Quale Amp Classe T?
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Re: Quale Amp Classe T?
ciao, queste 2 affermazioni mi incuriosiscono, percui chiedo ulteriori info :Andrea Gianelli ha scritto:
la classe T è diversa dalla classe D e unisce all'efficienza di quest'ultima la qualità "teorica" dei classe AB.
Dico teorica in quanto si tratta di un circuito integrato senza componenti a massa, il che lo rende armonicamente più ricco e timbricamente completo rispetto a qualsiasi tradizionale classe A/AB.
- la classeT, è un'implementazione proprietaria e ottimizzata della classe D (categoria decisamente generica) in quale ambito tecnico può essere paragonato alla classe A oppure AB ? oppure intendi dire come risultati ottenuti , grafici , valori strumentali e/o impressioni di ascolto? l'unico ambito comunte tra un T e un AB mi viene da pensare siano i finali in push-pull, ma mi pare un po' poco, visto l'ambito di utilizzo totalmente diverso..
- "senza componenti a massa" intendi dire a terra? a massa (0V circuitali) di roba ce ne va, giustamente..
nell'eventualità, come leghi questa caratteristica con ricchezza armonica e completezza timbrica ?
madqwerty- Moderatore
- Data d'iscrizione : 11.12.08
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Re: Quale Amp Classe T?
Ciao Cesare
Dove sto io (Costa Azzurra) é estremamente difficile trovare qualche posto dove ascoltare sia i monovia che diffusori più "classici" quali gli Indiana Line. I monovia Audio Nirvana sembrano consigliati da Tnt Audio. Tu cosa ne pensi e cosa pensi dei monovia in genere rispetto a diffusori come gli Indiana?
Faccio una domanda forse bizzarra: secondo te quale "lascia passare" meglio il suono originale?
Ciao
.cestma ha scritto:
Sui monovia ci sono discussioni infinite. Ogni progetto andrebbe ascoltato per quello che è, non puoi basarti sulla semplice prova di una tipologia qualsiasi per estenderne le caratteristiche a tutta la "famiglia".
Buon lavoro!
Dove sto io (Costa Azzurra) é estremamente difficile trovare qualche posto dove ascoltare sia i monovia che diffusori più "classici" quali gli Indiana Line. I monovia Audio Nirvana sembrano consigliati da Tnt Audio. Tu cosa ne pensi e cosa pensi dei monovia in genere rispetto a diffusori come gli Indiana?
Faccio una domanda forse bizzarra: secondo te quale "lascia passare" meglio il suono originale?
Ciao
H. Finn- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 02.07.09
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Occupazione/Hobby : Architetto / Yoga, Canottaggio, Nuoto, Bici, Musica....
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Re: Quale Amp Classe T?
madqwerty ha scritto:"senza componenti a massa" intendi dire a terra? a massa (0V circuitali) di roba ce ne va, giustamente..
nell'eventualità, come leghi questa caratteristica con ricchezza armonica e completezza timbrica ?
Sto cercando io stesso di capirci qualcosa, tra fumo e arrosto (gradito il supporto tecnico di ognuno): http://motxam.interfree.it/fenice20.html
Tali teorie sono a me incomprensibili, ma suscitano comunque la mia curiosità... sai dirmi tu qualcosa in merito?
Tali teorie sono a me incomprensibili, ma suscitano comunque la mia curiosità... sai dirmi tu qualcosa in merito?
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
Numero di messaggi : 2608
Località : S. Pietro all'Olmo
Provincia : Milano
Occupazione/Hobby : Consulente
Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: Quale Amp Classe T?
Andrea Gianelli ha scritto:madqwerty ha scritto:"senza componenti a massa" intendi dire a terra? a massa (0V circuitali) di roba ce ne va, giustamente..
nell'eventualità, come leghi questa caratteristica con ricchezza armonica e completezza timbrica ?
Sto cercando io stesso di capirci qualcosa, tra fumo e arrosto (gradito il supporto tecnico di ognuno): http://motxam.interfree.it/fenice20.html
Tali teorie sono a me incomprensibili, ma suscitano comunque la mia curiosità... sai dirmi tu qualcosa in merito?
Prima di tutto non fa confronti con altri amplificatori.
Se poi il carico reale sono dei diffusori, con filtri e parte meccanica annessa è probabile che inducano una considerevole distorsione.
Dovrebbe mostrare la stessa cosa anche su di un carico resistivo (carico reale ideale), cosa che non fa.
Il primo grafico mostra la risposta in frequenza a vuoto (senza attaccato nulla) (in bianco) e con un diffusore, in verde.
Il secondo grafico mostra lo spettro di frequenze provocate dalla distorsione a 1000 Hz, la riga verticale sul 1000 è la fondamentale le altre sono le linee di distorsione.
Barone Rosso- Moderatore
- Data d'iscrizione : 24.03.08
Numero di messaggi : 8036
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Provincia : Altrove
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Re: Quale Amp Classe T?
Claudio Arzani ha scritto:Ciao Blue Dun,
Anch'io novizio e perfettamente d'accordo con te.
Mi sto "costruendo" un impianto e cercando di capire che t-amp procurarmi.
E che casse procurarmi Mmm
Ero partito entusiasta per dei monovia autocostruiti con gli Audio Nirvana.
Poi qualcuno suggerisce: si ma sono duri, pochi bassi e gli acuti diminuiscono coll'aumentare del diametro (se ho capito bene).
Cosa ne pensi? Rispetto alle tue casse o alle Indiana Line (che già conosco)?
Come ho scritto altrove: Quale "lascia passare" meglio il suono originale? (é questo lo scopo, no?) Holy
Bye bye Ciao Claudio
ti rispondo su questo thread in quanto mi sembra più adatto.
Premetto che ho iniziato quest'avventura in classe T proprio cercando un progetto DIY per un paio di diffusori. L'idea era quella di utilizzare dei full range in quanto non necessitando essi di crossover il lavoro sarebbe risultato più semplice.
...Poi ho scoperto la classe T e le mie ricerche in internet si sono concentrate sull'amplificatore. A questo punto ho sentito la necessità di fissare un riferimento per capire di cosa si stava parlando e, grazie al T-forum, le mie scelte, all'epoca (ca. quattro mesi fa), si sono concentrate tra il Trends TA 10.1 e alla Sure TA2024. Quest'ultima però necessitava di alcuni tweaking (ed io non avevo mai preso in mano un saldatore!). Poi ho scelto per il Trends (e ne sono più che contento ).
.....suspect: ma ...però...e quella Sure?....Ne parlano molto bene.....
Un mese dopo ho iniziato ad intraprenedre l'avventura dei tweaking (più contento di questa scelta, sia in valore assoluto che per per la soddisfazione di aver elaborato da me la scheda).
Poi ho cotruito i cavi di Vincenzo. Ottimi!
E siamo giunti al problema delle casse. Qui dovevo nuovamente fissare un riferimento e dopo un po' di notti passate su questo forum ho scelto le Mosscade 502. Non ho avuto spiacevoli sorprese, anzi sono rimasto molto sorpreso per il rapporto qualità/prezzo!
Adesso ho costruito il pre fet di Maurate ed il salto di qualità è veramente notevole.
Dopo questo lungo preambolo ti posso dire che, ascoltando in una stanza di ca. 20 m quadri, sono molto soddisfatto del risultato:
-il Trends va molto bene e sembra scendere più in basso, ma con meno dettaglio, mentre la Sure ha più dinamica, più dettaglio in generale, ricostruisce una scena più ampia creando un maggiore effetto "aria attorno agli strumenti" e dà l'impressione e di avere qualche W in più.
-Le casse sembrano essere "pulite e precise", i bassi non sono gonfi ed invadenti e la scena semrbra abbastanza ampia e dettagliata (IMHO l'impatto sonoro superficiale si trasforma in ricostruzione scenica). NB: non ho fatto confronti con le altre casse di cui si parla nel forum!
-Dopo aver fatto un po' di errori con i condensatori (ho montato i cond. Nichicon HZ per motherboard e mi sono trovato con un suono sbilanciato verso la gamma alta) ho migliorato la timbrica con i Rubycon. Quindi, a mio parere, i condensatori, anche quelli elettrolitici, sono molto importanti per "regolare la timbrica".
-Dopo aver inserito il pre a fet la scena, la dinamica (e la potenza?) sono aumentate di molto. Sono inoltre sparite delle distorsioni nei passaggi più complicati di alcuni brani. Da qui il sospetto che sia più importante lavorare a monte dell'ampli.
....Ho messo le batterie..... ....altro salto di qualità....
Dopo averti (e avervi) imposto questo lungo monologo, ti posso dire che, a mio parere, per come l' ho affrontata io, la classe T è una grande opportunità per divertirsi nel DIY spendendo pochi soldini e vivendo grandi emozioni sia nell'ascolto che nella sorpresa riguardo alle possibilità Hi-end sulle quali questa tecnologia IMHO apre seriamnte delle finestre.
Io ho avuto la necessità di crearmi dei riferimenti e per questo mi sono basato sulle esperienze del forum dedicando molte, ma molte ore alla lettura dei threads. Alla fine, per la legge dei grandi numeri, le cose sembrano risultare abbastanza semplici e chiare.
Penso che per i watt ci sia sempre tempo [difatti ho già ordinato la Sure TK2050 ]!
PS: (quello che interessava a te!) ho una seria intenzione di affrontare un progetto DIY full range con degli altoparlanti Jordan JX92S (87 db), che, da come si è stato detto da amici esperti in materia, suonano veramente bene. Però non sono di facile reperibilità e costicchiano (relativamente). Secondo me con una buona catena a monte (batterie e pre in primis) possono essere ben pilotati nonstante la bassa sensibiltà. E' solo una questione di tempo, ma prima o poi ci provo!
Per ora mi concentrerò sull'alimentazione.
Scusate di nuovo lo sproloquio, ma per il momento sto ancora vivendo la cosa con molto fervore!
Blue Dun- Interessato
- Data d'iscrizione : 01.07.09
Numero di messaggi : 32
Località : Trieste
Impianto : T-class.
Re: Quale Amp Classe T?
Barone Rosso ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:madqwerty ha scritto:"senza componenti a massa" intendi dire a terra? a massa (0V circuitali) di roba ce ne va, giustamente..
nell'eventualità, come leghi questa caratteristica con ricchezza armonica e completezza timbrica ?
Sto cercando io stesso di capirci qualcosa, tra fumo e arrosto (gradito il supporto tecnico di ognuno): http://motxam.interfree.it/fenice20.html
Tali teorie sono a me incomprensibili, ma suscitano comunque la mia curiosità... sai dirmi tu qualcosa in merito?
Prima di tutto non fa confronti con altri amplificatori.
Se poi il carico reale sono dei diffusori, con filtri e parte meccanica annessa è probabile che inducano una considerevole distorsione.
Dovrebbe mostrare la stessa cosa anche su di un carico resistivo (carico reale ideale), cosa che non fa.
Il primo grafico mostra la risposta in frequenza a vuoto (senza attaccato nulla) (in bianco) e con un diffusore, in verde.
Il secondo grafico mostra lo spettro di frequenze provocate dalla distorsione a 1000 Hz, la riga verticale sul 1000 è la fondamentale le altre sono le linee di distorsione.
Un grazie di cuore per la spiegazione: mi piacerebbe approfondire la questione con entrambi, dato che mi pare di capire abbiate una competenza specifica in materia o quantomeno una solida base di elettronica, giusto?
In particolare come vedete, al di là di pregiudizi e/o simpatie/antipatie personali, le teorie sul CCI di Massimo Ambrosini? In proposito vi anticipo che a settembre, nei pressi di Milano (luogo e data ancora da definirsi) si terrà un meeting al quale intendo partecipare e mi piacerebbe vi fosse anche la presenza di almeno uno di voi. Sappiatemi dire.
In ogni caso, da quanto sopra deduco due peculiarità della metodologia di prova adottata: senza carico e con carico ideale (per le amplificazioni Grundig), il che mi spinge ad ipotizzare risultati ben diversi in presenza di altre elettroacustiche al posto delle Grundig Box 400, partner ideali per gli integratini della casa tedesca.
Qualunque opinione (e, soprattutto, considerazione tecnica) in merito è particolarmente preziosa, gradita e davvero auspicata!
In particolare quel che vorrei capire è perchè le catene full-Grundig o Grundig-LT suonino così stramaledettamente bene come a detta di tutti coloro che le hanno provate, anche dopo aver avuto sistemi ipercostosi.
Questo è ciò che mi piacerebbe verificare di persona, con l'aiuto di tutti coloro che vorranno seguirmi in questa esperienza, mettendo a disposizione la loro preparazione teorica e tecnica, al fine di spiegarne il perchè o, alla peggio, smascherare l'eventuale inganno...
Attendo fiducioso!
In particolare come vedete, al di là di pregiudizi e/o simpatie/antipatie personali, le teorie sul CCI di Massimo Ambrosini? In proposito vi anticipo che a settembre, nei pressi di Milano (luogo e data ancora da definirsi) si terrà un meeting al quale intendo partecipare e mi piacerebbe vi fosse anche la presenza di almeno uno di voi. Sappiatemi dire.
In ogni caso, da quanto sopra deduco due peculiarità della metodologia di prova adottata: senza carico e con carico ideale (per le amplificazioni Grundig), il che mi spinge ad ipotizzare risultati ben diversi in presenza di altre elettroacustiche al posto delle Grundig Box 400, partner ideali per gli integratini della casa tedesca.
Qualunque opinione (e, soprattutto, considerazione tecnica) in merito è particolarmente preziosa, gradita e davvero auspicata!
In particolare quel che vorrei capire è perchè le catene full-Grundig o Grundig-LT suonino così stramaledettamente bene come a detta di tutti coloro che le hanno provate, anche dopo aver avuto sistemi ipercostosi.
Questo è ciò che mi piacerebbe verificare di persona, con l'aiuto di tutti coloro che vorranno seguirmi in questa esperienza, mettendo a disposizione la loro preparazione teorica e tecnica, al fine di spiegarne il perchè o, alla peggio, smascherare l'eventuale inganno...
Attendo fiducioso!
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
Numero di messaggi : 2608
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