Mistero sugli ascolti
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Mistero sugli ascolti
Buongiorno a tutti,
ormai sono alcuni anni che mi sono avvicinato al mondo dell' hifi, ho fatto un pò di sperimentazione cambiando elettroniche, diffusori, diy, giocato con le misurazioni e costruito bass trap e pannelli diffusori, cavi ecc. però devo ammettere che ho fatto pochi ascolti e forse proprio da qui nasce la mia domanda.
La butto li secca:
Quando ascolto un impianto come faccio a capire "come" suona un' amplificatore rispetto ad una sorgente o meglio a dei diffusori?
Mi spiego meglio, troppo spesso leggo di gente che ad un ritrovo o ad un evento hifi parla di come si sentiva un' amplificatore o di come suonavano bene dei diffusori o di come fossero pessimi dei cavi...tutto questo arrivando ed ascoltando, senza fare cambi o paragoni sulla stessa catena.
In pratica c'è gente che dice di riconoscere come suona un dato elemento tenendo conto che normalmente abbiamo:
-sorgente
-magari un dac
-preamplificatore/integrato
-finale
-ambiente
-posizionamento
-cavi,punte,stand...e questo punto magari lo evitiamo!
Io ho poca esperienza e magari anche un orecchio poco fine ma onestamente se mi fanno sentire un impianto posso apprezzare il suono dei diffusori e magari la muscolosità e dinamica dell' amplificatore ( non metto la mano sul fuoco però... ) ma finisce li.
Anche il dettaglio e la trasparenza a chi saranno imputabili? Sarà una sinergia? Parte ai diffusori e all' ampli?
E via dicendo.
Tutto senza polemica ovviamente è solo una mia curiosità.
ormai sono alcuni anni che mi sono avvicinato al mondo dell' hifi, ho fatto un pò di sperimentazione cambiando elettroniche, diffusori, diy, giocato con le misurazioni e costruito bass trap e pannelli diffusori, cavi ecc. però devo ammettere che ho fatto pochi ascolti e forse proprio da qui nasce la mia domanda.
La butto li secca:
Quando ascolto un impianto come faccio a capire "come" suona un' amplificatore rispetto ad una sorgente o meglio a dei diffusori?
Mi spiego meglio, troppo spesso leggo di gente che ad un ritrovo o ad un evento hifi parla di come si sentiva un' amplificatore o di come suonavano bene dei diffusori o di come fossero pessimi dei cavi...tutto questo arrivando ed ascoltando, senza fare cambi o paragoni sulla stessa catena.
In pratica c'è gente che dice di riconoscere come suona un dato elemento tenendo conto che normalmente abbiamo:
-sorgente
-magari un dac
-preamplificatore/integrato
-finale
-ambiente
-posizionamento
-cavi,punte,stand...e questo punto magari lo evitiamo!
Io ho poca esperienza e magari anche un orecchio poco fine ma onestamente se mi fanno sentire un impianto posso apprezzare il suono dei diffusori e magari la muscolosità e dinamica dell' amplificatore ( non metto la mano sul fuoco però... ) ma finisce li.
Anche il dettaglio e la trasparenza a chi saranno imputabili? Sarà una sinergia? Parte ai diffusori e all' ampli?
E via dicendo.
Tutto senza polemica ovviamente è solo una mia curiosità.
verderame- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 07.01.13
Numero di messaggi : 544
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Provincia : mb
Impianto : Non lo ascolto più, ora ascolto la musica!
Re: Mistero sugli ascolti
non è per essere disfattista ma sono persone che sparano cazzate a nastro
spesso in buona fede, perchè gli piace parlare di queste cose e sparare come viene....
è ovvio che solo partendo da una catena che conosci, facendo cambiamenti mirati di un singolo componente, puoi capire qualcosa
nella musica c'è gente che ha l'orecchio assoluto, può riconoscere una nota senza avere prima un riferimento
ecco, questa cosa applicata all'hifi non può esistere
poi ci saranno quelli che vuoi per lavoro, vuoi perchè sono fissati conoscenti di altri fissati, hanno avuto la possibilità di ascoltare così tante cose da poter dire sempre la loro con cognizione di causa... ma basata su ricordi.. in altri ambienti.... per me sono tutte fesserie... e poi questa gente qui... a forza di fare ascolti critici non ha mai ascoltato davvero la musica
spesso in buona fede, perchè gli piace parlare di queste cose e sparare come viene....
è ovvio che solo partendo da una catena che conosci, facendo cambiamenti mirati di un singolo componente, puoi capire qualcosa
nella musica c'è gente che ha l'orecchio assoluto, può riconoscere una nota senza avere prima un riferimento
ecco, questa cosa applicata all'hifi non può esistere
poi ci saranno quelli che vuoi per lavoro, vuoi perchè sono fissati conoscenti di altri fissati, hanno avuto la possibilità di ascoltare così tante cose da poter dire sempre la loro con cognizione di causa... ma basata su ricordi.. in altri ambienti.... per me sono tutte fesserie... e poi questa gente qui... a forza di fare ascolti critici non ha mai ascoltato davvero la musica
lello64- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 10.06.10
Numero di messaggi : 14420
Provincia : bologna
Impianto : x+y
Re: Mistero sugli ascolti
verderame ha scritto:Buongiorno a tutti,
....
Ti assicuro che non sei l'unico ad essersi posto questo quesito .
pallapippo- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 20.02.08
Numero di messaggi : 5514
Provincia : Pistoia (Montecatini Terme)
Impianto :- Spoiler:
- Sorgenti:
cdp: Advance Acoustic MCD 203, modificato (con GE Jan 5751)
giradischi: Pioneer PL-112D; testina: Audio-Techica AT95 EB;
liquida:Asus Eee PC 1001PX; software: wtfplay; cavo usb: Audioquest Cinnamon;dac: SMSL M7;
pre: Yaqin MS-12B modificato da MaurArte (valvole Mullard CV4003 KB/D e Tungsol 12AX7)
finale: Connexelectronic TA3020 V2a con alimentatore A1000SMPS, il tutto modificato ed assemblato da Vincenzo;
casse: Sonus Faber "Concerto" Grand Piano.
cavi segnale: XLR ---> RCA by Vincenzo; Mogami "Stentor";
cavi potenza: Transparent HP 14-4 (biwiring)
cavi alimentazione: by Vincenzo; by bobby052cavihifi; A.V.A.
distr. di rete: by bobby052cavihifi.
Re: Mistero sugli ascolti
La competenza nasce sempre dalla frequentazione di musica, devi avere ascoltato la musica dal vivo, conoscere norme basilari sul concetto di elettronica, lunghi ascolti di sistemi i più diversi, valvole, diffusori, cavi (si, perchè i cavi sono molto importanti come le rotaie lo sono per il treno), insomma devi spaziare e non rimanere chiuso nel tuo impianto che a forza di cose ti abitua a sentire un determinato suono ma in realtà è molto diverso da quello"vero".
Sono stato a casa di amici, in sale esposizione di negozi famosi, in concerti. Ebbene, devo dire che la riproduzione fedele della musica è molto difficile in assoluto, se si vuole la vera alta fedeltà è una ricerca continua. Ci sono impianti che restituiscono delle belle scene musicali e magari poi il pianoforte è enorme come un comò o il violino diventa un armadio.La mia esperienza mi porta a dire che ci si può avvicinare all'ascolto dal vivo ma mai eguagliarlo, ci sono ottimi impianti che riproducono in scala lo stage musicale, più grande o più piccolo ma mai uguale, è pura utopia. Quindi bisogna pensare che anche la migliore elettronica è sempre un compromesso, quindi la ricerca è a qualcosa che si AVVICINA, ma mai può eguagliare il piacere dell'ascolto dal vivo, questo io penso e per questo da molti anni cambio o metto mano alle mie elettroniche come il falegname affina la sua piccola scultura ben sapendo che il modello è e rimane ineguagliabile
Sono stato a casa di amici, in sale esposizione di negozi famosi, in concerti. Ebbene, devo dire che la riproduzione fedele della musica è molto difficile in assoluto, se si vuole la vera alta fedeltà è una ricerca continua. Ci sono impianti che restituiscono delle belle scene musicali e magari poi il pianoforte è enorme come un comò o il violino diventa un armadio.La mia esperienza mi porta a dire che ci si può avvicinare all'ascolto dal vivo ma mai eguagliarlo, ci sono ottimi impianti che riproducono in scala lo stage musicale, più grande o più piccolo ma mai uguale, è pura utopia. Quindi bisogna pensare che anche la migliore elettronica è sempre un compromesso, quindi la ricerca è a qualcosa che si AVVICINA, ma mai può eguagliare il piacere dell'ascolto dal vivo, questo io penso e per questo da molti anni cambio o metto mano alle mie elettroniche come il falegname affina la sua piccola scultura ben sapendo che il modello è e rimane ineguagliabile
Angel2000- Membro classe bronzo
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Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Re: Mistero sugli ascolti
Angel2000 ha scritto:... Ci sono impianti che restituiscono delle belle scene musicali e magari poi il pianoforte è enorme come un comò o il violino diventa un armadio...
Scusa... ma tu lavori all'IKEA???
Per quanto mi riguarda esprimere un giudizio su di una componente mi è possibile "solo" inserendola in una catena di ascolto bene conosciuta e compresa, in un ambiente altrettanto conosciuto e compreso. Poi alle impressioni di ascolto si possono abbinare misure elettroacustiche per cercare di "spiegare" determinati comportamenti. Diversamente si va spesso verso il magico mondo delle percezioni extrasensoriali! E' comunque possibile esprimere un giudizio positivo/negativo su ciò che ascolti, ma il capire perchè e cosa lunga e seriamente laboriosa.
Poi esprimere giudizi sul sentito dire, sulla storia del brand, sui dati tecnici letti in rete... mbe lasciamo proprio perdere!
Anche il paragone con la musica dal vivo regge poco: quello che ascolti su un impianto casalingo è al 99% un artefatto da sala di registrazione, frutto di scelte tecniche e stilistiche, condivisibili o meno, ma fondamentalmente estranee all'evento live.
emmeci- Membro classe oro
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Re: Mistero sugli ascolti
Angel2000 ha scritto:La competenza nasce sempre dalla frequentazione di musica, devi avere ascoltato la musica dal vivo, conoscere norme basilari sul concetto di elettronica, lunghi ascolti di sistemi i più diversi, valvole, diffusori, cavi (si, perchè i cavi sono molto importanti come le rotaie lo sono per il treno), insomma devi spaziare e non rimanere chiuso nel tuo impianto che a forza di cose ti abitua a sentire un determinato suono ma in realtà è molto diverso da quello"vero".
Sono stato a casa di amici, in sale esposizione di negozi famosi, in concerti. Ebbene, devo dire che la riproduzione fedele della musica è molto difficile in assoluto, se si vuole la vera alta fedeltà è una ricerca continua. Ci sono impianti che restituiscono delle belle scene musicali e magari poi il pianoforte è enorme come un comò o il violino diventa un armadio.La mia esperienza mi porta a dire che ci si può avvicinare all'ascolto dal vivo ma mai eguagliarlo, ci sono ottimi impianti che riproducono in scala lo stage musicale, più grande o più piccolo ma mai uguale, è pura utopia. Quindi bisogna pensare che anche la migliore elettronica è sempre un compromesso, quindi la ricerca è a qualcosa che si AVVICINA, ma mai può eguagliare il piacere dell'ascolto dal vivo, questo io penso e per questo da molti anni cambio o metto mano alle mie elettroniche come il falegname affina la sua piccola scultura ben sapendo che il modello è e rimane ineguagliabile
Guarda, non potrei essere più daccordo con te, in particolar modo quando dici che riprodurre un suono dal vivo tramite gli impianti è pura utopia.
Il mio discorso però era un pò differente, non è sul riuscire o no ad ottenere una sonorità ma nella capacità ( reale o simulata ) di distinguere e soppesare un elemento in una catena di cui non si conosce praticamente nulla.
Faccio un esempio banale, due persone vanno a mangiare una pizza, uno si sofferma sul fatto che sia cotta a regola d' arte e che effettivamente è molto buona, l' altro è convinto che l' impasto è lievitato a lungo in luogo con bassa umidità, è stata utilizzata una farina forte probabilmente di tale marca, i pomodori non sono quelli del supermercato ma provengono dall' agricoltore "x"raccolti proprio la mattina stessa, il forno probabilmente aveva una temperatura di 412° e non 416° perchè 4° in più li avresti sentiti...la pala poi era di legno e non di metallo...
Adesso scherzi a parte questo è un pò quello che si legge nei vari forum, in maniera più o meno esasperata.
Sarebbe facile dire che sono tutte baggianate ma sarebbe anche un pò il discorso della volpe e l' uva.
Andando sul concreto e limitando il campo a diffusori e amplificazione in base alla vostra esperienza come vi rapportate di fronte ad un impianto suonante che non conoscete?
Che parametri utilizzate per giudicare il suono riprodotto, come riconoscere pregi e difetti di un elemento e non di un' altro che sicuramente si influenzano?
verderame- Membro di riguardo
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Impianto : Non lo ascolto più, ora ascolto la musica!
Re: Mistero sugli ascolti
esatto, c'è una componente molto grande di gusto ed abitudine, spesso si giudica una cassa perchè è bella o costa molto ma non perchè suona bene, magari perchè suona forte.. poi metti che ciascuno di noi ha una curva di risposta personale, tra quelli che ci sentono bene e quelli i cui timpani sono pieni di cerume o si sono rovinati nelle discoteche ce ne passa...
Pensa che noi riusciamo a percepire al massimo una gamma piccolissima dello spettro audio (da 20 a 20.000 hz) ma mica tutti, c'è gente che non ci sente e ha bisogno di volumi di ascolto enormi, questo capita un po a tutti, cioè, all'approssimarsi della vecchiaia si perdono in parte le facoltà uditive come quelle visive , quindi è un bel bailamme districarsi tra chi sente e chi crede di sentire o presuppone di aver capito quanto è grande un pianoforte a coda o un organo senza averli mai ascoltati da vicino...
credo che l'approccio audiofilo sia quello di accertare i propri limiti e di avvicinarsi quanto più possibile al massimo possibile ma quello che vale per me non vale per te, io sono stato fidanzato con una cantante lirica per molti anni, le sale da concerto le conosco a memoria e neppure tutte hanno una buona acustica...
Figurati poi se è possibile in casa riprodurre i volumi d'ascolto reali.
diciamo che l'approssimazione la fa da padrona, quel che conta è avvicinarsi con umiltà all'ascolto cercando di non superare i propri limiti che sono il vero collo di bottiglia di tutto
Pensa che noi riusciamo a percepire al massimo una gamma piccolissima dello spettro audio (da 20 a 20.000 hz) ma mica tutti, c'è gente che non ci sente e ha bisogno di volumi di ascolto enormi, questo capita un po a tutti, cioè, all'approssimarsi della vecchiaia si perdono in parte le facoltà uditive come quelle visive , quindi è un bel bailamme districarsi tra chi sente e chi crede di sentire o presuppone di aver capito quanto è grande un pianoforte a coda o un organo senza averli mai ascoltati da vicino...
credo che l'approccio audiofilo sia quello di accertare i propri limiti e di avvicinarsi quanto più possibile al massimo possibile ma quello che vale per me non vale per te, io sono stato fidanzato con una cantante lirica per molti anni, le sale da concerto le conosco a memoria e neppure tutte hanno una buona acustica...
Figurati poi se è possibile in casa riprodurre i volumi d'ascolto reali.
diciamo che l'approssimazione la fa da padrona, quel che conta è avvicinarsi con umiltà all'ascolto cercando di non superare i propri limiti che sono il vero collo di bottiglia di tutto
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Mistero sugli ascolti
/ot mode on
Tutta questa discussione mi fa venire in mente quando, anni fa, ho dovuto fare una visita per l'udito specifica (non ricordo il nome esatto): in pratica ti fanno sedere in una stanza e ti mettono una paio di cuffie (non ricordo la marca ). La dottoressa premendo dei tasti attivava dei suoni dalle cuffie, principalmente basse frequenze, e mi chiedeva di alzare la mano ogni volta che sentivo qualcosa. Il tutto è durato pochi minuti.
Bhè, alla fine della "visita", sono uscito dall stanza e la dottoressa mi disse: "direi che problemi di udito non ce ne sono, lei sente anche i fili d'erba crescere!"
/ot mode off
Tutta questa discussione mi fa venire in mente quando, anni fa, ho dovuto fare una visita per l'udito specifica (non ricordo il nome esatto): in pratica ti fanno sedere in una stanza e ti mettono una paio di cuffie (non ricordo la marca ). La dottoressa premendo dei tasti attivava dei suoni dalle cuffie, principalmente basse frequenze, e mi chiedeva di alzare la mano ogni volta che sentivo qualcosa. Il tutto è durato pochi minuti.
Bhè, alla fine della "visita", sono uscito dall stanza e la dottoressa mi disse: "direi che problemi di udito non ce ne sono, lei sente anche i fili d'erba crescere!"
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gigihrt- Appassionato
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Re: Mistero sugli ascolti
era una vecchia pubblicità della Jensen, casse audio americane che avevo anche in auto, diceva : ...sentirai crescere l'erba!gigihrt ha scritto:/ot mode on
Bhè, alla fine della "visita", sono uscito dall stanza e la dottoressa mi disse: "direi che problemi di udito non ce ne sono, lei sente anche i fili d'erba crescere!"
/ot mode off
evidentemente la dottoressa era una lettrice di riviste audio anni 70
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Mistero sugli ascolti
Magari era un'audiofila incallita e non lo sapevo
gigihrt- Appassionato
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Bravo Audio V2 - Grado sr125i
Re: Mistero sugli ascolti
gigihrt ha scritto:Magari era un'audiofila incallita e non lo sapevo
era una audiometria, se ne fanno per medicina del lavoro (se si lavora in ambienti con rischio specifico) o a seguito di problemi .
fritznet- Membro classe diamante
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Occupazione/Hobby : morto che pialla
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Re: Mistero sugli ascolti
Di solito si seguono tre strade...
A quattordici anni (parlo della mia generazione, i mitici eighties...) arrivava lo stereo un compattone di varia marca. Chi poteva aveva anche il CD.
Si ascoltava musica.
Tipo A ascolta la musica e se ne frega tanto o è a palla oppure mentre ascolta musica fà altro, cambia la puntina solo quando salta via dal disco....
Tipo B ascolta la musica se la gode ma non vuole, non può spendere oltre, per cui così è così resta. Oppure è un figlio di papà che prende la marca o usa il superstereo del padre ma più di tot non ne capisce non ne vuole capire.
Tipo C è appassionato di musica, la preferisce alla televisione alla lettura e talvolta non disdegna la musica versus chessò sport, uscite etc....La puntina è importante come le casse come l'ampli come la sorgente e spesso ha amici appassionati come lui.
Il Tipo C sarà un soggetto che compera molti dischi, spende e frequenta amici audiofili e negozi dedicati in cui ascolterà casse, abbinamenti pre e finali integrati testine, lettori e qualcuno anche i cavi.
Io sono un tipo c che oramai declinando l'usdito e pensando che la sua vecchia apparecchiatura sia ancora valida semplicemente ascolta la musica, non l'ampli, le casse o peggio.....
A quattordici anni (parlo della mia generazione, i mitici eighties...) arrivava lo stereo un compattone di varia marca. Chi poteva aveva anche il CD.
Si ascoltava musica.
Tipo A ascolta la musica e se ne frega tanto o è a palla oppure mentre ascolta musica fà altro, cambia la puntina solo quando salta via dal disco....
Tipo B ascolta la musica se la gode ma non vuole, non può spendere oltre, per cui così è così resta. Oppure è un figlio di papà che prende la marca o usa il superstereo del padre ma più di tot non ne capisce non ne vuole capire.
Tipo C è appassionato di musica, la preferisce alla televisione alla lettura e talvolta non disdegna la musica versus chessò sport, uscite etc....La puntina è importante come le casse come l'ampli come la sorgente e spesso ha amici appassionati come lui.
Il Tipo C sarà un soggetto che compera molti dischi, spende e frequenta amici audiofili e negozi dedicati in cui ascolterà casse, abbinamenti pre e finali integrati testine, lettori e qualcuno anche i cavi.
Io sono un tipo c che oramai declinando l'usdito e pensando che la sua vecchia apparecchiatura sia ancora valida semplicemente ascolta la musica, non l'ampli, le casse o peggio.....
gigetto- Membro classe bronzo
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Provincia : Novara
Impianto : Pre+ finale a valvole e monovia oppure PMA50 con Proac 140
Re: Mistero sugli ascolti
ho avuto un rapporto stretto con la musica che mi ha portato a sviluppare la passione per il modding e l'autocostruzione, praticamente sono cresciuto modificando vecchie fonovaligie a valvole, da pensare che all'epoca non esisteva la categoria degli audiofili e le puntine erano poco più di chiodi. Diciamolo, cacciavano una musicaccia e a possedere un apparecchio stereo si era considerati nababbi... solo che in genere tutti erano affetti da un enorme ronzìo di alternata come minimo . Quindi due erano le cose, o decidevi di fare altro, tipo uscire e giocare a pallone con gli amici, o ti armavi di pazienza e di cacciavite e cercavi di migliorare la situazione. Chiaramente agli inizi saltavano i fusibili di casa in continuazione perchè praticamente tutto il circuito era sotto tensione ed era già un miracolo che non ci rimanevi secco.
Superata quest'inizio periglioso, si potevano nutrire anche speranze in un miglioramento, ma era sempre poca cosa. Per reperire qualche condensatore, che somigliava a una tazzina di caffè di latta, non c'era altro modo che farti amico il riparatore del negozio di elettrodomestici che ti faceva entrare nel deposito dove, se avevi fortuna e offrivi il caffè, ti faceva rovistare tra i vecchi scatoloni pieni di polvere e vecchie radio Allocchio Bacchini, roba post bellica ma spesso ancora funzionante. Poi vennero i tansistors erano grandi e andavano subito in corto per cui diventava sempre più importante l'amicizia interessata con il riparatore. Ebbene si, dovevi fare di necessità virtù se volevi ascoltare decentemente i dischi che gelosamente custodivi, i primi 33 giri costavano un occhio...
Piccola cronistoria di un musicofilo che ha dovuto sviluppare la conoscenza dell'elettronica solo per poter appagare la sua passione: la musica
Superata quest'inizio periglioso, si potevano nutrire anche speranze in un miglioramento, ma era sempre poca cosa. Per reperire qualche condensatore, che somigliava a una tazzina di caffè di latta, non c'era altro modo che farti amico il riparatore del negozio di elettrodomestici che ti faceva entrare nel deposito dove, se avevi fortuna e offrivi il caffè, ti faceva rovistare tra i vecchi scatoloni pieni di polvere e vecchie radio Allocchio Bacchini, roba post bellica ma spesso ancora funzionante. Poi vennero i tansistors erano grandi e andavano subito in corto per cui diventava sempre più importante l'amicizia interessata con il riparatore. Ebbene si, dovevi fare di necessità virtù se volevi ascoltare decentemente i dischi che gelosamente custodivi, i primi 33 giri costavano un occhio...
Piccola cronistoria di un musicofilo che ha dovuto sviluppare la conoscenza dell'elettronica solo per poter appagare la sua passione: la musica
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Mistero sugli ascolti
Beh stiamo parlando però di sessanta anni fa, nei settanta l'Hi-Fi già esisteva e ogni salotto (buono ma anche nò) aveva il suo bell'Hi-Fi questo sino ai novanta quando questo ha smesso di frequetare salotti....
gigetto- Membro classe bronzo
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Impianto : Pre+ finale a valvole e monovia oppure PMA50 con Proac 140
Re: Mistero sugli ascolti
E infatti la tecnologia e andata avanti anche se personalmente tornerei volentieri agli anni 90 quando andavi anche nei supermercati e i negozi di elettronica erano pieni di roba dai compatti ai pezzi separati amplificatori doppie e singole piastre lettori cd giradischi casse con le sale di ascolto dedicate.....vu meters ovunque equalizzatori.....oggi che trovi?una barra di plastica lunga un metro e larga 5cm e un coso che chiamano sub tutto il resto e sparito!!xo e wireless e quindi fa figo e dicono pure io l'ho sentito e suona benissimo..... secondo me e anche x questo che nelle nuove generazioni l'interesse x l'hifi sta venendo a mancare
rx78- Membro classe argento
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Occupazione/Hobby : elettronica
Impianto : breeze 3116 con casse bose acoustimass 3
Re: Mistero sugli ascolti
sto parlando di fine anni 60, un impianto stereo serio, allora c'erano già i vari Matantz o Mc Intosh, Jbl, Bose, ma in Italia erano pochissimi ad averli, il massimo era la fonovaligia stereo, pochi puristi avevano gli esoterici ampli americani, credo che fossero l'1% della popolazionegigetto ha scritto:Beh stiamo parlando però di sessanta anni fa, nei settanta l'Hi-Fi già esisteva e ogni salotto (buono ma anche nò) aveva il suo bell'Hi-Fi questo sino ai novanta quando questo ha smesso di frequetare salotti....
Angel2000- Membro classe bronzo
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Occupazione/Hobby : -
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Re: Mistero sugli ascolti
Semplice: basta sapere quanto costa e quantoverderame ha scritto:... come faccio a capire "come" suona un' amplificatore rispetto ad una sorgente o meglio a dei diffusori?...
"in pochi ce l'hanno"
sono questi i parametri base di chi ... bla bla bla ...
sui colorini dei pre, dei convertitori e dei finali ....
e dei fili.
Carissimo, devo correggerla!emmeci ha scritto:... quello che ascolti su un impianto casalingo è al 99% un artefatto da sala di registrazione ...
noi professionisti "veri" ....
non ci accontentano del 99%, andiamo ben oltre!
valterneri- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 09.10.12
Numero di messaggi : 7918
Provincia : abito nel forum
Impianto : un Thorens Debut Carbon
Re: Mistero sugli ascolti
quello che è un argomento veramente importante è il MODO con cui ci accingiamo all'ascolto della musica, parlo del carattere e la personalitò della persona che si accinge all'ascolto della musica.
Ci sono essenzialmente tre tipi di persone:
I POSITIVISTI, cioè quelli che sono assolutamente convinti che il suono dei fili, dei condensatori e delle stesse elettroniche siano solo il risultato di una serie ben determinata di misure scientificamente provate e che quindi tutto ciò che sta al di fuori di queste sia ininfluente e quindi che suppone il contrario sia un mezzo imbecille da deridere.
I POSSIBILISTI, cioè quelli che ben sapendo che l'elettronica è basata su teorie ben precise, lascia un canale aperto ad altre ipotesi, cioè unisce alla teoria una buona dose di esperienza soggettiva che lo gratifica in modo importante perchè è lui stesso sperimentatore di ciò che ascolta.
GLI ESOTERICI, cioè quelli che schifano letteralmente i tecnici e non si fidano ciecamente di formule e metodologie ormai sperimentate ma devono essere i veri giudici di tutto ciò che ascoltano che nessuna teoria o grafico può mettere in discussione.
Qual'è quindi la strada da percorere?
Come sempre la verità sta nel mezzo, cioè bisogna ascoltare e valutare non che sperimentare anche le cose che ci sembrano assurde, e questo perchè?
Perchè molto probabilmente chi inventò la ruota fu preso in giro o forse ucciso da coloro che usavano i ciottoli rotolanti che all'epoca era la teoria più consolidata in fatto di trasporti.
Traete voli le conclusioni, se non ci fosse chi sperimenta e mette in discussione le teorie consolidate, si potrebbe avere una qualsiasi evoluzione?
Io credo di no
Ci sono essenzialmente tre tipi di persone:
I POSITIVISTI, cioè quelli che sono assolutamente convinti che il suono dei fili, dei condensatori e delle stesse elettroniche siano solo il risultato di una serie ben determinata di misure scientificamente provate e che quindi tutto ciò che sta al di fuori di queste sia ininfluente e quindi che suppone il contrario sia un mezzo imbecille da deridere.
I POSSIBILISTI, cioè quelli che ben sapendo che l'elettronica è basata su teorie ben precise, lascia un canale aperto ad altre ipotesi, cioè unisce alla teoria una buona dose di esperienza soggettiva che lo gratifica in modo importante perchè è lui stesso sperimentatore di ciò che ascolta.
GLI ESOTERICI, cioè quelli che schifano letteralmente i tecnici e non si fidano ciecamente di formule e metodologie ormai sperimentate ma devono essere i veri giudici di tutto ciò che ascoltano che nessuna teoria o grafico può mettere in discussione.
Qual'è quindi la strada da percorere?
Come sempre la verità sta nel mezzo, cioè bisogna ascoltare e valutare non che sperimentare anche le cose che ci sembrano assurde, e questo perchè?
Perchè molto probabilmente chi inventò la ruota fu preso in giro o forse ucciso da coloro che usavano i ciottoli rotolanti che all'epoca era la teoria più consolidata in fatto di trasporti.
Traete voli le conclusioni, se non ci fosse chi sperimenta e mette in discussione le teorie consolidate, si potrebbe avere una qualsiasi evoluzione?
Io credo di no
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Mistero sugli ascolti
ecco ci mancava la minchiata delle 1.24 !
dinamanu- UTENTE BANNATO
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The excess risk of serious adverse events found in our study points to the need for formal harm-benefit analyses, particularly those that are stratified according to risk of serious outcomes.
Re: Mistero sugli ascolti
Si dimentica però l'esperienza, che è sì soggettiva ma può (ed è o dovrebbe essere obiettivo del forum) essere condivisa anche con opinioni differenti tutto per accrescere la cultura soggettiva a riguardo.
ad esempio chi mi chiede come sia un CD da pochi euro, un ampli classe a da migliaia, un paio di casse ecc gli rispondo in base alla mia esperienza, soggettiva e opinabile quanto si vuole ma derivante comunque da anni di ascolti, migliaia di ore passate ascoltando musica.
Poi si sà, se a me piace un D amp o un monovia c'è sempre chi dirà il contrario. L'importante è imparare il più possibile dagli altrui consigli ed esperienze.
ad esempio chi mi chiede come sia un CD da pochi euro, un ampli classe a da migliaia, un paio di casse ecc gli rispondo in base alla mia esperienza, soggettiva e opinabile quanto si vuole ma derivante comunque da anni di ascolti, migliaia di ore passate ascoltando musica.
Poi si sà, se a me piace un D amp o un monovia c'è sempre chi dirà il contrario. L'importante è imparare il più possibile dagli altrui consigli ed esperienze.
gigetto- Membro classe bronzo
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Re: Mistero sugli ascolti
quindi è come pensavo, cioè la maggior parte di chi si avvicina all'alta fedeltà non ci capisce una mazzadinamanu ha scritto:ecco ci mancava la minchiata delle 1.24 !
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Mistero sugli ascolti
sono d'accordo, l'apporto che ciascuno di noi può dare grazie all'esistenza di internet è moltissimo perchè aiuta realmente a comprendere i diversi punti di vista personali ma c'è sempre in agguato il pericolo del bullismo e delle motivazioni più varie che spingono le persone verso il mezzo elettronico, c'è chi scende in strada per aiutare il prossimo e chi semplicemente per dar fastidiogigetto ha scritto:Si dimentica però l'esperienza, che è sì soggettiva ma può (ed è o dovrebbe essere obiettivo del forum) essere condivisa anche con opinioni differenti tutto per accrescere la cultura soggettiva a riguardo.
ad esempio chi mi chiede come sia un CD da pochi euro, un ampli classe a da migliaia, un paio di casse ecc gli rispondo in base alla mia esperienza, soggettiva e opinabile quanto si vuole ma derivante comunque da anni di ascolti, migliaia di ore passate ascoltando musica.
Poi si sà, se a me piace un D amp o un monovia c'è sempre chi dirà il contrario. L'importante è imparare il più possibile dagli altrui consigli ed esperienze.
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Mistero sugli ascolti
Non cominciate ad azzuffarvi, voi due!Angel2000 ha scritto:quindi è come pensavo ......dinamanu ha scritto:ecco ci mancava la minchiata delle 1.24 !
ci tengo a leggervi!
Il silenzio del disabitato è interessante come una latta di benzina:
assolutamente inutile finché non inquina.
Angel, con Dinaman non ce la fai,
è un provocatore raffinato e se ne intende pure,
Dinaman, con Angel non ce la fai,
ha 63 anni di navigazione nella vita, mica nei forum!
Bene, ora potete continuare ad azzuffarvi,
sennò qui ci si anoia con tutto 'sto filosofare stereofonico ...
'na pallaaaa ...!
valterneri- Membro classe oro
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Provincia : abito nel forum
Impianto : un Thorens Debut Carbon
Re: Mistero sugli ascolti
valterneri buona serata, sei un intenditore e non solo di hifi, ma di vita
Angel2000- Membro classe bronzo
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