Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Leggo solo ora e dalle 4:20 di questa mattina:
Che dire solo:MAMMA MIA e poi
e poi aspettare con ansia e trepidazione la continua di questo splendido intervento
E' un onore conoscerti ed averti sul forum
GRAZIE
Che dire solo:MAMMA MIA e poi
e poi aspettare con ansia e trepidazione la continua di questo splendido intervento
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gigi6c- Membro classe bronzo
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
gigi6c ha scritto:Leggo solo ora e dalle 4:20 di questa mattina:
Che dire solo:MAMMA MIA e poi
e poi aspettare con ansia e trepidazione la continua di questo splendido intervento
E' un onore conoscerti ed averti sul forum
GRAZIE
Mi unisco a Gigi6c nell'apprezzamento e nel ringraziamento a Mau749...!!!
Grazie per averci spiegato forte e chiaro come calcolare tutto quello che serve per impostare correttamente la polarizzazione di un tubo. E tutto il resto. Aspetto le prox puntate...
Ho letto che oggi è il compleanno di Gigi6c, quindi A U G U R I . . . ! ! !
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
gigi6c ha scritto:Leggo solo ora e dalle 4:20 di questa mattina:
......................
ehi, io nottambulo e tu mattiniero...
Prima di passare all'analisi dello stadio finale ancora un paio di cose sulle curve caratteristiche.
Nel calcolo di alcuni parametri del tubo abbiamo fornito alcuni valori, il guadagno (mu), la transconduttanza (S), ecc.
E' bene ricordare che questi valori non sono costanti ma funzione di un preciso e ben determinato valore della tensione di griglia: sui datasheet sono quasi sempre indicate le curve di variazione di questi (ed altri) parametri e quindi prima di cominciare a fare ipotesi di funzionamento e sul punto di lavoro sarebbe opportuno dargli un'occhiata tanto per capire "dove siamo".
Una cosa interessante ed abbastanza particolare riguarda invece proprio la valvola di cui stiamo trattando, premettendo che i valori e le curve sono quelle delle "originali" E182CC e non dei suoi cloni (ECC99 e 6N6P) anche perché, in special modo per le russe, i datasheet sono abbastanza avari di caratteristiche.
Poiché pero' non facciamo i farmacisti ma ci occupiamo di valvole possiamo tranquillamente ragionare ipotizzando realmente una perfetta equivalenza dei tubi.
Quello a cui dobbiamo stare attenti ma solo perché ne va del dimensionamento delle parti "accessorie" sono essenzialmente i valori della corrente dei filamenti, la massima tensione di placca, la massima dissipazione ed un altro parametro troppo spesso trascurato: la Vkf che poi non è altro che il valore della differenza di potenziale fra catodo e filamento.
Nel nostro caso ha poca importanza perché il catodo è a soli 4V dal filamento ma in altre situazioni (SRPP, mu follower, cathode follower, cascode, ecc.) in cui i catodi si trovano a valori elevati di tensione dobbiamo stare in campana.
Non è che il tubo "schioppa" ma potrebbero innescarsi strane oscillazioni spessissimo a frequenza molto alta che le nostre orecchie percepiscono poco ma che sono "mortali" per certi delicati tweeter dei nostri amati diffusori.
In questo senso i russi (NOS) sono tubi piuttosto robusti e quindi quasi sempre "ci stiamo dentro" ma ad esempio attenzione alla corrente di filamento: la 6N6P assorbe oltre 900 mA, praticamente come la finale...!
Dicevamo della particolarità delle curve caratteristiche del nostro tubo: è uno dei pochissimi tubi di segnale che è stato progettato espressamente per lavorare in griglia positiva.
La Philips infatti traccia quella serie di curve tratteggiate nell'intorno di Vg=0 affiancando a ciascuna di esse il valore della corrente di griglia assorbita dal tubo, espressa in microA.
E' un caso più unico che raro per i tubi di segnale mentre è assolutamente normale per quelli di potenza e anzi molti triodi a riscaldamento diretto di grande e giustificata fama (845, 211, 300B, ecc.) sono stati progettati espressamente per lavorare in quelle condizioni ma con assorbimenti che in alcuni casi raggiungono, in modulazione profonda, anche le decine di mA.
E' abbastanza evidente allora che lo stadio pilota debba essere dimensionato in modo assolutamente diverso dal solito e con grandi capacità di erogazione di corrente sul carico e dunque di potenza in uscita tant'è che spesso si usa una finale per pilotare una finale...
Tutto questo a conclusione di questa (noiosa) trattazione per comprendere meglio le scelte effettuate per il driver di 'ste benedette 6L6...
A proposito, auguri Gigi...!
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
mau749 ha scritto:
Se poi a questo aggiungiamo che lo si può ottimizzare aggiungendo (con moderazione) un po' di "sabbia" qua e la (componenti a SS intendo) ecco che si possono raggiungere risultati teorici e sonori davvero notevoli.
Scusa Mau749, per "sabbia" intendi silicio, e per SS = Stato Solido?
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
mau749 ha scritto:... rieccomi... seconda puntata.
Molto interessante, grazie.
Spero di trovare presto il tempo di rileggere con comodo e mettere in pratica
Switters- Membro classe oro
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
PHIL MASNAGH ha scritto:mau749 ha scritto:
Se poi a questo aggiungiamo che lo si può ottimizzare aggiungendo (con moderazione) un po' di "sabbia" qua e la (componenti a SS intendo) ecco che si possono raggiungere risultati teorici e sonori davvero notevoli.
Scusa Mau749, per "sabbia" intendi silicio, e per SS = Stato Solido?
... esatto Phil, proprio come hai ipotizzato,... e scusate per la terminologia un po' criptica.
Ora vediamo di dare una mano a Gigi per vedere se riusciamo a far suonare queste benedette 6L6 e poi, con un po' di calma, posterò la mia realizzazione di un pre di linea, ovviamente un semplice catodo comune, ma un po' speciale proprio perché ho messo in pratica questa simbiosi fra tubi e stato solido e con risultati, a mio personalissimo e quindi insindacabile giudizio, davvero interessanti.
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
In attesa di postare, conto stanotte, le caratteristiche complete dell'ampli, intanto mi porto avanti con il lavoro e cominciamo a parlare di alimentazione.
Una cosa credo debba essere subito chiara: l'alimentazione SUONA e non è quindi solo una semplice fonte d'energia ma parte integrante ed imprescindibile di un progetto.
Cerchiamo con quello che abbiamo di accroccare qualcosa che possa avere un minimo di probabilità di decenza.
Trasformatore anodica: va benissimo il separatore di rete 220/220 tenendo conto che dovrà erogare in servizio continuo circa 120 mA e quindi da almeno 50 VA.
Trasformatore filamenti: ottimo quello indicato 6.3V/4A; nel nostro progetto dovrà accollarsi quasi 3A in servizio continuo.
Elettrolitici di filtro: meglio sarebbe stato averne un paio con tensioni di lavoro più elevate ma va bene anche utilizzarne due in serie (330uF/200V = 165uF/400V) a patto di bypassarli ciascuno con una resistenza da 100K/1W per essere sicuri che il collegamento centrale sia effettivamente alla metà della tensione di alimentazione.
Per simulare velocemente e con buona approssimazione il comportamento di un alimentatore è scaricabile gratuitamente il programma PSUD2 dal sito : http://www.duncanamps.com/psud2/index.html ed è con questo che opereremo.
Lo schema proposto è questo:
Si vede immediatamente che si tratta di un C-R-C-L-C-R-C in cui è presente un'induttanza di valore piuttosto elevato (20H) e che non figura nella lista della spesa ma fra poco scoprirete come si può realizzare con pochissima "sabbia" (!) un circuitino che ne simula perfettamente le caratteristiche e le prestazioni e che può essere facilmente tarato alla bisogna.
Poco da dire sullo schema se non che l'ultimo R-C in effetti opera lo sdoppiamento dei canali per cui ci saranno due celle identiche in parallelo composte ciascuna da una resistenza da 470R/5W ed un condensatore da 47uF/350V (va bene anche solo 10 uF/350V)
Così dimensionato e per il massimo assorbimento (120 mA) il ripple residuo è di soli 143 microV.
Vanno bene, checché se ne dica, anche i tanto bistrattati 1N4007 la cui influenza sul suono del sistema è assolutamente trascurabile rispetto alla qualità dei condensatori e degli altri componenti.
Arriviamo al sistema di simulazione d'induttanza, comunemente denominato "giratore".
Leggete questo:
Un mosfet da due centesimi che si trova al supermercato sotto casa, quattro resistenze ed un elettrolitico da 47uF/16 V (lo zener può essere omesso) ed abbiamo costruito l'equivalente di una induttanza da 20H che, da sola, costerebbe come tutto il kit... provare per credere.
Una cosa credo debba essere subito chiara: l'alimentazione SUONA e non è quindi solo una semplice fonte d'energia ma parte integrante ed imprescindibile di un progetto.
Cerchiamo con quello che abbiamo di accroccare qualcosa che possa avere un minimo di probabilità di decenza.
Trasformatore anodica: va benissimo il separatore di rete 220/220 tenendo conto che dovrà erogare in servizio continuo circa 120 mA e quindi da almeno 50 VA.
Trasformatore filamenti: ottimo quello indicato 6.3V/4A; nel nostro progetto dovrà accollarsi quasi 3A in servizio continuo.
Elettrolitici di filtro: meglio sarebbe stato averne un paio con tensioni di lavoro più elevate ma va bene anche utilizzarne due in serie (330uF/200V = 165uF/400V) a patto di bypassarli ciascuno con una resistenza da 100K/1W per essere sicuri che il collegamento centrale sia effettivamente alla metà della tensione di alimentazione.
Per simulare velocemente e con buona approssimazione il comportamento di un alimentatore è scaricabile gratuitamente il programma PSUD2 dal sito : http://www.duncanamps.com/psud2/index.html ed è con questo che opereremo.
Lo schema proposto è questo:
Si vede immediatamente che si tratta di un C-R-C-L-C-R-C in cui è presente un'induttanza di valore piuttosto elevato (20H) e che non figura nella lista della spesa ma fra poco scoprirete come si può realizzare con pochissima "sabbia" (!) un circuitino che ne simula perfettamente le caratteristiche e le prestazioni e che può essere facilmente tarato alla bisogna.
Poco da dire sullo schema se non che l'ultimo R-C in effetti opera lo sdoppiamento dei canali per cui ci saranno due celle identiche in parallelo composte ciascuna da una resistenza da 470R/5W ed un condensatore da 47uF/350V (va bene anche solo 10 uF/350V)
Così dimensionato e per il massimo assorbimento (120 mA) il ripple residuo è di soli 143 microV.
Vanno bene, checché se ne dica, anche i tanto bistrattati 1N4007 la cui influenza sul suono del sistema è assolutamente trascurabile rispetto alla qualità dei condensatori e degli altri componenti.
Arriviamo al sistema di simulazione d'induttanza, comunemente denominato "giratore".
Leggete questo:
Un mosfet da due centesimi che si trova al supermercato sotto casa, quattro resistenze ed un elettrolitico da 47uF/16 V (lo zener può essere omesso) ed abbiamo costruito l'equivalente di una induttanza da 20H che, da sola, costerebbe come tutto il kit... provare per credere.
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Oh basta là: un po' di sabbia al posto di ferro e rame?!? Questa sì che è bella. Voglio proprio provare alla prima occasione. Ho giusto una 6080WC e una 6922 da accoppiare. Per la verità ho già l'induttanza per l'alimentatore, ma posso provare la sabbia che proponi per fare delle comparazioni. Comunque ti avverto che ho intenzione di radunare il tuo scibile qui espresso in un'agile dispensa da tenere tra gli appunti... Quel simulatore che usi per i circuiti di amplificazione è anch'esso free? Grazie ancora...!!!
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Prova,... avrai delle sorprese.
Per quel che riguarda il simulatore io uso (da sempre) MicroCap che ho nella versione pro ma è scaricabile free una versione demo che ha tutte le funzione delle versioni complete e come unico limite il numero massimo di nodi gestibili che sono comunque ampiamente sufficienti anche per il più complicato apparecchio a valvole.
Lo trovi qui: http://www.spectrum-soft.com/index.shtm
Se comincerai a giocarci un po' fammelo sapere che ti invio le mie librerie aggiornate con moltissimi tubi in più di quelli contenuti nella versione base, comprese parecchie raddrizzatrici.
Se ti può interessare uno dei miei pre è realizzato proprio con una 6922 ed una 6H13 che è l'equivalente russa (meglio suonante a mio parere) della 6080/6AS7 e anch'esso abbastanza drogato dalla "sabbia"
Per quel che riguarda il simulatore io uso (da sempre) MicroCap che ho nella versione pro ma è scaricabile free una versione demo che ha tutte le funzione delle versioni complete e come unico limite il numero massimo di nodi gestibili che sono comunque ampiamente sufficienti anche per il più complicato apparecchio a valvole.
Lo trovi qui: http://www.spectrum-soft.com/index.shtm
Se comincerai a giocarci un po' fammelo sapere che ti invio le mie librerie aggiornate con moltissimi tubi in più di quelli contenuti nella versione base, comprese parecchie raddrizzatrici.
Se ti può interessare uno dei miei pre è realizzato proprio con una 6922 ed una 6H13 che è l'equivalente russa (meglio suonante a mio parere) della 6080/6AS7 e anch'esso abbastanza drogato dalla "sabbia"
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
mau749 ha scritto:
Se ti può interessare uno dei miei pre è realizzato proprio con una 6922 ed una 6H13 che è l'equivalente russa (meglio suonante a mio parere) della 6080/6AS7 e anch'esso abbastanza drogato dalla "sabbia"
Grazie per le informazioni. E' probabile che cominci a smanettare un po', anche perché mi diverto più a progettare che a costruire... Se e quando avrò imparato un po', ti chiederò le librerie che mi offri. Grazie.
Per quanto riguarda il tuo pre con la 6080... io veramente ci volevo fare un piccolo finale...
Apparve su Costruire Hi-Fi N°24, se non sbaglio, si chiamava Lilliput. In effetti la genesi è un po' raffazzonata: un milione di anni fa comperai i TU di Nuova Elettronica per Single Ended di EL34. Solo che quei TU hanno un'impedenza di soli 2kOhm. E quando uscì il progetto del Lilliput, che ha TU da 1.4kOhm, ho comperato una 6080 per far lavorare quei TU da 2K.
Quel circuito l'ho montato in maniera sperimentale provando varie tipologie circuitali, tra cui anche il carico anodico di tipo induttivo per il driver. Ma non ho mai costruito un ampli completo inscatolato, cosa che prima o poi vorrei fare, anche se non risulterà il miglior ampli possibile. Grazie ancora.
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
PHIL MASNAGH ha scritto:
.....
Apparve su Costruire Hi-Fi N°24, se non sbaglio, si chiamava Lilliput. In effetti la genesi è un po' raffazzonata: un milione di anni fa comperai i TU di Nuova Elettronica per Single Ended di EL34. Solo che quei TU hanno un'impedenza di soli 2kOhm. E quando uscì il progetto del Lilliput, che ha TU da 1.4kOhm, ho comperato una 6080 per far lavorare quei TU da 2K.
.....
Ricordo quel progetto ed anche di averlo ascoltato: bel finalino, semplice e ben suonante; visto che hai tutto varrebbe la pena di metterci mano... prima o poi ti convinco!
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
ultima puntata... gli schemi definitivi...
I motivi di alcune scelte circuitali, da alcuni sicuramente opinabili e non condivisibili, sono stati ampiamente descritti in precedenza e quindi passiamo subito agli schemi.
Ho detto schemi perché ne proporrò due, abbastanza simili a prima vista ma concettualmente molto diversi.
Questa è la versione standard già proposta ma tirata al limite del 5% di distorsione che riesce (sulla carta) a fornire circa 7W.
Non è stato cambiato nulla, semplicemente è stata aumentata le tensione del segnale in ingresso per capire come si sarebbe comportato il sistema ad un eventuale sovraccarico.
Non succede nulla di imprevisto, il finale si limita ad aumentare quasi linearmente la distorsione all'aumento della potenza in uscita senza evidenti segni di clipping precoce.
La sensibilità d'ingresso per circa 7W out al 5% di distorsione è di circa 350 mV RMS.
questi sono i valori di input/output
e questo l'andamento dello spettro di distorsione:
come si vede da quest'ultima simulazione (grafico al centro) la distorsione è prevalentemente di seconda armonica (il picco più alto) con pochissimi residui di armoniche superiori come dovrebbe essere in un apparecchio a valvole che si rispetti.
Questa è la versione base, ma vi propongo un'alternativa facilmente sperimentabile a bassissimo costo che potrebbe riservare molte sorprese all'ascolto:
Cosa è cambiato?
Semplicemente è stato sostituito il gruppo R3/C2 sul catodo della 6L6 con un diodo zener da 12V e da almeno 1W di dissipazione, meglio se 5W.
Se la modifica è estremamente semplice, assolutamente non semplice è il concetto di base perché con lo zener abbiamo introdotto un generatore di tensione costante (CVS) sul catodo della finale che ne fissa in maniera molto precisa e stabile il punto di funzionamento anche al variare degli altri parametri, ad esempio la tensione di rete e quindi la tensione anodica.
Come nel caso del giratrore al posto della classica induttanza avvolta questa modifica potrà riservare inaspettati risultati sonori.
I valori di output sono praticamente gli stessi della versione standard ed anche la distribuzione della distorsione come si può vedere nella simulazione seguente.
Per tutte le configurazioni valgono alcuni personali consigli, dettati essenzialmente da una discretamente lunga esperienza a lavorare con i tubi.
I componenti impiegati sono pochi e val la pena di usare buone cose ma senza per questo svenarsi acquistando condensatori marca XYZ all'elio/argon con placche in iridio e costruiti appositamente per la NASA... il componente più critico è il condensatore d'accoppiamento C1 da 1uF e almeno 250V.
Qui le scelte possono essere diverse, bene i polipropilene WIMA MKS, gli ERO, i Solen, meno i poliestere MKP e similari.
Io di solito in quelle posizioni uso degli eccellenti (ed economici) condensatori russi carta/olio delle serie K40P / K42P /K75-10 (per capire di cosa stiamo parlando guardate qui: http://www.diytube.com/phpBB2/viewtopic.php?t=898 e fatevi un giro su eBay...) oppure se ho proprio bisogno di "schiarire" un po' il suono i PEPT (sempre russi) della serie K73-15.
Gli elettrolitici dell'alimentazione dovrebbero essere degli onesti ELNA o ROE o PHILIPS ma vanno altrettanto bene i giapponesi NICHICON e simili.
Se costruite la versione base l'altro componente che si "sente" molto è il condensatore sul catodo della 6L6 che può variare da 100 a 220uF/35V: qui l'ideale senza dover fare un mutuo sono gli ELNA CERAFINE ad elettrolita secco ancora reperibili nonostante siano usciti di produzione, in alternativa bene anche i NICHICON MUSE.
Per le resistenze NIENTE STRATO METALLICO ma solo buone resistenze a impasto di carbone da almeno 1W di dissipazione, tranne ovviamente dove è richiesta dissipazione superiore (R3 da 2W, R5 da 5W)
Infine i tubi:
qui mi attirerò le ire di molti "guru" ma non me ne frega niente... per un apparecchio del genere (e anche per moltissimi altri aggeggi cinesi tutti led e cromature) non vale la pena spendere un capitale per i NOS europei o americani... lasciate stare le Mullard, le WE, le Telefunken, le Sylvania, e via discorrendo.
Non ho particolari ideologie politiche che mi spingano "oltre cortina" ma devo dire onestamente che i tubi russi ex-unione sovietica e quindi con almeno una ventina d'anni di vita sulle spalle hanno moltissimo da dire in termini di costruzione, prestazioni e musicalità, molto, molto di più dei moderni russi (EH, Svetlana, Sovtek, ecc.) e sicuramente avanti anni luce ai cinesi, almeno per quel che concerne i tubi più diffusi e per i quali esiste equivalenza.
A questo punto credo proprio di aver finito, ora tocca a voi scaldare il saldatore...
I motivi di alcune scelte circuitali, da alcuni sicuramente opinabili e non condivisibili, sono stati ampiamente descritti in precedenza e quindi passiamo subito agli schemi.
Ho detto schemi perché ne proporrò due, abbastanza simili a prima vista ma concettualmente molto diversi.
Questa è la versione standard già proposta ma tirata al limite del 5% di distorsione che riesce (sulla carta) a fornire circa 7W.
Non è stato cambiato nulla, semplicemente è stata aumentata le tensione del segnale in ingresso per capire come si sarebbe comportato il sistema ad un eventuale sovraccarico.
Non succede nulla di imprevisto, il finale si limita ad aumentare quasi linearmente la distorsione all'aumento della potenza in uscita senza evidenti segni di clipping precoce.
La sensibilità d'ingresso per circa 7W out al 5% di distorsione è di circa 350 mV RMS.
questi sono i valori di input/output
e questo l'andamento dello spettro di distorsione:
come si vede da quest'ultima simulazione (grafico al centro) la distorsione è prevalentemente di seconda armonica (il picco più alto) con pochissimi residui di armoniche superiori come dovrebbe essere in un apparecchio a valvole che si rispetti.
Questa è la versione base, ma vi propongo un'alternativa facilmente sperimentabile a bassissimo costo che potrebbe riservare molte sorprese all'ascolto:
Cosa è cambiato?
Semplicemente è stato sostituito il gruppo R3/C2 sul catodo della 6L6 con un diodo zener da 12V e da almeno 1W di dissipazione, meglio se 5W.
Se la modifica è estremamente semplice, assolutamente non semplice è il concetto di base perché con lo zener abbiamo introdotto un generatore di tensione costante (CVS) sul catodo della finale che ne fissa in maniera molto precisa e stabile il punto di funzionamento anche al variare degli altri parametri, ad esempio la tensione di rete e quindi la tensione anodica.
Come nel caso del giratrore al posto della classica induttanza avvolta questa modifica potrà riservare inaspettati risultati sonori.
I valori di output sono praticamente gli stessi della versione standard ed anche la distribuzione della distorsione come si può vedere nella simulazione seguente.
Per tutte le configurazioni valgono alcuni personali consigli, dettati essenzialmente da una discretamente lunga esperienza a lavorare con i tubi.
I componenti impiegati sono pochi e val la pena di usare buone cose ma senza per questo svenarsi acquistando condensatori marca XYZ all'elio/argon con placche in iridio e costruiti appositamente per la NASA... il componente più critico è il condensatore d'accoppiamento C1 da 1uF e almeno 250V.
Qui le scelte possono essere diverse, bene i polipropilene WIMA MKS, gli ERO, i Solen, meno i poliestere MKP e similari.
Io di solito in quelle posizioni uso degli eccellenti (ed economici) condensatori russi carta/olio delle serie K40P / K42P /K75-10 (per capire di cosa stiamo parlando guardate qui: http://www.diytube.com/phpBB2/viewtopic.php?t=898 e fatevi un giro su eBay...) oppure se ho proprio bisogno di "schiarire" un po' il suono i PEPT (sempre russi) della serie K73-15.
Gli elettrolitici dell'alimentazione dovrebbero essere degli onesti ELNA o ROE o PHILIPS ma vanno altrettanto bene i giapponesi NICHICON e simili.
Se costruite la versione base l'altro componente che si "sente" molto è il condensatore sul catodo della 6L6 che può variare da 100 a 220uF/35V: qui l'ideale senza dover fare un mutuo sono gli ELNA CERAFINE ad elettrolita secco ancora reperibili nonostante siano usciti di produzione, in alternativa bene anche i NICHICON MUSE.
Per le resistenze NIENTE STRATO METALLICO ma solo buone resistenze a impasto di carbone da almeno 1W di dissipazione, tranne ovviamente dove è richiesta dissipazione superiore (R3 da 2W, R5 da 5W)
Infine i tubi:
qui mi attirerò le ire di molti "guru" ma non me ne frega niente... per un apparecchio del genere (e anche per moltissimi altri aggeggi cinesi tutti led e cromature) non vale la pena spendere un capitale per i NOS europei o americani... lasciate stare le Mullard, le WE, le Telefunken, le Sylvania, e via discorrendo.
Non ho particolari ideologie politiche che mi spingano "oltre cortina" ma devo dire onestamente che i tubi russi ex-unione sovietica e quindi con almeno una ventina d'anni di vita sulle spalle hanno moltissimo da dire in termini di costruzione, prestazioni e musicalità, molto, molto di più dei moderni russi (EH, Svetlana, Sovtek, ecc.) e sicuramente avanti anni luce ai cinesi, almeno per quel che concerne i tubi più diffusi e per i quali esiste equivalenza.
A questo punto credo proprio di aver finito, ora tocca a voi scaldare il saldatore...
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
mau749 ha scritto:PHIL MASNAGH ha scritto:
.....
Apparve su Costruire Hi-Fi N°24, se non sbaglio, si chiamava Lilliput. In effetti la genesi è un po' raffazzonata: un milione di anni fa comperai i TU di Nuova Elettronica per Single Ended di EL34. Solo che quei TU hanno un'impedenza di soli 2kOhm. E quando uscì il progetto del Lilliput, che ha TU da 1.4kOhm, ho comperato una 6080 per far lavorare quei TU da 2K.
.....
Ricordo quel progetto ed anche di averlo ascoltato: bel finalino, semplice e ben suonante; visto che hai tutto varrebbe la pena di metterci mano... prima o poi ti convinco!
Ho aperto la discussione "Quasi Lilliput"...
Niente a che vedere con la tua magistrale esposizione del progetto di single ended con 6L6...!!! Sono davvero incantato, estasiato, e via dicendo... Ho imparato che mettere un po' di sabbia tra i tubi aiuta a sentire meglio con le orecchie... Ho imparato un altro mucchio di cose e non so davvero come ringraziarti. Ho già preparato dei PDF nei quali ho raccolto le tue parole apparse in questa discussione e in quella che tratta il SIPP. C'è poi quella con il SE con la PL504, e poi che altre? Certo! C'è un PP sempre con 6L6... e poi cosa? Non mi voglio perdere niente! Mi faccio un libro e me lo leggo per tirarmi su il morale e per prendere spunti.... Aspetto ora quella sul pre-ampli Ci conto
Ultima modifica di PHIL MASNAGH il Sab Feb 18, 2012 8:46 am - modificato 1 volta.
PHIL MASNAGH- Membro di riguardo
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Non posso che associarmi ai complimenti ed alla magistrale sapienza, e preparazione del nostro amico MAURI.
Del resto, ho avuto l'onore ed il piacere di ricevere un progetto personalizzato, che realizzerò, non appena ricevuti alcuni ragguagli dal nostro amico, contattato per mp.
Del resto che più ne sa più ne mette, some sapete mi è capitato anche a me di dare una mano qui su con un piccolo progettino per cuffie.
Ma io sono purtroppo moooooolto ingnorante, ed il paragone neanche a pensarlo.
Grazie ancora MURI
Gigi
Del resto, ho avuto l'onore ed il piacere di ricevere un progetto personalizzato, che realizzerò, non appena ricevuti alcuni ragguagli dal nostro amico, contattato per mp.
Del resto che più ne sa più ne mette, some sapete mi è capitato anche a me di dare una mano qui su con un piccolo progettino per cuffie.
Ma io sono purtroppo moooooolto ingnorante, ed il paragone neanche a pensarlo.
Grazie ancora MURI
Gigi
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Che dire...TANTO DI CAPPELLO per la disponibilità e la competenza.
Grazie Mau!
Giovanni
Grazie Mau!
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Giobax- Membro di riguardo
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Ringrazio tutti per gli apprezzamenti e spero di esser stato utile per cominciare a capire qualche concetto di base per poter lavorare con le valvole.
Mi sono reso conto che postando gli schemi le etichette dei valori di tensione nei vari punti hanno coperto alcuni collegamenti che, per che con le valvole ci lavora da sempre, sono abbastanza ovvi ma non altrettanto per chi comincia ora.
Ripropongo quindi lo schema "pulito" per evitare errori e confusione.
Alcune delucidazioni:
è sparita la resistenza da 10R in serie al TU perché in effetti quella resistenza fittizia serviva, in sede di simulazione, per comprendere nel circuito anche la resistenza propria degli avvolgimenti del TU: agli effetti della costruzione NON ESISTE.
Il simbolo accanto al valore della tensione anodica NON è un condensatore ma il classico simbolo indicante una batteria: in quel punto arriva la tensione in uscita dall'alimentatore.
La resistenza in ingresso (100K) può essere sostituita con un potenziometro di pari valore nel caso si volesse utilizzare "il coso" come integrato.
Sono a completa disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.
Buon lavoro a tutti.
Mi sono reso conto che postando gli schemi le etichette dei valori di tensione nei vari punti hanno coperto alcuni collegamenti che, per che con le valvole ci lavora da sempre, sono abbastanza ovvi ma non altrettanto per chi comincia ora.
Ripropongo quindi lo schema "pulito" per evitare errori e confusione.
Alcune delucidazioni:
è sparita la resistenza da 10R in serie al TU perché in effetti quella resistenza fittizia serviva, in sede di simulazione, per comprendere nel circuito anche la resistenza propria degli avvolgimenti del TU: agli effetti della costruzione NON ESISTE.
Il simbolo accanto al valore della tensione anodica NON è un condensatore ma il classico simbolo indicante una batteria: in quel punto arriva la tensione in uscita dall'alimentatore.
La resistenza in ingresso (100K) può essere sostituita con un potenziometro di pari valore nel caso si volesse utilizzare "il coso" come integrato.
Sono a completa disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.
Buon lavoro a tutti.
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
mau749 ha scritto:
Sono a completa disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.
Buon lavoro a tutti.
Grazie a Te di vero cuore.
Persona Speciale Maurizio.
Proposta ALL'ADMIN
NOMINA PER MAUR749 A
PROJECT MASTER PRO
A mio modesto parere ne ha tutti i meriti
Gigi
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
gigi6c ha scritto:mau749 ha scritto:
Sono a completa disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.
Buon lavoro a tutti.
Grazie a Te di vero cuore.
Persona Speciale Maurizio.
Proposta ALL'ADMIN
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A mio modesto parere ne ha tutti i meriti
Gigi
... esagerato ... ma, senza falsa modestia, credo molto nelle parole di Socrate... "...so di non sapere..."
comunque grazie
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Mauro non finirò mai di ringraziarti.
Ho bisogno, di chiarire se possibile, alcuni particolari e penso di farli sul forum per rendere partecipi tutti ed avere il tuo prezioso parere oltr atutti quelli che mi hai dato in mp
Lo stadio di alimentazione proposto con il progetto in origine, no c'era alcun rumore di fondo..silenzio assoluto.
Con il giratore abbiamo di fatto un'ampli ibrido, seppur solo nello stadio di alimentazione.
La medesima cella RC originaria potrebbe essere utilizzata sul tuo schema per avere un valvolare puro ?
Grazie anticipate
Gigi
Ho bisogno, di chiarire se possibile, alcuni particolari e penso di farli sul forum per rendere partecipi tutti ed avere il tuo prezioso parere oltr atutti quelli che mi hai dato in mp
Lo stadio di alimentazione proposto con il progetto in origine, no c'era alcun rumore di fondo..silenzio assoluto.
Con il giratore abbiamo di fatto un'ampli ibrido, seppur solo nello stadio di alimentazione.
La medesima cella RC originaria potrebbe essere utilizzata sul tuo schema per avere un valvolare puro ?
Grazie anticipate
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Si può certamente tornare al "vecchio" sistema delle sole celle RC, la differenza teorica sarà un valore più alto del ripple sull'anodica, dell'ordine dei millivolt in luogo dei microvolt della soluzione ibrida.
Però, come ho già detto e ripetuto e ribadisco ancora, dobbiamo convincerci che l'alimentazione è parte integrante del progetto a livello sonoro e non solo una fonte d'energia ed in questo senso il rumore residuo è solo uno degli aspetti.
Però, come ho già detto e ripetuto e ribadisco ancora, dobbiamo convincerci che l'alimentazione è parte integrante del progetto a livello sonoro e non solo una fonte d'energia ed in questo senso il rumore residuo è solo uno degli aspetti.
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Condivido in pieno quanto ribadisci e detto in precedenza in merito all'alimentazione.Ne sono ben certo e sperimento quotidianamente sulla mia pellaccia, anzi sulle mie orecchie la differenza tra uno stadio di alimentazione ben fato ed uno meno,poi sui classe "A" non ne parliamo e mi piace, anche se ti sei già espresso in merito, dire che"l'alimentazione suona".mau749 ha scritto:Si può certamente tornare al "vecchio" sistema delle sole celle RC, la differenza teorica sarà un valore più alto del ripple sull'anodica, dell'ordine dei millivolt in luogo dei microvolt della soluzione ibrida.
Però, come ho già detto e ripetuto e ribadisco ancora, dobbiamo convincerci che l'alimentazione è parte integrante del progetto a livello sonoro e non solo una fonte d'energia ed in questo senso il rumore residuo è solo uno degli aspetti.
A riguardo del progetto in argomento, per uno che utilizza generalmente bjt e fet, figurati dire è un ibrido o un valvolare puro, del resto per un valvolare puro, dovremmo usare anche una valvola raddrizzatrice in ragione di diodi o ponti vari.
Gigi
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Ho sempre affermato di essere integralista ( e rompib***) ma questo non significa avere i classici paraocchi o para...orecchie nel nostro caso.
Fino a qualche anno fa (un paio) rifiutavo "per definizione" qualunque inquinamento di "sabbia" (leggi silicio alias stato solido) e quindi alimentazioni rigorosamente a tubi, niente zener o diodi vari e soprattutto niente transistor o fet, insomma un purista convinto.
Poi un amico con la mia (nostra) stessa malattia e molto, molto preparato mi ha fatto ascoltare un apparecchio nel quale convivevano magnificamente le due tecnologie o meglio lo stato solito "asserviva" per così dire i tubi in una simbiosi perfetta.
Da quel momento ho capito che "integralista" o "purista" poteva anche significare semplicemente "stupido" ed ho cominciato a sperimentare.
Ecco che oggi non mi scandalizzo più di tanto ad usare CCS a SS o led o zener per polarizzare o anche simulatori d'induttanza a mosfet quando tutto questo abbia una precisa ragione tecnica e soprattutto "sonora".
Attualmente in quasi tutti i miei apparecchi qualcosa a stato solido è praticamente sempre presente: tanto per farti un esempio, sui mono con le 300B la polarizzazione di catodo è realizzata da una serie (9) di zener 6.8V/5W al posto della solita resistenza di potenza e relativo condensatore di bypass e questo non per "moda" ma perché, a mio avviso (e non solo) questa soluzione suona meglio.
Poi magari si riscoprono componenti "dimenticati" come le stabilizzatrici a catodo freddo argon/neon, si provano, si apprezzano e si usano...
Fino a qualche anno fa (un paio) rifiutavo "per definizione" qualunque inquinamento di "sabbia" (leggi silicio alias stato solido) e quindi alimentazioni rigorosamente a tubi, niente zener o diodi vari e soprattutto niente transistor o fet, insomma un purista convinto.
Poi un amico con la mia (nostra) stessa malattia e molto, molto preparato mi ha fatto ascoltare un apparecchio nel quale convivevano magnificamente le due tecnologie o meglio lo stato solito "asserviva" per così dire i tubi in una simbiosi perfetta.
Da quel momento ho capito che "integralista" o "purista" poteva anche significare semplicemente "stupido" ed ho cominciato a sperimentare.
Ecco che oggi non mi scandalizzo più di tanto ad usare CCS a SS o led o zener per polarizzare o anche simulatori d'induttanza a mosfet quando tutto questo abbia una precisa ragione tecnica e soprattutto "sonora".
Attualmente in quasi tutti i miei apparecchi qualcosa a stato solido è praticamente sempre presente: tanto per farti un esempio, sui mono con le 300B la polarizzazione di catodo è realizzata da una serie (9) di zener 6.8V/5W al posto della solita resistenza di potenza e relativo condensatore di bypass e questo non per "moda" ma perché, a mio avviso (e non solo) questa soluzione suona meglio.
Poi magari si riscoprono componenti "dimenticati" come le stabilizzatrici a catodo freddo argon/neon, si provano, si apprezzano e si usano...
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
UN canale appena finito,
Molto bello il suono, non eccezzionale la dimanica, ma parliamo pur di soli 4,5W, assenza totale di distorsione udibile ad ore 10 con il mio pre luxman
Grazie Mauro Grande
Ora completo l'altro canale
Molto bello il suono, non eccezzionale la dimanica, ma parliamo pur di soli 4,5W, assenza totale di distorsione udibile ad ore 10 con il mio pre luxman
Grazie Mauro Grande
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Con le valvole è dura fare apparecchi davvero ben suonanti (in SE) al di sopra degli 8-10W, salvo qualche rarissima eccezione (211/845) che però richiede un grosso impegno in termini di costo e di capacità costruttiva, se non altro perché suonano davvero bene con 1250V di anodica...
Mi fa piacere che il suono ti piaccia, le 6L6 sono tubi molto musicali ma, per favore, togli quei due obbrobbriosi Philips arancioni in poliestrere e mettici due polipropilene seri o due carta/olio, vedrai, anzi, sentirai... tutta un'altra musica...
Mi fa piacere che il suono ti piaccia, le 6L6 sono tubi molto musicali ma, per favore, togli quei due obbrobbriosi Philips arancioni in poliestrere e mettici due polipropilene seri o due carta/olio, vedrai, anzi, sentirai... tutta un'altra musica...
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Re: Amplificatore valvolare in kit 8 + 8 WATT RMS in classe A pura
Ho dei rifa cara olio 1,5 mf che ne dici
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