Apart Champ 2

handros ha scritto:

handros ha scritto:nota: il Nano patch ha ingressi bilanciati XLR ma uscite bilanciate TRS; queste ultime mi pare che come contatti non funzionimo molto bene, non siano meccanicamente molto stabili; vedrò se riesco a provare qualcosa di meglio solo XLR (sempre passivo).



H.

https://www.audiogon.com/listings/lisa07ie-luminous-audio-axiom-ii-walker-mod-solid-state?refsource=hifishark



E buona domenica a tutti!

Abbi pazienza, 400$ per un MIXERINO bilanciato usato ?!?

Allora con 599$ ce piji il Freja S nuovo (senza valvole, ma col telecomando) che bilancia pure:

In che senso mixerino?
Grazie per la segnalazione del Schiit; in che senso bilancia? È un pre full balanced che accettando in ingresso anche sbilanciati, li bilancia in uscita?
Comunque per il momento è una ipotesi.
Sto calcolando che le direzioni possono essere due: pre bilanciato con almeno due ingressi oppure dac con funzione pre ed uscite bilanciate.

Vedrò...



H.

Oh, comunque mi sono spiegato male: quello era solo un esempio.
Però su quelle cifre si trovano già dac pre etc...quindi...



H.

https://www.schiit.com/products/jotunheim
1 ingresso USB ed uno analogico bilanciato, pre, dac, uscite bilanciate, costa meno...





H.

complimenti per le prove e il rapporto prezzo/qualità dei vari pezzi...

ma

youtube ha l'audio in AAC a 128 kb
sarebbe meglio fare le prove con qualcosa che non abbia perso per strada la qualità...

Beh, ti sei perso un po' di pezzi in mezzo
Attualmente impianto tutto pro con lettore Tascam.



H.

handros ha scritto:In che senso mixerino?

Nel senso che è una "zozzeria" inutile (e costosa).

handros ha scritto:È un pre full balanced che accettando in ingresso anche sbilanciati, li bilancia in uscita?

Esatto, in modalità "attiva".

handros ha scritto:https://www.schiit.com/products/jotunheim
1 ingresso USB ed uno analogico bilanciato, pre, dac, uscite bilanciate, costa meno...

Simpatico, peccato che è un po' una via di mezzo (pochi ingressi sia digitali che analogici)... però per "cominciare" perché no.

Marco Ravich ha scritto:

handros ha scritto:In che senso mixerino?

Nel senso che è una "zozzeria" inutile (e costosa).

OK, grazie per la franchezza; era solo un esempio di oggetto minimale con 2 ingressi XLR; ne parlano bene come ininfluente sul segnale, ma a quel costo...lo avrei scartato comunque.

handros ha scritto:È un pre full balanced che accettando in ingresso anche sbilanciati, li bilancia in uscita?

Marco Ravich ha scritto:Esatto, in modalità "attiva".

TNX!

handros ha scritto:https://www.schiit.com/products/jotunheim
1 ingresso USB ed uno analogico bilanciato, pre, dac, uscite bilanciate, costa meno...

handros ha scritto:Simpatico, peccato che è un po' una via di mezzo (pochi ingressi sia digitali che analogici)... però per "cominciare" perché no.

In effetti gli mancherebbe un ingresso s/pdif, almeno...non avrei poi bisogno di altro: collegherei il server Daphile alla USB, il lettore in analogico all'ingresso bilanciato...l'ingresso ottico come varia ed eventuale farebbe comodo.

In "alternativa" rinunciando all'ingresso analogico bilanciato ed andando per una soluzione definitiva:
m-dac
violectric v800  
mytek 192 stereo (versione pre)      
teac ud-503
etc...

via di mezzo: pre schiit freya s + il mio attuale dac teac su uno dei due ingressi analogici...mah...

...vabbe'...con calma...



H.

handros ha scritto:
In "alternativa" rinunciando all'ingresso analogico bilanciato ed andando per una soluzione definitiva:
m-dac
violectric v800  
mytek 192 stereo (versione pre)      
teac ud-503
etc...

Se cerchi un "all in one" (certo, phono escluso) e lo trovi ad un buon prezzo il mytek mi sembra la soluzione migliore...

Ascolto quasi casuale oggi pomeriggio, la Sinfonia fantastica di Berlioz.
Volume adeguato a sentire bene i pianissimo... quindi picchi dinamici da salti sul divano!
Resa notevole di ampli e JBL



H.

Semplificazione/minimalizzazione in corso
Singolo finale in configurazione stereo.


Non mettevo The Wall da una vita...



H.

Approfittato di assenza pomeridiana della signora
Infilato The Police - Synchronicity nel lettore

Anche Steward Copeland si è divertito!

Niente da dire, velocità articolazione e dinamica.



H.

Che differenza hai confrontando l'utilizzo del finale in stereo rispetto ai 2 finali, uno per diffusore?
E' udibile?

È proprio quello che vorrei capire...
I prossimi giorni spero di avere tempo di riprovare coi medesimi cd di questi giorni.

Poi, udibile...forse sì...da me!?
Quasi tutto quello che ho letto indica come aspettative che mettendo a ponte un finale stereo il suono possa perdere in musicalità, indurirsi.
Vedrò...



H.

handros ha scritto:Quasi tutto quello che ho letto indica come aspettative che mettendo a ponte un finale stereo il suono possa perdere in musicalità, indurirsi.

Assolutamente, diventerebbe un sistema PA ma con casse HiFi.
E, sinceramente, gli ampli PA sono inadeguati a pilotare dei normali diffusori alta fedeltà.

Io preferisco gli ampli "studio reference" (ma non in configurazione a ponte) principalmente perché le interfacce audio che uso escono in bilanciato.

Marco Ravich ha scritto:

handros ha scritto:Quasi tutto quello che ho letto indica come aspettative che mettendo a ponte un finale stereo il suono possa perdere in musicalità, indurirsi.

Assolutamente, diventerebbe un sistema PA ma con casse HiFi.
E, sinceramente, gli ampli PA sono inadeguati a pilotare dei normali diffusori alta fedeltà.

Forse non era chiaro, quindi lo riassumo, che a parte le prime prove iniziali, tutti gli ascolti successivi fino a l'altro giorno sono stati fatto con i 2 finali uno per cassa impostati in mono modalita' bridge.
E comunque non sono finali da PA (palco/stadio/live/concerti/etc...) ma finali da studio.

Marco Ravich ha scritto:Io preferisco gli ampli "studio reference" (ma non in configurazione a ponte) principalmente perché le interfacce audio che uso escono in bilanciato.

Io "non preferisco" nulla, nel senso che non ho esperienze precedenti; diciamo che buon senso, praticita', assenza di ventole, etc, mi hanno finora portato verso finali da studio, come sono appunto questi APart.
Il discorso del bilanciato l'ho "scoperto" per la primissima volta in questa occasione (quando mi tornano i nuforce 8.5 provo pure quelli).



H.

La cosa più straniante è che sembra suonare bene con qualunque cosa gli lancio, di qualunque genere.
Premesso che sono stati suonati solo come "sottofondo" di compagnia durante questi ultimi due giorni di smart working, ecco cosa ho ascoltato:
Mike Oldfield - Tubular bells
John Legend - Once again
Frankie HiNRG Mc - La morte dei miracoli (immortale!)
Ben Harper - Diamonds on the inside
Pat Coil - Step
Vangelis - Mythodea
Paolo Fresu - Kind of porgy & bess
Donna Summer - Endless Summer
Saturnino - Testa di basso
The Rocky story - OST
il tutto alternato da diversi CD compilation che avevo fatto anni fa, di musica contemporanea pop-rock-disco-latino

Non gli fa schifo nulla!





H.

handros ha scritto:il tutto alternato da diversi CD compilation che avevo fatto anni fa, di musica contemporanea pop-rock-disco-latino

Non gli fa schifo nulla!





H.

dimenticavo: We are all in the same gang - AA.VV. --> https://www.discogs.com/it/Various-Were-All-In-The-Same-Gang/master/141505

Complice la situazione che ben conosciamo tutti, nei ritagli di tempo ed anche per distrarmi un po', sono riuscito a togliermi qualche curiosita' ulteriore in merito a questi finali Apart.

1- la prima considerazione provo a farla nelle differenze tra l'uso in modalità stereo (singolo finale) e l'uso in bridge (mono, un finale per cassa).
Credo si possa riassumere in due sostanziali differenze: calore e dinamica.
In modalità stereo (gain 30dB), si trova un velo di calore (ricchezza?) in più nell'esecuzione di qualunque brano gli diate in pasto; in modalità bridge/mono (gain 36dB), invece, c'è una maggiore percezione sulla gestione della dinamica/articolazione/distinzione dei passaggi, etc...senza però notare particolari carenze musicali (durezza, asprezza distorsioni).
In entrambi i casi, resta il particolare accento che questi finali mettono sulla parte "fisica" della musica, sembrano indiavolati nel volere per forza fare di dinamica, articolazione, velocità, ritmica, il loro puntiglio.
Il tutto risulta davvero coinvolgente e piacevole, anche divertente (quasi una droga, per i miei gusti).
Inoltre, secondo me si può sfruttare la gestione del suono che avviene nella configurazione bridge, per avere maggior risalto ed intelligibilità anche negli ascolti a basso/bassissimo volume.
Alla fine ho dato preferenza all'uso in bridge, visti i miei gusti e non rilevando il resto come carenze o problemi, ma semplicemente una differenza di impostazione.
E' anche la configurazione che più si avvicina (non esattamente, ma circa), come logica e geometria di utilizzo, nel successivo confronto coi NuForce ref. 8.5 V2 (mono).

2- Nel mezzo delle questioni, avendo notato un ben diverso utilizzo del regolatore Nano patch (quanto fosse necessario ruotare la manopola per avere circa medesimo livello sonoro), in base alle sorgenti utilizzate (dac Teac UD-H01 oppure lettore Tascam CD-RW5000), mi sono messo carta e penna per capirne il motivo...ed è presto detto: gli APart dichiarano impedenza di ingresso (XLR) di 20 KOhm e sensibilità di 1V (bassina in effetti); l'uscita XLR del Tascam segna come standard 50 Ohm e 2.2V, fino ad un max di 7.75V (!); il Teac invece ha una uscita (XLR) di 75 Ohm e 1V.
Ora, l'abbinamento col Tascam spinge all'ennesima potenza le considerazioni di cui sopra nel porre l'accento sulla dinamica, etc...anche in maniera eccessiva, tanto che si evidenzia maggiormente la difficoltà nel poter gestire correttamente i livelli acustici di ascolto più bassi (rendendo quindi vano un pregio dei finali) piuttosto che vedere la cosa come un "ulteriore miglioramento".
In questo è sicuramente complice anche la non eccessiva precisione, linearità e bilanciamento del nano patch nei primissimi step di regolazione.
Aggiungo, però, che fino a dove mi sono comunque potuto spingere come volume di ascolto (ed il massimo l'ho dato sicuramente con la sinfonia di Berlioz!), non ho mai notato l'intervento del sistema APC dei finali.
L'abbinamento col Teac ha quindi gioco facile nel risultare molto meglio gestibile.
Per quanto riguarda il suono nel suo complesso, ritengo che quest'ultimo abbinamento si giovi anche del poter meglio fare somma complementare dei pregi del DAC e dei finali: dove il primo mette apertura, dettaglio, definizione, i secondi condiscono il tutto con verve, precisione, articolazione e dinamica.
Come ultimo step, ho inserito il Tascam in catena al Teac col collegamento S/PDIF coassiale elettrico, situazione che consente di sfruttare al meglio i pregi dei tre componenti.

3- ...e siccome qualche giorno fa mi sono finalmente rientrati anche i finali NuForce...giochiamo pure con questi!
Dico subito una cosa: per un po', dopo essermi assuefatto a come i finali APart ti trasmettono la musica (l'ho detto, potrebbero essere una droga, per i miei gusti!), ammetto che i primi ascolti coi NuForce mi hanno lasciato un po' così...addirittura, col dubbio di rivendere questi ultimi.
Riconoscevo l'apertura, l'estensione, il dettaglio, la trasparenza, la ricchezza del loro suono, ma era come se mancasse qualcosa; o meglio...in realtà nel frattempo avevo "visto" anche un ulteriore altro modo di porre la musica.
Intendiamoci, siccome odio tutto quello che suona "moscio", non è che finora abbia avuto impianti loffi o spenti o carenti.
Però, i finali APart mi hanno rimesso in moto una certa curiosità.
Sicuramente mi hanno piacevolmente stupito: ho avuto un culo colossale io a trovare al primo colpo degli oggetti del genere...oppure?!? tutti così i PRO? (non credo...).
Mi sono quindi tolto la ulteriore curiosità di verificare come potesse essere l'abbinamento elettrico delle sorgenti con gli ingressi (XLR) dei NuForce.
Questi dichiarano 45 KOhm di impedenza e un range di sensibilità che va da 250mV a 3.3V, per un guadagno di 27dB (9 meno degli Apart in bridge!).
Ho provato a vedere cosa e come cambiava il modo di suonare, sfruttando le uscite di livello così differente del Tascam e del Teac: anche qui i due presentano le medesime differenze relative sentite prima, ma all’inverso, il Teac più sottotono mentre il Tascam più adeguato.
Ho quindi continuato sulla strada che si rivelava migliore e infilato altri dischi, ritornando pian piano sui miei passi.
Credo insomma di aver per la prima volta sperimentato, in un qualche modo, quanto l’abbinamento in entrata ad un finale conti ed influisca sul risultato finale.
Finora non ci avevo mai più di tanto fatto caso, anche perché al massimo avevo provato coppie pre-finale monomarca (tipo Rotel, oppure gli AM Audio posseduti).
Ma in questo caso, banalmente, la situazione si è rivelata abbastanza lampante.
Fino a che...in ordine di ascolto ho ri-messo (come sempre) due CD di Eva Cassidy (Live at Blues Alley e Imagine) e il sempreverde Eye in the sky di Alan Parson Project.

Posso saltare direttamente a scrivere che ho rimesso i finali NuForce al loro posto!

In breve (seee...vabbè…), i brani Cheek to cheek e Fields of gold del primo CD, Fever e Imagine del secondo, mi hanno letteralmente steso.
Ma soprattutto, la linea di basso di Step by step dal terzo CD, è stato un viaggio cosmico!

In conclusione: se prendo in considerazione di dare un 10 come voto e tetto massimo di valutazione ai finali Ref. 8.5 V2 (in quanto migliori amplificazioni mai possedute), devo ammettere che per mio gusto ai due Apart Champ two posso dare senza problemi un bel 8  (se avessero la metà della qualità audio dei NuForce, sarebbero cazzi!); ricordiamoci anche che da nuovi i NuForce costavano più di 2500euro, gli Apart 1000 la coppia.
Da usati...vabbè...250euro per una coppia di finali simili...a me pare incredibile!

NOTA: tenete presente che il tutto è stato fatto senza un “vero” preamplificatore; così come è diventato evidente che i NuForce meritano che ci metta davanti qualcosa...vedremo cosa…; se casualmente gli Apart saranno ancora qui...



H.

PS: spero si capisca come ho scritto

...quindi li vendi ?

Sì, verranno rivenduti, più avanti.
O almeno, al momento non vedo modo di utilizzarli.



H.

Quindi,riassumendo a larghe linee, i nuforce sono più puliti e delicati e gli apart più vigorosi ma grezzi?

Grezzi proprio no. La loro arma principale sta in ritmica e dinamica, ma grezzi no.
Semplicemente non raggiungono il livello di "qualità" dei nuforce, che riescono ad andare oltre.

Diciamo che per una migliore disamina in quella direzione servirebbero magari orecchie più allenate delle mie



H.

handros ha scritto:Sì, verranno rivenduti, più avanti.

Coda (ma dipende dal prezzo).

Ne terrò conto, ma qui saremmo OT