Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Questa è la mia ultima spiegazione
finché non mi si ricaricano le pile di voglia di spiegare spiegare spiegare.
Bon afferma qui sotto e in altri punti della sua pagina
che due coni in parallelo producono un aumento di 6 dB
io dico che ne producono solo 3
Ti spiego quello strano filtro:
è un semplice equalizzatore per riportare un po' di linearità
agli altoparlanti professionali che, seppur potenti, hanno una curva
che sui bassi pian piano scende, è dovuta alla necessaria sospensione rigida.
Con un'induttanza tra 80 e 120 Hz gli si toglie un po' di medio-bassi, soprattutto
al woofer posizionato più in basso, più vicino al pavimento.
L'altro metodo invece è più invadente, e la spiegazione
"mentre alle frequenze alte lavora solo il woofer numero 1"
è un po' infantile:
Il condensatore, cortocircuitando a massa un po' di acuti, li toglie dal woofer 2,
ma contemporaneamente, su questi stessi acuti, toglie il woofer 2
da essere in serie al woofer 1, che sugli acuti
tornerà a mostrare i suoi 8 ohm all'amplificatore che gli fornirà più potenza.
Nel professionale tutti questi serie/parallelo esistono poco, e in serie quasi mai,
si usano molti amplificatori su molte casse,
cosa molto più affidabile e gestibile,
spesso solo due casse in parallelo per ogni canale.
Il motivo è semplice: un cono che si guasta ferma tutti gli altri in serie,
un cono in cortocircuito fa scattare la protezione dell'amplificatore
e molti altri coni si spengono
Rino88ex:
è meglio il cono singolo, ma anche in parallelo verticale,
in serie solo se è indispensabile per motivi d'impedenza.
Fidati!
finché non mi si ricaricano le pile di voglia di spiegare spiegare spiegare.
Bon afferma qui sotto e in altri punti della sua pagina
che due coni in parallelo producono un aumento di 6 dB
io dico che ne producono solo 3
Biagio De Simone ha scritto:Mario Bon
Configurazione in quasi serie e quasi parallelo...
La configurazione in quasi-parallelo è la più usata perché consente di recuperare
6 dB di sensibilità ......
Ti spiego quello strano filtro:
è un semplice equalizzatore per riportare un po' di linearità
agli altoparlanti professionali che, seppur potenti, hanno una curva
che sui bassi pian piano scende, è dovuta alla necessaria sospensione rigida.
Con un'induttanza tra 80 e 120 Hz gli si toglie un po' di medio-bassi, soprattutto
al woofer posizionato più in basso, più vicino al pavimento.
L'altro metodo invece è più invadente, e la spiegazione
"mentre alle frequenze alte lavora solo il woofer numero 1"
è un po' infantile:
Il condensatore, cortocircuitando a massa un po' di acuti, li toglie dal woofer 2,
ma contemporaneamente, su questi stessi acuti, toglie il woofer 2
da essere in serie al woofer 1, che sugli acuti
tornerà a mostrare i suoi 8 ohm all'amplificatore che gli fornirà più potenza.
Nel professionale tutti questi serie/parallelo esistono poco, e in serie quasi mai,
si usano molti amplificatori su molte casse,
cosa molto più affidabile e gestibile,
spesso solo due casse in parallelo per ogni canale.
Il motivo è semplice: un cono che si guasta ferma tutti gli altri in serie,
un cono in cortocircuito fa scattare la protezione dell'amplificatore
e molti altri coni si spengono
Rino88ex:
è meglio il cono singolo, ma anche in parallelo verticale,
in serie solo se è indispensabile per motivi d'impedenza.
Fidati!
valterneri- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
valterneri ha scritto:Bon afferma qui sotto e in altri punti della sua pagina
che due coni in parallelo producono un aumento di 6 dB
io dico che ne producono solo 3
Ecco, manuali e teoria dicono 6db in caso di collegamento in parallelo. La tua versione sull'aumento di soli 3db non convince. Per quanto riguarda il collegamento in serie, sono d'accordo.
Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Ti rincaro la dose:Rino88ex ha scritto:Ecco, manuali e teoria dicono 6db in caso di collegamento in parallelo. La tua versione sull'aumento di soli 3db non convince. Per quanto riguarda il collegamento in serie, sono d'accordo.valterneri ha scritto:Bon afferma qui sotto e in altri punti della sua pagina
che due coni in parallelo producono un aumento di 6 dB
io dico che ne producono solo 3
applicando due altoparlanti in parallelo
non si ottiene nessuna variazione, né di sensibilità, né d'efficienza;
stessa cosa collegandoli in serie,
stessa cosa collegandone 4 in quadrato.
In tutto il caos di cose qui e in internet dette
ci sono alcuni errori matematici, alcuni errori metodologici
e un'enorme quantità d'errori linguistici.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Comunque dal basso delle mie incompetenze, dico che non si può non considerare il fatto che si sta parlando di diffusione in ambiente domestico, e che certe geometrie verticali per esempio, e per citare un progettista da me stimato, alle giuste altezze supportate anche da un crossover con tagli idonei, possano portare dei vantaggi che magari in ambito pro possono non esistere o non sono così importanti, a cominciare dal fatto che per un altoparlante pro che suona per esempio all'aperto, non ci si pone certo il problema dell'immagine verticale, vero tallone di Achille di molti diffusori anche domestici per la verità, e del problema per esempio del suono riflesso che innegabilmente in un ambiente domestico si pone, dove un accorta progettazione può anche sfruttare a proprio favore quello che innegabilmente è un problema.
mi sono riletto e non mi sono capito.
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Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Rino88ex ha scritto:valterneri ha scritto:Bon afferma qui sotto e in altri punti della sua pagina
che due coni in parallelo producono un aumento di 6 dB
io dico che ne producono solo 3
Ecco, manuali e teoria dicono 6db in caso di collegamento in parallelo. La tua versione sull'aumento di soli 3db non convince. Per quanto riguarda il collegamento in serie, sono d'accordo.
3dB 6dB, questo è il dilemma.
Come già scritto non bisogna guardare solo quello che ottieni, ma anche quello che dai.
Ha ragione Valter nell'ultimo intervento.
La potenza acustica di un altoparlante è:
Pa=VxVxAxRe(Z), dove
V è la velocità del pistone
A è la superfice
Re(Z) è la parte reale dell'impedenza acustica, proporzionale alla superfice
Quindi la potenza acustica Pa è proporzionale a: VxVxAxA
Ora se metto due altoparlanti in parallelo e suppongo di alimentarli con la stessa tensione con cui avrei alimentato il singolo ho:
stessa velocità e superfice doppia, quindi la potenza acustica quadruplica ... 10log(4)=6 dB (circa).
Ovviamente la potenza elettrica da fornire per questa speculazione è doppia (+3dB), quindi l'efficenza raggiunta nella conversione di potenza (del nuovo sistema) è di 3 dB.
Per fare questo però ricordo che si è supposto che l'amplificatore regga il nuovo carico (senza battere ciglio e ciò nella stragrande maggioranza dei casi non avverrà), quindi siamo ancora in una valutazione (per sistemi reali) ottimistica.
Ora passiamo a dimostrare che 0+0=3 (cioè zero più zero uguale a tre).
Ovviamente per avere ragione dovrei scrivere, parlando di pressione sonora, che 0dB+0dB=3dB.
Eulero- Appassionato
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Biagio De Simone ha scritto:Comunque dal basso delle mie incompetenze, dico che non si può non considerare il fatto che si sta parlando di diffusione in ambiente domestico, e che certe geometrie verticali per esempio, e per citare un progettista da me stimato, alle giuste altezze supportate anche da un crossover con tagli idonei, possano portare dei vantaggi che magari in ambito pro possono non esistere o non sono così importanti, a cominciare dal fatto che per un altoparlante pro che suona per esempio all'aperto, non ci si pone certo il problema dell'immagine verticale, vero tallone di Achille di molti diffusori anche domestici per la verità, e del problema per esempio del suono riflesso che innegabilmente in un ambiente domestico si pone, dove un accorta progettazione può anche sfruttare a proprio favore quello che innegabilmente è un problema.
mi sono riletto e non mi sono capito.
il grosso vantaggio è che arreda meglio come ingombri,li hai solo in altezza e non sulla superfice calpestabile inoltre si riescono a fare con un minimo di design ''appagante'' a differenza di una ''inevitabile lavastoviglie'' con un cono da 25/32mm,oggi se vendi casse da ''mila'' euro devi cominciare a fare questi ragionamenti non è che bisogna andare al MIT per capirlo,il resto mi sembrano solo complicazioni per ottenere (forse) il risultato di un solo cono.Al prox Hi end fatti un giro,e ascolta queste soluzioni poi mi dici,certo sono piu' belle da vedere ma....
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Rinnegato ha scritto:. . .
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ideafolle- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
ideafolle ha scritto:Rinnegato ha scritto:. . .
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Albers- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Mauro, non sono assolutamente d'accordo, il sentire per esempio un soprano accovacciato di fronte a noi e cosa abbastanza usuale nei sistemi che per facilita chiamo convenzionali, un sistema sviluppato in altezza con le giuste geometrie aiuta senz'altro a far rialzare, così come probabilmente dovrebbe essere nell'evento reale, lo stesso soprano, rendendo il tutto , concretamente tangibile, e non per pure questioni di arredamento come dicevi sopra, anche perchè avere un sistema di taglia grossa che si sviluppa quasi sino al soffitto per sfruttarne anche l'eventuale caricamento, non e propriamente wife friendly.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Albers ha scritto:ideafolle ha scritto:
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chiunque tu sia, ideafolle... je t'aime...
be' guarda in giro x il forum ...e lo vedi subito chi sono
ideafolle- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
si certo ho già visto... dicevo: chi veramente tu sia nella vita di tutti i giorni, credo che oltre al personaggio simpaticissimo che reciti, in modo assolutamente piacevole e congruo alle circostanze leggere di un forum, tu sia uno che vada oltre i, sia pur gradevoli, panni che quì dentro indossi... te lo dico con simpatia non fraintendermi, dico sempre quello che penso, ciao
Albers- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Eulero ha scritto:
Ora se metto due altoparlanti in parallelo e suppongo di alimentarli con la stessa tensione con cui avrei alimentato il singolo ho:
stessa velocità e superfice doppia, quindi la potenza acustica quadruplica ... 10log(4)=6 dB (circa).
Ovviamente la potenza elettrica da fornire per questa speculazione è doppia (+3dB), quindi l'efficenza raggiunta nella conversione di potenza (del nuovo sistema) è di 3 dB.
Per fare questo però ricordo che si è supposto che l'amplificatore regga il nuovo carico (senza battere ciglio e ciò nella stragrande maggioranza dei casi non avverrà), quindi siamo ancora in una valutazione (per sistemi reali) ottimistica.
Ora passiamo a dimostrare che 0+0=3 (cioè zero più zero uguale a tre).
Ovviamente per avere ragione dovrei scrivere, parlando di pressione sonora, che 0dB+0dB=3dB.
Ok, se l'amplificatore regge o no, è un altro problema. E proprio pensando a questo problema. MEttendo 2 woofer da 8 ohms in parallelo, ottengo 4 ohms, sarebbe audace collegare una resistenza in serie diciamo da 1 ohms??? naturalmente si dissipa un pò di calore e potenza, ma così l'ampli vedrebbe non già 4, bensì 5 ohms ( più pilotabili), giusto???
Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Per esempio quali di questi sistemi fa più arredamento, e quali occupano meno spazio?
Ultima modifica di Biagio De Simone il Lun 7 Apr 2014 - 11:26 - modificato 1 volta.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
L'impedenza nominale è un valore di comodo, se, nel caso, i 4 Ohm rappresentassero il minimo di impedenza dei due AP in parallelo non c'è nessun motivo (IMHO) per aggiungere una R, tutti gli amplificatori dovrebbero essere in grado di pilotare un carico simile.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Almeno per le vecchie e sempre valide norme DIN.fritznet ha scritto:L'impedenza nominale è un valore di comodo, se, nel caso, i 4 Ohm rappresentassero il minimo di impedenza dei due AP in parallelo non c'è nessun motivo (IMHO) per aggiungere una R, tutti gli amplificatori dovrebbero essere in grado di pilotare un carico simile.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Rino88ex ha scritto:Eulero ha scritto:
Ora se metto due altoparlanti in parallelo e suppongo di alimentarli con la stessa tensione con cui avrei alimentato il singolo ho:
stessa velocità e superfice doppia, quindi la potenza acustica quadruplica ... 10log(4)=6 dB (circa).
Ovviamente la potenza elettrica da fornire per questa speculazione è doppia (+3dB), quindi l'efficenza raggiunta nella conversione di potenza (del nuovo sistema) è di 3 dB.
Per fare questo però ricordo che si è supposto che l'amplificatore regga il nuovo carico (senza battere ciglio e ciò nella stragrande maggioranza dei casi non avverrà), quindi siamo ancora in una valutazione (per sistemi reali) ottimistica.
Ora passiamo a dimostrare che 0+0=3 (cioè zero più zero uguale a tre).
Ovviamente per avere ragione dovrei scrivere, parlando di pressione sonora, che 0dB+0dB=3dB.
Ok, se l'amplificatore regge o no, è un altro problema. E proprio pensando a questo problema. MEttendo 2 woofer da 8 ohms in parallelo, ottengo 4 ohms, sarebbe audace collegare una resistenza in serie diciamo da 1 ohms??? naturalmente si dissipa un pò di calore e potenza, ma così l'ampli vedrebbe non già 4, bensì 5 ohms ( più pilotabili), giusto???
Abbastanza, pero' dovresti ricalcolare i valori della induttanza (ed eventuale condensatore o piu' componenti se la pendenza di taglio e' piu' elevata) a monte per il taglio di crossover che vuoi ottenere e che siano ottimali per il sistema di altoparlanti che vai ad implementare.
(quello che suggerisci in effetti mi sembra una specie di cella notch per la regolarizzazione dell'impedenza di un altoparlante)
beppe61- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
I filtri notch però sono un'altra cosa :
http://it.wikipedia.org/wiki/Filtro_elimina_banda
http://it.wikipedia.org/wiki/Filtro_elimina_banda
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
fritznet ha scritto:I filtri notch però sono un'altra cosa :
http://it.wikipedia.org/wiki/Filtro_elimina_banda
Si' Fritz, sono d'accordo, in effetti ho scritto "una specie".
beppe61- Membro classe argento
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Come ti hanno detto gli 8 ohm sono un valore di targa, spesso si scende sotto i 4 ohm (anche meno, come impedenza minima). In parallelo la minima impedenza potrebbe essere quindi sotto ai 2 ohm e con un ohm in serie butteresti via buona parte della potenza proprio nel momento sbagliato. L'amplificatore non è una questione a parte. Tuttavia se il tuo amplificatore ha le protezioni una prova puoi farla. Se non le ha potresti bruciare i finali. Il risultato qualitativo dubito possa migliorare rispetto ad un cono soltanto, ma ripeto dipende dal tuo finale. Ti ricordo peraltro che un amplificatore non è un generatore di tensione ideale, ma ha una propria impedenza e quando si trova ad erogare "molta corrente, restituisce un valore di tensione inferiore". Per tutti questi motivi chiunque ti dirà che i diffusori li scegli in base all'ambiente e l'amplificatore in base ai diffusori. Non è infrequente il caso di un amplificatore che non è in grado di pilotare correttamente dei diffusori (parlo di materiale per uso domestico), se gli raddoppi il lavoro cosa speri di ottenere? Se poi gli aggiungi anche un freno (resistenza di 1 ohm) credi che possa migliorare?
Ti informo però che non sono un tecnico del settore, a me piace ascoltare la musica, non saprei progettare un diffusore senza studiare almeno i rudimenti dell'elettronica e dell'acustica applicate a questo campo.
Ti informo però che non sono un tecnico del settore, a me piace ascoltare la musica, non saprei progettare un diffusore senza studiare almeno i rudimenti dell'elettronica e dell'acustica applicate a questo campo.
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Attenzione attenzione!
quello che vado a fare è un esperimento estremamente pericoloso,
né reti né pompieri mi salveranno quando prenderò fuoco:
le casse le potete vedere in fila a pagina 13
l'amplificatore è questo:
L'esperimento sarà così:
metto su un disco di Iva Zanicchi
su di una cassa sola invio la potenza necessaria per un normale buon ascolto
e incollo il potenziometro col vinavil
stacco il filo dalla cassa e lo attacco alle 8 casse ponticellate in serie
e sentirò:
1) pressappoco uguale?
2) molto di più?
3) molto di meno?
L'amplificatore si gira i pollici dalla noia quando lavora su due ohm,
su 8 o 64 ride dal solletico.
I fili di collegamento sono professionali e corti con resistenza totale di 0,1 ohm.
Chiedo, prima di iniziare l'esperimento mortale: (devo ancora saldare i fili)
c'è qualcosa di contestabile nella procedura?
quello che vado a fare è un esperimento estremamente pericoloso,
né reti né pompieri mi salveranno quando prenderò fuoco:
le casse le potete vedere in fila a pagina 13
l'amplificatore è questo:
L'esperimento sarà così:
metto su un disco di Iva Zanicchi
su di una cassa sola invio la potenza necessaria per un normale buon ascolto
e incollo il potenziometro col vinavil
stacco il filo dalla cassa e lo attacco alle 8 casse ponticellate in serie
e sentirò:
1) pressappoco uguale?
2) molto di più?
3) molto di meno?
L'amplificatore si gira i pollici dalla noia quando lavora su due ohm,
su 8 o 64 ride dal solletico.
I fili di collegamento sono professionali e corti con resistenza totale di 0,1 ohm.
Chiedo, prima di iniziare l'esperimento mortale: (devo ancora saldare i fili)
c'è qualcosa di contestabile nella procedura?
valterneri- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Se l'aumento di impedenza è ottenuto serializzando gli AP la potenza richiesta
all'ampli diminuisce ma NON la pressione sonora che resta invariata.
Pregherei di non mettere in dubbio questa Legge della Fisica se no non si va avanti.
Fernando Micelli.
all'ampli diminuisce ma NON la pressione sonora che resta invariata.
Pregherei di non mettere in dubbio questa Legge della Fisica se no non si va avanti.
Fernando Micelli.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
Valter non fare sciocchezze.
Hai un buon bombolone con biossido di carbonio in pressione?
Secondo me sentirai meno, non so se tanto o poco non saprei quantificare.
Se non altro perchè durante la seconda prova sarai più vecchio di qualche minuto!
Hai un buon bombolone con biossido di carbonio in pressione?
Secondo me sentirai meno, non so se tanto o poco non saprei quantificare.
Se non altro perchè durante la seconda prova sarai più vecchio di qualche minuto!
Eulero- Appassionato
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
I giorni non si sommano ai tempi biblici che non si sommano alle ere!Eulero ha scritto:... Se non altro perchè durante la seconda prova sarai più vecchio di qualche minuto!
le api, che vivono solo 15 giorni, da un giorno all'altro invecchiano,
per un topo, che vive si e no tre anni, ogni giorno è importante,
ma per una quercia di 800 anni? cosa vuoi che sia un giorno!
E per una piramide?
Per me poi che scansai in un sol balzo il meteorite che fece fuori i dinosauri! ...
un giorno e un pericolo, che sono?
valterneri- Membro classe oro
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
valterneri ha scritto:Attenzione attenzione!
quello che vado a fare è un esperimento estremamente pericoloso,
né reti né pompieri mi salveranno quando prenderò fuoco:
le casse le potete vedere in fila a pagina 13
l'amplificatore è questo:
L'esperimento sarà così:
metto su un disco di Iva Zanicchi
su di una cassa sola invio la potenza necessaria per un normale buon ascolto
e incollo il potenziometro col vinavil
stacco il filo dalla cassa e lo attacco alle 8 casse ponticellate in serie
e sentirò:
1) pressappoco uguale?
2) molto di più?
3) molto di meno?
L'amplificatore si gira i pollici dalla noia quando lavora su due ohm,
su 8 o 64 ride dal solletico.
I fili di collegamento sono professionali e corti con resistenza totale di 0,1 ohm.
Chiedo, prima di iniziare l'esperimento mortale: (devo ancora saldare i fili)
c'è qualcosa di contestabile nella procedura?
non si capisce mai se scherzi o parli sul serio ... ammesso che tu voglia fare questo interessante esperimento la differenza di fronte sonoro non è talmente grande tra A e B da rendere impossibile valutazioni relative al "quanto si sente forte" l'uno rispetto all'altro?
e in ogni caso non sarebbe meglio collegare un canale al singolo e l'altro alla serie e agire sul balance per sentire la differenza al volo?
ma ovviamente stai scherzando ... figuriamoci se perdi mezza giornata per questa roba ....
p.s.
sarebbe interessante l'opinione del maestro vincenzo cavalcanti che non ha mai rivelato in che configurazione fossero i coni delle sue Puntiforme II. sapete nulla?
lello64- Membro classe diamante
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Re: Collegamento altoparlanti: SERIE o PARALLELO? diefferenze qualitative
valterneri ha scritto:
le api, che vivono solo 15 giorni, da un giorno all'altro invecchiano
E probabilmente dopo una settimana ne hanno gia' le pa..e piene.
beppe61- Membro classe argento
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