I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
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Andrea Gianelli
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
n.enrico ha scritto:Senza estremizzare il concetto come ha fatto Andrea, si potrebbe forse dire che non c'è più necessariamente bisogno delle valvole per arrivare al top delle amplificazioni audio.
A detta di molti esperti, finali come i monofonici Stax, oppure i Gryphon, e preampli come i Threshold o gli Spectral, pare non abbiano niente da invidiare alle migliori realizzazioni a valvole.
Tutti quelli da te citati non sono pre a operazionali
Stentor- Membro classe diamante
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Io invece lo cambierei con uno che suona meglio.sonic63 ha scritto:flovato ha scritto:
Non ho il minimo dubbio ma hai citato nomi di alto livello, sostituirei senza pensarci un'attimo il mio pre a valvole con un Threshold... a trovarli a prezzi umani.
Se parliamo di finali è un discorso, ma se parliamo di pre...io personalmente preferisco le valvole.
Il tuo pre a valvole lo cambierei solo per un pre a valvole migliore, non certo con uno a stato solido.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Occupazione/Hobby : mi occupo di far avere piena consapevolezza ai B.M. delle loro reali possibilità.
Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Che sicuramente non suonano male.Stentor ha scritto:n.enrico ha scritto:Senza estremizzare il concetto come ha fatto Andrea, si potrebbe forse dire che non c'è più necessariamente bisogno delle valvole per arrivare al top delle amplificazioni audio.
A detta di molti esperti, finali come i monofonici Stax, oppure i Gryphon, e preampli come i Threshold o gli Spectral, pare non abbiano niente da invidiare alle migliori realizzazioni a valvole.
Tutti quelli da te citati non sono pre a operazionali
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
sonic63 ha scritto:
Se parliamo di finali è un discorso, ma se parliamo di pre...io personalmente preferisco le valvole.
Il tuo pre a valvole lo cambierei solo per un pre a valvole migliore, non certo con uno a stato solido.
Ma si hai ragione ma il Threshold è sempre stato un sogno che coltivavo da bambino come il Krell KSA 50.
Com'è andato il ritorno ?
Sei un grandissimo.
A presto.
flovato- UTENTE BANNATO
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
flovato ha scritto:sonic63 ha scritto:
Se parliamo di finali è un discorso, ma se parliamo di pre...io personalmente preferisco le valvole.
Il tuo pre a valvole lo cambierei solo per un pre a valvole migliore, non certo con uno a stato solido.
Ma si hai ragione ma il Threshold è sempre stato un sogno che coltivavo da bambino come il Krell KSA 50.
Com'è andato il ritorno ?
Sei un grandissimo.
A presto.
Il KSA50 è un bel finale, ma solo la seconda serie, perchè la prima aveva una spiccata tendenza al suicidio. Ma parliamo di finali, e con i finali a stato solido c'è da divertirsi davvero, per la preamplificazione è un'altro discorso.
Anche io da ragazzo sognavo davanti alle vetrine e sulle riviste, alcuni di quei sogni li ho posseduti o li possiedo tuttora....onestamente, soprattutto come preamplificazione, oggi si fà di molto ma molto meglio.
sonic63- Membro classe oro
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Il cinquantino Krell è un finale eccezionale !!!! .... la stessa cosa non posso ....naturalmente e strettamente imho .... dirla dei vecchi pre treshold ...io ho provato a lungo il Fet ten e non mi aveva convinto.
Per CIRO: hai MP
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Stentor- Membro classe diamante
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
hai ragione.Vella ha scritto:francobast ha scritto:se riuscivo a farmi convincere dalla teoria antivalvole poteva essere un modo per risparniare un sacco di soldi per il pre......SIETE MALEFICI
Franco, qualche pagina fa avevi annunciato un futura prova degl Icepower con un pre Copland di un tuo amico.
Pettiniamo le bambole? Mettiamo le sveglie ai ghiri?
L'accoppiata mi interesserebbe....
l' amico non mi ha piu' chiamato e io non ho chiamato lui.
a giorni vado a casa di un personaggio che ha un pre di ottimo livello valvolato e con uscite bilanciate. prometto di esporre le varie impressioni (soprattutto le sue)
francobast- Membro di riguardo
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Certamente, caro Patrick, in campo musicale il ricorso ai tubi può effettivamente avere un suo perchè, per creare un certo effetto e uno specifico timbro. Pensiamo ad esempio agli amplificatori per chitarra. Tuttavia, dal momento che una qualunque registrazione viene riprodotta da un sistema audio, per parlare di hi-fi è necessario che quest'ultimo la riproduca fedelmente, senza ulteriori variazioni indotte da distorsioni e/o irregolarità di risposta.Patrick ha scritto:Nel mio piccolissimo, lavoro da anni con un sublime premicrofonico valvolare della SPL, un SE5500 valvolare ed un buon compressore valvolare. Se escludiamo il gear da monitoring, la strumentazione degli studi al top è solitamente valvolare.
Dalla avalon alla universal audio, dalla Neumann alla akg, non esiste marchio di alto livello che non produca i propri top di gamma se non basandosi sui tubi.
Per meglio spiegare questo principio, occorre fare un bel salto indietro e precisamente alle origini dell'alta fedeltà, nata negli anni trenta per intuizione di Olson, brillante ricercatore della RCA: i mezzi erano scarsini e le tecnologie ancora agli albori, costi e ingombri erano enormi, eppure di certo c'erano alcuni criteri di base, oggettivi e misurabili (risposta in frequenza, distorsione ecc.). Criteri imprescindibili per poter parlare davvero di hi-fi, ossia non di un suono bello o brutto (= soggettività) ma di un suono fedele all'originale (= oggettività misurabile con strumenti idonei). In altre parole lo scopo dell’hi-fi è restituire qualcosa che sia il più possibile simile a quello che entra. Ed ecco uno degli esempi che più si allontana dal concetto di vera alta fedeltà: http://motxam.interfree.it/ongaku.html.
Sfido chiunque a dimostrarmi che in queste condizioni quel che esce possa essere anche vagamente simile alla registrazione originale.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea dire che un preamplificatore (stiamo parlando di amplificazione in tensione non in corrente) a valvole progettato correttamente introduca colorazioni o distorsioni è una castroneria.
Questa crociata contro le valvole è ridicola e senza senso.
Questa crociata contro le valvole è ridicola e senza senso.
Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Infatti marchi come McIntosh (per citarne uno famoso) che usano valvole (Pre e di potenza) nei loro apparecchi da qualche migliaia di euro, sono dei perfetti imbecilli
SaNdMaN- Membro classe oro
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HTCP Silverstone: JRiver con Dirac Live Room Correction
Preamplificatore: Gomez - Prebby HV - PrebbyHeadHV - PreFET
Finali: 2 Adcom GFA 555 - TPA3116 - Abletec 240 - TA 10.2
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Cuffie: Grado SR325i - Sennheiser HD600
Ampli Cuffie: JHL class A - Prebby Head HV
Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Chiedo gentilmente ai moderatori di spostare un bel po di post (i miei in particolare ) e di aprire un 3D dal titolo:
Cos'è l' hi-fi ?
Criteri direi scindibili proprio in base a quello che hai appena affermato.
Veri entrambi ma da punti di vista differenti.
Ad riflettere sulla parola "Alta Fedeltà" si direbbe che tu abbia ragione ma la realtà è molto diversa.
Alta fedeltà rispetto a che cosa ?
Se prendiamo una registrazione di musica classica eseguita ovviamente solo con microfoni e con l'utilizzo di strumenti non elettronici potremmo asserire che la fedeltà sta nel "ripetere" l'evento live in un ambiente diverso.
E già qui casca l'asino... l'ambiente diverso cambia tutto.
Le nostre 4 mura domestiche non sono certo paragonabili al teatro Pollini di Padova dove ho sentito molte sinfonie o alla Cappella degli Scrovegni dove ho ascoltato Uto Ughi e i Solisti Veneti.
A quel punto per farmi credere di essere di nuovo in un ambiente reale intervengono gli ingegneri del suono che manipolano il messaggio originale.
Come lo manipolano ?
Lo modificano adattandolo ad una situazione d'ascolto media, di un'impianto medio, in una stanza media.
A questo punto addio Alta Fedeltà e si entra in un'altro territorio.
Chi fa questo lo fa per vendere e quindi la registrazione deve suonare bene alle orecchie del cliente non a quelle del tecnico.
Siccome i gusti dei clienti sono differenti esistono varie soluzioni per una riproduzione, magari per niente HiFi ma soddisfacente.
I criteri non misurabili del gusto sono gli stessi di un buon vino o di un piatto di spaghetti al sugo.
Se un'impianto suona bene ti restituirà gradevolezza, sensazione di benessere e appagamento che spesso non ci azzeccano una fava con la precisione della riproduzione.
Andrea non me le sento di darti torno perché porti avanti una battaglia fatta di misure e teoria pura, anzi, trovo che i due mondi vadano visti obbligatoriamente assieme un po come teologia e scienza.
Non so spiegarti perché la buona musica esce da una valvola puzzosa ma è così, cari scienziati fatevene una ragione.
@Edit: So bene che le tue misure partono dal messaggio già manipolato e quindi si tratta di verificare se quanto presente nel supporto viene riprodotto e amplificato "fedelmente" in uscita dal finale.
L'esempio dell'onda quadra (pensa ho posseduto anche un'oscilloscopio ) perfetta fa sorridere, anche i CD sono perfetti, peccato che tra un CD e un vinile ci passi un'abisso.
Cos'è l' hi-fi ?
Andrea Gianelli ha scritto:Criteri imprescindibili per poter parlare davvero di hi-fi, ossia non di un suono bello o brutto (= soggettività) ma di un suono fedele all'originale (= oggettività misurabile con strumenti idonei).
Criteri direi scindibili proprio in base a quello che hai appena affermato.
Veri entrambi ma da punti di vista differenti.
Andrea Gianelli ha scritto:In altre parole lo scopo dell’hi-fi è restituire qualcosa che sia il più possibile simile a quello che entra.
Ad riflettere sulla parola "Alta Fedeltà" si direbbe che tu abbia ragione ma la realtà è molto diversa.
Alta fedeltà rispetto a che cosa ?
Se prendiamo una registrazione di musica classica eseguita ovviamente solo con microfoni e con l'utilizzo di strumenti non elettronici potremmo asserire che la fedeltà sta nel "ripetere" l'evento live in un ambiente diverso.
E già qui casca l'asino... l'ambiente diverso cambia tutto.
Le nostre 4 mura domestiche non sono certo paragonabili al teatro Pollini di Padova dove ho sentito molte sinfonie o alla Cappella degli Scrovegni dove ho ascoltato Uto Ughi e i Solisti Veneti.
A quel punto per farmi credere di essere di nuovo in un ambiente reale intervengono gli ingegneri del suono che manipolano il messaggio originale.
Come lo manipolano ?
Lo modificano adattandolo ad una situazione d'ascolto media, di un'impianto medio, in una stanza media.
A questo punto addio Alta Fedeltà e si entra in un'altro territorio.
Chi fa questo lo fa per vendere e quindi la registrazione deve suonare bene alle orecchie del cliente non a quelle del tecnico.
Siccome i gusti dei clienti sono differenti esistono varie soluzioni per una riproduzione, magari per niente HiFi ma soddisfacente.
I criteri non misurabili del gusto sono gli stessi di un buon vino o di un piatto di spaghetti al sugo.
Se un'impianto suona bene ti restituirà gradevolezza, sensazione di benessere e appagamento che spesso non ci azzeccano una fava con la precisione della riproduzione.
Andrea non me le sento di darti torno perché porti avanti una battaglia fatta di misure e teoria pura, anzi, trovo che i due mondi vadano visti obbligatoriamente assieme un po come teologia e scienza.
Non so spiegarti perché la buona musica esce da una valvola puzzosa ma è così, cari scienziati fatevene una ragione.
@Edit: So bene che le tue misure partono dal messaggio già manipolato e quindi si tratta di verificare se quanto presente nel supporto viene riprodotto e amplificato "fedelmente" in uscita dal finale.
L'esempio dell'onda quadra (pensa ho posseduto anche un'oscilloscopio ) perfetta fa sorridere, anche i CD sono perfetti, peccato che tra un CD e un vinile ci passi un'abisso.
Ultima modifica di flovato il Gio 9 Ago 2012 - 14:42 - modificato 1 volta.
flovato- UTENTE BANNATO
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Caro Andrea rispondevo solo a chi qualche post prima, adesso non ricordo chi fosse, sosteneva che negli studi di registrazione non si utilizzasse strumentazione valvolare
Patrick- Musicista/Fonico
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea Gianelli ha scritto:Certamente, caro Patrick, in campo musicale il ricorso ai tubi può effettivamente avere un suo perchè, per creare un certo effetto e uno specifico timbro. Pensiamo ad esempio agli amplificatori per chitarra. Tuttavia, dal momento che una qualunque registrazione viene riprodotta da un sistema audio, per parlare di hi-fi è necessario che quest'ultimo la riproduca fedelmente, senza ulteriori variazioni indotte da distorsioni e/o irregolarità di risposta.Patrick ha scritto:Nel mio piccolissimo, lavoro da anni con un sublime premicrofonico valvolare della SPL, un SE5500 valvolare ed un buon compressore valvolare. Se escludiamo il gear da monitoring, la strumentazione degli studi al top è solitamente valvolare.
Dalla avalon alla universal audio, dalla Neumann alla akg, non esiste marchio di alto livello che non produca i propri top di gamma se non basandosi sui tubi.
Per meglio spiegare questo principio, occorre fare un bel salto indietro e precisamente alle origini dell'alta fedeltà, nata negli anni trenta per intuizione di Olson, brillante ricercatore della RCA: i mezzi erano scarsini e le tecnologie ancora agli albori, costi e ingombri erano enormi, eppure di certo c'erano alcuni criteri di base, oggettivi e misurabili (risposta in frequenza, distorsione ecc.). Criteri imprescindibili per poter parlare davvero di hi-fi, ossia non di un suono bello o brutto (= soggettività) ma di un suono fedele all'originale (= oggettività misurabile con strumenti idonei). In altre parole lo scopo dell’hi-fi è restituire qualcosa che sia il più possibile simile a quello che entra. Ed ecco uno degli esempi che più si allontana dal concetto di vera alta fedeltà: http://motxam.interfree.it/ongaku.html.
Sfido chiunque a dimostrarmi che in queste condizioni quel che esce possa essere anche vagamente simile alla registrazione originale.
Andrea nelle spiegazioni che posti continui a parlare di tutto senza peraltro dire qualcosa di concreti.
Citi un monotriodo l'ongaku, uno dei migliori amplificatori esistenti per dire che non è hifi.
Mi chiedo a che gioco stai giocando e sopratutto mi sembra una presa per i fondelli !!!
Prima di tutto lasciami qualche dubbio sulla correttezza delle misure ma a prescindere da questo lo sanno anche i sassi che i finali monotriodo sono estremamente sensibili (un pegno da pagare alla loro eccezionale qualità) a curve di impedenza del carico tormentate e pertanto restituiscono con i diffusori sbagliati un suono colorato.
Ma uno che ha i soldi per comprarsi l'Ongaku non gli abbina certo i Box della Grundig che evidentemente non gradisce ma dei diffusori con una curva di impedenza la più lineare possibile.
Mi stupisce che proprio tu citi questa caratteristica quando fino all'altro ieri consigliavi la Fenice20 con il TA2024 come la panacea di tutti i mali ...oggi ti dimentichi che anche il TA2024 soffre in parte dei medesimi problemi con diffusori dal carico tormentato ....
O anche quello che tu finora hai consigliato come il meglio non è hifi oppure il tuo è solo un esempio pretestuoso e fuori luogo !
E poi ti ricordo che stavamo parlando di preamplificatori dove tu affermi senza lasciar adito a dubbio che tutti i costruttori al mondo che fanno pre hi-end a valvole producono oggetti non hifi ... mentre invece è necessario utilizzare gli operazionali
Non è una preferenza tra stato solido e valvole .....che ci sta.... ma è una affermazione che i componenti peggiori dello stato solido (ma semplici da implementare in quanto già fatti) sono gli unici che siano degni di chiamare hifi dando implicitamente dei truffatori a tutti i produttori che credono ciecamente a questa tecnologia.
Quindi leggendoti si evince che Kondo, Audio Research, BAT, VTL, Conrad Johnson, etc... ma rimanendo ad un esempio che tutti conoscono l'italianissima ANGSTROM RESEARCH dove lavora il nostro Tfan sono praticamente degli impreparati che costruiscono giocattoli da vendere per gettare fumo negli occhi ai compratori in quanto non sono vera hifi ?!??!?!?!?
Ti rendi conto della enormità che hai sparato vero?
Stentor- Membro classe diamante
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Leggittimo che l'Ongaku possa piacere a tanti ma non è hi-fi, mancando dei requisiti tecnici minimi.
Giusto per dovere di corretta informazione.
Giusto per dovere di corretta informazione.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Caro Patrick, grazie mille per la precisazione e, soprattutto, per avermi dato l'opportunità di spiegare meglio alcuni concetti.Patrick ha scritto:Caro Andrea rispondevo solo a chi qualche post prima, adesso non ricordo chi fosse, sosteneva che negli studi di registrazione non si utilizzasse strumentazione valvolare
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea Gianelli ha scritto:Leggittimo che l'Ongaku possa piacere a tanti ma non è hi-fi, mancando dei requisiti tecnici minimi.
Giusto per dovere di corretta informazione.
Corretta informazione ???? questa non è la sezione Humor !
Tanto per capire...secondo te :
CAT
VTL
Audio research
Visto che usano le valvole NON sono hifi o SONO hifi?
Stentor- Membro classe diamante
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea Gianelli ha scritto:Leggittimo che l'Ongaku possa piacere a tanti ma non è hi-fi, mancando dei requisiti tecnici minimi.
Giusto per dovere di corretta informazione.
Comincio ad innervosirmi non tanto perché eviti di rispondermi quanto perché ti ergi a supremo detentore della Corretta informazione.
Informazione de che ???
Siamo discutendo su questioni che riguardano il nostro hobby e la nostra passione, ho profondo rispetto del tuo punto di vista (o quello di tuo Padre, uno dei due) ma abbi anche tu rispetto delle opinioni degli altri.
Ti leggo con piacere quando esprimi la tua sacrosanta opinione, mi innervosisco quando a conforto delle tue teorie usi la carta dell'ostinazione.
Tu sostieni che l'Ongaku non è hi-fi ?
Può essere, allora dacci un esempio di Hi-Fi e magari ti saremo pure devoti.
flovato- UTENTE BANNATO
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Potresti postare i risultati al banco misure, unitamente al metodo di misurazione effettuato? Grazie.
L'hi-fi si basa su determinati criteri, altrimenti non può essere certificata come tale... Non a caso hanno inventato l'hi-end, spesso peggio della vera alta fedeltà e con prezzi improponibili...
Giusto per dimostrare e ribadire che la mia non è nè vuole essere una crociata contro le valvole, ecco un valido esempio di amplificatore hi-fi a valvole: http://motxam.interfree.it/model9.html
L'hi-fi si basa su determinati criteri, altrimenti non può essere certificata come tale... Non a caso hanno inventato l'hi-end, spesso peggio della vera alta fedeltà e con prezzi improponibili...
Giusto per dimostrare e ribadire che la mia non è nè vuole essere una crociata contro le valvole, ecco un valido esempio di amplificatore hi-fi a valvole: http://motxam.interfree.it/model9.html
Ultima modifica di Andrea Gianelli il Gio 9 Ago 2012 - 15:07 - modificato 1 volta.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Stentor ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:Leggittimo che l'Ongaku possa piacere a tanti ma non è hi-fi, mancando dei requisiti tecnici minimi.
Giusto per dovere di corretta informazione.
Corretta informazione ???? questa non è la sezione Humor !
Tanto per capire...secondo te :
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Audio research
Visto che usano le valvole NON sono hifi o SONO hifi?
Andrea Gianelli ha scritto:l'hi-end, spesso peggio della vera alta fedeltà
Ripropongo il medesimo quesito !
Stentor- Membro classe diamante
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Ripeto, occorre provarli in modo serio e oggettivo.
Questo è un valvolare hi-fi: http://motxam.interfree.it/model9.html
Questo è un valvolare hi-fi: http://motxam.interfree.it/model9.html
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea Gianelli ha scritto:Potresti postare i risultati al banco misure, unitamente al metodo di misurazione effettuato? Grazie.
L'hi-fi si basa su determinati criteri, altrimenti non può essere certificata come tale... Non a caso hanno inventato l'hi-end, spesso peggio della vera alta fedeltà e con prezzi improponibili...
Giusto per dimostrare e ribadire che la mia non è nè vuole essere una crociata contro le valvole, ecco un valido esempio di amplificatore hi-fi a valvole: http://motxam.interfree.it/model9.html
Ma allora ci fai !!!!!!!! il Marantz 9 NON E' UN MONOTRIODO ! e qui si stava parlando di preamplificatori ..... ti ribadisco la domanda o hai paura a rispondere?
Stentor- Membro classe diamante
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea però non puoi nemmeno dmenticare che quando (principalmente negli anni '80) si è guardato solo alle misure strumentali si sono costruiti i peggiori amplificatori della storia.
n.enrico- Membro di riguardo
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Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Ma che paura vuoi che abbia? Sono solo il classico tipo che, in mancanza di dati, evita di dare risposte che sarebbero infondate e fuorvianti. Tutto qui.Stentor ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:Potresti postare i risultati al banco misure, unitamente al metodo di misurazione effettuato? Grazie.
L'hi-fi si basa su determinati criteri, altrimenti non può essere certificata come tale... Non a caso hanno inventato l'hi-end, spesso peggio della vera alta fedeltà e con prezzi improponibili...
Giusto per dimostrare e ribadire che la mia non è nè vuole essere una crociata contro le valvole, ecco un valido esempio di amplificatore hi-fi a valvole: http://motxam.interfree.it/model9.html
Ma allora ci fai !!!!!!!! il Marantz 9 NON E' UN MONOTRIODO ! e qui si stava parlando di preamplificatori ..... ti ribadisco la domanda o hai paura a rispondere?
Parlando di preamplificatori a valvole, ecco un paio di esempi: questo http://motxam.interfree.it/nordlys.html e questo http://motxam.interfree.it/MactoneX18.html, che va decisamente meglio A questo punto sarebbe davvero interessante vedere una prova degli Audio Research.
Per ora mi "accontento" di ascoltare la mia amata musica con componenti di qualità certa e non vogliatemene se latito dal forum.
Ultima modifica di Andrea Gianelli il Gio 9 Ago 2012 - 15:24 - modificato 1 volta.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Località : S. Pietro all'Olmo
Provincia : Milano
Occupazione/Hobby : Consulente
Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea Gianelli ha scritto:... unitamente al metodo di misurazione effettuato?
Ecco lo strumento utilizzato:
Orecchio medio:
Al termine del condotto uditivo si trova la membrana del timpano, che è una sottile membrana sensibile alle onde sonore che vengono a infrangersi su di essa. Le vibrazioni così raccolte vengono trasmesse a tre ossicini, i più piccoli del corpo umano: il martello, direttamente a contatto con la membrana del timpano, l'incudine e la staffa. Questa prende contatto col labirinto. I tre ossicini dell'udito sono contenuti in una cavità, la cassa del timpano, che comunica all'esterno attraverso un piccolo canale lungo 3-4 cm, la Tromba di Eustachio, che sbocca nella faringe. In questo modo l'orecchio è collegato con la faringe. Ciò permette di mantenere in equilibrio la pressione dell'aria al di là e al di qua del timpano.
Si scherza...
flovato- UTENTE BANNATO
- Data d'iscrizione : 23.12.10
Numero di messaggi : 12509
Impianto : (non specificato)
Re: I pre a valvole non sono hifi: è necessario utilizzare solo gli operazionali?
Andrea Gianelli ha scritto:
Ma che paura vuoi che abbia?
Per onestà evito di rispondere in mancanza di dati: ci riaggiorniamo appena uno dei due ha qualche elemento oggettivo su cui discutere.
Andrea qualche post prima avevi sentenziato che un pre a valvole non può essere hifi ..... io ti ho fatto trre esempi di pre a valvole molto apprezzati tra gli audiofili e volevo semplicemente una conferma di quello che avevi detto su esempi reali.
Stentor- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 12.07.10
Numero di messaggi : 20392
Località : .
Impianto : .
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