che non riesconeanche a simularlo nella mia mente. Ce lo descrivi?
Non mi pare però di vedere la parte relativa ai filamenti. Ero curioso di vedere se e quanto avevi steppato quelli delle ECC... Nella configurazione SRPP nel triodo alto si può raggiungere una tensione catodo/filamento vicina al massimo stabilito dal produttore della valvola. Non so se sia questo il caso. E non so quanto sia utile stepparli...
Congratulescion per la 300B pilotata da una EL84 a carico induttivo...!! Ma la 300b è così necessitosa di un pilotaggio così robusto? E prima della 84 cosa ci hai messo?
Per quanto riguarda le valvole pilota singolo triodo di fabbricazione russa: sono contento di aver fatto la loro conoscenza...!!! Di sicuro ne terrò conto se mai rimetterò le mani nei progetti valvolari. Per ora non sono previsti investimenti neanche di piccola entità. Vorrei solo utilizzare le rimanenze dall'esperienza precedente. Grazie ancora...!!!
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Come ho premesso questo finalino è nato quasi per gioco utilizzando buona parte della roba che avevo in casa e questo ha un po' condizionato certe scelte, prima fra tutte il raddrizzamento a SS: normalmente preferisco usare i tubi anche lì ma non avevo sotto mano un TA appropriato e quindi mi sono adattato.
Così come nello schema dell'alimentatore: i condensatori Siemens da 400 uF/385V e l'ELNA multiplo 200+40+40 uF/385V li avevo nel cassetto da molto tempo inutilizzati perché hanno tensioni di lavoro relativamente troppo basse per altri impieghi, di 1N4007 ne ho qualche decina così come delle varie resistenze di potenza.
Sembra complicato ma in effetti si tratta di un semplice CLC seguito da un primo RC che da una buona "sgrossata" alla tensione ed al ripple e da un secondo RC che fa "l'aggiustaggio fine": il doppio RC è stato pensato anche per evitare di dover utilizzare resistenze di potenza esagerata perché non dimentichiamo che l'assorbimento totale con due canali in funzione è superiore ai 160 mA che proprio pochi non sono.
Le R da 1K in parallelo e la 120 ohm sono tutte da 5W: il doppio RC ha avuto come effetto collaterale l'ulteriore abbattimento del ripple.
Se poi fai due conti vedi che le risonanze delle due celle RC stanno fra loro in rapporto circa 1/10, abbastanza lontane fra loro per evitare intermodulazioni.
Per quanto riguarda i tubi a gas sono, se vogliamo, i nonni degli zener e funzionano esattamente nello stesso modo; unico problema è che anche loro mal sopportano il superamento delle correnti nominali, 30 mA nel caso degli SG3S, e quindi è necessario, soprattutto a freddo quando gli altri tubi non conducono, limitarne la corrente che li attraversa e questo compito è devoluto nel caso specifico alla resistenza R15 (1.8K/5W) che è calcolata proprio per evitare il superamento della soglia dei 30 mA.
Dopo i tubi a gas c'è la separazione per i due canali del driver e questa è una mia fissa quando costruisco apparecchi stereo (di solito preferisco i dual mono anche per questo motivo).
La particolarità di questi ulteriori RC sta nell'inserimento del diodo in serie alla R e prima del condensatore di disaccoppiamento: la sua funzione è quella di evitare che questo condensatore si scarichi "all'indietro" durante la modulazione della tensione di alimentazione dovuta alle variazioni d'assorbimento degli elementi a valle.
La sua presenza è avvertibilissima a livello sonoro.
Per quanto riguarda i filamenti tutti i tubi sono accesi in alternata: per evitare il superamento della Vkf delle ECC82 sull'anodica (anche se le ECC82 potrebbero lavorare con Vkf+ fino a 180V) è presente un partitore resistivo che riferisce la tensione dei filamenti a circa 1/4 di quella totale, circa 50V in modo da far lavorare entrambe le sezioni in condizioni di assoluta tranquillità: nelle foto non si vede ma è posizionato dietro al traverso centrale in alto a sinistra, sotto a quel condensatorino giallo che si vede spuntare.
Spero di essere stato sufficientemente esauriente.
Per quanto poi riguarda gli altri finali la 300B lavora a 410 V di placca, per 84 mA e con il catodo a circa 75V.
Questo comporta avere uno swing in ingresso di almeno 150 Vpp per il limite della classe A1 ed una trentina di volts in più se la vogliamo mandare in A2 almeno nei picchi senza problemi; non dimentichiamo poi che la 300B tira parecchia corrente di griglia in sovrapilotaggio e quindi è certamente utile un driver robusto.
Dopo moltissime prove la scelta (definitiva?) è caduta sulla EL84 a triodo con carico induttivo perché con suoi 25 mA di corrente anodica riesce agevolmente a pomparne una ventina sulle (povere!) griglie della 300B.
Ti ho suggerito di provare la 6C45-P perché si è rivelata una valida alternativa alla EL84 e la scelta di quest'ultima è stata dettata solamente da ragioni sonore nel mio particolare e personale contesto d'ascolto.
Prima della EL84 ... non c'è niente... è un due stadi secco; certo per la massima potenza ha bisogno di più di tre volt RMS in ingresso (più finale puro di così...) ma questo per i miei preamplificatori non è certamente un problema.
Se vorrai rimettere mano alle valvole... io sono qui...
Così come nello schema dell'alimentatore: i condensatori Siemens da 400 uF/385V e l'ELNA multiplo 200+40+40 uF/385V li avevo nel cassetto da molto tempo inutilizzati perché hanno tensioni di lavoro relativamente troppo basse per altri impieghi, di 1N4007 ne ho qualche decina così come delle varie resistenze di potenza.
Sembra complicato ma in effetti si tratta di un semplice CLC seguito da un primo RC che da una buona "sgrossata" alla tensione ed al ripple e da un secondo RC che fa "l'aggiustaggio fine": il doppio RC è stato pensato anche per evitare di dover utilizzare resistenze di potenza esagerata perché non dimentichiamo che l'assorbimento totale con due canali in funzione è superiore ai 160 mA che proprio pochi non sono.
Le R da 1K in parallelo e la 120 ohm sono tutte da 5W: il doppio RC ha avuto come effetto collaterale l'ulteriore abbattimento del ripple.
Se poi fai due conti vedi che le risonanze delle due celle RC stanno fra loro in rapporto circa 1/10, abbastanza lontane fra loro per evitare intermodulazioni.
Per quanto riguarda i tubi a gas sono, se vogliamo, i nonni degli zener e funzionano esattamente nello stesso modo; unico problema è che anche loro mal sopportano il superamento delle correnti nominali, 30 mA nel caso degli SG3S, e quindi è necessario, soprattutto a freddo quando gli altri tubi non conducono, limitarne la corrente che li attraversa e questo compito è devoluto nel caso specifico alla resistenza R15 (1.8K/5W) che è calcolata proprio per evitare il superamento della soglia dei 30 mA.
Dopo i tubi a gas c'è la separazione per i due canali del driver e questa è una mia fissa quando costruisco apparecchi stereo (di solito preferisco i dual mono anche per questo motivo).
La particolarità di questi ulteriori RC sta nell'inserimento del diodo in serie alla R e prima del condensatore di disaccoppiamento: la sua funzione è quella di evitare che questo condensatore si scarichi "all'indietro" durante la modulazione della tensione di alimentazione dovuta alle variazioni d'assorbimento degli elementi a valle.
La sua presenza è avvertibilissima a livello sonoro.
Per quanto riguarda i filamenti tutti i tubi sono accesi in alternata: per evitare il superamento della Vkf delle ECC82 sull'anodica (anche se le ECC82 potrebbero lavorare con Vkf+ fino a 180V) è presente un partitore resistivo che riferisce la tensione dei filamenti a circa 1/4 di quella totale, circa 50V in modo da far lavorare entrambe le sezioni in condizioni di assoluta tranquillità: nelle foto non si vede ma è posizionato dietro al traverso centrale in alto a sinistra, sotto a quel condensatorino giallo che si vede spuntare.
Spero di essere stato sufficientemente esauriente.
Per quanto poi riguarda gli altri finali la 300B lavora a 410 V di placca, per 84 mA e con il catodo a circa 75V.
Questo comporta avere uno swing in ingresso di almeno 150 Vpp per il limite della classe A1 ed una trentina di volts in più se la vogliamo mandare in A2 almeno nei picchi senza problemi; non dimentichiamo poi che la 300B tira parecchia corrente di griglia in sovrapilotaggio e quindi è certamente utile un driver robusto.
Dopo moltissime prove la scelta (definitiva?) è caduta sulla EL84 a triodo con carico induttivo perché con suoi 25 mA di corrente anodica riesce agevolmente a pomparne una ventina sulle (povere!) griglie della 300B.
Ti ho suggerito di provare la 6C45-P perché si è rivelata una valida alternativa alla EL84 e la scelta di quest'ultima è stata dettata solamente da ragioni sonore nel mio particolare e personale contesto d'ascolto.
Prima della EL84 ... non c'è niente... è un due stadi secco; certo per la massima potenza ha bisogno di più di tre volt RMS in ingresso (più finale puro di così...) ma questo per i miei preamplificatori non è certamente un problema.
Se vorrai rimettere mano alle valvole... io sono qui...
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Molto bene benissimo...!! Grazie Mau749...!! Ci ho dato una lettura veloce ma il lavoro chiama... mi riprometto di ponderare lo scritto stasera non appena possibile. In effetti avevo notato quei diodi sulla linea delle anodiche dei driver... Davvero non avevo pensato a cose del genere, cioè che un semplice diodino potesse migliorare le sorti della diafonia, se ho capito bene... Quanto al rimettere le mani nei tubi a vuoto: credo che rimarrà una cosa marginale. Purtroppo ho la testa altrove. Tanto per dire: ho il materiale per montare un Lilliput, ovviamente modificato, ed è tutto lì fermo dal 2005. Ho delle EL36 che mi dicono essere le 2A3 dei poveri, e anche quelle vorrei provarle per capire quanto di vero c'è in questa affermazione. Poi il SIPP sperimentale con le 34 ispirato dal tuo progetto. Che per la verità è un po' che penso al SIPP, da quando lo scoprii leggendo un articolo che descriveva un ampli di quel genere: il Ragtime. Chissà se ho ancora quell'articolo...
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Era il 1990 quando appresi dell'esistenza degli stadi finali push-pull autoinvertenti. Era apparso su Progetto/Elektor il progetto di un ampli immagino per chitarra, dato che era monofonico e dotato di un rudimentale controllo di tono. E per il nome: RAGTIME. A firma di Fabio Bonadio.
Come si vede piuttosto rudimentale se confrontato con il progetto di Mau749
Come si vede piuttosto rudimentale se confrontato con il progetto di Mau749
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Più che rudimentale direi semplificato e molto simile allo schema originario di Leibowitz.
Usando le ECL82 "avanzava" una sezione triodo che è stata utilizzata per attuale quel "rudimentale" controllo di tono.
La semplificazione maggiore sta nell'aver impiegato una semplice resistenza (470R/2W) nel ramo comune delle finali: come detto in precedenza notevoli vantaggi sia teorici che all'ascolto si ottengono invece utilizzando al suo posto un generatore di corrente costante, sia esso l'LM317 che qualunque altro CCS a discreti.
Inoltre il sistema ha sensibilità parecchio elevata, com'è giusto per l'impiego per il quale era stato previsto.
Potrebbe però essere un'idea usare le ECL82 che sono valvoline deliziose e tra l'altro nate espressamente per l'audio per far qualcosa di estremamente compatto.
Al volo mi viene in mente che si potrebbero usare i due triodi in configurazione cathode follower ed accoppiati in continua e, per non complicare molto il progetto, l'LM317 sotto le finali.
Chissà, magari ne viene fuori qualcosa anche di ben suonante... ci ragionerò su...
Usando le ECL82 "avanzava" una sezione triodo che è stata utilizzata per attuale quel "rudimentale" controllo di tono.
La semplificazione maggiore sta nell'aver impiegato una semplice resistenza (470R/2W) nel ramo comune delle finali: come detto in precedenza notevoli vantaggi sia teorici che all'ascolto si ottengono invece utilizzando al suo posto un generatore di corrente costante, sia esso l'LM317 che qualunque altro CCS a discreti.
Inoltre il sistema ha sensibilità parecchio elevata, com'è giusto per l'impiego per il quale era stato previsto.
Potrebbe però essere un'idea usare le ECL82 che sono valvoline deliziose e tra l'altro nate espressamente per l'audio per far qualcosa di estremamente compatto.
Al volo mi viene in mente che si potrebbero usare i due triodi in configurazione cathode follower ed accoppiati in continua e, per non complicare molto il progetto, l'LM317 sotto le finali.
Chissà, magari ne viene fuori qualcosa anche di ben suonante... ci ragionerò su...
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Esatto. Le ECL82 sono state progettate proprio per amplificare i segnali audio. Che mi risulti hanno anche la griglia di controllo dorata (credo quella del triodo).
E se metti i due triodi accoppiati in continua e uscita di catodo, fai una piccola bomba di driver eliminando una montagna di condensatori sul percorso del segnale. Tanto l'amplificazione di un triodo solo è sufficiente, e l'altro si incarica di gestire la corrente.
E poi magari l'uscita di catodo ha un effetto benefico sul segnale, circa come quello che si ottiene utilizzando un'induttanza di carico anodico nel caso di un driver con uscita anodica (ma questo lo devi dire tu, non ho esperienza in merito.
Infine un bel LM317 sui catodi delle finali, tanto per non complicare troppo il circuito, e con quattro cose c'è il rischio che venga fuori un oggettino ragguardevole...!!!
E se metti i due triodi accoppiati in continua e uscita di catodo, fai una piccola bomba di driver eliminando una montagna di condensatori sul percorso del segnale. Tanto l'amplificazione di un triodo solo è sufficiente, e l'altro si incarica di gestire la corrente.
E poi magari l'uscita di catodo ha un effetto benefico sul segnale, circa come quello che si ottiene utilizzando un'induttanza di carico anodico nel caso di un driver con uscita anodica (ma questo lo devi dire tu, non ho esperienza in merito.
Infine un bel LM317 sui catodi delle finali, tanto per non complicare troppo il circuito, e con quattro cose c'è il rischio che venga fuori un oggettino ragguardevole...!!!
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Uno schema possibile con le ECL82 (6BM8) potrebbe essere questo:
Dovrebbe fornire circa 3.8W, ovviamente in classe A, al 3% di distorsione senza stressare troppo i tubi.
Il carico anodico è 8K A-A e a sensibilità d'ingresso è circa 400 mV
Lo schema è davvero semplice e con pochi componenti: posizionando le valvole abbastanza vicine si può cablare tutto direttamente sugli zoccoli e con una strip 5 a terminali; R43 e R43 sono in effetti un trimmer da 47R/2W per il bilanciamento delle finali.
Dovrebbe fornire circa 3.8W, ovviamente in classe A, al 3% di distorsione senza stressare troppo i tubi.
Il carico anodico è 8K A-A e a sensibilità d'ingresso è circa 400 mV
Lo schema è davvero semplice e con pochi componenti: posizionando le valvole abbastanza vicine si può cablare tutto direttamente sugli zoccoli e con una strip 5 a terminali; R43 e R43 sono in effetti un trimmer da 47R/2W per il bilanciamento delle finali.
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Ottimo...!!! Sapevo che avresti scatenato la fantasia ed il computer...
Se al posto di due trimmer da 47 Ohm per bilanciare il bias delle finali ci mettessimo un trimmer da 100 Ohm con gli estremi collegati ai catodi e il centrale al LM317?
Cosa dici: lo stesso schema ma con EL84.... che driver ci metteresti? 12AU7? 12AX7? E con EL34?
Se al posto di due trimmer da 47 Ohm per bilanciare il bias delle finali ci mettessimo un trimmer da 100 Ohm con gli estremi collegati ai catodi e il centrale al LM317?
Cosa dici: lo stesso schema ma con EL84.... che driver ci metteresti? 12AU7? 12AX7? E con EL34?
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
mau749 ha scritto:
Scusa Mau,
c'è una resistenza da 47 Ohm sulla linea di griglia 1 del pentodo X21? Sembra di sì, è parzialmente coperta da un'etichetta (115.438u). Indica una tensione? Misurata dove?
Anche l'etichetta sull'anodo dell'altro pentodo X20 è una tensione? Come può essere superiore a quella di alimentazione?
Le resistenze R30 e R31 quanta potenza devono gestire?
Metterci una bella induttanza di carico anodico sul primo triodo aiuterebbe a migliorare il suono?
Grazie ancora per lo schema veramente agile e bello.
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
La resistenza da 47R sulla griglia del pentodo è a tutti gli effetti una grid stopper e può tranquillamente essere omessa oppure ne può essere inserita una (1K) anche sulla griglia del pentodo pilotato: spesso la loro presenza dipende dal layout del cablaggio.
I numeri che appaiono nella simulazione sono valori istantanei di tensione in regime dinamico alla massima potenza ( come noterai le tensioni sui semiprimari del TU sono diverse proprio per effetto dell'induttanza del trasformatore e questo accade solo in regime dinamico, a riposo devono essere uguali)
R30/31 sono anch'esse del grid stopper sulle griglia schermo: di solito si impiegano da 1 W per problemi di stabilità termica ma la potenza che dovono gestire è decisamente inferiore.
Il carico induttivo sul primo triodo è sconsigliabile in questa configurazione perché il secondo stadio è accoppiato in continua ed è necessario che che la tensione sulla placca del primo stadio sia dinamicamente sempre inferiore a quella del catodo del secondo per evitare di andare in griglia positiva.
Uno dei maggiori vantaggi del carico induttivo è invece proprio la possibilità di erogare corrente (che in questo caso non serve, a questo pensa il secondo stadio) e gestire swing di tensione molto alti per effetto della "restituzione" dell'induttanza ma questo porterebbe ad una precoce saturazione dello stadio successivo.
Piuttosto che un'induttanza il carico del primo triodo potrebbe essere un CCS che "inchioderebbe" il punto di lavoro.
R42/42 rappresentano proprio un unico trimmer da 47R con in parallelo una resistenza anch'essa da 47R collegato come dici tu: centrale all'LM317 e capi ai catodi delle finali.
Tutto questo solo perché per evitare di caricare i catodi con resistenza di valore eccessivo che disturberebbero il funzionamento del CCS, il valore consigliato per il trimmer dovrebbe essere al massimo 25 ohm (però praticamente introvabile da 2-5W) e quindi con questo trucchetto si hanno giusti i 12 ohm indicati.
Per quanto riguarda il tubo da utilizzare come driver per le EL84 io ho utilizzato la 12AU7/ECC82 anche se ho provato con sonorità decisamente interessanti la 6CG7 che è la versione noval della più nota ed apprezzata 6SN7 e la scelta è stata sinceramente molto "sofferta".
Poi tutto dipende dalla sensibilità che si vuole per l'apparecchio: con tubi a basso guadagno, tipo le 12AU7 e le 6SN7 già citate si costruisce un finale che necessita di un pre (e questo vale anche per le EL34) mentre se si vuole un integrato una scelta possibile potrebbe essere la 12AT7/ECC81 (che ha lo stesso guadagno della sezione triodo della ECL82) o anche, al limite, la 12AX7/ECC83 ma magari in SRPP o in mu follower per abbassare la resistenza d'uscita che sarebbe un po' troppo alta per un singolo tubo anche nel caso di carico anodico induttivo che non lo trovo però adatto per questo tubo perché gestisce correnti troppo basse per averne un reale vantaggio.
I numeri che appaiono nella simulazione sono valori istantanei di tensione in regime dinamico alla massima potenza ( come noterai le tensioni sui semiprimari del TU sono diverse proprio per effetto dell'induttanza del trasformatore e questo accade solo in regime dinamico, a riposo devono essere uguali)
R30/31 sono anch'esse del grid stopper sulle griglia schermo: di solito si impiegano da 1 W per problemi di stabilità termica ma la potenza che dovono gestire è decisamente inferiore.
Il carico induttivo sul primo triodo è sconsigliabile in questa configurazione perché il secondo stadio è accoppiato in continua ed è necessario che che la tensione sulla placca del primo stadio sia dinamicamente sempre inferiore a quella del catodo del secondo per evitare di andare in griglia positiva.
Uno dei maggiori vantaggi del carico induttivo è invece proprio la possibilità di erogare corrente (che in questo caso non serve, a questo pensa il secondo stadio) e gestire swing di tensione molto alti per effetto della "restituzione" dell'induttanza ma questo porterebbe ad una precoce saturazione dello stadio successivo.
Piuttosto che un'induttanza il carico del primo triodo potrebbe essere un CCS che "inchioderebbe" il punto di lavoro.
R42/42 rappresentano proprio un unico trimmer da 47R con in parallelo una resistenza anch'essa da 47R collegato come dici tu: centrale all'LM317 e capi ai catodi delle finali.
Tutto questo solo perché per evitare di caricare i catodi con resistenza di valore eccessivo che disturberebbero il funzionamento del CCS, il valore consigliato per il trimmer dovrebbe essere al massimo 25 ohm (però praticamente introvabile da 2-5W) e quindi con questo trucchetto si hanno giusti i 12 ohm indicati.
Per quanto riguarda il tubo da utilizzare come driver per le EL84 io ho utilizzato la 12AU7/ECC82 anche se ho provato con sonorità decisamente interessanti la 6CG7 che è la versione noval della più nota ed apprezzata 6SN7 e la scelta è stata sinceramente molto "sofferta".
Poi tutto dipende dalla sensibilità che si vuole per l'apparecchio: con tubi a basso guadagno, tipo le 12AU7 e le 6SN7 già citate si costruisce un finale che necessita di un pre (e questo vale anche per le EL34) mentre se si vuole un integrato una scelta possibile potrebbe essere la 12AT7/ECC81 (che ha lo stesso guadagno della sezione triodo della ECL82) o anche, al limite, la 12AX7/ECC83 ma magari in SRPP o in mu follower per abbassare la resistenza d'uscita che sarebbe un po' troppo alta per un singolo tubo anche nel caso di carico anodico induttivo che non lo trovo però adatto per questo tubo perché gestisce correnti troppo basse per averne un reale vantaggio.
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Ma sì, che stupido che sono... Tutto era partito dal tuo progetto con le EL84...
Grazie comunque per la spiegazione.
Ho appreso che le induttanze di carico anodico "restituiscono" mentre io ero convinto che bloccassero il segnale BF, che non aveva così modo di essere influenzato dalle reti RC o LC presenti nell'alimentazione.
Ho sullo scaffale un solingo trasformatore per push-pull di EL34 ancora nuovo. Poi nei cassetti ho delle EL34 e delle EL36. Mi viene quasi voglia di assemblare un circuito di prova splittato, cioè diviso tra driver e finale, per testare diverse tipologie di driver. Ma non ho tempo ora... Grazie ancora...!!!
Grazie comunque per la spiegazione.
Ho appreso che le induttanze di carico anodico "restituiscono" mentre io ero convinto che bloccassero il segnale BF, che non aveva così modo di essere influenzato dalle reti RC o LC presenti nell'alimentazione.
Ho sullo scaffale un solingo trasformatore per push-pull di EL34 ancora nuovo. Poi nei cassetti ho delle EL34 e delle EL36. Mi viene quasi voglia di assemblare un circuito di prova splittato, cioè diviso tra driver e finale, per testare diverse tipologie di driver. Ma non ho tempo ora... Grazie ancora...!!!
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Buongiorno,
mi sono studiato in questi giorni gli schemi degli SRPP con EL84 degli Oddwatt su diyaudioprojects, partendo dal link all'inizio di questo thread e mi sono quasi deciso a partire (con calma, il tempo libero è poco e sto ancora finendo un'altro giochetto ).
Se potessi ripostare gli schemi del tuo ancora meglio... Mi fido di più
E poi ormai che ho il Tube Minimalist, gli affiancherei un suo parente
mi sono studiato in questi giorni gli schemi degli SRPP con EL84 degli Oddwatt su diyaudioprojects, partendo dal link all'inizio di questo thread e mi sono quasi deciso a partire (con calma, il tempo libero è poco e sto ancora finendo un'altro giochetto ).
Se potessi ripostare gli schemi del tuo ancora meglio... Mi fido di più
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Bertotheblack- Affezionato
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Mi scuso per il ritardo: ecco gli schemi della versione 3 del mio SIPP di EL84:
e l'alimentatore:
la modifica sostanziale rispetto alla V2 è l'utilizzo delle 6N6P per l'SRPP in ingresso e nell'aver eliminato le stabilizzatrici a gas per il driver e le griglia schermo.
Quest'ultima soluzione è stata attuata per eliminare quel po' di rumore introdotto dalle stabilizzatrici e perché tutto sommato i vantaggi della stabilizzazione sono davvero trascurabili all'ascolto rispetto alla maggiore complicazione circuitale.
L'utilizzo della 6N6P invece, al di la della diversa sonorità del tubo rispetto alla precedente 12AU7 (ECC82), in virtù della minore resistenza interna ed al fatto che lavora a circa 10 mA di corrente consente di spingere le finali in classe A2 raggiungendo in queste condizioni circa 8W di potenza d'uscita.
Questa è da considerarsi però una specie di "riserva" da utilizzare solamente nei picchi di segnale e non come potenza continua anche perché le griglie delle EL84 non sono dimensionate per sopportare alte correnti quali derivano da un funzionamento in classe A2 spinto: il finale eroga circa 6W con distorsione inferiore al 3%
Nello schema dell'alimentatore le resistenze R30 ed R13 simulano rispettivamente la resistenza del secondario del TA e la resistenza propria dell'induttanza di filtro e quindi evidentemente non vanno inserite nella realizzazione.
Il partitore R43/R47 serve per riferire i filamenti dei tubi a circa 60V per rientrare nei parametri delle Vkf degli stessi.
Sempre a disposizione per chiarimenti e consigli.
e l'alimentatore:
la modifica sostanziale rispetto alla V2 è l'utilizzo delle 6N6P per l'SRPP in ingresso e nell'aver eliminato le stabilizzatrici a gas per il driver e le griglia schermo.
Quest'ultima soluzione è stata attuata per eliminare quel po' di rumore introdotto dalle stabilizzatrici e perché tutto sommato i vantaggi della stabilizzazione sono davvero trascurabili all'ascolto rispetto alla maggiore complicazione circuitale.
L'utilizzo della 6N6P invece, al di la della diversa sonorità del tubo rispetto alla precedente 12AU7 (ECC82), in virtù della minore resistenza interna ed al fatto che lavora a circa 10 mA di corrente consente di spingere le finali in classe A2 raggiungendo in queste condizioni circa 8W di potenza d'uscita.
Questa è da considerarsi però una specie di "riserva" da utilizzare solamente nei picchi di segnale e non come potenza continua anche perché le griglie delle EL84 non sono dimensionate per sopportare alte correnti quali derivano da un funzionamento in classe A2 spinto: il finale eroga circa 6W con distorsione inferiore al 3%
Nello schema dell'alimentatore le resistenze R30 ed R13 simulano rispettivamente la resistenza del secondario del TA e la resistenza propria dell'induttanza di filtro e quindi evidentemente non vanno inserite nella realizzazione.
Il partitore R43/R47 serve per riferire i filamenti dei tubi a circa 60V per rientrare nei parametri delle Vkf degli stessi.
Sempre a disposizione per chiarimenti e consigli.
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Grazie maurizio! Anche se non ho in progetto di realizzare i tuoi ampli è sempre un piacere leggere le tue spiegazioni!
Sto imparando molto grazie ai progetti che tu e gli altri pubblicate qui sul forum e ve ne sono estremamente grato!
La tua precisione nello spiegare le scelte e i dettagli di progetto è unica!
Grazie
L.
Sto imparando molto grazie ai progetti che tu e gli altri pubblicate qui sul forum e ve ne sono estremamente grato!
La tua precisione nello spiegare le scelte e i dettagli di progetto è unica!
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RanocchiO- Membro di riguardo
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
Davvero grazie, sei gentilissimo!
Questa volta mi salveró le immagini per prevenire scherzi del database
Spero di potermici dedicare presto, lavoro permettendo
Ancora grazie... per questo e per il Tube Minimalist!
Questa volta mi salveró le immagini per prevenire scherzi del database
Spero di potermici dedicare presto, lavoro permettendo
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Bertotheblack- Affezionato
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
E NO!! cosi non vale ,dopo che ho fatto il pre tube minimalisti ..mo pure il finale ! me stai ha fa veni voglia de fallo quasi quasi ma quando lo spengo il saldatore ? maiiiiiiimau749 ha scritto:Mi scuso per il ritardo: ecco gli schemi della versione 3 del mio SIPP di EL84:
e l'alimentatore:
la modifica sostanziale rispetto alla V2 è l'utilizzo delle 6N6P per l'SRPP in ingresso e nell'aver eliminato le stabilizzatrici a gas per il driver e le griglia schermo.
Quest'ultima soluzione è stata attuata per eliminare quel po' di rumore introdotto dalle stabilizzatrici e perché tutto sommato i vantaggi della stabilizzazione sono davvero trascurabili all'ascolto rispetto alla maggiore complicazione circuitale.
L'utilizzo della 6N6P invece, al di la della diversa sonorità del tubo rispetto alla precedente 12AU7 (ECC82), in virtù della minore resistenza interna ed al fatto che lavora a circa 10 mA di corrente consente di spingere le finali in classe A2 raggiungendo in queste condizioni circa 8W di potenza d'uscita.
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Nello schema dell'alimentatore le resistenze R30 ed R13 simulano rispettivamente la resistenza del secondario del TA e la resistenza propria dell'induttanza di filtro e quindi evidentemente non vanno inserite nella realizzazione.
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ideafolle- Membro classe oro
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Impianto : ......... VEDI AVATAR.
Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
...zio... tu questo l'hai già ascoltato... almeno la versione precedente, sia a Pomezia che a casa tua...
Tu fai questo ed io farò un Power Minimalist mono-mosfet da circa 3W (veri!) semplicissimo da realizzare... mi serve solo ancora un po' di tempo...
Tu fai questo ed io farò un Power Minimalist mono-mosfet da circa 3W (veri!) semplicissimo da realizzare... mi serve solo ancora un po' di tempo...
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
ciao maurizio ieri ho ricevuto il materiale per fare il pre valvolare come quello dello zio bruno e me sa tanto che ci affianco anche questo mi è venuta voglia di valvolemau749 ha scritto:...zi... tu questo l'hai già ascoltato... almeno la versione precedente, sia a Pomezia che a casa tua...
hell67- Membro classe argento
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
hell67 ha scritto:ciao maurizio ieri ho ricevuto il materiale per fare il pre valvolare come quello dello zio bruno e me sa tanto che ci affianco anche questo mi è venuta voglia di valvolemau749 ha scritto:...zi... tu questo l'hai già ascoltato... almeno la versione precedente, sia a Pomezia che a casa tua...
ciao Ottaviano... ti stai convertendo ai tubazzi anche tu... ne sono felice...
Quando deciderai sai bene che sono a disposizione...
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Un finale in classe A Self Inverted Push Pull
mau749 ha scritto:...zio... tu questo l'hai già ascoltato... almeno la versione precedente, sia a Pomezia che a casa tua...
Tu fai questo ed io farò un Power Minimalist mono-mosfet da circa 3W (veri!) semplicissimo da realizzare... mi serve solo ancora un po' di tempo...
ha!!! ma allora ce lai con me!..che me fai l'inciucio ,(se tu fai questo io facio quello) ho capito me voi fa fini cosi
lo sai che cio paura della alta tenzione va be' come posso cie provo a fallo se sopravivo alle schichere de corente del igbt ammaza che botte che da 180 volt so proprio ingnioranti
ps piu' semplicie del sigle end ha igbt che ho fatto ,o del zca mi sembra un po difficile ,visto che cie un componente solo che suona . anche se sono tre in parallelo ..ma e' come se fosse uno solo a sona. :hehe:il resto e' tutta alimentazione . e come dici pure tu e' lei che suona
ideafolle- Membro classe oro
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