Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
ideafolle ha scritto:ciao maurizio scusa la mia ingnoranza ma le r 23e24 vanno messe o sono una simulazione del carico poi l'uscita e' unica con due giratori in parallelo o sono due uscite singole ? che dopo 4 bire nun cio' capito una segamau749 ha scritto:Rispondo pubblicamente a Ottaviano (hell67) che mi chiedeva in PM lo schema dell'alimentatore della mia versione.
Lo schema è questo:
Come si vede è un R-CRC-RC sdoppiato con un moltiplicatore di capacità per canale.
La resistenza R25 (220R) è stata inserita per per limitare la corrente inversa sui diodi che non è indifferente date le alte capacità dei condensatori.
I valori delle resistenze R16-R28-R29 possono essere modificati (entro certi limiti) per aggiustare le tensione d'uscita al valore desiderato.
R26 ed R27 sono le resistenze di caduta dei due led che non sono stati inseriti per fare scena ma per presentare un minimo di carico all'alimentatore anche nel funzionamento a vuoto ed hanno in un certo senso una funzione stabilizzatrice per le correnti circolanti consentendo ai moltiplicatori di lavorare al meglio.
Tutto qui.
A Zì... se ha usato due led bianchi alta luminosità come sembra... è il minimo sindacale per non perforare la retina!
Mauro
emmeci- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
mauro scusa ma ancora unon capito
ideafolle- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
Ma... magari non ho capito un chiurlo neanche io, ma a me sembrano le resistenze all'uopo da mettere in serie ai led per....
Mauro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
maure te pzza scapa lo sorcie dal condominio e che la cassa mutua ti assista le r dei led sono r 26e27 va be' 4 bire ma quelle lo visteemmeci ha scritto: Ma... magari non ho capito un chiurlo neanche io, ma a me sembrano le resistenze all'uopo da mettere in serie ai led per....
Mauro
ideafolle- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
graziemau749 ha scritto:Rispondo pubblicamente a Ottaviano (hell67) che mi chiedeva in PM lo schema dell'alimentatore della mia versione.
Lo schema è questo:
Come si vede è un R-CRC-RC sdoppiato con un moltiplicatore di capacità per canale.
La resistenza R25 (220R) è stata inserita per per limitare la corrente inversa sui diodi che non è indifferente date le alte capacità dei condensatori.
I valori delle resistenze R16-R28-R29 possono essere modificati (entro certi limiti) per aggiustare le tensione d'uscita al valore desiderato.
R26 ed R27 sono le resistenze di caduta dei due led che non sono stati inseriti per fare scena ma per presentare un minimo di carico all'alimentatore anche nel funzionamento a vuoto ed hanno in un certo senso una funzione stabilizzatrice per le correnti circolanti consentendo ai moltiplicatori di lavorare al meglio.
Tutto qui.
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
Allora:
R23 ed R24 SIMULANO l'assorbimento del pre (circa 1.8 mA) e quindi NON vanno inserite.
I canali sono separati a cominciare da R28 ed R29 (330R), quelle marroni grosse sulla PCB.
R26 ed R27 sono le resistenze di caduta per avere nei led una corrente di circa 2mA: i led ora diventati rossi e non più blu come nella foto perché sono molto più lineari per bassi valori di corrente.
R30 simula la resistenza del primario riportata al secondario del TA: anche questa non va inserita.
Con V AC di 18V e con gli assorbimenti previsti la tensione d'uscita è circa 15.75V; con le costanti di tempo che ci sono in giro l'alimentatore impiega circa due minuti per stabilizzare le tensioni.
R23 ed R24 SIMULANO l'assorbimento del pre (circa 1.8 mA) e quindi NON vanno inserite.
I canali sono separati a cominciare da R28 ed R29 (330R), quelle marroni grosse sulla PCB.
R26 ed R27 sono le resistenze di caduta per avere nei led una corrente di circa 2mA: i led ora diventati rossi e non più blu come nella foto perché sono molto più lineari per bassi valori di corrente.
R30 simula la resistenza del primario riportata al secondario del TA: anche questa non va inserita.
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
il condensatore da 1 micro a cosa serve??Sembra un dettaglio ma mi ha incuriosito perchè nn l'ho visto su altri molitpl.
grazie
grazie
valvolas- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
valvolas ha scritto:il condensatore da 1 micro a cosa serve??Sembra un dettaglio ma mi ha incuriosito perchè nn l'ho visto su altri molitpl.
grazie
Quel condensatore non è in effetti parte integrante del moltiplicatore in senso stretto ma serve solamente a mantenerne bassa l'impedenza dell'alimentatore nei confronti delle alte frequenze.
Il moltiplicatore di capacità "sostituisce" a tutti gli effetti un grosso condensatore nello schema dell'alimentatore: quel cap da 1 uF (o anche meno, 0.47uF bastano) in pratica è il classico bypass che normalmente si usa appunto sui grossi elettrolitici e per lo stesso motivo.
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
grazie maurizio (mo che o smaltito le 4 bire)tutto chiaro come sempre molto professionale e disponibile
ideafolle- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
grazie in effetti l'ho messo anche sul mio era a valori un po piu bassi di solito sto sui 10/15 nano sui bypass nella logica che ci si buttano frequenze che nn coinvolgono le ns,o forse perchè le prime ttl che uscivano mettevano come bypass 10 nano sono andato avanti cosi... x tradizionemau749 ha scritto:valvolas ha scritto:il condensatore da 1 micro a cosa serve??Sembra un dettaglio ma mi ha incuriosito perchè nn l'ho visto su altri molitpl.
grazie
Quel condensatore non è in effetti parte integrante del moltiplicatore in senso stretto ma serve solamente a mantenerne bassa l'impedenza dell'alimentatore nei confronti delle alte frequenze.
Il moltiplicatore di capacità "sostituisce" a tutti gli effetti un grosso condensatore nello schema dell'alimentatore: quel cap da 1 uF (o anche meno, 0.47uF bastano) in pratica è il classico bypass che normalmente si usa appunto sui grossi elettrolitici e per lo stesso motivo.
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
valvolas ha scritto:
........................
grazie in effetti l'ho messo anche sul mio era a valori un po piu bassi di solito sto sui 10/15 nano sui bypass nella logica che ci si buttano frequenze che nn coinvolgono le ns,o forse perchè le prime ttl che uscivano mettevano come bypass 10 nano sono andato avanti cosi... x tradizione
In campo audio si lavora a frequenze molto più basse che non in campo digitale e dunque il classico bypass da 0.01uF può tranquillamente essere aumentato.
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
ciao mauri pure te a zonzo lai provato poi la v3 se si come va
ideafolle- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
cia ottavia che volemo fa'! se vedemo in cantina de valvolas cie' deve esse rimasta qualche bocia dai che chiamamo pure mau749
ps grazie per il circuitlab mo cie devo pia la mano
ps grazie per il circuitlab mo cie devo pia la mano
ideafolle- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
ideafolle ha scritto:cia ottavia che volemo fa'! se vedemo in cantina de valvolas cie' deve esse rimasta qualche bocia dai che chiamamo pure mau749
ps grazie per il circuitlab mo cie devo pia la mano
hell67- Membro classe argento
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
Stanotte finalmente ho potuto cominciare a fare un po' di prove d'ascolto, per fortuna non ho vicini tanto "vicini" e quindi non ho rischiato la denuncia per schiamazzi notturni... mia moglie ci è abituata e chiudendo tutte le porte...
Come potete vedere l'ho assemblato al volo su una tavoletta con ingressi ed uscite sul frontale per lasciare lontano il TA; il volume è un grosso ALPS NOS da 100K.
Uniche varianti rispetto alla prima versione sono state quelle di aver aumentato la capacità d'ingresso ponendo in parallelo al di sotto della PCB un altro cap (ERO MKT 1813) da 6.8 uF e variando la rete di polarizzazione rispettivamente con un trimmer multigiri da 100K e resistenza verso massa da 10K; questa scelta è stata fatta osservando il clipping che in questo caso diventa più simmetrico che non con i valori standard.
Qualche immagine del setup.
Gruppo di famiglia in un interno...
... in compagnia di tre fratelloni...
uno lo conoscete già... gli altri ancora no, ... ma non disperate...
Osservando il resto dell'impianto è evidente che questo è stato costruito ed ottimizzato seguendo un'idea molto precisa e dunque tutte le considerazioni sul suono del Minimalist nella mia versione hanno un valore assolutamente relativo ed estremamente personale ed in generale non "esportabili" in altri contesti diversi da questo.
Detto questo sicuramente l'apparecchio, considerata la sua semplicità, è una specie di miracolo.
Suona certamente da "stato solido", abbastanza "chiaro e contrastato", ma senza le asprezze che spesso caratterizzano anche prodotti di prezzo di due o tre ordini di grandezza superiori; la definizione è piuttosto buona pur senza far gridare al miracolo, ma questo può dipendere in buona parte dalla componentistica che, seppur discreta, rimane pur sempre economica nello spirito vero del progetto.
La precisione e la velocità sono invece molto buone, un po' meno la capacità di pilotaggio ma questo dipende dai miei finali che sono piuttosto "esigenti" in fatto di segnale in ingresso: ci vogliono quasi 3 V RMS per la massima potenza nominale e quindi il margine di dinamica diventa un po' risicato considerando che il Mini clippa abbastanza decisamente a poco più di tre volt e mezzo.
Ad esempio va decisamente meglio in questo senso con il finalino SIPP che invece ha una sensibilità d'ingresso di soli 400 mV.
Fin qui i molti pregi... e i difetti...?
A mio personalissimo giudizio un solo difetto: l'immagine.
La riproduzione della scena sonora è abbastanza ampia in larghezza pur restando ben confinata all'interno dei diffusori, ma poco estesa in altezza e, purtroppo, praticamente assente in profondità.
Questo tende ad appiattire e portare avanti il soundstage facendo perdere "corpo" alla riproduzione, insomma non ci sono "quinte" e non c'è "aria" intorno alle voci ed agli strumenti.
Con la musica "moderna" tragicamente manipolata in fase di editing con strumenti e strumentini sparpagliati di qua e di la questo effetto si nota un po' meno ma diventa assolutamente evidente quando si riproduca l'orchestra sinfonica, le voci e comunque gli strumenti acustici, pianoforte in testa.
Questo comunque non toglie nulla alla validità del progetto, bravo Gigi !
Come potete vedere l'ho assemblato al volo su una tavoletta con ingressi ed uscite sul frontale per lasciare lontano il TA; il volume è un grosso ALPS NOS da 100K.
Uniche varianti rispetto alla prima versione sono state quelle di aver aumentato la capacità d'ingresso ponendo in parallelo al di sotto della PCB un altro cap (ERO MKT 1813) da 6.8 uF e variando la rete di polarizzazione rispettivamente con un trimmer multigiri da 100K e resistenza verso massa da 10K; questa scelta è stata fatta osservando il clipping che in questo caso diventa più simmetrico che non con i valori standard.
Qualche immagine del setup.
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Osservando il resto dell'impianto è evidente che questo è stato costruito ed ottimizzato seguendo un'idea molto precisa e dunque tutte le considerazioni sul suono del Minimalist nella mia versione hanno un valore assolutamente relativo ed estremamente personale ed in generale non "esportabili" in altri contesti diversi da questo.
Detto questo sicuramente l'apparecchio, considerata la sua semplicità, è una specie di miracolo.
Suona certamente da "stato solido", abbastanza "chiaro e contrastato", ma senza le asprezze che spesso caratterizzano anche prodotti di prezzo di due o tre ordini di grandezza superiori; la definizione è piuttosto buona pur senza far gridare al miracolo, ma questo può dipendere in buona parte dalla componentistica che, seppur discreta, rimane pur sempre economica nello spirito vero del progetto.
La precisione e la velocità sono invece molto buone, un po' meno la capacità di pilotaggio ma questo dipende dai miei finali che sono piuttosto "esigenti" in fatto di segnale in ingresso: ci vogliono quasi 3 V RMS per la massima potenza nominale e quindi il margine di dinamica diventa un po' risicato considerando che il Mini clippa abbastanza decisamente a poco più di tre volt e mezzo.
Ad esempio va decisamente meglio in questo senso con il finalino SIPP che invece ha una sensibilità d'ingresso di soli 400 mV.
Fin qui i molti pregi... e i difetti...?
A mio personalissimo giudizio un solo difetto: l'immagine.
La riproduzione della scena sonora è abbastanza ampia in larghezza pur restando ben confinata all'interno dei diffusori, ma poco estesa in altezza e, purtroppo, praticamente assente in profondità.
Questo tende ad appiattire e portare avanti il soundstage facendo perdere "corpo" alla riproduzione, insomma non ci sono "quinte" e non c'è "aria" intorno alle voci ed agli strumenti.
Con la musica "moderna" tragicamente manipolata in fase di editing con strumenti e strumentini sparpagliati di qua e di la questo effetto si nota un po' meno ma diventa assolutamente evidente quando si riproduca l'orchestra sinfonica, le voci e comunque gli strumenti acustici, pianoforte in testa.
Questo comunque non toglie nulla alla validità del progetto, bravo Gigi !
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
occhio ing a lasciare in bella vista tutti quegli gli apparati,ma soprattutto la riserva di vino che hell e lo zio bruno girano sui colli romani
Hai provato cosi a titolo di curiosita' personale a stare sugli elettrolitici in ingresso anzichè sui plastici?So di dire una cosa controcorrente ma abbiamo ottenuto dei risultati soddisfacenti con i kenet assiali abbastanza usati in tlc,tali da convertire anche lo zio Bruno,scettico e portabandiera dei plastici ...
Infatti mo' s'e' autoproclamato Arcivescovo ed emimenza grandissima del forum
ciao zio
Hai provato cosi a titolo di curiosita' personale a stare sugli elettrolitici in ingresso anzichè sui plastici?So di dire una cosa controcorrente ma abbiamo ottenuto dei risultati soddisfacenti con i kenet assiali abbastanza usati in tlc,tali da convertire anche lo zio Bruno,scettico e portabandiera dei plastici ...
Infatti mo' s'e' autoproclamato Arcivescovo ed emimenza grandissima del forum
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
Sono senza parole.mau749 ha scritto:Stanotte finalmente ho potuto cominciare a fare un po' di prove d'ascolto,
Carissimo Mauro, l'ho detto in precedenza e lo ribadisco, è solo onore che un GRANDE come te abbia realizzato quel nostro piccolo ragnetto.
Io bravo, assolutamente...il vero MAESTRO qui sei tu.
Non posso che complimentarmi con te per quel po po di roba che ci hai mostrato e del bellissimo minimalist che hai messo su.
Grazie, grazie, grazie ancora.
Sei solo un GRANDE.
gigi
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
valvolas ha scritto:
Infatti mo' s'e' autoproclamato Arcivescovo ed emimenza grandissima del forum
ciao zio
Mi riferivo al sobrio nuovo avatar dello zio... (naturalmente)
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
@mau749
innanzitutto complimenti per la stupenda realizzazione
però ti dico (senza nessuna presunzione, per carità ) che dovresti provare a mettere in ingresso dei cap elettrolitici da 22uf e basta... sulla mia catena hanno fatto la differenza!
fai tu, e complimenti ancora per la pulizia della realizzazione!
innanzitutto complimenti per la stupenda realizzazione
però ti dico (senza nessuna presunzione, per carità ) che dovresti provare a mettere in ingresso dei cap elettrolitici da 22uf e basta... sulla mia catena hanno fatto la differenza!
fai tu, e complimenti ancora per la pulizia della realizzazione!
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
No, Gigi, il merito del progetto è solo tuo, io non ho fatto altro che copiarlo limitandomi a trasferire un po' di esperienza maturata con le valvole solamente nella parte riguardante l'alimentazione e non è detto che poi quella messa in pratica sia la soluzione migliore.
@valvolas & cucicu
Quella di usare gli elettrolitici è un'idea che è venuta in mente anche a me.
Con tensioni e livelli di segnale così bassi, soprattutto in uscita, non dovrebbero creare molti problemi "sonori" soprattutto utilizzando componenti ad alta tensione: probabilmente una risposta in frequenza leggermente sbilanciata verso il basso potrebbe contribuire a ricreare quel "corpo" e quella "rotondità" che ora mancano un po'.
Devo vedere nei cassetti cosa ho disponibile ed una prova la faccio sicuramente.
@valvolas & cucicu
Quella di usare gli elettrolitici è un'idea che è venuta in mente anche a me.
Con tensioni e livelli di segnale così bassi, soprattutto in uscita, non dovrebbero creare molti problemi "sonori" soprattutto utilizzando componenti ad alta tensione: probabilmente una risposta in frequenza leggermente sbilanciata verso il basso potrebbe contribuire a ricreare quel "corpo" e quella "rotondità" che ora mancano un po'.
Devo vedere nei cassetti cosa ho disponibile ed una prova la faccio sicuramente.
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
secondo me se trovi dei Kenet o dei marcons (ma forse anche degli ero) assiali ''specifici'' x segnali mi sa che li lasci su...Va detto che anche io ho la tentazione di archotronics trasparenti plastici che mi guardano dal fondo del cassetto e quasi quasi li parallelo a 2 alla volta e vediamo arrivando a 20 cosa fanno.Il mio (quello sperimentale) nei bassi c'e' sarei tentato di vedere cosa riesco a cavarci con un piccolo 0.100 parallelato agli elettrolitici nn so se polipropilene o ceramico (è una idea) sulle alte,è tutto da provare
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
Complimenti!!!!
Albert^ONE- Membro classe oro
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Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
mau749 ha scritto:Stanotte finalmente ho potuto cominciare a fare un po' di prove d'ascolto, per fortuna non ho vicini tanto "vicini" e quindi non ho rischiato la denuncia per schiamazzi notturni... mia moglie ci è abituata e chiudendo tutte le porte...
Come potete vedere l'ho assemblato al volo su una tavoletta con ingressi ed uscite sul frontale per lasciare lontano il TA; il volume è un grosso ALPS NOS da 100K.
Uniche varianti rispetto alla prima versione sono state quelle di aver aumentato la capacità d'ingresso ponendo in parallelo al di sotto della PCB un altro cap (ERO MKT 1813) da 6.8 uF e variando la rete di polarizzazione rispettivamente con un trimmer multigiri da 100K e resistenza verso massa da 10K; questa scelta è stata fatta osservando il clipping che in questo caso diventa più simmetrico che non con i valori standard.
Qualche immagine del setup.
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Osservando il resto dell'impianto è evidente che questo è stato costruito ed ottimizzato seguendo un'idea molto precisa e dunque tutte le considerazioni sul suono del Minimalist nella mia versione hanno un valore assolutamente relativo ed estremamente personale ed in generale non "esportabili" in altri contesti diversi da questo.
Detto questo sicuramente l'apparecchio, considerata la sua semplicità, è una specie di miracolo.
Suona certamente da "stato solido", abbastanza "chiaro e contrastato", ma senza le asprezze che spesso caratterizzano anche prodotti di prezzo di due o tre ordini di grandezza superiori; la definizione è piuttosto buona pur senza far gridare al miracolo, ma questo può dipendere in buona parte dalla componentistica che, seppur discreta, rimane pur sempre economica nello spirito vero del progetto.
La precisione e la velocità sono invece molto buone, un po' meno la capacità di pilotaggio ma questo dipende dai miei finali che sono piuttosto "esigenti" in fatto di segnale in ingresso: ci vogliono quasi 3 V RMS per la massima potenza nominale e quindi il margine di dinamica diventa un po' risicato considerando che il Mini clippa abbastanza decisamente a poco più di tre volt e mezzo.
Ad esempio va decisamente meglio in questo senso con il finalino SIPP che invece ha una sensibilità d'ingresso di soli 400 mV.
Fin qui i molti pregi... e i difetti...?
A mio personalissimo giudizio un solo difetto: l'immagine.
La riproduzione della scena sonora è abbastanza ampia in larghezza pur restando ben confinata all'interno dei diffusori, ma poco estesa in altezza e, purtroppo, praticamente assente in profondità.
Questo tende ad appiattire e portare avanti il soundstage facendo perdere "corpo" alla riproduzione, insomma non ci sono "quinte" e non c'è "aria" intorno alle voci ed agli strumenti.
Con la musica "moderna" tragicamente manipolata in fase di editing con strumenti e strumentini sparpagliati di qua e di la questo effetto si nota un po' meno ma diventa assolutamente evidente quando si riproduca l'orchestra sinfonica, le voci e comunque gli strumenti acustici, pianoforte in testa.
Questo comunque non toglie nulla alla validità del progetto, bravo Gigi !
Grande Maurizio, ottimo lavoro ed eccellente esposizione, al prossimo "giro di saldatore" sicuramente implementerò le modifiche che hai proposto e vi farò... sapere!
Nei molti ascolti fatti con varie catene ampli casse, il "difetto" che hai rilevato, quel "quel portare in avanti il soundstage" con un leggero appiattimento, non è sfuggito anche alle mie povere e tartassate orecchie. C'è da dire, che a mio personalissimo parere, la situazione migliora se si utilizzano tensioni di alimentazione maggiori ai 12-14 V. C'è un miglioramento dinamico "swing" che tende a dipanare un pochino questa "ammucchiata" al centro! Se ti capita prova con 24-30V utilizzando Tr tipo MPSA42 e sentiamo se l'impressione è la stessa!
Per quanto riguarda i Kemet solid tantalium... si vanno decisamente meglio rispetto ad "altri" elettrolitici anche buoni tipo Nichicon Muse KZ, se ne vuoi provare una "quartina", basta che mi mandi un pvt con l'indirizzo, busta, franchibollo e via!
Ciao Mauro
emmeci- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 11.10.10
Numero di messaggi : 5599
Provincia : Roma
Occupazione/Hobby : Musica, Natura, Fotografia
Impianto : Miliardi di elettroni che agitandosi... fanno musica!
Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
Ti ringrazio Mauro per l'offerta: faccio un altro po' di prove e poi vediamo.
Mi sta passando per la testa questa idea:
http://www.ebay.it/itm/400188698017?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649#ht_1010wt_1163
30uF/160V carta olio, chissà, potrebbe essere la soluzione che "taglia la testa al toro"...
Mi sta passando per la testa questa idea:
http://www.ebay.it/itm/400188698017?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649#ht_1010wt_1163
30uF/160V carta olio, chissà, potrebbe essere la soluzione che "taglia la testa al toro"...
_________________
Ciao, Maurizio
"... non è importante il colore del gatto... l'importante è che prenda i topi!"
mau749- Moderatore di sezione
- Data d'iscrizione : 08.01.12
Numero di messaggi : 987
Località : ROCCASECCA (FR)
Provincia : tendenzialmente ottimista
Occupazione/Hobby : ingegnere progettista strutturale/musica e fotografia
Impianto : dual mono SE 300B, dual mono PP 6B4G, dual mono PP EL34, fullrange Fostex Fe126 backhorn e tanto altro...
Re: Preamplificatore classe "A" MINIMALIST [seconda parte]
si va be' discreta realizazione si poteva fa' di meglio ma' ci accontentiamo
buon giorno figlioli (tanto valvolas ma' elevato al rango di emminenza va be' )
le avete dette le orazioni sulla lezione di elettronica e gli esercizzi spirituali sui cap bravi.
ora meditate giente meditate
come avrete capito stavo a gioca .
@mau749 ottimo lavoro,(sto a diventa invidioso ecco hooooo )e come sempre qualche utile consiglio pur rimanendo sempre n'lambito minimalist ottimo pure la tua reciensione su l'ascolto , pero attento che i cap influiscono e manco poco , quando sciendi dal montarozzo e vieni a valle ti porto dove di cap carta oil te poi sbizari come te pare. tieni presente che qui ci sono i 2 cap 50mf 800v mkp.famme sape .grande mauri
@valvolas come tu sai i cap eletrol. li o provati sul segnale ma se guardamo a distanza il giorno che me converto agli eletrl. te facio te facio du macumbe un po de malochio (tanto lavatar cie lo') cosi te se seccano le bocie de vino in cantina TIE' grande mauri
ps non ci fomaliziamo basta un semplice eccielenza e via cosi tra amici via!
buon giorno figlioli (tanto valvolas ma' elevato al rango di emminenza va be' )
le avete dette le orazioni sulla lezione di elettronica e gli esercizzi spirituali sui cap bravi.
ora meditate giente meditate
come avrete capito stavo a gioca .
@mau749 ottimo lavoro,(sto a diventa invidioso ecco hooooo )e come sempre qualche utile consiglio pur rimanendo sempre n'lambito minimalist ottimo pure la tua reciensione su l'ascolto , pero attento che i cap influiscono e manco poco , quando sciendi dal montarozzo e vieni a valle ti porto dove di cap carta oil te poi sbizari come te pare. tieni presente che qui ci sono i 2 cap 50mf 800v mkp.famme sape .grande mauri
@valvolas come tu sai i cap eletrol. li o provati sul segnale ma se guardamo a distanza il giorno che me converto agli eletrl. te facio te facio du macumbe un po de malochio (tanto lavatar cie lo') cosi te se seccano le bocie de vino in cantina TIE' grande mauri
ps non ci fomaliziamo basta un semplice eccielenza e via cosi tra amici via!
ideafolle- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 20.02.12
Numero di messaggi : 5429
Località : vicini.... vIcini
Provincia : SON CHI' ....NE'
Occupazione/Hobby : contare gli eu.
Impianto : ......... VEDI AVATAR.
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