GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
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Andrea Gianelli
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Innanzitutto ti ringrazio per il prezioso e gradito feedback: ho conosciuto Massimo in occasione dell'ultima edizione del Milano hi-end, in cui era "ospite" di Soundberry, che presentava le Audes Blues pilotate da uno dei suoi Linear Transfer abbinato ad un economico lettore con modifica CCI.Cyan ha scritto:Guarda ai meeting Grundig Massimo chiede insistentemente di portare i propri impianti per paragonarli con i Grundig stessi. Purtroppo dove sono stato io nessuno ha portato niente. Quindi non ho potuto fare confronti diretti. Io avreo voluto portare il ta 10.1, ma sono un po' gelosino delle mie cose.
Per quanto riguarda i meeting, sono a conoscenza della procedura, ma anch'io (per i tuoi stessi motivi) non porterei appresso il mio impianto.
Se fosse così la questione mi puzzerebbe non poco: in buona fede sarei propenso a credere il contrario... D'altro canto, se Grundig, LT e lettori CCI sono davvero così belli, non c'è motivo.Cyan ha scritto:Sinceramente però avrei dei dubbi sul fatto che acconsentirebbe a farti portare un tripath
PS: posso sapere dove sei stato? Ho guardato sul suo forum ma non mi sono del tutto chiare le modalità d'iscrizione. Dunque, se c'è qualuno della mia zona (Milano e provincia) che desidera partecipare, possiamo andarci insieme. Tu dove abiti?
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
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Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Andrea Gianelli ha scritto:Se fosse così la questione mi puzzerebbe non poco: in buona fede sarei propenso a credere il contrario... D'altro canto, se Grundig, LT e lettori CCI sono davvero così belli, non c'è motivo.Cyan ha scritto:Sinceramente però avrei dei dubbi sul fatto che acconsentirebbe a farti portare un tripath
Scherzavo a riguardo, ma sono certo che il 90% degli audiofili sotto sotto tremino quando sentono parlare di tripath (negozianti esclusi, che per loro è ovvio ).
Per i meeting devi solo vedere sul forum quando ne organizzano uno vicino dalle tue parti. Non li fanno regolarmente, quindi devi solo vedere. Quando troverai un thread dove organizzano il meeting vicino dalle tue parti, ci sono scritte le modalità di iscrizione. Generalmente basta che dici il tuo nome e dichiari l'intenzione di partecipare , e che impianto possiedi. E' anche gradita una chiamata al telefono di chi ospita (uno degli amanti di grunding, che abita appunta nella città dove si organizza...o meglio, si organizza a turni in una delle città degli amanti del grunding, che vogliono appunto ospitare un meeting).
Io ho dichiarato l'intenzione di partecipare, sul forum, e poi ho chiamato direttamente l'ospitatore al telefono, che sin da subito mi è sembrato disponibile e simpatico.
Non lo guardo mai il loro forum, ma per caso avevo letto del meeting che stavano per organizzare, su videohifi.
Abito al centro Italia, quindi non contate sulla mia partecipazione al nord .
Cyan- Membro di riguardo
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
per andrea g.:
nickname gianfranco sul forum G, credo abbia un locale o un club o un qualcosa del genere dove ha montato un full CCI.
abita a bresso.
se la memoria non mi tradisce potresti fare un salto da lui e toglierti il dubbio.
comunque di milanesi ce ne sono sul forum G, non so se tutti sono ben disposti a far ascoltare il loro impianto.
se lo avessero chiesto a me avrei detto di no in quanto nel mio ambiente domestico il CCI non faceva una bella figura, anche se era settato a dovere.
nickname gianfranco sul forum G, credo abbia un locale o un club o un qualcosa del genere dove ha montato un full CCI.
abita a bresso.
se la memoria non mi tradisce potresti fare un salto da lui e toglierti il dubbio.
comunque di milanesi ce ne sono sul forum G, non so se tutti sono ben disposti a far ascoltare il loro impianto.
se lo avessero chiesto a me avrei detto di no in quanto nel mio ambiente domestico il CCI non faceva una bella figura, anche se era settato a dovere.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
robertor ha scritto:per andrea g.:
nickname gianfranco sul forum G, credo abbia un locale o un club o un qualcosa del genere dove ha montato un full CCI.
abita a bresso.
se la memoria non mi tradisce potresti fare un salto da lui e toglierti il dubbio.
comunque di milanesi ce ne sono sul forum G, non so se tutti sono ben disposti a far ascoltare il loro impianto.
se lo avessero chiesto a me avrei detto di no in quanto nel mio ambiente domestico il CCI non faceva una bella figura, anche se era settato a dovere.
Grazie mille: colgo l'occasione per chioederti come suona il tuo lettore Grundig abbinato all'attuale amplificazione in classe T. Ritieni che un lettore CCI rappresenti un effettivo miglioramento che giustifichi il costo di modifica?
Seconda e ultima curiosità: usi anche tu l'alimentazione a batteria per l'ampli?
Grazie ancora e...buona domenica!
Seconda e ultima curiosità: usi anche tu l'alimentazione a batteria per l'ampli?
Grazie ancora e...buona domenica!
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Innanzitutto grazie mille, sia a te sia a Roberto, per le preziose informazioni.
Cyan ha scritto:sono certo che il 90% degli audiofili sotto sotto tremino quando sentono parlare di tripath (negozianti esclusi, che per loro è ovvio ).
Posso capire i negozianti, ma quel presunto 90% di audiofili assolutamente no: se i tripath suonano meglio dei loro amplificatori, basterebbe investire 150 euro per un bel Trends + un'altra cinquantina per una batteria e per 200 euro non tremeranno più. Passo successivo, andare in attivo rivendendo i precedenti ampli, magari proprio a quei negozianti "allergici" alla classe T che trattano anche l'usato.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
non avendo altri lettori sotto mano al momento, mi è arrivato un philips 150 con il medesimo DAC e diversa meccanica ma non funziona, non ti so dire come vada il CCI rispetto ad altri lettori.
avevo provato un DVD della JVC e non andava male neanche quello, mi sembrava leggermente più morbido su certi punti, leggermente meno definito.
tieni presente che se avesse il DAC 1541 sarebbe un must top over the top anche se non ha uscite digitali e nemmeno il telecomando.
tieni presente anche che il CD 304 philips è uguale in tutto e per tutto, ha anche l'uscita cuffia e in più costa meno.
hanno un paio di problemi comuni e cioè devono restare sempre accesi pena la non lettura del supporto, a volte ma non sempre e quindi per ovviare questo inconveniente io lo lascio acceso, e ogni tanto, ma tanto tanto, la meccanica stenta ad uscire.
i forumisti G snobbano il 304 in quanto dicono che suona diverso in peggio.
io l'ho avuto e in una catena CCI effettivamente risultava migliore il G.
avevo provato un DVD della JVC e non andava male neanche quello, mi sembrava leggermente più morbido su certi punti, leggermente meno definito.
tieni presente che se avesse il DAC 1541 sarebbe un must top over the top anche se non ha uscite digitali e nemmeno il telecomando.
tieni presente anche che il CD 304 philips è uguale in tutto e per tutto, ha anche l'uscita cuffia e in più costa meno.
hanno un paio di problemi comuni e cioè devono restare sempre accesi pena la non lettura del supporto, a volte ma non sempre e quindi per ovviare questo inconveniente io lo lascio acceso, e ogni tanto, ma tanto tanto, la meccanica stenta ad uscire.
i forumisti G snobbano il 304 in quanto dicono che suona diverso in peggio.
io l'ho avuto e in una catena CCI effettivamente risultava migliore il G.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
robertor ha scritto:non avendo altri lettori sotto mano al momento, mi è arrivato un philips 150 con il medesimo DAC e diversa meccanica ma non funziona, non ti so dire come vada il CCI rispetto ad altri lettori.
avevo provato un DVD della JVC e non andava male neanche quello, mi sembrava leggermente più morbido su certi punti, leggermente meno definito.
tieni presente che se avesse il DAC 1541 sarebbe un must top over the top anche se non ha uscite digitali e nemmeno il telecomando.
tieni presente anche che il CD 304 philips è uguale in tutto e per tutto, ha anche l'uscita cuffia e in più costa meno.
hanno un paio di problemi comuni e cioè devono restare sempre accesi pena la non lettura del supporto, a volte ma non sempre e quindi per ovviare questo inconveniente io lo lascio acceso, e ogni tanto, ma tanto tanto, la meccanica stenta ad uscire.
i forumisti G snobbano il 304 in quanto dicono che suona diverso in peggio.
io l'ho avuto e in una catena CCI effettivamente risultava migliore il G.
Grazie ancora, caro Roberto: continuo sempre più ad affezionarmi al mio impianto, che suona bene nel mio ambiente e nell'attuale configurazione.
Credo che questo equilibrio tanto difficile da raggiungere vada preservato. Tuttavia la mia curiosità verso altri prodotti e soluzioni è sempre presente, non per potenziali acquisti ma per il consueto approccio che mira ad analizzare ogni cosa, senza pregiudizi.
Credo che questo equilibrio tanto difficile da raggiungere vada preservato. Tuttavia la mia curiosità verso altri prodotti e soluzioni è sempre presente, non per potenziali acquisti ma per il consueto approccio che mira ad analizzare ogni cosa, senza pregiudizi.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Guarda se devi pensare agli upgrade, come già hai detto, pensa solo ai crossover attivi e alla multiamplificazione . Il mio impinanto costa in totale penso 800 euro (incluse punte, cavi, e opamp migliore). Se volessi avere di meglio nell'hifi tradizionale penso che anche spendendo 3000 euro, avrei solo più bassi.
Invece credo che con 3000 euro IN TOTALE utilizzando sistemi attivi (crossover incluso) avrei PIU' che un impianto hiend...Per me il futuro è quello. E certo è in accordo con la filosofia di questo forum, visto che la maggior parte dei sistemi attivi utilizza la classe D come amplificazione DOPO il crossover, un esempio è la Adam.
Invece credo che con 3000 euro IN TOTALE utilizzando sistemi attivi (crossover incluso) avrei PIU' che un impianto hiend...Per me il futuro è quello. E certo è in accordo con la filosofia di questo forum, visto che la maggior parte dei sistemi attivi utilizza la classe D come amplificazione DOPO il crossover, un esempio è la Adam.
Cyan- Membro di riguardo
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
In linea di principio sono d'accordo, anche se quanto sopra contrasta in parte con una tua precedente riflessione su Grundig e CCI, che ti inoltro di seguito.Cyan ha scritto:Guarda se devi pensare agli upgrade, come già hai detto, pensa solo ai crossover attivi e alla multiamplificazione . Il mio impinanto costa in totale penso 800 euro (incluse punte, cavi, e opamp migliore). Se volessi avere di meglio nell'hifi tradizionale penso che anche spendendo 3000 euro, avrei solo più bassi.
Invece credo che con 3000 euro IN TOTALE utilizzando sistemi attivi (crossover incluso) avrei PIU' che un impianto hiend...Per me il futuro è quello. E certo è in accordo con la filosofia di questo forum, visto che la maggior parte dei sistemi attivi utilizza la classe D come amplificazione DOPO il crossover, un esempio è la Adam.
Qualsiasi ulteriore precisazione in merito sarà per me preziosa e come sempre molto gradita.Cyan ha scritto:Io sono stato a un meeting. Solo col grundig ho potuto avere più dinamica delle mie mosscade 502 + ta 10.1 (come finale). Al top audio non c'era nulla che avesse più escursione dinamica. Nessuno mi crederà, ma fa niente.
Avendo le mosscade, dopo aver ascoltato il grundig ho avuto la conferma che amo la sospensione pneumatica.
La classe T ha poco da invidiare, ma l'aumento di prezzo tra il mio impianto e uno grundig è TOTALMENTE giustificato, a differenza dell'hifi tradizionale dove se si vuole avere di meglio bisogna fare mutui.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Sinceramente, forse essendo stato di persona a un meeting, a gratis, volevo un po' difendere. Ho pensato poi che sia meglio dire le cose come le penso, esplicitamente.
Inoltre, il mio sistema, sin da quando lo ho comprato, è stato in continua evoluzione, e ancora un pochino lo sarà.
Se penso a come era quando lo ho comprato, e a quanto sia migliorato con le varie modifiche (tra cui anche i cavi...sì, anche i cavi, anche se quelli che avevo prima erano proprio scadenti), mi viene da ridere ascoltando dei pezzi che possono mettere in crisi gli impianti, mi viene proprio da ridere. Ascoltando sinfonia fantastica, e altri pezzi classici (che credo solo le sinfonie, e solo alcune in particolare, possano testare al meglio la dinamica dei propri impianti) mi rendo conto come la dinamica che ho non ha nulla da invidiare ai sistemi grundig. Ovvio poi rimane il fatto che il mio impianto è da nearfield, quindi non è sotto sforzo da volumi (in termini assoluti, e non relativi) eccessivi.
Credo anche che l'hifi sia tutta una cavolata enorme, e dico proprio il 99%, e con 99%, intendo 99% . Nell'ambito professionale da studio si può avere la stessa qualità spendendo anche 1/10 . Sono davvero pochi gli impianti che possono competere con il rapporto qualità/prezzo degli studi (e ovviamente ci metto il mio , nella sua fascia di prezzo).
Mi piace però stare al gioco, alla fine l'hifi è un gioco. Ci sono alcuni che ci si guadagnano da vivere, allora non mi va di mettermi a fare le scenate e a dire a questi che sono scemi e che ci pigliano per i fondelli, altrimenti non porterebbero il pane a casa.
Tanto per farti un esempio, Marco Lincetto al roma hiend, ospitato nella sala di prinzio, ad alta sensibilità, parlando di come era rimasto colpito positivamente da quell'impianto, si è fatto scappare come appunto suonava bene perchè era in grado di restituire lo stesso suono che ha lui nel suo studio di registrazione, con 2 monitor attivi (che includono sia crossover attivo, che gli amplificatori di potenza) da 7000 euro la coppia. Mentre solo quei 2 diffusori passivi alla fiera costavano 34000 euro la coppia...
Rimane però anche il fatto che un suono non corretto possa piacere di più, come ad esempio la "distorsione" dei valvolari, oppure un suono non troppo dettagliato, come lo sono i monitor. E quindi voglio rispettare i gusti della gente. Per quello che riguarda me però, neanche se potessi, spenderei mai 15000 euro per dei valvolari quando con 7000 euro mi faccio 2 diffusori attivi che suonano meglio di un impianto completo hifi da 30000 euro.
Quindi, la vedo come un gioco, mi piace starci, ci passo anche un po' di tempo, quindi fa sempre piacere. L'hifi è tutta una contraddizione...
Inoltre, il mio sistema, sin da quando lo ho comprato, è stato in continua evoluzione, e ancora un pochino lo sarà.
Se penso a come era quando lo ho comprato, e a quanto sia migliorato con le varie modifiche (tra cui anche i cavi...sì, anche i cavi, anche se quelli che avevo prima erano proprio scadenti), mi viene da ridere ascoltando dei pezzi che possono mettere in crisi gli impianti, mi viene proprio da ridere. Ascoltando sinfonia fantastica, e altri pezzi classici (che credo solo le sinfonie, e solo alcune in particolare, possano testare al meglio la dinamica dei propri impianti) mi rendo conto come la dinamica che ho non ha nulla da invidiare ai sistemi grundig. Ovvio poi rimane il fatto che il mio impianto è da nearfield, quindi non è sotto sforzo da volumi (in termini assoluti, e non relativi) eccessivi.
Credo anche che l'hifi sia tutta una cavolata enorme, e dico proprio il 99%, e con 99%, intendo 99% . Nell'ambito professionale da studio si può avere la stessa qualità spendendo anche 1/10 . Sono davvero pochi gli impianti che possono competere con il rapporto qualità/prezzo degli studi (e ovviamente ci metto il mio , nella sua fascia di prezzo).
Mi piace però stare al gioco, alla fine l'hifi è un gioco. Ci sono alcuni che ci si guadagnano da vivere, allora non mi va di mettermi a fare le scenate e a dire a questi che sono scemi e che ci pigliano per i fondelli, altrimenti non porterebbero il pane a casa.
Tanto per farti un esempio, Marco Lincetto al roma hiend, ospitato nella sala di prinzio, ad alta sensibilità, parlando di come era rimasto colpito positivamente da quell'impianto, si è fatto scappare come appunto suonava bene perchè era in grado di restituire lo stesso suono che ha lui nel suo studio di registrazione, con 2 monitor attivi (che includono sia crossover attivo, che gli amplificatori di potenza) da 7000 euro la coppia. Mentre solo quei 2 diffusori passivi alla fiera costavano 34000 euro la coppia...
Rimane però anche il fatto che un suono non corretto possa piacere di più, come ad esempio la "distorsione" dei valvolari, oppure un suono non troppo dettagliato, come lo sono i monitor. E quindi voglio rispettare i gusti della gente. Per quello che riguarda me però, neanche se potessi, spenderei mai 15000 euro per dei valvolari quando con 7000 euro mi faccio 2 diffusori attivi che suonano meglio di un impianto completo hifi da 30000 euro.
Quindi, la vedo come un gioco, mi piace starci, ci passo anche un po' di tempo, quindi fa sempre piacere. L'hifi è tutta una contraddizione...
Cyan- Membro di riguardo
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Complimenti, davvero sinceri e sentiti, per la tua onestà: data questa tua dote (oggigiorno sempre più rara) ti inviterei, pur continuando a "stare al gioco", a diffondere sempre informazioni vere, a dire le cose come stanno e a farlo senza timore alcuno, dato che questo è un forum indipendente, perchè questo è a mio avviso il vero gioco ed è ciò che distingue la vera hi-fi (fatta da appassionati veri, di musica prima che di componenti) dalle "cavolate"...
L'alta fedeltà è una disciplina nobile e seria, progressivamente trasformata in cavolata da cialtroni di mestiere o di comodo (con crescente numero di seguaci spendaccioni al seguito), pronti a sostenere che un cavo di rame economico (eccellente conduttore) rovina l'impianto e ci vogliono cavi d'oro (almeno nel costo), che con il tavolino portaelettroniche x piuttosto che y il suono migliora enormemente e altre cose che agli occhi e alle orecchie di chi davvero crede nel valore dell'hi-fi (e dei nobili principi su cui essa dovrebbe fondarsi) suona come una provocazione, un insulto o semplicemente uno svilimento di quella che è una emozionante sfida, che mette in gioco tecnica, tecnologia e amore per la musica.
Io voglio continuare a crederci, a lottare e a non piegarmi mai ad assurde logiche di mercato: dopo anni di amplificatori sempre più incapaci di suonare al punto da far seriamente rimpiangere la vecchia produzione (fine anni settanta e primi anni ottanta) e altri ipercostosi e spesso appena accettabili, è arrivato il T-Amp a segnare uno standard qualitativo di riferimento. Partiamo dunque da questo per rilanciare un mondo fantastico che non morirà mai, perchè, fintanto che la gente avrà cuore per sentire e orecchie per ascoltare, nelle loro case ci sarà sempre posto per un vero impianto hi-fi.
Questa è la mia concezione di hi-fi, a completamento della mia precedente riflessione in merito: http://t-class.niceboard.org/hifi-in-generale-f9/il-vero-obiettivo-dellalta-fedelta-t437.htm
L'alta fedeltà è una disciplina nobile e seria, progressivamente trasformata in cavolata da cialtroni di mestiere o di comodo (con crescente numero di seguaci spendaccioni al seguito), pronti a sostenere che un cavo di rame economico (eccellente conduttore) rovina l'impianto e ci vogliono cavi d'oro (almeno nel costo), che con il tavolino portaelettroniche x piuttosto che y il suono migliora enormemente e altre cose che agli occhi e alle orecchie di chi davvero crede nel valore dell'hi-fi (e dei nobili principi su cui essa dovrebbe fondarsi) suona come una provocazione, un insulto o semplicemente uno svilimento di quella che è una emozionante sfida, che mette in gioco tecnica, tecnologia e amore per la musica.
Io voglio continuare a crederci, a lottare e a non piegarmi mai ad assurde logiche di mercato: dopo anni di amplificatori sempre più incapaci di suonare al punto da far seriamente rimpiangere la vecchia produzione (fine anni settanta e primi anni ottanta) e altri ipercostosi e spesso appena accettabili, è arrivato il T-Amp a segnare uno standard qualitativo di riferimento. Partiamo dunque da questo per rilanciare un mondo fantastico che non morirà mai, perchè, fintanto che la gente avrà cuore per sentire e orecchie per ascoltare, nelle loro case ci sarà sempre posto per un vero impianto hi-fi.
Questa è la mia concezione di hi-fi, a completamento della mia precedente riflessione in merito: http://t-class.niceboard.org/hifi-in-generale-f9/il-vero-obiettivo-dellalta-fedelta-t437.htm
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
personalmente non ritengo l'hi-fi un gioco.
l'hi-fi, colto in certi termini, é una cosa seria e appassionante.
il gioco vero e proprio é quello dell'appassionato che, spinto anche dalla ricerca di un ascolto sempre piú di qualitá, "gioca" appunto con il proprio impianto montanto-sostituendo-girando cavi e apparecchi e ciabatte e filtri di rete e chi piú ne ha piú ne metta.
un impianto da studio é pensato e realizzato per essere ascoltato in studio e non in casa a meno che uno non abbia trasformato la propria sala d'ascolto in uno studio con tutti gli accorgimenti del caso.
un esempio, che é anche per certi versi un'eccezione alla regola, é quello delle rogers Ls 3/5a: nate per essere usate nei camion della BBC dallo spazio e dall'acustica limitata hanno trovato spazio, grazie ad alcune caratteristiche per certi versi ottime e ottimali, nelle sale d'ascolto domestiche.
questi diffusori rappresentano una filosofia di suono e di ascolto che o si ama o si nega completamente e assolutamente.
io non so nemmeno chi sia il sig. lincetto che si é lasciato sfuggire una affermazione tale all'incontro di roma, ma anche i monitor attivi che ha da 7000 euro non mi sembra che siano cosa da poco.
a questo punto andrei un po' OT pensando alle metodologie di registrazione degli studi di oggi e le confronterei con quelle di qualche(molti) anni fa.
oggi viene tutto pensato e creato con il PC.
il PC é una vera manna per tutti coloro che, anche in privato e con una spesa relativa, vogliono creare musica.
hard disc e mini disc servono per creare i master(intesi come prove di registrazione).
master digitali che verranno a loro volta digitalizzati per creare un prodotto furbo e musicalmente scorretto ma piacevole per certi versi.
mi ricordo un sample della impulse dove goodbay pork pie hat di mingus cantata da una singer eccezionale(purtroppo non ne ricordo il nome), almeno sembrava cosí sul sample visto il patos emozionale che riusciva ad imprimere al brano in questione, riportato sul cd normalmente in vendita era una vera "sola".
dove vogliamo mettere le registrazioni di un certo rudy van gelder per la blue note o le philips per il reparto classica(ascoltare per credere le registrazioni del quartetto italiano)?
beh, per certi versi le rvg per la loro immagine stereofonica applicata, nel senso che nel caso di un quartetto si trovano 2 strumenti su un canale e gli altri due sull'altro, non sono quello che un hi-endofilo si aspetta di trovare quando si appresta all'ascolto del vinile(beato che li ha originali niente a che spartire con le ristampe a 140 o 180 grammi) o del cd: c...o, pensa, c'é un buco in mezzo!!!
senza magari pensare che sono registrazioni degli anni 50 e che la stereofonia era piú o meno agli albori.
sicuramente sono piú veritiere delle registrazioni della ECM che incantano, quest'ultime, per la loro scena assolutamente poco veritiera e per questo apprezzata da molti che ascoltano l'impianto e non la musica in se stessa.
non sono molto d'accordo per ció che riguarda i tavolini porta elettroniche.
un supporto per elettroniche rigido, che scarica a terra tutte le vibrazioni(ricordiamoci che anche l'aria che produce il girare del cd sul plattorello crea vibrazioni) e sicuramente migliore di un supporto elastico che si muove e che vibra e che a sua volta trasmette vibrazioni all'impianto.
non sono assolutamente d'accordo nello spendere cifre da capogiro per un supporto, io ormai ho un solidsteel a 3 ripiani per 6 elettroniche e me lo tengo, bensí sono d'accordo per l'applicazione di progetti DIY low cost che superano brillantemente confronti con i nomi di costruttori e costruzioni blasonati.
vedi i progetti di sbisá.
qui potremmo riallacciare il discorso al CCI e alle elettroniche studiate per appoggi rigidi e appoggi "morbidi"(andare a leggere sul forum G per le specifiche degli apparecchi).
a proposito che ha le rogers e gli stands foundation dedicati?
forse pochi di questo forum, ma chi avesse magari un amico che ha quest'accoppiata se la facia prestare o la provi con un classe T/D; secondo me potrebbe rimanere a bocca aperta.
parlo di foundation, si si quelli che playstereo ora "regala" per la modica cifra di circa 1000 euro, e non di AB1.
la coppia Ls 3/5a + AB1 fa da ca....re.
si ascoltano 2 sistemi diversi suonare allo stesso tempo.
una sfasatura generale.
il t-amp non ha segnato uno standard qualitativo elevato in quanto é asprigno e affaticante all'ascolto ma allo stesso tempo ha segato le gambe a moltissimi apparecchi dal costo elevato che hanno le stesse caratteristiche soniche del nanerottolo grigio metallizzato.
ha stravolto la logica di mercato con la filosofia del tanto rendimento con una modica spesa.
l'hi-fi, colto in certi termini, é una cosa seria e appassionante.
il gioco vero e proprio é quello dell'appassionato che, spinto anche dalla ricerca di un ascolto sempre piú di qualitá, "gioca" appunto con il proprio impianto montanto-sostituendo-girando cavi e apparecchi e ciabatte e filtri di rete e chi piú ne ha piú ne metta.
un impianto da studio é pensato e realizzato per essere ascoltato in studio e non in casa a meno che uno non abbia trasformato la propria sala d'ascolto in uno studio con tutti gli accorgimenti del caso.
un esempio, che é anche per certi versi un'eccezione alla regola, é quello delle rogers Ls 3/5a: nate per essere usate nei camion della BBC dallo spazio e dall'acustica limitata hanno trovato spazio, grazie ad alcune caratteristiche per certi versi ottime e ottimali, nelle sale d'ascolto domestiche.
questi diffusori rappresentano una filosofia di suono e di ascolto che o si ama o si nega completamente e assolutamente.
io non so nemmeno chi sia il sig. lincetto che si é lasciato sfuggire una affermazione tale all'incontro di roma, ma anche i monitor attivi che ha da 7000 euro non mi sembra che siano cosa da poco.
a questo punto andrei un po' OT pensando alle metodologie di registrazione degli studi di oggi e le confronterei con quelle di qualche(molti) anni fa.
oggi viene tutto pensato e creato con il PC.
il PC é una vera manna per tutti coloro che, anche in privato e con una spesa relativa, vogliono creare musica.
hard disc e mini disc servono per creare i master(intesi come prove di registrazione).
master digitali che verranno a loro volta digitalizzati per creare un prodotto furbo e musicalmente scorretto ma piacevole per certi versi.
mi ricordo un sample della impulse dove goodbay pork pie hat di mingus cantata da una singer eccezionale(purtroppo non ne ricordo il nome), almeno sembrava cosí sul sample visto il patos emozionale che riusciva ad imprimere al brano in questione, riportato sul cd normalmente in vendita era una vera "sola".
dove vogliamo mettere le registrazioni di un certo rudy van gelder per la blue note o le philips per il reparto classica(ascoltare per credere le registrazioni del quartetto italiano)?
beh, per certi versi le rvg per la loro immagine stereofonica applicata, nel senso che nel caso di un quartetto si trovano 2 strumenti su un canale e gli altri due sull'altro, non sono quello che un hi-endofilo si aspetta di trovare quando si appresta all'ascolto del vinile(beato che li ha originali niente a che spartire con le ristampe a 140 o 180 grammi) o del cd: c...o, pensa, c'é un buco in mezzo!!!
senza magari pensare che sono registrazioni degli anni 50 e che la stereofonia era piú o meno agli albori.
sicuramente sono piú veritiere delle registrazioni della ECM che incantano, quest'ultime, per la loro scena assolutamente poco veritiera e per questo apprezzata da molti che ascoltano l'impianto e non la musica in se stessa.
non sono molto d'accordo per ció che riguarda i tavolini porta elettroniche.
un supporto per elettroniche rigido, che scarica a terra tutte le vibrazioni(ricordiamoci che anche l'aria che produce il girare del cd sul plattorello crea vibrazioni) e sicuramente migliore di un supporto elastico che si muove e che vibra e che a sua volta trasmette vibrazioni all'impianto.
non sono assolutamente d'accordo nello spendere cifre da capogiro per un supporto, io ormai ho un solidsteel a 3 ripiani per 6 elettroniche e me lo tengo, bensí sono d'accordo per l'applicazione di progetti DIY low cost che superano brillantemente confronti con i nomi di costruttori e costruzioni blasonati.
vedi i progetti di sbisá.
qui potremmo riallacciare il discorso al CCI e alle elettroniche studiate per appoggi rigidi e appoggi "morbidi"(andare a leggere sul forum G per le specifiche degli apparecchi).
a proposito che ha le rogers e gli stands foundation dedicati?
forse pochi di questo forum, ma chi avesse magari un amico che ha quest'accoppiata se la facia prestare o la provi con un classe T/D; secondo me potrebbe rimanere a bocca aperta.
parlo di foundation, si si quelli che playstereo ora "regala" per la modica cifra di circa 1000 euro, e non di AB1.
la coppia Ls 3/5a + AB1 fa da ca....re.
si ascoltano 2 sistemi diversi suonare allo stesso tempo.
una sfasatura generale.
il t-amp non ha segnato uno standard qualitativo elevato in quanto é asprigno e affaticante all'ascolto ma allo stesso tempo ha segato le gambe a moltissimi apparecchi dal costo elevato che hanno le stesse caratteristiche soniche del nanerottolo grigio metallizzato.
ha stravolto la logica di mercato con la filosofia del tanto rendimento con una modica spesa.
Ultima modifica di robertor il Mer 29 Ott 2008 - 13:00 - modificato 1 volta.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Condivido penso tutto quello che è stato detto, quindi non ho nulla da aggiungere.
Cyan- Membro di riguardo
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Ancora una volta sono pienamente d'accordo con te: mio preciso obiettivo (che sento come dovere morale) è riportare un minimo di ordine e di buonsenso in quella che dovrebbe essere una nobile scienza, punto d’incontro tra tecnica, tecnologia ed emozioni. Pertanto non posso che essere contento di trovare sempre più amici che condividono con me questo sogno possibile.robertor ha scritto:personalmente non ritengo l'hi-fi un gioco.
l'hi-fi, colto in certi termini, é una cosa seria e appassionante.
Quanto al t-amp, mi è parso di capire (da vecchi post) che suoni già meglio dei vecchi ampli Grundig e giustamente sega le gambe a moltissimi apparecchi dal costo elevato, molti dei quali hanno a mio avviso caratteristiche soniche peggiori di quelle del nanerottolo grigio metallizzato, il quale, se alimentato a batteria (vedi impianto in firma), regala quel suono caldo e morbido a cui gli ampli degli ultimi vent'anni (con la loro fredda e sgraziata iperanaliticità) ci avevano disabituato. E da questo punto di vista reputo che anche il fenomeno Grundig abbia avuto un suo grande e nobile perchè.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
oggi il fenomeno G è abbastanza stanco.
forse ancora le radio tirano sul mercato ma apparecchi che costicchiavano un paio di anni fa oggi te li tirano dietro.
non parlo logicamente dei lettori cd.
sarà colpa della crisi economica che impazza per il mondo o c'è qualcos'altro?
ai posteri l'ardua sentenza.
forse ancora le radio tirano sul mercato ma apparecchi che costicchiavano un paio di anni fa oggi te li tirano dietro.
non parlo logicamente dei lettori cd.
sarà colpa della crisi economica che impazza per il mondo o c'è qualcos'altro?
ai posteri l'ardua sentenza.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
robertor ha scritto:oggi il fenomeno G è abbastanza stanco.
forse ancora le radio tirano sul mercato ma apparecchi che costicchiavano un paio di anni fa oggi te li tirano dietro.
non parlo logicamente dei lettori cd.
sarà colpa della crisi economica che impazza per il mondo o c'è qualcos'altro?
ai posteri l'ardua sentenza.
Beh, caro Roberto, credo che oltre alla crisi economica conti molto il fatto che quegli stessi prodotti stavano raggiungendo quotazioni esagerate: 300 euro per un ampli di quasi un quarto di secolo è tantino, se non altro per il fatto che con meno di 50 prendi un T-Amp nuovo e con 150 (pur sempre la metà) un Trends Audio, che anche costruttivamente ha ben poco da invidiare. D'altro canto se tu stesso, appassionato esperto e competente, sei passato alla classe T, almeno un'altra buona ragione oltre al prezzo ci sarà pure.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
la ragione principale che ha dettato il passaggio alla classe T/D é stata quella che io non ho mai trovato quello che é stato detto, ripetuto e che si dirá ancora sulla qualitá musicale dei G.
di apparecchi G della serie "oro" ne ho passati tanti, compresi i compattoni, e nessuno mi ha mai dato l'impressione di trovare quello che veniva decantato.
infatti sono rimasto sorpreso alle affermazioni di alta dinamica fatte da cyan(ti prego cyan di non volermene, non ti sto criticando e nemmeno voglio polemizzare con te).
il peccato del 2024 é quello che non si possa configurare in mono, altrimenti con 2 trends o t-amp o sure electronics leggermente piú potenti si farebbero vedere i sorci verdi anche al GC.
altrimenti bisogna provare con un pre attivo che dia un buon guadagno e non alteri le caratteristiche soniche dei finali.
di apparecchi G della serie "oro" ne ho passati tanti, compresi i compattoni, e nessuno mi ha mai dato l'impressione di trovare quello che veniva decantato.
infatti sono rimasto sorpreso alle affermazioni di alta dinamica fatte da cyan(ti prego cyan di non volermene, non ti sto criticando e nemmeno voglio polemizzare con te).
il peccato del 2024 é quello che non si possa configurare in mono, altrimenti con 2 trends o t-amp o sure electronics leggermente piú potenti si farebbero vedere i sorci verdi anche al GC.
altrimenti bisogna provare con un pre attivo che dia un buon guadagno e non alteri le caratteristiche soniche dei finali.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Davvero l'alta dinamica c'era eccome. Ovviamente è riferito agli impianto che ho sentito. Non voglio difendere il marchio grunding a priori, quindi parlo solo di quello che ho sentito io al meeting. Ma se dicessi che non c'era dinamica, sarebbe come se andassi a sbattere con la testa contro il palo e non mi accorgessi di essermi fatto male ^^.
Poi era stato fatto ascoltare un pezzo particolare, registrato da una persona presente al meeting, che è un ingegnere del suono. Era una sinfonia particolarmente dinamica. Partiva da un suono pianissimo che andava a mano a mano crescendo, e l'impianto completo non si fermava di fronte a ciò.
Cmq quella è tutta robba modificata da Massimo. Nessuno sa esattamente cosa ci fa, quindi chissà quanto sarà stata modificata quella robba.
Poi era stato fatto ascoltare un pezzo particolare, registrato da una persona presente al meeting, che è un ingegnere del suono. Era una sinfonia particolarmente dinamica. Partiva da un suono pianissimo che andava a mano a mano crescendo, e l'impianto completo non si fermava di fronte a ciò.
Cmq quella è tutta robba modificata da Massimo. Nessuno sa esattamente cosa ci fa, quindi chissà quanto sarà stata modificata quella robba.
Cyan- Membro di riguardo
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
forse lo avevo già segnalato forse no, comunque ad un meeting ho portato un cd mio di riferimento, ora non è più quello, e non mi è sembrato che G facesse faville almeno con quel cd.
non per questo mi sono fermato nell'acquisto di G, alla fine ne avevo o ne ho avuti una quindicina di apparecchi.
era una sonorità di compromesso, ne buona ne cattiva.
se il 2024 invece degli scarsi 10 watt su 8 Ω ne facesse 50 probabilmente sarebbe un'altra musica.
migliore?
peggiore?
non lo potremo mai sapere in quanto è limitato in potenza.
non per questo mi sono fermato nell'acquisto di G, alla fine ne avevo o ne ho avuti una quindicina di apparecchi.
era una sonorità di compromesso, ne buona ne cattiva.
se il 2024 invece degli scarsi 10 watt su 8 Ω ne facesse 50 probabilmente sarebbe un'altra musica.
migliore?
peggiore?
non lo potremo mai sapere in quanto è limitato in potenza.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
E' l'aura di mistero, misticismo e oscurantismo che grava su Grundig che non mi piace per niente per niente per niente...
I possessori dei Grundig che vanno ai meeting sono una specie di setta e chi non è d'accordo è out.
Questa non è scienza, non è tecnologia, non è elettronica, non è condivisione del sapere. Non è hifi.
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pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
occhio che rischi il rogo sulla pubblica piazza.
conviene chiudere questo 3D.
altrimenti diventiamo come video hi-fi di bebo etc etc dove le diatribe hi-fiane sono all'ordine del giorno.
conviene chiudere questo 3D.
altrimenti diventiamo come video hi-fi di bebo etc etc dove le diatribe hi-fiane sono all'ordine del giorno.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
robertor ha scritto:occhio che rischi il rogo sulla pubblica piazza.
conviene chiudere questo 3D.
altrimenti diventiamo come video hi-fi di bebo etc etc dove le diatribe hi-fiane sono all'ordine del giorno.
Il thread non lo chiudo, chi vuole sarà libero di esprimere le proprie opinioni su questo forum, senza che nessuno lo insulti o lo condanni. Chi vìola il regolamento ne accetterà le conseguenze, ma preferisco dare massima priorità alla libertà di espressione e assumermene eventuali rischi.
D'altronde un forum è proprio questo, no?
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Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Silver Black ha scritto:Il thread non lo chiudo, chi vuole sarà libero di esprimere le proprie opinioni su questo forum, senza che nessuno lo insulti o lo condanni. Chi vìola il regolamento ne accetterà le conseguenze, ma preferisco dare massima priorità alla libertà di espressione e assumermene eventuali rischi.
D'altronde un forum è proprio questo, no?
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Provincia : Pistoia (Montecatini Terme)
Impianto :- Spoiler:
- Sorgenti:
cdp: Advance Acoustic MCD 203, modificato (con GE Jan 5751)
giradischi: Pioneer PL-112D; testina: Audio-Techica AT95 EB;
liquida:Asus Eee PC 1001PX; software: wtfplay; cavo usb: Audioquest Cinnamon;dac: SMSL M7;
pre: Yaqin MS-12B modificato da MaurArte (valvole Mullard CV4003 KB/D e Tungsol 12AX7)
finale: Connexelectronic TA3020 V2a con alimentatore A1000SMPS, il tutto modificato ed assemblato da Vincenzo;
casse: Sonus Faber "Concerto" Grand Piano.
cavi segnale: XLR ---> RCA by Vincenzo; Mogami "Stentor";
cavi potenza: Transparent HP 14-4 (biwiring)
cavi alimentazione: by Vincenzo; by bobby052cavihifi; A.V.A.
distr. di rete: by bobby052cavihifi.
Re: GRUNDIG e CCI: testimonianze dirette?
Ma non vedo perchè ci dovrebbe essere una guerra di flame. Quì nessuno è grundingista. Al massimo siamo tutti class Diani .
Io poi mi sono sentito altro che out al meeting. Anzi quando ho detto che avevo il trends audio la gente mi è sembrata non disprezzarlo affatto l'amplificatore. Certo non l'ho detto al "capo", e davanti a tutti, però lì c'è gente che ha impianti hifi non grunding, tipo ad alta efficienza con valvolari a bassissima potenza (ma alta qualità ...per lo meno così dicevano loro).
Io poi mi sono sentito altro che out al meeting. Anzi quando ho detto che avevo il trends audio la gente mi è sembrata non disprezzarlo affatto l'amplificatore. Certo non l'ho detto al "capo", e davanti a tutti, però lì c'è gente che ha impianti hifi non grunding, tipo ad alta efficienza con valvolari a bassissima potenza (ma alta qualità ...per lo meno così dicevano loro).
Cyan- Membro di riguardo
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