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Problema trasformatori che prendono fuoco

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pilovis
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Problema trasformatori che prendono fuoco - Pagina 2 Empty Re: Problema trasformatori che prendono fuoco

Messaggio Da Dan73 Dom 20 Lug 2014 - 0:23

pilovis ha scritto:Certo che l'ho misurata, per quello ero tranquillo, ho chiesto un trafo con 200 mA di lavoro e il circuito ne assorbe al massimo 150 mA

Il problema e' che quando mi hanno consegnato il trafo nella targhetta c'era scritto 105 mA, io l'ho fatto notare e loro mi hanno detto che si erano sbagliati e mi hanno cambiato la targhetta con una in cui c'e scritto 200 mA

Qui non e' questione di essere competenti e capirne di componenti come lo scienziato sopra, qui e' questione di falsare i dati di targa di un trasformatore.
Pensavo di far fare una verifica da una ditta specializzata per vedere se i dati della targhetta sono reali.
Si ho riletto, al punto 2 non avevo capito che ti avevano sostituito la targhetta, capire il massimo amperaggio è un bel problema, infatti quello massimo è immediatamente inferiore a quello che te lo fa bruciare, se fossi una ditta mi terrei molto al di sotto ma per risparmiare chi sa.... comunque se i tuoi assorbimenti erano 4A,4A,150mA, il trafo non era in corto , la scheda non era in corto non è che rimangono molte ipotesi.
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Messaggio Da pilovis Dom 20 Lug 2014 - 0:27

I miei assorbimenti misurati (queli riportati nel schema sono molto conservativi) sono i seguenti:

5V 3A
6.3V 2.5A
350+350V 150 mA max (a pieno volume)

Il problema e' sul secondario 350+350V da quanto si puo' supporre.

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Valvolare classe A utralineare con 2 x 6L6G (Fivre ano 1956) finali e 1 x 6N2P (USSR mil. anno 1990) driver, progetto personale.

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Messaggio Da Dan73 Dom 20 Lug 2014 - 0:31

pilovis ha scritto:Allora precisiamo alcune cose:

Loro mi hanno sempre detto che le fatture me le avrebbero spedite a casa e io ancora le aspetto.
Non tutti possono essere degli scienziati come te e non mi risulta che chiedere aiuto in questo forum sia sbagliato, sconveniente o vietato!
Se ho un dubbio e non so qualcosa chiedo a chi ne sa piu' di me e se questa bacheca non e' adatta agli "ignoranti" come me, allora chiedo scusa.

P.S.: non sto sindacando nulla, chiedo solo un aiuto, non il tuo ovviamente.
Per quanto riguarda la fattura, se i prodotti da te acquistati avevano un documento di trasporto la ditta ha tempo per emettere la fattura (differita) fino al 15 del mese successivo a quello in cui è avvenuta la consegna del bene.
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Messaggio Da valterneri Dom 20 Lug 2014 - 0:33

pilovis ha scritto:Non tutti possono essere degli scienziati come te
e non mi risulta che chiedere aiuto in questo forum sia sbagliato,
sconveniente o vietato!
Se ho un dubbio e non so qualcosa chiedo a chi ne sa più di me

Non essere permaloso,
cerca di essere consapevole che denunciare qualcuno
non è come giocherellare con l'elettronica.
che l'Italia sia il mondo degli avvocati
lo dobbiamo al nostro carattere del: è sempre colpa degli altri

Da alcune frasi qua e là noto troppe lacune nella conoscenza dell'elettronica,
ne deduco che anche gli esperimenti qualcosa di sbagliato di sicuro hanno.

-------------------------------------------------------------------------
Edit:
prima lezione dello scienziato sopra:

le valvole non soffrono in nessuna misura dello spunto per la carica iniziale
dei condensatori, perché il tempo e la gradualità d'accensione del filamento
è di gran lunga superiore a qualunque costante di tempo del circuito.

seconda lezione dello scienziato sopra:

un ramo di un secondario che può fornire fino a 200 mA
ne può fornire solo 100 quando opera in un alimentatore
perché cede al diodo una semionda si e una no.
Se glie ne richiedi 150 scoppia.

E 150 mA misurati prima di un diodo che carica un condensatore
non sono gli stessi 150 misurati su di una resistenza di carico, sono
molto più gravosi.

Quando si crede di aver capito l'elettronica si è già commesso un errore,
nulla di male!
Ma è preferibile astenersi dal far denunce credendo di aver ragione.
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Messaggio Da Dan73 Dom 20 Lug 2014 - 0:39

pilovis ha scritto:I miei assorbimenti misurati (queli riportati nel schema sono molto conservativi) sono i seguenti:

5V 3A
6.3V 2.5A
350+350V 150 mA max (a pieno volume)

Il problema e' sul secondario 350+350V da quanto si puo' supporre.
Comunque non si può dire ad un cliente "ho sbagliato ha mettere l'etichetta" chi ti dice che invece l'etichetta non fosse giusta e ad essere sbagliato non fosse la potenza del secondario (105mA) ?
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Messaggio Da pilovis Dom 20 Lug 2014 - 0:51

Io ho messo il primo post su questo problema il 07 luglio, postando schema e misure, chiedendo se fosse un mio errore di valutazione oppure un problema dei trasformatori.
Mi sembra di essere stato fin troppo prudente fino ad oggi nelle mie affermazioni su questa ditta.
Se poi qualcuno invece si sente chiamato in causa, allora e' un altro discorso.

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Messaggio Da pilovis Dom 20 Lug 2014 - 1:10

poi, a parte i voli pindarici degli scienziati, sull'etichetta del trasformatore c'e' scritto:

350+350V 200 mA
5v 4A
6.3v 4A
160 VA

a parte gli scienziati autodidatti, a scuola mi hanno insegnato che VA = V x A

e se qualcuno fa il calcolo vedra' che non puo' essere 160 VA !


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Messaggio Da pilovis Dom 20 Lug 2014 - 1:22

valterneri ha scritto:
pilovis ha scritto:Non tutti possono essere degli scienziati come te
e non mi risulta che chiedere aiuto in questo forum sia sbagliato,
sconveniente o vietato!
Se ho un dubbio e non so qualcosa chiedo a chi ne sa più di me

Non essere permaloso,
cerca di essere consapevole che denunciare qualcuno
non è come giocherellare con l'elettronica.
che l'Italia sia il mondo degli avvocati
lo dobbiamo al nostro carattere del: è sempre colpa degli altri

Da alcune frasi qua e là noto troppe lacune nella conoscenza dell'elettronica,
ne deduco che anche gli esperimenti qualcosa di sbagliato di sicuro hanno.

-------------------------------------------------------------------------
Edit:
prima lezione dello scienziato sopra:

le valvole non soffrono in nessuna misura dello spunto per la carica iniziale
dei condensatori, perché il tempo e la gradualità d'accensione del filamento
è di gran lunga superiore a qualunque costante di tempo del circuito.

seconda lezione dello scienziato sopra:

un ramo di un secondario che può fornire fino a 200 mA
ne può fornire solo 100 quando opera in un alimentatore
perché cede al diodo una semionda si e una no.
Se glie ne richiedi 150 scoppia.

E 150 mA misurati prima di un diodo che carica un condensatore
non sono gli stessi 150 misurati su di una resistenza di carico, sono
molto più gravosi.

Quando si crede di aver capito l'elettronica si è già commesso un errore,
nulla di male!
Ma è preferibile astenersi dal far denunce credendo di aver ragione.

Forse alla tua scuola hanno dimenticato di dirti queste cose:

http://diyaudioprojects.com/Technical/Tube-Power-Supplies/
Ti fa anche capire la differenza tra raddrizzatore a semionda e quello ad onda intera, e poi non si dimezza la corrente massima erogabile dal trasformatore, semmai la tensione  Wink 

poi cercati anche "vacuum diode peak in-rush current"

Per quel che riguarda i milliamperes "gravosi" e quelli "leggeri" non saprei, ai miei tempi i milliamperes di assorbimento di un circuito erano milliamperes e basta, ed erano quelli misurati in serie al circuito di alimentazione, a monte di tutto.

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Valvolare classe A utralineare con 2 x 6L6G (Fivre ano 1956) finali e 1 x 6N2P (USSR mil. anno 1990) driver, progetto personale.

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Messaggio Da valterneri Dom 20 Lug 2014 - 1:42

pilovis ha scritto:Forse alla tua scuola hanno dimenticato di dirti ...
E' vero,
non ho avuto la fortuna di studiare alla Diy Audio Projects School
e sono anche tante le cose che hanno dimenticato di dirmi,

ma avrò tempo d'impararle, mi piace di più imparare che spiegare,
spiegare, molte volte, è tempo perso.
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Messaggio Da Giancarlo Dom 20 Lug 2014 - 11:20

pilovis ha scritto:
giusto per farti capire il problema della capacita' massima inseribile sulla raddrizzatrice,
quello che puo' causare problemi e' la corrente di picco che la valvola sopporta al momento dell'accensione, cioe' la corrente che si ha con i condensatori di filtro scarichi, nel mio caso le due resistenze oltre ad introdurre una caduta di tensione per abbassare il ripple, limitano anche la corrente di spunto per i condensatori da 100 e 200 uF, l'induttanza da 5H introduce inoltre un ulteriore ritardo nella carica dei condensatori abbassando ancora di piu' questa corrente di picco.
Una volta che i condensatori sono carichi alla loro tensione nominale di funzionamento, la corrente e' quella calcolata e ampiamente inferiore alla corrente massima sopportabile dalla valvola raddrizzatrice.
Scusami se insisto su questo aspetto, ma io la penso diversamente.
La corrente di picco al momento dell'accensione (inrush current) è un non-problema con i raddrizzatori a tubo, perchè per loro natura, con il catodo freddo non conducono ed iniziano a farlo gradualmente a mano a mano che il catodo si scalda, per cui il picco di corrente al momento dell'accensione, semplicemente non si ha, a meno che non si accenda l'amplificatore subito dopo averlo precedentemente utilizzato e quindi con il catodo della raddrizzatrice già caldo.
In quest'ultimo caso si avrebbe il cosiddetto "occasional hot-switching", in cui il valore massimo di corrente istantaneo consentito (transient peak plate current) è di 4.6A, valore di corrente che deve essere limitato grazie all'utilizzo di adeguate resistenze in serie agli anodi, il cui valore deve essere calcolato tenendo in considerazione la resistenza serie degli avvolgimenti secondari del trasformatore.

Detto questo rimane la questione della capacità massima consentita, il cui valore è indicato sui datasheet.
Per la 5X4 questo valore è 40uF se si collega il condensatore direttamente al catodo.
Il relativamente basso valore di capacità è dovuto al limitato valore di corrente di picco (peak plate current per plate) della 5X4.
Questo valore è di solo 1A!
Durante il funzionamento dell'amplificatore avremo quindi che i condensatori di livellamento a valle della raddrizzatrice si scaricheranno e caricheranno molto rapidamente e quello che noi potremmo misurare con un amperometro in serie non è la corrente istantanea, ma bensì il valore efficace
Il problema è che con capacità superiori a 40uF, il valore istantaneo di corrente sarà più alto del massimo consentito (1A) e questo produrrà un surriscaldamaento della 5X4, con conseguente riduzione delle ore di funzionamento della stessa.

Per superare il limite dei 40uF è possibile aggiungere un filtro LC, subito dopo il primo condensatore di livellamento, ed è quello che hai fatto tu con l'induttanza da 5H.
L'induttanza che però viene normalmente utilizzata nelle 5X4 è di 10H e non 5H.
Io poi eviterei di aggiungere l'ultima cella RC da 120ohm/200uF.

Io farei il collegamento in maniera molto più semplice e con meno condensatori:
5x4--33uF--10H--33uF e da qui preleverei le tensioni per le 807
Ulteriore RC da 10Kohm/22uF per alimentare le 6G6G

OVVIAMENTE LA MIA E' SOLO UN'INDICAZIONE DI MASSIMA.

Se guardi vecchi schemi con la 5X4 degli anni 50/60, vedrai che i valori dei condensatori non saranno mai oltre i 40uF e anche dopo l'eventuale induttanza o celle RC i valori dei condensatori saranno sempre di poche decine di uF e mai di centinaia di uF.
Condensatori ad elevata capacità li vedrai in schemi recenti, che io però eviterei.

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Messaggio Da florin Dom 20 Lug 2014 - 11:27

pilovis ha scritto:poi, a parte i voli pindarici degli scienziati, sull'etichetta del trasformatore c'e' scritto:

350+350V 200 mA
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6.3v 4A
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a parte gli scienziati autodidatti, a scuola mi hanno insegnato che VA = V x A

e se qualcuno fa il calcolo vedra' che non puo' essere 160 VA !


Un trafo da 160W dovrebbe avere un nucleo da 1650 mmq e il diametro del filo usato per il primario da 0,60-0,65mm.
Potresti controllare anche se i cavi per secondari hanno il diametro giusto (il diametro in mm=0,72 x radice quadrata dalla corrente che
passa, in amper).
Inserendo tutti i lamerini E e I dalla stessa parte si riduce il rendimento del trasformatore.
Se vuoi informarti di più puoi leggere N.E.179 e 187.
Per controllare se il primario del trafo è stato corettamente avvolto, si lascia attaccato alla rete per 24 ore senza collegare un consumatore al secondario, il trafo dovrebbe essere freddo.
Se la tensione della tua rete è 230V, un primario da 220V si surriscalderà.



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Messaggio Da florin Dom 20 Lug 2014 - 11:34

Giancarlo ha scritto:

Se guardi vecchi schemi con la 5X4 degli anni 50/60, vedrai che i valori dei condensatori non saranno mai oltre i 40uF e anche dopo l'eventuale induttanza o celle RC i valori dei condensatori saranno sempre di poche decine di uF e mai di centinaia di uF.
Condensatori ad elevata capacità li vedrai in schemi recenti, che io però eviterei.

I condensatori più grandi di quelli previsti nei datasheet accorciano la vita della valvola raddrizzatrice ma non brucia i trasformatori.
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Messaggio Da Giancarlo Dom 20 Lug 2014 - 11:41

florin ha scritto:
Giancarlo ha scritto:

Se guardi vecchi schemi con la 5X4 degli anni 50/60, vedrai che i valori dei condensatori non saranno mai oltre i 40uF e anche dopo l'eventuale induttanza o celle RC i valori dei condensatori saranno sempre di poche decine di uF e mai di centinaia di uF.
Condensatori ad elevata capacità li vedrai in schemi recenti, che io però eviterei.

I condensatori più grandi di quelli previsti nei datasheet accorciano la vita della valvola raddrizzatrice ma non brucia i trasformatori.

Io infatti, non ho mai detto che condensatori più grandi bruciano i trasformatori, ma che accorciano la vita della raddrizzatrice.
E l'ho detto questa volta, come la volta precedente.
Basta leggere bene.  Wink 

Giancarlo ha scritto:
"Il problema è che con capacità superiori a 40uF, il valore istantaneo di corrente sarà più alto del massimo consentito (1A) e questo produrrà un surriscaldamaento della 5X4, con conseguente riduzione delle ore di funzionamento della stessa."

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Messaggio Da pilovis Dom 20 Lug 2014 - 12:12

Giancarlo ha scritto: ...
Per superare il limite dei 40uF è possibile aggiungere un filtro LC, subito dopo il primo condensatore di livellamento, ed è quello che hai fatto tu con l'induttanza da 5H.
L'induttanza che però viene normalmente utilizzata nelle 5X4 è di 10H e non 5H.
Io poi eviterei di aggiungere l'ultima cella RC da 120ohm/200uF.

Io farei il collegamento in maniera molto più semplice e con meno condensatori:
5x4--33uF--10H--33uF e da qui preleverei le tensioni per le 807
Ulteriore RC da 10Kohm/22uF per alimentare le 6G6G

OVVIAMENTE LA MIA E' SOLO UN'INDICAZIONE DI MASSIMA.

Se guardi vecchi schemi con la 5X4 degli anni 50/60, vedrai che i valori dei condensatori non saranno mai oltre i 40uF e anche dopo l'eventuale induttanza o celle RC i valori dei condensatori saranno sempre di poche decine di uF e mai di centinaia di uF.
Condensatori ad elevata capacità li vedrai in schemi recenti, che io però eviterei.

Ottima spiegazione!
Grazie.

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Messaggio Da Giancarlo Dom 20 Lug 2014 - 21:02

florin ha scritto:
Un trafo da 160W dovrebbe avere un nucleo da 1650 mmq e il diametro del filo usato per il primario da 0,60-0,65mm.
Potresti controllare anche se i cavi per secondari hanno il diametro giusto (il diametro in mm=0,72 x radice quadrata dalla corrente che
passa, in amper).
Inserendo tutti i lamerini E e I dalla stessa parte si riduce il rendimento del trasformatore.
Se vuoi informarti di più puoi leggere N.E.179 e 187.
Per controllare se il primario del trafo è stato corettamente avvolto, si lascia attaccato alla rete per 24 ore senza collegare un consumatore al secondario, il trafo dovrebbe essere freddo.
Se la tensione della tua rete è 230V, un primario da 220V si surriscalderà.

In effetti sarebbe interessante conoscere la sezione del nucleo.
Di seguito ho fatto un po' di calcoli per il dimensionamento del trasformatore.

Secondari da:
300V+300V 0,2A
5V 5A
6,3V 3,5A
Potenza totale secondari: 167VA

Sezione lorda di 1856 mmq corrispondente ad una sezione netta di 1687mmq
Potenza nucleo Max: 185VA
Rendimento 91%

Assumendo una densità di flusso massima pari a 1,06 Tesla si ha:

Tensione primario: 230V
f=50Hz
Spire Primario: 579
Diam. Prim. con 2,5A/mmq: 0,64mm (AWG 22)

Spire Secondario da 300V+300V: 800+800
Diam. Sec. con 2,5A/mmq: 0,32mm (AWG 28)
Secondario a vuoto: 317V + 317V

Spire Secondario da 5V:
Diam. Sec. con 2,5A/mmq: 1,59mm (AWG 14)
Secondario a vuoto: 6V

Spire Secondario da 6.3V:
Diam. Sec. con 2,5A/mmq: 1,33mm (AWG 15)
Secondario a vuoto: 7V

Ovviamente i calcoli del dimensionamento andrebbero fatti conoscendo esattamente le caratteristiche dei lamierini. Quelli al silicio a grani orientati sono i migliori e consentono di aumentare la densità di flusso fino a 1,2 e di conseguenza di poter diminuire il numero di spire degli avvolgimenti.
I valori da me fatti sono quindi "conservativi", ma possono comunque dare un'idea.

Consiglio a pilovis di misurare con il calibro la larghezza "C" della colonna centrale del nucleo e lo spessore del pacco lamellare.
Moltiplicando i due valori tra di loro si ottiene la sezione lorda.
La sezione netta la si ottiene dividendo il valore lordo per 1,1
Con quest'ultimo valore si calcola facilmente la potenza max del nucleo.


Giancarlo
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Messaggio Da Giancarlo Dom 20 Lug 2014 - 21:39

Mi sono accorto che non avevo copia/incollato i valori delle spire, che per completezza aggiungo di seguito..

Spire Secondario da 5V: 14

Spire Secondario da 6.3V: 18


Un'ultima nota:
Il diametro degli avvolgimenti è stato calcolato con densità di corrente pari a 2.5A/mmq (mm).
Questo consente un servizio continuo, con basse perdite nel rame (leggi bassa dissipazione in calore)

Ammettendo invece una densità di corrente pari a 3A/mmq il diametro dei fili sarebbe stato inferiore, ma il trasformatore scalderebbe e sarebbe adatto solo ad un servizio discontinuo.

E' bene quindi specificare al costruttore che il trasformatore richiesto deve essere per servizio continuo, altrimenti si rischia che per risparmiare sul rame, gli avvolgimenti vengano fatti con fili del diametro minore possibile, ovvero calcolati con una densità di corrente di 3A/mmq.
Un trasformatore dimensionato per un servizio discontinuo, se fatto funzionare per lunghi periodi, si surriscalda eccessivamente e lascio immaginare con quali possibili conseguenze.
Nel dimensionamento fatto sopra, se il diametro del primario fosse di soli 0,573mm (AWG 23) e non 0,644mm (AWG 22)come da me indicato, il trasformatore sarebbe declassato a servizio discontinuo.

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Messaggio Da pilovis Lun 21 Lug 2014 - 21:51

Giancarlo ha scritto:
E' bene quindi specificare al costruttore che il trasformatore richiesto deve essere per servizio continuo, altrimenti si rischia che per risparmiare sul rame, gli avvolgimenti vengano fatti con fili del diametro minore possibile, ovvero calcolati con una densità di corrente di 3A/mmq.
Un trasformatore dimensionato per un servizio discontinuo, se fatto funzionare per lunghi periodi, si surriscalda eccessivamente e lascio immaginare con quali possibili conseguenze.
Nel dimensionamento fatto sopra, se il diametro del primario fosse di soli 0,573mm (AWG 23) e non 0,644mm (AWG 22)come da me indicato, il trasformatore sarebbe declassato a servizio discontinuo.

Grazie mille!

Purtroppo il mondo tecnico e' pieno di furbastri e/o ciarlatani.
Questi che ho incontrato io sono dei peggiori.

Grazie mille dei tuoi preziosissimi consigli!

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Messaggio Da pilovis Lun 21 Lug 2014 - 23:42

Visto che il titolare della ditta che mi ha avvolto i trasformatori non si dimostra disposto alla discussione tecnica, dicendo solo di essere "perplesso" ma disposto a risarcirmi il costo del trasformatore ecco cosa gli ho scritto:

A parte il fatto che l'ordine era per 300+300V (e' scritto qui sotto nella mia mail originale) e il trasformatore e' stato avvolto a 350+350V,
a parte il tipo di impaccamento dei lamierini che oltre a non essere conforme al mio ordine, per come e' stato fatto vengono aumentate le perdite nel nucleo e quindi la potenza passiva dissipata in calore,
a parte che  che ho accettato ugualmente il trasformatore anche se cosi' realizzato perche' ne avevo urgenza e comunque pensavo che tutto cio' non avrebbe influito piu' di tanto sul funzionamento del circuito,
a parte l'errore dell'etichetta originale da lei sostituita

sul trasformatore vedo scritto:

secondario:
350+350V 200 mA
5 V 4A
6.3V 4 A
160VA

se la legge di Ohm non e' stata modificata ultimamente, non mi risulta che possa essere un 160 VA con quei dati di tensione e corrente, provi a rifare il calcolo.

Direi che di perplessita' ne avete suscitate piu' voi in me di quelle che posso averne suscitate io in Voi.

Giusto per non passare da idiota dopo essere stato gabbato, le riporto per sua conoscenza la formula per il calcolo della potenza di un trasformatore di alimentazione espressa in VA

POTENZA

La potenza di un trasformatore è da intendersi la somma di tutte le potenze secondarie che si possono prelevare, divise per il rendimento del trasformatore.

Assumendo un rendimento di un trasformatore di questo genere pari a circa 0.9

il calcolo della potenza in VA di un teorico trasformatore con i dati di targa che ha indicato lei sulla targhetta e' pari a 205 VA e non 160 VA come da lei dichiarato in seconda battuta, o meglio 150VA come invece era riportato nella etichetta originale (che credo fosse proprio quella vera..)
Ovviamente un trasformatore da 205 VA non puo' essere delle dimensioni di quello che mi ha fornito, ma dovrebbe essere molto piu' grosso.

Ho rischiato do bruciare il salotto e non credo per mia imperizia, dato che sono un perito elettronico diplomato con alle spalle anni di progettazioni e misure di laboratorio elettronico.

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Messaggio Da pilovis Mar 22 Lug 2014 - 0:01

P.S.: non esiste un trasformatore di alimentazione per servizio continuo o discontinuo, esiste solo una potenza nominale.
Inoltre un trasformatore di alimentazione da rete elettrica e' un componente che deve avere una marcatura CE e sottostare a norme precise e rigorose.
Al limite se fosse stato progettato per uso discontinuo il produttore e' tenuto a indicarlo chiaramente nei dati di targa indicando anche i tempi di inserzione massima e i periodi di lavoro/riposo, senza i quali il termine discontinuo non significa nulla.
Solo i produttori poco onesti e giocolieri fanno queste distinzioni generiche.

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Messaggio Da Giancarlo Mar 22 Lug 2014 - 1:47

pilovis ha scritto:P.S.: non esiste un trasformatore di alimentazione per servizio continuo o discontinuo, esiste solo una potenza nominale.
Inoltre un trasformatore di alimentazione da rete elettrica e' un componente che deve avere una marcatura CE e sottostare a norme precise e rigorose.
Al limite se fosse stato progettato per uso discontinuo il produttore e' tenuto a indicarlo chiaramente nei dati di targa indicando anche i tempi di inserzione massima e i periodi di lavoro/riposo, senza i quali il termine discontinuo non significa nulla.
Solo i produttori poco onesti e giocolieri fanno queste distinzioni generiche.
Banalmente i trasformatori per i soli campanelli/suonerie sono per uso discontinuo ed è logico che sia così, semplicemente perché il tempo di funzionamento del campanello/suoneria è limitato.
http://www.vemer.it/dynamic/product.php?idColl=3&idSerie=15&idModel=33&idP=153&VEMER_SESSION=atspqmyl
Sempre la vemer produce e dichiara nei suoi datasheet trasformatori modulari di sicurezza per servizio continuo o discontinuo
http://www.vemer.it/dynamic/serie.php?idColl=3&idSerie=15&VEMER_SESSION=xgvzcfms

Perché la Teca specifica quanto segue?
I trasformatori di alimentazione audio TECA, trasferiscono tutta la potenza all’apparecchiatura suddividendola nelle tensioni richieste dalle diverse applicazioni senza limitazioni anche dopo ore di servizio continuo.

E ancora:
PROGETTAZIONE E COLLAUDO DI UN TRASFORMATORE MONOFASE A MANTELLO
http://www.grix.it/UserFiles/lor3/Trasformatore%20Monofase.pdf

A pag.2 è scritto:
• Tipo di servizio: continuo;

Glossario tratto dal sito della GTS Transformers:
Servizio continuo: Funzionamento con durata illimitata.
Servizio intermittente: funzionamento secondo una serie di cicli identici specificati.

Sono d'accordo quando dici che il costruttore serio è tenuto ad indicare se un trasformatore è per uso discontinuo, con i relativi tempi, ma un costruttore che ti cambia l'etichetta dei dati di targa sotto il naso dicendo che era sbagliata, che ti metti i lamierini non intrecciati, che ti avvolge i secondari a 350V+350V, anziché 300V+300V, è un costruttore serio?

Resta comunque il fatto che esistono trasformatori per uso continuo o discontinuo.

Giancarlo
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Messaggio Da ideafolle Mar 22 Lug 2014 - 7:26

LOL LOL LOL LOL LOL LOL LOL LOL 
scusate ragazzi ma proprio non cie lo fatta a trattenermi . Laughing Laughing Laughing 
secondo me se questo puseodo intorcina filo di traff. ,se mette a fare l'uncinetto  Hehe Hehe manco si accorge della differenza fra l'uno e l'altro  Wink 
a ragione giancarlo ....... e lo a docunentato + che ampiamente  che esistono traff. a servizio continuo e non .
@ pilovis se posso darti un conziglio ,   Cool  quel traff. parchegialo sulla schiena di chi lo a fatto ,visto che x ben due volte non a capito quello che doveva fare . e rivolgiti ad un avvolgitore serio, e competente. Laughing Laughing
ideafolle
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Messaggio Da pilovis Mar 22 Lug 2014 - 8:16

Sapete consigliarmi qualche avvolgitore in Piemonte provincie Torino, Asti, Cuneo, Alessandria?

pilovis
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Messaggio Da Giancarlo Mar 22 Lug 2014 - 9:25

pilovis ha scritto:Sapete consigliarmi qualche avvolgitore in Piemonte provincie Torino, Asti, Cuneo, Alessandria?
No, però so che la ditta Raoli, che è stata segnalata più volte qui sul forum da Maurarte, è seria e potresti contattarli per chiedere informazioni:
http://raoli.it/index.php?option=com_chronoforms&chronoform=form

P.S.

Per il discorso continuo/discontinuo vorrei precisare che una ditta seria, conoscendo quale sarà l'utilizzo finale del trasformatore, lo realizzerà in maniera adeguata, senza dover espressamente indicargli "per uso continuo/discontinuo".
Un trasformatore per uso audio dovrebbe quindi essere sempre per uso continuo.
Un trasformatore per saldatrice o per microonde sarà per uso discontinuo.

Non vorrei invece che questi pseudocostruttori abbiano pensato che, visto che il trasformatore avrebbe alimentato un amplificatore per uso domestico (non in un bar/negozio), lo stesso avrebbe suonato di continuo per poco tempo, max 4-5 ore.
E siccome siamo in un periodo di crisi e il rame costa..

Non voglio giustificarli, sia chiaro, o criticare le tue abitudini, ma in effetti credo che in pochi ascoltino l'amplificatore di continuo per dieci ore di fila, come invece hai fatto tu:
Sia il primo che il secondo trasformatore hanno preso fuoco dopo una decina di ore di funzionamento continuo ed entrambi hanno da subito scaldato moltissimo.

Se dovessi "trovare" un'azienda seria dalle tue parti te lo segnalerò.

Ciao

Giancarlo
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Messaggio Da pilovis Mar 22 Lug 2014 - 9:36

[quote="Giancarlo"]
pilovis ha scritto:

Non vorrei invece che questi pseudocostruttori abbiano pensato che, visto che il trasformatore avrebbe alimentato un amplificatore per uso domestico (non in un bar/negozio), lo stesso avrebbe suonato di continuo per poco tempo, max 4-5 ore.
E siccome siamo in un periodo di crisi e il rame costa..

Non voglio giustificarli, sia chiaro, o criticare le tue abitudini, ma in effetti credo che in pochi ascoltino l'amplificatore di continuo per dieci ore di fila, come invece hai fatto tu:
Sia il primo che il secondo trasformatore hanno preso fuoco dopo una decina di ore di funzionamento continuo ed entrambi hanno da subito scaldato moltissimo.

Per mettere una pietra tombale su questo argomento:

Io ho chiesto un trasformatore da 205 VA, quello che mi hanno dato e' 150 VA.

pilovis
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Messaggio Da Giancarlo Mar 22 Lug 2014 - 9:49

pilovis ha scritto:
Per mettere una pietra tombale su questo argomento:

Io ho chiesto un trasformatore da 205 VA, quello che mi hanno dato e' 150 VA.
E allora ciò conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che trattasi di ditta poco seria, perchè il trasformatore è sottodimensionato, e di molto, rispetto alle specifiche richieste.
Tutto il discorso sul continuo/discontinuo l'ho fatto per dire che esistono trasformatori con tali caratteristiche.
Il trasformatore che ti hanno dato allora sarà un 150VA per uso continuo.. ma 150VA non 205VA..

Con google ho trovato questa ditta di Torino:
http://www.trasformatorieltra.com/ita.htm

Non li hai presi da loro, voglio sperare..

Giancarlo
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