Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Ti sbagli, ci sono motori che hanno dei difetti "Cronici", puoi fare tutta la manutenzione del mondo.R!ck ha scritto:
Se poi le macchine non durano dipende anche dalla manutenzione che non si fa.
robi68- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
beppe61 ha scritto:Io non mi riferivo specificamente all' alta fedeltà, ma un po' a tutto in generale ....ovvio che in effetti il livello dei prezzi fosse elevato e non facilmente accessibile
Ma secondo me c'è un errore di fondo.
Le aziende sono oggi market oriented. Vuol dire che sono rivolte alla domanda EFFETTIVA del mercato.
Sono i clienti di un determinato segmento che stabiliscono sia il livello di qualità che il prezzo che sono disposti a pagare.
Se poi l'offerta di mercato non risponde a un certo requisito c'è sempre qualcuno disposto a entrare nel mercato per rispondere a quella nicchia sempre ammesso che sia abbastanza grande da valere lo sforzo. Capita sempre in tutti i mercati.
Per fare un esempio molto banale prendi Dyson. Ha reinventato un prodotto banalissimo scoprendo una nicchia di mercato dove ci sono clienti disposti a pagare un aspirapolvere 2/3 volte in più se questo è senza filo, ha un bel design, aspira senza sacchetto ed è costruito in modo da resistere degli anni. Questa è una value proposition una proposizione di valore al cliente che si basa sulla qualità.
Se non c'è per l'audio è perchè il mercato è troppo piccolo per attirare aziende innovative.
Mi viene in mente velodyne che invece di innovare pesantemente in ambito audio infatti da noi ha perso parecchio terreno a fronte di svs per dirne una... ha investito nel campo della quida autonoma sviluppando un sistema lidar....
robi68 ha scritto:Ridi Ridi.......fino a quando non si rompe.R!ck ha scritto:
Si infatti fa ridere
.
Tu pensa a cambiare l'olio ogni tanto vedrai che durano di più le auto
R!ck- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Io l'olio di solito lo cambio agli altri.
robi68- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
robi68 ha scritto:Ti sbagli, ci sono motori che hanno dei difetti "Cronici", puoi fare tutta la manutenzione del mondo.R!ck ha scritto:
Se poi le macchine non durano dipende anche dalla manutenzione che non si fa.
I difetti cronici sono sempre esistiti così come modelli nati male...
Ma è da tutta da ridere pensare che le vecchie auto siano meglio delle nuove.
Per te sarebbe meglio una golf prima serie rispetto all'ultima uscita?
Dopo il frontale che ho avuto causato da un idiota al cellulare se non fosse stato per un auto "recente" probabilmente non starei qui a scrivere.
Francamente questo lo trovo nettamente più importante di qualche guasto ammesso poi che si verifichi.
robi68 ha scritto:Io l'olio di solito lo cambio agli altri.
Beh se hai un rapporto così problematico con le auto moderne forse sarebbe meglio astenersi...
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Mah...guarda, sempre vedendo il mercato in generale e non ristretto allo ho fi, da vecchi ricordi di studio la visione market oriented ( io ricordavo "marketing oriented") puntava più sulla pubblicità del prodotto, tesa a valorizzare il marchio e non il prodotto, di modo che il cliente orientasse la sua scelta non tanto su ciò che effettivamente desiderava, ma su una sorta di oggetto "certificato"...i biscotti frantoio bianco sono buonissimi!!!!! gli ampli inglesi sono brutti e non cianno un ca..o ma suonano benissimo tutti () etc etc....R!ck ha scritto:beppe61 ha scritto:Io non mi riferivo specificamente all' alta fedeltà, ma un po' a tutto in generale ....ovvio che in effetti il livello dei prezzi fosse elevato e non facilmente accessibile
Ma secondo me c'è un errore di fondo.
Le aziende sono oggi market oriented. Vuol dire che sono rivolte alla domanda EFFETTIVA del mercato.
Sono i clienti di un determinato segmento che stabiliscono sia il livello di qualità che il prezzo che sono disposti a pagare.
Se poi l'offerta di mercato non risponde a un certo requisito c'è sempre qualcuno disposto a entrare nel mercato per rispondere a quella nicchia sempre ammesso che sia abbastanza grande da valere lo sforzo. Capita sempre in tutti i mercati.
Per fare un esempio molto banale prendi Dyson. Ha reinventato un prodotto banalissimo scoprendo una nicchia di mercato dove ci sono clienti disposti a pagare un aspirapolvere 2/3 volte in più se questo è senza filo, ha un bel design, aspira senza sacchetto ed è costruito in modo da resistere degli anni. Questa è una value proposition una proposizione di valore al cliente che si basa sulla qualità.
Se non c'è per l'audio è perchè il mercato è troppo piccolo per attirare aziende innovative.
Mi viene in mente velodyne che invece di innovare pesantemente in ambito audio infatti da noi ha perso parecchio terreno a fronte di svs per dirne una... ha investito nel campo della quida autonoma sviluppando un sistema lidar....robi68 ha scritto:Ridi Ridi.......fino a quando non si rompe.R!ck ha scritto:
Si infatti fa ridere
.
Tu pensa a cambiare l'olio ogni tanto vedrai che durano di più le auto
(gli ampli inglesi in effetti in generale suonano bene...ma per venderli a quei prezzi e con quel livello costruttivo a livello di marketing hanno fatto un lavoro da maestri...come infatti sono)
beppe61- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
beppe61 ha scritto:
Mah...guarda, sempre vedendo il mercato in generale e non ristretto allo ho fi, da vecchi ricordi di studio la visione market oriented ( io ricordavo "marketing oriented") puntava più sulla pubblicità del prodotto, tesa a valorizzare il marchio e non il prodotto, di modo che il cliente orientasse la sua scelta non tanto su ciò che effettivamente desiderava, ma su una sorta di oggetto "certificato"...i biscotti frantoio bianco sono buonissimi!!!!! gli ampli inglesi sono brutti e non cianno un ca..o ma suonano benissimo tutti () etc etc....
(gli ampli inglesi in effetti in generale suonano bene...ma per venderli a quei prezzi e con quel livello costruttivo a livello di marketing hanno fatto un lavoro da maestri...come infatti sono)
Quello che ricordo dai miei esami in marketing "market oriented" significa orientato al mercato e il mercato sono i clienti.
Comunicare un immagine solida del marchio è sicuramente importante per una azienda ( la gestione del marchio si chiama brand management) ma la promozione è solo un aspetto di quello che concorre a definire l'offerta di valore, la ragione per la quale un cliente dovrebbe comprare il nostro prodotto e non quello degli altri.
Gli altri aspetti classici sono il Prodotto ( qualità, caratteristiche, design, packaging, garanzia etc) il Prezzo ( sconti promo etc.) , la Distribuzione ( canali di vendita, assortimento, logistica).
In tutto questo la costruire un marchio e pubblicizzare un marchio serve a comunicare con più efficacia la proposta di valore ai clienti.
Ma non si puo' pensare che il marchio sia sempre e solo fuffa altrimenti nei mercati moderni dove ci sono " conversazioni" continue ci si mette poco far perderne il valore o per dirla in parole povere a sputtanarlo.
A questo punto sento già l'obiezione che alcuni marchi non veicolano una qualità che all'altezza del proprio pedigree e quindi l'offerta non è corretta. Il problema è capire se l'offerta è corretta o meno per il mercato a cui si riferiscono e ritorna il concetto di market oriented...
La qualità intanto è sempre relativa alla domanda del mercato ed è qualcosa di più complesso che utilizzare buoni materiali o componenti. Ci sono poi anche molti aspetti immateriali che fanno indissolubilmente parte del prodotto e che sono altrettanto importanti specialmente se il prodotto è poco migliorabile e la concorrenza alla fine ha prodotti con prestazioni e prezzo simili.
Qui il brand gioca un ruolo molto importante ma sempre se poi mantiene le promesse che comunque fanno parte di quella proposta di valore di cui parlavo prima.
Se ti chiami Alfa Romeo dovrai avere un prodotto allineato con i valori sportività, velocità, prestazioni, italianità... ma devi anche mantenere dei requisiti di qualità che sono ormai recepiti dal mercato come standard per la fascia prezzo a cui proponi i tuoi prodotti.
Se hai gli interni che si spaccano con il sole e la macchina e poco affidabile e una gamma limitata che non risponde alla richiesta del mercato...hai voglia a fare pubblicità fighe dove spingi sul cuore sporivo...le auto non le vendi...la proposta di valore non funziona perchè è un insieme di aspetti anzi a volte se si spinge troppo sulla pubblicità l'effetto puo' essere opposto a quello desiderato.
R!ck- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Comunque @R!ck......fa sempre piacere leggere le tue opinioni!
beppe61- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
robi68 ha scritto:Ridi Ridi.......fino a quando non si rompe.R!ck ha scritto:
Si infatti fa ridere
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Ho avuto per 10 anni una Opel Astra,300.000km con solo qualche problemino, adesso ho una Fiat bravo,presa usata, finora 220.000km,nulla a che vedere con auto simili degli anni '70..
Mio genero è appassionato di auto classiche (termine più esatto che vintage come si usa in HiFi),ha un paio di Alfa Romeo,una Maserati biturbo e qualche moto,mai si sognerebbe di usarle tutti i giorni,li sì che le rotture sono dietro l'angolo.
Non riesco a capire questo attaccamento al passato dove tutto era meglio se non con la nostalgia dei bei tempi lontani,vado a recuperare in cantina un TV a tubo catodico, dovrebbe essere sicuramente meglio del 55" del soggiorno...
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
beppe61 ha scritto:Comunque @R!ck......fa sempre piacere leggere le tue opinioni!
E' un piacere avere interlocutori come te
R!ck- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
10 anni sono pochi, prima duravano molto di più.giucam61 ha scritto:robi68 ha scritto:Ridi Ridi.......fino a quando non si rompe.R!ck ha scritto:
Si infatti fa ridere
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Ho avuto per 10 anni una Opel Astra,300.000km con solo qualche problemino
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Questo è un paragone che non ha senso, se vogliamo scambiare opinioni in modo serio ok, altrimenti lasciamo perdere.giucam61 ha scritto:robi68 ha scritto:Ridi Ridi.......fino a quando non si rompe.R!ck ha scritto:
Si infatti fa ridere
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Non riesco a capire questo attaccamento al passato dove tutto era meglio se non con la nostalgia dei bei tempi lontani,vado a recuperare in cantina un TV a tubo catodico, dovrebbe essere sicuramente meglio del 55" del soggiorno...
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Senza offesa per tuo Genero e nessun altro possessore ma le Alfa e Maserati forse erano il peggio che c'era sul mercato..... intendo come affidabilità.giucam61 ha scritto:
Mio genero è appassionato di auto classiche (termine più esatto che vintage come si usa in HiFi),ha un paio di Alfa Romeo,una Maserati biturbo e qualche moto,mai si sognerebbe di usarle tutti i giorni,li sì che le rotture sono dietro l'angolo
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Se vogliamo dire che le auto di oggi sono migliori come sicurezza e comodità siamo d'accordo, ma se mi venite a raccontare che sono migliori in tutto e per tutto cascata male qui, io ho fatto il meccanico per vent'anni e ti posso garantire che oggi non si ripara più niente, si sostituisce.......se ti si rompe una vitina da 50 centesimi devi cambiare tutto il pezzo perché lo fanno apposta.
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
giucam61 ha scritto:
Ho avuto per 10 anni una Opel Astra,300.000km con solo qualche problemino, adesso ho una Fiat bravo,presa usata, finora 220.000km,nulla a che vedere con auto simili degli anni '70..
Mio genero è appassionato di auto classiche (termine più esatto che vintage come si usa in HiFi),ha un paio di Alfa Romeo,una Maserati biturbo e qualche moto,mai si sognerebbe di usarle tutti i giorni,li sì che le rotture sono dietro l'angolo.
Non riesco a capire questo attaccamento al passato dove tutto era meglio se non con la nostalgia dei bei tempi lontani,vado a recuperare in cantina un TV a tubo catodico, dovrebbe essere sicuramente meglio del 55" del soggiorno...
Se si vuole essere oggettivi alcune auto in particolare quelle sviluppate in periodo bellico o post bellico avevano un vantaggio rispetto a quello moderne: erano estremamente semplici.
Per rispondere alla penuria di materiali, rendere la produzione più economica ed essere facilmente riparabili erano progettate con pochi pezzi che chiunque pasticciasse un po' con la meccanica avrebbe saputo riparare.
Alcune sono dei veri "miti" come il maggiolino VW o la 2CV.
Ho letto di un Francese che bloccato in pieno deserto per la rottura di un semiasse trasformò la sua 2CV in una moto riuscendo così a salvarsi.
E' chiaro che quello che non c'è non si rompe...ma non puo' nemmeno darti sicurezza e comfort ai livelli attuali.
Forse oggi alcune macchine elettriche si avvicinano di nuovo a quel concetti di semplicità e comunque si sacrifica molto
https://www.hdmotori.it/citroen/recensioni/n527730/citroen-ami-piccolissima-elettrica-prezzo-italia/
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
robi68 ha scritto:Se vogliamo dire che le auto di oggi sono migliori come sicurezza e comodità siamo d'accordo, ma se mi venite a raccontare che sono migliori in tutto e per tutto cascata male qui, io ho fatto il meccanico per vent'anni e ti posso garantire che oggi non si ripara più niente, si sostituisce.......se ti si rompe una vitina da 50 centesimi devi cambiare tutto il pezzo perché lo fanno apposta.
Sicurezza, comodità e consumi per il consumatore sono fattori più importanti del costo delle singole riparazioni...molti cambiano l'auto a scadenze fisse per prendere modelli più attuali ed evitare di avere noie per ripararle. E' un prodotto di consumo come tutti gli altri.
Ovvio che questo non piaccia al meccanico perchè sposta il costo della riparazione dalla manodopera al pezzo.
Vengono erosi i margini di guadagno del meccanico a favore della casa automobilistica.
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Ti sbagli.....non piace solo al proprietario, il meccanico ci mette sempre e comunque il tempo per il lavoro, il proprietario pagherà di più, se poteva riparare solo cambiando una vitina invece dovrà cambiare tutto il pezzo e la spesa sarà doppia.
Ovvio che questo non piaccia al meccanico perchè sposta il costo della riparazione dalla manodopera al pezzo.
Vengono erosi i margini di guadagno del meccanico a favore della casa automobilistica.
robi68- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Anzi, ho detto una fesseria, un esempio......Un Debimetro costa in media 80 euro, se ti si usura la guarnizione dello spinotto che la puoi fare da te con qualche centesimo lo devi buttare perché le viti sono sigillate.robi68 ha scritto:la spesa sarà doppia.
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
robi68 ha scritto:Anzi, ho detto una fesseria, un esempio......Un Debimetro costa in media 80 euro, se ti si usura la guarnizione dello spinotto che la puoi fare da te con qualche centesimo lo devi buttare perché le viti sono sigillate.robi68 ha scritto:la spesa sarà doppia.
Si mai poi ci sarebbe il meccanico che va a caricare sulle ore impiegate: se compra il pezzo nuovo lo prende e lo monta, se deve riparare un pezzo c'è la manodopera per ripararlo e poi quella per rimontarlo. E visto che da cliente non posso sapere se per riparare quel pezzo ci mette dieci minuti o dieci ore ... puo' caricarlo quello che vuole e resta poi da addebitare il costo della rimontaggio. Quindi la manodopera ha potenzialmente due centri di costo invece che uno. Diventa un' altra variabile.
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Quello dei professionisti onesti poi è un altro discorso.
robi68- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
In linea di massima allora come oggi le industrie nascono e crescono per la ragione del profitto economico, è solo cambiata la forma nella quale operano: agli inizi le industrie erano di tipo "padronale" e "personale" e quindi inglobavano le ambizioni e le personalità degli imprenditori (mi viene in mente Saul Marantz) con i loro sogni di gloria (ambizioni non solo economiche ma anche di prestigio del loro nome e stile) che in parte trascendevano il discorso profitto. Oggi le industrie sono più vaste e impersonali e quindi rimane di fondo solo il discorso profitto economico della loro classe dirigente
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
robi68 ha scritto:Quello dei professionisti onesti poi è un altro discorso.
No fa parte del discorso. I pezzi non riparabili hanno il vantaggio di una standardizzazione dei costi e quindi è più facile arrivare a un costo di uso dell'auto.
Sostituire un debimetro avrà un certo costo che dettato dal mercato e non dalla buona volontà del meccanico.
E' ovvio che questo non piaccia ai meccanici che si trovano da una parte l'azienda che fa il prezzo che vuole per il ricambio, mentre il meccanico è costretto a offrire prezzi di mercato per la manodopera che si ridurrà solo al montaggio e rimontaggio del pezzo e non alla sua riparazione che apre degli scenari piuttosto aleatori nella stima dei costi di riparazione.
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Non condivido nemmeno una cosa di quello che hai scritto......R!ck ha scritto:robi68 ha scritto:Quello dei professionisti onesti poi è un altro discorso.
No fa parte del discorso. I pezzi non riparabili hanno il vantaggio di una standardizzazione dei costi e quindi è più facile arrivare a un costo di uso dell'auto.
Sostituire un debimetro avrà un certo costo che dettato dal mercato e non dalla buona volontà del meccanico.
E' ovvio che questo non piaccia ai meccanici che si trovano da una parte l'azienda che fa il prezzo che vuole per il ricambio, mentre il meccanico è costretto a offrire prezzi di mercato per la manodopera che si ridurrà solo al montaggio e rimontaggio del pezzo e non alla sua riparazione che apre degli scenari piuttosto aleatori nella stima dei costi di riparazione.
Nessun vantaggio nei pezzi non riparabili.
robi68- Membro classe argento
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
http://www.repubblica.it/2006/06/motori/giugno-2006/ruoteclassiche-confronto/ruoteclassiche-confronto.html
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Bisogna avvisare la Volkswagen,hanno fatto una cazzata ad abbandonare il vecchio maggiolino e farne una rivisitazione moderna,stessa cosa per la Mini e la 500...
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Audiofilo geriatrico... un'amichevole provocazione...
Dico la mia in ambito auto...... è ovvio che le auto più moderne siano superiori a livello di prestazioni, sicurezza, comfort e dotazioni, ci mancherebbe altro, visto che a livello mondiale è forse il principale ambito merceologico, quindi non mancano risorse per la ricerca e sviluppo....il discorso qualità dei tempi antichi è legato al fatto che un vecchio Maggiolino in una foresta amazzonica forse riesce ad essere riparato artigianalmente e ripartire...una Tesla no ricordo di aver letto, ad esempio, che la Land Rover ha i vetri piatti (orrore per l'aereo dinamica!) proprio perché ovunque uno si trovi, nel caso di rottura un qualunque vetraio possa sostituirli....io personalmente in Amazzonia o nel Borneo non ci vado mai, ma rimpiango quando con la Panda (durata 17 anni) potevo fare i vari tagliandi dal mio amico benzinaio, senza dover prenotare una visita specialistica dal concessionario
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