Esperienza di un nuovo iscritto

Salve a tutti, mi chiamo Fabio e sono nel forum da pochi minuti.
Già da tempo pensavo d'iscrivermi e ho accelerato i tempi dopo che SilverCyberTech (Sergio Pappalardo) mi ha invitato a postare sul T-forum un mio intervento sul forum di TNT Audio relativo al confronto tra Nad e Trends Audio.
Trascrivo uno stralcio della mia risposta:
......Nel passato ho avuto, tra l'altro,
2 Nad, prima il 3020 e poi il C352. Ho comprato quest'ultimo sulla
base di recensioni entusiastiche e sinceramente mi aspettavo di più.
Il suono mi sembrava poco trasparente e un pò impastato. Ho dato,
allora, la colpa ai miei diffusori, degli onesti JBL E60 (90 db).
Quando poi è esploso il "caso t-amp", per curiosità ne ho preso uno e
lo misi al confronto con il Nad. Ebbene, a parte la potenza dei
bassi, il C352 perdeva su tutta la linea: trasperenza, dettaglio,
profondità, ecc., e pure di brutto su alcuni parametri. Morale: ho
venduto il NAD e ho preso un pre rotel e un'altro t-amp, usando i 2
mostriciattoli come finali. Certo, i bassi del Nad mi mancavano un pò,
ma era tutta altra musica. Poi è venuto il trends audio; ne ho
acquistati 2, sostituendo i t-amp,e la situazione è ulteriormente
migliorata, bassi compresi. Ultimamente ho sostituito il rotel con un
pre a valvole e, sinceramente, sono davvero contento del mio impianto.
Pure se l'ambiente d'ascolto è abbastanza ampio (più di 30 mq) i 2
trends garantiscono un'adeguata pressione sonora con le mie JBL, anche
se il prossimo upgrade che farò sarà l'acqusito di diffusori
qualititativamente superiori e più sensibili (93-94 db).
In sintesi il mio consiglio è di lasciare perdere il NAD, a meno che non ti orienti sulle serie di qualità (e dai costi) molto superiore
alla Cxxx e di acqusitare senz'altro un amplificatore in classe D,
qualsiasi sia.....
Come avrete capito, sono un'altro entusiasta della classe T.
Quello dell'amplificazione digitale è in campo in quotidiana evoluzione e, magari sto dicendo una grossa cavolata, ma ho la sensazione che non manca molto al momento in cui qualcuno produrrà un amplificatore basato sul 2024 (o su una sua evoluzione) o su un altro chip, che eguaglierà la qualità d'un Mark Levinson. Quando accadrà sarà la fine dell'era dello stato solido e si avvererà quello che scriveva Lucio Cadeddu
sul fatto che tra qualche anno gli operatori venderanno soltanto elettroniche in classe d/T.
A quel punto la contrapposizione sarà soltanto tra il digitale e il Valvolare.
Quando leggo su altri forum di utenti che cercano disperatamente di ottimizzare i loro pesantissimi amplificatori, spesso pari, o inferiori, al trends, (punte, pedini, cavi di alimentazioni grossi come pitoni, fusibili, condensatori, ecc.) mi chiedo per quale ragione non prendano in considerazione l'acquisto d'un apparecchio in classe T, leggero, altamente efficiente, che va presto a regime e che fa pure risparmiare sulla bolletta!
Credete che sia un ragionamento utopistico o davvero una nova era dell'amplificazione è vicina?
Fabio

RAMONE67 ha scritto:Credete che sia un ragionamento utopistico....

Nooo....

....o davvero una nova era dell'amplificazione è vicina?

Credo proprio di sì!
Comunque benvenuto Fabio!!

Grazie Antonio. Da quello che vedo, la classe T ha stregato anche molti amici di Napoli.
Fabio

Benvenuto Fabio. Che tipo di biamplificazione utilizzi? E quale pre hai?

Uso un pre valvolare, Rose Rv 23 (inglese), semisconosciuto, ma, da quel pochissimo che si trova sul web, sembra essere molto apprezzato.
Credo che il Trends e in generale la classe T, si giovino molto delle preamplificazioni valvolari, che, oltre a fornire il loro tipico "calore", conferiscono al suono quell'ariosità necessaria per far esprimere al trends tutte le potenzialità, rispetto allo stato solido (anche se il discorso è comunque relativo. Fatto sta che avevo provato i 2 t-amp con la sezione pre del Nad e il risultato era migliore rispetto al Nad usato come integrato, ma non pienamente soddisfacente).
Al momento uso la biamplificazione verticale, ma credo di avere dei problemi con i cavi di potenza (Ho aperto apposta un tread sul SOS).

RAMONE67 ha scritto:
Credo che il Trends e in generale la classe T, si giovino molto delle preamplificazioni valvolari, che, oltre a fornire il loro tipico "calore", conferiscono al suono quell'ariosità necessaria per far esprimere al trends tutte le potenzialità, rispetto allo stato solido

Si, anche MaurArte ne ha consigliato l'utilizzo...e rsan61, assemblando il suo ibrido Opera, sembra aver confermato.

mgiombi ha scritto:

RAMONE67 ha scritto:
Credo che il Trends e in generale la classe T, si giovino molto delle preamplificazioni valvolari, che, oltre a fornire il loro tipico "calore", conferiscono al suono quell'ariosità necessaria per far esprimere al trends tutte le potenzialità, rispetto allo stato solido

Si, anche MaurArte ne ha consigliato l'utilizzo...e rsan61, assemblando il suo ibrido Opera, sembra aver confermato.

Io una scelta allineata a quanto sopra, grazie anche al consiglio del venditore del mio cdp, l'ho fatta prendendo un lettore con uscita a valvole.

E credo sia stata un'ottima scelta. Io, infatti, ho un dac valvolare e mi sembra che si abbini molto bene ai trends. In pratica dal mio impianto, a parte il pre phono, un lehmann black cube, è sparito del tutto lo stato solido (il cdp è adibito a meccanica) e francamente non ne sento la mancanza, anche se molti sostengono la superiorità (quantomeno dal punto di vista dell'efficienza) dei transistors.