Una storia di cavi
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Re: Una storia di cavi
thepescator ha scritto:Io uso solo cavi che vengono arrotolati esclusivamente nel verso in cui sono prodotti e li sbobbino sempre nel verso contrario. Quando li collego mantengo il verso di collegamento.
Io in più lancio sale grosso alle spalle guardando verso sud nelle notti di luna piena.
sportyerre- Membro classe argento
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Re: Una storia di cavi
rx78 ha scritto:A me piu che effetto pelle mi sta scendendo l'effetto palle.....du palle con sti cavi,secondo me in termini di alimentazione un buon cavo serve ma non credo che i cavi di collegamento casse tirino fuori dinanica dettaglio e microdettaglio ariosita palcoscenico allargato ecc ecc dipende dalle elettroniche che si usano e dalle tracce come sono state incise quidi resto dell'idea che come piu di uno ha gia detto fino a quando non mi si dimostra che cambiando i cavi si stravolge il suono,spendere soldi x i cavi sia secondario,ovviamente deve essere ben dimensionato
Kha-Jinn- Membro classe bronzo
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lello64- Membro classe diamante
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Re: Una storia di cavi
sportyerre ha scritto:thepescator ha scritto:Io uso solo cavi che vengono arrotolati esclusivamente nel verso in cui sono prodotti e li sbobbino sempre nel verso contrario. Quando li collego mantengo il verso di collegamento.
Io in più lancio sale grosso alle spalle guardando verso sud nelle notti di luna piena.
Quello iodato è meglio e ti suggerisco anche ti sollevare i cavi da terra di un paio di centimetri
thepescator- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
MaurArte ha scritto:Effetto pelle su cavi di piccola sezione...mah
Maurí,questo è l'unico vero effetto pelle
enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
fritznet ha scritto:io invece lo difenderei il doppino rosso-nero, chissà quanti inversioni di polarità ha evitato
dinamanu- UTENTE BANNATO
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The excess risk of serious adverse events found in our study points to the need for formal harm-benefit analyses, particularly those that are stratified according to risk of serious outcomes.
Re: Una storia di cavi
si ma quando si ha a che fare con stronxi, difficile poter condividere idee, anche perchè si fa del bullismo gratuito, scusa admin, ma è possibile che un forum sia praticamente preso d'ostaggio da gente del genere?
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
quel gatto probabilmente ha più intelligenza di te, le casse le sto usando per il pc e il filo è quello che va usato per connessioni senza grande importanzalello64 ha scritto:
ma per il tuo impianto x+y, credo che vada bene anche il filo del telefono
Ps.: più setoso significa che non è più spigoloso come prima, chiaro?
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
Anche tu li metti in freezer per abbassarne la resistività?thepescator ha scritto:sportyerre ha scritto:
Io in più lancio sale grosso alle spalle guardando verso sud nelle notti di luna piena.
Quello iodato è meglio e ti suggerisco anche ti sollevare i cavi da terra di un paio di centimetri
sportyerre- Membro classe argento
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Re: Una storia di cavi
si ma lo scherzo è bello se dura poco, tra l'altro siete ospiti di un forum che si regge anche grazie ai proventi di una marca italiana di conduttori, che non sono neppure tanto male. Abbiamo capito che l'argomento vi irrita, ma cazzeggiare tutto il giorno e denigrare chiunque vuole solo discutere di alta fedeltà, mi pare veramente il colmo.sportyerre ha scritto:Anche tu li metti in freezer per abbassarne la resistività?thepescator ha scritto:
Quello iodato è meglio e ti suggerisco anche ti sollevare i cavi da terra di un paio di centimetri
Il gioco è bello se dura poco, ma poi veramente diventa una assurda nenia tra bambini deficienti
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
Non è l'argomento che mi irrita ma semmai i portatori di verità senza fondamento.Angel2000 ha scritto:si ma lo scherzo è bello se dura poco, tra l'altro siete ospiti di un forum che si regge anche grazie ai proventi di una marca italiana di conduttori, che non sono neppure tanto male. Abbiamo capito che l'argomento vi irrita, ma cazzeggiare tutto il giorno e denigrare chiunque vuole solo discutere di alta fedeltà, mi pare veramente il colmo.sportyerre ha scritto:
Anche tu li metti in freezer per abbassarne la resistività?
Il gioco è bello se dura poco, ma poi veramente diventa una assurda nenia tra bambini deficienti
Ed ancora di più mi irritano gli arroganti che mi danno del deficente.
Mi dai il numero del tuo avvocato?
sportyerre- Membro classe argento
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Re: Una storia di cavi
Angel tu sei nuovo ma le discussioni sui cavi sono anni che si ripetono sempre uguali tra chi è pro e chi è contro senza che nessuno cambiasse idea indipendentemente dalle argomentazioni portate, non accalorarti troppo , forse la verità sta nel mezzo. ...Io comunque sto dalla parte dei contro
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Una storia di cavi
Discutere è bene, tu lo fai sempre con correttezza, anche perchè bisogna sempre lasciare aperta una porta aperta anche se si è contro, credo comunque che tu non usi i cavetti dell'elettrauto o del ferramenta sotto casa, mi sbaglio? Hai mai provato qualcosa di meglio dei cavi economici, oggi costano poco anche i cavi audio, te li mandano a casa con Amazon per pochi spiccioligiucam61 ha scritto:Angel tu sei nuovo ma le discussioni sui cavi sono anni che si ripetono sempre uguali tra chi è pro e chi è contro senza che nessuno cambiasse idea indipendentemente dalle argomentazioni portate, non accalorarti troppo , forse la verità sta nel mezzo. ...Io comunque sto dalla parte dei contro
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
In tutti i forum e siti audio che leggo o sbircio persiste la discussione sui cavi,sempre fumosa e approssimativa al limite dell'approccio magico-esoterico:questi cavi rendono piú chiaro o scuro il suono(qui già siamo nella STRONZATA epica),addolciscono le frequenze trapananti,frenano i bassi,definiscono meglio il timbro delle voci e degli strumenti e via cazzeggiando.Nessuno,NESSUNO,che citi una o piú leggi della fisica(beninteso espresse da formule matematiche,ché i numeri non mentono)secondo le quali,in combinazione o singolarmente,un cavo debba avere quel determinato effetto.E non mi si parli di ascolto od orecchio,poiché la psicoacustica e la suggestione sono foriere di inganni e depistaggi,io voglio delle formule,delle enunciazioni scientifiche inoppugnabili,altrimenti le chiacchiere sui cavi restano tali,al pari di quelle sulla preferenza tra
bionde o brune,amatriciana o carbonara,cravatte regimental o a pois.Ovviamente nulla vieta che si continui a parlarne,ci mancherebbe,con la sola avvertenza che all'inizio e alla fine di ogni periodo(sintattico)appaia la formula «secondo la mia umile opinione». Ahug,ho parlato
bionde o brune,amatriciana o carbonara,cravatte regimental o a pois.Ovviamente nulla vieta che si continui a parlarne,ci mancherebbe,con la sola avvertenza che all'inizio e alla fine di ogni periodo(sintattico)appaia la formula «secondo la mia umile opinione». Ahug,ho parlato
enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
Amen.enrico massa ha scritto:In tutti i forum e siti audio che leggo o sbircio persiste la discussione sui cavi,sempre fumosa e approssimativa al limite dell'approccio magico-esoterico:questi cavi rendono piú chiaro o scuro il suono(qui già siamo nella STRONZATA epica),addolciscono le frequenze trapananti,frenano i bassi,definiscono meglio il timbro delle voci e degli strumenti e via cazzeggiando.Nessuno,NESSUNO,che citi una o piú leggi della fisica(beninteso espresse da formule matematiche,ché i numeri non mentono)secondo le quali,in combinazione o singolarmente,un cavo debba avere quel determinato effetto.E non mi si parli di ascolto od orecchio,poiché la psicoacustica e la suggestione sono foriere di inganni e depistaggi,io voglio delle formule,delle enunciazioni scientifiche inoppugnabili,altrimenti le chiacchiere sui cavi restano tali,al pari di quelle sulla preferenza tra
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bob80- Affezionato
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Re: Una storia di cavi
UPsportyerre ha scritto:sportyerre ha scritto:
"ma anche l'intreccio di fili è già utile per minimizzare l'effetto pelle"
Questa affermazione è farina del tuo sacco o hai qualche fonte credibile che lo conferma?
..che poi va a finire che qualcuno ci crede
UP
sportyerre- Membro classe argento
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Re: Una storia di cavi
Sarà forse perchè molti non si intendono di fisica, o anche non vogliono perder tempo "tanto si sente lo stesso" Fatto sta che da trent'anni o giù di lì, le migliori case costruttrici americane e giapponesi si sono date da fare a preparare più o meno buoni cavi audio.enrico massa ha scritto:In tutti i forum e siti audio che leggo o sbircio persiste la discussione sui cavi,sempre fumosa e approssimativa al limite dell'approccio magico-esoterico:questi cavi rendono piú chiaro o scuro il suono(qui già siamo nella STRONZATA epica),addolciscono le frequenze trapananti,frenano i bassi,definiscono meglio il timbro delle voci e degli strumenti e via cazzeggiando.Nessuno,NESSUNO,che citi una o piú leggi della fisica(beninteso espresse da formule matematiche,ché i numeri non mentono)secondo le quali,in combinazione o singolarmente,un cavo debba avere quel determinato effetto.E non mi si parli di ascolto od orecchio,poiché la psicoacustica e la suggestione sono foriere di inganni e depistaggi,io voglio delle formule,delle enunciazioni scientifiche inoppugnabili,altrimenti le chiacchiere sui cavi restano tali,al pari di quelle sulla preferenza tra
bionde o brune,amatriciana o carbonara,cravatte regimental o a pois.Ovviamente nulla vieta che si continui a parlarne,ci mancherebbe,con la sola avvertenza che all'inizio e alla fine di ogni periodo(sintattico)appaia la formula «secondo la mia umile opinione». Ahug,ho parlato
Non si tratta del sesso degli angeli, ma di ben precise leggi fisiche. Un buon cavo fa fluire il segnale elettrico che poi è quello che fa muovere le bobine dei nostri amati altoparlanti.
Quindi non è una fesseria, se siamo capaci di misurare la resistenza specifica dei metalli e la loro conducibilità, saremo anche capaci di sapere quanto segnale "utile" arriva alle casse, quindi non è affatto una cosa indecente dotarsi di cavi ben fatti per far suonare le proprie casse, del resto tutti sanno che un cavo ottico permette di veicolare molte più informazioni di un cavo elettrico, questo vuol dire che nel percorso tra fonte e amplificatore il segnale audio si degrada sempre se usiamo i fili della mutua, quelli da primo impianto da due soldi.
Sarebbe a dire che tutti gli studi sull'ossidazione che ha ormai fatto diventare una scelta obbligata i contatto in placcatura d'oro siano solo fuffa e che i cavi "bensionanti" sono solo nella mente dei poveri scemi...
Mi sa che allora sono in gran parte scemi o forse ci sentono veramente bene i veri appassionati di musica... Comunque nessuno obbliga a fare spese per il proprio impianto in oggetti che non volete, ma almeno finitela di denigrare chi lo fa, la vita è bella perchè è varia e quello che piace a me (e al mio gattone) non deve necessariamente piacere agli altri...ciascuno ha le sue passioni e i suoi limiti, forse nessuno sa che c'è gente che riesce a sentire solo una parte minima dello spettro audio, altro che 20/20.000 hz, ma molto molto meno...
Angel2000- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
UPsportyerre ha scritto:UPsportyerre ha scritto:
UP
....è fisica?
A me a scuola, negli anni '80 l'hanno raccontata in un altro modo, e me lo ricordo ancora.
In questo forum ci sono molte persone che sanno e che sanno ascoltare, sia i pareri altrui che la musica, i chiacchieroni megalomani ed egocentrici sono sempre durati poco
sportyerre- Membro classe argento
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Cuffie: Rega Ear MKII, Teac Ha-P50; Philips Fidelio X2, Sennheiser HD545 reference, Sennheiser MM450X, Grado SR60e, Fostex T50RP MK3, Sony WH1000 MX3 e un cassetto pieno di KZ e Xiaomi
Re: Una storia di cavi
quando il mulo esplode non c'è più nulla da fare
del resto... con una laurea umanistica presa a quell'età è un casino ora come ora
una volta andavi ad insegnare... ma adesso? nemmeno ad un call center ti prendono
è chiaro che uno poi ti va fuori di testa... e di conseguenza noi dobbiamo subire tutto ciò... italia di merda che mette i nostri giovani quarantenni neolaureati in queste condizioni pietose
del resto... con una laurea umanistica presa a quell'età è un casino ora come ora
una volta andavi ad insegnare... ma adesso? nemmeno ad un call center ti prendono
è chiaro che uno poi ti va fuori di testa... e di conseguenza noi dobbiamo subire tutto ciò... italia di merda che mette i nostri giovani quarantenni neolaureati in queste condizioni pietose
lello64- Membro classe diamante
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Re: Una storia di cavi
Angel2000 ha scritto:
le casse le sto usando per il pc e il filo è quello che va usato per connessioni senza grande importanza
capisco
ma la setosità di quando ci parlavi delle control one by angel2000 la avvertivi con quel filo o avevi messo un'altro filo?
perchè, correggimi se sbaglio, quel filo è davvero una cagata pazzesca.... come facevi ad avvertire il controllo invidiabile? eh... diamine.. la connessione ha la sua importanza... come l'alimentazione del resto ...
lello64- Membro classe diamante
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Re: Una storia di cavi
I cavi equalizzano un pò, schermati bene solo se si aita in zone con emittenti radio vicine, altrimenti meglio spendere in casse, IMHO secondo il mio modesto parere, poi ci sono i cavi di alimentazione, beh su spendere per quelli mi trovate completamente in disaccordo...
gigetto- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
enrico massa ha scritto:In tutti i forum e siti audio che leggo o sbircio persiste la discussione sui cavi,sempre fumosa e approssimativa al limite dell'approccio magico-esoterico:questi cavi rendono piú chiaro o scuro il suono(qui già siamo nella STRONZATA epica),addolciscono le frequenze trapananti,frenano i bassi,definiscono meglio il timbro delle voci e degli strumenti e via cazzeggiando.Nessuno,NESSUNO,che citi una o piú leggi della fisica(beninteso espresse da formule matematiche,ché i numeri non mentono)secondo le quali,in combinazione o singolarmente,un cavo debba avere quel determinato effetto.E non mi si parli di ascolto od orecchio,poiché la psicoacustica e la suggestione sono foriere di inganni e depistaggi,io voglio delle formule,delle enunciazioni scientifiche inoppugnabili,altrimenti le chiacchiere sui cavi restano tali,al pari di quelle sulla preferenza tra
bionde o brune,amatriciana o carbonara,cravatte regimental o a pois.Ovviamente nulla vieta che si continui a parlarne,ci mancherebbe,con la sola avvertenza che all'inizio e alla fine di ogni periodo(sintattico)appaia la formula «secondo la mia umile opinione». Ahug,ho parlato
Sua Serenità cerca risposte ? Allora non posso fare a meno di schierarmi:
Sicuramente: brune, amatriciana e se proprio debbo regimental. .. a farmele a "pallini" ci pensa già qualcun'altro!
emmeci- Membro classe oro
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Re: Una storia di cavi
Brune, amatriciana, cravatta indifferente visto che davivo non la metterò mai...
fritznet- Membro classe diamante
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Occupazione/Hobby : morto che pialla
Impianto : lol-fi
Re: Una storia di cavi
fritznet ha scritto:Brune, amatriciana, cravatta indifferente visto che davivo non la metterò mai...
Brune=bionde l'importante è «a chi la do stasera?»(cit.)
amatriciana ok
regimental(l'ho portata per 30 anni)
enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: Una storia di cavi
quindi, andiamo con ordine:
il filo da me usato per le piccole casse che hanno sorprendentemente cambiato suono e dettaglio, oltre che perso granulosità, quindi diventate più "setose "sugli alti è questo:
mi pare di averlo già detto, è un "onesto " cavo per uso audio oxygen free che si compra su Amazon a bassissimo prezzo, credo che costi più comprare i cavi dell'elettrauto o dell'elettricista.
perchè io dico che questi fili sono molto migliori degli altri?
prima di tutto perchè sono di rame puro al 99% e con un procedimento particolare, vengono forgiati senza ossigeno che è poi il maggior responsabile dell'ossidazione (ossido sta per ossigeno), poi sono isolati non in PVC che reagisce e fa ossidare i cavi ma in materiale più idoneo come teflon.
Quindi sono il minimo sindacale per un paio di casse da scrivania o da computer.
per quanto riguarda poi la domanda sull'effetto pelle, quello si minimizza in vari modi, il più semplice è aumentare a dismisura il numero dei trefoli di rame , alcuni usano fili litz (dal tedesco Litzendraht, filo intrecciato) è usato per ridurre l'effetto pelle per frequenze da pochi kHz a circa 1 MHz. Questi fili che possono essere anche migliaia in un solo conduttore massimizzano la conducibilità e minimizzano l'effetto pelle. possono essere smaltati singolarmente o ricoperti da teflon o fibra, comunqque sono un toccasana per l'effetto pelle che nei comuni fili che si comprano per impianti, è realmente enorme. Cioè in soldoni, crediamo di avere un buon cavo da 4 mmq per trasportare le informazioni del nostro costoso impianto ma solo una parte di queste arrivano agli altoparlanti, rispetto al cavo litz, neppure il 20%. Per non parlare delle guaine in PVC che sono permeabili all'aria e con il tempo e l'umidità faranno degradare i conduttori a nostra insaputa. Morale della favola, tutti i soldi spesi in elettroniche andranno in calore per effetto joule ed ossidazione che frenerà la corrente irreparabilmente.
Spero di essere stato chiaro, ciao
il filo da me usato per le piccole casse che hanno sorprendentemente cambiato suono e dettaglio, oltre che perso granulosità, quindi diventate più "setose "sugli alti è questo:
mi pare di averlo già detto, è un "onesto " cavo per uso audio oxygen free che si compra su Amazon a bassissimo prezzo, credo che costi più comprare i cavi dell'elettrauto o dell'elettricista.
perchè io dico che questi fili sono molto migliori degli altri?
prima di tutto perchè sono di rame puro al 99% e con un procedimento particolare, vengono forgiati senza ossigeno che è poi il maggior responsabile dell'ossidazione (ossido sta per ossigeno), poi sono isolati non in PVC che reagisce e fa ossidare i cavi ma in materiale più idoneo come teflon.
Quindi sono il minimo sindacale per un paio di casse da scrivania o da computer.
per quanto riguarda poi la domanda sull'effetto pelle, quello si minimizza in vari modi, il più semplice è aumentare a dismisura il numero dei trefoli di rame , alcuni usano fili litz (dal tedesco Litzendraht, filo intrecciato) è usato per ridurre l'effetto pelle per frequenze da pochi kHz a circa 1 MHz. Questi fili che possono essere anche migliaia in un solo conduttore massimizzano la conducibilità e minimizzano l'effetto pelle. possono essere smaltati singolarmente o ricoperti da teflon o fibra, comunqque sono un toccasana per l'effetto pelle che nei comuni fili che si comprano per impianti, è realmente enorme. Cioè in soldoni, crediamo di avere un buon cavo da 4 mmq per trasportare le informazioni del nostro costoso impianto ma solo una parte di queste arrivano agli altoparlanti, rispetto al cavo litz, neppure il 20%. Per non parlare delle guaine in PVC che sono permeabili all'aria e con il tempo e l'umidità faranno degradare i conduttori a nostra insaputa. Morale della favola, tutti i soldi spesi in elettroniche andranno in calore per effetto joule ed ossidazione che frenerà la corrente irreparabilmente.
Spero di essere stato chiaro, ciao
Angel2000- Membro classe bronzo
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